Tag: Curiosità

  • Il calcio è del popolo, l’UE blocca le pay Tv

    Il calcio è del popolo, l’UE blocca le pay Tv

    La decisione del Tribunale UE ha del clamoroso, sconvolge i palinsesti, ma ridà al calcio la sua naturale collocazione. Eventi come Mondiali ed Europei non possono esser solo ad appannaggio delle pay Tv ma dovranno esser trasmesse anche dalle trasmissione in chiaro per poter esser viste da tutti.

    Il Legislatore di un paese potrà dunque proibire l’esclusiva alle pay-Tv di “eventi di particolare rilevanza pubblica” come Mondiali ed Europei dovendo rimanere disponibile per tutti il diritto di informazione.

    Anche in Italia dunque potrebbero esserci stravolgimenti con la Rai, e dopo il caos di Sudafrica 2010 le rassegne mondiali ed europee potranno ritornare ad esser di dominio pubblico.

  • Borriello vs Ranieri: “Sto in panchina io che ho segnato 25mila gol”. Video

    Borriello vs Ranieri: “Sto in panchina io che ho segnato 25mila gol”. Video

    Il ciclo Sensi sta per concludersi ma l’ultima appendice non è proprio quella che si aspettava Rossella per farsi ricordare dal popolo giallorosso. La Roma sta affondando e Ranieri condottiero in mari impervi e tempestosi non riesce più a farsi seguire dai suoi uomini.

    La sconfitta contro lo Shaktar di Lucescu è solo l’ultima manifestazione di un malessere che cova dentro da tempo e che a turno ha tirato dentro tutti i giocatori simobolo della squadra. L’allenatore romano è riuscito a litigare praticamente con tutti gli attaccanti e l’ultimo è stato Marco Borriello pescato ieri ad inveire contro il suo tecnico per averlo lasciato inspiegabilmente in panchina.

    “Sto in panchina io che ho segnato 25mila gol”
    avrebbe detto l’ex rossonero beccato dalle telecamere ad inizio secondo tempo, “Infatti si è visto come ha giocato poi” è la risposta piccata di Ranieri nel post partita.


    Borriello vs Ranieri
    Caricato da Almiron. – Altri video di sport

  • Perde il Barcellona? Tutta colpa di Rizzoli

    Perde il Barcellona? Tutta colpa di Rizzoli

    Se ti chiami Barcellona, hai in organico il giocatore più forte al mondo, esprimi il miglior calcio e sei consapevole di esser la squadra migliore al mondo è davvero difficile esser sportivi e omaggiare chi è riuscito nell’impresa di batterti.

    Gli azulgrana perdono all’Emirates Stadium contro l’Arsenal di Wenger e la stampa catalana nel day after si scaglia diretta e senza mezzi termini contro l’italiano Rizzoli reo di esser amico di Mourinho e di cavalcare un oscuro progetto anti Barcellona.

    Lo scorso anno dimostrarono che il culto della sconfitta non è una chimera soltanto italiana aprendo gli idranti mentre l’Inter di Mourinho festeggiava il successo conseguito, quest’anno vedremo cosa succederà se i Gunners dovessero riuscire ad uscire indenni dal Camp Nou ma intanto la loro vittoria viene delegittimata con una paurosa campagna mediatica.

    Rizzoli ha fatto qualche errore, l’assistente ha fermato un contropiede per un fuorigioco inesistente ma quello che si son scordati di evidenziare i catalani sono gli errori di Messi e Villa sotto porta, la papera di Valdes sul gol di Van Persie e le tante amnesie difensive.

  • L’Inter deferita per il caso Pandev. Ma allora è un vizio…

    L’Inter deferita per il caso Pandev. Ma allora è un vizio…

    Poco più in un anno fa la querelle tra il presidente della Lazio Claudio Lotito e Goran Pandev riempiva le pagine dei giornali, faceva insorgere l’assocalciatori e imponeva l’intervento del Tribunale Sportivo per derimere la controversia.

    Come finì lo sappiamo tutti, ma a distanza di un anno scopriamo che Lotito non era un visionario e dietro l’ostracismo al rinnovo del macedone c’era un accordo preso con i nerazzurri oltre il tempo consentito. A dire il vero questa strategia in via Durini è da tempo passi consolidata, basta andare a rivedere i casi Stankovic e Suazo per rinfrescarsi la memoria o ascoltare le dichiarazione di Stam sui tentativi dell’allora laziale Mancini di portarlo con se in nerazzurro.

    Ma torniamo ai giorni nostri. Ci teniamo a precisare che sarà l’ennesima bolla di sapone di un sistema che fa acqua da tutte le parti e si chiuderà con una irrisoria pena per la società e la squalifica del giocatore e dei dirigenti da scontare magari in estate. Il fatto sta che le accuse di Lotito trovano conferme e le parole del tecnico macedone che annunciò il passaggio di Goran all’Inter non è frutto di un visionario ma di una strategia messa in atto per prevalicare le regole.

    Ghelfi e Branca sono stati deferiti per “essersi consapevolmente avvalsi, nella trattativa finalizzata alla stipula di un contratto professionistico con il calciatore Goran Pandev, dell’agente Pallavicino, senza avergli conferito alcun mandato”. L’Inter per responsabilità oggettiva e lo stesso Pallavicino “aver svolto attività di mediazione in favore di soggetti che non gli avevano conferito alcun mandato”

  • Stangata Milan, con Gattuso rischiano Yepes e Robinho

    Stangata Milan, con Gattuso rischiano Yepes e Robinho

    Potrebbe avere conseguenze maggiori del previsto il triste epilogo di Milan – Tottenham giocata a San Siro martedi sera. L’Uefa ha aperto un procedimento nei confronti di Gennaro Gattuso e il capitano rossonero stando alla giurisprudenza e alla fermezza nel punire le risse e gesti antisportivi rischia fino a 5 turni di stop ma da quanto svela il Corriere dello Sport i rossoneri potrebbero avere conseguenze ben più gravi.

    Pare infatti che la rissa scattata in campo abbia avuto una seconda appendice nel tunnel che porta agli spogliatoi sotto gli occhi della quaterna arbitrali. I protagonisti della barussa sono ancora una volta Gattuso e Joe Jordan ma secondo il quotidiano avrebbe visto coinvolti attivamente anche Mario Yepes e Robinho e il difensore degli Spurs Bassong .

    A nulla sarebbero valsi i tentativi di conciliazione dell’ex Boateng e di Pienaar e adesso a rischiare sarebbero tre rossoneri rendendo ancor più difficile l’impresa al White Lane tra quindici giorni.

  • Il calcio italiano naufraga in Europa. L’analisi di una crisi senza fine

    Il calcio italiano naufraga in Europa. L’analisi di una crisi senza fine

    Di solito quando una squadra arriva a vincere il triplete dà alla sua nazione d’appartenenza un ritorno d’immagine importante, alzando l’asticella della competitività del proprio campionato e ponendosi come modello di riferimento per chi aspira a diventare il numero uno.

    L’impresa dell’Inter nella scorsa stagione ha sortito però l’effetto contrario nel calcio italiano, dell’Inter del triplete è stato incensato il solo Mourinho mentre i giocatori, veri protagonisti, sono stati snobbati venendo preferiti per il pallone d’Oro il “Messia” Messi e i giocolieri spagnoli.

    Il sistema calcio Italia è fallito perchè qui si vive di competizione interna e le big non sanno più confezionare un progetto vincente. Per primeggiare in Europa non bastano le stelle e il modulo del Milan dimostra ancora una volta che l’Ibradipendenza non paga o che alla Roma capita troppo spesso di sentirsi superiore all’avversario per poi ritrovarsi con le ossa rotte e tanti rimorsi.

    Mi capita spesso di vedere le partite di calcio estero e rimango impressionato dalla velocità con cui le squadre si affrontano e non riesco a capire perchè in Italia non succede. In Inghilterra fanno più partite di noi eppure corrono e pensano ad una velocità superiore idem in Spagna e in Germania e come ha dimostrato lo Shaktar ieri sera all’Olimpico anche nelle altre nazioni si inizia a pensare ad un altro calcio.

    La serie A è in crisi perchè le grandi non importano più campioni affidandosi a cavalli di ritorno come Ibra e Cassano il Milan, Toni e Barzagli per la Juventus, mentre l’Inter in estate ha avuto la presunzione di definirsi perfetta per poi esser costretta ad un massiccio intervento invernale.

  • Abel Hernandez sotto shock, rapinato con una pistola in bocca

    Abel Hernandez sotto shock, rapinato con una pistola in bocca

    Ha vissuto attimi di terrore e ancora stenta a riprendersi il giovane attaccante del Palermo Abel Hernandez aggredito e rapinato alla fine dell’allenamento.

    L’attaccante uruguaiano è stato tamponato leggermente con un motorino mentre faceva ritorno a casa, una volte sceso per assicurarsi delle condizioni del motociclista è stato aggredito e con una pistola in bocca è stato rapinato di orologi, bracciali e soldi oltre che dell’orecchino di diamanti

  • Le offese di Joe “Jaws” Jordan. Pasqualin difende Gattuso

    Le offese di Joe “Jaws” Jordan. Pasqualin difende Gattuso

    Il comportamento di Gennaro Gattuso di ieri sera ha sbalordito un pò tutti, il Ringhio rossonero infatti si è sempre distinto per la sua veemenza e il suo agonismo ma allo stesso tempo per la sua correttezza.

    Il capitano rossonero ha ammesso nel post partita di essersi fatto troppo prendere dalla carica agonistica e assumendosi tutte le colpe (rischia tre giornate) ha provato in qualche modo agli occhi dei suoi tanti tifosi. Chi però non ci sta a far passare il giocatore per un cattivo e violento è il suo agente Pasqualin intervenendo ai microfoni di Radio Kiss Kiss:

    “Quello che mi pare evidente è che il mio assistito sia stato gravemente provocato da Joe Jordan. Jordan, dopo averlo continuamente beccato, lo ha insultato con una frase di infimo profilo che recitava ‘Fucking Italian bastard’. Per uno come Rino, che ha forte il senso dell’appartenenza all’Italia, credo che questa sia la più vigliacca e inqualificabile delle ingiurie. L’azione disciplinare? Appena avremo notizie dall’Uefa valuteremo giuridicamente l’atteggiamento migliore da adottare”.

  • Benetton lascia basket e pallavolo nel 2012

    Benetton lascia basket e pallavolo nel 2012

    Finisce l’era Benetton per quanto riguarda il basket e la pallavolo nella città di Treviso. La nota famiglia trevigiana ha deciso infatti di interrompere a partire dal 2012 il binomio che legava il marchio alle due squadre, appunto Benetton per la pallacanestro e Sisley per il volley, che durava dagli anni ’80 mentre continuerà a sponsorizzare il Rugby e le giovanili di basket e pallavolo. Lo ha annunciato Gilberto Benetton in una conferenza stampa:

    E’ stata una decisione medidata e sofferta. Continueremo l’impegno sociale con i giovani. Il resto è ormai diventato troppo costoso, ora spendiamo molto ma i risultati sportivi sono calati. Mi sono un po’ disamorato e le nuove leve della famiglia non spingono per lo sport“.

    Le due squadre trevigiane hanno avuto sotto il marchio Benetton il loro periodo di massimo splendore conquistando la bellezza di 14 scudetti (9 nella pallavolo e 5 nel basket) 13 Coppe Italia (8 nel basket e 5 nella pallavolo), 11 Supercoppe italiane (7 nella pallavolo e 4 nel basket) oltre a diversi successi in abito europeo, soprattutto per la Sisley che trionfò per 4 voltre in Champions League.

  • Di Benedetto parla da presidente: “faremo una grande Roma”

    Di Benedetto parla da presidente: “faremo una grande Roma”

    Roma 2000 ha dato l’ok adesso gli americani avranno 30 giorni di tempo per completare l’offerta e diventare proprietari della As Roma Calcio. L’ambiente giallorosso vive un momento altalenante in campionato e già questa sera è di fronte ad un ostacolo importante per gli obiettivi stagionali.

    Per il futuro c’è però tanto entusiasmo con la Roma finalmente padrona del suo destino e non alla perenne ricerca di rattoppare un bilancio con qualche cessione eccellente. Ad infiammare i sogni dei tifosi ci sono le parole di Di Benedetto “Continueremo a lavorare per concludere con successo le negoziazioni il più presto possibile. I miei partner in questa iniziativa rappresentano il più alto livello di professionalità ed entusiasmo e siamo rappresentati da investitori con grande esperienza sia nel mondo dello sport che della finanza” – il capostipite della cordata a stelle e strisce ha poi aggiunto – “Unicredit, Rothschild e l’attuale proprietà dell’As Roma per il duro lavoro portato avanti insieme fino a questo momento. Siamo onorati che la nostra offerta sia stata scelta come la migliore. Quanto prima intendiamo avviare in nostro progetto di crescita che mira a valorizzare la società e la squadra non perdendo di vista il fatto che agiremo come custodi di questa grande squadra nel nome dei cittadini di Roma e di tutti i tifosi della As Roma”