Tag: Cronaca

  • Real Madrid: Benzema va a sbattere contro un albero

    Karim Benzema, attaccante della nazionale francese e del Real Madrid, è rimasto coinvolto in un incidente stradale, per sua fortuna senza conseguenze. Lo riferisce la stampa spagnola. Secondo la ricostruzione, Benzema ha perso il controllo dell’auto ed a bassa velocità ha urtato prima il guardrail, poi un albero. L’incidente è avvenuto all’alba di lunedì, dopo che il giocatore aveva recuperato la sua vettura al rientro da Barcellona, dove le merengue sono state sconfitte 1-0. L’urto sarebbe avvenuto a meno di 50 chilometri orari, attutito dall’apertura degli airbag.
    [via: ansa]

  • Udinese sotto accusa per illeciti sportivi

    L’Udinese finisce nel mirino della Procura con l’accusa di illecito sportivo per aver attuato la compravendita di giocatori senza che però questi facessero parte effettivamente dell’organico bianconero. I fatti risalgono alle finestre di calciomercato relative al periodo tra il 2003 e il 2005 con il Genoa e Venezia. Il Gup di Udine ha infatti rinviato a giudizio il presidente della squadra friulana, Franco Soldati, l’ex direttore generale Pierpaolo Marino e il consigliere d’amministrazione Gino Pozzo, la prima udienza si terrà l’11 dicembre

  • Pallone d’Oro 2009: stravince Lionel Messi ma la Liga non ha rivali

    Vince a mani basse Lionel Messi l’edizione 2009 del Pallone d’Oro dopo una stagione formidabile che lo ha portato con il Barcellona di Pep Guardiola a vincere tutto. Messi fondamentale nel suo club non ha però del tutto convinto con la Selecion argentina di Maradona ma il Mondiale ormai imminente in Sud Africa sarà l’occasione per la sua piena consacrazione.

    Cristiano Ronaldo si piazza sul secondo gradino del podio anche se con un distacco abissale (240 punti), gradino più basso del podio invece per il perno di centrocampo blaugrana Xavi importante quanto Messi per le vittorie del team di La Porta. E’ comunque la Liga a far la voce grossa occupando sei posizioni tra i primi otto giocatori. Gli “italiani” Eto’o, Kaka e Ibraimovic si piazzano in fila indiana tra la quinta e settima posizione.

    LA CLASSIFICA
    1. Lionel Messi (Argentina, Barcellona), 473 punti
    2. Cristiano Ronaldo (Portogallo, ManUtd/Real Madrid), 233
    3. Xavi (Spagna, Barcellona), 170
    4. Andres Iniesta (Dpagna, Barcellona), 149
    5. Samuel Eto’o (Camerun, Barcellona/Inter), 75
    6. Kakà (Brasile, Milan/Real Madrid), 58
    7. Zlatan Ibrahimovic (Svezia, Inter/Barcellona), 50
    8.Wayne Rooney (Inghilterra, Manchester United), 35

  • Tiger Woods: il giallo si infittisce e spunta un diamante per il perdono

    Tiger Woods: il giallo si infittisce e spunta un diamante per il perdono

    “Tutta colpa mia”. Tiger Woods si assume tutta la responsabilità dell’incidente d’auto che lo ha visto coinvolto, ma lo fa dal suo sito internet e continua a non parlare con la polizia. A rischio di perdere l’affetto dei suoi fan e i contratti miliardari degli sponsor, il campione di golf ha rinviato, per la terza volta, l’interrogatorio con gli agenti della Florida Highway Patrol che volevano sentire da lui e dalla moglie Elin Nordgren una ricostruzione del bizzarro incidente con di venerdì notte con il Suv.

    Il trentatrenne asso del green ha spiegato di essere “il solo responsabile” del misterioso incidente ad Isleworth (in Florida) che lo ha visto finire con la sua automobile contro un albero del vicino di casa nella notte di venerdì. “Ho avuto un incidente da solo e mi sono procurato delle ferite, dei tagli e sono ancora dolorante”, scrive Woods sul suo sito internet. “Ma è stata solo colpa mia e ovviamente tutto questo ha messo in imbarazzo anche la mia famiglia. Ma sono umano, non sono perfetto. Ovviamente cercherò di fare in modo che queste cose non si ripetano. Voglio inoltre ricordare che si tratta di una vicenda e tale deve restare”.

    Tuttavia sono tante le voci che circolano su quanto potrebbe essere accaduto: le più insistenti riferiscono di un presunto litigio con la moglie svedese, 29 anni ed ex modella, a causa di un presunto tradimento da parte dello sportivo più ricco del mondo con la 34enne pr Rachel Uchitel.

    Secondo il sito di gossip Tmz.com, Tiger avrebbe confidato a un amico: “mi servirebbe un Kobe Special per calmare mia moglie”. Alla richiesta dall’altro capo del telefono su cosa fosse un ‘Kobe Special’, Woods avrebbe risposto: “E’ una casa su un anello”. Kobe è ovviamente Kobe Bryant. Nel 2003 il campione di basket, accusato di stupro in Colorado, regalò alla moglie Vanessa un diamante da quattro milioni di dollari per farsi perdonare.

    Insomma più passa il tempo senza una dichiarazione ufficiale, più le chiacchiere aumentano come gli interrogativi. Perché Woods avrebbe perso il controllo del suo SUV ad una velocità talmente bassa da non permettere l’apertura dell’airbag? Perché i vetri posteriori della Cadillac sono andati in frantumi? Ma, soprattutto, se è stato un incidente così banale, perché evitare i giornalisti?

    “Comprendo la curiosità, ma le tantissime, false, infondate e maliziose ricostruzioni che circolano in questi momenti attorno alle mie vicende e a quelle della mia famiglia sono da irresponsabili”, scrive ancora Woods. “Mia moglie Elin ha agito in maniera coraggiosa, intervenendo quando mi ha visto ferito ed in pericolo. E’ stata la prima ad arrivare in mio aiuto. Qualsiasi altra ricostruzione è falsa. Tutto questo per lei è ora fonte di stress”.

    I dubbi però restano, in attesa del tanto atteso colloquio con la polizia con cui non è tenuto a parlare anche se sarebbe solo una questione di buon senso.
    [via: quotidianonet]

  • Woods: prima dell’incidente lite con la moglie per tradimento

    L’incidente capitato nella nottata al campione di golf Tiger Woods sta diventando un vero e proprio giallo. Secondo le prime ricostruzioni della polizia, Woods, dopo essersi schiantato con la sua Cadillac contro un albero all’uscita dalla sua villa, sarebbe stato tratto in salvo dalla moglie che avrebbe spaccato con una mazza da golf il vetro della sua automobile per prestargli i primi soccorsi; poi Tiger è stato trasportato in ospedale in condizioni gravi. In realtà il golfista è stato già dimesso dall’ospedale e avrebbe riportato solo qualche contusione; inoltre spunta l’ipotesi di un furibondo litigio con la moglie poco prima dell’incidente. Infatti esiste un’altra versione dei fatti secondo cui la moglie, Elin Nordegren, avrebbe scoperto la scappatella del marito con una hostess e avrebbe mandato in frantumi il vetro della sua macchina con una mazza da golf per “punire” Tiger.

    La polizia nelle prossime ore parlerà anche con Woods per fare luce sull’accaduto e capire così dal diretto interessato la dinamica dell’incidente che appare ancora strana.

  • Tiger Woods gravemente ferito dopo un brutto incidente

    Il golfista Tiger Woods è rimasto ferito dopo un brutto incidente con la sua macchina riportando gravi lesioni che lo hanno costretto al ricovero in ospedale con prognosi risevata. Woods con la sua Cadillac pare abbia sbattuto con un idrante per poi terminare la corsa contro un albero dei vicini. Da quanto si apprende dalle parole dei soccorritori l’incidente non è dovuto all’alta velocità e a pregiudicare le sue condizioni sarebbe stato il mal funzionamento degli airbag.

  • Evade dagli arresti domiciliari per vedere la Juventus

    A volte l’amore per la propria squadra di calcio ti porta fare gesti inspiegabili per chi non prova la stessa passione. Uno di questi è il gesto che ha compiuto un pregiudicato palermitano di Bagheria che per vedere la sua Juventus in coppa contro il Bordeaux decide di uscire di casa (dove era agli arresti domiciliari) per recarsi ad un vicino club bianconero. L’uomo sorpreso dai carabinieri è stato arrestato e a nulla è valsa la proposta del quarantacinquenne di poter almeno veder la partita, doppio dolore dunque per il siciliano oltre alla brutta sconfitta rimediata dalla sua squadra anche il ritorno in cella.

  • Ciclismo: squalifica esemplare per Da Ros. 20 anni per doping

    Il Coni ha comminato una squalifica esemplare al giovane ciclista azzurro Gianni Da Ros dopo l’inchiesta doping che portò alla luce il losco giro di affari che prevedeva lo smistamento delle sostanze nelle palestre. Il tribunale antidoping ha deciso in modo saggio di applicare la pena più alta nella lotta al doping squalificando Da Ros per venti anni.

    Gianni Da Ros era stato tratto in arresto l’11 marzo 2009 mentre era in ritiro con gli azzurri, a soli 23 anni era considerato un buon corridore e con il futuro assicurato ma queste attività extra agonistiche gli costeranno la carriera. Da subito infatti la federazione che la Liquigas, squadra per cui era tesserato, avevano preso le distanze dalle attività illecite di Da Ros deprecando il comportamento.

  • Tragedia dopo Egitto – Algeria: morto un tifoso algerino

    Tragedia dopo Egitto – Algeria: morto un tifoso algerino

    Scontri Egitto - AlgeriaNon accenna a placarsi l’ondata di violenza scoppiata ad Il Cairo durante la partita valida per le qualificazioni Mondiali di Sud Africa 2010 tra Egitto e Algeria.
    Secondo quanto riportano i giornali di Algeri, un tifoso algerino sarebbe morto, 3 risultano dispersi e una decina i feriti; questo il bilancio dopo l’agguato teso dai tifosi egiziani.

    La partita era terminata 2-0 per i padroni di casa e in virtù di questo risultato le due nazionali dovranno giocare lo spareggio mercoledì essendo a pari punti in classifica con identica differenza reti. A questo punto però la Fifa, alla luce di quanto accaduto, potrebbe prendere provvedimenti e squalificare la nazionale egiziana consegnando di fatto all’Algeria l’accesso ai Mondiali del 2010.

  • Tessera del Tifoso: Juventus, Roma e Lazio unite contro Maroni

    Tessera del Tifoso: Juventus, Roma e Lazio unite contro Maroni

    no_alla_tesseraUna t-shirt bianca con su scritto “No alla tessera del tifoso”, e sul verso il credo che li muove : “Se i ragazzi sono uniti non saranno mai sconfitti”; nessuna sciarpa o vessillo di parte. Così oltre 300 ultras di tifoserie di calcio provenienti da tutta Italia si sono presentati a Roma per manifestare contro la “tessera del tifoso”, il provvedimento che introduce, dal 2010, lo strumento indispensabile per la regolamentazione di accesso agli stadi.

    Juventus, Inter, Lazio, Roma, ma anche Latina, Frosinone, Fano, Casarano, Gubbio, Fermo. Da nord a sud, “divisi dai colori, uniti dal pensiero” – come recitava uno dei tanti striscioni – le migliaia di tifosi (5000 secondo le forze dell’ordine) hanno sfilato per le vie del centro di Roma a partire da piazza dell’Esquilino, passando per via Cavour, Fori Imperiali, Colosseo e Circo Massimo, fino alla Bocca della Verità, scortati dalle forze di polizia e rigorosamente guidati dal servizio d’ordine della manifestazione. Chi si aspettava incidenti e tafferugli è rimasto sorpreso. Gli organizzatori avevano raccomandato con un volantino di non rilasciare dichiarazioni alla stampa e di attenersi solo ai cori lanciati dal megafono. E così è stato: tanta rabbia nelle urla dei manifestanti e qualche fumogeno, ma nulla più (solo qualche momento di tensione in via Cavour, subito sedato, quando alcuni fotoreporter e telecamere hanno tentato di uscire dagli spazi “consentiti” per le riprese).

    Bersagli preferiti le forze dell’ordine, i giornalisti, il ministro dell’Interno Roberto Maroni e l’agente della polizia Luigi Spaccarotella, omicida del tifoso laziale Gabriele Sandri. Proprio il ragazzo romano ucciso l’11 novembre di due anni fa nell’area di servizio Badia al Pino è stato invece sostenuto a gran voce dai manifestanti: “Giustizia per Gabriele” e “Gabriele uno di noi” le grida scandite. Cori anche a favore di Stefano Cucchi, il ragazzo romano morto in nella sezione detentiva dell’ospedale Sandro Pertini lo scorso 22 ottobre.

    Tra i partecipanti anche il delegato allo sport del Comune di Roma Alessandro Cochi, e l’ex deputato Paolo Cento. “La tessera del tifoso è una schedatura di massa che allontana le famiglie dallo stadio – ha detto Cento –. Dobbiamo riportare le famiglie allo stadio e valorizzare la passione popolare; le curve sono un antidoto alla violenza se possono tornare a fare il tifo per la propria squadra. Governo e Parlamento devono aprire un dialogo con questa realtà di tifosi”.

    “Il clima è sereno – ha aggiunto Lorenzo Contucci, avvocato penalista che segue le cause degli Ultras -, l’importante è che tutto sia filato liscio, nonostante la rabbia e il clima di esasperazione”. Giunti in piazza della Bocca della Verità, i tifosi hanno fatto sentire ancor più forte la loro voce. Le richieste: in primis la riforma dell’articolo 9 della legge Amato (legge n. 41 del 2007), che istituisce una sorta di diffida a vita e che impone a chi ha ricevuto un Daspo o una condanna il divieto di accesso allo stadio; poi il ritorno di tamburi, megafoni e striscioni negli stadi.

    Dalle curve il “no” alla tessera del tifoso è sceso in piazza: ora la “palla” passa nelle mani delle Istituzioni.
    [via:goal]