Tag: Curiosità

  • Maradona frontale contro un autobus

    Maradona frontale contro un autobus

    Grande spavento per El pibe de Oro, Diego Armando Maradona, a seguito dell’incidente che lo ha coinvolto ieri sera, nei pressi di Buenos Aires, ad Ezeiza, a pochi metri dalla sua abitazione, quando l’ex campione e cittì argentino ha perso il controllo della sua vettura, una Honda 4 x 4, e si è schiantato contro un pullman in un incrocio stradale, fra Araucaria e Los Talas, proprio mentre si stava recando a trovare la mamma, Dona Tota, 81 enne, ricoverata da circa una settimana in gravi condizioni all’ ospedale De los Arcos di Buenos Aires, nel Barrio de Palermo, e per le cui condizioni nei giorni scorsi Maradona si era dichiarato molto preoccupato.

    Diego Armando Maradona | © Getty Images
    Un periodo nero, dunque, in cui lo scontro di ieri sera avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori, ma che fortunatamente si è risolto solo con qualche graffio al ginocchio per Diego Maradona, e per una botta alla schiena per la sua compagna Veronica Ojeda che viaggiava insieme a lui, così come hanno confermato gli esami medici: per entrambi, comunque, le ferite sono state definite lievi. I due, infatti, sono stati prontamente soccorsi e condotti presso l’ospedale di Ezeiza, ma sono stati già dimessi: soltanto un grande spavento, dunque, ma tutto è bene quel che finisce bene. Restano solo da accertare le possibili cause dell’incidente che, comunque, è avvenuto a bassa velocità e, per questo, ha permesso di evitare conseguenze ben peggiori. Secondo il fedelissimo collaboratore di Maradona, Hector Henrique, l’auto del Pibe avrebbe slittato e sarebbe finita, così, a scontrarsi frontalmente con l’ autobus che proveniva dalla direzione opposta della strada.

  • City vende nome stadio. In arrivo 170 mln dall’Eithad Airlines

    City vende nome stadio. In arrivo 170 mln dall’Eithad Airlines

    L’avvento degli sceicchi multimilionari nel mondo del calcio, come azionisti o proprietari di club Europei, è un fenomeno ormai in rapidissima espansione, sulla scia del Manchester City di Mansour e del Paris Saint Germain targato Qatar. Paperoni multimilionari che investono così il loro ingente patrimonio e che, pur non essendo esperti del settore, si appassionano al calcio al punto da divenire – sapientemente consigliati – esperti anche nel campo del marketing e delle strategie da approntare per rafforzare il marchio del club e per renderlo appetibile agli sponsor, soprattutto in Premier League dove l’aspetto legato ai ricavi pubblicitari è una fetta fondamentale degli introiti dei club.

    © Michael Regan/Getty Images
    Dopo l’Arsenal, che aveva venduto il “nome” del suo nuovo stadio ultra avvenieristico alla compagnia aerea Emirates, ora è il turno del Manchester City di Roberto Mancini e, soprattutto, dello sceicco Mansour, che ha appena concluso un affare da capogiro, cedendo il nome dello stadio (di proprietà del club) alla compagnia aerea di Abu Dhabi, Etihad, già principale sponsor del club, con il marchio stampato sulle divise celesti del City. Il tutto per una cifra che si aggira intorno ai 150 milioni di sterline, ossia 170 milioni di euro. Lo stadio, dunque, prenderà il nome di “Etihad Airways Stadium” almeno per i prossimi quindici anni. L’accordo, però, dovrà essere monitorato dalla commissione Uefa per il fair play finanziario, anche in virtù della necessità di non alterare in modo scorretto la competizione fra club e per garantire il rispetto della normativa che impone ai club di non poter superare le uscite rispetto alle entrate: una regola che per lo sceicco Mansour, finora, non è stata rispettata considerando che nello scorso esercizio il club ha fatto registrare una perdita in bilancio di 130 milioni di euro. In ogni caso, se l’accordo sarà approvato dall’Uefa, il City si scatenerà sul mercato: sarà felice mister Mancini.

  • Garzelli e Visconti tra i protagonisti del Matteotti numero 65

    Garzelli e Visconti tra i protagonisti del Matteotti numero 65

    Edizione numero 65 del prestigioso Trofeo Matteotti che si correrà, come sempre sulle strade di Pescara, il 31 Luglio. La città di D’Annunzio e Flaiano è dunque il palcoscenico della corsa più longeva del centro-sud (prima edizione nel 1945) che in questa edizione sarà dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia.

    © PASCAL PAVANI/AFP/Getty Images
    La presentazione ufficiale della gara si terrà in data 21 Luglio, dieci giorni prima della competizione, presso la Sala Consigliare del Comune di Pescara. Il Trofeo Matteotti rappresenta uno straordinario patrimonio non solo sportivo ma anche storico e culturale oltre per la Regione Abruzzo intera che ha regalato al mondo del pedale campioni come Fantini, taccone e Di Luca (quest’ultimo ancora in attività). Attesi in città molti big del pedale per onorare una corsa che nel suo albo d’oro vede scritti nomi importantissimi (da Bugno allo stesso Di Luca passando per Bettini, solo per limitarci all’epoca moderna): già annunciate le presenze di Giovanni Visconti, autore pochi giorni fa di uno storico tris conquistando ancora una volta il Campionato Italiano, e l’inossidabile ed immarcescibile Stefano Garzelli, già vincitore del Giro d’Italia. Nonostante il calendario fittissimo grazie alla contemporanea presenza nel calendario di Tour de France e Giro di Polonia, all’appuntamento del 31 Luglio saranno presenti molte formazioni Pro Tour e Professional per un roste davvero d’eccezione. Tra coloro che dovrebbero gareggiare ci sarà il giovane Dario Cataldo che nell’ultima edizione della kermesse rosa è stato il terzo italiano in classifica generale dietro Michele Scarponi e Vincenzo Nibali.

  • Dario Conca da perfetto sconosciuto a nuovo Paperone del calcio

    Dario Conca da perfetto sconosciuto a nuovo Paperone del calcio

    Ci siamo occupati dell’esigenza del nostro calcio di ricercare nuovi bacini d’utenza e far breccia per rimpinguare le ormai sempre più vuote casse societarie. L’Asia ed in particolare la Cina sta vivendo un momento di splendore ed espansione economica tanto da tener in mano l’economia di tutto il mondo.

    Dario COnca | © Antonio Scorza/Getty Images
    La ricchezza, come ben sappiamo, genere l’esigenza di nuovi interessi, la volontà di creare qualcosa di nuovo per primi. Ed è proprio da questa ambizione Liu Yongzhou presidente del Guangzhou Evergrande, ambizioso club iscritto alla Chinese Super League e che nelle sue intenzioni dovrà ricalcare le vittorie del Chelsea di Abramovic. Per farsi pubblicità e per aumentare il tasso di qualità della squadra si è rivolto a Brasile ingaggiando Dario Conca, centrocampiste di discrete qualità del Fluminense che da oggi entra di diritto nel Guinness dei Paperoni del calcio grazie ad un astronomico contratto 10,6 milioni di euro all’anno per tre anni e mezzo, per intenderci ai livelli di Ronaldo e Messi. Conca, chiamato il maestro, è buon giocatore ma decisamente non ai livelli dei top player del mondo Pallonaro sarà il primo a sdoganare il calcio asiatico aprendo nuovi orizonti per i giocatori. [jwplayer config=”180s” mediaid=”85406″]

  • Guardiola attratto dall’Italia

    Guardiola attratto dall’Italia

    Le esperienze con Roma e Brescia hanno lasciato in Guardiola un ricordo indelebile inserendo nel suo cuore l’Italia subito dietro Spagna. “Il Pep” usa ogni occasione disponibile per venir a visitare il bel paese preparando forse quel che sarà la sua prossima destinazione quando deciderà di misurarsi una nuova sfida staccandosi da quella macchina perfetta che è il suo Barcellona.

    Pep Guardiola | © JOSEP LAGO/AFP/Getty Images
    In vacanza nel Chianti il tecnico catalano non si è sotratto a curiosi e suoi estimatori concedendo foto ed autografi e scherzando con alcuni di essi sulla possibilità di rubare la panchina del Siena a Sannino. Molti sono pronti a scommettere sul suo arrivo in Italia tra un anno esatto e in molti gli assegano la panchina dell’Inter dando praticamente per bollata l’esperienza Gasperini. Moratti da sempre suo estimatore cercava forse di riuscire a liberarlo in questa stagione in una sorta di passaggio di consegne e di stile da Mourinho.

  • Il Flamengo sorveglia Ronaldinho e le sue notti brave

    Il Flamengo sorveglia Ronaldinho e le sue notti brave

    AAA Ronaldinho cercasi: il Flamengo, attuale club brasiliano in cui milita l’ex milanista, ha installato un’apposita linea diretta telefonica riservata ai tifosi rossoneri del Flamengo, per segnalare al club eventuali avvistamenti del calciatore in serate “eccessive” o, meglio, in nottate o mattinate “brave” in locali della capitale brasilera.

    © ANTONIO SCORZA/AFP/Getty Images
    Un provvedimento sicuramente singolare ma che nasce dall’esasperazione del club per le eccessive scorribande del trequartista, che pare ormai dedito più alla movida che agli impegni sul campo con il club, anche perchè è lo stesso pubblico del Flamengo che, ormai, fatica a nascondere il suo malcontento per il rendimento del giocatore, spesso davvero imbarazzante. E’ di domenica scorsa, infatti, l’epidosio più eloquente in merito alla vicenda: con l’intero stadio che fischia sonoramente Ronaldinho al momento della sostituzione. Ma è lo stesso giocatore a non celare più la sua intenzione di voler dare l’addio anticipato al calcio giocato, nonostante il contratto con il Flamengo scada solo nel 2014, perchè non più motivato e perchè stanco della routine e della ripetitività dei ritmi di vita legati al mondo del pallone.

  • Libere Assen, cadute per Stoner, Dovizioso e Aoyama nella stessa curva

    Libere Assen, cadute per Stoner, Dovizioso e Aoyama nella stessa curva

    “Curva maledetta”, problema di elettronica o semplicemente gomma fredda? Difficile dare la risposta su quanto accaduto questa mattina durante le battute iniziali delle prove libere della MotoGP ad Assen: su una pista completamente asciutta – ieri si è disputato il primo turno sul bagnato – i tre piloti ufficiali Hrc del team Repsol sono rimasti vittime di cadute verificatesi tutte nello stesso punto alla “Ramshoek”, la curva a sinistra prima dell’ultima variante che immette nel rettilineo d’arrivo, e con medesime dinamiche in rapida successione nel giro di un paio di minuti.

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Ad “aprire le danze” il leader del Mondiale Casey Stoner seguito da Andrea Dovizioso, che è rimasto contuso e sfiorato nella caduta da Marco Simoncelli che lo seguiva a ruota, e pochi secondi più tardi anche da Hiroshi Aoyama, che sostituisce l’infortunato Dani Pedrosa, quest’ultimo forse con una dinamica leggermente diversa – le immagini tv non chiariscono bene – ma sempre nella stessa curva. I tecnici Honda quindi dovranno riuscire a capire e risolvere il problema in poco tempo perchè le qualifiche – previste per le ore 14 – incombono.

  • Yamaha ad Assen e Laguna Seca con livrea celebrativa

    Yamaha ad Assen e Laguna Seca con livrea celebrativa

    La Yamaha in questo weekend ad Assen e in quello del 24 luglio prossimo a Laguna Seca si cambia d’abito: la casa nipponica infatti ha disegnato una livrea celebrativa per festeggiare i suoi 50 anni di corse nel mondo dello sport.

    La YZR-M1 WGP50th Anniversary Edition, questo il nome del modello celebrativo, si presenterà con una livrea biancorossa con un tocco di nero per omaggiare le storiche livree del passato. La moto è stata svelata ieri dai piloti del team ufficiale Jorge Lorenzo e Ben Spies. Di seguito le immagini della livrea speciale.

    Foto: Mirco Lazzari gp/Getty Images

  • La Liga al collasso. Non è tutto oro quello che luccica

    La Liga al collasso. Non è tutto oro quello che luccica

    Tutto il Mondo è Paese. Un detto un po’ qualunquista per fotografare una situazione difficile per il mondo del calcio, soprattutto in Europa. Se l’Italia deve fare i conti con lo scandalo scommessopoli, ed i litigi fra Lega Serie A e Assocalciatori, in Spagna non sorridono, nonostante l’allure che pareva avesse avvolto la Liga spagnola negli ultimi anni, anche e soprattutto sulla scia dei successi targati Barcellona e sui miliardi di Florentino Perez presidente del Real Madrid, capace di non porre limiti ai suoi esborsi di calcio mercato.

    © Denis Doyle/Getty Images
    Come sostiene il quotidiano Marca, dietro al Real Madrid ed al Barcellona, però, emergono difficoltà finanziarie molto serie per l’intero campionato, sul baratro di una crisi finanziaria con oltre 4 miliardi di euro di debiti complessivi: Hercules, Saragozza, Rayo Vallecano, Betis Siviglia, Granada e Maiorca le più in difficoltà. Ma nel complesso 21 società, fra prima e seconda divisione, sono state costrette a ricorrere alla cosiddetta Ley Concursal, la legge che consente di sospendere i pagamenti dei debiti senza essere però dichiarati formalmente in bancarotta, e ciò gli consente di “galleggiare”, senza incorrere in punizioni in termini di punteggi in classifica o di retrocessioni. Inoltre, oltre 300 calciatori hanno denunciato di essere in arretrato con gli stipendi ed il sindacato di categoria minaccia uno sciopero – che potrebbe causare il blocco del campionato – se la questione degli stipendi non venisse regolarizzata. La fotografia della Liga è, quindi, ben differente dall’immagine patinata degli stadi sempre pieni, della giocate ad effetto, del calcio spettacolo: dietro Real e Barca che, seppur con un debito di circa 1 miliardo ottengono introiti superiori, esiste un baratro in cui l’intero movimento calcistico spagnolo rischia di cadere, anche perchè – a causa della crisi – non si può più contare su aiuti esterni degli enti locali. Le norme Fifa sul fair play finanziario potrebbero, in qualche modo, essere un incentivo per risolvere la situazione ma intanto si profila un’ “estate molto calda”.

  • Leonardo “ebbrezza” da Psg? Ritirata la patente a Rio

    Leonardo “ebbrezza” da Psg? Ritirata la patente a Rio

    Anche i gentleman possono sbagliare: nonostante l’aplombe più british che brasilero, nonostante la camicia sempre a posto, le parole giuste e moderate snocciolate con perfeta dizione anche nelle situazioni più complesse, all’alba di stamattina l’ormai ex allenatore dell’ Inter, Leonardo, è stato fermato dalla Polizia a Rio de Janeiro mentre percorreva Rua Marques de Paranà per essere sottoposto al test alcolemico dalla stradale, ma Leo si è rifiutato di compiere l’ accertamento e, per questo, è stato multato con circa 418 euro, 957, 70 reais, e poi ha fatto ritorno a casa: inoltre, nella mattinata di oggi, è stato anche deciso il ritiro di patente per il tecnico brasiliano.

    Leonardo | © Andreas Solaro/Getty Images
    Per tornare a casa, poi, Leonardo ha contattato un suo amico e la Polizia ha dato il via libera: ora, però, Leonardo verrà sottoposto ad un processo amministrativo legato al ritiro di patente, a Rio de Janeiro. Questo del rifiuto di sottoporsi al test alcolemico della Polizia stradale ricorda un episodio molto simile a quello che coinvolse il suo connazionale Adriano, quando giocava nella Roma, anche se la fama dei due (sia in Brasile che in Italia) è molto differente, soprattutto in relazione alle vicende ed allo stile di vita fuori dal terreno di gioco. Per Leonardo, dunque, alla vigilia di un passo importante della sua carriera lavorativa, che con tutta probabilità lo porterà a ricoprire il ruolo di grande responsabilità di direttore sportivo del Paris Saint Germain targato Qatar, un momento di “svago” un po’ diverso dalla sue abitudini e dalla sua tradizionale compostezza, sia in campo che fuori dal campo. Ma anche i migliori possono sbagliare.