Tag: Curiosità

  • Il Liverpool l’ultima conquista della Cina

    Il Liverpool l’ultima conquista della Cina

    Il Liverpool potrebbe presto cambiare padrone passando dagli americani Hicks e Gillette al facoltoso imprenditore cinese Kenny Huang. I Reds vivono un momento difficile dal punto di vista societario con ingenti debiti da coprire e la graticola del fairplay finanziario alle porte.

    L’offerta di Huang di 350 milioni di euro fa vacillare la proprietà americana ed in Inghilterra danno la trattativa in fase avanzata e vicina alla conclusione.

    L’ambizioso imprenditore cinese è sicuro di far un affare impegnandosi, oltre a coprire il debito, a blindare Torres e Gerrard e dar ad Hodgson il budget necessario per rinforzare la squadra e ripuntare alla Champions.

  • Sheva come Lupin, ruba il portafogli al giornalista

    In Italia lo ricordiamo per la sua innata predisposizione al gol, per i dribbling e per il saper esser letale sotto porta. Dopo l’infelice avventura al Chelsea e il conseguente ritorno in patria, alla Dinamo Kiev, Shevchenko sta vivendo una seconda giovinezza facendo da chioccia ai tanti giovani in rampa di lancio.

    Sheva però dimostra di aver ottimi numeri anche con le mani riuscendo a prender il portafogli al giornalista senza farsi scoprire.

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  • Non c’è due senza tre: anche il Brescia chiude in rissa

    Continua il trend insolito e negativo delle amichevoli di preparazione alla stagione 2010/11, dopo Cagliari e Catania anche il match tra Brescia e Larissa finisce rissa.

    Questa volta la “pazzia” scocca al 90′ e coinvolge anche i tifosi bresciani per una squallida caccia all’uomo. Sul campo la partita si era conclusa sul 2-1 in favore delle ROndinelle ma non erano mancati gli scontri.

    La gazzarra è nata dal tentativo di farsi giustizia da parte del giocatore dei greci Dabizas che punta diritto su Budel.

  • C’era una volta l’amichevole… Catania – Iraklis finisce in rissa

    Son passati solo due giorni dalla rissa tra Cagliari e Bastia che ha costretto l’arbitro a sospender la partita con circa 20 minuti di anticipo che ci troviamo a commentare un altro increscioso ed insolito episodio per il calcio d’agosto.

    L’amichevole tra il Catania e i greci dell’Iraklis si è conclusa in anticipo per il tentativo di arrivare alle mani da parte delle due squadre. Partita priva di spunti tecnici se non per il gol, di pregevole fattura, di Pesce per gli etnei e tanti campanelli d’allarme che hanno portato al tentativo di rissa finale.

    I greci hanno tenuto un comportamento maschio ma gli uomini di Giampaolo non si sono certo defilati dalla gazzarra. Tra i catanesi i più esagitati sono stati Biagianti, Bellusci e Barrientos e proprio dalla reazione di quest’ultimo è nata la diatriba.

    Ecco le parole di uno scontento Giampaolo:
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  • Dall’Islanda la migliore esultanza di tutti i tempi

    Il calcio islandese non poteva certo balzare alle cronache per la vittoria di un trofeo ma i giocatori dello Stjarnan sono riusciti lo stesso a mettersi in evidenza con un esilarante festeggiamento dopo un gol.

    L’autore del gol fa abboccare ad una canna da pesca virtuale un compagno di squadra che si muove sul terreno di gioco come un pesce per poi esser fotografato come un trofeo.

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  • Ancelotti ne ha per tutti. Balotelli da Premier e su Berlusconi…

    Carlo Ancelotti si appresta a vivere la seconda stagione da tecnico del Chelsea con un grande sogno che si chiama Champions League. L’ex tecnico rossonero non fa mistero di voler raggiungere il più alto gradino della massima competizione europea per completare il ciclo con i Blue iniziato quest’anno con Premier League e Fa Cup.

    Intercettato da Roberto Beccantini per la Stampa Ancelotti non si sottrae alle domande parlando a ruota libera di ogni argomento. Da Mourinho a Balotelli, dall’austerity imposta da Abramovic ad una stilettata sul presidente Berlusconi.

    Balotelli e la Premier

    Mario è un talento matto. La Premier rappresenta l’approdo ideale. Ritrova Roberto Mancini, l’allenatore che lo lanciò in serie A; e come razzismo, siamo vicini allo zero assoluto. Nessun alibi e un consiglio, uno solo: occhio ai tabloid

    Il fair play finanziario
    L’Uefa di Michel Platini ha messo dei paletti, tempo un paio di stagioni e saranno cavoli amari per molti. Scordiamoci l’epoca delle vacche grasse. Berlusconi e Moratti non potevano non adeguarsi. Anche Abramovich ha smesso di darsi alla pazza gioia. Pensi che il mio acquisto più importante resta, a tutt’oggi, il recupero di Essien.

    Allegri e la pressione di Berlusconi

    Quando il presidente espone un’opinione, anche se così “farcita”, l’allenatore non può che prenderne atto. Allegri ha tutto un campionato per dimostrare la sua autonomia. Io sono stato più fortunato: ai miei tempi, il primo giorno di scuola Berlusconi non veniva mai.

    La griglia scudetto
    Inter comunque, anche senza Balotelli e Maicon. Poi le solite: la Roma, la Juve, il Milan

    Prandelli e la Nazionale

    Difficile. Non navighiamo nell’oro

  • Cagliari – Bastia, una rissa “amichevole”, il video

    Si è conclusa in rissa l’amichevole tra il Cagliari di Bisoli e i francesi del Bastia giocata a Villacidro ieri pomeriggio. I sardi in vantaggio per tre a zero grazie ad una capocciata di Matri e ad una pregevole doppietta di Ragatzu.

    La continua caccia all’uomo da parte dei francesi ha scatenato la rissa al 73′ coinvolgendo tutti i giocatori in campo e in panchina e costringendo l’arbitro a fischiare la fine della contesa.

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  • La Rai toglie la moviola. Siamo vicini all’assurdo

    Il calcio italiano vive un momento di grande empasse, la deludente spedizione in Sudafrica della Nazionale di Marcello Lippi ha fatto cadere nel baratro un campionato da tempo mediocre e di anno in anno senza stelle. Lo scorso anno partirono Ibra e Kaka, quest’anno oltre a Maicon ormai vicinissimo al Real Madrid lasciano l’Italia anche i giovani Kjaer, Kolarov e sopratutto Balotelli.

    Il presidente Abete ha scelto l’assurda via del blocco agli extracomunitari e mentre il mondo si interroga sull’ingresso della tecnologia del calcio la Rai, rete di stato, abroga la moviola dal prossimo campionato evitando di fatto la gogna mediatica per la classe arbitrale.

    La giustificazione da parte dei vertici Rai è per prediligere gli aspetti tattici e tecnici ai talk show da bar dello sport, si ha però la sensazione di voler favorire un mondo che troppo spesso si è trincerato dietro una coltre di mistero.

  • Menezes rivoluziona il Brasile. Spazio a Pato, Neymar e Ganso

    Non ha avuto molto tempo per pensare il successore di Dunga sulla panchina del Brasile. L’impegno del 10 agosto contro gli Stati Uniti hanno costretto, subito, Mano Menezes a diramare le prime convocazioni e far scoprire fin da subito le sue scelte.

    Sono solo 4 i superstiti del mondiale sudafricano dei quali fa parte il milanista Thiago Silva, oltre che a Robinho, Dani Alves e Ramires. E’ chiaro che la porta non sarà chiusa per il neo madrinista Maicon o per Julio Cesar mentre appare più difficile un ritorno in carioca per Lucio, Felipe Melo e Luis Fabiano.

    La rivoluzione parte dai giovani. In programma c’è in ordine temporale l’Olimpiade di Londra, la Coppa America e il mondiale in casa del 2016. Torna a vestir la maglia carioca Pato, chiamato insieme alle nuove stelle Neymar e Ganso a risollevare le sorti del Brasile.

    Ecco la lista dei 24 convocati per l’amichevole del 10 agosto contro gli Stati Uniti:
    Portieri: Renan (Avai), Jefferson (Botafogo), Victor (Gremio)
    Difensori: Rafael (Manchester United), Marcelo (Real Madrid), Andrè Santos (Fenerbache), Daniel Alves ( Barcellona), David Luiz (Benfica), Henrique (Racing Santander), Rèver (Atletico Mineiro), Thiago Silva (Milan)
    Centrocampisti: Ederson (Lione), Carlos Eduardo (Hoffenheim), Hernanes (San Paolo), Sandro (Internacional), Paulo Henrique Ganso (Santos), Lucas (Liverpool), Jucilei (Corinthians), Ramires (Benfica)
    Attaccanti: Robinho (Santos), Neymar (Santos), Alexandre Pato (Milan), André (Santos), Diego Tardelli (Atletico Mineiro)

  • Raul, addio al Real Madrid tra le lacrime

    Raul, addio al Real Madrid tra le lacrime

    Sei campionati spagnoli, 3 Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 1 Supercoppa Europea e 4 spagnole; 741 presenze, 323 reti tra Liga e coppe, miglior marcatore di tutti i tempi del club, miglior marcatore di tutti i tempi della Champions League con 66 reti all’attivo, miglior marcatore delle coppe europee (insieme ad Inzaghi) con 68 reti, capitano per 7 lunghi anni e bandiera indiscussa di una delle società più gloriose, se non la più gloriosa, d’Europa e del Mondo. E’ la storia di Raul nel Real Madrid, giunta al capolinea oggi dopo 16 interminabili anni (18 se si considerano anche le giovanili).
    Una fantastica storia con le merengues, iniziata il 29 ottobre 1994, data del suo esordio in una partita ufficiale, alla Romaneda di Saragozza e chiusa il 24 aprile 2010 nello stesso stadio. Doveva finire così, nello stesso luogo in cui era sbocciato l’amore.

    Il Santiago Bernabeu ha voluto salutarlo affettuosamente quel capitano di tante battaglie e lui, nell’ultimo giro di campo da giocatore del Real Madrid, si è lasciato trasportare dall’emozione e non ha saputo trattenere le lacrime:

    • Per me è un giorno difficile. Ma mi sento ancora un giocatore e continuerò a giocare. Ma sarò sempre fedele al Real Madrid. Ho provato a dare il meglio di me durante questi anni e adesso dico grazie al club, grazie a tutti quelli che mi hanno appoggiato. Non lo dimenticherò mai“.

    L’anno prossimo l’attaccante in attività più prolifico della Liga (il terzo della storia) e della nazionale spagnola giocherà nelle fila dello Schalke in Bundesliga, ma sarà difficile per tutti immaginarlo con una maglia diversa da quella camiseta blanca con stampato dietro il numero 7 e quel nome, Raul, che nel Real è leggenda.