Tag: Cronaca

  • Spionaggio Inter: le verità di Cipriani sui dossier di Vieri e De Santis

    Mentre tifosi e giocatori dell’Inter invadevano Milano per festeggiare il 18° scudetto su Rai Tre nella trasmissione d’inchiesta Report si è tornato a parlare del famoso caso di spionaggio Pirelli-Telecom che vede coinvolta l’Inter per i pedinamenti all’arbitro De Santis e alcuni giocatori nerazzurri tra cui Cristian Vieri.

    Per la prima volta concede un intervista davanti ai teleschermi Emanuele Cipriani, il detective privato che ha operato al servizio del Gruppo Pirelli Telecom, e dai suoi racconti si evince la conoscenza da parte di Tronchetti Provera delle attività di spionaggio e lo stesso veniva informato costantemente. Ecco il video:

  • Inter: Milano è nerazzurra, Mourinho diserta la torcida

    Un bagno di folla nerazzurra ha accolto i giocatori di ritorno da Siena. Oltri mille tifosi alla Malpensa e in cinquantamila affollavano le vie del Duomo in attesa del pullman con a bordo i giocatori. Giocatori e e tifosi in estasi per una sensazionale stagione che sabato prossimo potrà diventare superlativa.

    Pragmatico come suo solito il tecnico portoghese ha disertato i festaggiamenti proprio per curare nei dettagli la partita di domani e non aver cali di concentrazione. Niente giro tra la folla e niente cena con la squadra in albergo dove risultano assenti anche il presidente Moratti, Mario Balotelli e Dejan Stankovic.

    Il tripudio nerazzurro:

  • Inter: è finita l’attesa, la Banca anticipa la vendita

    L’appello dei tifosi lanciato ieri sera a Massimo Moratti ha avuto successo e la Banca Popolare di Milano per attenuare i disagi dei coraggiosissimi supporter nerazzurri hanno anticipato di circa due ore l’apertura degli sportelli.

    I tifosi divisi in blocchi hanno passato la notte sotto l’acqua e al freddo ma per fortuna senza problemi di ordine pubblico. Tutti in fila e con le dita incrociate per esser nei 4000 mila eletti che potranno volare al Bernabeu.

  • Europei 2016: l’Uefa boccia l’Italia, anche la Francia ci supererà nel ranking

    In attesa del parere definitivo l’Uefa ha praticamente estromesso l’Italia dalla “lotta” per accaparrarsi gli Europei del 2016. Il “rapporto di valutazione” apparso oggi sul sito ufficiale dell’Uefa boccia la proposta azzurra pur ritenendola di qualità.

    Per l’Uefa la relazione azzurra presenta dei deficit sia dal punto di vista degli stadi: dei 12 necessari solo l’Olimpico è pronto, otto avrebbero bisogno di massicci interventi e i restanti tre dovrebbero esser fatti interamente. I tempi di realizzazione per la commissione europea non sono veritieri in quanto solo lo stadio della Juventus è in fase di costruzione mentre sugli altri impianti è tutto fermo. Durante gli 8 interventi, i club continuerebbero a giocare le gare casalinghe negli stadi. Questo potrebbe complicare e allungare i lavori, creando difficoltà di programmazione con possibili conseguenze sulla data di consegna. Non convincono nemmeno i collegamenti tra alcuni impianti e gli aereoporti e i prezzi dei biglietti considerati troppo alti.

    Le candidature di Francia e Turchia sembrano esser in vantaggio anche per ragioni politiche, le due nazioni infatti sono rappresentate rispettivamente dal Presidente e dal suo vice. Per l’Italia la bocciatura potrebbe aver gravi ripercussioni anche dal punto di visti degli introiti dettati dal Ranking Uefa: se dovesse vincere la Francia anche il quarto posto sarebbe a rischio con gravi ripercussioni per tutto il movimento calcistico italiano. E’ ora di invertire la rotta!

  • Carraro: “Scudetto del 2006? L’errore è di Guido Rossi”

    Non è tardata la replica di Franco Carraro a Guido Rossi che in un intervista concessa all’Ansa ha attribuito la paternità dell’assegnazione dello scudetto 2006 ai comportamenti di Luciano Moggi e Franco Carraro. L’ex presidente della Federcalcio torna a ribadire l’onestà del suo lavoro dimostrata dalle assoluzione in ogni grado di giudizio:

    “Il GUP di Napoli, la Corte di Cassazione, il Tar del Lazio, la Procura della Corte dei Conti, la Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo Sport presso il Coni, hanno riconosciuto la correttezza del mio comportamento sul piano penale, amministrativo, contabile e sportivo. Ritengo che Rossi abbia commesso qualche errore, tra cui l’assegnazione dello scudetto all’Inter”.

    “L’8 maggio 2006, senza che nessuno me lo chiedesse, ho dato le mie dimissioni per la responsabilità oggettiva che compete al presidente della Figc. Ritengo che Giacinto Facchetti sia stata una splendida persona nella vita e nello sport e che Moratti sia un uomo perbene”.

    “Penso che Rossi, anche grazie alla qualità e alla quantità delle sue relazioni nel 2006 abbia dato un importante contributo al calcio italiano in un momento delicato ma ritengo anche che abbia commesso, come tutti, qualche errore, tra cui l’assegnazione dello scudetto all’Inter. Carraro si dice poi “disponibile a un sereno confronto con Rossi in qualsiasi sede“.

  • Calciopoli: nuova intercettazione tra la Fazi e Collina. “Le alleanze”

    Spuntano come funghi a ciel sereno dopo il nubifragio nuove e succulenti intercettazioni dal lavoro dei legali di difesa di Luciano Moggi. Questa volta al telefono c’è la “donna” di Moggi Maria Grazia Fazi e l’attuale designatore Pierluigi Collina, è il 13 febbraio del 2005 e l’occasione per la chiamata sono gli auguri per il 45.o compleanno dell’ex arbitro.

    Dopo gli auguri e i convenevoli i due proiettano la loro discussione sulle alleanze all’interno della Lega Calcio che porteranno alla nomina dei nuovi designatori per la sostituzione di Bergamo e Pairetto ai più ormai invisi all’interno della federazione.

    Fazi: ”Insomma hai deciso o no continui ad arbitrare?”.
    Collina: ”mah…non so e poi non dipende da me…dipende da quello che mi vogliono far fare…”.
    Fazi: ”Pensaci bene Pierluigi..io ti dico una cosa oggi puoi contrattare…domani non lo sai. Io in Federazione sento dei nomi allucinanti (si parla del prossimo designatore, ndr)”.
    Collina: ”Tipo?”.
    Fazi: ”Tipo Braschi, Lanese e’ il primo che vuole mettere i piedi li’ dentro e se ce li mette non credo che li tolga tanto presto. Sai finche’ e’ il Braschi stupido diventa un Baldas, capisci che voglio dire?”.
    Collina: ”Si, si..”
    Fazi: ”Baldas te lo togli dai piedi come vuoi, ma qualcun altro…se rimanessero loro due un altro anno (Bergamo e Pairetto, ndr) e ti garantissero si’ loro un altro anno e poi arrivi tu… io mi farei un altro anno di arbitraggio senno’ pensaci Pierlui’…”. Collina: ”Anche Braschi come nome?”.
    Fazi: ”Ehhh si!, Braschi e’ la cordata Abete…”.
    ”Collina”:”Ah si?”.
    Fazi: ‘Urca ti dovrei raccontare un po’ di cosette mica abbiamo litigato… ti vorrei fare il quadro e poi tu decidi. Ti voglio bene… hai questa possibilita’ sfruttala bene… devi essere tu a valutare tutti i pro e tutti i contro. Pero’ quello che deve farti pensare e’: ‘e se ci va qualcun altro? Uno si augura il Baldas di sei anni fa (ex designatore), ma se ci va qualcun altro…”
    Collina: ”L’unica soluzione ponte da trovare sarebbe la conferma…”
    Fazi:”Ma questa conferma pare che non ci sia. Una domanda ti volevo fare: ma se tu avrai la deroga potresti andare a fare il Mondiale?”.
    Collina: ”No perche’ la deroga per fare il Mondiale deve avere data a livello internazionale mentre io potrei averla a livello nazionale. Per cui io finirei di arbitrare il 31 dicembre del 2005 a livello internazionale e quindi non potrei fare il Mondiale: mentre se avro’ la deroga di un anno varrebbe in Italia fino al 30 giugno 2006”.
    Fazi: ”E tu pensi che sul piatto potresti mettere tra un anno il campionato italiano con la jella di quest’anno chiamiamola cosi’? Ma va a ‘ffa ll’ovo Collina: non voglio dire parolacce”.
    Collina: ”(Ride) C’e’ una serie di pro e contro da valutare”.
    Fazi: ”Se vuoi te li racconti tutti quando passi…”.
    Collina: ”Questo mi fa piacere… sentire la tue opinione…”.
    Fazi: ”Ti posso dire le strada che sta facendo Lanese e la devi sapere, quella che sta percorrendo Abete, quella che vuol fare Carraro, quella che vuol fare l’altra cordata… tu devi avere un quadro completo… anzi di piu’…”.

  • Ancora guai per Mourinho: denunciato per istigazione alla violenza

    Si chiama Paolo Bocedi ed è il presidente dell’associazione “Sos Italia Libera’-Associazione nazionale antiracket e antiusura” il cittadino che ha presentato presso la procura di Saronno un esposto contro José Mourinho. Bocedi definitosi “sconcertato” per le dichiarazioni dopo la finale Coppa Italia del portoghese ha deciso di denunciarlo per istigazione alla violenza. Ecco come quanto dice Bocedi alla Provincia di Como:

    “Sono juventino ma la fede calcistica non c’entra. Ho deciso di presentare un esposto contro Mourinho perchè credo che le sue dichiarazioni mettano a rischio la sicurezza e l’ordine pubblico. Quelle frasi mi hanno lasciato davvero sconcertato. Le successive dichiarazioni del presidente del Siena confermano che le affermazioni di Mourinho sono esagerate e tendenziose e, cosa ancor più grave, minano l’ordine pubblico in vista dell’ultima giornata di campionato”.

  • Caso Gugliotta: Il giovane è di nuovo libero. L’incubo è finito, indagato l’agente

    Finisce un incubo per il giovane Romano, colpevole poco più di una settimana fa, di essersi trovato nel posto sbagliato e nel momento sbagliato. Facciamo un po’ un riassunto di questi sette giorni da incubo, trascorsi in carcere senza che nessuno sappia dire veramente il perché.

    A Roma, conclusasi la finale di Coppa Italia tra Roma e Inter, il venticinquenne Stefano Gugliotta veniva avvicinato mentre transitava in sella ad un motorino in via Pinturicchio, da un agente che lo schiaffeggiava senza nessuna ragione. Poco dopo, come se ciò non bastasse vi fu l’arrivo di altri poliziotti che non solo continuarono il pestaggio, ma procedettero anche all’arresto. Il potente mezzo di Internet ha fatto sì che le immagini dell’arresto, girate dai residenti con un telefonino, facessero il giro del web e delle tv. Molto probabilmente, e questo è anche il parere degli avvocati della famiglia Gugliotta, il giovane era stato scambiato per un tifoso che aveva partecipato ad alcuni scontri.

    Sconcertanti furono, le dichiarazioni del giovane dei fatti accaduti subito dopo l’ arresto, dove ha riportato, secondo le dichiarazioni di Sergio D’ Elia, segretario di “Nessun tocchi Caino”, sei punti di sutura, la perdita di un dente e numerosi ematomi al braccio e alla gamba sinistra. “Non riesco a capire perché gli agenti mi sono venuti addosso“ ed ancora, “Quando sono stato portato in cella mi è stato chiesto di firmare un foglio con una X già sbarrata, dove si leggeva che avrei rifiutato visite mediche supplementari, ma mi sono opposto. Solo dopo ho potuto firmare un foglio con le caselle ancora vuote“.

    Da quel momento inizia il calvario del giovane, in carcere senza nessun motivo, dimostrando la sua disperazione in una lettera di cinque pagine per i genitori. «Le ore qui sono interminabili e la notte è l´unico momento in cui riesco a pensare, a essere lucido. Non ne posso più, se non mi liberano inizierò lo sciopero della fame».

    Stefano torna in libertà alle 19.35 di ieri, dopo sette giorni di reclusione nel carcere romano di Regina Coeli. “È la fine di un incubo – esclama tra le lacrime Stefano Gugliotta mentre non smette di baciare la madre – sono stati giorni terribili, mi sembrava di impazzire”.

    Molto attiva anche la politica nei giorni di detenzione del giovane, due esponenti della minoranza, Emanule Fiano del Pd e Stefano Pedica dell’Idv, avevano chiesto un intervento del Ministro Maroni per chiarire la vicenda. La questione è stata affrontata anche alla camera dei Deputati ed Elio Vito, Ministro per i rapporti con il Parlamento, rispondendo ad un interrogazione del Pd in merito ha informato che il Ministero dell’Interno sarebbe pronto a costituirsi parte civile: «Qualora venissero accertate, al termine delle indagini, responsabilità penali nei confronti di uno o più appartenenti alle forze dell’ordine, il ministero dell’Interno si costituirà parte civile».

    La procura della Repubblica di Roma ha intanto aperto un fascicolo nei confronti dell’agente di polizia reo di aver colpito con un pugno il giovane mentre si trovava in sella ad un motorino indifeso e disarmato. In futuro gli sviluppi della vicenda che speriamo riesca a fare chiarezza e soprattutto giustizia in un Italia dove non si riesce a capire come si possa finire in carcere in questo modo e farla franca in altre situazioni molto più gravi.

    Il video del pestaggio a Stefano Gugliotta:

  • Calciopoli: Bergamo al tel con Collina, spunta una nuova intercettazione

    Dal lavoro dei legali di Luciano Moggi salta fuori una nuova intercettazione che vede protagonisti l’ex designatore Paolo Bergamo e il designatore attuale Pierluigi Collina. E’ il 20 aprile 2005 e i due commentano le eccessive polemiche sorte nelle varie trasmissioni sportive per un gol annullato a Gilardino in Parma Fiorentina finita sull’1-1 per un fuorigioco dubbio di Vignaroli.

    I due commentano l’inopportunità di commentare gli episodi da parte di ex arbitri durante gli approfondimenti della domenica:
    Bergamo: Pierluigi, allora abbiamo un altro gol in fuorigioco?
    Collina: Devo essere io che non porto fortuna. Eho, Evidentemente porto sfiga agli assistenti che arbitrano con me.
    B: E’ difficile perché quando tocca la palla, ma quando la palla parte sono allineati
    C: Dal campo sembrava proprio di quelli belli.
    B: Fanno il movimento contrario. Però, lì quando stacchi l’occhio è tutto cambiato.
    C. : La partita è stata brutta, il Parma ha il gioco che cerca sempre Gilardino, è uno scomodo da marcare. Poi la Samp salivano in fretta in attacco (…) Non è stata una partita dura anche come provvedimenti disciplinari, tanti falli, tanti falletti perché giocano male. Alla fine quelli del Parma erano un po’ incazzati. Sono venuti negli spogliatoio Carmignani con Cinquini, Cinquini ha provato a fare l’arrogante, gli ho detto anche se abbiamo un buon rapporto, lui è di Viareggio, qui dentro te non ci stai e l’ho proprio preso e fatto uscire dalla porta. Non può venire dentro e fai l’arrogante. Gedeone mi ha detto: siamo messi male, abbiamo problemi, ci dobbiamo salvare. Noi più di finire così stanchi come ci vede. Vediamo di fare tutto e ci prepariamo per una settimana. Se lei ci vede finire stanchi come siamo, se poi le nostre prestazioni vanno valutate da 24 telecamere, mettevi d’accordo e dateci una telecamera anche a noi è finita. Mi hanno detto che in conferenza stampa Carmignani ha detto che si poteva alzare e non alzare, che era difficilissima… E’ Baraldi… E’ Baraldi che è così…
    B: E’ quello dei 6 miliardi presi alla Lazio in quattro mesi, lasciamo perdere Baraldi…
    C: Ho cercato di spiegargli. E Gedeone mi ha detto: Anche io ho smesso di arbitrare le partitelle, è difficilissimo… E’ venuto a sfogarsi, lo capisco, è una brava persona Carmignani.
    B: Anche in tv ha detto le cose giuste in tv. E’ Baraldi, sempre lui: loro hanno il problema che se retrocedono non hanno acquirenti, ma questo non è mica un problema nostro. La Fiorentina ha pareggiato all’ultimo minuto, ha preso gol alla fine e fatto 1-1 in casa. Noi non facciamo mica i risultati, noi cerchiamo di sbagliare il meno possibile.
    C: Se ti dico: ho detto a Carmignani, mi giravano i maroni, ce l’avevo in gola. Gli ex arbitri che oggi sono dietro le tv a fare i commenti, e le faccio anche il nome di Paolo Casarin quando arbitrava lui faceva cose che noi non facciamo. E la domenica era facile arbitrare. Lei giocava e lei sapeva come andava, stavano a centrocampo: facile con una telecamera sola. Facile stare dietro una telecamera: allora vedevi e non vedevi quel che succedeva. A me non frega un cazzo, glielo dico anche in faccia a Casarin, se non gli va bene. E’ facile sulla poltrona
    B: E’ facile sulla poltrona, con sei- sette angolazioni. Poi alla Ds dicevano che non sapevano il regolamento, dicevano che era fuorigioco Vignaroli che fa gol: Agnolin ci ha difeso, lui sempre. L’altro cretino Zazzaroni non conosce il regolamento dicevano che Vignaroli era in fuorigioco. Quando riceve era dietro…
    C: Niccolai (l’assistente di gara, ndr) è qua che dice che era fuorigioco netto… Giorgio. Sono io che porto sfiga ai guardalinee: mandatemi da solo, così prendo due guardalinee di parte (ridono)
    B: Bene, l’importante è che non ti manchi lo spirito. Pensiamo ora che c’è Milan-Juve, che si annuncia come un bombardone. La Juve è sulle gambe, mamma mia, l’Inter ha fatto una buona partita, ma niente di che.
    C: Episodi niente?
    B: Non sono… No niente: reclama la Juve ma non sono niente. Semmai Ibra fa un altro gesto con la testa Ibrahimovic, una mezza manata (Ibra prenderà la prova tv per la cravatta a Cordoba, ndr). Massimo (De Santis, ndr) ha fatto una bella partita. Può recriminare la Juve, televisivamente parlando, non assolutamente vedendo la partita a velocità normale. Assolutamente. Il Milan ha giocato male anche il Milan, ha vinto 1-0 a fatica: è il momento che chi ha più gambe e testa vince. Sia Milan che Juve ce ne hanno poche di gambe e testa.
    C: Farà una rimonta l’Inter, torna fuori l’Inter (ridono)…
    B: Ho sentito dire che l’Inter al girone di ritorno è a pari punti del Milan.
    C: Non sembrerebbe… Pensa te.
    B. Va bou’ Per il resto un rigorino forse al Lecce, ma niente La Roma in caduta libera, proprio.
    C: Totti espulso, ho sentito.
    B: Totti espulso: sono nervosi, meno male che la Roma ha 39 punti, se no la Roma si faceva coinvolgere in zona retrocessione. La Fiorentina è malmessa, il Siena ha fatto 6 punti d’oro, c’è il Parma lì davanti.
    C: Male male la fiorentina. Messa male. C’era il pubblico che assediava i giocatori all’uscita, mi dicono.
    B: Mi ha chiamato Luci: col Messina tranquillo e non vinci la gara e…
    C: Roba da matti. Domani sei, a Coverciano? A me ha chiamato Manfredi, vado il pomeriggio, rifaccio la lezione nel pomeriggio, lo rifaccio in italiano tanto non penso parlino inglese. Manfredi lo sa, te lo ricordo solo: io il 1 maggio ho chiesto di stare fermo, Milan-Juve è l’8. Ti ricordi: ho la comunione della bimba più piccola. Torna bene per la copertura, vedete voi se per non stare fermo due domeniche.
    B: Sì, meglio…
    C: Meglio?
    B: Meglio uscire!
    C: Non il contrario!
    B: No, no: e che stai fermo due giornate, dopo questo gol di Parma? Poi viene fuori sui giornali e ci uccidono.

  • Dondarini querela Mughini per diffamazione

    Il carattere focoso e spesso colorito di Giampiero Mughini, giornalista, scrittore e opinionista della trasmissione Controcampo, lo costringerà a difendersi in Tribunale dalle accuse di diffamazione attribuitegli dall’arbitro Dondarini.

    Si parla di un commento di Mughini della partita tra Reggina e Juventus del del 23 febbraio 2008 e finita per due a uno a favore dei calabresi. Dondarini in quella partita sbagliò molto e Mughini apostrofò la sua direzione come “una costruzione diabolica di una mente malata”.

    “Sono stati superati evidentemente – ha commentato l’avv. Gabriele Bordoni, che assiste come parte civile Dondarini – i limiti del diritto di critica ed anche se si trattava di una trasmissione sportiva nella quale è possibile che i toni siano più accesi, non si poteva consentire un’offesa così grave, oltretutto allusiva ad un comportamento dell’arbitro finalizzato all’alterazione del risultato. Allusione gravissima, gratuita ed assolutamente intollerabile”. L’avv. Bordoni nell’atto di costituzione di parte civile quantifica provvisoriamente i danni patiti in 100.000 euro. Il processo è stato fissato per il 20 aprile 2011.