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  • Vuelta, Valverde tappa e maglia Roja. Bene Contador

    Vuelta, Valverde tappa e maglia Roja. Bene Contador

    Alejandro Valverde, spagnolo della Movistar, è il vincitore della terza tappa alla Vuelta 2012. Il murciano ha beffato sul traguardo di Eibar l’altro spagnolo “PuritoRodriguez con Froome a chiudere il podio di una tappa spettacolare.

    Lo sapevamo che questa Vuelta sarebbe stata entusiasmante, tante salite ed un Alberto Contador in grande spolvero con lo spagnolo autore di numerosi scatti nella salita finale.

    Infatti l’arrivo della terza tappa è molto spettacolare con la salita finale lunga 5 km con pendenze sino all’11%. Alberto Contador non sta nella sella e produce numerosi scatti facendo infiammare tutto il pubblico, resistono solamente Rodriguez, Valverde e Froomecon la consapevolezza che saranno questi quattro a giocarsi la vittoria finale.

    Valverde brucia Rodriguez sul traguardo ©JOSE JORDAN/AFP/GettyImages

    Dopo la salita ci sono ancora 1.500m con “Purito” che è il più scaltro ad andarsene dopo le sfuriate di Contador, ma quando oramai la vittoria per Rodriguez sembrava cosa fatta, ecco spuntare Valverde che lo beffa soffiandogli anche la maglia rossa di leader della classifica generale.

    Con la terza tappa si sono già messo le carte in tavole con l’individuazione di chi può vincere la Vuelta e chi non la può assolutamente sognare con Denis Menchov  che ha perso 1’52″; Thomas de Gendt, 3° al Giro 2’07″ e Jurgen Van den Broeck 3’23″. Male Damiano Cunego che perde 1’28” mentre il migliore degli azzurri è Eros Capecchi, che ha chiuso al 7° posto a soli 6″ dai più forti.

    Ordine d’arrivo.

    1 Alejandro VALVERDE SPA MOV      3 49’47”
    2 Joaquim RODRIGUEZ SPA KAT          0”
    3 Christopher FROOME GBR SKY          0”
    4 Alberto CONTADOR SPA STB          0”
    5 Daniel MORENO SPA KAT          6”
    6 Bouke MOLLEMA OLA RAB          6”
    7 Eros CAPECCHI ITA LIQ          6”
    8 Benat INTXAUSTI SPA MOV          6”
    9 Andrew TALANSKY USA GRS          6”
    10 Robert GESINK OLA RAB          6”

    Classifica  Generale

    1 Alejandro VALVERDE BELMONTE SPA MOV      8 46’56”
    2 Benat INTXAUSTI ELORRIAGA SPA MOV        18”
    3 Joaquim RODRIGUEZ SPA KATY        19”
    4 Christopher FROOME GBR SKY        20”
    5 Alberto CONTADOR SPA STB        24”
    6 Bouke MOLLEMA OLA RAB        28”
    7 Robert GESINK OLA RAB        28”
    8 Rigoberto URAN COL SKY        30”
    9 Daniel MORENO SPA KAT        33”
    10 Igor ANTON SPA EUS        46”
  • Vuelta 2012, Contador e Froome alla conquista della “Roja”

    Vuelta 2012, Contador e Froome alla conquista della “Roja”

    Sabato scatta da Pamploma con una cronosquadre di 16,5 km la Vuelta 2012, la corsa a tappe spagnola che si concluderà i 9 settembre dopo 21 tappe in cui la montagna sarà l’assoluta protagonista.

    Infatti gli organizzatori spagnoli non si sono fatti sfuggire l’occasione di avere quest’anno fra i partenti niente di meno che Alberto Contador che rientra dopo la contestatissima squalifica al Clenbuterolo, disegnando un percorso ricche di salite.

    L’avversario più ostico per Alberto Contador sarà il keniano di passaporto inglese Christopher Froome che, dopo la bellissima Vuelta dell’anno scorso, corsa da gregario per Bradley Wiggins, quest’anno avrà tutto il team Sky completamente a sua disposizione per dimostrare a tutti che anche lui è in grado di vincere una corsa a tappe da capitano.

    Dicevamo delle salite, sono tantissime a differenza del Giro d’Italia e del Tour de France di quest’anno che a livello di spettacolo puro, hanno lasciato molto a desiderare. Le prime schermaglie ci saranno martedì 21 agosto con la “Estación de Valdezcaray” a 1540 m. d’altitudine e 13.4 km al 5.2%.

    Alberto Contador ©Uriel Sinai/Getty Images

    Sabato 25 agosto il gruppo è atteso dalla Collada della Galina ad Andorra. In questa occasione vedremo chi potrà ambire alla vittoria finale dato che la salita  lunga poco più di 7 km ma con medie all’8%. Il primo week end di settembre ci sarà Il Puerto de Ancares che verrà scalato dopo aver affrontato 4 Gpm precedenti e presenterà pendenze all’8.1% su distanza di oltre 9 km. L’arrivo successivo al Lagos de Covadonga è il meno temibile del trittico ma pur sempre impegnativo (14 kmal 7%). Infine ecco il temutissimo Cuitu Negru,19 km al 6.9% di media ma con gli ultimi 3km da spacca gambe con pendenze tra il 17 e 22%. Per finire, sabato 8 settembre ecco la “Bola del Mundo”. 11,4 km di ascesa con media del 9% ed un finale al cardiopalma con pendenze 16 e 23% di massima.

    Sarà una lotta a due fra Contador e Froome ma non dimentichiamoci dei possibili outsider che potrebbero cambiare le carte in tavola in qualsiasi momento considerato questo particolare percorso. Igor Anton, Juan Josè Cobo, Robert Gesink, Joaquim Rodriguez e Jurgen Van den Broeck saranno gli uomini che tenteranno di strappare il palcoscenico ai due favoriti mentre in casa Italia ci sarà l’incognita Damiano Cunego che dovrà decidere se puntare alla generale o a qualche successo di tappa in preparazione del mondiale di Valkenburg, molto adatto alle sue caratteristiche.

  • Tricolore a Franco Pellizotti, Moser terzo

    Tricolore a Franco Pellizotti, Moser terzo

    Una delle vittorie più belle in una delle corse più belle e spettacolari di questo 2012, Franco Pellizotti è il nuovo campione italiano grazie alla splendida vittoria sul traguardo di Borgo Valsugana su un ottimo Danilo Di Luca e sul giovanissimo Moreno Moser.

    Dicevamo una delle corse più spettacolari degli ultimi anni grazie soprattutto a Michele Scarponi che ha reso la corsa durissima sin dai primi metri.

    La corsa è viva sin dall’inizio con continui scatti e contro scatti dai quali escono otto corridori: Belletti, Bandiera, De Marchi, Locatelli, Cimolai, Donati, Oss e Scarponi. I fuggitivi, soprattutto grazie alla presenza di Scarponi costringono la Liquigas, la squadra più forte al via insieme alla Lampre – ISD, a mettersi subito davanti nonostante in fuga ci sia Daniel Oss. Infatti il favorito di giornata è Vincenzo Nibali che vuole presentarsi al Tour con il tricolore sulle spalle.

    Franco Pellizotti ©PATRICK HERTZOG/AFP/Getty Images

    La corsa definitivamente ad un giro dalla fine: Michele Scarponi viene ripreso dal duo Liquigas composto da Nibali e Moser con Caruso, Pelizzoti e Di Luca a completare il sestetto al comando. Il più fresco in salita è pellizotti e proprio nell’ultima ascesa il delfino di Bibione piazza l’allungo decisivo, dietro Nibali alza bandiera bianca mentre Caruso, Di Luca ed il giovane Moser tengono duro ma nulla possono contro il corridore dell’Androni Giocattoli che si prende una rivincita importante contro tutto e tutti.

    Infatti Pellizotti è al rientro quest’anno dopo due anni di una contestatissima squalifica per valori anomali del passaporto biologico, unico ciclista della storia ad essere squalificato dall’UCI nonostante l’assoluzione ottenuta dal tribunale sportivo italiano. Splendida anche la prestazione del giovane Moreno Moser, nipote del grande Francesco che ha dimostrato una classe eccezionale facendo del trentino uno dei prospetti più interessanti di tutti il panorama ciclistico internazionale.

    Ordine d’Arrivo

    1 Franco PELLIZOTTI ITA ANDRONI GIOCATTOLI

    33.06

    2 Danilo DI LUCA ITA ACQUA & SAPONE

    +27

    3 Moreno MOSER ITA LIQUIGAS

    +27

    4 Damiano CARUSO ITA TEAM KATUSHA

    +27

    5 Vincenzo NIBALI ITA LIQUIGAS

    +2:11

     

     

     

     

  • Amador conquista Cervinia. Hesjedal di nuovo in rosa

    Amador conquista Cervinia. Hesjedal di nuovo in rosa

    È il Giro d’Italia delle prime volte ed anche per il Costarica arriva la prima vittoria di tappa nella corsa rosa con Amador, corridore della Movistar, che corona al meglio una fuga partita sin dai primi km.

    Il gruppo dei big si è limitato ad un controllo per quasi tutta la tappa con le azioni create solamente ai meno tre km dall’arrivo con la sorpresa di Hesjedal che riconquista la maglia rosa a scapito di “Purito” Rodriguez.

    L a prima tappa verità del Giro 2012 inizia all’insegna del freddo e della pioggia e dopo 58 km ecco la prima fuga con otto protagonisti: Bárta, Amador, Oliveira, Montaguti, Maes, De Marchi, De Negri, Kaisen. Sulla salita di San Joux il primo a provarci è Rujano, il piccolo colombiano dell’Androni giocattoli con Damiano Cunego a ruota. Il principino di Cerro Veronese è il primo dei corridori di classifica ad attuare un’azione degna di note, ma il numero 2 della Lampre si stacca da Rujano in salita. Davanti il ceco Barta, a lungo maglia rosa virtuale, viene ripreso e staccato dal costaricano della Movistar Amador in discesa che risulta ossigeno puro anche per Cunego che raggiunge e stacca Rujano con il gruppo della maglia rosa che viene tirato dalla Liquigas di Ivan Basso.

    La lunga salita di Cervina inizia con Amador in testa con dietro De Marchi, Montaguti e De Negri a meno di un minuto con Cunego che viene raggiunto da Marzio Bruseghin e dallo spagnolo dell’Euskaltel Txurruka. Nel gruppo è calma piatta non si muove nessuno con Rodriguez che si limita a sfruttare il lavoro della Liquigas. Cunego viene raggiunto ai meno 14 km mentre davanti De Marchi e Barta riescono a riprendere Amador, la Liquigas finisce il lavoro di contenimento ed iniziano i fuochi d’artificio con gli scatti prima di Hesjedal, poi della maglia rosa Rodriguez ed infine di Domenico Pozzovivo. Davanti è lotta a tre con Amador che riesce a precedere Barta e De Marchi con Hesjedal a sfruttare nel migliore dei modi il suo allungo.

    Ryder Hesjedal ©LUK BENIES/AFP/GettyImages

    Infatti il canadese, grazie all’attacco, strappa la maglia rosa dalla spalle di Joaquim Rodriguez che comunque si è difese bene nella salita finale. Bene tutto sommato la prestazione di Pozzovivo mentre risulta un po’ misterioso il forcing della Liquigas senza particolari risultati alla fine.

    Le dichiarazioni di Amador: “Per me è motivo d’orgoglio aver vinto una tappa al Giro. È un successo che dedico alla mia fidanzata Laura, alla mia famiglia e a tutti quelli che mi sono vicini. Ho lavorato tanto per arrivare a questo trionfo. Sono stato in fuga negli ultimi due giorni e ieri sono stato ripreso ai -10 dalla fine. Ho avuto paura ma ho tenuto duro e alla fine ce l’ho fatta

    Domani 15a tappa, Busto Arsizio-Lecco Pian dei Resinelli, km 169. Ci sono le salite di Valcava (11,6 km all’8,1%), Forcella di Bura (10,9 km al 4,3%), Culmine di San Pietro (9,8 km al 5,2%) e l’arrivo in quota a metri 1280 ai Resinelli: 7,8 km con pendenza media del 7,8% e punte del 12%.

    Ordine d’Arrivo

    1 Andrey AMADOR  CRC MOVISTAR

    5.33.36

    2 Jan BARTA  CZE NETAPP

    +0

    3 Alessandro DE MARCHI  ITA ANDRONI GIOCATTOLI

    +2

    4 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – BARRACUDA

    +20

    5 Paolo TIRALONGO  ITA ASTANA PRO TEAM

    +46

     

     

     

    Classifica Generale

    1 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – BARRACUDA

    59.55’28”

    2 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  CAN KATUSHA TEAM

    +9

    3 Sandy CASAR  FRA FDJ

    +41

    4 Paolo TIRALONGO  ITA ASTANA PRO TEAM

    +1.05

    5 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS – CANNONDALE

    +1.06

    6 Roman KREUZIGER  CZE ASTANA PRO TEAM

    +1.07

    7 Beat INTXAUSTI  SPA MOVISTAR

    +1.07

    8 Rigoberto URAN URAN  COL TEAM SKY

    +1.19

    9 Michele SCARPONI  ITA LAMPRE – ISD

    +1:20

    10 Domenico POZZOVIVO  ITA COLNAGO

    +1:21

  • Lars Bak corona la lunga fuga. Rodriguez rischio rosa

    Lars Bak corona la lunga fuga. Rodriguez rischio rosa

    Dopo tanti tentativi finalmente la fuga è arrivata in porto con il danese Lars Bak del team Lotto Belinsol a vincere in solitario la dodicesima tappa del Giro con arrivo a Sestri Levante.

    Classica tappa di trasferimento al Giro 2012 che tuttavia ha regalato comunque delle emozioni con Joaquim Rodriguez che ha rischiato a lungo di perdere il primato della classifica generale.

    Infatti  fra i Sette battistrada in fuga dal km. 53: Lars Bak (Lotto), Sandy Casar (FDJ), Ivan Santaromita (Bmc), Jan Bakelants (RadioShack), Amets Txurruka (Euskaltel), Andrey Amador Bikkazakova (Movistar) e Michal Golas (Omega) con  Jackson Rodriguez (Androni) e Martijn Keizer (Vacansoleil) che si sono aggiunti ai fuggitivi, c’e’ il francese Sandy Casar che grazie agli abbuoni sui gran premi di montagna ed al secondo posto all’arrivo, è stato a lungo maglia rosa virtuale.

    Dal gruppo si muovono sia Paolo Tiralongo che Damiano Cunego con la Liquigas prontissima a ricucire il gruppo salvando di fatto la maglia rosa di Rodriguez. Davanti, dopo l’ultimo gran premio di montagna, è Golas che rischia il collo in discesa per tentare di sorprendere i compagni di fuga ma Bak, che ha dalla sua un ottima dote di passista, riesce a staccare tutti nell’ultimo chilometro presentandosi da solo sul traguardo ligure della corsa rosa.

    Lars Bak ©LUK BENIES/AFP/GettyImages

    La classifica generale rimane invariata con le uniche novità rappresentate dagli inserimenti del francese Sandy Casar al terzo posto dopo i tanti secondi guadagnati durante la fuga di giornata e quello di Ivan Santaromita al quinto posto.

    Le dichiarazioni del danese Bak: “Non sono stanco, ho vinto e quindi sono felice. Ho aspettato fino all’ultimo chilometro visto che nelle volate non sono veloce. Ho dovuto fare qualcosa all’ultimo, credo che Casar avrebbe vinto se fossimo arrivati tutti assieme e quindi dovevo provarci. Ho avuto fortuna a trovarmi solo negli ultimi 500 metri“.

    Il venerdì rosa presenterà la tappa più facile di tutto il Giro d’Italia, si parte da Savona e si arriva a Cervere per un totale di 121 km che serviranno soprattutto per scaldare i motori in vista delle montagne di sabato  a Cervinia dove finalmente potremmo iniziare a vedere chi veramente potrà lottare per la vittoria e chi dovrà abbandonare qualsiasi speranza di colore rosa.

    Classifica Generale

    1 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    26.16’53”

    2 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – CANNONDALE

    +17

    3 Sandy CASAR  FRA FDJ

    +26

    4 Paolo TIRALONGO  ITA ASTANA PRO TEAM

    +32

    5 Ivan SANTAROMITA  ITA BMC

    +49

    6 Roman KREUZIGER  CZE ASTANA PRO TEAM

    +52

    7 Beat INTXAUSTI  SPA MOVISTAR

    +52

    8 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS

    +57

    9 Damiano CARUSO  ITA LIQUIGAS

    +1:02

    10 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +1:03

  • Assisi benedice Rodriguez, tappa e maglia rosa per “Purito”

    Assisi benedice Rodriguez, tappa e maglia rosa per “Purito”

    Era il favorito numero uno della decima tappa ed ha confermato le aspettative lo spagnolo del team Katusha Joaquim Rodriguez che, sul traguardo di Assisi, vince una tappa dai contenuti artistici meravigliosi conquistando anche la maglia rosa.

    Finale mozzafiato sul pavè del centro storico di Assisi con “Purito” che precede il polacco Huzarsky e con il campione italiano Giovanni Visconti, a chiudere il podio.

    Dopo pochi km dalla partenza di Civitavecchia inizia la classica fuga di giornata con cinque iniziali protagonisti: Bonnafond, Minguez, Failli, Brandle e Keizer), che diventano poi sei nel finale quando agli attaccanti si aggiunge anche Clement (Rabobank). Il gruppo lascia fare tenendo a “bagno maria” i coraggiosi attaccanti, che non guadagneranno mai più di cinque minuti (vantaggio massimo di 4’50”) e venendo definitivamente ripresi, a 7 km dall’arrivo.

    L’arrivo è molto spettacolare con gli ultimi 4 km veramente duri con il “Muro” di S.Damiano che presenta una pendenza media dell’11%  con punte sino al 15%. L’attacco decisivo di Joaquim Rodriguez non avviene però sul Muro ma sul pavè finale del centro storico, il primo ad attaccare è Paolo Tiralongo che però non riesce a tenere duro come fece a Porto S.Elpidio, piantandosi praticamente subito. Dietro è bagarre con Vicioso che apre la strada al suo compagno e capitano della Katusha Rodriguez, lo scatto di “Purito” è impressionante non lasciando alcuna speranza di vittoria a un comunque buono Giovanni Viscontiche per la prima volta in questo Giro si è fatto notare davanti al gruppo.

    "Purito" Rodriguez ©LUK BENIES/AFP/GettyImages

    Le dichiarazioni di Rodriguez: “Devo dire grazie alla mia squadra, siamo stati gli unici a voler fare la corsa fin dai primi km. Fondamentale è stato avere un direttore sportivo italiano che mi ha spiegato bene il finale, e meno male che lo ha fatto perché altrimenti ci avrei provato da più lontano e forse non sarei arrivato. Ora serve tenere, soprattutto nell’ultima settimana, non sarà facile“.

    Con la vittoria e l’abbuono conquistato, Joaquim Rodriguez è la nuova maglia rosa del Giro con il canadese della Garmin Ryder Hesjedal, relegato in seconda posizione a 17” dallo spagnolo. Tra i big della classifica, poche le variazioni: il migliore è  Roman Kreuziger, quarto a 32” dalla maglia rosa. Poi Ivan Basso, sesto a 57, Michele Scarponi, 11esimo a 1’11”, e Domenico Pozzovivo, 12esimo a 1’12”. Più indietro Frank Schleck, che oggi perde pochi secondi e ora è 13esimo a 1’15” con Damiano Cunego  15esimo, a 1’37” da Rodriguez.

    L’arrivo dell’undicesima tappa sarà a Montecatini Terme, il percorso di gara non presenta particolari insidie fatta eccezione per la sua lunghezza con i suoi 255 Km. Sarà quindi molto probabilmente un affare per le ruote veloci con il campione del Mondo Mark Cavendish, favorito numero uno a meno di altre rovinose cadute.

    Classifica Generale

    1 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    26.16’53”

    2 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – CANNONDALE

    +17

    3 Paolo TIRALONGO  ITA ASTANA PRO TEAM

    +32

    4 Roman KREUZIGER  CZE ASTANA PRO TEAM

    +52

    5 Benat INTXAUSTI  SPA MOVISTAR

    +52

    6 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS

    +57

    7 Damiano CARUSO  ITA LIQUIGAS

    +1:02

    8 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +1:03

    9 Eros CAPECCHI  ITA LIQUIGAS

    +1:09

    10 Rigoberto URAN URAN  COL TEAM SKY

    +1:10

  • “Pollicino” Pozzovivo sorprende tutti. Hesjedal in rosa

    “Pollicino” Pozzovivo sorprende tutti. Hesjedal in rosa

    Quando si dice “nelle botti piccole c’e’ il buon vino”, tale proverbio non può essere più azzeccato per descrivere la fantastica vittoria di Domenico Pozzovivo nell’ottava tappa della Giro 2012.

    Con la stessa esultanza di Sebastian Giovinco, Pozzovivo precede sul traguardo di Lago Laceno lo spagnolo Intxausti di 22” ed il connazionale Joaquim Rodriguez (che regola il gruppo dei migliori) di 26”.

    L’arrivo più meridionale del 2012 presenta un tappa dai contenuti molto interessanti, si attendeva la battaglia fra i big della classifica generale che tuttavia si sono controllati, l’unico a faticare è stato Damiano Cunego che ha ceduto ai meno 5km dall’arrivo riuscendo però a rientrare nel falsopiano finale. L’ultima salita viene affrontata dal gruppo praticamente compatto, è sempre l’Astana che prende le redini del comando nei primi chilometri ma, a 8 km dal traguardo si fa vedere Basso con il suo fido scudiero Sylvester Szmyd a menare il gruppo. Il grande numero di Pozzovivo è rappresentato ulteriormente dalla selezione che riesce a fare scattando proprio quando il polacco della Liquigas teneva alta l’andatura. È il tratto più duro al 12%, ai meno 7 dal traguardo che spiana la strada al corridore lucano che trasforma in realtà, ciò che non riuscì al grande Marco Pantani nel 1998 a cui furono fatali i 4km pianeggianti finali del falsopiano di Lago Laceno.

    La carovana rosa ©CLAUS FISKER/AFP/GettyImages

    Le dichiarazione di Pozzovivo all’arrivo: “Ci ho provato, si avvera un sogno. I cinque chilometri finali non finivano mai. Quando sono partito mi sono detto ‘o la va o la spacca’, sentivo che era il mio giorno e lo e’ stato. Ringrazio i miei concittadini che sono venuti e i tifosi del mio fans club“.

    Dopo la prima settimana del Giro si tirano un po’ le prime somme fra i protagonisti: Ivan Basso si è ripreso da subito, dopo la defaillance di Rocca di Cambio si è messo davanti al gruppo portando anche Damiano Caruso in maglia bianca; Scarponi ha dimostrato grande gamba sull’ascesa di Porto s.Elpidio relegando un deludente, sino a questo momento, Damiano Cunego ad un ruolo di comprimario di lusso; sprazzi positivi sia per Franck Schleck che per Roman Kreuziger ma fra gli stranieri, il più in forma sembra essere lo spagnolo del team Katusha, “PuritoRodriguez.

    La maglia rosa rimane sulle spalle del canadese Ryder Hesjedal che ha lottato, sofferto e resistito sulla salita riuscendo a recuperare nel falsopiano finale. Con il terzo posto e gli 8” d’abbuono conquistati Joaquim Rodriguez fa un bel balzo in avanti nella classifica generale piazzandosi adesso in seconda posizione a 9” dal canadese della Garmin.

    Il lunedì della corsa rosa sarà all’insegna delle ruote veloci, si parte da San Giorgio del Sannio e si arriva a Frosinone dopo 166 km pianeggianti con Mark Cavendish a tentare il tris con il solo Sasha Modolo (dopo gli abbandoni di Farrar, Hushovd e Bennati), a tentare di contrastare il dominio del campione del Mondo britannico.

    Classifica Generale

    1 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – BARRACUDA

    20:25:28

    2 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  SPA KATUSHA TEAM

    +9

    3 Paolo Tiralongo  ITA TEAM ASTANA

    +15

    4 Roman KREUZIGER  CZE TEAM ASTANA

    +35

    5 Benat INTXAUSTI  SPA MOVISTAR

    +40

    6 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS

    +40

    7 Damiano CARUSO  ITA LIQUIGAS

    +45

    8 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +46

    9 Frank SCHLECK  LUX RADIOSHACK – NISSAN

    +48

    10 Dario CAPECCHI  ITA LIQUIGAS

    +52

  • Tiralongo beffa Scarponi. Hesjedal maglia rosa

    Tiralongo beffa Scarponi. Hesjedal maglia rosa

    Questa volta la vittoria è tutta sua, seconda gioia al Giro d’Italia per Paolo Tiralongo che piazza l’acuto sulla salita di Rocca di Cambio a scapito di un buon Michele Scarponi con Frank Schleck a conquistare l’ultimo gradino del podio.

    Infatti, dopo il successo dell’anno scorso a Mucugnaga, per gentile concessione di un Alberto Contador che ha voluto ripagare Tiralongo di tante sofferenze al suo servizio, questa volta la vittoria è tutta merito del corridore dell’Astana.

    Primo arrivo in salita della corsa rosa, sicuramente non le pendenze proibitive del Mortirolo ma tanto basta per smuovere le acque e mettere le cose in chiaro. Infatti con l’allungo nel tratto più duro della salita finale, Michele Scarponi ha fatto capire a Damiano Cunego chi è il capitano della Lampre con Ivan Basso ad arrancare un po’, su pendenze sicuramente non adatte alle sue caratteristiche. La fuga di giornata ha visto protagonisti Rabottini, Selvaggi, Beppu e Hollenstein, scattati appena lasciato il centro storico di Recanati. Beppu ha vinto il traguardo volante dell’Aquila, Rabottini è stato l’ultimo a cedere a 13,7 km dall’arrivo, quando l’ha raggiunto Pirazzi. Con Pirazzi, italiano della Colnago, attacca anche il Movistar Herrada, ma entrambi sono ripresi dal gruppetto dei migliori con l’Astana il team con più rappresentanti in gruppo. Ai meno 500m Scarponi, scortato da un ottimo Niemec ci crede, attacca e si porta dietro Tiralongo. Scarponi parte lunghissimo, rilancia e sembra poter vincere ma, quando si siede per rifiatare ai 100 metri finali, il siciliano dell’Astana dà tutto e lo passa proprio sul traguardo.

    Paolo Tiralongo ©JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    Le parole del vincitore all’arrivo: “Ho fatto molta fatica a prendere la ruota di Scarponi, poi ho pensato che non sarebbe potuto arrivare così forte nel finale e allora l’ho seguito con il mio passo. Ho aspettato che si sedesse un attimo e poi ho fatto uno sforzo incredibile nel finale. Sono rimasto senza ossigeno. Contador? Lo sento spesso, e lo aspetto alla Vuelta. Tornerà fortissimo

    È il Giro d’Italia delle prime volte infatti, dopo la prima maglia rosa lituana con Ramunas Navardauskas ecco il primo canadese a comandare la generale, Ryder Hesjedal (Garmin), ex biker ha 15″ di vantaggio su Tiralongo e 17″ su Rodriguez: Basso ottavo a 40″. Adriano Malori, parmense di 24 anni, si è staccato dal gruppo dei migliori a 14,2 chilometri dalla conclusione, ma per lui è stata sicuramente una giornata indimenticabile.

    Domani altra battaglia con partenza da Sulmona ed arrivo a Lago Laceno (km 229), secondo arrivo in salita. E’ più impegnativo di quello di oggi. Si fa l’Altopiano delle Cinque Miglia con il Macerone, poi l’ascesa finale: 9,9 km, dislivello 589 metri, pendenza media 5,9% e punte del 12%.

    Ordine d’Arrivo

    1 Paolo TIRALONGO ITA

    5.51:53

    2 Michele SCARPONI ITA

    +0

    3 Frank SCHLECK LUX

    +0

    4 Joaquim RODRIGUEZ SPA

    +3

    5 Ryder HESJEDAL CAN

    +3

    Classifica Generale

    1 Ryder HESJEDAL  CAN GARMIN – CANNONDALE

    26.16’53”

    2 Paolo TIRALONGO  ITA ASTANA PRO TEAM

    +15

    3 Joaquim RODRIGUEZ  SPA KATUSHA TEAM

    +17

    4 Christian VANDEVELDE  USA GARMIN CANNONDALE

    +21

    5 Peter STETINA  USA GARMIN CANNONDALE

    +26

    6 Daniel MORENO FERNANDEZ  SPA KATUSHA TEAM

    +26

    7 Roman KREUZIGER  CZE ASTANA PRO TEAM

    +35

    8 Ivan BASSO  ITA LIQUIGAS

    +40

    9 Damiano CARUSO  ITA LIQUIGAS

    +45

    10 Dario CATALDO  ITA OMEGA PHARMA

    +46

  • Cavendish concede il bis, Navardauskas sempre leader

    Cavendish concede il bis, Navardauskas sempre leader

    Secondo sigillo del campione del Mondo Mark Cavendish al Giro 2012, il britannico del team Sky vince la volata di Fano precedendo l’australiano Matthew Goss e l’azzurro Daniele Bennati.

    Successo tutto dedicato alla piccola Delilah, primogenita del campione del mondo che festeggia nel migliore dei modi il nono sigillo nella corsa rosa.

    Come da copione, l’inizio di una tappa pianeggiante è sempre molto movimentato, si cerca la fuga buona e la trovano in quattro: Alessandro De Marchi (Androni), Pier Paolo De Negri (Farnese Vini), Olivier Kaisen e Brian Bulgac (Lotto-Belisol), con quest’ultimo che per buona parte della tappa è anche maglia rosa virtuale della corsa. Il Gran premio di montagna di Gabicce Monte di quarta categoria è lo spartiacque dell’avventura dei quattro, si rialzano in tre con il solo De Marchi a continuare l’azione che purtroppo per il bravo corridore dell’Androni, si spegne ai meno 20 km dall’arrivo.

    Il finale di tappa presenta molti saliscendi con alcuni papabili per la vittoria finale, costretti ad alzare bandiera bianca come il norvegese Thor Hushovd e l’americano Tyler Farrar. Taylor Phinney continua il suo momento nero cadendo ancora una volta a causa di una ingenuità dell’argentino Haedo nelle retrovie del gruppo che costringe l’ex maglia rosa a tagliare il traguardo con 12” da Mark Cavendish. Il team Sky prende le redini del comando ai meno 5 km dall’ arrivo con Geraint Thomas a pilotare Cavendish con il campione del Mondo che parte ai meno 150m, vincendo una volata senza storia da assoluto dominatore.

    Mark Cavendish ©LUK BENIES/AFP/GettyImages

    Le dichiarazioni di Cavendish all’arrivo “Sono molto felice di aver vinto qui a Fano. E’ la prima volta che mia figlia mi vede correre. E’ stata una giornata incredibile. E’ la seconda vittoria in questo Giro, purtroppo non sono riuscito a vincere anche la terza, ma va bene lo stesso. Mi sento sempre meglio… Delilah? E’ vestita di rosa perché siamo al Giro d’Italia… Sono fiero di lei perché ha potuto vivere il podio grazie a questo successo”

    La maglia rosa viene conservata dal lituano del team Garmin Ramunas Navardauskas che cercherà nella sesta tappa di difenderla con i denti dagli attacchi dei big nel primo assaggio di montagna in questa edizione della corsa rosa.  Si partirà da Urbino e si arriverà a Porto Sant’Elpidio per un totale di 210 km, da Cingoli (km 95) all’arrivo non c’è praticamente pianura: ci sono le salite di Passo della Cappella (km 4,5 al 7% medio, ma punte al 16%) e gli strappi di Montelupone (non dal versante durissimo della Tirreno-Adriatico), Morrovalle e Montegranaro. Uno dei favoriti sarà Damiano Cunego che su queste pendenze si è sempre trovato a suo agio con Michele Scarponi pronto a seguirlo a ruota.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 Mark CAVENDISH  Gbr TEAM SKY

    4:43:15

    2 Matthew HARLEY GOSS  Aus GREENEDGE CYCLING TEAM

    +0

    3 Daniele BENNATI  Ita RADIO SHACK NISSAN

    +0

    4 Robert HUNTER  Rsa GARMIN – BARRACUDA

    +0

    5 Sasha MODOLO  Ita COLNAGO

    +0

    Classifica Generale

    1 Ramunas NAVARDAUSKAS  Ltu GARMIN – BARRACUDA

    14:45:13

    2 Robert HUNTER  Rsa GARMIN – BARRACUDA

    +5

    3 Ryder HESJEDAL  Can GARMIN – BARRACUDA

    +11

    4 Matthew HARLEY GOSS  Aus GREENEDGE CYCLING TEAM

    +13

    5 Mark CAVENDISH  Gbr TEAM SKY

    +14

    6 Geraint THOMAS  Gbr TEAM SKY

    +16

    7 Manuele BOARO  Ita SAXO BANK

    +19

    8 Christian VANDELVELDE  Usa GARMIN – BARRACUDA

    +26

    9 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER  Spa KATUSHA TEAM

    +30

    10 Alexsander KRISTOFF  Nor KATUSHA TEAM

    +30

  • Phinney in lacrime. Navardauskas nuovo leader

    Phinney in lacrime. Navardauskas nuovo leader

    La quarta tappa del Giro d’Italia 2012, una cronometro a squadre di 33 km sulle splendide strade di Verona è stata vinta dal team americano Garmin-Barracuda con il lituano Navardauskas, nuovo leader della classifica generale.

    Sono stati invece 33 km d’agonia per Taylor Phinney che ha stretto i denti, ed anche qualcosa di più, per poter finire una tappa in cui l’americano non è riuscito a dare il suo contributo fantastico a cronometro a causa del bruttissimo taglio alla caviglia procuratosi nella caduta di Hornens.

    La sorpresa della crono è stato il team Katusha che, grazie al secondo posto dietro soli 5”, ha consentito al suo capitano “Purito” Rodriguez, di guadagnare secondi preziosi sui diretti pretendenti alla vittoria finale. Il podio viene completato dall’Astana di Roman Kreuziger a 22” mentre Ivan Basso ha complessivamente perso 17” da Rodriguez ed il duo Lampre composto da Scarponi e Cunego, tutto sommato si è difeso concedendo 29” allo scalatore spagnolo.

    La maglia rosa viene per la prima volta nella centenaria storia della corsa rosa, indossata da un corridore lituano, Ramunas Navardauskas che a 24 anni corona uno dei sogni più importanti della sua giovane carriera. Dicevamo di Phinney, beh, l’americano è stato veramente stoico con tre punti di sutura, una caviglia gonfia come un cocomero ed anche una caduta sull’erba insieme a tre compagni di squadra è riuscito a non farsi staccare completando la crono insieme a tutti i suoi compagni del team BMC, team che, grazie all’apporto che poteva dare Phinney se fosse stato nelle condizioni migliori, poteva sicuramente lottare per la vittoria di tappa.

    Ramunas Navardauskas ©Luk Beines/AFP/GettyImages

    Le parole del lituano dopo la conquista della maglia rosa: “Incredibile. Poche settimane fa (alla TirrenoAdriatico, ndr) ero su un letto con una clavicola rotta. Oggi sono in maglia rosa, al Giro, per il quale sono stato selezionato proprio per le mie attitudini alla cronometro a squadre. Volevo puntate a questa tappa e dare il meglio”.

    La quinta tappa, da Modena a Fano di 209 km sarà ancora una lotta all’insegna della velocità per onorare al meglio la partenza, che avverrà dal museo “Enzo Ferrari” di Modena.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 GARMIN-BARRACUDA Usa

    37:04

    2 TEAM KATUSHA Rus

    +5

    3 TEAM ASTANA Kaz

    +22

    4 TEAM SAXO BANK Den

    +22

    5 OMEGA PHARMA QUICK STEP Bel

    +24

    Classifica Generale

    1 Ramunas NAVARDAUSKAS Ltu

    10.01:53

    2 Tyler FARRAR Usa

    +10

    3 Robert HUNTER Rsa

    +10

    4 Ryder HESJEDAL Can

    +11

    5 Taylor PHINNEY Usa

    +13

    6 Manuele BOARO Ita

    +19

    7 Thomas GERAINT Aus

    +21

    8 Sebastien ROSSELER Fra

    +25

    9 Christian VANDEVELDE Usa

    +26

    10 Joaquim RODRIGUEZ Spa

    +30