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  • Genoa Udinese 3-2, Marino batte Guidolin

    Genoa Udinese 3-2, Marino batte Guidolin

    Una partita per cercare risposte e trovarle, quella tra il Genoa di Marino e l’Udinese di Guidolin valida per la 18esima giornata di Serie A, la penultima del girone d’andata. Una gara delicata per il Grifone, reduce da due sconfitte consecutive, una più pesante dell’altra, contro il Napoli – con conseguente esonero di Malesani – e contro il Cagliari nella prima del 2012, all’esordio di Marino. Un Genoa dalla difesa più che rimaneggiata, con Marco Rossi generoso ad arretrare in difesa per questa gara, ma con un esordiente Gilardino a Marassi, proprio contro la sua vittima preferita in Serie A, ossia l’Udinese alla quale ha già segnato 13 gol.

    Genoa | © Getty Images

    L’Udinese, invece, dopo un avvio di campionato perfetto, ha subito in settimana la prima delusione della sua stagione, con l’eliminazione dalla Coppa Italia a causa della sconfitta contro il Chievo Verona. Inoltre, gli uomini di Guidolin patiscono anche le assenze di tre giocatori fondamentali impegnati in Coppa d’Africa, Asamoah, Benatia e Badu, oltre che l’assenza di Domizzi, costringendo il tecnico a schierare in difesa Ferronetti.

    La gara si apre con un gol annullato all’Udinese, realizzato da Totò Di Natale all’ottavo minuto, per fuorigioco; un minuto dopo, invece, si rende pericoloso Gilardino su suggerimento di Palacio, ma Gila non è prontissimo nell’affrontare a tu per tu Handanovic che salva il risultato. Al 12′, protagonista ancora il portierone dei friulani, che salva su un tiro pericoloso di Merkel.

    Al 13′, però, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, è l’Udinese a passare in vantaggio con colpo di testa di Ferronetti, lasciato libero ed indisturbato nel colpire a rete. Al 21′ è ancora decisivo Handanovic, con una parata di piede su un tiro velenoso di Gilardino. Al 43′ si rende pericolosa nuovamente l’Udinese con Floro Flores, sul quale è pronto Frey a deviare con i pugni in calcio d’angolo.

    Il secondo tempo si apre con emozioni immediate: dopo solo 4′ Granqvist mette il risultato in parità, approfittando di una buona punizione calciata da Jankovic e, soprattutto di una papera di Handanovic che non trattiene. Appena un minuto dopo, è lo stesso Jankovic a portare in vantaggio il Genoa, realizzando il 2-1 di destro sul secondo palo, grazie ad un bell’assist di Constant.

    Al 56′, occasione dell’Udinese con Floro Flores ma Frey è bravo a chiudergli la porta in faccia. La gara acquisisce un ritmo incalzante, senza attimi di respiro: al 72′ è Palacio a marcare il tabellino realizzando il 3-1 con un’azione rocambolesca, innescata da Gilardino, con la partecipazione involontaria di Ekstrand; Palacio ne approfitta ed infila Handanovic, realizzando il suo personale settimo gol in campionato.

    La partita sembra avviarsi sui binari di una vittoria per i padroni di casa con due gol di scarto, ma le emozioni non sono ancora finite: al 74′ fallo in area di Marco Rossi su Totò Di Natale (molto dubbio, sembra prendere la palla, ndr) con conseguente espulsione del capitano rossoblu e calcio di rigore di cui si incarica lo stesso Di Natale, che realizza daglu undici metri il gol del 3-2, suo tredicesimo gol in campionato.

    La gara si riapre, così, improvvisamente con un’ulteriore occasionissima per Di Natale, che potrebbe realizzare il 3-3 ma viene bloccato da un super Frey che neutralizza sia il tentativo di Totò che la ribattuta di Basta. All’81’, ancora pericolosissimo l’attaccante napoletano, ma è sempre Frey bravissimo a negargli la gioia del pareggio, superandosi nuovamente. All’89’ occasioni da una parte e dall’altra, sull’immediato capovolgimento di fronte: prima è pericoloso Jankovic su Handanovic, poi sul contropiede di Di Natale, è Frey molto bravo a deviare il destro del napoletano. Tre minuti di recuepero finali, molto accesi, con un’ammonizione rimediata da Veloso: il Genoa comunque riesce a chiudere la gara in fase d’attaco per evitare ulteriori pericoli da parte dei Friulani.

    La gara si chiude sul 3-2, regalando al Genoa la prima vittoria della gestione Marino ed all’Udinese uno stop imprevisto che la allontana dalla vetta della classifica.

  • Udinese deludente, il Chievo spreca. Al Friuli solo 0-0

    Contro un Chievo bilanciato sia in fase difensiva che in fase d’attacco, l’Udinese ha dovuto accontentarsi di un pareggio non soddisfacente. La squadra friulana si è dimostrata molto scialba e le occasioni degne di nota non sono state create dai bianconeri bensì dagli ospiti. Le due azioni da gol sono capitate all’ex friulano Giampiero Pinzi, che le ha miseramente sprecate.
    Il difensore del Chievo, Andrea Mantovani, parla di un pareggio fondamentale per la salvezza della squadra di Verona: “Avevamo contro un avversario difficile, in cerca di punti. Abbiamo però dato l’ennesima prova di carattere, dando continuità alla prestazione di domenica scorsa. Abbiamo provato a vincere la partita, creando due occasioni importanti per Pinzi. Purtroppo non l’abbiamo messa dentro, ma ci abbiamo provato”.
    Alla fine la partita si è conclusa 0-0 ed entrambe le squadre hanno portato a casa un punto, più importante per il Chievo che per l’Udinese. Grande è infatti la preoccupazione in casa friulana per l’ennesima prestazione deludente della squadra, colpita anche dall’infortunio di Andrea Coda, sostituito poi da Ferronetti.
    Il difensore a fine gara si dimostra il più deluso: “Dovevamo vincere questa partita e abbiamo addirittura rischiato di perderla – ha detto Damiano Ferronetti – Il Chievo ha la mentalità della squadra che si deve salvare, noi no. E purtroppo per questo soffriremo fino alla fine. Ci salveremo all’ultima giornata. Io centrale? E’ stata la mia prima volta nella difesa a quattro, ce l’ho messa davvero tutta!”.
    Anche Pasquale Marino è rammaricato dopo la prestazione offerta dai suoi: “E’ chiaro che chi deve vincere deve fare più fatica rispetto a chi deve solo difendersi. Come ha fatto il Chievo che, tra l’altro, ha fatto ricorso in modo sistematico al fallo tattico. Noi abbiamo anche creato le nostre occasioni da gol, ma rispetto ad altre partite abbiamo sbagliato troppo. Forse per eccessiva frenesia. La loro tattica non ci ha permesso di sviluppare il nostro gioco”. Sulla prestazione non esaltante di Totò Di Natale, Marino sottolinea nuovamente l’importanza del giocatore per la squadra: “E’ stato sotto tono ma noi non possiamo farne a meno. Ha qualche pausa, ma per noi è fondamentale“.
    In vista dell’incontro con la Fiorentina, si ritorna poi a parlare di salvezza: “Siamo a più quattro, mentre un mese fa avevamo solo un punto di vantaggio. Insomma stiamo meglio, ma la corsa si è complicata sia perché noi abbiamo pareggiato, sia perché l’Atalanta continua a vincere. Dobbiamo cercare di arrivare prima possibile a 40 punti. E con Fiorentina e Juve abbiamo la possibilità di prenderci delle soddisfazioni perché sono squadre che giocano al calcio“.

  • Serie A: Udinese – Palermo, i precedenti e le probabili formazioni

    Solito ballottaggio tra il 4-3-3 e il 4-4-2 per Marino, che questa volta potrebbe optare per il primo e più aggressivo modulo.
    Il tecnico dell’Udinese ritrova Asamoah a centrocampo ma perde Pepe per squalifica. Al posto di quest’ultimo rientra in campo fin dal primo minuto Alexis Sanchez, che contro l’Atalanta aveva disputato solo gli ultimi minuti a causa dell’infortunio rimediato contro l’Inter. L’attaccante sembra aver recuperato, ma dovrà fare parecchia attenzione a eventuali ricadute.
    In difesa Marino può scegliere tra Ferronetti e Isla. Il secondo, vittima però di un infortunio con l’Atalanta, è probabile parta dalla panchina. Il suo posto andrebbe quindi a Damiano Ferronetti.

    Per il Palermo sono fuori Bresciano, Mchedlidze, Migliaccio e Pastore. Quest’ultimo sarà sostituito da Simplicio, il quale agirà dietro le due punte Miccoli e Cavani. Rossi schiererà così il 4-3-1-2 per cercare di espugnare il Friuli e continuare a sognare la Champions.

    Udinese – Palermo domenica ore 15.00

    Udinese (4-3-3): Handanovic; Ferronetti, Zapata, Lukovic, Pasquale; Sammarco, Inler, Asamoah; Sanchez, Floro Flores, Di Natale.
    A disposizione: Belardi, Badu, Isla, Domizzi, Geijo, Cuadrado, Corradi.
    Squalificati: Pepe (1)
    Indisponibili: D’Agostino, Basta, Obodo

    Palermo (4-3-1-2): Sirigu; Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti; Blasi, Liverani, Nocerino; Simplicio; Miccoli, Cavani.
    A disposizione: Benussi, Goian, Celustka, Bertolo, Tedesco, Budan, Hernandez.
    Squalificati: Carrozzieri (fino al 5/4/2011)
    Indisponibili: Mchedlidze, Bresciano, Migliaccio, Pastore

    I precedenti sui 22 incontri disputati al Friuli:
    Vittorie Udinese: 9
    Vittorie Palermo: 5
    Pareggi: 8

    All’andata il Palermo ha vinto in casa 1 a 0 (Bovo, 86esimo).

  • Udinese: Ferronetti è pronto per sostituire Isla

    Cattive notizie per l’Udinese: il recente infortunio di Mauricio Isla, riportato nel match contro l’Atalanta, è più grave del previsto. Questo il comunicato ufficiale sulle sue condizioni fisiche: “Si comunica che, in seguito ad un contrasto di gioco verificatosi durante l’incontro Udinese-Atalanta, il centrocampista Mauricio Isla ha riportato un trauma importante con presenza di vasto ematoma alla caviglia destra. Gli accertamenti strumentali ai quali il giocatore è stato sottoposto nella giornata odierna hanno escluso qualsiasi interessamento dei legamenti dell’articolazione. I tempi di recupero, stante l’entità dell’ematoma presente, verranno valutati nel corso della settimana”.

    Il centrocampista dovrà sicuramente stare a riposo per un certo periodo; la formazione friulana perde così un altro giocatore importante. Al suo posto è pronto Damiano Ferronetti, che lo ha già sostituito contro l’Atalanta.

    Ferronetti è tornato oggi a parlare in conferenza stampa dopo il grave infortunio riportato nella scorsa stagione. Rivistosi in campo contro il Lumezzane in Coppa Italia, il difensore è nuovamente stato chiamato in causa lo scorso weekend a Bergamo. Il momento difficile è ormai superato e c’è ora tanta voglia di dare man forte ai compagni: “Voglio dare il mio contributo alla squadra in questo finale di stagione, miglioro di settimana in settimana e tra qualche partita sarò al top della condizione fisica”.

    Il giocatore laziale parla poi del pareggio ottenuto contro l’Atalanta: “E’ un risultato positivo perché non potevamo permetterci di tornare a casa a mani vuote contro una squadra che lotta per il nostro stesso obiettivo. Nel primo tempo eravamo un po’ contratti, nella ripresa invece abbiamo fatto meglio. Se c’era una squadra che meritava di vincere, quella era la nostra”. E ancora: “Abbiamo cambiato mentalità. Adesso sappiamo che non dobbiamo più fallire perché ci giochiamo veramente tanto, per questo diventa importantissimo conquistare un pareggio quando non riesci a vincere. Se non subisci gol, vuol dire che quantomeno non perdi”.

    Sarà necessario trovare continuità nei risultati, nonostante il prossimo mese non si preannunci affatto benevolo nei confronti dell’Udinese. La squadra friulana dovrà affrontare quattro difficili incontri: “All’orizzonte si profilano 4 scontri impegnativi: Palermo, Roma, Chievo e Fiorentina. Da qui alla fine dobbiamo vincere in casa perché le gare che mancano alla fine cominciano a essere poche. Se riusciamo a trovare continuità e realizzare un filotto di due o tre vittorie, allora ci mettiamo al riparo. Per farlo, dobbiamo scendere in campo con la cattiveria e l’agonismo giusti, senza specchiarci in noi stessi, come abbiamo fatto domenica a Bergamo. Dev’esserci sacrificio da parte di tutti”.

    Tanta voglia di fare e di mettersi in mostra da parte del difensore, che potrà presto mostrare il suo valore sul campo. La squadra, carente in difesa, ha bisogno ora più che mai del suo appoggio nel reparto arretrato.