Tag: Cronaca

  • Il Siena alleato giallorosso, Mezzaroma offre bonus per batter l’Inter

    Non si è ancora placato il polverone nato intorno a Lazio Inter che se ne inizia a preparare uno nuovo. Questa volta potrebbe esser la Roma a beneficiarne e il Siena parte in causa, il presidente dei bianconeri Mezzaroma, tifoso giallorosso, ha promesso di elargire alla squadra i due milioni di premio salvezza anche per il terzultimo posto.

    “Ho promesso il premio salvezza di due milioni, che avevamo già concordato, nel caso dovessimo arrivare terzultimi e per un motivo qualsiasi dovessimo essere ripescati. Chiedo due prestazioni da professionisti, per onorare la maglia e anche perchè in serie B sarò costretto a ridurre la rosa e alcuni di questi giocatori dovranno partire e hanno interesse a farsi notare da altri club”

    A dire il vero dietro la promessa c’è prima di tutto un intelligente favore personale: i nuovi sviluppi di Calciopoli infatti potrebbero aprire nuovi scenari e i senesi da terz’ultimi potrebbero esser ripescati e comunque è un modo per tener alta la concentrazione della rosa fin all’ultima partita.

  • Adriano diserta l’allenamento, Mondiali a rischio

    Anche il Brasile inizia a star stretto ad Adriano. L’Imperatore, rinato con la maglia del Flamengo dopo il ritorno in patria aveva ritrovato la retta via tanto da riconquistare la maglia della Selecao e trascinare i rossoneri a vincere il titolo.

    Da qualche settimana però ai gol in campo si susseguono i consueti colpi di testa fuori dal campo. Prima la lite in pubblica piazza con la fidanzata, adesso dopo esser stato decisivo in Coppa Libertadores contro il Corinthians di Ronaldo ha deciso di festeggiare il primo maggio disertando gli allenamenti.

    L’assenza dell’Imperatore oltre a mandar su tutte le furie il suo procuratore ha indispettito il vice di Dunga Jorginho che era stato incaricato di verificare le condizioni dell’attaccante in vista di una possibile convocazione per i Mondiali.

    I tentativi di rintracciarlo da parte del Flamengo sono stati vani ed è mistero su dove si trovi in questo momento. Il suo sogno di Sud Africa potrebbe esser interrotto definitivamente.

  • Della Valle bacchetta Gilardino: “da lui non me l’aspettavo”

    Andrea Della Valle a sorpresa ruba la scena a Cesare Prandelli presendandosi in conferenza stampa al posto del tecnico per chiedere scusa ai tifosi per gli ultimi risultati e sopratutto per bacchettare Alberto Gilardino per le infelici dichiarazioni rilasciate ieri.

    Il patron dei viola visibilmente adirato mostra il suo disappunto per le dichiarazioni dell’attaccante campione del mondo che a suo dire contribuiscono a dar un immagine distorta della società:

    “Gilardino ha rilasciato una frase sbagliatissima, dicendo che non c’era chiarezza nel progetto. Certi messaggi non si mandano via giornale, non deve capitare mai più. Soprattutto perché quello che ha detto non rispecchia la verità
    Io già un anno fa sono venuto qui a dire quale sarà il percorso della Fiorentina, quello dell’equilibrio entrate-uscite. Tutta l’Europa sta andando in questa direzione, lo ha detto anche Platini. Dov’è la non chiarezza? Seguendo questa linea siamo arrivati agli ottavi di finale di Champions. Stiamo investendo due milioni di euro sui campini, sono stufo di sentire che non c’è chiarezza, che anzi c’è confusione in società, che addirittura non ci sia chi sa di calcio. Siamo rispettati dappertutto, e con la nostra organizzazione siamo arrivati a ottenere i risultati che tutti sappiamo. Tutti vogliamo rivivere le grandi notti europee”

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    Della Valle è un fiume in piena parla di Mutu e del rapporto con Prandelli e Corvino e traccia un primo bilancio del campionato della Fiorentina:

    “La premessa sono le scuse che vi porgo a nome della squadra per queste due ultime partite indegne. Scuse a tutti i tifosi, che ci seguono con passione e sacrificio. Con il Chievo hanno lasciato la curva perchè non avevano altra scelta. E’ la prima volta che ho visto una cosa del genere, e non deve più succedere. La società, invece, non ha nulla di cui doversi scusare. La stagione, per quanto riguarda il campionato, è stata deludente. Dobbiamo ricostruire la mentalità vincente, che ultimamente si è persa. Qualcuno forse ha già mollato, ha pensato di essere già in vacanza.

    Questo non deve più succedere, qui c’è un progetto serio e chi resta, come chi arriverà, deve sapere che c’è uno spirito forte, che c’è sempre stato tranne nelle ultime due settimane. Quella vista negli ultimi quindici giorni non è la vera Fiorentina. Qui c’è una base solida, servono solo piccoli ritocchi. Chi non crede nel progetto venga a dircelo, se ne può andare. Ci aspetta una stagione fuori dalle coppe, potremo risistemare tante altre cose. Dobbiamo ricompattarci tutti, il progetto continua, sicuramente con Prandelli e Corvino. Prandelli lo vedo con noi nei prossimi anni, ci sono stati degli errori nella gestione della vicenda, ma chiariremo anche questo.

    Mutu? Un anno e mezzo fa abbiamo rifiutato 20 milioni di euro dalla Roma, questo dimostra il nostro attaccamento al giocatore. Ora però ha commesso un errore clamoroso, e squadra e società hanno pagato moltissimo””

  • “Arbitri nel giro di M” il contenuto del memoriale di Facchetti

    Giacinto Facchetti aveva scoperto la cupola. Stando alle indiscrezioni del contenuto del memoriale consegnato ai pm napoletanti da Gianfelice Facchetti l’allora presidente nerazzurro aveva scoperto le alleanze che consentivano alla Juve e al Milan l’egemonia in campionato.

    Facchetti aveva annotato le circostanze che gli erano state confidate da Danilo Nucini, arbitro fino al 2005, circa i rapporti fra Luciano Moggi, esponenti della classe arbitrale e i dirigenti di alcune società. Appunti che, secondo quanto ricostruito fino a questo momento, risalirebbero a un periodo compreso fra il 2003 e il 2004 e dai quali emergono molti degli elementi destinati a finire due anni più tardi nell’inchiesta Calciopoli. Compresa l’esistenza di un giro di schede telefoniche, all’epoca non ancora straniere, utilizzate per comunicazioni riservate.

    Nei fogli di Facchetti c’erano frasi del tipo “Arbitri nel giro di M.”, dove M. starebbe per Moggi; mentre De Santis è definito “la lunga mano nella Can”. Facchetti aveva annotato le modalità con le quali, ai raduni arbitrali di Coverciano, i giudizi sugli arbitri cambiavano a seconda della loro vicinanza al gruppo Moggi. Circostanza anche questa che, nella interpretazione fornita ai pm dal figlio di Facchetti, sarebbe stata ricostruita all’allora presidente dell’Inter da Danilo Nucini.

    Facchetti nei suoi appunti contestava le designazioni arbitrali pro Juventus degli anni 2001-02 “ad arbitrare la Juventus mandano sempre giovani e quindi condizionabili”, il famoso scudetto del 5 maggio.

  • Calciopoli: per la Figc Moggi è radiato dal calcio

    La Corte di giustizia della Federcalcio ha stabilito la radiazione da ogni ruolo nel calcio italiano dell’ex dg della Juventus Luciano Moggi precisando, in risposta al quesito interpretativo del presidente federale Giancarlo Abete, che “la preclusione da ogni rango o categoria debba ritenersi implicita come effetto ex lege” dopo la condanna per i fatti di Calciopoli.

    Il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete aveva chiesto alla Corte di giustizia federale, il 31 marzo scorso, di sciogliere il nodo su chi dovesse decidere sull’eventuale radiazione di Moggi e degli ex dirigenti condannati a 5 anni di squalifica, visto il vuoto di potere determinato dalla modifica dello statuto intervenuta dopo Calciopoli. Prima dello scandalo del 2006, infatti, le norme federali prevedevano che la giustizia sportiva potesse proporre al presidente federale la radiazione di un tesserato condannato per fatti di “particolare gravità”; e così fu per Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Innocenzo Mazzini, ex vicepresidente federale.

    Ma con la riforma varata sotto Guido Rossi, il potere di radiare un tesserato passò alla giustizia sportiva. Di fatto, la squalifica di Moggi, Giraudo e Mazzini scadeva nel 2011, ma sulla proposta di radiazione non si era espresso nessuno né poteva esprimersi Abete. La Corte di giustizia sportiva, in sezione consultiva il 13 aprile scorso, ha fornito oggi le sue risposte:

    Si ritiene che il provvedimento di preclusione debba ritenersi implicito, quale effetto ex lege, nelle decisioni con cui gli organi della giustizia sportiva, dopo aver irrogato la sanzione della sospensione nella misura massima, si sono pronunciati nel senso della ‘particolare gravità delle infrazioni“.

  • Calciopoli: Facchetti Jr. consegna un memoriale del padre

    Gianfelice Facchetti è stato ascoltato lo scorso 26 aprile dai pm napoletani Narducci e Capuano, che rappresentano l’accusa nel processo di Calciopoli. L’oggetto dell’incontro pare sia stato il mondo arbitrale al momento dell’inchiesta, Facchetti Jr. ha consegnato un memoriale scritto dal padre proprio sul rapporto con gli arbitri.

    I pm hanno ritenuto il materiale importante per avvalorare l’accusa e per questo è stato depositato e da venerdi prossimo sarà a disposizione delle difese.

  • Milan: la Fininvest al contrattacco “abbiamo speso 237 milioni”

    Tra i social network e i blog riconducibili alla sfera dei tifosi rossoneri dopo la batosta subita a Palermo è iniziata a circolare il malcontento e da più parti arrivano segnali di una possibile contestazione di gruppo davanti a via Turati. La richiesta dei tifosi è drastica e mira diritto al presidente Silvio Berlusconi.

    I supporters contestano al presidente la disaffezione dal Milan dopo l’ingresso in politica e per questo chiedono a gran voce la cessione del club a chi ha capacità e voglia di investire nei rossoneri. La proprietà, forse allarmata dalla contestazione e dal negativo ritorno di immagine, attraverso la Fininvest ha emesso un comunicato dove precisa la portata dell’investimento di questo ultimo decennio e la volontà concreta di non disfarsi del club.

    “Dal 2005 al 2009 il Milan ha investito per la sua rosa di giocatori 237 milioni di euro. Questa politica è stata resa possibile dal decisivo sostegno di Fininvest che dal 2003 ad oggi ha immesso nella società calcistica anche nuove risorse finanziarie, sotto forma di aumenti di capitale, pari a circa 220 milioni di euro”.

    Il Milan non cambierà proprietario: “La Fininvest smentisce nella maniera più categorica, ancora una volta, qualsiasi ipotesi di cessione della società calcistica, confermando invece l’obiettivo di aggiungere nuovi, prestigiosi, traguardi a quelli che hanno fatto del Milan la squadra più titolata al mondo”.

  • Inter – Rcs Sport: accordo rosanerazzurro. I tifosi bianconeri protestano

    Rcs Sport gestirà per il prossimi quattro anni le sponsorizzazioni dell’Inter. Il club di Massimo Moratti e la società di Via Solferino hanno siglato un accordo di partnership, per la valorizzazione del marchio nerazzurro, operativo dal prossimo primo luglio. Nasce una collaborazione strategica – recita la nota apparsa sul sito nerazzurro – per perseguire il traguardo comune teso ad attrarre, nell’orbita nerazzurra, un numero sempre più selettivo e qualificato di aziende e partner, partecipando a in sistema di marketing e comunicazione integrata che valorizzi in maniera ottimale la qualità del loro investimento.

    Per i tifosi bianconeri è la conferma di un progetto lungimirante nato ai tempi dell’inchiesta Calciopoli e che vedeva la “rosea” Gazzetta dello Sport incudine nell’accusare Juventus e Luciano Moggi e favorire di fatto l’Inter. Un pò come la pensione dorata regalata dalla Tim a Guido Rossi il giorno dopo le dimissioni da commissario speciale della Figc, l’accordo sancito oggi ha il sapore del ringraziamento. Sui vari blog dei tifosi della Vecchia SIgnora monta la protesta.

  • Calciopoli: Ancelotti diserta Napoli, all’udienza nuove telefonate bollenti

    Anche questa volta manca all’udienza di Napoli Carlo Ancelotti, il tecnico del Chelsea come preannunciato alla vigilia ha disertato le aule del Tribunale di Napoli e la sua deposizione è stata rimandata all’11 Maggio. L’udienza di oggi, iniziata in ritardo per aspettare i teste chiamati a deporre oggi l’ispettore di Polizia Salvagno che ha partecipato alle indagini svolte dalla Procura di Torino, e il magistrato Cosimo Ferri, ex componente della Commissione tesseramenti della Figc.

    Nono sono comunque mancati i colpi di scena e l’annuncio da parte del consulente di parte Nicola Penta della presenza di altre intercettazioni rilevanti saltate fuori e che riguarderebbero Inter, Bologna, Cagliari e Parma.

    Tutti – ha detto Penta – si informavano e tutte le società chiedevano gli arbitri migliori. Basta sentire le telefonate tra Pairetto e Bergamo – ha concluso – per capire che dopo aver subito pressioni di ogni tipo dalle società, definivano la griglia degli arbitri che avevano in testa“. Il consulente ha annunciato che le nuove telefonate e altre in corso di trascrizione saranno portate in tribunale per chiederne l’acquisizione agli atti.

    Gli “inediti” riguarderebbero in quattro occasioni la sede dell’Inter, di cui tre all’allora designatore Bergamo e una direttamente all’arbitro De Santis. Quest’ultima è un colloquio tra il direttore di gara di Tivoli e Giacinto Facchetti, all’epoca presidente della società nerazzurra, il giorno dopo un derby conil Milan. Ci sono poi tre telefonate tra la sede del Bologna e il cellulare di De Santis, due in cui la sede del Parma è in contatto con Bergamo e Pairetto, e una lunghissima telefonata – addirittura 42 minuti – tra il presidente del Cagliari Cellino e Bergamo.

  • Calciopoli 2: scoperte telefonate dirette agli arbitri

    Continua il lavoro dal pool difensivo dell’ex dg della Juventus Luciano Moggi per setacciare le 171 mila telefonate intercettate fra il 2004 e il 2005 e in buona parte completamente ignorate dagli inquirenti. Proprio durante questo operazione sarebbero emerse telefonate in cui molti dirigenti di squadre di Serie A chiamavano, addirittura anche prima delle partite, direttamente gli arbitri.

    Una faccenda incresciosa che potrebbe dare al processo penale di Napoli risvolti importanti che si ripercuoterebbero inevitabilmente anche sul procedimento sportivo considerato che il procuratore federale della Figc Stefano Palazzi ha aperto l’inchiesta per il secondo filone di Calciopoli. Perchè è meglio fare chiarezza una volta per tutte e prendere i provvedimenti del caso. Aspetteremo che il nuovo materiale giunga sul tavolo di Teresa Casoria, il presidente della nona sezione del tribunale di Napoli che presiede il processo penale nei confronti di Moggi.