Il presidente dell’ Assocalciatori, l’ex centrocampista della Roma e della Nazionale, Damiano Tommasi esprime il suo dissenso nei confronti della Lega di serie A per la vicenda legata al contratto collettivo dei calciatori. legaseriea.it Secondo Damiano Tommasi, infatti, la Lega Serie A non avrebbe rispettato gli impegni presi con l’Assocalciatori e con il presidente Federale Abete discussi lo scorso mese di dicembre. In particolare, Damiano Tommasi ha rivelato che tali difficoltà sono legate al fatto che l’Aic avrebbe firmato il contratto, mentre la Lega non lo avrebbe fatto, a causa di divergenze interne all’ Assemblea stessa. Giancarlo Abete, presidente della Figc, però, ha voluto replicare alle dichiarazioni del presidente dell’Aic sostenendo che l’ Assemblea della Lega serie A ha individuato solo alcuni aggiustamenti e, pertanto, non è appropriato parlare di “passi indietro” sull’ accordo. Due versioni leggermente contrastanti sulla vicenda ma quel che è certo, è che la definizione dell’ accordo collettivo non è giunta ancora in dirittura d’arrivo.
Il debutto di Damiano Tommasi come neo presidente dell’Associazione Italiana calciatori sarà all’insegna di una questione molto spinosa e delicata da affrontare. Una questione che sta molto a cuore ai club e che finora non è stata ancora risolta: l’inserimento in squadra del secondo calciatore extracomunitario. Il vincolo ad un solo extracomunitario, infatti, non è gradito ai club e vorrebbero che il doppio tesseramento fosse possibile già da questa sessione di calciomercato.
Nel caso in cui Tommasi volesse aprire al secondo extracomunitario, dunque, bisognerebbe operare una modifica all’articolo 40 delle norme federali, che consente l’ingresso di molti ragazzi extracomunitari nei settori giovanili e, secondo il neo presidente Tommasi, “presenta qualche lacuna e andrebbe rivisto”.
Oltre a tale questione, il neo presidente pare molto interessato ad una riprogettazione complessiva delle politiche finalizzate alla promozione dei settori giovanili evitando inutili interventi estemporanei ma puntando ad investimenti maggiormente mirati, sia in termini di maggiori risorse che in termini di maggiore pazienza.
Dopo 43 anni, Sergio Campana, all’età di 76 anni, lascia la presidenza dell’Assocalciatori, il sindacato di categoria, che presiede dal 3 Luglio 1968, data in cui l’Aic venne fondata per iniziativa dell’ avvocato ed ex calciatore Campana, appunto.
E l’addio giunge con una lunga lettera aperta, per ricordare e sottolineare tanti anni vissuti intensamente, fra battaglie importanti he hanno attraversato tanti decenni, ed il progressivo cambiamento sia del calcio che della società italiana.
E’ naturale al termine di un percorso guardarsi alle spalle per fare un bilancio di quanto è stato fatto, nel bene e nel male: “È naturale che in questa occasione io guardi al lungo percorso fatto all’Aic, sotto la mia guida e con la collaborazione di tutti i calciatori, che con tenace unità di intenti hanno potuto arrivare a conquiste storiche, all’affermazione di diritti mai prima riconosciuti: lo status giuridico di lavoratore, l’Accordo Collettivo, la previdenza, le assicurazioni sociali, l’indennità di fine carriera, l’abolizione del vincolo e la libertà a fine contratto”.
Il prossimo 9 Maggio, però, a margine della prossima assemblea, si concluderà questo percorso, lasciando il testimone – con tutta probabilità – ad un ex calciatore, ma soprattutto un uomo dalle caratteristiche umane molto rare nel mondo del calcio: l’ex mediano della Roma e della Nazionale, Damiano Tommasi, che potrebbe essere eletto dal Consiglio Direttivo dopo che l’Assemblea prenderà atto dell’ annuncio di Campana di voler lasciare la presidenza.
Un erede che sarà sicuramente all’altezza del suo predecessore, che già ai tempi dell’ ultima elezione aveva precisato di accettare con la precisa condizione di essere un “traghettatore”, per lasciare poi spazio a qualcun’altro al termine del mandato: “Al momento della mia ultima elezione avevo dichiarato di accettare l’incarico a condizione che mi fosse riconosciuta la funzione di traghettatore. Ora ritengo che sia maturata democraticamente la soluzione, e quindi ritengo concluso il mio mandato”.
Come accade in tutti i bilanci finali, poi, è giusto ricordare chi nel tempo è stato compagno di un’ avventura tanto importante, ossia le tante persone legate al mondo del calcio, i protagonisti di tante battaglie, gli amici ed i compagni di viaggio. Nella lettera aperta, dunque, Sergio Campana menziona e ringrazia i cofondatori dell’ Assocalciatori, ossia Giacomo Bulgarelli , storica bandiera del Bologna scomparso due anni fa, Gianni Rivera, Sandro Mazzola, Giancarlo De Sisti, Giacomo Losi, Carlo Mupo, Ernesto Castano, Gianni Corelli, Giorgio Sereni ed Eugenio Rizzolini.
Ma non solo: Sergio Campana ha anche ritenuto opportuno esprimere un ringraziamento nei confronti delle massime autorità sportive, come i vari presidenti del Con che, in questi anni, sono intervenuti per risolvere i diversi problemi del calcio, oltre che i rappresentanti di tutte le categorie sportive con i quali in questi lunghi anni ha collaborato in modo costruttivo e corretto, oltre che i giornalisti per le critiche costruttive e gli apprezzamenti ricevuti negli anni che gli hanno dato modo di crescere e di migliorarsi.
Non si tratta, però, di un addio definitivo. Sarebbe difficile, infatti, dopo ben quarantatre anni di presidenza compiere un taglio tanto netto con il passato e, per questo, Sergio Campana assicura che continuerà a seguire da molto vicino l’ Associazione Italiana calciatori, la sua “creatura”.