Tag: Curiosità

  • Button sfugge al rapimento, paura in Brasile

    Button sfugge al rapimento, paura in Brasile

    Le ore che precedono il Gran Premio del Brasile resteranno impresse in maniera indelebile nei ricordi di Jenson Button. Il pilota della McLaren è fuggito, grazie all’abilità del poliziotto alla guida del suo mezzo, ad un tentativo di rapimento.

    Tanta paura e niente più, grazie alla scaltrezza dell’autista che è riuscito a districarsi con difficili manovre e qualche sportellata a dileguarsi e metter in salvo Button e gli altri passeggeri. Dalle prime ricostruzioni il tentativo di rapimento è l’opzione più accreditata dagli inquirenti.

  • Lap dance allo stadio per il fidanzato, la curva esulta

    L’intervallo di una partita di football americano dei Dallas Cowboys diventa hot grazie ad una misteriosa ragazza che improvvisa una lap dance per il compiaciuto fidanzato ricevendo la standing ovation da tutta la curva.

  • Della Valle vs Prandelli: quello che non c’eravamo detti…

    Della Valle vs Prandelli: quello che non c’eravamo detti…

    Sollecitato da Oliviero Beha Diego Della Valle torna ad occuparsi ufficialmente della Fiorentina spiegando il suo momento negativo e la presunta genesi dei guai societari. L’ex presidente punta il dito dritto su Cesare Prandelli accusandolo senza giri di parole di aver rotto l’armonia del club con il suo tentativo di accasarsi alla Juventus: “Questa società era legata a un motto: tutti per uno, uno per tutti. Poi è venuto a mancare un tassello. La situazione è cambiata e ha destabilizzato tutto. Quando ho avuto la certezza che Prandelli stava tentando di andare alla Juve”. La risposta del ct azzurro non si è fatta attendere “Sono molto amareggiato. Non mi sono mai proposto ad altre società, mi spiace che non abbia mai parlato Andrea Della Valle: lui sì che sa la verità.”

    Della Valle spiega di dettagli “La presi come una chiacchiera. Ma quando il proprietario della Juve mi ha chiamato dicendomi che Prandelli parlava con Bettega e che per rispetto nei miei confronti non lo avrebbe mai preso avendo anche un’altra idea, capii che era vera. Certi pensieri fanno male quando si sono fatte tante cose assieme. A Prandelli abbiamo voluto tutti bene, noi, Corvino, la città, tutti. E’ una persona che non aveva vinto nulla. Sostenuto da noi, dalla tifoseria, da tutti, ha costruito una bella cosa. Eravamo tutti orgogliosi del lavoro fatto. Gli ho impedito di fare un grande errore, come l’avrebbe presa la tifoseria? Prandelli può raccontare la sua verità. Mi piaceva di più il Prandelli di Orzinuovi, attorniato dai suoi familiari, meno quello di oggi. Non doveva chiamare i giocatori viziati, io e loro gli facciamo gli auguri. La Fiorentina è comunque casa sua, a patto che si comporti con lealtà”.

    Prandelli risponde per le rime: “Come dice Diego Della Valle, in certi casi basterebbe alzare il telefono e chiarire le cose. A me questo è stato negato e nessuno può dimostrare il contrario. Si è fatto ricorso ai media per affrontare situazioni che dovevano essere risolte in casa. E’ importante che tutti possano esprimere la propria idea: io l’ho sempre fatto con onestà e chiarezza e quello che ho ottenuto credo di doverlo a tanto impegno e tanta serietà. Non mi sono mai sentito accasato da nessuno, come del resto non mi sono mai proposto per incarichi ad altre società. Anzi, in più di un’occasione ho rifiutato per restare a Firenze”.

  • Moto GP: Lorenzo in oro e cristalli a Valencia

    Moto GP: Lorenzo in oro e cristalli a Valencia

    Jorge Lorenzo sceglie l’extra lusso per festeggiare il titolo in casa propria e nel Gp di Valencia indosserà il nuovo e tecnologico casco X-lite X-802 colorato in oro con ben 1.800 cristalli Swarovski incastonati.

  • Dalla Juve a “Chi li ha visti?”

    Dalla Juve a “Chi li ha visti?”

    Piccolo giallo in casa juventina: in mattinata è stata scattata la foto ufficiale della rosa 2010/11, ma di Amauri e Buffon nessuna traccia a Vinovo.  I maligni sussurrano che questo potrebbe essere il primo segno di rottura tra i due campioni e la società bianconera. Dietro al portierone della Nazionale c’è sempre l’ombra del Manchester United, con Ferguson che non ha mai nascosto il suo apprezzamento per il numero 1 della Juventus.

    Per l’attaccante italo/brasiliano si profilano interessanti sviluppi: il Napoli è sempre alla ricerca di una prima punta, mentre la Fiorentina starebbe valutando l’ipotesi di uno scambio con Gilardino, garantendosi anche un sostanzioso conguaglio economico. Alle prossime sessioni di mercato l’ardua sentenza.

  • Da “Nuovi Maradona” a “Nuovi Borghi”: Andrés D’Alessandro

    Da “Nuovi Maradona” a “Nuovi Borghi”: Andrés D’Alessandro

    Di Andrés Nicolás D’Alessandro si iniziò a parlare un gran bene verso la fine degli anni ’90, quando con la sua “Boba” – finta di suola che culminava con un tunnel – irrideva gli avversari del suo River Plate. Abile calciatore di punizioni a giro e ottimo rifinitore, già a 18 anni era l’idolo del Monumental.

    Nato il 15 aprile 1981 a La Paternal, ma con chiare origini italiane, ha fatto tutta la trafila delle giovanili del River, esordendo in prima squadra a soli 17 anni. Nel 2002 arrivò l’investitura di Diego Armando Maradona: “È il giocatore che più mi assomiglia, l’unico che mi fa divertire guardando una partita di calcio“. Andrés aveva ancora 21 anni e una carriera che si prospettava luminosa.

    Come sempre accade ai giovani che si impongono in Sud America, iniziano a fioccare offerte dalle più prestigiose squadre d’Europa, con in testa la Juventus che, in più di una sessione di mercato, ha tentato di acquisire le sue prestazioni. Nell’estate del 2003 la spunta a sorpresa il Wolfsburg che, con soli 9 milioni di euro, si porta a casa il pezzo più pregiato del mercato sudamericano.

    Ma nel freddo della Wolkswagen Arena le sue immense qualità sembrano congelate. Nei tre anni passati in Germania El cabezón, questo il suo soprannome, disputa 61 partite, condite da soli 8 gol. Nonostante questo viene ricordato dai tifosi tedeschi per aver siglato, il 21 settembre 2005, il gol n° 4000 dalla creazione della Bundesliga. Memorabili sono anche i numerosi litigi avuti con gli allenatori che si sono susseguiti alla guida del Wolfsburg, su tutti l’ex milanista Gerets.

    D’Alessandro decide di provare nuove esperienze nel calcio europeo, prima al Portsmouth, dove rimase meno di un anno senza lasciare il segno, e successivamente al Real Saragozza. Neanche in Spagna riuscì a dimostrare le sue qualità e il calcio ormai aveva messo nel dimenticatoio la sua “Boba” e questo piccolo genio.

    Stanco ormai di girovagare per il mondo, Andrés torna in Argentina, dove gli estimatori non mancavano di certo. Nella stagione 2008 si accasa al San Lorenzo de Almagro, ma neanche il ritorno in patria rende giustizia al suo talento. 14 le presenze e 3 gol, senza mai essere decisivo.

    Sembrava ormai un giocatore finito, quando l’International di Porto Alegre, squadra brasiliana, decide di dargli un’altra chance. D’Alessandro, dopo un avvio difficile, torna a brillare e con lui i suoi dribbling, le sue punizioni e i suoi assist con il conta-giri, tanto da rientrare nel giro della Nazionale Maggiore, allenata proprio da Maradona. Con la squadra brasiliana riuscirà a vincere due Campionati Gaucho (2008 e 2009), una Copa Sudamericana (2008) ed una Copa Libertadores (2010) e sfiderà l’altra Internazionale, quella di Milano, nel prossimo Dicembre durante il Mondiale per Club.

    Molti ritengono che se non fosse mai andato nella fredda Wolfsburg, avrebbe avuto maggiori chance di sfondare nel calcio europeo. Non sempre le cose vanno come dovrebbero. Di lui rimangono sprazzi di immenso talento e quella particolare finta, rimasta il suo marchio di fabbrica. Chissà che non la riproponga ad Abu Dhabi in dicembre, tornando a colmarci gli occhi di meraviglia.

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  • Tapiro per Garrone con stoccata a Del Neri…

    Tapiro per Garrone con stoccata a Del Neri…

    Dop aver attapirato Antonio Cassano, Striscia la Notizia consegna il tapiro al presidente della Samp Riccardo Garrone, che con l’occasione hanno cercato di estorcere qualche indiscrezione sulla diatriba con il barese e sulle possibilità di una riappacificazione.

    Il numero uno doriano, indispettito dalla visita del tg satirico, ha fatto capire che difficilmente si sarà un passo indietro da parte della società e di conseguenza ormai la rescissione sembra ormai l’unica soluzione possibile. Garrone oltretutto si è fatto fuggire una confessione che fa capire la reale opinione di Gigi Del Neri sul talento di Bari Vecchia: “Aveva ragione Delneri che mi diceva: un giorno farà con lei quello che ha fatto con Sensi e con il presidente del Real Madrid”

    Garrone ha poi spiegato i concitati momenti del battibecco “Ha avuto uno scatto d’ira e credo fosse così infuocato da non ricordarsi cosa ha detto… Antonio ha recuperato moltissimo con noi ed era arrivato ad essere quasi normale, se si può usare questo termine. In fondo è un buono e generoso, ma quando gli scatta…”.

    Il video:
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  • Danger Makes Legend, la nuova sfida di Adidas

    Adidas parte alla conquista dei Social Network lanciando "Danger Makes Legend" un gioco sul calcio che permetterà ad ogni utente di sfidarsi nella conquista di un territorio fino a diventare Leggenda. Lo scopo del gioco è geniale e una volta rotto il ghiaccio sarà difficile abbandonarlo, ogni utenti entra nel gioco e sfida gli amici o altri utenti per la supremazia del proprio territorio per poi partire alla conquista dell'Europa.

    Adidas Danger Makes Legend

    Collegati tramite il tuo account Facebook a Danger Makes Legend e inizia la tua scalata verso la Leggenda. Potrai scegliere la città da cui partire tra le 12 maggiori delle squadre partecipanti all'attuale UEFA Champions League tra le quali ci sono Milano, Barcellona e Madrid.

    I giocatori si sfidano selezionando un'area sulla mappa. Si trovano a competere contro un altro giocatore, scegliendo le loro mosse di calcio preferita, come 'Fast', 'Step Over' o 'Flick Fast'. La combinazione vincente si aggiudica la zona sulla mappa.

    Gioca anche tu e condividi la tua esperienza, facci sapere cosa ne pensi e aggiornaci sulla tua posizione in classifica!

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  • Aquilani completa la metamorfosi, la Quattrociocche in dolce attesa

    Aquilani completa la metamorfosi, la Quattrociocche in dolce attesa

    Alberto Aquilani sta forse vivendo la migliore stagione della sua carriera, arrivato in estate per volontà di Marotta e con l’avallo di Del Neri ha in poco tempo conquistato tutti grazie alle sue enormi qualità tecniche ma anche ad una inaspettata propensione al sacrificio.

    Messi da parte gli infortuni, Alberto vuole continuare a stupire per guadagnare la Nazionale e magari convincere la Juve ad anticipare i tempi del riscatto. La nuova vita dell’ex giallorosso è forse dovuto alla ritrovata tranquillità nella vita privata che con il trasferimento a Torino ha ritrovato con la splendida attrice Michela Quattrociocche.

    I due paparazzati da Chi all’uscita dall’ospedale Sant’Anna di Torino sembrano avere in mano una ecografia del piccolino che è già in cantiere.

  • Dalla testata all’abbraccio. Pace fatta tra Materazzi e Zidane

    Dalla testata all’abbraccio. Pace fatta tra Materazzi e Zidane

    Galeotto sarebbe stato l’hotel dove ha alloggiato il Real Madrid nella trasferta milanese di due giorni fa. Secondo il quotidiano spagnolo Marca, Zinedine Zidane e Marco Materazzi si sarebbero incontrati nella hall dell’albergo, quando il difensore interista ha fatto visita al suo ex-mister Josè Mourinho.

    Dopo un iniziale imbarazzo e un freddo saluto, i due avrebbero parlato per alcuni minuti, probabilmente chiarendo quanto avvenuto durante la finale dei Mondiali 2006 e si sarebbero congedati abbracciandosi calorosamente. Quando si dice: “Storie a lieto fine”.

    La testata di Zidane a Materazzi:
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