Un traffico di figurine Panini false della collezione calciatori 2009-2010 e’ stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Latina. Per ora le figurine “taroccate” riguardano solo questo campionato di Serie A ma non si esclude che questo “giro” sia in moto già da qualche anno. I falsi venivano stampati in Campania e sono stati scoperti grazie ad alcuni collezionisti che hanno riscontrato, evidentemente, errori e anomalie nelle figurine.
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Brasile: Ronaldinho ai Mondiali? Per la Panini si
Ronaldinho farà parte della truppa verdeoro ai mondiali in Sud Africa di questa estate, per la Panini si. A darne notizia è stata Marina De Sousa, figlia del disegnatore di fumetti Mauricio, che ha assistito alla presentazione della raccolta. In Brasile l’album sarà in vendita da martedì.
E’ però arcinoto che tra il fantasista del Milan e Dunga i rapporti si siano incrinati e in quel ruolo l’ex giocatore viola gli preferisce Robinho, ma è difficile sapere se sarà stato una fuga di notizie dall’entourage brasiliano o un tentativo di convincerlo da parte degli ideatori dell’album. Nell’album oltre al brasiliano è presente anche David Beckham tra le fila dell’Inghilterra.
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Calcio: Top 10 dei migliori talenti italiani under 23
Il Pallonaro presenta la lista dei 10 migliori talenti italiani Under 23, vale a dire i migliori calciatori nostrani nati a partire dal 1 Gennaio 1987. La palma di Top Player è stata attribuita a SuperMario Balotelli, la punta tutta genio e sregolatezza sia dentro che fuori dal campo che rappresenta la croce e la delizia del popolo interista; ai suoi fianchi nell’ideale podio si posizionano Giuseppe Rossi e Davide Santon ,ossia due punti fermi della Nazionale Azzurra del domani.
1 Mario Balotelli ( attaccante, classe 1990,Inter). Sin da giovanissimo ha fatto vedere mirabilie sul rettangolo verde esordendo nella stagione 2005/06 in C1 al Lumezzane tra i professionisti, prima di passare nelle giovanili nerazzurre. Sotto la gestione Mancini ha contribuito con gol e giocate d’autore alla conquista di numerosi allori mentre con Mourinho ha un rapporto molto difficile. Se riuscisse a limitare alcuni eccessi caratteriali potrebbe diventare un autentico Big del calcio europeo.
2 Giuseppe Rossi (attaccante, classe 1987, Villareal). Cresciuto nel Parma, questo italo-americano ha cercato e trovato fortuna fuori dalla Stivale Tricolore prima in Inghilterra (Manchesterd Utd, Newcastle) e poi in Spagna (Villareal). Seconda punta dallo spiccato senso del gol e dai mezzi tecnici da primo della classe: il C.T. Lippi lo ha già inserito nel giro della Nazionale Maggiore nella quale si candida a rivestirne i panni del leader per i prossimi due lustri.
3 Davide Santon (difensore, classe 1991, Inter). Terzino che gioca indifferentemente tanto a sinistra quanto a destra, è definito il ‘Maldini Nerazzurro’: come il celebre Paolo, infatti, ha esordito giovanissimo si in un top club siain Nazionale ma,, vista la società di appartenenza forse sarebbe più opportuna la definizione di ‘Novello Facchetti’. Predestinato.
4. Andrea Ranocchia (difensore, classe 1988, Bari). Esordisce giovanissimo nell’Arezzo imponendosi come una delle rivelazioni del campionato di Serie B targato 2006-07. Entrato in orbita Genoa, ha completato il suo iter di maturazione a Bari; attualmente infortunato, pare sia destinato con ogni probabilità a ringiovanire la difesa dell’Inter. Fisico impressionante e senso dell’anticipo sono le sue migliori caratteristiche.
5 Antonio Candreva (centrocampista, classe 1987, Juventus). Centrocampista in grado di giocare indifferentemente come interno o come esterno nella linea mediana del campo, rende al meglio quando può giostrare come trequartista; ha avuto esperienze inoltre come vertice basso del rombo di centrocampo. Un vero e proprio jolly, insomma, che ha già esordito in Nazionale (Italia-Olanda 0-0 del 14-11-09). Lodigiani,Ternana,Udinese e Livorno le tappe del suo cammino prima di sbarcare nella Torino bianconera.
6 Leonardo Bonucci (difensore, classe 1987, Bari). Con Ranocchia non solo rappresenta la coppia centrale del Bari e quella rivelazione dell’attuale stagione calcistica ma probabilmente il futuro tandem difensivo della Nazionale (Giorgio Chiellini permettendo). In comproprietà tra Bari e Genoa, ha attirato su di sé le attenzioni di Milan e Juventus: quale di queste due Big si accaparrerà le sue prestazioni?
7 Sebastian Giovinco (trequartista, classe 1987, Juventus). Per mezzi tecnici ha davvero pochi rivali ma nelle ultime due stagioni tra scarso impiego e problemi fisici sembra aver interrotto la sua ascesa (condizionata anche dalle pessime annate della sua Juventus). Soprannominato la ‘Formica Atomica’, avrebbe bisogno di tornare in provincia dopo l’ottima stagione di Empoli (2007/08 con 6 gol) per trovare spazio con continuità e rinverdire la fama dei ‘piccoletti terribili’..
8 Alberto Paloschi (attaccante, classe 1990, Parma). Esordio con gol dopo diciassette secondi dal suo ingresso in campo con la casacca del Milan, vale a dire che anche lui è un predestinato. Pupillo di Superpippo Inzaghi, ricorda il suo celebre estimatore per opportunismo, senso del gol e per quella caratteristica di giocare sempre e comunque sul filo del fuorigioco. Il futuro è suo.9 Salvatore Sirigu (portiere, classe 1987, Palermo). E’ l’uomo delle due isole: nato in Sardegna, si è imposto in Sicilia in quel di Palermo. Condottiero dei rosanero che tra calciatori esperti (Liverani,Miccoli,Simplicio e Bresciano) e giovani dal futuro assicurato (Kjaer,Cavani,Hernandez e Pastore) sogna davvero in grande… Che sia lui il nuovo Buffon?
10 Robert Acquafresca (attaccante, classe 1987, Genoa). Attaccante davvero spietato, capitalizza al meglio la mole di gioco prodotta dal suo team. Ovunque sia stato (Treviso e Cagliari in particolare) ha lasciato ottimi ricordi. Da tempo si vocifera i di un approdo in un top club, appuntamento per ora rimandato.
Menzioni per il talentuoso pescarese Marco Verratti (trequartista classe 1992), i doriani Poli e Fiorillo (rispettivamente centrocampista classe 1989 e portiere classe 1990), le punte Marilungo (classe 1989, attualmente in forza al Lecce), Immobile ( classe 1990, Juventus) e Danti (classe 1989,Cosenza)
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Mancini perde il suo aplomb, il City perde e lui sfiora rissa
Il mercoledi non è certo il giorno ideale per Roberto Mancini, ieri sera infatti il suo Manchetser City giocava il recupero della partita con l’Everton tra le mura amiche, e come capitava spesso ai tempi dell’Inter le partite durante la settimana, quelle di Champions League avevano spiacevoli finali. Anche questa volta il mercoledi è stato nero per il Mancio che ha perso l’opportunità di allungare in ottica quarto posto e nei minuti di recupero ha avuto uno scontro prima fisico e poi verbale con Moyes, l’allenatore dell’Everton accusato di perder tempo.
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Premio Peppino Prisco, 8 edizione: vincono De Laurentis, Allegri e Milito
L’ottava edizione del Premio Nazionale Giuseppe Prisco va ad Aurelio De Laurentis per la categoria dirigenti, al tecnico del Cagliari Massimiliano Allegri per la categoria allenatore ed al Principe Milito per quella giocatori. Il premio che ha obiettivo quello di premiare chi si è distinto durante la stagione per lealta’, correttezza e simpatia sportiva.
Il Premio Speciale di Giornalismo “Nando Martellini”, quest’anno alla sua VI Edizione, e’ stato invece attribuito ad Alfredo Provenzali, conduttore della storica trasmissione radiofonica della Rai ‘Tutto il calcio minuto per minuto’, che celebra proprio quest’anno il suo 50esimo anniversario
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Jay-Z: il rapper è interessato all’Arsenal
Il rapper Jay-Z, al secolo Shawn Carter, potrebbe diventare il nuovo socio dell’Arsenal di Arsene Wenger. L’americano, tifosissimo dei Gunners grazie alle prestazioni di Henry vorrebbe contribuire a valorizzare il florido vivaio degli inglese rilevando una quota societaria depositando denaro fresco nelle casse societarie.
Jay-Z, è uno dei rapper più affermato al mondo ed ha già partecipazioni nel mondo sportivo possedendo un importante quota dei New Jersey Nets. E’ lo stesso giocatore a svelare la sua voglia e spiegare i motivi: “Non so niente del mondo del calcio ma se ci fosse l’opportunità, da uomo d’affari, la coglierei. Quando Thierry Henry giocava nell’Arsenal lo vidi e pensai che era un giocatore fantastico. Da allora sono sempre stato un grande fan e anche adesso vedo che la squadra gioca bene come quando c’era Henry”
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I Golden Boys di Lega Pro: Francesco Migliore
Francesco Migliore è senza ombra di dubbio il terzino sinistro rivelazione della stagione calcistica 2009/10 in Prima Divisione di Lega Pro. Bravo in fase offensiva ma altrettanto attento in quella difensiva, si è imposto all’attenzione degli addetti ai lavori a suon di prestazioni eccellenti risultando sempre tra i migliori in campo. Grande facilità di corsa, copre tutta la fascia mancina ed è bravissimo nelle sovrapposizioni; dal suo sinistro partono cross millimetrici ed è in grado di inserimenti insidiosissimi senza palla che gli hanno consentito di farsi trovare puntuale anche all’appuntamento con il gol.
Nato in Italia ma cresciuto calcisticamente in Francia nel vivaio del Lione, nella scorsa stagione ha giocato in Belgio (nel Mons) prima di arrivare in Abruzzo nell’estate del 2009. Nel mercato di Gennaio il Giulianova ha resistito alla corte di Cesena, Albinoleffe e Pescara che erano fortemente intenzionate a portare questo gioiellino nei rispettivi rooster ma a Giugno è scontato che Francesco Migliore approdi in un club di categoria superiore.
Nome: Francesco
Cognome: Migliore
Ruolo: Esterno mancino
Nato il: 17- 04- 1988
Nato a: Arezzo (Italia)
Club di appartenenza: Giulianova
Carriera:
2009-10* Giulianoiva 1ª Divisione (*stagione ancora in corso)
2008-09 Mons (Belgio) A
2007-08 Lione (Francia) A -
Costa d’Avorio: sarà Eriksson a guidare le Aquile in Sud Africa
Sarà Sven Goran Eriksson a guidare la Costa d’Avorio al Mondiale in Sud Africa. A darne l’annuncio è il quotidiano svedese Stoccolma Expressen, l’accordo ancora non ufficiale prevederebbe un accordo trimestrale per un compenso netto di 500 mila euro. Le Aquile Verdi di Didier Drogba sono inserite nel ‘tremendo’ Gruppo G con Brasile, Portogallo e Corea del Nord. Terza esperienza in una nazionale per lo svedese dopo Inghilterra e Messico
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Oriali vs Galliani, atto terzo: “da che pulpito…, passaportopoli? Colpa di Baldini”
Non accenna a placarsi la diatriba a distanza tra Lele Oriali e Adriano Galliani, alle accuse del dirigente nerazzurro su presunti favori arbitrali ai rossoneri ha risposto anche se in maniera velata plenipotenziario milanista nel postpartita di Milan-Napoli. La controreplica non si è fatta attendere e attraverso un intervista rilasciata alla Stampa, Oriali ribadisce l’accusa e rincara la dose accusando i vertici di un eccessivo zelo nei confronti dell’Inter. Nella lunga interviste torna in ballo anche la spiacevole vicenda dei passaporti falsi, Oriali scarica le sue colpe a Franco Baldini ex dirigente della Roma e adesso alle dipenze dell’Inghilterra come consigliere di Capello.
Lele Oriali, da Ligabue a Mourinho, da “Una vita da mediano” a una vita da ultrà. Proteste, squalifiche, storie tese: perché?
“La cosa buffa è che, da giocatore, non sono mai stato espulso. Squalificato, sì ma soltanto per cumulo di ammonizioni, quando militavo nella Fiorentina”.Da dirigente, invece?
“Tutto cominciò a Bologna, con Ulivieri allenatore. Dalla serie C alla serie A; patron, Gazzoni Frascara. Andavo in panchina, Renzo era un vulcano. Oggi fa il presidente dell’Assoallenatori e, le volte che ci vediamo, mi rimprovera gli stessi atteggiamenti – in genere, contro gli arbitri – che proprio lui mi aveva insegnato. Ci facciamo di quelle risate…”.
Rammenta la prima volta da ultrà?
“Un Vicenza-Bologna 2-0, 5 gennaio 1997. Dirigeva Nicchi, l’attuale presidente dell’Aia. Cacciò fuori Kenneth Andersson, gli chiesi spiegazioni, mi disse che non era quello il momento e, soprattutto, il modo. Espulso”.L’insulto a Rizzoli a Bergamo, dopo il rosso a Sneijder; il furore di Bari; le sceneggiate di Inter-Sampdoria. Pentito?
“Guardi. A vincere troppo si diventa antipatici, che discorsi, ma noto attorno a noi un’attenzione esagerata, quasi fisica. Gli “007” federali che ci marcano, non sono mai meno di tre a partita”.La sera delle manette, però, ne combinaste di tutti i colori.
“Tagliavento applicò il regolamento alla lettera, verissimo e benissimo: a patto che tutti lo applichino con tutti. Cosa che non sempre fanno. Quella sera, fra parentesi, l’inviato della procura che mi stava appresso, era una donna. Inquadravano me, inquadravano lei. Mi lasci respirare, le dissi. Faccia il suo lavoro e non rompa, mi rispose. Parola più, parola meno”.Galliani e il Milan non hanno gradito l’invasione di campo. Messaggio in codice: pensassero al Chelsea e ai tre rigori scippati al povero Ancelotti.
“Da che pulpito, mamma mia. Da che pulpito. Il Chelsea: per carità, gli arbitri ci hanno detto bene. Come, contro il Liverpool, ci avevano detto male in passato. E allora? Vogliamo parlare di Milan-Roma dell’andata e di Fiorentina-Milan, arbitro Rosetti?”.Rosetti, sì: lo stesso che, nell’ultimo derby del campionato scorso, convalidò il gol manesco di Adriano. E poi, scusi: il pugno di Quaresma a Verona col Chievo?
“Era rigore, quel pugno. Rigorissimo. L’arbitro non vide: capita. Avesse visto, lo avrebbe dato. Rosetti, viceversa, vide e valutò male: Thiago Silva su Menez, Burdisso su Nesta, Thiago Silva su Montolivo. Per tacere della non espulsione di Bonucci in Bari-Inter. Glielo feci rilevare senza insultarlo. Lo riconobbe. Furono gli zelantoni della procura a farmi squalificare”.Il rumore dei nemici, non ci vogliono far vincere: gira e rigira, non mi dirà che aveva ragione Mourinho?
“Vuole la mia classifica attuale: prima Inter, seconda Roma, terzo Milan. Si profila un finale di stagione intenso, arbitrare è di per sé un mestiere difficile, auguro a tutti la “fortuna” di sbagliare il meno possibile”.Si può sentire danneggiata una società che ha ricevuto in dono, a tavolino, persino uno scudetto?
“In dono lo dice lei. Le squadre finite davanti erano state chi retrocesse e chi penalizzate. Alle Olimpiadi si usa così”.I rapporti con Mourinho?
“Gli venni presentato come amico giurato di Roberto Mancini. Ha avuto il buon gusto e il buon senso di mettermi alla prova. I nostri rapporti sono professionalmente buoni”.Nostalgia di Ibrahimovic?
“Sinceramente, no. Grandissimo giocatore, ma con Eto’o e i soldi incassati dal Barcellona siamo primi in campionato e nei quarti in Champions”.Il caso Balotelli?
“Nessuno ne discute il talento. L’importante è che Mario capisca che, a volte, il talento non basta. Soprattutto alla sua età”.
“Una vita da mediano”: sono passati quasi undici anni.
“Sembra ieri. Rammento che Ligabue, interista sfegatato, me ne parlò prima di inciderlo. Esplorò i miei sentimenti, il mio orgoglio. Ero onorato che mi avesse preso a simbolo di quella categoria di persone che si sforzano di nobilitare il ruolo di gregario”.
Passaportopoli, dossier Recoba: in che misura la condanna a sei mesi di reclusione e il relativo patteggiamento l’hanno segnata?
“È una grave macchia, lo so, ma ha presente il signore che compare sempre al fianco di Fabio Capello? Sì, Franco Baldini. Ecco, devo tutto a lui. Mi disse che c’era questa possibilità eccetera eccetera, e che le carte erano in regola. Salvo poi lasciarmi nella cacca”.
Per chi tifava, da ragazzo?
“Per la Juventus”. -
Inter: dopo Balotelli anche a Moratti il Tapiro di Striscia la Notizia
Dopo il Tapiro con tanto di maglia del Milan (peraltro indossata) consegnati ieri a Mario Balotelli, nella puntata che andrà in onda stasera è toccato al presidente nerazzurro Massimo Moratti ricevere da Valerio Staffelli il “premio” di Striscia la Notizia.
Moratti ha spiegato all’inviato del tg satirico che le scelte di Mourinho di non convocare Balotelli (con quella di domani contro il Livorno sono tre consecutive le sue esclusioni) sono causa di uno stato di forma fisico e mentale non ottimali dell’attaccante “Ci sono dei momenti in cui non si è in forma né di fisico né di testa“.
Il presidente ha poi espresso la sua fiducia sulla riappacificazione tra Mario e il tecnico “Penso che sia una cosa che verrà superata brillantemente, anche per merito vostro. Non sono uno contro l’altro“.Infine alla domanda di Staffelli in cui chiede un parere sul fatto che Balotelli sia milanista risponde: “Ne sapete più voi che avete parlato con lui“.
Di seguito il video della consegna del Tapiro d’Oro a Moratti