Tag: Dallas Mavericks

  • NBA, Knicks ko a Indiana. Dallas torna alla vittoria, male Miami

    NBA, Knicks ko a Indiana. Dallas torna alla vittoria, male Miami

    PACERS – KNICKS 81-76: A Indianapolis mancava Carmelo Anthony, è vero,  ma New York e Pacers hanno giocatori tali da poter dire che l’assenza di Melo non si è poi fatta sentire così tanto, in termini di spettacolo si intende. Chiaro che i Knicks hanno perso qualcosa, se non di più, dalla squalifica del suo miglior giocatore, ma J.R. Smith  e Tyson Chandler potrebbero anche offendersi se glielo si dice. Senza parlare poi di Paul George, l’asso di Indiana, anche ieri protagonista assoluto con 24 punti (di cui 7 nel break 13-0 del quarto quarto, decisivo per il successo dei padroni di casa) e 11 rimbalzi, concludendo così in doppia doppia. Dicevamo comunque che chiaramente New York sentiva la mancanza di Anthony (secondo miglior realizzatore della lega), come testimonia d’altronde il risultato finale, con lo score più basso in questa stagione per i Knicks. Nonostante tutto, gli ospiti sono riusciti a rimanere aggrappati al match grazie ai 25 punti di J.R. Smith e i 15 rimbalzi di Chandler. Hanno giocato un fattore importante anche gli infortuni, con Marcus Camby costretto ad uscire nel secondo tempo dopo essersi infortunato nuovamente al piede sinistro, e Stoudemire frenato dai medici nel minutaggio (in campo solo 21 minuti). E’ anche vero però che a Indiana manca sempre Danny Granger. In classifica i Knicks conservano la seconda posizione (23-12) alle spalle degli Heat, mentre i Pacers si confermano terza forza (22-14) allungando il proprio vantaggio su Atlanta.

    Nel bene e nel male Vince Carter è l'uomo di Dallas | ©Stephen Dunn/Getty Images
    Nel bene e nel male Vince Carter è l’uomo di Dallas | ©Stephen Dunn/Getty Images

    KINGS – MAVERICKS 112-117 (OT): Nel bene e nel male è stata la grande serata di Vince Carter, protagonista nella rimonta di Dallas nel quarto periodo quando i Mavericks erano sotto anche di 11 punti, segnando dieci dei suoi 23 punti totali (il migliore dei suoi dietro solo O.J. Mayo con 24 punti). Proprio contro i Kings Carter ha anche scalato la classifica dei migliori finalizzatori di sempre, conquistando la 30^ piazza con oltre 21 mila punti, superando Hal Greer a quota 21,586. Ma non è tutto, perché Vince Carter ha fatto letteralmente impazzire DeMarcus Cousins sul perimetro, con il centro di Sacramento espulso ad inizio overtime per un pugno rifilato allo stesso Carter. I padroni di casa hanno dunque completato il perfetto suicidio sportivo, che nemmeno la tripla allo scadere di Thomas per il 101-101, la quale ha decretato l’overtime, è riuscita a scongiurare. Prestazione in fin dei conti positiva, nonostante le percentuali al tiro mediocri, quella di Dirk Nowitzki (17 punti 9 rimbalzi), con il tedesco che ha giocato oltre 40 minuti. Oltre a O.J. Mayo e Vince Carter, negli ospiti è da segnalare l’ottima prova di Shawn Marion, la cui freddezza al tiro libero è stata uno dei fattori che ha permesso a Dallas di interrompere la lunga serie di sconfitte. Esce invece a pezzi Sacramento, con i tifosi investiti dalla notizia di ieri secondo la quale la franchigia potrebbe essere trasferita a Seattle se Steve Ballmer completerà l’acquisizione dei Kings. I Kings in classifica restano dietro Dallas al terzultimo posto della Western Conference, con un record di 13-23.

    PORTLAND – MIAMI 92-90: Prosegue il momento no degli Heat, alla seconda L consecutiva (5-5 nelle ultime 10 partite), sebbene il primo posto nella Eastern Conference sia ancora il loro, anche grazie al ko dei Knicks ad Indianapolis. I Blazers invece confermano il momento di forma (7-3) particolarmente convincente, vincendo la loro 4 partita di fila, e scavalcando Denver nella Western Conference, che al momento li vede al settimo posto (20-15), immediatamente dietro Houston. A Portland termina anche la serie che vedeva LeBron James segnare almeno 20 punti da 54 partite consecutive (stasera il Prescelto si è fermato a 15 punti, nonostante abbia sfiorato la tripla doppia con 10 rimbalzi e 9 assist). Inutile una delle migliori prove stagionali di Chris Bosh, autore di 29 punti (13/18 da due), a cui si aggiungono anche i 18 punti di Wade e i 15 di Ray Allen dalla panchina. Per i padroni di casa fondamentale l’apporto di Batum (28 punti,  7 rimbalzi, 5 assist), che con un gioco da 3 punti ha impattato l’incontro sul 82-82 a quattro minuti dal termine. Con Portlando ancora sotto di 3 a un minuto dal termine, ci pensa poi Wesley Matthews a segnare la tripla del 88-88, per ripetersi a 26 secondi dalla fine con un altra bomba (91-90) riportando avanti i Blazers dopo la precedente schiacciata di Bosh. L’errore di Allen da tre a 10 secondi dal termine ed il tiro libero di Aldridge fanno il resto.

    NBA LA SCHIACCIATA DI J.R. SMITH A INDIANAPOLIS

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    NBA DEMARCUS COUSINS VS VINCE CARTER

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  • NBA, esulta Gallinari. Lakers in caduta libera, male Belinelli

    NBA, esulta Gallinari. Lakers in caduta libera, male Belinelli

    NUGGETS – MAGIC 108-105: Ha faticato più del previsto ma alla fine ce l’ha fatta Denver ad avere la meglio sui Magic, portando così il suo record casalingo ad un interessante 12-2, e irrobustendo la propria posizione in classifica (21-16), che la vede al settimo posto nella Western Conference. Prosegue il momento positivo Danilo Gallinari, che chiude la serata con 15 punti, 8 rimbalzi e 4 assist. La vetrina però è tutta per The Manimal Faried, autore di 19 punti e 19 rimbalzi. E’ suo il canestro che consente ai Nuggets di impattare sul 99-99 a meno di 120 secondi dal termine, in una partita che ha visto quasi sempre Orlando condurre le operazioni. Ci ha poi pensato Ty Lawson con una magia a portare Denver in vantaggio, cancellando definitivamente i Magic. Miglior realizzatore tra gli ospiti Jameer Nelson, che mette a referto 20 punti e 8 assist. Doppia doppia invece per Vucevic, 10 punti e 14 rimbalzi.

    BULLS – BUCKS 96-104: Altra vittoria per il nuovo coach di Milwaukee Jim Boylan, dopo il successo all’esordio contro Phoenix. Stavolta il compito non era affatto dei più semplici, considerato che i Bulls erano reduci da quattro W nelle ultime cinque partite. I Bucks devono ringraziare ancora una volta un immenso Brandon Jennings (35), che dopo i 29 punti rifilati ai Suns 24 ore prima è per la seconda volta il top scorer di Milwaukee. Il nostro Marco Belinelli vive una brutta serata, mettendo a referto solo 9 punti in oltre 31 minuti sul parquet, con un mediocre 4/14 da due). Non serve così nemmeno la solita doppia doppia di Boozer (22 punti, 11 rimbalzi) e i 18 punti di Luol Deng. In classifica Milwaukee mantiene la settima piazza (18-16) davanti Boston, mentre Chicago conferma la quinta posizione (19-14), alle spalle di Atlanta.

    SPURS – LAKERS 108-105: Perdono ancora i Lakers, alla loro sesta sconfitta negli ultimi sette incontri (cinque L di fila). I giallo-viola cadono anche sul parquet di San Antonio (15-2 in casa), e vedono allontanarsi in maniera inesorabile la zona play-off (15-20, contro il 19-15 di Portland). Sotto di 17 punti a tre minuti dal termine del terzo periodo, i Lakers hanno dato vita ad una grande rimonta, del tutto inutile però, come spesso capita in questa stagione ai giallo-viola. In mancanza di lunghi (ricordiamo le assenze contemporanee di Howard, Hill e Pau Gasol), i Lakers trovano un fattore inaspettato in Earl Clark (22 punti e 13 rimbalzi). Mike D’Antoni registra anche gli otto rimbalzi di MWP (23) e Jamison. Ma il leader carismatico rimane sempre lui, Kobe Bryant, che con 14 punti nel solo terzo periodo (sui 27 complessivi), dà il via alla rimonta dei giallo-viola. Kobe ha nel finale la bomba del pareggio, sul punteggio di 108-105, ma il pallone trova solo il ferro. Vicino alla doppia doppia, Steve Nash celebra la sua prima partita da 10k assist con 9 passaggi decisivi e 14 punti. San Antonio festeggia invece l’undicesima vittoria casalinga di fila grazie ai 24 punti di Tony Parker e i 19 di Manu Ginobili. Tiago Splitter firma invece il suo career-high catturando 14 rimbalzi e mettendo a segno 14 punti.

    Kobe Bryant non sa più cosa fare per i suoi Lakers | ©Scott Halleran/Getty Images
    Kobe Bryant non sa più cosa fare per i suoi Lakers | ©Scott Halleran/Getty Images

    CLIPPERS – MAVERICKS 99-93: Ci ha provato Dallas, ma Dirk Nowitzki e compagni hanno dovuto arrendersi davanti ai 19 punti e 16 assist di un visionario Chris Paul, a cui si sommano i 15 punti e i 13 rimbalzi di uno straripante Blake Griffin. I Mavericks sono stati in partita fino al termine del terzo periodo, chiuso avanti di 3 punti (75-72). Nell’ultimo quarto però Cp3 inventa 6 assist per i suoi compagni di squadra, che non tradiscono le attese dei tifosi presenti allo Staplese Center, conducendo i Clippers alla 13 vittoria casalinga consecutiva, superando Oklahoma in vetta alla Western Conference (28-8). Ai Mavericks non bastano i 22 punti di Collison e i 15 di Nowitzki.

    THUNDER – TIMBERWOLVES 106-84: Oklahoma si conferma insieme ai Clippers la migliore squadra della Lega con un record di 27-8. Alla Chesapeake Energy Arena non c’è partita, con Kevin Durant (26) e Westbrook (23) semplicemente inarrestabili, che consentono così a Ibaka (6) di prendersi un turno di riposo. Dalla panchina bene anche Kevin Martin, autore di 19 punti, terzo miglior realizzatore della serata targata Thunder. Dall’altra parte continua a mettere minuti sulle gambe Ricky Rubio, autore di 7 assist ma nessun canestro in 22 minuti di gioco. Solita doppia doppia per Nikola Pekovic (17 punti e 10 rimbalzi).

    CELTICS – SUNS 87-79: Ci prendono gusto i Celtics, alla loro quarta vittoria di fila. Battendo i Suns, Boston aumenta il proprio margine di vantaggio sulle dirette concorrenti all’ottavo posto, solcando un netto divario tra sé (18-17) e Philadelphia (15-22), che insegue in nona posizione. A fare la differenza non sono tanto i titolari, con KG l’unico a raggiungere la doppia cifra (10), quanto la panchina, dove coach Doc Rivers pesca il jolly in Jared Sullinger, il quale mette a segno 12 punti e offre un’eccezionale contributo in difesa con 16 rimbalzi. Complessivamente la panchina di Boston scrive a referto 47 punti.

    Kevin Garnett guida la riscossa dei Celtics | ©Jared Wickerham/Getty Images
    Kevin Garnett guida la riscossa dei Celtics | ©Jared Wickerham/Getty Images

    RAPTORS – 76ERS 90-72: In una partita che ai fini della classifica non aveva molto da dire, i Raptors fanno valere il fattore casalingo e battono agevolmente Philadelphia. Sugli scudi Amir Johnson, che chiude in doppia doppia siglando 19 punti e 12 rimbalzi, oltre a 5 assist. Bene anche De Rozan (19) e Jose Calderon, protagonista con 14 punti e ben 11 assist. Negli ospiti si segnala la prova di Thaddeus Young, top scorer con 16 punti, a cui aggiunge 7 rimbalzi.

    BOBCATS – JAZZ 102-112: Ennesima sconfitta casalinga per Charlotte (5-14), che compie un’inutile rimonta nel secondo tempo dopo aver chiuso all’intervallo sotto di 19 punti (44-63). I Jazz trovano un contributo fondamentale in Al Jefferson (26), capace di chiudere con un 11/15 da due, catturando anche 8 rimbalzi. Funziona alla grande anche la panchina, che regala a Utah 39 punti. Con questo successo i Jazz superano il muro del 50% (19-18)ed inseguono Portland in nona posizione davanti a Minnesota. Non basta ai padroni di casa la buona provad di Ben Gordon, che mette a referto 20 punti in 25 minuti di gioco.

    CAVALIERS – HAWKS 99-83: Quarta sconfitta consecutiva per Atlanta, che vede così assottigliarsi il vantaggio accumulato ad inizio stagione, nonostante con un record di 20-14 resti ancora al quarto posto nella Eastern Conference. Gli Hawks sono così costretti a cedere il passo ai modesti Cavaliers, fin qui disastrosi (9-28). Per Cleveland recita il ruolo di attore principale la prima scelta del Draft 2011 Kyrie Irving, strepitoso con i suoi 33 punti (23,1 quest’anno). Dall’altra parte invece inutili i 17 punti e le sei stoppate dell’ala piccola Josh Smith, top scorer dei suoi questa sera.

    HORNETS – ROCKETS 88-79: Festa a New Orleans, dove i padroni di casa raccolgono il terzo successo consecutivo, evento ancora sconosciuto ai tifosi degli Hornets quest’anno. L’ennesima prestazione sopra i 20 punti di James Harden (25) è quindi resa inutile dall’ottima serata vissuta da Greivis Vasquez, che chiude con 17 punti e 11 assist. Fondamentali per i padroni di casa anche i 34 punti in coppia dei due “panchinari” Jason Smith e Roger Mason Jr., entrambi a quota 17 punti. I Rockets conservano ancora il quinto posto nella Western Conference (21-15), sebbene Denver sia ormai pronta all’aggancio (21-16) dopo l’ultimo filotto di vittorie.

    WARRIORS – GRIZZLIES 87-94: A sorpresa è Memphis ad aggiudicarsi lo scontro diretto per il quarto posizione ad Ovest, con i Grizzlies capaci di violare il parquet dei Warriors (11-5 in casa) affidandosi alla doppia doppia di Zac Randolph (19p, 18r), a cui si aggiungono i 18 punti di Rudy Gay. I padroni di casa, pur avendo a referto Klay Thompson con 20 punti e Stephen Curry con 24 punti, subiscono così la quinta sconfitta stagionale alla Oracle Arena.

    NBA HIGHLIGHTS 9 GENNAIO 2013

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  • NBA, Beli sorride con Chicago. Respira Boston, Thunder e Knicks ko

    NBA, Beli sorride con Chicago. Respira Boston, Thunder e Knicks ko

    BULLS – CAVALIERS 118-92: Tutto facile per i Bulls contro Cleveland, alla sua undicesima sconfitta consecutiva negli scontri diretti contro Chicago. Lo United Center è il teatro perfetto dell’ennesima prova sopra i 20 punti di Carlos Boozer (24), che aggiunge a referto anche 11 rimbalzi. Parte dalla panchina il nostro Marco Belinelli, bravo comunque a segnare 15 punti nei 25 minuti concessi da coach Thibodeau, oltre a cinque assist e una palla recuperata. Tra i giocatori più in forma di Chicago segnaliamo Lourl Deng, con i suoi 19 punti e 7 assist. Immancabile poi l’apporto difensivo di Joakim Noah (17 rimbalzi, ma anche 11 punti). Per i Bulls è il quarto successo nelle ultime cinque partite, striscia positiva che proietta i tori rossi al quarto posto nella Eastern Conference con un record di 19-13, alle spalle di Heat, Knicks e Hawks. C’è da chiedersi adesso se la squadra saprà trarre beneficio dal ritorno in quintetto di Derrick Rose, fino all’anno scorso leader indiscusso di Chicago, oppure se il suo rientro causerà un rallentamento nei meccanismi fin qui perfetti dei ragazzi di Thibodeau. Per i Cavaliers discreta prestazione del rookie Irving, autore di 15 punti e 6 assist, che insieme a Dion Waiters è il miglior realizzatore degli ospiti. In classifica Cleveland ha un record migliore (8-28) soltanto degli Wizards.

    WIZARDS – THUNDER 101-99: Proprio Washington è la sorpresa della notte. La cenerentola dell’intera lega (5-28) si regala una vittoria impronosticabile alla vigilia contro la migliore (fino ad oggi) franchigia della Western Conference. Kevin Durant e Russel Westbrook sono costretti a cedere di fronte la prova maiuscola del rookie Bradley Beal, che regala ad una manciata di decimi dalla sirena lunga la vittoria ai Wizards, la quinta stagionale. Beal chiude con 22 punti, 5 rimbalzi e 4 assist in 45 minuti di gioco. Non è bastata quindi la tripla di KD a 12 secondi dal termine, con la quale Oklahoma aveva pareggiato i conti portando il risultato sul 99-99. Overtime scongiurati da un Bradley Beal decisamente in palla, che infligge una severa lezione a OKC umiliando nel canestro decisivo Perkins e Sefolosha. Per Durant comunque la soddisfazione personale di 29 punti, 8 assist e 7 rimbalzi a fine partita. Ottimo contributo anche di Serge Ibaka, in doppia doppia con 26 punti e 11 rimbalzi. Niente di eclatante invece dalle mani di Westbrook (17) e Kevin Martin (8, 0/6 da tre).

    Bradley Beal firma la sorpresa della serata nella vittoria dei Wizards contro OKC | ©Ronald Martinez/Getty Images
    Bradley Beal firma la sorpresa della serata nella vittoria dei Wizards contro OKC | ©Ronald Martinez/Getty Images

    KNICKS – CELTICS 96-102: I Knicks pagano l’assenza per infortunio di Raymond Felton e la serata non proprio eccezionale di Carmelo Anthony, che comunque riesce lo stesso a mettere a referto i “soliti” 20 punti. I vecchietti di Boston infilano la loro terza W consecutiva, andandosi a prendere il successo direttamente al Madison Square Garden con una prestazione da incorniciare di Kevin Garnett. KD va in doppia cifra (19 punti, 10 rimbalzi) e fa girare tutta la squadra, guidata da un grande Paul Pierce, top scorer dei suoi con 23 punti, a cui aggiunge anche 6 assist. La vittoria dei Celtics diventa ancora più importante se si sottolinea l’assenza nel quintetto degli ospiti di un certo Rajon Rondo. In classifica ora Boston raggiunge l’agognata parità (17-17), e resta aggrappata all’ottavo posto nella Eastern Conference. Situazione molto più tranquilla a New York, dove i Knicks conservano in ogni caso il secondo posto alle spalle degli Heat.

    HORNETS – SPURS 95-88: San Antonio non perdeva con gli Hornets da sei incontri. I padroni di casa invece non vincevano due partite di fila da novembre. Non occorre aggiungere altro per definire il ko degli Spurs a New Orleans come la seconda sorpresa della notte Nba, dietro solo a quella del successo più clamoroso dei Wizards su Oklahoma. L’eroe dell’incontro per gli Hornets è senza dubbio Eric Gordon (24), autore di sei punti consecutivi nella fase più critica del quarto quarto. I padroni di casa ringraziano anche l’ottimo Greivis Vasquez, che piazza una doppia doppia da 14 punti e 11 assist. Oltre alle prestazioni individuali però va sottolineata la grande difesa di New Orleans, che tiene sotto i 90 punti una squadra come San Antonio. Tra gli ospiti il migliore è Manu Ginobili (21), mentre Tony Parker (16) e Duncan (13) non riescono a incidire come al loro solito.

    BLAZERS – MAGIC: Dopo otto L consecutive, è arrivata anche la nona sconfitta per i Magic, battuti all’overtime da Portland dopo aver acciuffato l’extra-time con la bomba di Jameer Nelson a 8 secondi dalla sirena (108-108). Lo stesso Nelson ha raggiunto e superato Scott Skiles, che con 2776 assist deteneva il record di assist-man della franchigia dei Magic. Sono dodici gli assist messi a referto nella notte da Jameer, a cui si aggiungono i 29 punti di un fantastico J.J. Reddick e i 24 di Afflalo. Dall’altra parte mostruosa la prestazione del collettivo dei Blazers, con Aldridge a farla da padrone (27), ma anche Matthews (24), Hickson (20), Lillard (18) Batum (16) giocano un ruolo fondamentale nel successo di oggi.

    Immenso Aldridge per Portland nel successo all'overtime sui Magic | ©Christian Petersen/Getty Images
    Immenso Aldridge per Portland nel successo all’overtime sui Magic | ©Christian Petersen/Getty Images

    JAZZ – MAVERICKS 100-94: Dallas, reduce dal ko casalingo contro gli Hornets all’overtime, non riesce a risollevarsi sul parquet dei Jazz, incappando così nell’ennesima sconfitta stagionale (13-22), che rischia di affossare definitivamente le residue speranze di agguantare i play-off. Non bastano ai Mavericks i 20 punti di Dirk Nowitzki, alla sua seconda partita da titolare dopo il rientro. Dallas ha la sfortuna di incontrare sulla sua strada uno strepitoso Gordon Hayward, che chiude con 27 punti, 6 rimbalzi, 5 assist e due stoppate. Questo successo consente ai Jazz di avvicinare l’ottavo posto di Denver nella Western Conference, ora distante soltanto due vittorie.

    KINGS – GRIZZLIES 81-113: Partita senza storia a Sacramento, dove i padroni di casa vengono spazzati dai Grizzlies, sempre in controllo del match. Memphis trova dalla panchina 26 punti di uno scatenato Wayne Ellington. Sono in totale sei i giocatori in doppia cifra per gli ospiti, tra cui Zac Randolph (17) e Mike Conley (15). Bene anche Marc Gasol con 13 punti e 6 rimbalzi catturati. Nei Kings l’unico che si salva è John Salmons con 17 punti.

    NBA HIGHLIGHTS 07-01-2013, BRADLEY BEAL REGALA LA VITTORIA AI WIZARDS NEL FINALE

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  • NBA, Gallinari forza 26. Vincono anche Clippers e Celtics, ko Dallas

    NBA, Gallinari forza 26. Vincono anche Clippers e Celtics, ko Dallas

    Torna a brillare la stella di Danilo Gallinari, protagonista nella vittoria casalinga di Denver contro i Jazz (110-91), l’ottava consecutiva al Pepsi Center. Priva di Mo Williams, Utah non ha saputo opporre nulla di particolare alla furia dei padroni di casa, che trovano nel Gallo il top scorer della serata con 26 punti. Per il nostro Danilo anche 5 rimbalzi, 3 assist, una palla recuperata e ottime percentuali al tiro (7/11 da due, 11/12 a cronometro fermo).  Solita prova difensiva da incorniciare per Koufos (13 rimbalzi, oltre a 15 punti) e in zona assist (6) per Andre Miller. I Nuggets con un record di 19-16 restano in zona play-off, mantenendo un leggero margine di vantaggio sui Timberwolves, sconfitti questa notte a domicilio da Portland. In attesa dei rientri di Lakers e Mavericks, Gallinari può continuare a sperare nella play-off, sopratutto se Denver riuscirà a stare davanti a Portland e Houston.

    MAVERICKS – HORNETS 96-99 (OT): Dopo 27 partite Dirk Nowitzki rientrava nel quintetto titolare, come annunciato alla vigilia da coach Rick Carlisle. Il tedesco è rimasto sul parquet 34 minuti totalizzando 20 punti, offrendo così il suo massimo contribuito dopo l’infortunio. Nonostante ciò, i Mavericks sono riusciti a perdere anche contro gli Hornets, di certo non la squadra più attrezzata della lega. L’eroe della serata per New Orleans è senza dubbio Eric Gordon, che con un gioco da tre punti a 4.7 dalla sirena del primo overtime ha regalato il successo ai suoi compagni. Grande partita tra gli Hornets anche di Greivis Vasquez, top scorer con 25 punti, di cui 15 nell’ultimo quarto.

    Il ritorno di Nowitzki non basta ai Mavericks | ©Ronald Martinez/Getty Images
    Il ritorno di Nowitzki non basta ai Mavericks | ©Ronald Martinez/Getty Images

    HAWKS – CELTICS 81-89: Pazzesca Boston. Arrivata ad essere a meno 19 dagli Hawks in avvio di terzo quarto, la squadra di coach Rivers annienta letteralmente una delle migliori squadre ad Est con un secondo tempo da urlo. Paul Pierce protagonista con 17 dei suoi 26 punti proprio nel terzo quarto, chiuso da Boston con un parziale di 33-9. L’altra star della notte è Rajon Rondo con una tripla doppia da record (14 punti, 11 rimbalzi e 10 assist). Agli Hawks non bastano i 28 punti di Lou Williams, spentosi insieme al resto della squadra dopo il primo tempo chiuso a quota 21 punti.

    MAGIC – KNICKS 106-114: Quarto quarto da suicidio per i Magic (17-33), sconfitti in casa dai Knicks 106-114. Prima di oggi Orlando aveva perso le ultime 7 partite. Nonostante il buon rientro di Jameer Nelson quindi (29 punti e 8 assist), sorridono i Knicks di Melo Anthony, ancora mostruoso con i suoi 40 punti, 6 rimbalzi e 6 assist. Contributo importante anche se in campo soltanto 16 minuti da parte di Stoudemire (11 punti e 4 rimbalzi), alla sua prima trasferta in stagione dopo l’infortunio. Nei Magic grandi prove di Afflalo, che come Nelson chiude a 29 punti), e Vucevic con i suoi 18 rimbalzi e 11 punti.

    Melo stratosferico anche stasera | ©Sam Greenwood/Getty Images
    Melo stratosferico anche stasera | ©Sam Greenwood/Getty Images

    NETS – KINGS 113-93: La sfida tra due dei migliori centri della lega, Brook Lopez (18.9) e DeMarcus Cousins (17.1), si risolve a favore dei Nets. Decisivo per Brooklyn l’apporto dalla panchina, con MarShon Brooks, Blatche (15 punti ciascuno) e Teletovic (career-best con 14 punti) fondamentali nel successo di stanotte. A Sacramento non basta l’ennesima doppia doppia stagionale di Cousins (28 puntie  11 rimbalzi) per evitare la prima sconfitta dopo due successi di fila.

    CLIPPERS – WARRIORS 115-89: Otto solo sconfitte stagionali per Cp3 e compagni, due contro Golden State, l’ultima tre giorni fa. Era un po’ questo il riassunto alla vigilia della partita, che in realtà storia non ne ha mai avuto, con i Clippers che salutano gli Warriors già alla fine del primo quarto infliggendogli un parziale di 35-12. Dopo la vittoria nel derby, i Clippers hanno asfaltato Klay Thompson e compagni con un vantaggio che a tratti ha superato i 40 punti, salvo poi prendersi una meritata boccata d’ossigeno e chiudere l’incontro a +26. Chris Paul è restato sul parquet 28 minuti, quanto basta per mettere a referto 27 punti e 9 assist, a cui si aggiungono i 20 punti di Blake Griffin. L’Nba ha i suoi nuovi padroni?

    Altri 20 punti per Blake Griffin questa notte | ©FREDERIC J. BROWN/Getty Images
    Altri 20 punti per Blake Griffin questa notte | ©FREDERIC J. BROWN/Getty Images

    SPURS – 76ERS 109-86: Reduce dal ko contro New York, San Antonio si riprende subito e centra la decima vittoria casalinga consecutiva. Vittima designata sono i 76ers, incapaci di fermare il collettivo degli avversari. Top scorer Parker con 20 punnti, a cui si aggiungono i 19 di Manu Ginobili e i 16 di Tim Duncan. Per Philadelphia il migliore in campo è Spencer Hawes, che mette a referto 22 punti e 6 rimbalzi.

    PACERS – BUCKS 95-80: Difficoltà zero per i Pacers che di fronte al proprio pubblico sconfiggono nettamente i Bucks per la prima volta in questa regular season (due ko, sempre in trasferta, nei precedenti confronti). A decidere le sorti della partita l’ottima prestazione di Roy Hibbert, che mette a referto 20 punti e 15 rimbalzi, oltre a 5 stoppate. Periodo no per i Bucks, alla loro terza sconfitta consecutiva.

    CAVALIERS – ROCKETS 104-112: Un favoloso James Harden (29 punti, 7 palle recuperate) consente ai Rockets di violare il parquet di Clevaland, con un quarto quarto da 16 punti. Alla prova di Harden va sommata poi quella di Jeremy Lin, autore di 20 punti e 5 assist. Tra i Cavaliers il migliore è Kyrie Irving con 30 punti.

    James Harden protagonista nella vittoria dei Rockets | ©Scott Halleran/Getty Images
    James Harden protagonista nella vittoria dei Rockets | ©Scott Halleran/Getty Images

    TIMBERWOLVES – BLAZERS 97-102: Alla fine stava per sciupare tutto Portland, avanti di 22 punti nel terzo quarto, facendosi raggiungere sul meno 1 da Minnesota a 1.19 dalla sirena lunga. Non è bastato però ai padroni di casa lo sforzo disumano di Derrick Williams (18 punti nell’ultimo quarto), per raggiungere i Blazers guidati da un inesauribile Nicolas Batum, top scorer dei suoi con 26 punti. Ancora assente per infortunio tra i Timberwolves lo spagnolo Ricky Rubio.

    SPETTACOLO A LOS ANGELES BY CP3 E DEANDRE JORDAN

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    GALLINARI CONTRO I JAZZ

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    INFINITO MELO AD ORLANDO

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    TRIPLA DOPPIA DI RONDO

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  • Nba, rimonta Heat su Dallas con LeBron. Durant espulso

    Nba, rimonta Heat su Dallas con LeBron. Durant espulso

    Anche nella notte appena trascorsa l’Nba ha deliziato il pubblico statunitense con ben dodici partite disputate. C’era un solo italiano che giocava oggi, ed era Marco Belinelli. I suoi Bulls hanno violato il parquet di Orlando per 96-94. Piuttosto in ombra l’ex Fortitudo, con soli 2 punti a referto in 17 minuti giocati. Protagonista dell’incontro Carlos Boozer, che con 31 punti segnati piazza il suo season high. Prezioso contributo anche per Luol Deng con 23 punti e gli ultimi due tiri liberi decisivi. Una partita per la verità mai in discussione, dove Chicago è sempre stata avanti, prima di subire la rimonta dei Magic ad inizio quarto periodo, con Nelson (top scorer della serata, 32 punti) e Vucevic capaci di riportare in vita i padroni di casa (86-84 a cinque dalla fine). Ma due possessi scellerati di Orlando fanno nuovamente precipitare la situazione, e i Bulls scappano a più 10 con un parziale di 8-0. Non è ancora finita però, perché una tripla di J.J. Redick, una schiacciata di Vucevic e un canestro da due di Afflalo consegnano al pubblico di casa un finale da brividi, con Chicago avanti di sole due lunghezze a 46 secondi dal termine. Nelson a 11.3 secondi ha la palla del pareggio ma la sbaglia. Il match si chiude allora nei successivi due tiri liberi di Deng, che a 4 secondi dalla fine pone Chicago avanti di 4 punti, salvo poi concludere con un punteggio finale di 96-94.

    MAVERICKS – HEAT 119-109 (1 o.t.)

    Che cosa fai Dallas? I Mavericks perdono la loro settima gara nelle ultime otto partite, ma stavolta coach Rick Carlisle ha di che rammaricarsi per un successo che a tre minuti dalla sirena lunga sembrava già acquisito. Dallas infatti aveva da gestire un vantaggio enorme, 6 punti (100-94), dopo la tripla di un Nowitzki che pian piano sta tornando ad essere un fattore (19 punti in 29 minuti giocati). Da una situazione di calma apparente, Miami resuscita in un amen, lanciando un chiaro messaggio di forza all’intera lega. Nel finale gli Heat non solo impattano la gara ma mettono il loro becco avanti con la tripla di Shane Battier, fin lì disastroso dall’arco (0/3), su assist di un mostruoso LeBron James (32 punti, 12 rimbalzi, 9 assist). A 4 secondi dalla fine Nowitzki trova il canestro che consegna a Dallas i supplementari, dove però scende in campo una sola squadra, Miami appunto. Con un parziale di 7-0 grazie alla tripla di Allen (15 punti a referto per l’ex Celtics), James da due e una schiacciata di Wade, gli Heat chiudono definitvamente la pratica Dallas, portando il loro record stagionale a 22 vittorie e 8 sconfitte, e confermandosi prima forza ad Est.

    King James vs Nowitzki | ©Mike Ehrmann/Getty Images
    King James vs Nowitzki | ©Mike Ehrmann/Getty Images

    THUNDER – NETS 93-110

    E’ la sorpresa della serata. Brooklyn batte Oklahoma 110-93 alla Chesapeake Energy Arena, grazie al season high di Johnson (33 punti), e i 19 punti e 13 assist di Williams. Ma la partita tra Nets e Thunder passerà alla storia per la prima espulsione in carriera di Kevin Durant poco prima della sirena lunga, dopo aver prima subito la chiamata del tecnico sul fallo contro Kendrick Perkins per poi avere una discussione con Danny Crawford, quest’ultima decisiva nella scelta dell’arbitro di allontanare Durant dal parquet. Fin lì l’ala piccola dei Thunder aveva segnato 27 punti, top scorer dei suoi. L’oro olimpico di Londra si è quindi giustificato dicendo che per lui la chiamata dell’arbitro sul primo tecnico era errata, ed il sentimento di frustazione per la partita ormai persa ha fatto sì che avesse quella reazione che gli è costata la sua first ejection career.

    WARRIORS – CLIPPERS 115-94

    Seconda sconfitta consecutiva per i Clippers, che dopo il ko subito ieri contro Denver pagano dazio anche contro Golden State. A Oakland va in scena lo show di Curry, top scorer con 31 punti (25 nei primi due quarti), 6 rimbalzi e 8 assist. Partenza a razzo dei Warriors, che sorprendono il quintetto californiano reduce da 17 vittorie di fila, colpito emotivamente dalla morte di Donald Sterling, il figlio del proprietario dei Clippers, trovato morto nella sua abitazione a Malibu per una sospetta overdose. Nonostante la notizia della morte di Sterling Jr. lo abbia lasciato senza parole, Chris Paul ha provato in tutti i modi a riportare sotto i suoi compagni di squadra, mettendo a referto 23 punti, 4 rimbalzi e 6 assist, senza però mai impensierire la franchigia di Oakland.

    RISULTATI NBA 02-01-2013

    Raptors – Blazers 102-79
    Magic – Bulls 94-96
    Cavaliers – Kings 94-97
    Pacers – Wizards 89-81
    Celtics – Grizzlies 83-93
    Heat – Mavericks 109-119 (1 o.t.)
    Bucks – Spurs 110-117
    Rockets – Hornets 104-92
    Thunder – Nets 93-110
    Jazz – Timberwolves 106-84
    Suns – 76ers 95-89
    Warriors – Clippers 115-94

  • Nba, Clippers sono 17. Mavericks e Boston a picco

    Nba, Clippers sono 17. Mavericks e Boston a picco

    Quattro le partite giocate nella notte Nba. Arriva anche la 17^ vittoria dei Los Angeles Clippers. Difficoltà uguali a zero per il quintetto di coach Del Negro contro Utah, battuta 107-96 allo Staples Center. La franchigia californiana non si ferma più e infila la vittoria numero 25 sulle 31 totali fin qui disputate, con un record casalingo di 15-3. Il giocatore migliore dei Clippers è Caron Butler, che mette a referto 29 punti (100% dall’arco, 10/14 dal field). Come sempre positiva la serata di Chris Paul. Sfiorata la doppia doppia con 19 punti e 9 assist. Ai Jazz non bastano i 30 punti di di Al Jefferson, autore anche di 8 rimbalzi e ben 4 stoppate.

    Schiacciante vittoria degli Spurs sul parquet dei Mavericks per 111-86. Dallas sempre più irriconoscibile, che senza il suo leader più carismatico in forma fa un’enorme fatica quest’anno. Il dodicesimo posto complessivo nella Western Conference (12-19) fotografa alla perfezione il momento di difficoltà affrontato da Dirk Nowitzki e compagni. Per San Antonio tutto facile, grazie all’ennesima ottima prestazione di Parker (21 punti, 5 rimbalzi, 9 assist) e di Manu Ginobili, che chiude la serata con 20 punti in 25 minuti giocati. Il migliore per Dallas è ancora una volta Darren Collison, autore di 18 punti (9/13 da due). Mavericks che pagano anche un inguardabile 1/16 dalla linea dei tre punti, con una imbarazzante percentuale che non supera la cifra 1.

    Per i Clippers 17 vittorie consecutive, stracciata anche Utah | ©Stephen Dunn/Getty Images
    Per i Clippers 17 vittorie consecutive, stracciata anche Utah | ©Stephen Dunn/Getty Images

    Non riescono ad ingranare nemmeno i Celtics, sconfitti al Power Balance Pavilion di Sacramento per 118-96. Non basta un super Garnett (16 punti, 12 rimbalzi, 6 assist) a Boston per l’impresa, troppo imprecisa al tiro (42%, 32% contro oltre il 50% dei Kings). Padroni di casa superlativi in tutte le zone del campo, con la tripla doppia di Cousins (12 punti, 10 rimbalzi, 10 assist) a testimoniare la forza di un gruppo capace di mandare oltre i 20 punti tre giocatori (Thompson, Salmons, Thomas), quest’ultimo autore di 27 punti e selezionato come migliore in campo. Boston rimane aggrappata all’ottavo posto con un record negativo nelle ultime 10 partite di 3-7, mentre ad Ovest Sacramanento cerca un difficile rimonta su Minnesota.

    Vittoria al fotofinish infine per Detroit, che piazza la zampata vincente contro i temibili Bucks per 96-94. La franchigia della città di Milwaukee ha pagato a caro prezzo il fattore rimbalzi (33-47), oltre allo scarso feeling dimostrato questa sera con i tiri liberi. Si può dire che il quintetto di coach Skiles si è retto quasi unicamente sulle perfomance di Ellis e Ilyasova, autori complessivamente di 54 punti, mentre Detroit ha mandato in doppia cifra ben cinque uomini. Doppia doppia per Jason Maxiell e Greg Monroe ma il migliore è Tayshaun Prince, top scorer con 20 punti (8/16 da due). Ad Est i “Pistoni” restano ancora in corsa per un posto nei play-off nonostante il record di 11-22 non certo entusiasmante. Sconfitta indolore invece per i Bucks, che conservano un relativo margine su Boston assestandosi in sesta posizione.

    RISULTATI NBA 30-12-2012

    Dallas Mavericks – San Antonio Spurs 86-111
    DAL: Collison 18, Brand 14, Kaman 13
    SA: Parker 21, Ginobili 20, Duncan 18

    Detroit Pistons – Milwaukee Bucks 96-94
    DET: Prince 20, Monroe 14, Knight 11
    MIL: Ellis 30, Ilyasova 24, Jennings 9

    Sacramento Kings – Boston Celtics 118-96
    SAC: Thomas 27, Salmons 23, Thompson 20
    BOS: Terry 20, Pierce 20, Garnette 16

    Los Angeles Clippers – Utah Jazz 107-96
    LAC: Butler 29, Crawford 19, Chris Paul 19
    UTAH:Jefferson 30, Hayward 16, Favors 11

  • Chi fermerà i Clippers? Oklahoma all’overtime su Dallas

    Chi fermerà i Clippers? Oklahoma all’overtime su Dallas

    Solo due gli incontri disputati nella notte Nba. Lo spettacolo più grande si è registrato a Oklahoma, dove i Thunder hanno battuto all’overtime i Mavericks 111-105. Guidati da uno strepitoso Kevin Durant (40 punti, 8 rimbalzi e 5 assist), il quintetto di Scott Brooks è riuscito ad avere la meglio su Dallas, al suo quarto stop consecutivo dopo le debacle contro Spurs, Memphies e Miami. I Thunder con il successo di ieri sera al Chesapeake Energy Arena confermano di essere un’autentica bestia nera per Dirk Nowitzki e compagni, dal momento che gli ultimi sette precedenti tra le due squadre hanno sempre visto Oklahoma uscire vittoriosa. In classifica la franchigia di Oklahnoma (22-6) resta al secondo posto della Western Conference dietro i Clippers e davanti San Antonio.

    15^ MERAVIGLIA – Proprio i Los Angeles Clippers sono stati gli altri grandi protagonisti della notte Nba, travolgendo Boston con un sonoro 106-77. I biancoverdi non hanno mai impensierito i californiani, capaci di infilare la 15^ meraviglia consecutiva. I “padroni” della Western vedono avvicinarsi il record fatto siglare lo scorso anno dagli stessi Celtics di 19 vittorie consecutive. E’ una macchina perfetta quella dei Clippers, illuminata dal genio di Chris Paul (11 assist) e da un incontenibile Matt Barnes, miglior realizzatore ieri sera con 21 punti (eguagliato il best season). Non se la passa bene Boston, che rimane appaiata con i Nets all’ultimo piazzamento utile per entrare nei play-off (terzi nell’Atlantic Division).

    Chris Paul straordinario nella sfida contro i Celtics | ©Harry How/Getty Images
    Chris Paul straordinario nella sfida contro i Celtics | ©Harry How/Getty Images

    Proprio Brooklyn nel pomeriggio di ieri ha licenziato coach Johnson dopo l’ennesimo ko stagionale (il settimo nelle ultime 10 partite). Tra i possibili candidati figura anche il nome del leggendario Jackson, che ha però già fatto sapere di non essere interessato ad un’eventuale offerta.

    RISULTATI NBA 27-12-2012

    Oklahoma Thunder – Dallas Mavericks 111-105 (o.t.)
    OKC: Durant 40, Ibaka 19, Kevin Martin 18
    DAL: Collison 32, Kaman 17, Shawn Marion 14

    Los Angeles Clippers – Boston Celtics 106-77
    LAC: Barnes 21, Crawford 17, Griffin 15
    BOS: Garnett 16, Pierce 10, Rondo 10

  • NBA, Belinelli non si ferma più. A Dallas il derby texano

    NBA, Belinelli non si ferma più. A Dallas il derby texano

    La sontuosa prestazione di Marco Belinelli nella notte NBA consente ai Chicago Bulls di battere a domicilio i New York Knicks in una gara dal risultato incerto fino alle battute finali del match. La franchigia dell’Illinois parte bene e mette a distanza di sicurezza i blu-arancio orfani di Carmelo Anthony, che tiene botta soltanto con i punti fondamentali di Tyson Chandler che la fa da padrone nel pitturato, aggiungendo 18 rimbalzi ad uno score personale di 14 punti. Felton spara a salve e chiude con 27 punti ma un 9/30 dal campo, pessimo tanto quanto il resto della squadra che colleziona in totale un 27/84 che è davvero poco per poter impensierire questi Bulls. Belinelli, partito titolare, piazza 22 punti importanti per lui e per la squadra, e con l’aiuto di un ottimo Deng (22 punti anche per lui) e del vivace Nate Robinson, regala una vittoria dal sapore speciale per i Bulls e i suoi tifosi, in visibilio sugli spalti per aver battuto una storica rivale e una possibile pretendente al titolo, dando un chiaro segnale di ripresa e di unità nonostante la pesantissima assenza di un certo Derrick Rose.

    Ritorna al successo dopo due ko di fila per Miami, vittoriosa contro gli Hornets sul parquet amico dell’American Airlines Arena. Partita senza storia già dalle prime battute del match, con gli Heat che prendono il largo già ad inizio del secondo quarto trascinati dal solito duo James-Wade, che mettono a referto complessivamente 50 punti. New Orleans ha un sussulto di orgoglio solo nel finale, quando Robin Lopez porta i suoi a -8 mantenendo vive le flebili speranze dei “calabroni” di espugnare il campo dei campioni in carica. Miami sigilla il match con un parziale terrificante di 11-0 infliggendo l’ennesima sconfitta agli Hornets.

    Marco Belinelli
    Marco Belinelli © Jonathan Daniel/Getty Images

    Show nel derby texano tra Dallas e Houston, vinto dai Mavericks dopo un emozionante duello tra OJ Mayo e James Harden, veri protagonisti della serata. “The Beard” guida la rimonta dei Rockets che nel primo quarto erano sotto di 15, per poi passare in vantaggio e mantenere un esiguo margine alla fine del primo tempo. Si scatena così Mayo che dopo aver totalizzato 22 punti nella prima frazione,  sfodera un quarto quarto da paura replicando alla prestazione altrettanto super di un Harden in forma All Star e trascinando i suoi ad una vittoria memorabile sul parquet di Houston. Alla fine il tabellino dirà 40 punti per Mayo e 39 per Harden, che la dice lunga sull’equilibrio e la spettacolarità della partita.

    RISULTATI NBA 8 DIC 2012

    Los Angeles Clippers – Phoenix Suns 117-99
    Cli: Griffin 24, Crawford 21, Paul 16
    Pho: Beasley 21, Brown 19, Scola 18

    Washington Wizards – Golden State Warriors 97-101
    Was: Crawford 22, Beal 17, Seraphin 14, Martin 14
    GS: Lee 24, Thompson 23, Curry 22

    Charlotte Bobcats – San Antonio Spurs 102-132
    Cha: Walker 23, Henderson 13, Sessions 12
    SA: Green 23, Parker 22, Mills 13

    Boston Celtics – Philadelphia 76ers 92-79
    Bos: Garnett 19, Green 16, Pierce 13
    Phi: Young 22, Turner 13, Holiday 11

    Miami Heat – New Orleans Hornets 106-90
    Mia: Wade 26, James 24, Bosh 13
    NO: Anderson 24, Lopez 20, Smith 12

    Cleveland Cavaliers – Detroit Pistons 97-104
    Cle: Pargo 24, Varejao 16, Miles 15
    Det: Knight 30, Prince 14, Monroe 11

    Chicago Bulls – New York Knicks 93-85
    Chi: Belinelli 22, Deng 22, Robinson 14
    NY: Felton 27, Smith 15, Chandler 14

    Memphis Grizzlies – Atlanta Hakws 83-93
    Mem: Randolph 18, Gasol 18, Gay 17
    Atl: Smith 24, Williams 21, Horford 19

    Houston Rockets – Dallas Mavericks 109-116
    Hou: Harden 39, Parsons 18, Douglas 13
    Dal: Mayo 40, Kaman 20, Collison 12, Carter 12

    Portland Trail Blazers – Sacramento Kings 80-99
    Por: Aldridge 17, Hickson 14, Matthews 14
    Sac: Salmons 19, Cousins 19, Brooks 14

  • NBA, i Knicks beffano Miami

    NBA, i Knicks beffano Miami

    Nonostante l’assenza pesante di Carmelo Anthony i New York Knicks sbancano il parquet dei campioni in carica dei Miami Heat rafforzando la propria leadership a Est. 112-92 il punteggio finale per la franchigia della Grande Mela che ha trovato in Raymond Felton il trascinatore assoluto della serata: il play arancioblu segna 27 punti conditi da 7 assist e con uno strepitoso 6/10 dall’arco guidando New York alla vittoria numero 14 in stagione. Dalla panchina esce anche Steve Novak autore di 18 punti mentre per Miami a nulla vale la prestazione di LeBron James, proclamato proprio in questi giorni sportivo dell’anno 2012 dalla prestigiosa rivista statunitense Sport Illustrated, che ha sfiorato la tripla doppia: per il Prescelto 31 punti, 10 rimbalzi e 9 assist. Sotto tono invece gli altri due componenti dei Big Three Dwyane Wade e Chris Bosh che hanno chiuso rispettivamente con 13 e 12 punti e un pessimo 23% e 25% dal campo.

    Nell’altra gara in programma nella notte NBA i Dallas Mavericks riescono a spuntarla per un soffio sui Phoenix Suns battendoli per soli 3 punti, 97-94 il finale. Dopo un primo tempo di sostanziale equilibrio, i texani subiscono la rimonta dei padroni di casa che si rifanno sotto raggiungendo la parità sull’87-87 a 40 secondi dalla fine. O.J. Mayo però prende per mano Dallas guidandola al successo con 23 punti ai quali aggiunge anche 5 rimbalzi e 5 assist. Per i Suns top scorer Goran Dragic e Markieff Morris, ottimo anche il contributo dell’ex Houston Rockets Luis Scola dalla panchina che chiude con 13 punti e 9 rimbalzi in poco più di 24 minuti di gioco. I Mavericks si portano così a sola una partita dal raggiungere la parità nel record stagionale (9-10).

    Felton e Chandler
    Felton e Chandler © Streeter Lecka/Getty Images

    RISULTATI NBA 6 DIC 2012

    Miami Heat – New York Knicks 92-112
    Mia: James 31, Wade 13, Bosh 12
    NY: Felton 27, Novak 18, Chandler 13, Smith 13

    Phoenix Suns – Dallas Mavericks 94-97
    Pho: Dragic 15, Morris 15, Scola 13
    Dal: Mayo 23, Wright 16, Collison 16

  • Follia di Rajon Rondo su Kris Humpries nella notte NBA

    Follia di Rajon Rondo su Kris Humpries nella notte NBA

    Al Garden di Boston vincono i Brooklyn Nets ma la serata è segnata dalla reazione puramente folle di Rajon Rondo: sul finire del secondo quarto Kevin Garnett, nel tentativo di andare a canestro, ha impattato contro Humpries e finito a terra ha scatenato la reazione del playmaker biancoverde che ha spintonato duramente il lungo difensore dei Nets, il quale ha reagito senza troppi complimenti all’affronto. Ne è nato un parapiglia generale tra giocatori, arbitri e stewards, entrati in campo per sedare la zuffa, in cui proprio i due protagonisti sono stati espulsi insieme a Gerald Wallace, ma la reazione di Rondo è stata a dir poco sconcertante; in effetti Humpries ha nettamente commesso un fallo su Garnett, ma non tale da scatenare una reazione del genere, quasi surreale per il pubblico del Garden, incredulo per quanto accaduto. L’espulsione del numero 9 dei Celtics ha compromesso inoltre la gara di Boston, già sotto di 13 punti all’intervallo, che non è riuscita più ad impensierire i Nets i quali hanno amministrato agevolmente il vantaggio accumulato per ottenere così la loro decima vittoria in stagione su un campo tutt’altro che facile.

    Perde malamente Toronto sul campo dei Memphis Grizzlies, con Andrea Bargnani rimasto precauzionalmente a riposo dopo il dolore accusato alla caviglia nella sfida contro gli Houston Rockets. I Raptors vanno a riposo con un solo punto di vantaggio, ma nella ripresa la gara assume tutt’altra piega, con la squadra del Tennessee che limita i canadesi ad un 31% dal campo trascinata dalle giocate dei suoi lunghi (ottime le prestazioni di Gay, Randolph e Marc Gasol) e dalla sorpresa di serata Marreese Speights, autore di 18 punti e 12 rimbalzi, ma soprattutto top scorer dei suoi. Toronto non oppone resistenza e colleziona la 13esima sconfitta in 16 gare disputate: anche quest’anno i playoff restano un miraggio, ma stavolta Bargnani potrebbe cambiare aria.

    Lite Rajon Ronda e Kris Humpries
    Lite Rajon Ronda e Kris Humpries | © Jared Wickerham/Getty Images

    Grandiosa prestazione dei Chicago Bulls contro i Dallas Mavericks: la squadra di Marco Belinelli schianta i texani con un secco 101-78, riscattandosi dopo prestazioni deludenti e lanciando un chiaro messaggio alle rivali in chiave playoff. L’ex Fortitudo Bologna ha collezionato 16 minuti mettendo a segno 11 punti, importanti per la squadra ma soprattutto per il morale della guardia azzurra dopo l’esclusione nel match contro i Bucks perso sul filo del rasoio sempre allo United Center. Beli c’è e fa sentire la sua presenza in fase realizzativa ma anche in quella difensiva, giocando con una grande aggressività che ha impedito più volte agli avversari di trovare il giusto varco per andare a segno. La ripresa è solo ordinaria amministrazione per i “tori”, guidati da Luol Deng, 22 punti per lui, da Noah (doppia doppia) e Nate Robinson; Dallas chiude con un pessimo 28/81 dal campo in una serata da dimenticare dove è il solo Shawn Marion a salvarsi con i suoi 18 punti frutto di un 7/11 dal campo.

    James Harden ritorna ad Oklahoma per la prima volta dopo la trade che lo ha portato a Houston giocando una partita sottotono e tenuto a bada dalla difesa dei Thunder, brava a limitare la sua pericolosità offensiva. The Beard firma 17 punti tra cui 9 dalla lunetta, ma viene stoppato per ben sei volte dagli ex compagni che giocano un match spumeggiante e aggressivo. capitanati dalle prodezze dell’immenso Kevin Durant, autore di 37 punti, e dalla superlativa prestazione di Serge Ibaka che oltre ai 23 punti segnati ha messo a referto 9 rimbalzi e 6 stoppate. I ragazzi di Scott Brooks tengono a bada i Rockets per tutto l’arco del match, mantenendo sempre la doppia cifra di vantaggio per poi affondare il colpo nell’ultimo periodo, infliggendo una pesante sconfitta alla squadra texana nonostante l’ottimo Patterson (27 punti) e la doppia doppia di Omer Asik, autore di 17 punti e 12 rimbalzi.

    Questo il video della lite tra Rajon Rondo e Kris Humpries

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    Risultati NBA 28 Novembre 2012

    Washington Wizards – Portland Trail Blazers 84-82
    Was: Crawford 19, Ariza 14, Seraphin 10
    Por:  Lillard 20, Batum 20, Aldridge 17

    Orlando Magic – San Antonio Spurs 89-110
    Orl: Afflalo 16, Nelson 14, Davis 12
    Sas: Ginobili 20, Neal 19, Duncan 15

    Boston Celtics – Brooklyn Nets 83-95
    Bos: Bass 16, Garnett 16, Pierce 14
    Bro: Johnson 18, Blatche 17, Stackhouse 17

    Atlanta Hawks – Charlotte Bobcats 94-91
    Atl: Smith 17, Horford 17, Williams 17
    Cha: Gordon 26, Session 18, Walker 15

    Detroit Pistons – Phoenix Suns 117-77
    Det: Villanueva 19, Knight 19, Stuckey 18
    Phx: Scola 11, Dragic 10, Morris 10

    Chicago Bulls – Dallas Mavericks 101-78
    Chi: Deng 22, Robinson 14, Noah 13, Butler 13
    Dal: Marion 18, Kaman 10, Do.Jones 10, Carter 10

    Milwaukee Bucks – New York Knicks 88-102
    Mil: Udrih 18, Jennings 18, Ellis 17
    NY: Anthony 29, Novak 19, Chandler 17

    Memphis Grizzlies – Toronto Raptors 103-82
    Mem: Speights 18, Randolph 17, Gasol 17
    Tor: De Rozan 16, Lowry 12, Calderon 12

    New Orleans Hornets – Utah Jazz 84-96
    NO: Lopez 18, Vasquez 18, Roberts 11
    Uta: Jefferson 19, Millsap 16, Ma.Williams 16

    Oklahoma City Thunder – Houston Rockets 120-98
    Okc: Durant 37, Ibaka 23, Martin 17
    Hou: Patterson 27, Parsons 18, Harden 17, Asik 17

    Los Angeles Clippers – Minnesota Timberwolves 101-95
    Cli: Paul 23, Griffin 18, Jordan 15
    Min: Love 19, Shved 17, Ridnour 13

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