Tag: Curiosità

  • Lotito incontra Braschi e poi litiga con Sconcerti

    Lotito incontra Braschi e poi litiga con Sconcerti

    La Lazio esce sconfitta da Milano al cospetto di un Inter in dieci uomini ma Lotito questa volta evita la polemica arbitrale prendendosela con i suoi giocatori, ma nel post partita è nata lo stesso una scaramuccia verbale con il giornalista Sconcerti ai microfoni di Sky.

    Sconcerti rimproverava al presidente della Lazio un colloquio con il designatore arbitrale Braschi nell’intervallo, colloquio che per le regole post calciopoli non potrebbero esserci.

    “Stavamo solamente parlando della partita. Non c’è stato assolutamente nessun pensiero rivolto alla direzione di gara, non iniziamo a mettere in giro voci che non esistono. Stavamo analizzando la partita dal punto di vista tecnico-tattico”. Replica Lotito alla domanda della D’Amico sul colloquio con Braschi, la risposta però non convince in particolare Sconcerti, che subito replica interrompendolo: “Lo sa che sta facendo una ‘excusatio non petita, accusatio manifesta’?”. “Ma che c’entra mi scusi, io sono anche membro del Comitato di Presidenza della Federazione e non posso parlare col designatore. Cioè uno non può neanche fermarsi a salutare una persona che conosce, deve far finta di niente, solo perchè lui è il designatore? Quindi secondo lei io che dovrei fare, mi dovrei eclissare? Diventare un fantasma?”. Poi continua: “Non vado mai in Federazione? Mi sa che le sue fonti sono sbagliate Sconcerti”.

    “Ma infatti la colpa non è sua Lotito – tuona Sconcerti – ma di Braschi, che in qualità del ruolo che svolge non dovrebbe trovarsi lì”. “Ah quindi secondo lei un designatore non dovrebbe mettere piede in uno stadio? Ma che sta dicendo?”. Infine ci pensa lo stesso Sconcerti, stremato, a chiudere la battaglia verbale con un: “Presidente non ce la faccio più, ha ragione lei, non so più che cosa dirle

  • Inter – Lazio, la carica di Leo. Rabbia per Reja

    Inter – Lazio, la carica di Leo. Rabbia per Reja

    È tornata la tranquillità in casa nerazzurra dopo la vittoria per 2 a 1 contro la Lazio maturata in 10 contro 11 e considerando anche i risultati delle altre partite, l’Inter tiene le distanze dal 4 posto e scavalca il Napoli riprendendosi la seconda posizione. I biancocelesti ricevono buone notizie dalla sconfitta dell’Udinese, e dal pareggio della Juventus, ma la Roma vincendo a Chievo si rifà prepotentemente sotto per l’ingresso nella zona Champions. Analizziamo le voci del post partita, che vedono i due tecnici esporre le loro impressioni sul match.

    LEONARDO-L’Inter torna a vincere e Leonardo si può togliere qualche sassolino dalle scarpe quando viene intervistato dai microfoni di Sky nel post partita: “Questo risultato è importante, ma ce ne sono tante altre che ci consentono di essere ad oggi secondi in classifica. Mantenere questa continuità di risultati non è da tutti, questo è un segnale positivo che scaturisce anche dalla vittoria molto particolare ottenuta oggi. La mia squadra è sempre stata così, ogni volta dopo una sconfitta iniziano i processi, posso capire sul tecnico ma parlare come si è fatto di determinati giocatori è incredibile. Avete visto una reazione chiarissima, era la situazione più difficile possibile, una rimonta perfetta dopo un rigore, l’uomo in meno e lo 0-1, una reazione devo dire veramente straordinaria. Sneijder caricato? No, tutti hanno bisogno di stimoli. Nessuno ha stimoli costanti, gli stimoli nascono da tante cose tra cui anche sentirsi bene, tavolta può capitare di non rendere al massimo perché fisicamente stremato. Credo che pensare al futuro oggi è fuori tempo, è stata una stagione diversa dalle ultime per quanto accaduto, per i cambiamenti e per un ritmo troppo spesso spezzato a causa di diversi fattori. E’ rimasto intatto lo spirito che oggi avete visto, la squadra ha dato il cuore, lo zoccolo duro va avanti. Questa grinta c’è sempre stata, la base di questa squadra c’è e ci sarà, poi il tentativo sarà sempre quello di migliorare. Ma ancora è tutto aperto, dobbiamo finire questa stagione al meglio.

    Il tecnico brasiliano prende fortemente le difese di Sneijder fin troppo criticato, per non essere stato all’altezza della passata stagione: “Sneijder è stato fuori per cinquanta giorni, questo viene dimenticato quando si emettono giudizi immediati. Capita a tutte le squadre di avere giocatori fuori condizioni a lungo, poi quella che arriva in fondo prima in classifica è quella che ‘resiste’ meglio. Le parole di Mourinho? Non mi suona strano niente, perché vedo quello che ho di fronte. Non è mai cambiato nulla nella mia testa, sia nei momenti più difficili che più positivi, il mio comportamento e il mio rapporto con l’Inter è molto chiaro. Noi poco offensivi? Ma non dicevate che eravamo sbilanciati? Oggi siamo troppo bilanciati? Ci sono momenti e momenti. Credo che la squadra abbia giocato bene in tante partite, in determinati momenti c’è bisogno di tante cose, in altri di tante altre. Se ci credo ancora per lo scudetto? Sinceramente, sì, io ci spero sempre”,

    REJA- Il tecnico biancoceleste è visibilmente amareggiato, per una partita che sicuramente andava gestita in maniera diversa e sfoga la sua rabbia sulla terna arbitrale, rea di aver favorito in qualche modo i nerazzurri: “Oggi l’Inter ha avuto degli episodi, così come è avvenuto al Napoli. Certo, gli arbitri diventano più fiscali quando le squadre di casa son sempre sotto. Poi ci può stare di perdere, abbiamo avuto le nostre chances e messo in soggezione l’Inter almeno fino al gol. I nerazzurri ci hanno messo in difficoltà più quando erano in 10 contro 11. Maicon e Nagatomo spingevano tanto, noi abbiamo cercato poco la profondità e più il possesso palla. Non abbiamo sfruttato le opportunità per il raddoppio, e alla fine siamo stati penalizzati oltremisura dal risultato. Ma abbiamo giocato la nostra partita, meritavamo miglior sorte”.

    Sull’episodio che è costato l’espulsione al centrocampista e capitano laziale Mauri Reja commenta: “Devo rivederla, con lui non ho nemmeno parlato. Ormai, però, resta solo il risultato, difficile da digerire anche per come abbiamo giocato. Meritavamo il pari, anche se l’Inter è una squadra di campioni e sa gestire meglio le gare. Ci è mancato il cinismo. Poi, la scivolata di Biava dalla quale è nato il vantaggio di Eto’o è stato un infortunio”.

     
    (Fonte : Fc Inter News)

  • Basket: Incredibile autocanestro di Reggie Okosa [Video]

    Basket: Incredibile autocanestro di Reggie Okosa [Video]

    Incredibile episodio accaduto nel campionato argentino: Reggie Okosa cestista nigeriano dei Gimnasia Comodoro, è riuscito nell’impresa di segnare un comico autocanestro contro la propria squadra nella sfida contro i Regatas Corrientes: il giocatore, una volta conquistato il rimbalzo sul secondo tiro libero sbagliato dall’avversario in lunetta, senza alcun motivo tira verso il proprio canestro con uno splendido semigancio regalando di fato 2 facili punti ai Regatas, fra l’incredulità e lo sbigottimento di compagni, avversari e tifosi.

    GUARDA IL VIDEO:

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  • Pagelle Inter Lazio. Eto’o signore del calcio

    Pagelle Inter Lazio. Eto’o signore del calcio

    Pagelle Inter

    Julio Cesar 5 Nel bene e nel male si rende protagonista di un intervento forse troppo avventato. Esce a valanga su Zarate e lo stende in area. Rigore ed epulsione lasciando i suoi per più di un’ora in dieci. Rimangono i dubbi per il rosso diretto, poiché Zarate era in direzione esterna verso la porta e alle spalle di Julio Cesar c’era Ranocchia come ultimo uomo.

    Eto’o 7 Signore del calcio. Oggi torna a sorridere ritrovando il gol che gli mancava da troppo tempo, (6 partite tra campionato e Champions League) spezzando una maledizione. La sua partita è davvero spaventosa per quanto riguarda l’impegno profuso. Corre senza sosta per tutti i 90 minuti, a centrocampo in difesa e in attacco, facendo ammattire i difensori biancocelesti. È lui a guadagnarsi la punizione dalla quale nascerà il gol di Sneijder. Unico neo nel finale in un’azione di contropiede spreca servendo una brutta palla a metà strada tra Obi e Nagatomo. Perdonato!

    Lucio 7 Se Ranocchia soffre le accelerazioni e i dribbling di Zarate, lui praticamente è il padrone dell’area nerazzurra e non si fa spaventare da nessuno. Ogni tanto si permette anche le sue sgroppate davanti, a suon di dribbling e serpentine stile carioca.

    Nagatomo 7 Se qualcuno avesse definito l’Inter stanca sicuramente non era riferito  a lui. Corre come Speedy Gonzalez, e si rende pericolosissimo nelle percussione offensive. Perfetto nelle chiusure difensive e miracoloso nel finale di primo tempo quando in scivolata disperata chiude l’angolo di tiro a Lichtseiner. L’ultimo Samurai!

    Sneijder 7 Wesley ‘the Sniper’: il cecchino come lo chiamano i suoi tifosi. Si incarica di calciare la punizione e beffa Muslera con una traiettoria a giro sul palo opposto del portiere. Continua la sua partita recuperando moltissimi palloni e adattandosi al lavoro sporco che gli ha chiesto Leonardo per via dell’inferiorità numerica. Soffre per un malore intestinale e chiede il cambio, Leo lo incita, lui stringe i denti e si batte al fianco dei suoi come un eroe.

     

    Pagelle Lazio

    Zarate 6.5 Pericolosissimo nel nuovo ruolo  da prima punta che gli ha assegnato Reja. Scarta i difensori come birilli e va alla conclusione con una facilità imbarazzante. Alla prima occasione buona dribbla Julio Cesar e si procura il rigore che poi trasformerà con assoluta freddezza. Fa tremare in più occasioni Ranocchia, che lo soffre in maniera evidente in molte occasioni. Lucio è il giusto ostacolo per fermarlo e nel secondo tempo cala con il resto della squadra.

    Hernanes 5 Il profeta è sparito, in una partita in cui sarebbero servite moltissimo le sue giocate lui si è eclissato in maniera esponenziale. Perde un numero di palloni elevatissimo, e si intestardisce con giocate inutili invece di servire i compagni liberi nello spazio. Una partita giocata con troppa leggerezza e poca cattiveria.

    Biava 4 Ingiustificabile l’errore che regala praticamente lascia solo Eto’o a tu per tu con Muslera. Sfortunato perché ovviamente lo scivolone magari è stato dettato dal campo bagnato, ma in fin dei conti il suo errore è stato determinante in una partita del genere.

    Lichtseiner 6 Non male la partita del terzino destro della Lazio che sfrutta ogni occasione utile per spingere e servire cross utili alle punte o agli inserimenti dei centrocampisti. Buona corsa e buon impegno per uno che non ha mai smesso di crederci nonostante il risultato ribaltato.

    Mauri 5 Il capitano della Lazio parte davvero bene, con una prestazione condita da ottimi passaggi, e buoni inserimenti in fase offensiva. Cercando spesso il dialogo con le punte e con Zarate in particolare. Vera e propria stupidaggine la reazione su Nagatomo, quando da terra lo scalcia e si guadagna gli spogliatoi in anticipo. Punito più per il gesto che per la violenza del calcio, ma in questa partita forse l’elemento fondamentale per portare i 3 punti a casa era proprio mantenere la calma. A lui è mancato questo.

  • Si suicida Cheung Sai-ho: segnò il gol più veloce della storia

    Si suicida Cheung Sai-ho: segnò il gol più veloce della storia

    A soli 18 anni era stato detentore del record per il goal più veloce mai realizzato e a soli 35 anni ha deciso di togliersi la vita. Cheung Sai-ho era uno dei giocatori piu rappresentativi della Nazionale di Hong Kong e in giovanissima età era riuscito a mettere a segno quello che per lungo tempo era stato considerato il gol più veloce della storia: appena 2,8 secondi per mettere la palla in rete durante una partita della Portsmouth Cup del 1993. Poi Cheung ha militato a lungo tra la prima e la seconda divisione del campionato di Hong Kong raggiungendo anche il titolo di miglior giocatore nel 2003 e disputando le ultime stagioni nel “Happy Valley Athletic Association Football Club” dove é stato anche allenatore prima di ritirarsi nel 2008.

    SUICIDIO – Dopo la fine della carriera agonistica il giocatore asiatico aveva aperto un pub ad Hong Kong, e secondo quanto riportato dalla polizia, ieri era tornato a casa intorno alle 4 di notte ed ha avuto un’animata discussione con la moglie per motivi legati ai soldi. Intorno alle 6 Cheung si é lanciato dal 36° piano del grattacielo dove abitava e il terribile schianto ha messo in allarme vicini e vigilanza.

  • Mourinho conquista Perez “è il numero uno al mondo”

    Mourinho conquista Perez “è il numero uno al mondo”

    Senza la vittoria in Coppa del Re molto probabilmente il rapporto tra Josè Mourinho e il Real Madrid si sarebbe interrotto alla fine della stagione. Ma il calcio non si fa con i se e lo Special One ha condotto l’ennesima impresa della sua florida carriera conquistando la quarta coppa nazionale con quattro team diversi.

    La Coppa del Re era il trofeo che mancava alla bacheca personale di Florentino Perez e la conquista permette a lui di fregiarsi di un altro titolo e al Real Madrid di trovare la fiducia giusta per il proseguo della scalata. Il presidente delle merengue elogia il tecnico ed è sicuro che la coppa conquistata è solo il primo titolo di un nuovo progetto

    “La Coppa è stata importante perché ci mancava e per il blasone degli avversari”
    , dice Perez al quotidiano spagnolo ‘As’. “Il Barcellona ha fatto un’ottima stagione due anni fa, nella passata stagione ha conquistato un titolo e quest’anno penso che vincerà la Liga ma gli manca la continuità. Il Real Madrid ha fatto un salto di qualità e speriamo di tornare ancora una volta al vertice del calcio spagnolo”.

    E continua “Certo, i giocatori faranno tutto il possibile. Ma prima bisogna eliminare il Barcellona. Non è un compito facile ma abbiamo dimostrato che si possono battere. Il Real è una squadra giovane con il migliore allenatore e lavoreremo per questo”.

  • Dinho distratto dalla movida, fischi e critiche dal Flamengo

    Dinho distratto dalla movida, fischi e critiche dal Flamengo

    L’amore dei tifosi del Flamengo bisogna conquistarlo sul campo sia se sei uno sconosciuto che uno dei più grandi giocatori brasiliani. Hanno conosciuto la contestazione in maglia rubo negra Romario, Ronaldo e Adriano e adesso sembra sia arrivato il turno di Ronaldinho.

    Il gaucho accolto come un messia da qualche tempo non riesce più ad illuminare il gioco del Flamengo trovando prima le critiche dei cronisti sportivi e adesso anche dei tifosi scontenti del suo rendimento. Durante l’ultima partita, di Coppa del Brasile, finita in parità in casa cntro una squadra sconosciuta all’ennesimo passaggio sbagliato sono partiti i fischi nei confronti del brasiliano.

    Come avvenne a Milano anche in Brasile pare che Ronaldinho sia distratto dalla movida nottura e sopratutto da una nuova fiamma: Dani Mangà divenuta famosa in Brasile per aver “prestato” il suo lato b ad un concorso ideato da Playboy.

    LA FOTOGALLERY DI DANI MANGA’: LA NUOVA MUSA DI RONALDINHO

  • Pozzo: “Valeri è romano” la rabbia dell’Udinese

    Pozzo: “Valeri è romano” la rabbia dell’Udinese

    Questa volta la protesta preventiva tocca all’Udinese e a sbottare è il patron Pozzo che critica apertamente la scelta di Braschi di affidare la partita tra i friulani e il Parma di sabato prossimo all’arbitro romano Valeri “Paolo Valeri è un ottimo arbitro e lo ha dimostrato durante tutto l’arco della stagione, ma forse sarebbe stato preferibile designare un fischietto non originario di Roma per Udinese-Parma”.

    L’allarme di Pozzo serve per tutelare l’Udinese penalizzata due domeniche fa contro la Roma e proprio con i giallorossi e la Lazio si sta giocando il quarto posto “Ci stiamo giocando l’accesso in Champions League con due squadre capitoline e per questo motivo dico che, probabilmente, a Udine potevano designare un arbitro di un’altra città”.

    Scegliere l’arbitro in base alla città di provenienza nelle ultime partite dovrebbe esser sacrosanto vista la pressione psicologica che la città può fare sulla giacchetta nera, lo stesso Lotito qualche settimana fa si lamentò della scelta di Banti livornese come Mazzarri per Napoli-Lazio.

  • Menez sotto choc, sassi contro il parabrezza

    Menez sotto choc, sassi contro il parabrezza

    Chi sa se gli americani sono ancora cosi convinti di aver fatto un affarre acquistando la Roma. La crisi di risultati sta facendo degenerare l’ambiente giallorosso che ai fischi dell’Olimpico e il clima di contestazione ha aggiunto una vile aggressione ai danni di Menez preso come capro espiatorio.

    Il francese ieri al centro delle cronache per un battibecco con Montella è stato raggiunto da alcune sassate sul parabrezza mentre faceva ritorno a casa dall’Olimpico nel post allenamento. Il giocatore che ha sporto denuncia contro ignoti ha subito uno choc non riuscendo a chiudere occhio per tutta la notte e dopo questo episodio si fa sempre più concreto l’addio alla società giallorossa al termine della stagione.

  • Il Milan bis non convince, ecco le cessioni eccellenti

    Il Milan bis non convince, ecco le cessioni eccellenti

    Il Milan ieri non ha offerto una prestazione al di sotto dei canoni di questa stagione permettendo al Palermo di portar via da San Siro un risultato prezioso per il passaggio del turno. La partita, per quanto recuperabile, era per Allegri e la dirigenza una delle ultime occasioni per valutare le cosidette seconde linee in vista della prossima stagione.

    I 70 milioni di euro di buco nel bilancio devono esser ripianati e l’ad Adriano Galliani ha fatto capire di voler agire sugli stipendi dei giocatori e sopratutto su quelli in scadenza. A rischiare sono sopratutto Pirlo e capitan Ambrosini, il primo oltre ad aver un ingaggio altissimo sembra metter in discussione gli equilibri tattici trovati da Allegri in questa stagione e allettato dalle offerte economiche di Juve e Roma potrebbe decidere di lasciare il club. AMbrosini invece pare disposto a discutere il rinnovo al ribasso ma al momento la trattativa è in fase di stallo.

    Ha deluso ancora Sokratis costato in estate 7 milioni di euro tra soldi e contropartite tecniche girate al Genoa e potrebbe esser ceduto per far cassa, la stessa sorte potrebbe toccare ad Antonini anche ieri disattento e confusionario. Per Zambrotta si prospetta un rinnovo fino al 2013 con lo stesso stratagemma usato per Oddo: ingaggio attuale diviso in due stagioni.

    Delicata anche la situazione di Flamini con un ingaggio importantissimo (4.5 milioni di euro a stagione) ma un rendimento deludente e da comprimario. Anche per il francese ci sarà la proposta di rinnovo al ribasso altrimenti potrebbe lasciare Milano