Tag: Curiosità

  • Germania – Inghilterra: la storia della sfida

    Germania – Inghilterra: la storia della sfida

    Si giocherà oggi pomeriggio alle ore 16.00 la partita degli ottavi di finale del campionato mondiale di calcio che vedrà contrapposte le formazioni di Germania ed Inghilterra. Dal punto di vista storico-calcistico la partita Germania – Inghilterra ha molto da dire, tra le due formazioni esiste una forte rivalità che nel corso degli anni ha regalato delle partite straordinarie.

    Le due compagini, considerando sia la Germania unita che Germania Est e Germania Ovest, si sono scontrate ufficialmente  in 31 partite, in cui  sono 15 le vittorie dell’Inghilterra, 10 quelle della Germania e 6 pareggi, due dei quali vinte poi ai rigori dai Tedeschi.

    Le semifinali del Mondiale 1990 e dell’Europeo 1996, finite ai rigori, sono considerate come pareggi.

    La prima sfida tra le due formazioni risale al 20 Aprile del 1908, in una partita allora ancora considerata amatoriale e quindi non ufficiale dove l’Inghilterra vinse 5 a 1.

    Il primo incontro ufficiale è del 10 Maggio 1930 nell’amichevole Germania – Inghilterra 1-1 giocata al Deutsches Stadion di Berlino, per gli inglesi andarono a segno Bradford (doppietta) e Jack, mentre i gol tedeschi  portarono la firma di R. Hofmann che realizzo una tripletta.La seconda sfida, giocata al White Hart Lane di Londara segno la prima vittoria dell’Inghilterra per 3 a 0, con una doppietta di Camsell e Bastin.
    Nel corso degli anni gli incontri, tutte amichevoli, furono vinti dall’Inghilterra, alcune anche pesantemente.

    L’egemonia degli inglesi durò fino alla finale della Coppa del Mondo del 1966, anno in cui vinse ancora l’Inghilterra, portando il conto delle vittorie a 8 e ad un pareggio, da quell’anno in poi le cose cambieranno un poco, alternando le due squadre nelle vittorie e dando un leggero vantaggio alla Germania.

    La finale del Campionato del Mondo FIFA 1966 fu giocata alla Stadio Wembley davanti a 97.000 spettatori che assisteretto ad Inghilterra – Germania 4-2 (dopo i tempi supplementar), una partita rimasta nella storia per diversi motivi. Al dodicesimo minuto segnò per la Germania Haller, ma soli sei minuti dopo l’Inghilterra capitanata da Bobby Moore pareggiò con un gol di Hurst (alla fine realizzatore di una tripletta) pareggiò, al ventitreesimo minuto del secondo tempo Peters portò in vantaggio l’Inghilterra, ad un minuto dalla fine toccò a Weber pareggiare in quella che fu la prima grande contestazione della partita, su un dubbio fallo di mano. Si va ai tempi supplementari e all’undicesimo minuto del primo dei due tempi Hurst realizzò il gol del 3-2 con un tiro che colpendo la parte inferiore della traversa rimbalzò poi sulla linea, l’arbitro Dienst nel dubbio chiede il parere del guardalinee Bakhramov e successivamente convalidò quel gol che successivamente le riprese televisive mostrarono inesistente. La chiusura finale arrivò sempre da Hurst all’ultimo minuto di gioco. Quella partita, tra le varie contestazioni e tutto quello che seguì, rimase nella storia dell’Inghilterra anche perchè a tutt’oggi ricorda l’unica Coppa del Mondo (allora Coppa Rimet) vinta dalla squadra.

    Per quanto riguarda i Mondiali di Calcio le due squadre si affrontarono di nuovo nel 1970, che segnò in questo caso la rivincità della Germania, anche se di minore entità, che eliminò gli avversari ai quarti di finale per 3 a 2.
    Nuovamente nel 1982, nel mondiale di Spagna vinto dall’Italia, nella seconda fase a gruppi vi fu uno zero a zero tra le due formazioni.
    Infine l’ultimo scontro ai Mondiali FIFA risale ad Italia ’90 dove la Germania eliminò l’Inghilterra alle semifinali vincendo 4 a 3 ai rigori dopo aver pareggiato 1 a 1 nei tempi regolamentari e supplementari.

    Questo è ciò che la storia ci ricorda, nel complesso l’Inghilterra domina, ma la Germania nell’epoca moderna ha i numeri dalla sua. Vedremo oggi cosa sapranno dire entrambe sul campo.

  • GP Valencia: Il video dell’incidente di Mark Webber

    Terribile il volo di Mark Webber durante il GP di Valencia. Il pilota della Red Bull, uscito per fortuna indenne dall’incidente, dopo un impatto con la Lotus di Kovalainen è volato per poi andar a sbattere contro le barriere di protezione.

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  • Picconate di Calderoli su Lippi e Abete

    Il mondiale per l’Italia è andato in archivio e ancor prima che inizi il processo nel mondo azzurro si è voltato pagina dando spazio alla rassegnazione. Se in Francia il presidente Sarkozy in persona ha convocato un tavolo per capire le cause e a quanto pare son pronte a saltare le prime teste.

    In Italia il mondo politico boccheggia tirando a campare e i protagonisti della disfatta son pronti a tenersi ben stretta la poltrona. Ma è ancora il “verde” Calderoli a picconare contro l’Italia, Marcello Lippi e il presidente Abete.

    “Se qualcuno si assume le responsabilità di tutto, come ha fatto Lippi, si assuma pure quella di rinunciare allo stipendio: e anche il presidente che dice che il calcio è autonomo ma i versamenti dal Coni dimostrano che non lo è, si assuma la sua parte di responsabilità e si dimetta”.

  • Maradona: “sogno di allenare il Napoli”

    Il legame tra Diego Armando Maradona e il Napoli è indissolubile, ma per chi avesse mai potuto pensare che il Pibe de Oro avrebbe dimenticato il caloroso popolo partenopeo dopo questi anni di lontananza oggi sarà smentito.

    Maradona in conferenza stampa da Sudafrica spiazzando un pò tutti ha confessato di voler allenare il Napoli:

    “Spero di allenare l’Argentina ancora per molti e molti anni, ma poi vorrei realizzare un altro sogno, visto che i sogni non muoiono mai: allenare il Napoli. Lo farei per vedere un’altra volta il San Paolo pieno– ha proseguito Maradona – Seguo il Napoli in televisione e noto che una curva o anche tutte e due sono sempre vuote, e questo non mi piace”.

    ”Ho vissuto in Italia sette anni, che essendo stato a Napoli significano 14 – ha scherzato Maradona – e porterò sempre quella gente nel mio cuore. Lo so che adesso che l’Italia è eliminata, i napoletani tiferanno per l’Argentina. Per questo li porterò sempre nel cuore e, anche se altri lo fanno, io non parlerò mai male della loro città”.

    Simpatico il siparietto prima della conferenza stampa, con Maradona impegnato a scavalcare una transenna per salutare l’amico ed ex compagno di squadra Salvatore Bagni.

  • L’Italia va in Waka. La parodia di Waka Waka per la debacle azzurra

    La nazionale questa mattina è arrivata in Italia chiudendo ufficialmente la mesta avventura nel continente nero. In Sudafrica gli azzurri hanno deluso e da ieri sul web impazza un video con la parodia del celebre inno ufficiale Waka Waka di Shakira

    Ecco il video:
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  • Sfida Mondiale entra nel vivo. La classifica della terza tappa

    Il calcio, uno sport per soli uomini si diceva una volta. Bene scrutando la classifica della terza tappa scopriamo con piacere che la bandana UMU concessa gentilmente da Adidas va ad Alessandra.

    Sfida Mondiale entra nel vivo ed abbandonata la fase a gironi sarà ancora più arduo il compito dei nostri utenti scommettitori. Vista l’eliminazione diretta, per ogni partita, vi sarà una doppia possibilità di risultato. Oltre al risultato dei novanta minuti avrete la possibilità di indovinare anche il risultato di eventuali calci di rigore.

    • La classifica della terza tappa
    • La classifica generale
  • Mondiali 2010: l’Italia è fuori. Adesso per chi tifo?

    La prematura uscita dai mondiali sudafricani della nostra nazionale pone i tifosi e gli appassionati in genere di fronte ad un inquietante interrogativo. Per chi tifiamo adesso?

    Non che sia obbligatorio farlo ma la rassegna mondiale si presta bene ad antipatie o simpatie calcistiche ovviamente. Fino a qualche anno addietro i gruppi maggiori di tifosi italiani si sarebbero divisi in tal modo, il Brasile è un feudo milanista, l’Argentina va agli interisti, i tifosi juventini si immedesimavano nella Francia di Zidane o nella Repubblica Ceca di Pavel Nedved.

    Adesso, il Brasile è più interista che milanista. Nell’Argentina, il Principe Milito, ha il ruolo di comparsa e Zanetti e Cambiasso sono in vacanza. La Francia si è fermata a Zidane.

    Se utilizzassimo altri criteri, ad esempio premiando un outsider o il desiderio di rivalsa di un popolo, metterei il Ghana al primo posto, seguito dal Giappone e a seguire Cile e Uruguay.

    Premiando il bel calcio entusiasmano più il gioco ad un tocco della Spagna e il calcio totale dell’Olanda che il Brasile questa volta più che mai risolutivo. La sagacia tattica mi fanno venir in mente l’Uruguay di Tabarez e il Portogallo di Queiroz.

    Ci sarebbe l’italiano Capello alla guida dell’Inghilterra, la giovane ma sempre coriacea Germania. Per ultimo ho lasciato volutamente Diego Armando Maradona e l’Argentina, la Selecion affidata al “folle Diego” è il paradigma opposto di quello utilizzato da Lippi e Abete. Il gruppo è importante ma il calcio è fatto da fenomeni, dall’estro e dai colpi di testa.

    Quindi il mio tifo si dividerà tra Ghana e Maradona, e il vostro?

    L’Italia è fuori. Adesso per chi tifo?

    • Olanda (25%, 255 Voti)
    • Argentina (22%, 231 Voti)
    • Spagna (16%, 161 Voti)
    • Ghana (10%, 99 Voti)
    • Germania (9%, 98 Voti)
    • Uruguay (6%, 59 Voti)
    • Brasile (4%, 44 Voti)
    • Inghilterra (2%, 16 Voti)
    • Paraguay (1%, 15 Voti)
    • Portogallo (1%, 13 Voti)
    • Giappone (1%, 13 Voti)
    • Slovacchia (1%, 12 Voti)
    • Stati Uniti (0%, 5 Voti)
    • Messico (0%, 4 Voti)
    • Corea del Sud (0%, 4 Voti)
    • Cile (2%, 3 Voti)

    Totale Votanti: 1.032

  • Forattini fa arrabbiare gli azzurri. Tensioni sul volo

    Il mondiale azzurro è ufficialmente finito. Il volo charter che riaccompagnava Marcello Lippi e i giocatori in Italia è atterrato a Fiumicino alle 8 in punto per poi proseguire il suo ultimo volo in direzione Milano.

    Gli azzurri sono stati accolti con indifferenza e il tanto agognato rischio di lancio di ortaggi e insulti non si è verificato. Solo qualche coro dai pochi presenti e “vergogna vergogna” è stato quello più gettonato.

    Da quanto è trapelato dagli inviati di Sky Tg 24 ci sarebbe stata tensione a bordo e qualche screzio verbale tra giocatori e giornalisti. L’oggetto della diatriba dovrebbe esser una vignetta pubblicata ieri sul giornale da Forattini e che ritraeva undici bare azzurre in un campo di calcio. Il più agitato è Simone Pepe che senza giri di parole ha accusato il vignettista: “chi ha fatto una vignette del genere è un becchino, spero che presto la facciano a lui e noi azzurra”

  • Prandelli: La presentazione il 1 Luglio

    Il nuovo tecnico della nazionale Cesare Prandelli sarà presentato giovedì primo luglio. Ad annunciarlo è stato il presidente della Federcalcio italiana Giancarlo Abete, che in un colloquio telefonico ha stabilità la presentazione giusto una settimana dopo della debacle azzurra ai mondiali.

    Prandelli preoccupato? È un uomo di calcio, conosce i giocatori e il calcio italiano, sa benissimo quale è la situazione”, ha detto Abete, che ha anche comunicato che il 2 luglio convocherà un consiglio federale per affrontare la crisi dopo l’eliminazione degli azzurri dal Mondiale.

  • Caro Lippi, the class is not water

    Perdere non è bello, e mai lo sarà, soprattutto quando si tratta di salutare i mondiali ai gironi, dopo aver vinto nell’edizione precedente. Che cosa è successo? Probabilmente una spiegazione non ci sarà mai, o forse l’abbiamo trovata, è la più ovvia, la più conveniente. Colpa del CT? O colpa dell’abbondanza di giocatori stranieri in Italia? Probabilmente le cause sono tutte e due. Ma andiamoci con calma.

    Prima ancora di aver iniziato questi campionati mondiali, la nostra nazionale presentava evidenti problemi di costruzione e di concretizzazione del gioco, difetti che poi non sono spariti a distanza di qualche mese, quando l’Italia doveva incominciare a fare sul serio. Il tempo è passato, ma identiche sono state le prestazioni: Anonime e povere di spettacolo. I cosidetti fenomeni che contraddistinguno le principali favorite ai mondiali (Argentina, Brasile etc..) non li avevamo neanche nel 2006, quando in quel di Berlino, i nostri beniamini alzarono la Coppa del Mondo al cielo. In quell’anno ci rappresentarono giocatori al top della loro condizione, un gruppo unito mixato perfettamente da Lippi, che poi abbandonò a fine mondiali. Ritornò alla fine degli europei, e fece capire all’Italia di voler ricostruire la stessa squadra che ci portò il 4 mondiale della nostra storia. La differenza è che però gli stessi giocatori avevano 4 anni in più, e non erano più in un momento “clou” della loro carriera. Ecco perchè giocatori come Balotelli, Cassano, Miccoli (giusto per fare 3 nomi), non secondo me, ma secondo tutta l’Italia intera, sarebbero serviti a rimediare la magra figura a cui abbiamo assistito quest’anno. Il primo è un grande talento, un “piccolo” campioncino dalla tenera età, che per caratteristiche tecniche (Dribbling, fisicità, potenza..) avrebbe potuto fare benissimo in nazionale.

    Il secondo che dire, in Italia non esistono calciatori come lui, dotati di una grande fantasia abbinata ad un buon fiuto del goal. Il terzo ha impressionato tutta l’Italia per la sua ottima stagione con la maglia del Palermo. Ora nulla da togliere ai vari Gattuso, Iaquinta, e Gilardino, ma sicuramente gocatori come questi ultimi tre sarebbero stati molto più utili alla causa azzurra. Rimpianti che si fanno sentire ancor di più se si pensa all’esclusione per 225 minuti di Fabio Quagliarella, l’unico che ha contribuito a salvare la faccia alla nostra nazionale. Lui, solo lui, ha dimostrato in quei pochi 45 minuti disputati nel mondiale, di aver saputo costruire più azioni che tutta l’Italia in tre partite, di aver saputo dare quella scossa che purtroppo ci è mancata per molto tempo.

    Cosa faceva Lippi in allenamento? E’ possibile che ad un allenatore come lui non gli si può imputare niente solo per la vittoria nello scorso mondiale? L’Italia intera sta ancora aspettando.