Tag: Curiosità

  • Calciopoli, Moratti oggi in procura da Palazzi

    Calciopoli, Moratti oggi in procura da Palazzi

    Il giorno tanto atteso dalla tifoseria bianconera, sia quelli che, dal loro punto di vista, desiderano giustizia che vendetta, è arrivato: il numero uno dell’Inter Massimo Moratti si recherà in mattinata dal procuratore federale Stefano Palazzi per rispondere alle domande che questi gli rivolgerà in merito alle ultime intercettazioni portate alla luce dal processo, attualmente in corso, di Napoli nei confronti di Luciano Moggi e che riguardano l’allora presidente nerazzurro Giacinto Facchetti.
    Moratti, che aveva definito la convocazione del procuratore “doverosa e alquanto ridicola“, dovrà far luce su alcuni aspetti della vicenda e chiarire una volta per tutte i rapporti esistenti la società nerazzurra e i vertici arbitrali di quel periodo.

    L’esposto alla Figc presentato dalla Juventus ha come obiettivo scucire dal petto quel 14esimo scudetto che venne assegnato all’Inter in fretta e in furia dall’allora commissario straordinario della federazione Guido Rossi, dopo averlo tolto ai bianconeri, e chiederne la restituzione. Se dovesse essere accertato, come sta emergendo dal processo di Napoli, che anche l’Inter, all’epoca dei fatti, amasse intrattenere rapporti “amichevoli” con la classe arbitrale violando ripetutamente quello stesso articolo di lealtà sportiva che ha già condannato la Vecchia Signora, la Figc, dopo la relazione che consegnerà nelle prossime settimane Palazzi, dovrà prendere la decisione importante se togliere lo scudetto assegnato all’Inter e, qualora ne sussistessero i presupposti, restituirlo alla Juventus.

  • Eto’o si scaglia contro un giornalista. Video

    Eto’o si scaglia contro un giornalista. Video

    La sconfitta del suo Camerun contro il Senegal e le continue accuse di non esser decisivo per la sua nazionale come per il club hanno fatto perder la pazienza a Samuel Eto’o che nella conferenza stampa post si scaglia contro un giornalista reo di avergli fatto una domanda non veritiera.

    “Lei non merita di esistere”, risponde piccato Eto’o “Quando giochiamo gare come questa dovreste solo dire grazie perché era da tempo che il Camerun non giocava così. Mi chiedo se lei è camerunense e se ha visto la stessa partita che abbiamo visto noi, perché secondo me lei non lo è. Parlerò con il patron di Equinoxe perché lei non si merita di lavorare per questa meravigliosa catena. Penso sia lei che si debba ritirare

    “Ho 30 anni, ho vinto tutto nella mia carriera tranne la Coppa del mondo, e penso di rappresentare validamente l’Africa e il Camerun mentre gente come voi non merita di esistere. Noi lottiamo per l’Africa, mentre voi non volete che l’Africa avanzi e che il Camerun avanzi. Siete sempre negativi ed è tempo di cambiare mentalità”
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  • Roma chi è DiBenedetto? L’americano sconosciuto all’alta finanza

    Roma chi è DiBenedetto? L’americano sconosciuto all’alta finanza

    Il comunicato scritto congiuntamente da Unicretid, Italpetroli e As Roma llc ha praticamente sancito il definitivo passaggio di consegne della Roma alla cordata americana capitanata da Tom DiBenedetto. Le firme arriveranno tra una ventina di giorni ma sin dalle prime battute si intuisce che per il facoltoso italoamericano la strada sarà ricca di insidie e per acquistare credibilità dovrà mostrare in fretta le sue reali intenzioni mostrando chi gestirà la Roma e quali saranno gli obiettivi societari.

    Sul web i popolo giallorosso si divide, chi è cauto e non crede all’Eldorado, chi invece crede nell’Eldorado e in una Roma finalmente libera di fer un mercato a suon di milioni. Lo scoop del Guardian si è rivelato subito una bufala e la Roma non rischia le coppe europee, ma girovagando in rete mi son venuti sott’occhio due articoli.

    Il primo è una intervista di TMW a Alessio Mora, mediatore che trattò l’acquisto del Bari per conto di Tim Barton. Mora pur non sbilanciandosi troppo fa intuire i secondi fini di DiBenedetto costretto da Unicredit ad acquistare la Roma per esser sonvenzionato dalla banca per altre trattative finanziarie “Chi è Thomas DiBenedetto? Non lo conosco, non so chi sia. Qualche idea ce l’ho. Ma prendete le vostre informazioni e ve lo diranno. Auguro alla Roma, come a tutte le società di calcio, di andare bene. Non mi permetto di parlare del signor DiBenedetto, perché le mie informazioni potrebbero anche essere sbagliate”.

    L’altro è una indagine di Gatti per il Sole 24 Ore che parte dalle stanze dell’alta finanza americana e arriva fino ai familiari e ai soci nell’acquisto della Roma. Di seguito vi riportiamo qualche stralcio dell’articolo:

    Thomas DiBenedetto è ormai noto a tutti. Tanto da aver già acquisito quegli affettuosi soprannomi. Nel mondo della finanza americana, che è quello da cui proviene, il suo nome non si può invece dire sia noto. Neppure nella redazione del Boston Globe, il principale quotidiano della sua città. “Qui non lo aveva sentito nominare nessuno, né nella redazione sportiva né in quella finanziaria”, ci dice Jenn Abelson, la giornalista che ha scritto un articolo sulla scalata alla Roma del suo concittadino.

    Lo stesso vale per l’ancora più circoscritto mondo degli investimenti sportivi. “Ci dispiace, ma non sappiamo niente di lui”, ci comunica un banchiere di investimenti che ha partecipato a oltre 60 transazioni nel mondo dello sport. Poiché non c’è chiarezza neppure sui suoi dati personali – si è scritto che è di origine abruzzesi, molisane e campane – abbiamo pensato di andare direttamente alla fonte chiamando l’ufficio del Boston International Group, la finanziaria di cui è amministratore delegato. Ma la linea è stata prima occupata per ore e poi è scattata una segreteria telefonica. Un fatto sembra comunque assodato: DiBenedetto ha una partecipazione in Fenway Sports Group, la holding che detiene la squadra di baseball di Bostond ei Red Sox e quella di calcio del Liverpool. E’ una partecipazione non sufficiente a includerlo nel management, ma quanto significativa?

    Il Conflitto di interessi è tramontato… ma Roma ha bisogno di altre certezze.

  • Marotta – Del Neri un anno dopo

    Marotta – Del Neri un anno dopo

    Il binomio Marotta – Del Neri, lo scorso anno di questo periodi, sembrava un mix perfetto di sapienza tattica e grinta, proprie del veterano che ha calcato i campi di tutte le categorie – il mister friulano – e della lucida capacità organizzativa e gestionale, propria di un uomo tanto pacato nei toni quanto capace di raggiungere al meglio gli obiettivi prefissati – il direttore generale Beppe Marotta.

    Accadeva un anno fa, nella Sampdoria dei miracoli, in riva al mar Ligure, sull’onda dei gol di Pazzini e Cassano, il pupillo del patron Garrone e della curva blucerchiata, in una squadra che raggiunse il prestigioso traguardo dei preliminari di Champions.

    Il binomio da esportazione, però, qualche chilometro più a Nord, ai piedi delle Alpi, lontano dalla brezza marina, annaspa in una situazione dai contorni e dalle prospettive tutt’altro che definite. Il tempo (solo un anno) ha cambiato molte cose, le aspettative sono state, almeno per ora, ampiamente disattese. Nel calcio, però, a pagare per le colpe (sue e degli altri) è sempre l‘allenatore, il più esposto a qualsiasi intemperia.

    Ecco, così, che il duo inossidabile sembra scalfito dalle correnti, anche se – almeno nelle dichiarazioni ufficiali – la “mente” sembra non voler abbandonare il suo “braccio”. Marotta, dunque, difende l’operato di Gigi Del Neri, sgombrando il campo dai rumors del toto-allenatore Juventino per la prossima stagione. Una presa di posizione doverosa e necessaria a difendere, almeno con le dichiarazioni di circostanza, una scelta in cui si è creduto, un progetto ideato, proposto e portato avanti in prima persona.

    Fra Spalletti, Conte, Gasperini, Mancini e Lippi, per ora, interessa solo l’operato di Del Neri. “Ora c’è Luigi Del Neri, è giusto farlo lavorare con la dovuta tranquillità, anche se è nella mia responsabilità decidere delle sorti di un allenatore. Stiamo vivendo un’annata un po’ particolare, un momento di rinnovamento che non ha ancora trovato il suo culmine in quello che sono i cambiamenti. Certo, mancano i risultati, la gente vuole dei risultati ed è giusto che sia così, chiediamo solo un pò di pazienza perchè dal punto di vista societario tutte le componenti fanno il massimo sforzo per regalare ai tifosi quello che desiderano”.

    Inevitabile una punta di imbarazzo nel dover affrontare una scelta tanto delicata, un disagio dovuto all’ambiguità della situazione: essere responsabile di una scelta, essere responsabile dell’abbandono di tale scelta. Per questo, Marotta dribbla le domande dirette sulla rosa dei possibili candidati alla panchina: “Lippi? Spalletti? Sono due ottime persone ma preferirei evitare ogni risposta”.

    L’immediata attualità, intanto, si chiama sfida all’Olimpico contro la Roma, domenica sera. Un test importante per misurare, già nell’immediato, se quella “dovuta tranquillità nel lavorare” potrà essere concessa o meno al tecnico. “Spero che la Juventus riesca ad imprimere un significato importante alla sfida non solo in termini di risultato ma anche di prestazione”, ha dichiarato Marotta, “Mi auguro che sia uno spot per il calcio dal punto di vista dello spettacolo. La posta in palio è sicuramente di primo livello per cui mi aspetto una partita corretta da parte dei protagonisti in campo e apprezzata dal pubblico”.

    C’è da scommettere che, in cuor suo, Marotta desideri, forse più di chiunque altro, che la Juventus riesca ad imprimere quella “svolta”, almeno in queste ultime partite: è questo l’unico modo possibile per Marotta per sponsorizzare la riconferma (ad oggi assolutamente improbabile) di Del Neri.

  • Alain Robert, Spider-Man scala il grattacielo più alto al mondo. Video

    Alain Robert, Spider-Man scala il grattacielo più alto al mondo. Video

    Alain Robert è ormai conosciuto come lo Spider-Man francese per le sue imprese in scalata. L’ultima compiuta lo porta sulla cima del Burj Khalifa a Dubai, il grattaticelo più alto del mondo lungo 828 metri.

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  • Il Real Madrid bandisce il Waka Waka

    Il Real Madrid bandisce il Waka Waka

    Singolare decisione ma che evidenzia ancora una volta la rivalità tra il Real Madrid e il Barcellona. Pare infatti che il Waka Waka di Shakira non farà più parte della compilation di brani scelta dalla società per riscaldare l’ambiente prima delle partite dei Galattici.

    La decisione pare sia stata preso dopo che la cantante ha confermato la liason amorosa con Piquè difensore del Barcellona e delle Furie Rosse.

  • Vieri spiato dall’Inter, il tribunale autorizza la perizia medica

    Vieri spiato dall’Inter, il tribunale autorizza la perizia medica

    Il Tribunale civile di Milano ha accolto la richiesta di Danilo Buongiorno, legale di Bobo Vieri, di sottoporre a perizia medica il suo assistito per accertare i danni subiti dal presunto spionaggio perpetrato dall’Inter attraverso pedinamenti e intercettazioni telefoniche da parte di Telecom.

    Ricordiamo che l’ex bomber nerazzurro aveva chiesto un risarcimento danni di 12 mln di euro a Telecom e di 9 mln e 250 mila euro all’Inter perchè controllato indebitamente avrebbe subito danni psicologici quali l’insonnia e una forma depressiva.

  • Giallo Roma, con DiBenedetto addio Champions

    Giallo Roma, con DiBenedetto addio Champions

    Ufficialmente non è ancora il proprietario della Roma ma con il comunicato ufficiale diramato ieri sera sembra che il più è stato fatto e DiBenedetto rileverà la maggioranza azionaria tra circa una ventina di giorni. Come un fulmine a ciel sereno quest’oggi l’inglese The Guardian pubblica una propria ricerca secondo la quale con DiBenedetto al timone la Roma dovrebbe rinunciare alla Champions League per conflitto di interessi.

    Il giornale inglese, riferisce di una partecipazione dell’imprenditore italo-americano nella Fenway Sports Group, la società statunitense che controlla il Liverpool e i Boston Red Sox. Il regolamento Uefa prevede in tal caso “Nessun individuo o entità legale può controllare direttamente o meno più di un club iscritto a Europa League Champions League” privileggiando la squadra con il ranking uefa migliore.

  • La Roma agli americani, ecco il comunicato ufficiale

    La Roma agli americani, ecco il comunicato ufficiale

    Arriva a notte inoltrata il comunicato stampa congiunto che sancisce l’accordo tra Unicredit, Italpetroli e DiBenetto per il passaggio di consegne della maggioranza del pacchetto azionario della Roma Calcio alla cordata americana capitanata da Thomas DiBenedetto.

    In attesa del passaggio di consegne ufficiale (ci vorranno circa 20 giorni) adesso si potrà capire quali saranno le strategie di mercato a partire dal ruolo di direttore generale conteso da Montali e Baldini a quello di tecnico. Di seguito vi riportiamo il comunicato:

    “Compagnia Italpetroli S.p.A., UniCredit S.p.A. e Di Benedetto AS Roma LLC comunicano che le negoziazioni che hanno avuto luogo a Roma in questi giorni hanno portato alla definizione dei termini fondamentali dell’operazione di acquisizione della partecipazione di controllo di AS Roma S.p.A.

    In base a tali intese, la acquisizione dovrebbe essere completata da una società partecipata al 60% dalla Di Benedetto AS Roma LLC ed al 40% da UniCredit S.p.A.; si prevede la possibilità che UniCredit possa cedere una parte della propria quota ad altri investitori strategici italiani.
    Nei prossimi giorni si procederà alla stesura delle versioni definitive degli accordi ad oggi raggiunti, che prevedono anche impegni per il rafforzamento e lo sviluppo futuro della AS Roma. La firma degli accordi è prevista entro i successivi venti giorni, al fine di consentire alla Di Benedetto AS Roma LLC di presentare le garanzie convenute con riferimento all’adempimento degli impegni negoziati. Sino all’acquisizione di dette garanzie ed alla sottoscrizione degli accordi, non saranno forniti altri dettagli in merito al contenuto degli stessi”.

  • Ganso si confessa a Sky Sport “sento Leo e… Thiago Silva”

    Ganso si confessa a Sky Sport “sento Leo e… Thiago Silva”

    Paulo Henrique è l’ultimo craque del calcio brasiliano pronto a sbarcare in Europa, molto probabilmente in Italia. Milan e Inter hanno messo in campo tutta la diplomazia possibile per accaparrarsi un diritto di prelazione, al momento sembrano in vantaggio i nerazzurri, ma quel che stupisce è il modo disinvolto del ragazzo di tener botta a cronisti e televisioni non accennando nessun imbarazzo alla celebrità.

    Ganso, usa ogni occasione per ribadire la sua volontà d’Italia confessando di volta in volta un particolare che serve solo ad aumentare la contesa e con ogni probabilità il suo ingaggio. Il brasiliano, si è prestato questa volta ad una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport (casualmente i suoi agenti sono in Italia) confessando la sua voglia di cimentarsi con il nostro campionato ma di non aver preferenze tra Inter e Milan. Di seguito vi riportiamo alcuni passi dell’intervista tratti da Calciomercato.com

    Innanzitutto come stai? Stai recuperando bene dall’infortunio?

    Sono già in una buona forma fisica, credo che però si possa ancora migliorare e lo potrò fare solo con gli allenamenti, preparandomi con coscienza per le partite.
    Alterno molto il lavoro in palestra con quello in campo.
    Io mi sento già molto vicino al 100%, non avverto paure di nessun tipo, mi concentro solo sul giocare un buon calcio.
    Tu e Neymar insieme sembrate il completamento uno dell’altro. Ci spieghi qual è il vostro segreto?
    In realtà con Neymar viviamo un rapporto quasi fraterno anche fuori dal campo, non c’è altro segreto sulla nostra intesa, solo ci completiamo a vicenda.
    In Brasile dicono che tu e Neymar siete migliori di Messi…Pensi che sia vero?

    No, Messi è il miglior giocatore del mondo. Io e Neymar possiamo solo ispirarci a lui, ma non compararci.
    A proposito di Brasile, ti è piaciuta la sfida contro la Scozia? E quando ti vedremo con la maglia verde-oro?
    Ho visto giocare la Selecao, ha vinto, ha giocato un buon calcio e io sto facendo di tutto per tornare in forma anche per loro. Ho grande voglia di fare bene e spero di avere ancora l’opportunità di essere convocato in Nazionale.
    Con te nel Santos, invece, c’è un Ze Eduardo, che è già del Genoa: ti ha parlato dell’Italia?

    Ze Eduardo mi ha parlato solo del Genoa, della tradizione, di una città molto bella e so che ci sono molti brasiliano da quelle parti.
    A te piace il calcio italiano?
    Il calcio italiano è di grandi qualità tecniche e molto attento alla difesa. Ha un suo fascino che ammiro molto.
    Chi è il giocatore della Serie A che ti piace di più?
    Conosco Eto’o, è un grande attaccante, quasi irresistibile. Anche Ibra è un ottimo giocatore. Vederli giocare, starci insieme, c’è solo da imparare.
    Vedi in Italia un giocatore che potrebbe completarti proprio come fa Neymar?
    Non so chi potrebbe completarmi così bene come fa Neymar, non ho preferenze, credo che tanto Eto’o quanto Ibrahimovic sarebbero ottimi compagni di squadra.
    Credo che mi adattarei bene al calcio italiano, si tratta di entrare in un’altra ottica, avere l’uomo addosso, per quanto diverso dal calcio brasiliano credo mi ci ritroverei bne presto.
    Ci sono tanti brasiliani che giocano in Italia: con chi parli di più?
    Parlo spesso al telefono con Thiago Silva, siamo compagni nella Selecao. Thiago gioca sempre, scherza e mi invita a raggiungerlo al Milan. Mi dice che lì sta bene, ma è un gioco, lo facciamo anche parlando di altre squadre.
    Si può dire che un amico ce l’hai in Italia: è Leonardo. Che cosa ti ha raccontato dell’Inter, di Moratti, della squadra?
    Leonardo mi ha parlato benissimo dell’Inter, so che è un club molto organizzato, ma di solito parliamo soprattutto di me e di come aiutarmi a migliorare la tecnica, il modo di stare in campo.
    Leonardo in questi giorni è stato in Brasile: vi siete incontrati?
    Non ho incontrato Leonardo di recente, ci parliamo molto al telefono, lui mi da’ tanti buoni consigli.
    Leo può essere l’erede di Mourinho?
    Leo si è dimostrato un eccellente tecnico all’Inter, la squadra ha ottenuto ottimi risultati. Lui è un uomo che ha molte qualità, credo che riuscirà a imporsi, anche a vincere e a festeggiare tanto.
    Fai il tifo per una squadra italiana?Mi piace assistere alle partite del vostro campionato quando posso. Non è che segua con attenzione una squadra particolare, mi piace il bel calcio e in Italia si gioca un bel calcio.
    Milan o Inter? Dove ti adatteresti meglio?
    Non so dovrei potrei adattarmi prima, ma sia Milan che Inter hanno grandi giocatori e questo faciliterebbe molto le cose. Non ci sono grandi problemi a convivere con grandi campioni.
    I tuoi agenti sono in Italia…
    So che i miei procuratori sono in Europa adesso, ma in verità non ci ho parlato, quindi non ho novità.
    Perché ti chiamano Ganso, che significa Oca?
    Quando ho iniziato a giocare a San Paolo mi chiamavano oca, mi prendevano in giro perché ero acerbo e da allora mi è rimasto il soprannome.
    A che punto è il rinnovo con il Santos?
    Non ho ancora novità sul mio rinnovo di contratto con il Santos, stiamo parlando per cercare un accordo e penso che lo troveremo.
    Come ti senti a indossare la maglia del Santos, quella di Pelè?
    Non sono possibili paragoni con Pelè, so che c’è forse qualcosa in comune, forse il dieci, forse la maglietta del Santos che lui ha indossato per tanto tempo e che ora ho l’onore dio vestire anche io.
    Adesso sto bene, ho recuperato davvero bene dagli infortuni, sto giocando anche bene e per me questo è un bel segnale.
    Chi vince lo scudetto?
    Il derby non so chi lo vincerà, è una classica, chiunque può vincere tra Milan e Inter.Vuoi davvero sapere chi vince il derby? Finisce pari.
    Difficile pronosticare chi diventerà campione d’Italia, sono due squadre attrezzate per poter vincere.
    Ti vedremo giocare in Italia?
    Non posso prevedere il futuro, non ne ho idea.
    Un giorno spero di giocare in Italia, è un sogno che ho sempre coltivato per la mia carriera e prima o poi forse verrò.