Tag: Curiosità

  • Dal Milan Club l’invito a votare Berlusconi. Polemica sul web

    Dal Milan Club l’invito a votare Berlusconi. Polemica sul web

    Mi è capitato spesso in questi anni, con Berlusconi nella duplice veste di Presidente del Consiglio e presidente del Milan di imbattermi in forum dove i tifosi di squadre avversarie accusano quelli rossoneri di esser soggiogati da promesse di campagne acquisti faraoniche o colpi ad effetto in cambio di un sostegno alle elezioni.

    Le accuse , lo scorso week end sono aumentate ulteriomente mettendo all’indice la maestosa festa scudetto del Milan come l’ennesimo tentativo di condizionare l’elettorato in una sorta di spot. Il risultato milanese, come ben sappiamo, questa volta ha però dato torto ai denigratori, Pisapia è riuscito non solo a portare la Moratti al secondo turno ma anche di superarla nel numero di consensi ottenuti.

    E’ da qualche giorno che in rete però circola la lettera che Sandro Capitanio, presidente dei Milan Club, ha mandato a tutti i soci ricordando i successi rossoneri sotto l’era Berlusconi chiudendo con una esortazione a recarsi alle urne e votare per il Pdl “Qualora tu fossi un elettore del centrodestra, domenica e lunedì, recandoti alle urne potrai votare facendo una croce sul simbolo del Popolo della Libertà e potrai scrivere il suo nome ‘Berlusconi’ nello spazio per la preferenza sulla scheda azzurra”.

    Ovviamente i commenti sul web sono più o meno coloriti ma il concetto ripetuto un pò da tutti è che la politica deve stare fuori dal calcio e pur se Berlusconi riveste la doppia carica non può chiedere il voto ai tifosi rossoneri. Di seguito vi riportiamo le immagini della lettera tratte da La Repubblica.it

  • Albo d’Oro Europa League: la seconda volta del Porto

    Albo d’Oro Europa League: la seconda volta del Porto

    La prima coppa europea della stagione va al Porto pigliatutto di Andrè Villas Boas che nella finale disputata ieri a Dublino ha sconfitto i connazionali dello Sporting Braga, che arrivava per la prima volta a questo traguardo, per 1-0 con gol decisivo del capocannoniere della competizione con 17 reti (battuto il record di Klinsmann), il colombiano Falcao.

    Per i Dragoes si tratta della seconda coppa della propria storia, la prima da quando la Coppa Uefa ha cambiato nome in Europa League. Le squadre che possono vantare più successi sono Juventus, Inter e Liverpool con 3 trofei vinti a testa.

    Albo d’Oro (dal 1990)

    Stagione Campione
    2010-2011 PORTO
    2009-2010 ATLETICO MADRID
    2008-2009 SHAKTHAR DONETSK
    2007-2008 ZENIT SAN PIETROBURGO
    2006-2007 SIVIGLIA
    2005-2006 SIVIGLIA
    2004-2005 CSKA MOSCA
    2003-2004 VALENCIA
    2002-2003 PORTO
    2001-2002 FEYENOORD
    2000-2001 LIVERPOOL
    1999-2000 GALATASARAY
    1998-1999 PARMA
    1997-1998 INTER
    1996-1997 SCHALKE
    1995-1996 BAYERN MONACO
    1994-1995 PARMA
    1993-1994 INTER
    1992-1993 JUVENTUS
    1991-1992 AJAX
    1990-1991 INTER
    1989-1990 JUVENTUS

    Albo d’Oro – Vittorie per club

    ….. Squadra
    3
    JUVENTUS
    3 INTER
    3 LIVERPOOL
    2 BORUSSIA MONCHENGLADBACH
    2 TOTTENHAM
    2 REAL MADRID
    2 IFK GOTEBORG
    2 PARMA
    2 FEYENOORD
    2 SIVIGLIA
    2 PORTO
    1 ANDERLECHT
    1 PSV EINDHOVEN
    1 EINTRACHT FRANCOFORTE
    1 IPSWICH
    1 BAYER LEVERKUSEN
    1 NAPOLI
    1 AJAX
    1 BAYERN MONACO
    1 SCHALKE
    1 GALATASARAY
    1 VALENCIA
    1 CSKA MOSCA
    1 ZENIT SAN PIETROBURGO
    1 SHAKHTAR DONETSK
    1 ATLETICO MADRID

    Foto credits Uefa

  • Giuseppe Rossi incornato da un toro all’addio al celibato di Diego Lopez

    Giuseppe Rossi incornato da un toro all’addio al celibato di Diego Lopez

    I pericoli sono sempre in agguato, anche durante i festeggiamenti per un addio al celibato. Se lo ricorderà d’ora in poi Giuseppe Rossi, attaccante azzurro in forza al Villarreal che durante i festeggiamenti per l’addio al celibato del portiere Diego Lopez, all’interno di una fattoria, è stato colpito da un “dannato” toro alle gambe, come lo stesso attaccante ha commentato sulla sua pagina di Twitter.

    Giuseppe Rossi ed i suoi compagni di squadra, invitati alla festa, avrebbero iniziato a correre inseguiti dai tori, ed uno di essi ha colpito alle gambe Pepito. Ma, come precisa su Twitter, “sono ancora saldo sulle mie gambe”. Tutto è bene quel che finisce bene.

  • Da Gattuso a Pastore, con Sabatini la Roma è in buone mani

    Da Gattuso a Pastore, con Sabatini la Roma è in buone mani

    E’ stato ieri il futuro presidente DiBenedetto a darne l’ufficializzazione affidandogli il mercato della rinascita giallorossa e oggi Walter Sabatini è in partenza per l’Argentina alla spasmodica ricerca di possibili colpi di mercato. L’ex ds di Palermo e Lazio è considerato uno dei migliori talent scout del nostro campionato, abile nell’individuare futuri campioni ancora in erba, nel suo curriculum infatti spiccano le scoperte di Gattuso e Giunti al tempo del Perugia fino ai più recenti Hernandez e Pastore per il Palermo, è stato ds dei cugini laziali portando in dote il cartellino di Kolarov acquistato per soli 800 mila euro e rivenduto da Lotito la scorsa estate per 18 milioni al Manchester City registrando una grossa plusvalenza, da raccontare anche la storia di Acquah scoperto in un oratorio e pagato poche migliaia di euro è adesso la prima alternativa a centrocampo per Delio Rossi.

    Il lavoro a cui è chiamato adesso a Roma è ambizioso in quanto i giallorossi devono subito esser competitivi e investire su giovanissimi potrebbe esser rischioso per una piazza entusiasta si ma pronta ad infiammarsi ai primi cenni di resa.

    Sabatini oggi partirà per la missione Argentina alla ricerca di colpi importanti e low cost per presentarsi nel migliore dei modi ai suoi nuovi tifosi. La Roma, in attesa di sciogliere il nodo relativo alla guida tecnica cerca infatti giocatori universali per non scontentare nessun allenatore, pare ancora certo l’interesse per i rosanero Hernandez e Pastore cosi come trovano conferme gli acquisti dei due talenti della Dinamo Zagabria Ivan Tomecak e Milan Badelj.

    I nomi sul taccuino prima del viaggio in Sudamerica sembrano esser quelli di Galeano dell’Indipendiente, dell’ormai famoso Lamela, e del bomber del Tigre accostato al Napoli Stracqualursi. Non è escluso però l’acquisto di qualche giocatore da inserire nella cantera giallorossa per il futuro, come Leandro Paredes considerato un piccolo sosia di Pastore.

  • Torre del Grifo Village, il capolavoro di Lo Monaco e Pulvirenti

    Torre del Grifo Village, il capolavoro di Lo Monaco e Pulvirenti

    Questa è una favola, è una favola perchè chi conosce il sud sa che non è facile realizzare nulla, che non è facile esser efficienti e competitivi in una terra che per forza di cose è portata spesso a farsi del male. Oggi il Torre del Grifo Village apre i battenti e a Catania, nel profondo sud grazie alla passione di Pulvirenti e alla capacità di Pietro Lo Monaco vi è un centro in grado di far invidia a tutta Italia.

    Un progetto nato e realizzato in appena 18 mesi che permetterà al Catania di puntare a nuovi traguardi, consolidando la serie A e perchè sognando un posto nell’Europa che conta. I Centro Sportivo si estende su 35 ettari in cui sono ricavati 4 campi di calcio, due dei quali in erba sintetica, un centro medico, due piscine, una palestra attrezzatissima. E, ancora, centro benessere, ristoranti, un albergo per prima squadra e vivaio, due sale stampa, negozi e tanto spazio verde.

    All’inaugurazione oggi sono intervenuti i presidenti di Roma e Lazio e il ministro della Difesa Ignazio La Russa che si è commosso per l’opera realizzata “Catania diventa la Milano del Sud quando si è di fronte a realizzazioni così maestose e funzionali. Se pensiamo che il centro sportivo di Torre dell Grifo è stato realizzato in diciotto mesi, non si può che applaudire all’idea del Catania che non ha eguali al Sud e, forse, in Italia. Pulvirenti merita gli applausi”

    Emozionato anche il presidente Pulvirenti “In questi giorni ho pensato a tutto quello che è stato realizzato dalla nostra società e ho pensato a quello che successe ben 10 anni fa quando conobbi Bonanno e Lo Monaco – ha detto Pulvirenti, come riporta Itasportpress –. Iniziò infatti così la mia avventura con il Catania. Ci sedemmo a parlare e subito capì che avevo a che fare con persone speciali e che ci sapevano fare. Dopo tre anni, capitò l’occasione di acquistare la società del Catania. Era una occasione unica che non potevo perdere da catanese e da tifoso rossazzurro. Andammo a Roma da Gaucci per firmare in poco meno di due ore l’accordo per il passaggio di società. Nella prima conferenza stampa ci eravamo prefissati due obiettivi: Serie A e centro sportivo. Oggi abbiamo centrato entrambi i traguardi. Nel giorno più importante per la nostra società io voglio ringraziare il direttore Lo Monaco perchè senza di lui non avremmo mai potuto realizzare tutto questo. Tengo a precisare che questo centro sportivo è di proprietà della società Calcio Catania ed è quindi esclusivamente un patrimonio che resterà per sempre al Catania. Uno dei quattro campi sarà dedicato alla memoria delle forze armate cadute nelle missione di pace internazionali.”

  • Ranking Fifa, Italia sempre nona. La Spagna in testa

    Ranking Fifa, Italia sempre nona. La Spagna in testa

    L’ Italia di Cesare Prandelli conserva la sua nona posizione nel ranking Fifa, restando così fra le top ten, che nel mese di Maggio è rimasta pressocchè invariata, anche per il ridotto numero di incontri di prima fascia disputati dal mese di Aprile ad oggi.

    In testa rimangono, così, i Campioni del Mondo in carica, ossia le “furie rosse” della Spagna, con un totale di 1857 punti , seguiti dalla Nazionale Orange, l’ Olanda, e dal Brasile al terzo posto. A seguire, poi, si trovano la Germania, l’Argentina, l’Inghilterra, l’ Uruguay, il Portogallo, l’Italia, con 1019 punti, e la Croazia.

    Curioso, inoltre, il balzo in avanti di dieci posizioni in classifica compiuto dall’ Afghanistan, che si è così portato al 164 esimo posto in graduatoria.

  • Moggi replica a Moratti “grande grazie a Calciopoli”

    Moggi replica a Moratti “grande grazie a Calciopoli”

    Non si è fatta attendere molto la risposta di Luciano Moggi a Massimo Moratti dopo le confessioni di quest’ultimo a Giulio Golia in onda questa sera. Il numero uno nerazzurro nel corso della lunga intervista aveva affermato che il calcio attuale è migliore proprio per la mancanza di big Luciano evidenziando oltretutto che i successi precedenti al 2006 in casa bianconera non sono in discussione solo per la mancanza di intercettazioni.

    Big Luciano intervenuto a Radio Sportiva replica duramente a Massimo Moratti confermando l’antipatia congenita “Ritengo che Moratti non sia in grado di dire se il calcio è migliore o peggiore, è una persona che ha approfittato di Calciopoli per diventare grande” – e poi continua – “L’Inter non era intercettata. Vorrei che Moratti stesse zitto, anche per la questione dei passaporti falsi. Hanno utilizzato Nucini per due anni, roba da retrocessione immediata. Il processo sportivo ha detto che non c’erano illeciti da parte della Juve, questa è la verità. Non voglio passare sopra le persone, ma voglio difendermi”.

    L’INTERVISTA DI MASSIMO MORATTI A LE IENE SHOW

    Poi una stoccata anche sulla Juve e sulla decisione di prender Pirlo per un nuovo ciclo “Pirlo sarebbe un acquisto sbagliato, fisicamente non sta bene. Ha già 32 anni, se costruisci un gruppo nuovo con giocatori di 32 anni sbagli in partenza. Non voglio dire che Pirlo non ha qualità, dico che questo Pirlo non è quello del passato”.

  • Serena Williams hot su Twitter

    Serena Williams hot su Twitter

    Serena Williams continua a far parlare nonostante la sua assenza dal campo da gioco, la tennista che ha da poco annunciato il forfait al Roland Garros ha scatenato la curiosità dei suoi tifosi ma anche la critica per una foto apparsa sul suo canale Twitter che la ritrae dietro una tenda bianca in mutande e reggiseno. L’immagine è stata online per poche ore vista l’accesa critica che l’accusa di eccedere nelle provocazioni.

  • La nuova maglia del Barcellona, strisce corte e sponsor

    La nuova maglia del Barcellona, strisce corte e sponsor

    Dopo la presentazione delle maglie del Milan anche il Barcellona presenta la nuova divisa con tre novità sostanziali: lo sponsor sulla maglia, le strisce più piccole e il colore nero per la casacca da trasferta. E’ sicuramente la decisione di inserire un marchio sulla maglia la scelta epocale in casa blaugrana, la Qatar Foundation sostituisce l’Unicef ma a differenza di quest’ultima verserà 150 milioni di euro per i prossimi cinque anni nelle casse del Barcellona.

  • Moratti a le Iene Show “senza Moggi un calcio migliore”

    Moratti a le Iene Show “senza Moggi un calcio migliore”

    Massimo Moratti si concede ad una lunga intervista alle Iene Show in onda questa sera abbracciando tutti gli argomenti caldi, dal calciomercato a Moggi e Calciopoli fino al rapporto con Benitez e Leonardo. Il presidente nerazzurro confessa che con la nuova Juve i rapporti sono ottimi, confermando la stima per Andrea Agnelli ma tiene ancora una volta a precisare la leggittimità dello scudetto del 2006 “Durante calciopoli c’erano delle magagne ecco perchè c’è gente che è stata beccata. Se c’erano anche prima? Credo di si, solo che hanno avuto la fortuna di non essere intercettati. Con la Juventus va tutto bene, con l’attuale società i rapporti sono buoni e Andrea Angelli è un ragazzo molto serio e preparato. Sono stupito dal fatto che i bianconeri non siano arrivati nemmeno in Europa League, spero comunque che Andrea Agnelli superi con serenità questo momento difficile. La Juve rivuole due Scudetti? Uno è nostro, ne scelga un altro. Questo un calcio migliore senza di Moggi? Non posso dire di no…”

    La scelta di Benitez e il rapporto con Leonardo
    “Non era l’allenatore giusto da prendere per il dopo Mourinho, avrei dovuto prenderlo più in là quando serviva un tecnico per ricostruire, ma all’Inter quest’anno da ricostruire non c’era nulla. Devo dire che alla fine mi ha fatto arrabbiare. Leonardo invece ha lavorato con grande professionalità, ha fatto quel che doveva. Mou? Non lo sento da un mese”.

    Il mercato

    “Da 1 a 10 quante possibilità che arrivino all’Inter? Pastore 5, Sanchez è troppo caro quindi 4, Cavani 1, Ibra zero ma mi piacerebbe dire 10, Messi mi piacerebbe dire 8 ma è zero. Il mio affare migliore? La cessione di Ibra”.