Tag: dani pedrosa

  • Gara folle in MotoGP: caduti Vale, Marquez e Pedrosa, vince Lorenzo

    Gara folle in MotoGP: caduti Vale, Marquez e Pedrosa, vince Lorenzo

    Gara davvero incredibile: l’800° corsa in classe regina regala sorprese ed emozioni incredibili, seppur non tantissime gioie. Inizia male: Valentino Rossi cade ed è costretto al ritiro. I primi controlli medici evidenziano un trauma cranico, ma non è nulla di grave. Poi è il turno di Dovizioso, già caduto in qualifica ieri; ma solo dopo si scatena il finimondo. Inizia a pioviginare, ma presto le poche gocce diventeranno un diluvio: bandiera bianca (se è esposta i piloti possono cambiare la moto). Iniziano le corse nella pit-lane con Di Meglio, poi piano piano entrano anche gli altri, ma non tutti. La situazione in pista è Marquez-Pedrosa-Lorenzo che si scambiano continuamente le posizioni. Saggiamente la Yamaha fa rientrare l’unico pilota che gli è rimasto in gara per evitare di perderne un altro: Lorenzo entra e monta sulla moto con le gomme da bagnato.

    Marc Marquez, leader in classifica davanti a Pedrosa, Vale e Lorenzo
    Marc Marquez, leader in classifica davanti a Pedrosa, Vale e Lorenzo

    In realtà anche la Honda  è dello stesso avviso, ma non lo sono i piloti: Pedrosa e Marquez scelgono di continuare i restanti 5 giri con le slick, ma questa decisione finisce per rovinare la gara dei due spagnoli.  Cade Pedrosa prima dell’ingresso in Curva 1: inizialmente la grafica lo segna come OUT insieme ai due italiani, ma in realtà si è rialzato ed ha cambiato moto. Contemporaneamente Marquez cade alla Curva 3, anche lui si rialza e rientra al giro successivo. Fortunatamente per loro, corrono in MotoGP che ha solo 21 piloti, perché se ciò fosse successo in Moto2 o Moto3, sarebbero scivolati oltre la 30° posizione. Allora i due, con moto nuova e gomme da bagnato, riescono ad arrivare 13° e 14°, guadagnando almeno qualche punticino. A quel punto strada spianata per Jorge Lorenzo, che va a vincere per la prima volta in stagione. Il secondo posto è di Aleix Espargaro, che guadagna il primo podio della carriera. Terzo Cal Crutchlow, che perde il fotofinish con lo spagnolo. La classifica è comunque ancora dominata da Marquez, che non perde punti di vantaggio rispetto a Pedrosa e Rossi.

    In Moto2 si interrompe il monologo delle Kalex di Rabat e Kallio con la vittoria di Maverik Vinales, ma è in Moto3 la notizia più bella della giornata: torna al successo Romano Fenati, che ieri in qualifica si era piazzato 13°, oggi è partito malissimo e si è ritrovato 19°, ma da quel momento è iniziata una grandissima rimonta che lo ha portato alla vittoria.

  • Finalmente Vale: Rossi trionfa a Misano

    Finalmente Vale: Rossi trionfa a Misano

    Per la prima volta in stagione la vittoria non va alla Honda: Valentino Rossi e la sua Yamaha trionfano nel GP di San Marino e Riviera di Rimini dedicato a Marco Simoncelli, nato e cresciuto a pochi chilometri da lì. Doppietta Yamaha, dopo Rossi c’è Jorge Lorenzo, seguito da Dani Pedrosa. Il colpo di scena principale arriva a 18 giri dal termine, quando Marc Marquez perde l’anteriore, cade e scivola giù; alla fine lo spagnolo è arrivato 15°, appena dentro la zona punti. E’ il week-end dell’Italia: Dovizioso e Iannone chiudono la top 5.

    La festa del podio di Rossi
    La festa del podio di Rossi

    Tre italiani su cinque nella top 5 e finalmente l’Inno di Mameli che risuona in una pista automobilistica: tra Moto e Formula 1, l’unico che finora aveva regalato all’Italia una vittoria era Romano Fenati in Moto3. La vittoria di Valentino e contemporaneo 15° posto di Marquez sconvolgono la classifica, ma non troppo: i due spagnoli della Honda sono primo e secondo con 289 e 215 punti, poi c’è Rossi a 214. Ritirato Petrucci, mentre quello che si può considerare l’unico pilota di casa, ovvero Alex De Angelis, arriva 14°, davanti a Marquez.

    In Moto2 ancora una volta si ripete il duello Rabat-Kallio. E’ sempre lo stesso il copione: il finlandese parte benissimo, guadagna 3-4 secondi su Rabat e poi, col passare dei giri, si fa superare senza riuscire poi a raggiungere il compagno spagnolo. Gli italiani erano chiamati a una rimonta e così è stato: Morbidelli arriva settimo e guadagna 11 posizioni, mentre Pasini arriva 14°. Sicuramente Folger non ricorderà con piacere questa gara: mentre era al 7° posto gli è arrivata una segnalazione: per aver superato troppe volte il limite di pista (track limit) avrebbe dovuto cedere una posizione, ma dietro di lui c’erano Simon e Morbidelli distanti parecchi secondi. Dopo 8 giri in cui Folger è stato costretto a rallentare, finalmente cede questa posizione, ma nel frattempo gli danno un altra penalità per non aver concesso la posizione. Per evitare la squalifica Folger è costretto a fare il ride trough e arriva 19°.

    Doppietta Honda al fotofinish in Moto3, vince Rins davanti ad Alex Marquez, si accontenta del terzo posto Jack ass Miller. Bellissime prestazioni di Enea Bastianini (5°) e Andrea Migno (8°), male Romano Fenati che arriva 11° (partiva 7°) e Niccolò Antonelli (16°).

  • Motomondiale, Marquez si ferma a 10, ok Rabat, gaffe Rins fa vincere Masbou

    Motomondiale, Marquez si ferma a 10, ok Rabat, gaffe Rins fa vincere Masbou

    Il week-end di Motomondiale a Brno regala una grande sorpresa: Marc Marquez interrompe la sua serie di 10 vittorie consecutive con un quarto posto che lascia spazio a Dani Pedrosa, suo compagno di squadra. Secondo Jorge Lorenzo, poi ennesimo podio (e soprattutto ennesimo terzo posto) per Valentino Rossi.

    MOTO GP: ancora salvo il record di Giacomo Agostini, che nel post gara a SKY ha dichiarato di essere per metà dispiaciuto per Marc e per metà contento per il record tenuto. Tornando alla gara: partenza scoppiettante di Iannone e Dovizioso che si trovano rispettivamente primo e secondo, ma alla fine concluderanno 5° e 6°, confermando che Honda e Yamaha sono troppo superiori. Settimo Bradl, poi Aleix Espargaro, mentre suo fratello Pol si ritira ancora. Buon 12° posto per Pirro, 15° Camier che trova il primo punto in sostituzione di Hayden. 16° De Angelis al suo ritorno in classe regina. Ritirati, oltre a Pol Espargaro, Petrucci, Crutchlow, Laverty ed Hernandez.

    Rins, a destra, esulta per una vittoria mai arrivata, foto dal web
    Rins, a destra, esulta per una vittoria mai arrivata, foto dal web

    Rimane ugualmente primo Marquez con 263 punti (ancora 77 di vantaggio da Pedrosa, 186), terzo Rossi (173), poi Lorenzo (137), Dovizioso (118), Aleix e Pol Espargaro (85, 78), Iannone (73). Gli altri italiani: 19° Pirro (11), 22° Petrucci (4), a zero De Angelis.

    MOTO2: torna alla vittoria Rabat, che poi viene multato con 1000 euro per aver fatto salire sulla sua moto ne giro d’onore una persona travestita da bandiera a scacchi. Secondo posto importante per Mika Kallio, terza Kalex su tre sul podio con Sandro Cortese, tedesco con chiare origini italiane. Fuori dal podio Luthi, poi il connazionale Dominik Aegerter. Altre tre Kalex (Vinales, Simon Morbidelli, primo italiano) prima di Zarco Schrotter che chiudono la top 10. A punti anche Pons, Corsi, Syarhin, Simeon Folger. Solo 17° Pasini. Chiude ultimo il debuttante Mahias, preceduto da Mulhauser Titipong Warokorn. Ritirati Salom (disperato), l’altro debuttante PopovLowes, Nagashima Baldassarri.

    12 punti di vantaggio di Esteve Rabat su Kallio, terzo Vinales a 150, seguito da Aegerter a 123. 100 punti tondi per Corsi, primo italiano. Senza contare De Angelis, che si ferma a 37, il secondo italiano è Morbidelli 16° con 33 punti. 20° Pasini (22), 26° Baldassarri (12°). Ultimo a punti Terol a 2.

    MOTO3: tutto cambia nell’utlimo giro. Clamorosa gaffe di Rins che festeggia la vittoria con un giro in anticipo ritrovandosi nono e permettendo a tutto il gruppo dietro a lui di combattere per la prima posizione, che viene conquistata sul rettilineo da Masbou. Secondo Enea Bastianini, poi Kent. Quarto come il fratello in Moto GP Alex Marquez, quinto Miller, undicesimo Fenati  che non era andato bene già nelle prove libere. 13° Antonelli, 17° Bagnaia, costretto a rallentare per un guasto. 20° e 21° Ferrari Tonucci; ritirati Grunwald, Carrasco, Rodrigo, McPhee Navarro.

    Comanda Miller con 169 punti, seguito da Alex Marquez con 146. Un solo punto in meno per Vasquez, fuori dal podio Fenati  135. Poi Rins a 125 che ha sprecato una grande chance. Secondo italiano Bastianini 8° (71).

    Prossima gara a Silverstone il 31 agosto.

  • MotoGp: a Brno vince Pedrosa, stop Marquez

    MotoGp: a Brno vince Pedrosa, stop Marquez

    Dopo dieci vittorie consecutive ed un dominio incontrastato in classifica da parte sua, Marc Marquez ferma il suo cammino vincente a Brno nel Gran Premio della Repubblica Ceca.

    Come ad Indianapolis, alla partenza le Ducati di Iannone e Dovizioso sono perfette, poi al secondo giro Lorenzo recupera terreno e dopo averle passate tenta una fuga. Il leader del Mondiale rimane più indietro fino a un confronto serrato con Iannone che da vita ad un duello spettacolare.

    Una fase del recupero di Pedrosa | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Una fase del recupero di Pedrosa | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Pedrosa, nel frattempo riprende terreno su Lorenzo fino a sorpassarlo. Poi inizia una gara fatta di tanta perentorietà e concentrazione, come un rullo compressore macina giri e tiene il suo passo. Marquez probabilmente ha pagato la scelta delle gomme e non riesce a fare la solita gara addirittura cedendo anche a Valentino Rossi, anche se nel finale si avvicina.

    Rossi ha raddrizzato un week-end iniziato veramente male, nelle libere era caduto procurandosi un’ abrasione dolorosa ad un mignolo, nel warm-up non ha brillato poi nella gara è tornato alla grande. Deciso e pulito strappa il terzo posto a Marquez facendogli notare che se commette errori lui è lì e non fa sconti.

    Dani Pedrosa così, da un campionato anonimo oscurato dal dominio del suo compagno di squadra esce dal guscio, firma il Gp che sancisce lo stop della striscia vincente di Marquez e si regala una domenica di gloria. Dietro di lui Lorenzo e, come detto, Valentino Rossi che insieme estromettono dal posio il leader della MotoGp.

    Il podio del Gp di Brno | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Il podio del Gp di Brno | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Da quando corre in MotoGp è la prima volta che Marc Marquez viene estromesso dal podio finendo la gara. I due precedenti risalivano al 2013 dove al Mugello era stato vittima di una caduta ed a Phillip Island fermato dalla bandiera nera.

    CLASSIFICA GRAN PREMIO REPUBBLICA CECA (primi dieci):

    1° Dani Pedrosa (Honda)

    2° Jorge Lorenzo (Yamaha) +0,410

    3° Valentino Rossi (Yamaha) +5,259

    4° Marc Marquez (Honda) +10,454

    5° Andrea Iannone (Ducati) +17,639

    6° Andrea Dovizioso (Ducati) +17,834

    7° Stefan Bradl (Honda) +23,819

    8° Aleix Espargaro (Yamaha) +29,621

    9° Bradley Smith (Yamaha) +30,364

    10° Alvaro Bautista (Honda) +37,639

    CALSSIFICA MONDIALE PILOTI MOTOGP (primi cinque):

    Marc Marquez (Honda) 263 punti, Dani Pedrosa (Honda) 186 punti, Valentino Rossi (Yamha) 173 punti, Jorge Lorenzo (Yamha) 137 punti e Andrea Dovizioso (Ducati) 118 punti.

  • MotoGp al via con il Qatar

    MotoGp al via con il Qatar

    Domenica alle ore 20 italiane (22 ora locale) è in programma la prima gara del campionato del Mondo di MotoGp, unica gara in notturna, in Qatar con tante novità al via ma con una certezza apparente: Marc Marquez super favorito per la vittoria, nonostante la il tutore nero alla caviglia destra che lo accompagna in questi giorni. D’altronde, è lui l’uomo da battere, vittorioso nella scorsa edizione della MotoGp nonostante fosse un debuttante, capace di vincere in tutte e tre le classi. Per lui il Gp del Qatar sarà un’incognita considerando che, proprio a causa del problema alla caviglia, non è riuscito a girare in pista. Oltre a Marquez, però, l’altro spagnolo Pedrosa potrebbe essere l’uomo rivelazione in sella alla sua Honda. Oppure, Jorge Lorenzo su Yamaha che lo scorso anno ha messo a segno una stagione fantastica in termini di successi anche se è stato limitato dagli infortuni. E poi mai dimenticare Valentino Rossi: nonostante i trentacinque anni compiuti, la sua voglia di gareggiare e di vincere non si è mai placata, ancor di più dopo i segnali positivi dello scorso anno. Valentino Rossi ha partecipato attivamente alla realizzazione e allo sviluppo della sua moto, ha cambiato anche gran parte della squadra salutando dopo ben tredici anni di collaborazione Jeremy Burgess. Per Valentino Rossi sarebbe il decimo successo in un mondiale ma, ovviamente, tale circostanza sembra essere un’ipotesi molto ottimistica considerando l’assoluto dominio spagnolo degli ultimi anni: eppure, tutto è possibile e sognare non costa nulla.

    MotoGp al via in Qatar | foto da web
    MotoGp al via in Qatar | foto da web

    Infine, da considerare anche la Ducati che – dopo un triennio di grandi sofferenze – è ancora un’incognita. La squadra tecnica è stata tutta rivoluzionata e come “uomo di punta” è stato confermato il romagnolo Andrea Dovizioso.

    Le novità della MotoGp 2014 non riguardano solo le moto e gli sviluppi tecnici, bensì anche l’emittente televisiva che trasmetterà le gare. Addio, dunque, alle storiche telecronache di Guido Meda (memorabile il suo “tutti in piedi sul divano”) e spazio alla novità di Sky che da quest’anno ha deciso di puntare molto sui motori. La voce narrante sarà quella di Zoran Filicic con il commento tecnico affidato all’ex pilota Loris Capirossi. Dieci gare della MotoGp saranno in esclusiva Sky, mentre altre otto – tra cui quella di domani in Qatar – saranno trasmesse in chiaro su Cielo.

  • MotoGP, Misano: nelle prove è Marquez il più veloce, Rossi terzo

    MotoGP, Misano: nelle prove è Marquez il più veloce, Rossi terzo

    Valentino Rossi, pluricampione mondiale della MotoGP, a margine di un’analisi riguardo la prossima gara sul circuito di Misano, ha ripercorso le passate stagioni alla guida della Ducati.

    In proposito all’imminente GP di Misano, tredicesima gara del mondiale di MotoGP prevista per domenica prossima, Valentino Rossi, pilota del Yamaha Factory Racing, ha espresso le sue sensazioni in merito alla pista del GP di San Marino: “Misano è alle porte. E’ il mio Gran Premio casalingo, sarà un fine settimana importante. La pista mi piace, vado sempre veloce lì, soprattutto con la Yamaha. In passato sono sempre salito sul podio con la Yamaha. Andremo molto forte e cercheremo di fare del nostro meglio”.

    GP Misano - Valentino Rossi terzo nelle prove libere | © GABRIEL BOUYS / Getty Images
    GP Misano – Valentino Rossi terzo nelle prove libere | © GABRIEL BOUYS / Getty Images

    Il biennio passato alla guida della rossa di Borgo Panigale non sembra aver lasciato in Rossi un buon ricordo: “Alla fine del primo anno avevo già capito che non ci sarebbe stata nessuna possibilità di vincere, purtroppo sono rimasto lì anche per la seconda stagione. Dover continuare sapendo di non poter lottare per le buone posizioni è stato difficile, dovevo cercare di rimanere concentrato, cercando ovunque le motivazioni, se non ti diverti a fare 18 gare in cui non lotti per quello che vuoi, non è facile andare avanti”.

    LE ASPETTATIVE DI LORENZO: Grande ottimismo in vista della gara di Misano per il pilota spagnolo Jorge Lorenzo, compagno di Rossi al Yamaha Factory Racing: “Mi sento di nuovo forte come ero al Mugello prima dello schianto. La prestazione a Silverstone è stata davvero buona, l’unico punto debole era la velocità di punta rispetto ai nostri avversari, ma alla fine abbiamo ottenuto una grande vittoria contro Marc. Misano è una pista che mi piace molto e anche la Yamaha va bene lì. Il mio obiettivo è lottare per la vittoria ancora una volta. Poi, penseremo gara per gara, migliorando il nostro ritmo passo dopo passo”.

    PROVE LIBERE TARGATE MARQUEZ: Dominio indiscusso di Marc Marquez, pilota del Repsol Honda Team, durante la prima giornata di prove libere del GP di Misano. Il giovane talento di Cervera ha ottenuto il primo tempo in 1’34″200, a soli 33 millesimi di distacco l’altra Honda ufficiale di Dani Pedrosa, terzo Valentino Rossi con il tempo di 1’34″458, staccata di 76 millesimi l’altra Yamaha di Jorge Lorenzo.

  • MotoGP, a Silverstone vince Lorenzo, Rossi 4°

    MotoGP, a Silverstone vince Lorenzo, Rossi 4°

    Jorge Lorenzo, campione mondiale in carica della MotoGP, sbaraglia la concorrenza ed acciuffa con una zampata da fuoriclasse nel finale il primo posto del gran premio di Silverstone. Marquez nonostante la forte lussazione alla spalla arriva secondo, terzo Pedrosa, niente podio per Rossi giunto quarto.

    Il detentore del titolo mondiale della classe regina, Jorge Lorenzo, ha vinto sul tracciato britannico di Silverstone buttandosi alle spalle un acciaccato quanto combattivo Marc Marquez, terza posizione per l’altra Honda di Dani Pedrosa, solo quarta la Yamaha di Valentino Rossi.

    Moto Gp di Silverstone | ©Mirco Lazzari/ Getty Images
    Moto Gp di Silverstone | ©Mirco Lazzari/ Getty Images

    SINTESI DEL GRAN PREMIO DI SILVERSTONE: Partenza di gara a razzo per il campione mondiale Lorenzo, l’asso della Yamaha in breve tempo balza in prima posizione, Marc Marquez, in pista nonostante la forte lussazione alla spalla rimediata poco prima durante il warm up, riesce eroicamente a rimanere vicino ai tubi di scarico della moto di Lorenzo. L’altro pilota della Honda, Dani Pedrosa, inizialmente in lieve difficoltà, inanellando una serie di giri veloci giunge a ridosso dei due top player spagnoli. Bagarre spettacolare con una serie di sorpassi per il quarto posto tra Bautista, Bradl e Rossi. Il campione di Tavullia mostra nel finale il miglior Valentino e passa in extremis Álvaro Bautista. Nulla da fare per la Ducati, Hayden giunge ottavo alle spalle di Bradl e Crutchlow, Dovizione cade a pochi giri dal termine della gara. Quando mancano due giri alla fine Marc Marquez, per nulla domo nonostante l’infortunio, ci prova e passa Jorge Lorenzo, il campione mondiale non ci sta e ripassa un giro dopo il giovane talento di Cervera. Poche curve prima del termine della gara Marc Marquez riporta le ruote della sua Honda davanti alla Yamaha di Jorge Lorenzo, ma nel finale il campione del mondo in carica reagisce con un sorpasso da fuoriclasse ed agguanta definitivamente la vetta del podio.

  • Valentino Rossi torna al successo ad Assen. 2° Marquez, 5° Lorenzo

    Valentino Rossi torna al successo ad Assen. 2° Marquez, 5° Lorenzo

    Finalmente è ritornato a suonare l’inno italiano sul gradino più alto del podio e chi se non lui sarebbe potuto riuscire nell’impresa di interrompere il dominio spagnolo che dura da inizio campionato? Chi se non Valentino Rossi, che a 34 anni è ritornato alla vittoria dopo quasi tre anni di digiuno, da quell’ultimo successo datato Ottobre 2010 al Gran Premio della Malesia per poi sprofondare in un periodo buio passato in sella alla Ducati. Non è un caso che il Dottore sia ritornato alla vittoria ad Assen, Gran Premio d’Olanda e Università del Motociclismo, da sempre uno dei suoi circuiti preferiti sul quale ha ottenuto ben 8  successi e dove nel 2009 ottenne il suo 100esimo centro in carriera, e non è un caso che a farlo sia stato in sella alla “sua” Yamaha M1, la moto che più di tutte in carriera gli ha regalato soddisfazioni, le più grandi.

    Il pesarese è riuscito a zittire la critica che ormai lo vedeva come un pilota bollito dimostrando una grande prova di carattere, quella che tutti i suoi tifosi aspettavano da 44 gare a questa parte. Il nove volte campione del mondo ha trovato da subito il ritmo giusto per stare con i primi, cosa che in quest’anno non gli era mai riuscita ed è poi riuscito a portare gli attacchi decisivi ai suoi rivali nella chicane prima del rettilineo finale mostrando la cattiveria dei tempi migliori; bellissimi i sorpassi a Marquez prima e Pedrosa poi che gli hanno permesso di prendere la testa della gara già al sesto giro imprimendo poi un ritmo insostenibile che lo hanno portato a tagliare il traguardo per la 106esima volta davanti a tutti.

    Valentino Rossi
    Valentino Rossi © Mirco Lazzari/Getty Images

    Marc Marquez è giunto secondo, nonostante una caduta nelle qualifiche del sabato gli abbia procurato la doppia frattura di mignolo e alluce destri. Lo spagnolo ha chiuso con circa due secondi di ritardo dalla prima posizione ma come al solito è uscito alla distanza, beffando il suo compagno di squadra Daniel Pedrosa giunto ai giri finali della corsa con le gomme alla frutta nel tentativo di restare nella scia di Rossi che oggi era praticamente imprendibile. Il giovane rookie della Honda ha dovuto faticare comunque per tenere a bada gli attacchi di un arrembante Cal Crutchlow, che nonostante la pole position ottenuta nelle qualifiche è stato costretto ad una rimonta a causa di una partenza tutt’altro che perfetta. Il pilota britannico avrebbe potuto ottenere facilmente la seconda posizione ma un errore di valutazione lo ha portato ad andare lungo alla prima curva proprio mentre iniziava l’ultimo giro, rischiando di centrare Marquez che era davanti a lui.

    Da applausi la gara di un eroico Jorge Lorenzo, che ha sorpreso tutti ad inizio giornata dando la notizia che avrebbe preso parte alla gara nonostante l’infortunio occorsogli nelle libere del venerdi. Il campione del mondo in carica è scattato dall’ultima posizione proprio perchè nella giornata di ieri mentre i suoi colleghi prendevano parte alla sessione di qualifica per definire la griglia di partenza lui si faceva operare per ridurre la frattura scomposta alla clavicola sinistra fissata da otto viti ad una placca in titanio; nonostante ciò è risalito in moto grazie anche alle infiltrazioni e si è esibito in una grande rimonta che lo ha portato fino alla quinta posizione finale, ad una manciata di secondi dal principale rivale nella lotta al titolo Pedrosa, che già da venerdì stava pregustando l’allungo decisivo in classifica generale, ma sul quale ha perso soltanto due punti risultando come vero sconfitto di questa tre giorni olandese.

    Ci si aspettava invece di più da Stefan Bradl, che aveva ottenuto la terza posizione al termine delle qualifiche del sabato. Il tedesco ha perso di consistenza durante la gara scivolando fino alla sesta posizione finale davanti all’altra Honda di Alvaro Bautista, tallonato da un grande Aleix Espargaro, ormai non più una sorpresa, che sulla Crt Art del team Aspar è riuscito a chiudere in ottava posizione precedendo la seconda Yamaha Monster di Bradley Smith.

    Davvero sottotono la gara delle due Ducati con Andrea Dovizioso che ha chiuso la top-ten in decima posizione e Nicky Hayden subito dietro in 11esima. Distacchi abissali per i due piloti di Borgo Panigale che mettono un serio punto di domanda sul futuro della GP13, davvero lontana, lontanissima dalle posizioni che le competono.

     

  • Pole per Marquez a Le Mans. 3° Dovi, solo 8° Rossi

    Pole per Marquez a Le Mans. 3° Dovi, solo 8° Rossi

    Marc Marquez ha conquistato la pole position del Gran Premio di Francia, quarto appuntamento della stagione della MotoGP. Sul circuito di Le Mans il pilota spagnolo ha siglato la sua seconda pole position stagionale fermando il cronometro sul miglior tempo di 1:33.187 beffando di pochi millesimi, 30 per la precisione, il suo connazionale Jorge Lorenzo che si è dovuto accotrentare della seconda posizione. La Yamaha del maiorchino è stata in tutti i settori più veloce della Honda del giovane rookie, ad eccezione del solo primo intermedio, fatto paradossale poichè il tallone d’achille della casa dei tre diapason sembrava essere l’ultimo settore, precisamente l’ultima curva dove la Honda può sfruttarne la migliore accelerazione in uscita. Si riproporrà quindi sicuramentei il duello che ha visto protagonisti i due piloti nell’ultima gara a Jerez con la “spallata” che ha fatto tanto discutere e che ha fatto storcere il naso a Lorenzo.

    Marc Marquez
    Marc Marquez © PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/Getty Images

    Mentre il terza posizione alle spalle di Honda e Yamaha si è piazzata a sorpresa una Ducati, quella di Andrea Dovizioso, che un ultimo giro straordinario è riuscito a conquistare la terza casella a soli quattro decimi dalla prima posizione, decisamente meno rispetto agli standard della moto di Borgo Panigale che comunque ha dimostrato di avere un buon feeling su questo tracciato dove si è sempre ben comportata. Complice anche il meteo che ha mantenuto basse le temperature  del tracciato il forlivese è riuscito a togliersi una bella soddisfazione centrando per la prima volta in stagione la prima fila.

    Alle sue spalle partiranno il suo ex compagno di squadra Cal Crutchlow, Stefan Bradl e Daniel Pedrosa. Il britannico è stato autore di una grande prestazione considerando la brutta caduta nelle quarte libere, caduta che gli ha procurato anche perdita di sangue dal naso, ma nonostante ciò, avuto l’ok da parte della clinica mobile, è sceso in pista con il coltello tra i denti conquistando una importantissima quarta posizione, tanto per le statistiche quanto per il morale. Mentre invece non si può di certo dire la stessa cosa per Pedrosa, visibilmente deluso a fine sessione per la sesta posizione . Anche lo spagnolo è stato vittima di una caduta all’inizio dell’ultima sessione, la Q2, nella curva in cui anche Marquez è stato tradito dalla stessa buca, che praticamente gli ha reso difficile il prosieguo della sessione relegandolo all’ultima casella della seconda fila

    Qualifiche da dimenticare per Valentino Rossi staccato di ben 8 decimi dalla pole e dal compagno di squadra in seconda posizione. Il pesarese non è riuscito a trovare il ritmo sin da subito e a sfruttare la gomma morbida per migliorare la prestazione negli ultimi 15 minuti di sessione, a differenza anche di quanto accaduto negli anni passati in Ducati, dove su questo tracciato ha sempre ottenuto le migliori prestazioni. Partirà alle spalle di Alvaro Bautista e davanti a Bradley Smith. Ultima fila per la Ducati di Nicky Hayden e per le Crt di Aleix Espargaro e Randy De Puniet.

  • Pedrosa domina a Jerez. Marquez, “spallata” a Lorenzo

    Pedrosa domina a Jerez. Marquez, “spallata” a Lorenzo

    E’ stato Daniel Pedrosa il trionfatore del Gran Premio di Spagna 2013, prima tappa europea del Motomondiale e terza della stagione. Sul circuito di Jerez il pilota spagnolo ha vinto agevolmente la sua prima gara della stagione, nonostante i favori del pronostico non fossero tutti dalla sua parte, risultando il terzo vincitore diverso dopo altrettante gare disputate in stagione, L’alfiere della Honda è scattato benissimo, come suo solito, alla partenza, ma dopo poche curve è stato ripreso dal connazionale Lorenzo che partiva dalla pole, per poi piazzare il sorpasso decisivo al quinto giro della corsa che lo ha lanciato verso una vittoria indiscussa e assolutamente dominata, la numero 46 della carriera, non proprio un numero a caso nella storia del motociclismo.

    Daniel Pedrosa
    Daniel Pedrosa © CRISTINA QUICLER/AFP/Getty Images

    Alle spalle di Pedrosa è stata lotta vera tra i connazionali Jorge Lorenzo e Marc Marquez, che hanno dato vita agli unici momenti di suspance della corsa visto che praticamente in gara non si sono visti altri duelli degni di nota. E proprio il duello tra i due piloti ha rievocato uno degli episodi più memorabili della storia del Motomondiale, la famosa spallata di Rossi a Gibernau nella gara del 2005. Già perchè il rookie della Honda, dopo aver passato l’intera gara alle spalle del pilota della Yamaha e provato vanamente varie volte a sopravanzare il campione del mondo in carica negli ultimi giri, ha tentato l’attacco all’ultima curva, quella che giovedì era stata intitolata proprio a nome di Lorenzo, provando ad imitare il sorpasso di Rossi a Gibernau. Il risultato è stato praticamente lo stesso di quello di sette anni fa, con Lorenzo che dopo il contatto tiene botta ed evita la caduta ma è costretto a cedere la seconda posizione al numero 93 della Honda, che a fine gara non si è  scusato apertamente con il rivale.

    Dal canto suo Lorenzo ha preferito non commentare a caldo l’episodio ma è chiaro che quanto accaduto lo ha lasciato parecchio indispettito. Sicuramente episodi di questo genere sono il simbolo delle battaglie che hanno caratterizzato questa categoria ma è chiaro che la  manovra di Marquez non è stata delle più corrette. E’ stato comunque un Gran Premio monopolizzato ancora una volta dagli spagnoli che oggi correvano sul tracciato di casa, e che grazie a questo risultato si trovano anche vicinissimi in classifica generale staccati soltanto di quattro punti.

    Ai piedi del podio troviamo proprio il protagonista dell’episodio del 2005, Valentino Rossi, che ha capitalizzato il massimo dal potenziale della sua M1 visto il maggiore degrado della gomma posteriore accusato per tutto il week-end dalla Yamaha rispetto alla Honda. Per il momento i primi tre restano irraggiungibili per cui il pesarese oggi si è accontentato di aver vinto la sfida in famiglia con Cal Crutchlow, che pure  guida la moto clienti, bravo comunque a raggiungere la quinta posizione nonostante una condizione fisica non perfetta dovuta alla caduta di ieri nelle qualifiche. Cosi è stato già importante per l’inglese aver vinto la bagarre con la Honda Gresini di Alvaro Bautista, solo sesto, ma davanti alle due Ducati di Nicky Hayden e Andrea Dovizioso, per la prima volta in stagione più lento del suo compagno di squadra e in netta difficoltà con le gomme.

    La difficoltà del forlivese è manifestata dal fatto di aver sopravanzato soltanto nel finale la Crt di Aleix Espargaro, con una moto 800, ma ancora una volta bravissimo a insediarsi nella lotta con i “prototipi”. Male, ma di più davvero non poteva fare, Andrea Iannone, out già al quarto giro per una caduta che per fortuna non ha procurato altre conseguenze al ginocchio già inforunato nelle ultime libere del sabato mattina.