Tag: Curiosità

  • Tutto il mondiale fuori casa: Olanda – Brasile

    Lo ammetto, stavolta forse ho esagerato. Va bene che non ho l’antenna a casa, va bene che questa rubrica si intitola tutto il mondiale fuori casa, va bene tutto, però stavolta forse ho esagerato.
    Da dove ho visto la partita? Dall’albergo. E dove sta l’albergo? A Istanbul. Ve l’avevo detto che stavolta avevo esagerato.

    Sono in viaggio con una gita aziendale e, di ritorno dall’escursione odierna, nel bar dell’albergo scopro che stanno ancora giocando la partita. Manca mezz’ora. Mi siedo, ordino una birra che probabilmente pagherò un occhio della testa (i bar degli alberghi non sono famosissimi per la loro convenienza), e mi metto a guardare quella che sono certo sarà una vittoria del Brasile. Troppo forti, troppo spettacolari, troppo il Brasile, alla fine dei conti. Anche se c’è da dire che tifo per l’Olanda. Il risultato in quel momento è sull’1 a 1. Scopro dalla grafica che Melo si è fatto un autogol, e mi appresto ad assistere alla sicura vittorias dei verdeoro.

    Seduti accanto a me ci sono 3 olandesi, due uomini e una donna. Non riesco a capire se sono padre, madre e figlio, oppure donna, giovane fidanzato ed estraneo capitato lì, oppure coppia gay con amica, oppure tutte le altre combinazioni che volete. I due uomini sono vestiti con la maglia dell’Olanda. Ora dimmi tu se uno deve partire per Istanbul e, sapendo che c’è la partita, si porta appresso la maglietta. Parti e non ti preoccupare, amico olandese.

    Capiremmo ugualmente che sei olandese, anche perché in mezz’ora tu e i tuoi compagni avete bevuto 10 birre. Ho temuto che, se ci fossero stati i supplementari, il bar dell’albergo sarebbe andato in sofferenza con le bottiglie. In caso di rigore, non so se sarebbero bastate le riserve dei bar accanto.

    Comunque, sono lì con gli olandesi, mentre davanti a noi c’è una comitiva di uomini che potrebbe essere di qualsiasi nazionalità. Potrebbero venire anche da Marte, fatto sta che tifano Brasile ma Brasiliani non sono.

    A un certo punto l’Olanda decide che, almeno per giustificare la maglietta di quei due accanto a me, deve fare qualcosa. Cross da destra, palla prolungata in maniera fortunosa con un colpo di testa ma dalla parte superiore, colpo di testa normale, palla dentro. Gol dell’Olanda.

    I tre accanto a me esultano vigorosamente, ma non è dato ancora sapere lo stato di parentela. Comincio a sospettare che siano zia, nipote e cugino. Ormai non riesco a capacitarmi di come funzionino le parentele in Olanda. Fatto sta che, parentele a parte, l’Olanda passa in vantaggio, ma mancano ancora venti minuti.

    Il Brasile attacca, ma non riesce a passare, l’Olanda attacca, ma sbaglia sempre qualcosa. Felipe Melo, che credo non abbia passato una delle sue giornate migliori, decide che per sgranchirsi le gambe vuole fare una passeggiata sulla coscia di qualcuno. To’, capita proprio che un olandese cada per terra e capita che Felipe Melo sia lì. Purtroppo le passeggiate saranno anche distensive e consolatorie, ma l’arbitro decide che Melo può andare a distendersi negli spogliatoi. Espulso dal campo, e credo che anche in Brasile gli convenga non farsi vedere per un po’.

    Il Brasile in dieci attacca alla disperata, l’Olanda in undici attacca male e sbaglia gol praticamente a porta vuota, forse perché ha a cuore la salute dei brasiliani e sa che in patria non verranno accolti con troppa gioia. Sarà già un buon risultato se gli apriranno lo spazio aereo per atterrare.

    I minuti passano, finisce la partita, e l’Olanda va in semifinale. Scongiurato il rischio di 4 sudamericane in semifinale e con esso il rischio di trasformare questa coppa del mondo nella coppa delle Ande.

    In serata credo che l’Uruguay abbia vinto contro il Ghana. Dico credo perché ho solo intravisto per un attimo sullo schermo di un televisore degli uruguayani che si accoppiavano senza ritegno in mezzo al campo, quindi credo avessero vinto oppure avessero scoperto l’amore. Purtroppo non sono riuscito a vedere la partita perché ero in un orrido locale turistico a vedere un’orrida danza del ventre accompagnata da un’orchestrina che suonava incessantemente musica popolare turca.

    Considerate che, dopo una serata di musica popolare turca, in questo momento avrei voglia di ascoltare un cd di sinfonie per vuvuzelas. E inoltre avevo scommesso sul Ghana, quindi mi sa che stavolta ci ho rimesso. Peccato, sarebbe stato un bel riscatto per il continente africano, ma anche a me quelle due lire non mi avrebbero fatto male.

    Chissà che fine hanno fatto gli Olandesi del bar dell’albergo. Ho due ipotesi: o sono andati a festeggiare, oppure sono all’anagrafe che decidono quale parentela intercorre tra di loro. In caso l’abbiano scoperto, spero che me lo facciano sapere, sennò sto in pensiero.

  • Brasile: è Leonardo il dopo Dunga

    Nei mesi scorsi se ne fece un gran parlare ma dopo la cocente esclusione del Brasile di Dunga ad opera dell’Olanda il nome di Leonardo torna prepotentemente in auge per la panchina della Selecao.

    Dunga mai amato in patria per le discutibili scelte e sopratutto per le esclusioni eccellenti (Ronaldinho, Pato e Ganso) fino al 45′ della partita di oggi aveva dalla parte sua i risultati. Il tracollo nel secondo tempo contro gli Orange, scaturito anche dalla follia di Felipe Melo (sua scelta) lo ha praticamente messo alla porta.

    Il prossimo quadriennio per il Brasile sarà fondamentale con un mondiale da organizzare e da vincere la federcalcio brasiliana cerca una persona amata dal pubblico e soprattutto in grado di non snaturare il gioco spettacolare del Brasile. In questo momento Leonardo sembra non aver alternative per la gioia di Pato e Ronaldinho.

  • Mondiali 2010: Paris Hilton arrestata per possesso di marijuana

    Ancora guai per la ricca e famosa ereditiera Paris Hilton arrestata in Sudafrica dopo aver assistito alla partita tra Olanda e Brasile per possesso di marijuana. Le indiscrezioni non ancora confermate vorrebbero la Hilton in stato di fermo in attesa di comparire davanti al tribunale africano nelle prossime ore.

  • I Sensi abdicano, la Roma all’Unicredit di Profumo

    Dopo 17 anni la famiglia Sensi lascia la presidenza della Roma per ripianare gli enormi debiti nei confronti di Unicredit cedendo la proprietà all’interista Alessandro Profumo.

    Stando alle indiscrezioni raccolte da Affaritaliani la fumata bianca alla trattativa è ormai imminente. In tal modo la famiglia Sensi potrà mantenere diverse proprietà, il cui valore si aggira sui 20 milioni di euro, ma sopratutto a tener in vita Italpetroli.

    La famiglia Sensi in sella alla Roma dal 1993 ha tentato con l’eccesso di indebitamento di tenere il passo della altre big in Italia e in Europa depauperando di fatto il patrimonio familiare.

  • Zamparini preso di mira dagli extraterrestri

    Zamparini preso di mira dagli extraterrestri


    Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini è stato preso di mira dagli extraterrestri. Al di là dell’ironia è suggestivo e straordinario il ritrovamento, in alcuni terreni di proprietà del presidente rosanero, di tre cerchi di enormi dimensioni che da sempre tra mistero e stupore vengono addebitati agli alieni.

    “In questa zona d’Italia questi strani fenomeni si ripetono da un po’ di tempo, – dice Zamparini – può essere che sia opera dell’uomo anche se per fare un lavoro simile ci vogliono almeno 20 persone ed è strano anche che nessuno si accorge di loro”.

  • Andres Vasquez, un gol incredibile con rabona per il giocatore del Goteborg

    Il talento non ha confini: in Svezia, in una partita tra Goteborg e Orebro, il centrocampista peruviano naturalizzato svedese del Goteborg, Andres Vasquez, segna un gol incredibile con una rabona.

    Questo è il primo gol (di 2 peraltro in 40 presenze) segnato nel campionato svedese da parte di Vasquez e risale al 7 maggio 2007, visto che poi a Dicembre il cartellino è stato ceduto allo Zurigo e da allora Andres milita ancora nella squadra svizzera.

    Solo ora però si è venuti a conoscenza di questo capolavoro che per difficoltà di esecuzione resta uno dei gol più belli mai visti su un terreno di gioco.

    GUARDA IL VIDEO:

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  • Sfida Mondiale: E’ ancora al femminile la quarta tappa

    Sfida Mondiale: E’ ancora al femminile la quarta tappa

    Le donne si dimostrano ancora una volta scommettitrici attente e vincenti. Forse per meno esperienza o ancor più per preconcetti oggettivi è “la nostra” Luddue che con un entusiasmante sequela di risultati esatti ha rimontato la classifica generale vincendo anche la classifica della quarta tappa.

    Alle sue spalle altri successi “al femminile” con Aram, Antonella Galati, Daniella nella top ten.

    Dopo due giorni di riposo domani il Mondiale in Sudafrica torna protagonista. Ricordatevi di far i vostri pronostici per non perder l’occasione di risalire la classifica verso i premi finali marchiati “Adidas”.

    La classifica della quarta tappa

    La classifica Generale

  • Bufera su Ronaldo. Sputo rivolto verso la telecamera? [video]

    Al termine della partita persa per 1-0 dal suo Portogallo contro la Spagna, agli ottavi di finale del Mondiale che ha sancito l’eliminazione della nazionale rossoverde, il fenomeno della squadra lusitana Cristiano Ronaldo si è lasciato andare ad un gesto poco elegante, dettato molto probabilmente dal nervosismo e dalla frustrazione.
    Lo sputo (di questo si tratta), è stato molto criticato da Luis Figo, grande bandiera portoghese, che dalle pagine di Record ha condannato il gesto del campione del Real Madrid, schierandosi dalla parte del C.T.:

    “La mia idea è che il capitano di una squadra indipendentemente dal risultato deve sempre difendere il gruppo, anche nei momenti più duri”.

    Qui vi proponiamo il video e vi chiediamo se il gesto è volontario (e quindi da condannare) o se si tratta di un semplice episodio che comunemente possiamo vedere sul rettangolo di gioco di un campo di calcio.

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  • Spagna – Portogallo: la storia del derby iberico

    Sarà meno sentita di altre sfide, sicuramente meno di Germania – Inghilterra o di Italia – Brasile e di tante altre sfide, ma la partita di oggi ai Mondiali di Calcio tra Spagna e Portogallo segna quello che è il derby della penisola Iberica, non solo per il contenzioso geografico/politico relativo all’area di 750 chilometri quadrati della città di Olivenza, nè tantomeno per quelle che furono le conquiste oltreoceano di secoli fa, ma anche e sopratutto per una serie di motivi sportivi che portano la sfida ai massimi livelli esaltata ancora di più dai colori di maglia simili.

    Gli annuari ricordano che la prima sfida internazionale che la nazionale del Portogallo disputò fu una partita amichevole giocata il 18 Dicembre 1921 al Campo de O’Donnell di Madrid, Spagna – Portogallo 3-1 segnò l’inizio di una lunga serie di sfide che oggi tornerà ancora una volta.

    In circa 80 anni tra le due formazioni si registrano 32 partite ufficiali, le quali hanno visto vincente 15 volte la Spagna, 5 volte il Portogallo e 12 volte hanno presentato una perfetta parità tra le sfidanti.

    Dopo la prima amichevole a favore della Spagna ne seguiro ben altre tre con lo stesso esito, il primo risultato utile per il Portogallo fu un pareggio, sempre in una sifda amichevole, l’8 Gennaio del 1928 a Lisbona, terminata 2 a 2.
    Il primo scontro in una competizione ufficiale tra le due compagini avvenne all’Estadio Chamartin di Madrid, l’11 Marzo del 1934, in occasione delle qualificazioni ai Campionati Mondiali di Calcio Italia ’34, fu un vero massacro ai danni del Portogallo, Spagna – Portogallo 9-0 con ben cinque gol realizzati da Isidro Lángara, quella che ancora oggi è la peggiore sconfitta dei portoghesi contro i cugini, decretò la netta superiorità degli spagnoli senza lasciare il minimo dubbio. Sette giorni dopo, in occasione delle stesse qualificazioni, a Lisbona la Spagna conferma la vittoria per 2 a 1. quell’anno la Spagna si qualificò per la fase finale della Coppa del Mondo e fu eliminata ai quarti di finale dall’Italia che poi divenne campione del mondo.

    Bisognò attendere un bel pò prima di vedere la prima vittoria del Portogallo, tredici anni dopo quel nove a zero a Lisbona i portgohesi vinsero per 4 a 1, ottenendo il primo risultato positivo ed in grande stile.

    In occasione dei Mondiali FIFA Spagna e Portogallo si incontrarono di nuovo nel 1950, al nuovo Nuevo Chamartin di Madrid gli spagnoli vinsero per cinque a uno, mentre a Lisbona la partità terminò in pareggio 2 a 2. La spagna si qualificò anche quell’anno ai Mondiali, che si svlse in Brasile, dove finirino al quarto posto, mentre il Portogallo pur non qualificandosi fu invitato lo stesso ma declinò l’invito.

    In competizioni ufficiali il derby iberico ebbe vita anche al Campionato Europeo di Francia ’84, le due squadre entrambe nel Gruppo B nella prima fase portarono a casa un pareggio, il momentaneo vantaggio del Portogolla a firma di Antonio Sousa fu annullato da Carlos Alonso González, meglio noto come Santillana. Entrambe le formazioni passarono il turno con 4 punti, la Spagna come prima qualificata poichè anche avendo la stessa differenza reti segnò più gol. In quella manifestazione la Francia battè prima prima il Portogallo in semifinale e poi la Spagna in Finale.

    Passarono venti anni e lo scontro avvenne di nuovo ad un Campionato Europeo, EURO 2004 organizzato proprio dal Portogallo, ancora una volta nello stesso gruppo, in questo caso il Gruppo A. L’incontro Spagna – Portogallo 1-0 fu deciso da Nuno Gomes che con un gol dal limite dell’area di rigore gelò Iker Casillas. Il Portogallo si qualificò come prima del girone, mentre la Spagna, a pari punti con la Grecia, fu eliminata per il minor numero di gol fatti. I portoghesi arrivarono alla finale di quell’edizione ripetendo la partita di apertura della manifestazione, giocarono contro la Grecia, dopo aver perso per 2 a 1 e mostrato al mondo il talento nascente di Cristiano Ronaldo, perserò la finale per 1 a 0.

    Spagna e Portogallo non si incontrano da quell’Europeo. Da allora sono cambiate molte cose, la Spagna si conferma come una delle migliori nazionali al mondo con tanti giocatori ormai considerati d’esperienza e molte stelle, mentre il Portogallo ha una mostra di talenti non indifferente anche se inesperti e spesso avventati.
    Sicuramente nel corso degli anni il campo ha dato più volte ragione alla Spagna, gli eventi recenti pendono verso il Portogallo, ma l’esito finale questa sera lo darà il campo, in quella che certamente non sarà l’ultima sfida.

  • Prandelli può esordire: 11 Agosto la prima amichevole a Londra

    Con un inconcepibile ritardo la Federazione Italiana è riuscita a metter in piedi la prima amichevole della gestione Prandelli. L’ex tecnico della Fiorentina sarà presentato a Londra il 10 agosto e il giorno successivo ci sarà la prima amichevole del nuovo corso azzurro.

    L’avversaria ancora è misteriosa ma uscirà dalle contrattazioni con Costa d’Avorio, l’Egitto e l’Uruguay. La Federazione infatti è a lavoro per trovare l’accordo con gli omologhi enti degli altri paesi. Scongiurato il primo intoppo ma per Prandelli l’avventura azzurra è in salita.