Tag: dani pedrosa

  • Lorenzo in pole a Jerez. Rossi 5° con caduta

    Lorenzo in pole a Jerez. Rossi 5° con caduta

    Jorge Lorenzo ha conquistato la pole position del Gran Premio di Spagna sul circuito di Jerez de la Frontera, prima tappa europea della MotoGP e terza gara della stagione. Il campione spagnolo dopo essere stato il più veloce in ben tre dei quattro turni di libere a disposizione ha dominato anche la sessione di qualifica “regalandosi” la prima posizione nel giorno del suo 26esimo compleanno grazie al tempo di 1:38.673, tempo già stratosferico di suo ma che risulta ancora ben lontano dall’1:38.189 fatto segnare dallo stesso spagnolo nel 2008 che ancora oggi persiste come record della pista. Ma non sarà di certo questo a rovinare una giornata pressochè perfetta del maiorchino che sul tracciato di casa ha festeggiato la seconda pole della stagione dopo quella ottenuta in Qatar al GP inaugurale.

    Jorge Lorenzo © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Jorge Lorenzo © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Dominio iberico in terra spagnola perchè alle spalle di Lorenzo troviamo i connazionale della Honda Dani Pedrosa e Marc Marquez. Il primo ha già vinto due volte su questo tracciato e si trova decisamente più a suo agio rispetto al compagno di squadra, che quì non ha ancora conosciuto la parola vittoria.I due sono stati autori di due delle tante cadute del turno ma nonostante questo sono riusciti a piazzarsi in prima fila rispettivamente a 247 e 298 decimi che separano gli uomini del team Hrc dalla migliore delle Yamaha, che sembra avere decisamente un altro passo rispetto alla gara di Austin e prorpio per quaesto non sarà facile batterla.

    Alle spalle dei primi tre troviamo Cal Crutchlow con la Yamaha Monster del team Tech 3  che ha preceduto il suo team-mate Valentino Rossi. Entrambi i piloti della casa dei tre diapason sono stati protagonisti di due scivolate negli ultimi minuti della sessione a dimostrazione di quanto si fosse al limite e in crisi con le gomme, additate da qualche pilota come principale causa delle tante scivolate di giornata, anche se il pesarese, prima di vedere praticamente distrutta la sua M1 stava trovando il ritmo per poter rientrare almeno nei primi tre e nonostante la quinta posizione finale, fissata comunque come obiettivo prima delle qualifiche, cercherà di far valere la sua tradizione particolarmente favorevole su questo circuito che lo ha visto trionfatore otto volte, per cercare di correre una gara da protagonista.

    Alvaro Bautista ha completato la seconda fila classificandosi in sesta posizione, mentre ad aprire la terza fila sarà Nicky Hayden con la prima delle Ducati per la prima volta in stagione davanti al compagno Andrea Dovizioso, molto in difficoltà con le gomme e a oltre un secondo dalla prima posizione. Tra i due uomini in rosso partirà un agguerritissimo Stefan Bradl che ha conquistato di forza la Q2 ai danni della Crt di Aleix Esparagaro, estromesso per soli 3 centesimi. Hector Barberà chiuderà invece la top-ten davanti ad un eroico Andrea Iannone che nonostante una caduta prima delle qualifiche che gli ha procurato un brutto infortunio al ginocchio ha avuto la forza di montare in sella alla sua Ducati e firmare l’11esimo miglior tempo.

  • Marquez domina le libere a Austin. Rossi 5° a 2″

    Marquez domina le libere a Austin. Rossi 5° a 2″

    Non c’è stata storia in queste prime libere del Gran Premio degli Stati Uniti. Marc Marquez alla sua seconda gara nella classe regina sta continuando a stupire e sul circuito di Austina ha dominato a mani basse entrambi i turni di prove rifilando distacchi abissali alla concorrenza. Lo spagnolo sin dalle prime tornate si è preso la vetta della classifica e non l’ha mai mollata umiliando gli avversari con un ritmo davvero insostenibile, basti pensare che il compagno di squadra Daniel Pedrosa, in seconda posizione, ha beccato oltre mezzo secondo di distacco ma ha dovuto compiere un giro pressochè perfetto per mantenere questo distacco. Al contrario il connazionale numero 93 ha messo in serie una serie di giri veloci con una naturalezza impressionante che non ha mai messo in discussione la leadership di questo primo turno di prove.

    Marc Marquez
    Marc Marquez © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Rispecchiate dunque le previsioni della vigilia con le Honda nettamente più veloci sia nel guidato ma anche sul rettilineo dove il motore della RC213V ha fatto nettamente la differenza rispetto a tutte le altre. Al Terzo posto infatti si è piazzata la Honda clienti di Stefan Bradl che però ha accusato a fine sessione un ritardo di oltre un secondo, a dimostrazione della prova super del rookie di casa HRC. Per trovare la prima Yamaha dobbiamo scivolare fino alla quarta piazza dove troviamo il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo a un secondo e sei decimi di ritardo dalla vetta. Alle sue spalle il compagno di team Valentino Rossi che è subito seguito a pochi decimi di distacco dalla Yamaha clienti di Cal Crutchlow. Il team della casa dei tre diapason è cosciente che dovrà correre una gara tutta in difesa per limitare al massimo i danni poichè la prestazione della Honda in generale su questo circuito pare essere irraggiungibile.

    Si è difeso nettamente bene Andrea Dovizioso in settima posizione con la prima delle Ducati ma ad oltre due secondi dalla prima posizione. Il forlivese ha dovuto fare i conti con alcuni problemi sulla sua Ducati che lo hanno costretto a restare ai box per gran parte della sessione ma alla fine è riuscito a difendersi al meglio restando davanti alla Honda Gresini di Alvaro Bautista che sembra il pilota più in difficoltà tra quelli motorizzati giapponesi. Nona posizione per Nicky Hayden che ha preceduto la Ducati clienti di Ben Spies che ha chiuso la top-ten a due secondi e sei decimi dalla vetta. E’ andata peggio ad Andrea Iannone che non è riuscito a fare meglio della 15esima posizione alle spalle anche di tre CRT. Fa meglio di lui, ma di poco, Bradley Smith, decisamente poco a proprio agio sulla Yamaha Monster  del team Tech 3, in 12esima posizione.

  • Jorge Lorenzo firma la prima pole stagionale in Qatar

    Jorge Lorenzo firma la prima pole stagionale in Qatar

    Il Campione del Mondo in carica Jorge Lorenzo ha ottenuto il miglior tempo nelle qualifiche del Gran Premio del Qatar, prima prova del Motomondiale 2013. Il pilota maiorchino ha fermato il cronometro sul 1:54.714, precedendo uno scatenato Cal Crutchlow su Yamaha che, staccato di soli 2 decimi dal poleman spagnolo, addenta la seconda piazza con grande grinta e determinazione. Terza posizione conquistata per un soffio proprio sulla bandiera scacchi per Daniel Pedrosa, che scavalca e relega in seconda fila un grandissimo Andrea Dovizioso, quarto sulla sua Ducati e autore di una qualifica super, seguono Stefan Bradl (ottimo quinto posto per lui) che si concede il lusso di piazzarsi davanti al temibile esordiente nella classe regina Marc Marquez e a Valentino Rossi, settimo dopo una qualifica sottotono compromessa da una strategia sbagliata.

    Per il pilota di Tavullia, visibilmente deluso dopo la qualifica odierna, la seconda esperienza alla Yamaha comincia nel peggiore dei modi, poichè ci si aspettava una grande prestazione per stare a contatto con i primi della classe, in virtù anche dei due infelici anni in Ducati, trascorsi per lo più a vedere gli avversari primeggiare. Ottavo tempo per Alvaro Bautista, seguono più attardati Smith e Andrea Iannone, piazzatosi decimo con la Ducati Pramac. Chiudono la quarta fila Hayden (11°) ed Espargaro (12°), mentre gli altri italiani Petrucci e Corti si piazzano rispettivamente in ventesima e in ventunesima posizione.

    Jorge Lorenzo
    Jorge Lorenzo © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Da segnalare che da quest’anno è entrato in vigore il nuovo format per lo svolgimento delle qualifiche che ha regalato un grande spettacolo agli spettatori e tanta adrenalina ai piloti in pista. I dieci piloti più veloci  nelle tre sessioni libere del venerdì accedono direttamente alla Q2 mentre i restanti piloti si daranno battaglia nella prima sessione di qualifica (Q1) per cercare di agguantare le prime due posizioni necessarie per qualificarsi alla Q2 ed andare così a fare compagnia ai dieci top rider.

    In attesa della gara di domani, nel buio di Losail brilla ancora una volta la stella di Jorge Lorenzo, deciso a mantenere il titolo vinto l’anno scorso dopo un lungo duello con Casey Stoner e Daniel Pedrosa. Agli avversari (Rossi in primis) non resta che sperare in qualche passo falso dello spagnolo perchè il campione in carica, al momento, è davvero troppo forte.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    1. Jorge Lorenzo (Yamaha)     1’54″714
    2. Cal Crutchlow (Yamaha)     1’54″916
    3. Dani Pedrosa (Honda)      1’55″151
    4. Andrea Dovizioso (Ducati)     1’55″160
    5. Stefan Bradl (Honda)      1’55″477
    6. Marc Marquez (Honda)      1’55″645
    7. Valentino Rossi (Yamaha)     1’55″711
    8. Alvaro Bautista (Honda)     1’55″870
    9. Bradley Smith (Yamaha)     1’56″315
    10. Andrea Iannone (Ducati)     1’56″523
    11. Nicky Hayden (Ducati)     1’56″667
    12. Aleix Espargaro (Art)        1’57″064
    13. Ben Spies (Ducati)           1’57”440
    14. Randy De Puniet (Art)       1’57”551
    15. Lukas Pesek (Ioda Suter)       1’57”926
    16. Yonny Hernandez (Art)        1’58”058
    17. Hiroshi Aoyama (Ftr)         1’58”263
    18. Karel Abraham (Art)           1’58”271
    19. Colin Edwards (Ftr Kawasaki)        1’58”361
    20. Danilo Petrucci (Ioda Suter)       1”58”496
    21. Claudio Corti (Ftr Kawasaki)         1’58”755
    22. Hector Barbera (Ftr)        1’58”806
    23. Bryan Staring (Ftr Honda)         1’58”912
    24. Micheal Laverty (Pbm)           1’59”572

  • Test Sepang MotoGP, Pedrosa al comando. Rossi 4°

    Test Sepang MotoGP, Pedrosa al comando. Rossi 4°

    Daniel Pedrosa chiude al comando la prima giornata di test in Malesia, sul circuito di Sepang, nella giornata che apre ufficialmente i battenti della nuova stagione del Motomondiale. Il campionato si preannuncia molto avvincente e combattuto, soprattutto grazie al ritorno in Yamaha di Rossi e al passaggio di Marquez alla Honda ufficiale dopo il ritiro di un mostro sacro come Casey Stoner.

    Lo spagnolo della Honda, leader della sessione odierna, precede di 8 millesimi il Campione del Mondo in carica Jorge Lorenzo su Yamaha. Tiene il passo dei due un ottimo Marc Marquez distante dalla vetta solo 44 millesimi, mentre è più indietro Valentino Rossi che ha ottenuto il quarto tempo nella prima uscita con la sua nuova “vecchia” moto, chiudendo con 4 decimi di distacco dal trio di testa. Ancora una volta tra i piloti di testa troviamo Stefan Bradl, che ha chiuso la sua giornata di prove dietro il “Dottore”, lasciandosi alle spalle Cal Crutchlow su Yamaha. In netta difficoltà le due Ducati, con Hayden in decima posizione a oltre 2 secondi da Pedrosa, e Andrea Dovizioso, chiamato a sostituire Rossi nella scuderia di Borgo Panigale, tredicesimo con 2 secondi e mezzo di distacco mentre l’altro italiano Andrea Iannone chiude 16esimo.

    Dani Pedrosa
    Dani Pedrosa al comando nei test MotoGP di Sepang © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Soddisfatto Rossi alla sua prima uscita in sella alla Yamaha con la quale ha vinto 4 titoli mondiali: “Sono bastati 10 giri per rendermi conto che questa è la mia moto“, ha affermato entusiasta il pilota di Tavullia, che ha aggiunto inoltre come si sia divertito a guidare sulla pista malese dopo l’esperienza negativa vissuta in Ducati che ne ha limitato il potenziale nelle ultme due stagioni. Valentino sa che la moto può ancora migliorare nonostante ci sia già un buon feeling alla guida della M1 che, assicura il “Dottore”, essere migliore rispetto a quella guidata da lui nella precedente esperienza nel team giapponese, ma rimane comunque fiducioso del fatto che ci saranno dei progressi in vista dell’inizio della stagione.

    Infine una battuta anche su Marc Marquez, vero outsider del campionato, che ha già messo in mostra le sue doti nella nuova categoria, apparso pimpante e velocissimo sin dalle battute iniziali: “Non mi aspettavo un Marquez così competitivo. Sapevo che sarebbe stato veloce, ma non così“.

  • Pedrosa vince l’ultimo atto a Valencia. Lorenzo out e Rossi 10°

    Pedrosa vince l’ultimo atto a Valencia. Lorenzo out e Rossi 10°

    Daniel Pedrosa ha vinto il Gran Premio della Comunità Valenciana, teatro del 18esimo appuntamento del mondiale che oggi ha chiuso il campionato della MotoGP. Sul circuito di Valencia il pilota della Honda ha centrato il suo settimo successo della stagione e ha così chiuso nel migliore dei modi la sua annata più positiva nella classe regina con la pole position e la vittoria nel GP di casa, nonostante la sconfitta nel Mondiale due settimane fa sul circuito di Phillip Island.

    L’ultimo appuntamento della stagione ha regalato grandi emozioni come poche volte in questa stagione, già da inizio gara, dichiarata bagnata dai commissari. Tutti i piloti hanno cosi optato per le gomme rain, tranne Jorge Lorenzo che ha deciso di montare sin dalla partenza la gomma da asciutto. Scelta poi copiata appena dopo il giro di ricognizione da Daniel Pedrosa, Nicky Hayden e Cal Crutchlow, che sono rientrati ai box per cambiare gomme quindi sono stati costretti a partire dalla pit-lane.

    All’inizio però la gomma slick non è sembrata essere efficace sul circuito reso umido dalla pioggia caduta in mattinata e il neo campione del mondo è stato infatti risucchiato a centro gruppo mentre ha sorpreso la partenza di Aleix Espargaro, ritrovatosi incredibilmente primo e con un secondo di vantaggio sugli avversari dopo appena un giro di gara. Anche la Ducati, che con condizioni di asfalto incerto si è sempre comportata bene, si è ritrovata all’inizio con due piloti nelle prime due posizioni, Hector Barbera secondo e Valentino Rossi terzo.

    Ma la prestazione della gomma da bagnato su un tracciato che ha cominciato via via ad asciugarsi è cominciata a scadere permettendo a Lorenzo di recuperare tutto il vantaggio perso a inizio gara e di ritrovarsi primo dopo soli quattro giri, mentre tutti gli altri che avevano montato gomma rain sono rientrati per il cambio moto. Gli unici ad aver tratto vantaggio da questa situazione sono stati Lorenzo, ritrovatosi primo con largo margine, Pedrosa che si è gettato all’inseguimento del connazionale e il duo formato da Crutchlow e Nakasuga mentre Hayden con pari pneumatici ha faticato a trovare il ritmo dei primi. In realtà in Ducati anche dopo il cambio gomme si è faticato a trovare un trend accettabile ed entrambi i piloti hanno continuato a girare su tempi come su pista bagnata e di fatto la gara del team di Borgo Panigale è finita lì, con Hayden caduto dopo pochi giri e Rossi che è stato doppiato dai primi piloti.

    Quindi il leit motiv della gara è stato il solito duello tra Lorenzo e Pedrosa, con il pilota della Honda capace di rimontare dall’ultima posizione fino a portarsi negli scarichi del maiorchino, ma le condizioni del circuito sono rimaste comunque molto difficili. Proprio per questo motivo i due padroni di casa sono stati portati all’errore, uno senza conseguenze da parte di Pedrosa che è arrivato lungo ad una curva perdendo un pò di contatto con il leader della classifica, l’altro invece fatale per Lorenzo, che nel tentativo di doppiare la Crt di Ellison è finito sull’umido ed è stato protagonista di una spettacolare quanto pericolosissima caduta che al giro numero 13 lo ha messo fuori gioco. Caduta che per fortuna non ha avuto conseguenze fisiche mentre la Yamaha giaceva li al suo fianco completamente distrutta. Stessa sorte del maiorchino anche per Stefan Bradl, caduto mentre era in lotta per la terza posizione con le Yamaha di Crutchlow e Nakasuga, mentre per Pedrosa si è trattato di gestire al meglio la gara fino alla fine pur con qualche brivido di troppo dovute alle condizioni insidiose del tracciato.

    E mentre la gara si era avviata cosi verso un epilogo che ormai sembrava consolidato ecco nel finale la sorpresa, con Crutchlow che ancora una volta ha buttato al vento una bella gara con una caduta nei giri finali che gli ha tolto la gioia del podio, sarebbe stato il secondo di questa stagione.  Così alle spalle di un imprendibile Pedrosa ha chiuso un grandissimo Nakasuga al suo primo podio in carriera davanti a Casey Stoner che ha dato il suo addio alle corse chiudendo al terzo posto superando negli ultimi giri Alvaro Bautista, quarto ai piedi del podio. Lo spagnolo del team Gresini, nonostante la beffa per aver perso il terzo posto, si è comunque preso la soddisfazione di aver chiuso il mondiale in quinta posizione, alle spalle dei magnifici quattro ma davanti a Valentino Rossi dal quale in questa ultima gara doveva difendere un vantaggio che ammontava a otto punti.

    Per il pesarese invece non c’è stata proprio gara se non per i primi quattro giri che avevano fatto sperare al team bolognese per un qualcosa di positivo, speranza che è andata via via spegnendosi con il passare dei giri. Un brutto epilogo che però dovrà essere dimenticato in fretta perchè già da mertedi inizierà una nuova avventura, il tanto desiderato

    Daniel Pedrosa © JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images

    , con i test che segneranno l’antipasto di quella che sarà la nuova stagione del Motomondiale. Stagione che si presenterà senza Casey Stoner, che ha salutato il mondo delle corse con il terzo posto.

    Tornando alla classifica dei tempi è da segnalare la gara di Michele Pirro, quinto davanti ad Andrea Dovizioso, che da martedi sarà in sella alla Ducati, e a Karel Abraham in settima posizione. Davanti a Rossi anche le altre due Crt di Danilo Petrucci e James Ellison, mentre Aleix Esparagaro che era partito a razzo nei primi giri della gara ha chiuso appena fuori dalla top-ten, in 11esima posizione ma ha vinto il suo piccolo Mondiale chiudendo come primo dei piloti Crt.

  • Lorenzo Campione del Mondo, a Phillip Island vince Stoner

    Lorenzo Campione del Mondo, a Phillip Island vince Stoner

    Jorge Lorenzo fa festa: sul circuito australiano di Phillip Island lo spagnolo della Yamaha diventa Campione del Mondo con una gara d’anticipo piazzandosi al secondo posto dietro all’idolo di casa Casey Stoner, vincitore del Gran Premio di casa, dove vince puntualmente da 6 anni a questa parte nella classe regina, dominatore fin dall’inizio della gara dopo la caduta del leader Daniel Pedrosa, che ha permesso così a Lorenzo di gestire la propria gara al meglio portando in fondo al traguardo quella moto che lo ha conscarato per la seconda volta Campione del Mondo nella classe MotoGp.

    Gara subito in discesa per il maiorchino il quale beffa alla partenza Stoner per poi essere reinfilato da entrambe le Honda ufficiali con il connazionale Pedrosa a precedere l’australiano. Ma appena completato il primo giro ecco il colpo di scena: Pedrosa, forse con troppa foga, sbaglia la staccata e finisce a terra mostrando una fragilità evidente quando si trova sotto pressione e dicendo addio ad un possibile sogno iridato, semmai sia mai esistita la concreta possibilità di spuntarla su Lorenzo, sempre costante e al top della forma, il quale non ha corso particolari rischi negli ultimi gran premi, quasi sempre vinti dal rivale numero 26. Inizia così la gara solitaria di Casey Stoner, desideroso di affascinare per l’ultima volta il pubblico di casa con una guida al limite dell’umano, da stroppicciarsi gli occhi ad ogni suo passaggio, che sia in curva o in rettilineo. Tira come un forsennato il numero 1 australiano, quasi a voler rammentare allo spagnolo neo campione che con un Casey al top non sarebbe stata la stessa storia: a metà gara Stoner ha già lasciato un vuoto fra sè e Lorenzo, il quale decide saggamente di non rischiare perchè in fondo il suo rivale in classifica è fuori dai giochi, consapevole quindi di avere il titolo nelle mani e di non lasciarselo scappare per nessuna ragione al mondo.

    Jorge Lorenzo
    Jorge Lorenzo campione del mondo MotoGP © WILLIAM WEST/AFP/Getty Images

    Dietro di lui si intravede uno splendido Cal Crutchlow, autore di una stagione eccezzionale con la sua Yamaha Tech 3, mentre lo spettacolo si riversa su chi la spunta per la quarta posizione, per la quale lottano caparbiamente Bradl, Dovizioso e Bautista. Alla fine la spunterà Andrea Dovizioso, ma la scena è condivisa a metà tra il vincitore odierno Stoner e il vincitore del Mondiale Lorenzo, entrambi festanti nel parco chiuso, ognuno con sensazioni diverse, ma con stati d’animo accomunati da una gioia paricolare. Casey Stoner ci teneva a vincere davanti al proprio pubblico, per congedarsi al meglio dal suo pubblico dopo la notizia del ritiro alla fine della stagione motociclistica annunciato dallo stesso australiano all’inizio del campionato, che non ha lasciato indifferenti addetti ai lavori e fans. Nelle retrovie (ma è stato frequentemente il leit motiv di stagione) ritroviamo le Ducati di Rossi e Hayden, rispettivamente 7° e 8° dopo una gara opaca e anonima. Dietro di loro si sono piazzate la ART di Espargaro e De Puniet, mentre gli italiani Petrucci e Pirro si sono classificati in 13° e 14° posizione.

    Appuntamento con l’ultima gara della stagione in programma a Valencia l’11 Novembre, dove sicuramente ci saranno i festeggiamenti del pubblico di casa per l’idolo spagnolo neo Campione del Mondo.

    CLASSIFICA PILOTI – Lorenzo 350, Pedrosa 307, Stoner 238, Dovizioso 208, Bautista 165, Rossi 157, Crutchlow 151, Bradl 135, Hayden 122, Spies 88, Barbera 83, Espargaro 69, De Puniet 58, Abraham 50, Pirro 32, Ellison 28, Hernandez 28, Edwards 25, Petrucci 19, Rea 17, Pasini 13, Silva 12, Elias 10, Nakasuga 7, Rapp 2, Salom 1

    CLASSIFICA COSTRUTTORI – Honda 387, Yamaha 366, Ducati 183, Art Aprilia 93, Ftr 32, Ftr Kawasaki 29, Suter Bmw 25, Ioda Aprilia 19, Aprilia 2,

  • Stoner pole a Phillip Island davanti a Lorenzo e Pedrosa. Rossi 8°

    Stoner pole a Phillip Island davanti a Lorenzo e Pedrosa. Rossi 8°

    Casey Stoner ha conquistato la pole position del Gran Premio d’Australia sul circuito di Phillip Island, teatro del 17esimo e penultimo appuntamento del Mondiale. L’australiano ha fatto un altro mestiere rispetto alla concorrenza e dopo aver dominato tutti i turni di prove libere ha conquistato la sua sesta pole della carriera sul tracciato di casa, nonchè quinta della stagione e 39esima in carriera e ha tutta l’intenzione di portarsi a casa la vittoria, che sarebbe la sesta consecutiva, in quella che per lui sarà l’ultima apparizione sul “suo” circuito.

    Per il campione del mondo in carica anche un brivido ad inizio turno causato da una caduta alla curva 4 che ha fatto temere il peggio per la sua caviglia ancora malconcia, ma nonostante ciò il canguro australiano è riuscito a risalire in sella e spadroneggiare anche con la moto di riserva. Il giro che gli è valso la pole è stato di 1:29.623, e anche se gli altri si sono riavvicinati rispetto ai distacchi abissali delle prove libere, è stato l’unico pilota a girare costantemente sotto il muro del minuto e 30″.

    Casey Stoner © PAUL CROCK/AFP/Getty Images

    Al secondo posto Jorge Lorenzo che pur avvicinandosi molto al pilota della Honda non è riuscito a scendere sotto il mezzo secondo di distacco, ma è riuscito nel suo intento di piazzarsi momentaneamente davanti al diretto rivale nella lotta al titolo iridato Daniel Pedrosa. Il maiorchino quì a Phillip Island ha la prima chance di laurearsi campione del mondo, ipotesi non impossibile visto che lo spagnolo della Honda si è dimostrato meno efficace rispetto alle ultime uscite con diversi problemi di set-up sella sua Rc213V. A complicare poi i piani di Pedrosa si è messa anche la pioggia, arrivata sul finire del turno, che non ha permesso allo spagnolo di migliorare il suo tempo che è rimasto inchiodato sul 1:30.575 a circa nove decimi di ritardo dal compagno di squadra, e questa volta per tenere accese le sue speranze iridate non gli basterà arrivare davanti a Lorenzo che si presenta al penultimo appuntamento della stagione con 23 punti di vantaggio sul connazionale su 50 disponibili fino al termine del campionato. Vedremo se Pedrosa, che non si potrà permettere una gara in difesa, avrà la forza di ribaltare i favori del pronostico ma l’impresa si preannuncia molto difficile a meno di clamorosi colpi di scena, che potranno accadere soprattutto se in gara dovesse venire a cadere la pioggia, che potrebbe cambiare le carte in tavola.

    Ad aprire la seconda fila troviamo la Yamaha clienti del team Tech e di Cal Crutchlow che però accusa oltre un secondo da Stoner e sarà affiancato da Stefan Bradl sulla Honda Lcr, vicinissomo al britannico e staccato di soli 35 millesimi, e dal compagno di squadra Andrea Dovizioso con la seconda Yamaha Monster, che non ha particolarmente brillato in queste qualifiche australiane.

    Settimo tempo invece per la Honda Gresini di Alvaro Bautista che aprirà la terza fila davanti alla prima delle Ducati, quella di Valentino Rossi che ha confermato gli standard delle prove libere e ha chiuso con due secondi pieni di distacco dalla vetta. Queste premesse sono tutt’altro che buone per il pesarese che dovrà sperare ancora una volta nell’arrivo della pioggia per poter disputare una gara all’altezza delle posizioni davanti visto che il potenziale della GP12 sull’asciutto è quasi pari a quelo della Crt. Stesso discorso per il compagno di team Nicky Hayden, in decima posizione a chiudere la top-ten che a conferma di ciò ha chiuso addirttura alle spalle di un condfermatissimo e ottimo Randy De Puniet, bravissimo a piazzarsi tra le due moto di Borgo Panigale con la sua Art Crt.

    Alle spalle dello statunitense la Ducati Cardion di Karel Abraham davanti ad Aleix Espargaro e Hector Barbera. Poi solo Crt con il primo degli italiani che è stato Michele Pirro in 14esima posizione davanti a Danilo Petrucci 15esimo. 18esima e penultima posizione per Roberto Rolfo.

  • Stoner imprendibile a Phillip Island. Seguono Pedrosa e Lorenzo

    Stoner imprendibile a Phillip Island. Seguono Pedrosa e Lorenzo

    Casey Stoner ha conquistato le prime libere del Gran Premio d’Australia, 19esimo e penultimo appuntamento del Mondiale MotoGP. Sul circuito di casa di Phillip Island l’australiano ha dettato subito legge firmando il miglior tempo in entrambe le sessioni di prove staccando il miglior crono nel secondo turno grazie all’incredibile tempo di 1:29.999.

    Il campione del mondo in carica ha dimostrato un feeling particolare con il “suo” circuito e mostrato un passo inavvicinabile per gli avversari che si sono limitati ad osservare le prestazioni del canguro australiano e a competere soltanto per la seconda posizione virtuale. Troppo forte infatti il ritmo del pilota della Honda che è stato non a caso l’unico pilota a scendere sotto il muro del minuto e trenta, anche se per un solo millesimo di secondo. Tutti gli altri hanno realizzato tempi sopra il minuto e trentuno, tranne Daniel Pedrosa che con la moto gemella di Stoner è riuscito a trovare il guizzo per piazzare un tempo sul 30 alto: il tempo dello spagnolo infatti è di 1:30.884 ma è di quasi nove decimi più alto di quello del compagno di squadra che sembra al momento inavvicinabile.

    Casey Stoner © PAUL CROCK/AFP/Getty Images

    Terzo posto per Jorge Lorenzo che bracca da vicino, uno solo è infatti il decimo di distacco, il suo rivale nella rincorsa al titolo. Il maiorchino, che comunque sembra reggere il passo di Pedrosa, in vista della gara potrebbe avere un aiuto inaspettato, quello di Stoner, che pare abbia tutte le intenzioni di chiudere in bellezza la sua carriera sul circuito di casa togliendo così punti preziosi al compagno coinvolto nella lotta al titolo e consegnando in anticipo la corona iridata a Lorenzo, che a due gare dalla fine si trova con 23 punti di vantaggio sul connazionale.

    Alle spalle di Lorenzo troviamo le altre due Yamaha, quelle clienti, di Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow che, a parte Stoner, hanno retto alla grande il ritmo dei primi e in gara potrebbero sicuramente scombussolare le posizioni davanti. Dietro i due “uomini in nero” troviamo due Honda, quella del team Gresini di Alvaro Bautista e quella Lcr di Stefan Bradl staccati rispettivamente di 1″ e 6 e 1″ e 7 decimi dalla vetta ma abbastanza in linea con i tempi dei primi.

    Valentino Rossi naviga in terza fila e non è andato oltre l’ottava posizione. Il pesarese è il primo dei piloti Ducati ma è anche il primo degli inseguitori con due secondi di distacco da Stoner. Alle sue spalle la seconda GP12 di Nicky Hayden che ha invertito con il comapgno le posizioni del primo turno e ha chiuso la terza fila virtuale in nona posizione.

    Buona prova di Randy De Puniet che con la Crt è stato bravo ad inserirsi tra le due Ducati ufficiali di Hector Barbera e Karel Abraham. Il primo degli italiani con le Crt è Michele Pirro in 14esima posizione alle spalle di Colin Edwards ma davanti ad Aleix Espargaro. 16esimo Danilo Petrucci mentre Roberto Rolfo ha chiuso i9n 19esima e ulrima posizione ed è statoprotagonista anche di una brutta caduta durante il turno di prove fortunatamente senza conseguenze fisiche.

    Sarà assente invece la Yamaha di Ben Spies che ha rimediato un infortunio alla spalla nella caduta del Gran Premio della Malesia lo scorso week-end e che per precauzione non prenderà parte alla gara.

  • Pedrosa centra la pole a Misano, Rossi 6°

    Pedrosa centra la pole a Misano, Rossi 6°

    Dopo la pioggia di ieri torna a splendere il sole sul circuito di Misano dove domani si correrà il Gran Premio di San Marino, 13esimo appuntamento del Mondiale 2012 MotoGP. Sulla pista intitolata a Marco Simoncelli, scomparso quasi un anno fa, è Dani Pedrosa a centrare la pole position strappandola di mano al leader della classifica iridata Jorge Lorenzo. Per lo spagnolo della Honda quella odierna è la quarta pole della stagione che gli permette di scattare davanti e recuperare altri punti importanti in classifica sul connazionale in ottica Mondiale.

    Da quando Stoner ha annunciato il suo ritiro a fine stagione le cose in casa Honda sembrano si siano capovolte con Pedrosa che sembra che voli su ogni tipo di circuito vincendo le ultimi due Gran Premi e 3 delle ultime 5 gare e l’australiano campione del mondo in carica non più nelle vesti di cannibale, appellativo che si è guadagnato nella scorsa stagione per lui trionfale. Camomillo ha quindi preceduto di soli 18 millesimi Jorge Lorenzo, 1:33.857 contro 1:33.875, che domani dovrà vedersela contro un avversario che sta attraversando uno splendido periodo di forma, forse il migliore da quando è in MotoGP, diventato il rivale più accreditato nella lotta al titolo iridato.

    Dani Pedrosa © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    A chiudere la prima fila la Yamaha del team satellite Tech3 di Cal Crutchlow che ha accarezzato, anche se per poco, il sogno della pole, seguono in seconda le due Honda clienti di Stefan Bradl e Alvaro Bautista e la Ducati di Valentino Rossi in sesta posizione che con il tempo di 1:34.619 ha chiuso a oltre 7 decimi dalla pole. Per il Dottore, che per l’occasione indosserà un casco particolare sul quale ritrae sè stesso come un pugile suonato ironizzando sulla sua difficile situazione, comunque una prestazione da non buttare via, i nuovi  pezzi che hanno aggiornato la GP12 hanno permesso di fare qualche passo in avanti sul giro secco.

    Apre la terza fila Andrea Dovizioso in difficoltà con la Yamaha che ha accusato oltre un secondo da Pedrosa che ha preceduto Ben Spies in ottava posizione e Jonathan Rea che sostituisce il convalescente Casey Stoner sulla Honda Repsol. Decima piazza per il rientrante Nicky Hayden sull’altra Ducati ufficiale. Domani il via del Gran Premio di San Marino sul circuito di Misano alle 14:00.

  • Stoner vince a Laguna Seca, Lorenzo e Pedrosa sul podio

    Stoner vince a Laguna Seca, Lorenzo e Pedrosa sul podio

    Giù il cappello dinanzi a Casey Stoner, è ancora lui il “mostro della Laguna”. Dopo un digiuno durato quasi un mese il campione del mondo in carica, artefice di una gara strepitosa, torna a vincere e lo fa in un Gran Premio a lui caro, quello degli Stati Uniti, dove aveva già vinto lo scorso anno e nel 2007, portando quindi a 3 i trionfi a Laguna Seca diventando il pilota ad aver vinto più gare sul circuito californiano. Per l’australiano si tratta della quarta vittoria in stagione e la 37esima in MotoGP che gli permette di riaprire il campionato accorciando le distanze da Jorge Lorenzo, secondo al traguardo, ora a 32 lunghezze. A completare il podio la seconda Honda Repsol, quella di Dani Pedrosa che si mantiene al secondo posto nella classifica iridata. Male Valentino Rossi che cade in prossimità della staccata del “Cavatappi” a due giri dal termine quando si trovava in settima posizione ad un abisso di distanza dai primi.

    Pronti via e Jorge Lorenzo, scattato dalla pole position, prende subito il comando della corsa davanti a Pedrosa e Stoner che imprimono alla corsa un ritmo forsennato facendo ben presto il vuoto dietro di loro. L’australiano, che è stato l’unico ad aver adottato una strategia diversa dagli altri montando una gomma morbida all’anteriore, scelta che si rivelerà azzeccata, comincia a pressare il compagno di team superandolo alla curva 3 portandosi negli scarichi dell’alfiere della Yamaha che continua a fare l’andatura e chiudendo tutti i varchi. Subito dietro è lotta per il quarto posto tra Ben Spies, Andrea Dovizioso, Cal Crutchlow e Stafan Bradl ai quali all’incirca a metà gara si aggiunge anche Nicky Hayden che di Laguna Seca è uno dei migliori interpreti avendoci vinto per due volte quando correva in Honda. Più staccato Valentino Rossi che non riesce a tenere il passo del compagno di box su un circuito sul quale ha fatto sempre fatica. Spies, che prima del week-end ha annunciato il suo addio velenoso alla Yamaha, è protagonista di una caduta anomala alla discesa del “Cavatappi” con la M1 che cede al posteriore finendo per terra nella via di fuga.

    Casey Stoner © ROBYN BECK/AFP/GettyImages

    A 10 giri dal termine, dopo una fase di studio, Stoner decide che i tempi sono maturi e supera Lorenzo sverniciandolo letteralmente sul rettilineo. Lo spagnolo non riuscirà a tenere il passo dell’australiano che va a transitare in solitaria sotto la bandiera a scacchi dimostrando di poter dire ancora la sua nonostante molti addetti ai lavori sostengono che abbia mollato dopo l’annuncio del suo ritiro dalle corse a fine stagione. A seguire Lorenzo e Pedrosa mentre Dovizioso, che andava a podio da tre gare consecutive, vince per l’ennesima volta il duello tutto in famiglia con Crutchlow. Poi Hayden e Bautista. Rossi, come dicevano, conclude il suo week-end nero con un’altra caduta (era già finito per terra durante le libere) alla staccata del “Cavatappi” perdendo l’anteriore in frenata. Ducati distrutta contro le barriere, nulla di serio per il pilota di Tavullia a parte qualche livido.

    La MotoGP ora va in vacanza. Si torna in pista tra 3 settimane per due impegni a distanza ravvicinata: il 19 agosto si va ad Indianapolis per il secondo Gran Premio degli Stati Uniti, sette giorni più tardi, il 26, a Brno per il Gran Premio della Repubblica Ceca.

    ORDINE D’ARRIVO GRAN PREMIO DEGLI STATI UNITI – 1. Stoner (Honda), 2. Lorenzo (Yamaha), 3. Pedrosa (Honda), 4. Dovizioso (Yamaha), 5. Crutchlow (Yamaha), 6. Hayden (Ducati), 7. Bradl (Honda), 8. Bautista (Honda), 9. Espargaro (Art), 10. Abraham (Ducati), 11. De Puniet (Art), 12. Hernandez (Bqr), 13. Edwards (Suter), 14. Silva (Bqr)

    CLASSIFICA PILOTI – Lorenzo 205, Pedrosa 182, Stoner 173, Dovizioso 121, Crutchlow 106, Bradl 84, Hayden 84, Rossi 82, Bautista 81, Spies 66, Barbera 60, De Puniet 33, Espargaro 33, Pirro 16, Pasini 13, Ellison 12, Edwards 11, Abraham 10, Hernandez 10, Di Carlo 9, Silva 7

    CLASSIFICA COSTRUTTORI – Honda 221, Yamaha 221, Ducati 106, Art 48, Ftr 16, Bqr 13, Suter 11, Ioda 9, Bqr-Ftr 2