Tag: Curiosità

  • Mexes è ufficialmente del Milan: prime parole da rossonero

    Mexes è ufficialmente del Milan: prime parole da rossonero

    Era un pò il segreto di Pulcinella e finalmente sono arrivate le prime parole da neo-giocatore del Milan di Philippe Mexes. Il centrale francese, che al momento si trova in patria per la riabilitazione dopo l’infortuno al crociato patito nella partita di campionato contro la Juventus, ha rilasciato un’intervista al giornale francese “France Football” nella quale spiega modalità e motivazioni della sua scelta: “Ho deciso di lasciare la Roma dopo l’inverno. Lascio amici come Totti e De Rossi ma per loro, come per me, si volta pagina. Sarei potuto andare via già la scorsa stagione, avevo proposto al club di cedermi visto che stavo giocando poco e così anche la società avrebbe incassato qualcosa. Era anche un modo di restituire un po’ di quello che mi è stato dato. Nel momento in cui ho accettato è stato poi il mio agente a gestire la cosa. Si è svolto tutto in maniera rapida, non ho avuto alcuna esitazione. Solo Roma o Milan mi avrebbero fatto rimanere in Italia, altrimenti sarei andato fuori. Ma vista la velocità con cui si sono svolte le trattative, non ho avuto bisogno di pensarci su troppo“.

    ONORE – Il titolo dell’intervista è “C’est un honneur“, è un onore, come sottolineato da Mexes quando parla della sua nuova società:”Sono effettivamente un giocatore del Milan per le prossime quattro stagioni – (contratto da 3 milioni annui) – . Sono felice di arrivare in questa squadra, una delle più grandi in Italia e nel mondo. Sono orgoglioso. Soprattutto quando vedo questa nuova maglia con lo scudetto. E ora voglio vincere con questa maglia e con quella della Nazionale

    RETROSCENA – Ma i neo-campioni d’Italia non sono stati gli unici a cercare Mexes. Infatti sul giocatore c’era anche l’interesse del Real di Mourinho ma i rossoneri si erano mossi in anticipo rispetto allo Special One e forse a spingere definitivamente il francese verso Milanello è stata anche la chiamata del suo amico Flamini.

  • Stamford Bridge acclama Ivanovic Junior. Video

    Stamford Bridge acclama Ivanovic Junior. Video

    Nel giorno della festa rossonera abbiamo potuto ammirare i figli dei giocatori rossoneri cimentarsi sul rettangolo verde di San Siro dietro ad una palla, i figli di Ibra e di Van Bommel sembravano quelli più capaci, quest’oggi sul web impazza il video di Ivanovic Junior, il piccolo figlio del difensore del Chelsea nel post partita contro il West Ham entra in campo a fine partita ed entusiasma il pubblico partendo da metà campo, seppur con qualche difficoltà, arriva in porta segnando la sua prima rete a Stamford Bridge.

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  • Pelè: “Messi il più forte ma meglio Di Stefano, Platini e Cruyff”

    Pelè: “Messi il più forte ma meglio Di Stefano, Platini e Cruyff”

    Pelè, uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, insieme a Diego Armando Maradona, a margine di una conferenza per la lotta alla violenza durante la prossima Coppa Libertadores 2011, ha parlato in modo trasversale di calcio ed in particolare di talenti di oggi e di ieri, in una serie di parallelismi fra presente e passato.

    A tal proposito, Pelè ha consacrato Lionel Messi come il più forte calciatore in attività, ma ha voluto lasciare un margine fra la Pulce argentina ed altri due mostri sacri del passato, ossia Cruyff, Platini e Di Stefano. In particolare, Pelè ha voluto ricordare le straordinarie capacità di Alfredo Di Stefano stesso, storica bandiera del Real Madrid fortissimo tecnicamente con entrambi i piedi, ma anche nel gioco aereo.

    La minore incisività di Messi, secondo Pelè, sarebbe legata alla sua stazza fisica di dimensioni ridotte, che lo costringe a compiere sforzi fisici maggiori rispetto ad i suoi avversari nel corso degli incontri. Il calcio moderno, inoltre, molto più dinamico e fisico del passato, costringe infatti ad un dispendio energetico molto più elevato, e da ciò consegue la durata inferiore dei cicli calcistici, così com’ è accaduto a Kakà ed a Ronaldinho, ben presto sopravanzati proprio da Messi e da Cristiano Ronaldo.

    Infine, Pelè ha voluto rilasciare un commento anche sulla prossima finale di Champions League fra Manchester Utd e Barcellona, fotografando le caratteristiche delle due finaliste: una con un gioco tipicamente “inglese”, l’altra con il plusvalore Lionel Messi.

  • La fuga di Diego, addio Germania. Futuro bianconero?

    La fuga di Diego, addio Germania. Futuro bianconero?

    La nuvoletta nera che da un pò ha preso residenza sulla Torino bianconera sembra aver contagiato uno dei giocatori passati nelle ultime, nefaste, annate juventine. Stiamo parlando di Diego: arrivato all’ombra della Mole come “colpo di mercato” e andato via con l’etichetta di “bidone”, nella sulla seconda avventura in Germania il talento brasiliano non è riuscito a bissare le prodezze che avevano convinto Secco&Co. ad investire su di lui 25 milioni di euro, ma è addirittura riuscito a peggiorare la sua situazione.

    FUGA IN BRASILE – Dopo una stagione deludente dal punto di vista personale (30 presenze e 6 gol) e con una salvezza guadagnata all’ultima giornata col Wolfsburg, Diego pensa bene di disertare la cruciale sfida contro l’Hoffenheim dopo aver saputo di non essere tra i titolari e successivamente parte per il Brasile. Per i dirigenti tedeschi è la goccia che fa traboccare il vaso ed appare inevitabile la decisione di metterlo sul mercato. Ma vendere Diego non appare semplice per svariati motivi: in primis l’alto ingaggio percepito dal brasiliano ed in secondo luogo il prezzo del cartellino che non può scendere sotto i 10 milioni, visti i 16 che il club ha sborsato per riportarlo in terra tedesca. Inoltre le ultime due deludenti stagioni non aiutano a mettere in vetrina il calciatore che nonostante le indiscusse qualità tecniche sembra aver perso quella tranquillità che gli permetteva di compiere giocate di altissima scuola in quel di Brema. E la prima bocciattura è arrivata dalla sua ex-squadra che tramite il direttore sportivo Allofs ha già fatto sapere che non intende riportare a casa Diego: “Non possiamo premiare un giocatore per un comportamento simile“.

    PRETENDENTI – Il futuro del brasiliano appare ancora bianconero: non un clamoroso ritorno alla Juve ma bensì un trasferimento al Botafogo, squadra brasiliana che avrebbe già presentato un’offerta per riportarlo a casa. Nel mercato europeo da segnalare un interessamento del Liverpool che sta valutando se dare una possibilità di riscatto ad un giocatore che quando è in forma (fisica e mentale) può fare la differenza.

  • Balotelli – Mancini, ennesima lite in campo

    Balotelli – Mancini, ennesima lite in campo

    Vincere aiuta a vincere è il motto in casa Manchester City, trasmesso dal tecnico italiano Roberto Mancini, dopo la levata al cielo del primo trofeo stagionale, vincendo contro lo Stoke City a Wembley e conquistando la tanto desiderata F.A. Cup. Poco tempo per festeggiare per i Citizens, è questo l’ordine di scuderia imposto ai giocatori, in vista delle prossime due partite di Premier League che potrebbero consegnare in caso di 2 vittorie e 6 punti il terzo posto in classifica alla banda Mancini, svalcando i Gunners di Wenger e evitando in questo modo i preliminari di Champions League, entrando nell’Europa che conta direttamente dalla porta principale.

    Clima disteso e tutti contenti e felici? Niente affatto perché a rovinare tutto (quasi fosse una novità), ci pensa Mario Balotelli. Secondo quanto riporta il tabloid britannico Mirror Sports, tra Bad Mario e Mancini ci sarebbe stata una lunga discussione sul campo di allenamento. Tutto nato dall’insistenza di Balotelli di volersi allenare con i compagni nonostante il tecnico italiano gli avesse ordinato di continuare a fare fisioterapia per risolvere il problema accusato al ginocchio. Passano soli cinque minuti e Super Mario si ripresenta sul campo per allenarsi, facendo andare su tutte le furie Roberto Mancini. La discussione diventa una lite, e tra i due volano parole grosse, a tal punto che per sedare gli animi è necessario l’intervento di Fausto Salsano vice di Mancini.  Trascinato via a forza, il giovane talento italiano molto nervoso per l’accadatuo ha continuato a lanciare occhiatacce al suo tecnico.

    Un’altra balotellata, che dimostra come la volontà di cambiare del giocatore sia soltanto fittizia, anche perché solo qualche giorno fa lo stesso giocatore aveva speso splendide parole per il suo tecnico, definendolo speciale, e chiarendo come per diventare un grande giocatore avrebbe dovuto ascoltarlo di più.

    Parole parole parole cantava Mina….

  • Caso Borriello, arrivano i primi chiarimenti

    Caso Borriello, arrivano i primi chiarimenti

    Arrivano i primi chiarimenti sul caso Borriello e sulle presunte irregolarità relative all’iscrizione nei bilanci del Milan della plusvalenza sulla cessione del bomber campano alla Roma. A far luce sulla situazione è l’avvocato Mario Stagliano, esperto di controversie in ambito calcistico e già ex vice capo dell’Ufficio Indagini della Federcalcio: “La formula del contratto di Borriello giuridicamente non vuol dire proprio nulla. E metterlo a bilancio è una forzatura terrificante“. Ma non sembrano esserci immediati pericoli di classifica per le due squadre: “Questa mi pare una classica violazione prevista dall’articolo 8 comma 3 del codice di giustizia sportiva che prevede solo un’ammenda con diffida. Non c’è penalizzazione perché non sono documenti che sono serviti per ottenere la licenza Uefa o per ottenere l’iscrizione al campionato”.

    Dunque i tifosi possono dormire sonni tranquilli visto che se dovesse essere accertata la colpevolezza delle loro squadre queste ultime rischiano solamente una sanzione pecuniaria. Lo Scudetto rimane nella Milano rossonera.

  • Be the new king, gioca con Puma e diventa il nuovo re

    Be the new king, gioca con Puma e diventa il nuovo re

    Puma da sempre attenta al giusto mix tra tradizione e innovazione in occasione del lancio delle nuove Puma King Finale ispirata alla “famosissima” Mexico 1986, la scarpa di Maradona e Pelè, ha indetto un interessante Contest che mira a premiare 8 talenti in erba faceondogli vivere il sogno azzurro a Coverciano in un quadrangolare il prossimo 11-12 giugno e che mirerà a selezionare il “the new King” con in palio uno stage in una squadra sponsorizzata Puma del campionato italiano, spagnolo, tedesco o inglese.

    Partecipare a “The Puma new King”, basta infatti andare sul mini portale messo a disposizione della Gazzetta e caricare un proprio video, mettendo in risalto il proprio talento e del proprio ruolo. Inoltre Puma, nel consolidare il suo contributo nel sociale organizzerà dei Puma Day percorrendo l’intero stivale e con l’aiuto di società giovanili visionerà gli aspiranti campioni dandogli la possibilità di vivere il sogno azzurro, per gli altri ragazzi saranno comunque a disposizione gadget e buoni sconti da utilizzare nei centri Puma.

    Le Puma King mettono insieme tre generazioni differenti, se le classiche infatti sono pensate per un target over 30 per tutti gli sportivi che vivono ancora del ricordo dei grandi idoli come Maradona o Matthaus, ai modelli Speed indossati da Samuel Eto’o e Power calzate da Buffon e Chiellini.

  • Per l’Europa si gioca in posticipo: Udinese, Lazio, Juve e Roma alle 20.45

    Per l’Europa si gioca in posticipo: Udinese, Lazio, Juve e Roma alle 20.45

    Nell’ultima giornata di serie A, in programma il 22 Maggio, non saranno previsti anticipi al sabato, ma verranno disputate in contemporanea alle 20.45 di domenica sera i match validi per l’ assegnazione del quarto posto in classifica,  per la qualificazione ai preliminari di Champions League, Lecce-Lazio ed Udinese-Milan. Inoltre, anche i match che potrebbero assegnare le due posizioni restanti per la prossima Europa League, ossia Juventus-Napoli e Roma-Sampdoria verranno disputate in notturna alle 20.45 ed in contemporanea, fermo restando che la terza posizione per l’Europa League spetta già al Palermo perchè finalista di Coppa Italia.

    Alle 18 di domenica, invece, si disputeranno le restanti gare in programma, ossia Bologna-Bari, Brescia-Fiorentina, Cagliari-Parma, Genoa-Cesena, Inter-Catania e Palermo-Chievo.

  • Moratti: la Coppa Italia in regalo e gli auguri a Mancini

    Moratti: la Coppa Italia in regalo e gli auguri a Mancini

    Il presidente nerazzurro Massimo Moratti oggi compie 62 anni, e chiede ai suoi giocatori di ricevere un regalo speciale, anche se posticipato, ossia la conquista della Coppa Italia, nella finale contro il Palermo prevista per il 29 Maggio prossimo.

    Il presidente Moratti, poi, è ritornato anche sulla partita disputata ieri dalla su Inter contro il Napoli, che con il pareggio per 1 a 1, ha sancito la definitiva conquista del secondo posto per i nerazzurri, proprio davanti ai partenopei terzi in classifica.

    Un’Inter che, secondo Moratti, ha mostrato segnali di crescita, in buona condizione fisica e di forma, anche da parte di Diego Milito, flagellato da numerosi acciacchi in stagione ed ora sulla via della ripresa fisica. 

    Moratti, poi, ha parlato anche di Roberto Mancini, ex tecnico dell’ Inter ed attualmente mister del Manchester City, che ha appena conquistato la Fa cup in finale contro lo Stoke City: il numero uno nerazzurro, in occasione della vittoria, ha inviato un messaggio al tecnico jesino per complimentarsi con lui, e per augurargli che – come per la Coppa Italia vinta – la Fa Cup conquistata sia l’ inizio di un ciclo di vittorie.

    Infine, una battuta anche sul mercato, ed in particolar modo sul probabile acquisto del giocatore belga Hazard, che ha dichiarato di essere lusingato dai complimenti che Moratti gli aveva rivolto: ” Ho letto anche io le dichiarazioni del giocatore, ma la mia era una battuta legata più ad un discorso fatto in famiglia. È certamente uno dei giocatori che seguiamo, ma credo che ogni volta che se ne parla il suo prezzo aumenti “.

  • Hernanes come Nedved. Juve, ennesimo flop

    Hernanes come Nedved. Juve, ennesimo flop

    Andiamo a scoprire i migliori e i peggiori della penultima giornata del massimo campionato con la nostra rubrica “Liscio e Sbalascio“:

    Davanti a tutti nella classifica dei Lisci troviamo il “Profeta” Hernanes, che alla sua prima stagione con la maglia della Lazio eguaglia il record di reti messe asegno da un centrocampista che apparteneva al campione ceco Pavel Nedved con 11 gol. A Lecce potrebbe definitivamente entrare nella storia del club, arrivando a quota 12 (ed essere così il centrocampista più prolifico in una stagione dei biancocelesti) e, Udinese-Milan permettendo, regalando ai suoi la qualificazione ai preliminari della prossima Champions League. E’, dopo Ibrahimovic e Cavani, l’acquisto più azzeccato della Serie A. Complimenti a Lotito!

    Secondo posto alla “Formica Atomica” Sebastian Giovinco, il quale ci ha preso gusto a far sprofondare sotto i suoi colpi la sua squadra del cuore, che è quella che poi lo ha lanciato al grande calcio, la Juventus. Come già successo all’andata, fa impazzire i suoi ex-compagni regalando al suo pubblico giocate di alta classe e l’attesa vittoria. I dirigenti bianconeri molto probabilmente lo stanno rimpiangendo, e non poco…Che sia il suo riscatto il vero colpo della Juve nella prossima stagione?

    Al terzo Liscio collochiamo le due neopromosse che al contrario del Brescia hanno saputo guadagnarsi la salvezza attraverso il bel gioco, impressionando piacevolmente gli addetti ai lavori: Lecce e Cesena, due squadre molto diverse, ma che hanno avuto in comune il vero obiettivo principale di questa stagione, ossia la permanenza in Serie A. Ora le due squadre potranno affrontare serenamente il finale di stagione e prepararsi a un nuovo ed emozionante campionato.

    Tra gli Sbalasci è doveroso citare il disastro del quale è stata protagonista la Sampdoria, che in un anno esatto è passata dalla qualificazione ai preliminari di Champions alla Serie B. Un vero è proprio dramma, se si pensa che a inizio stagione gli obiettivi erano ben altri. Sicurmante il fallimento dei blucerchiati è iniziato dopo la vicenda Cassano, il quale su ceduto dopo una furibonda lite col presidente Garrone (ora Fantantonio gioisce per aver conquistato lo scudetto col Milan, Garrone piange). Non contento dell’ “affare” concluso, si è permesso il lusso di lasciar via l’altro ex-gioiello di casa Samp, Pazzini, cedendolo all’Inter per poco più di 15 milioni (compreso il cartellino di Biabiany), quando in estate aveva affermato che non si sarebbe mosso da Genova neanche per 100 milioni. Un’esagerazione, è vero, ma cosa ci ha guadagnato ora da queste 2 importanti perdite? Niente, anzi, a nostro parere sono stati buttati soltanto anni importanti di lavoro, dai quali la Sampdoria ne aveva tratto un gran beneficio, partecipando prima alla Coppa Uefa, arrivando l’anno successivo in finale di Coppa Italia persa ai rigori contro la Lazio e raggiungendo l’insperato traguardo Champions League, sogno spezzato bruscamente da una rete di Rosenberg al 94′ di Samp – Werder, che ha permesso alla squadra tedesca di giocare la competizione europea più importante proprio a discapito dei doriani. Auguriamo comunque alla squadra blucerchiata di ritornare il prima possibilie nella massima serie, anche se la fiducia nei Garrone dopo questo scempio è praticamente terminata.

    Un altro Sbalascio dovuto riguarda la Juventus: ancora un altro anno senza Champions League, praticamente fuori dall’Europa League (deve vincere col Napoli e sperare in una debacle casalinga della Roma contro la Sampdoria già retrocessa) tanti soldi spesi, squadra rivoluzionata; risultato??? sempre lo stesso, anzi peggio, se si pensa che la stagione scorsa è stato conquistato l’ultimo posto per l’Europa. Dal 2008 ad oggi la società bianconera sta facendo i passi del gambero: anzichè andare avanti e migliorare, va indietro e peggiora. Sintomo di una società che non c’è, di un allenatore che non è riuscito a farsi capire e di un gruppo che sembra essersi sfaldato, sempre se c’è stato un gruppo alla Juventus. Ora si accorgono tutti del fallimento totale, persino i giocatori, come Chiellini che proprio stamane ha dichiarato che alla Juve non esiste un gruppo: ma l’abbiamo visto tutti che i giocatori della Juve non sono un gruppo. Neanche una squadra della Terza Categoria giocherebbe così male come la squadra bianconera. L’ennesimo fallimento di una stagione catastrofica farà riflettere i dirigenti di Madama, perchè agli occhi del mondo la Juventus non può sembrare così debole essendo la squadra italiana con più tifosi al segiuto e soprattutto una società blasonata. Ci auguriamo di vederla di nuovo ai fasti di un tempo il prima possibile.

    Ultimo posto va alla Roma, che in una giornata iniziata col botto per il vantaggio firmato Loria, si fa beffare prima da Bergessio e poi da Gomez perdendo malamente le speranze di Champions, dove potrebbero accedere i cugini laziali. Ma non è tutto, ancora l’aritmetica non la vede qualificata per la prossima Europa League, magra consolazione della stagione che sta per giungere al termine, anche se dovrebbe essere una formalità, in quanto affronterà una Samp già retrocessa la quale l’unico stimolo che avrà per giocare sarà dimostrare almeno un pò di orgoglio dopo questo terribile epilogo. Non è di certo quello che si aspettava il nuovo patron Di Benedetto, ma proprio per questo le risorse su cui puntare in estate non mancano…