Tag: Cronaca

  • Milan: l’ennesima smentita “nessun accordo con Gazprom”

    Un portavoce dell’ufficio stampa di Fininvest ha smentito la notizia portata alla luce dalla Gazzetta dello Sport questa mattina e che voleva il Milan in procinto di accordo con il colosso russo del gas Gazprom. L’addetto alle pubbliche relazione ha tenuto a precisare che il comunicato emesso nei giorni scorsi è ancora attuale non essendoci trattative in corso.

    Nonostante le smentite qualcosa bolle in pentola e per i tifosi e addetti ai lavori c’è solo da aspettare qualche altro giorno prima che tutto venga a galla.

  • Mancini ridimensiona le accuse del 2006. Altro flop dei pm

    E’ durata poco più di dieci minuti la deposizione di Roberto Mancini nell’aula del Tribunale di Napoli dove è in corso il processo a Calciopoli. L’ex tecnico interista ha ridimensionato le accuse sulla presunta cupola moggiana confessate nel 2006 avvalorando la tesi di una prassi consolidata quella di andar a trovare gli arbitri negli spogliatoi e magari aver furenti battibecchi a fine partita.

    E’ il pm Capuano a tener a battesimo Roberto Mancini e l’oggetto del contendere inizia con la “famosa” telefonata tra Facchetti e Bergamo alla vigilia di Cagliari-Inter arbitrata da Bertini “Io spesso ho avuto episodi di liti con arbitri ma a fine gara, presi dalla foga, se ne dicono tante. – la risposta del Mancio – Di certo quelle cose non le ho dette come sono state poi verbalizzate”.

    Si passa ad un Roma-Inter arbitrata da Rosetti che Mancini definì uno di quelli di Torino “Nella foga della partita ho fatto accenno ai suoi amici di Torino e alludevo a Moggi, perché pensavo che, essendo lui di Torino, avesse a che fare con quelli della sua città. Ma non so niente di particolare a riguardo. Ho fatto un collegamento facile perché pensavo fossero amici. Conosco Moggi da sempre, ma nello specifico il collegamento con Rosetti era dovuto al fatto che l’arbitro è di Torino“.

    Il rapporto con Moggi e gli spogliatoi arbitrali “Ho visto Moggi più di una volta nello spogliatoio degli arbitri, ma quiesta era una prassi anche di altri dirigenti di società. Era una cosa che capitava. Magari negli altri casi si poteva trattare di dirigenti addetti agli arbitri, ma non so fornire il nome degli altri dirigenti che mi è capitato di vedere nella mia carriera”.

    Dall’uomo che avrebbe dovuto avvalorare la tesi dei pm e la bontà delle indagini condotte dalla procura nel 2006 arriva l’ennesimo autogol che rischia di far saltare definitivamente il castello accusatorio. Particolare inquietante è anche l’uso da parte del pm Capuano di una intercettazione saltata fuori grazie al lavoro della difesa.

    La finale di Supercoppa italiana Inter-Juve. In quell’occasione, disse Mancini quattro anni fa, Moggi scese quasi in campo, posizionandosi tra le due panchine durante i supplementari. Adesso il tecnico marchigiano specifica meglio: “Di sicuro era fuori dal terreno di gioco. Ricordo che è successo in quella occasione, non so se è successo in altre, non venne allontanato dall’arbitro”. Il pm Capuano a questo punto contesta a Mancini la diversa versione fornita nel 2006: “Lei aveva detto di ricordarlo in altre circostanze. E poi aveva anche detto di non avere mai visto altri dirigenti entrare negli spogliatoi degli arbitri”.

  • Calciopoli 2: a Napoli arriva Mancini, l’ultimo asso dell’accusa

    E’ giorno di udienza al tribunale di Napoli dove è in corso il processo ai protagonisti di Calciopoli. Dopo Ancelotti arriverà, finalmente, a deporre Roberto Mancini e sulle sue dichiarazioni l’accusa tenta di blindare la sentenza finale.

    Per i pm, infatti, la testimonianza dell’ex allenatore nerazzurro avvalora ancor più di Ancelotti la tesi di un complotto e sopratutto di una cupola con a capo Luciano Moggi. E’ l’ultimo testimone chiamato a deporre dell’accusa, poi toccherà alla difesa iniziare a controbattere chiamando a deporre la lunga lista di testimoni presentata dagli avvocati di Moggi e dagli altri imputati.

    A campionato concluso dovrebbero iniziare il prossimo mese gli interrogatori di Palazzi per la riapertura del Processo Sportivo che, ancora una volta, in poco più di un mese dovrà prendere un decisione su eventuali omissis della prima trance del processo e sopratutto valutare “lo scudetto degli onesti” assegnato da Guido Rossi all’Inter.

  • Calciopoli 2, intercettazione: Bertini si lamenta con Bergamo delle pressioni di Facchetti

    Calciopoli 2, intercettazione: Bertini si lamenta con Bergamo delle pressioni di Facchetti

    Alla vigilia di un altra importante giornata dibattimentale del processo a Calciopoli nelle aule del tribunale di Napoli salta fuori una nuova intercettazione tra l’arbitro Bertini e l’ex designatore Paolo Bergamo. E’ il 12 maggio 2005 e si è conclusa da qualche ora la partita di Coppa Italia tra Cagliari e Inter finita sullo 1-1.

    Bertini si lamenta delle pressioni ricevute ad inizio partita da Giacinto Facchetti. L’allora presidente dell’Inter si lamenta del momento difficile della sua squadra esortando prima della partita l’arbitro ad attenzione per “smuovere la casella giusta”

    Bergamo: Pronto?
    Bertini: Sei a letto Paolo, eh?
    Bergamo: No… Allora?
    Bertini: Comè andata? Che mi dici?
    Bergamo: Ma io ho visto l’ultima mezz’ora perché mi avevano avvertito di questo… di questo fallo di mano che no… non era mica espulsione…oh…
    Bertini: Quella non è espulsione…
    Bergamo: No, non è mica una chiara occasione da goal.
    Bertini: Poi si può fare una disquisizione di carattere tecnico su tutto, ma non si ha la… forse una mancata percezione di dove fosse come posizione, ma non può essere ritenuta un’occasione…
    Bergamo: No… un’occasione di.. assolutamente.
    Bertini: E’ stato quello che… l’unica cosa…
    Bergamo: Protestavano un po’ quelli dell’Inter… sono un po’ insofferenti quando…
    Bertini: Eh me ne son accorto. E’stata una remata dal primo minuto poi, dal primo minuto, non capisco, non capisco perché. Tra l’altro c’è stato Facchetti che all’inizio della partita è venuto dentro lo spogliatoio a salutare con quel fare sempre… ‘Sa, questa è la tredicesima partita, per ora siamo in perfetta parità, quattro perse, quattro vinte e quattro pareggiate, e per l’Inter non è che sia un grande score’ ha detto. Quindi l’abbiamo preparata in questo modo la partita.
    Bergamo: Mmhh
    Bertini: E non è stato piacevole, non è stato piacevole.
    Bergamo: Bisogna che ci parli, sì… più tranquillo in campo. Ci avevo già parlato, gli avevo già detto; ma questo non capisce un ca**o…
    Bertini: Ma io ho l’impressione…Non so neanche l’interlocuzione più giusta quale possa essere… Questo veramente… a volte è imbarazzante… Una premessa del genere… ci siamo… ci siamo guardati tutti, prima della partita.
    Bergamo: Ascoltami, quando avrai buttato giù con me, chiama Gigi, che s’è accorto che m’hai già chiamato..
    Bertini: Sì, sì, certo… e quindi… niente, insomma… questa situazione… te l’ho detto, appunto.
    Bergamo: Grazie. Comunque la partita… un clima…
    Bertini: Al di là di questo la partita è andata bene…
    Bergamo: Per quella parte che si diceva ti ci penso io…
    Bertini: Sì, perchè poi tra l’altro non ha neanche senso, non mi sembra di aver fatto… Anzi.. anzi! Va buo’…
    Bergamo: Buonanotte, ci sentiamo.
    Bertini: Ci sentiamo domani.
    Bergamo: Ciao, grazie.
    Bertini: Ciao, grazie.

  • Calciopoli 2: Giraudo querela Meani e Milanchannel

    Torna ad interessarsi di calcio e degli sviluppi di Calciopoli anche Antonio Giraudo e lo fa per querelare Leonardo Meani e Milanchannel per un servizio redatto dal canale tematico rossonero. L’ex dirigente bianconero ha deciso di adire le vie legali perchè si è sentito offeso dall’attribuzione da parte dell’ex addetto agli arbitri del Milan di una frase a suo dire mai usata.

    Meani gli attribuì falsamente l’espressione “il nostro amico a Siena è stato eccezionale” in una conversazione telefonica di Giraudo con Innocenzo Mazzini.

  • Diritti tv: rigettato il ricorso di Conto Tv. Il campionato è salvo

    Arriva il verdetto del Tribunale e arride a Sky e alle società di calcio. Il ricorso presentato da Conto Tv viene rigettato e il campionato è salvo.

    Conto Tv contestava il contratto di assegnazione – che vale anche per i prossimi due anni – tra la Lega Calcio e Sky che alle squadre di Serie A e B garantiva 1.140 milioni di euro per gli introiti legati ai diritti Tv e gran parte del loro fatturato.

  • Ovrebo si ritira: “Finalmente”

    Questa mattina in un comunicato l’arbitro norvegese Tom Henning Ovrebo ha deciso di interrompere la sua carriera internazionale per dedicarsi solo al suo campionato di riferimento. Difficilmente mancherà a qualcuno la sua assenza anzi saranno molti a gioire ed esser contenti di non trovarlo più sulla sua strada.

    Ovrebo è diventato l’incubo della Fiorentina in questa stagione per aver contribuito con un grossolano errore al passaggio ai quarti della Champions League. Ma anche il Chelsea in generale e Drogba in particolare staranno esultando alla notizia per la famosa e tormentata semifinale della scorsa edizione.

    Di seguito le motivazioni di Ovrebo:
    “E’ stato un periodo meraviglioso con esperienze memorabili, in campo e fuori” – dichiara Ovrebo al quotidiano norvegese Aftenpostes. – “E’ triste porre fine a qualcosa di divertente, gratificante e emozionante. Ma sono convinto di avere preso la decisione giusta. Sono molto motivato a proseguire ai massimi livelli in Norvegia”.

  • Turchia, beffa Fenerbahce: perde il titolo e i tifosi bruciano lo stadio

    Che il calcio ormai è diventato per tanti una ragione di vita e che si è disposti a tutto pur di veder trionfare la propria squadra lo si sapeva già ma quanto successo in Turchia ad Istanbul la scorsa notte ha davvero dell’incredibile. Al termine della gara tra i padroni di casa del Fenerbahce e il Trabzonspor, finita 1-1 (reti di Guiza e Yilmaz), i tifosi locali, pensando di aver vinto il campionato, festeggiano con la classica invasione di campo. Ben presto però si accorgono che in realtà a vincere il titolo è il Bursaspor, squadra dell’Anatolia che conquista il primo titolo nazionale della sua storia. A quel punto scoppia l’ira dei tifosi che prima se la prendono con le forze dell’ordine rendendosi protagonisti di lancio di bottiglie nei loro confronti, poi devastano lo stadio staccando e lanciando i seggiolini in campo e appiccando incendi sugli spalti.

    Queste le immagini dei disordini allo stadio Sukru Saracoglu Stadium di Istanbul

  • Champions League 2010/11: Inter e Milan teste di serie, Roma in seconda fascia

    I maggiori campionati europei hanno emesso i propri verdetti e adesso a “bocce ferme” si possono tirare le somme per la prossima stagione e capire le varie gerarchie da rispettare per le competizioni europee. Milan e Inter saranno sicuramente teste di serie per la prossima Champions League ma solo grazie al campionato disastroso del Liverpool che libererà un posto dalle prime 8 del ranking uefa. La Roma sarà in seconda fascia mentre per la Sampdoria c’è da aspettarsi il girone di ferro ma i i doriani è già una gioia esserci.

    Il Ranking Uefa aggiornato al 12 Maggio
    1 FC Barcelona Esp 136.951
    2 Manchester United Eng 125.371
    3 Chelsea Eng 118.371
    4 Arsenal Eng 115.371
    Liverpool Eng 115.371
    6 Bayern München Ger 110.841
    7 Sevilla Esp 108.951
    8 AC Milan Ita 99.810
    9 Internazionale Ita 98.810

    10 Olympique Lyon Fra 96.748
    11 Werder Bremen Ger 94.841
    12 Hamburger SV Ger 86.841
    13 Real Madrid Esp 84.951
    14 AS Roma Ita 83.810

  • Road to Madrid: l’Inter anticipa la partenza per scongiurare la nube

    La marcia di avvicinamento alla finalissima del Bernabeu di sabato prossimo subisce un brusco cambio di programma a causa della nube del vulcano islandese Eyjafjallajokull, che torna a minacciare i voli aerei in Europa.

    Per scongiurare l’ipotesi di uno stancante viaggio in autobus l’Inter ha deciso di anticipare la partenza a mercoledi pomeriggio. I nerazzurri svolgeranno quindi gli allenamenti di domani e di mercoledi mattina alla Pinetina per poi trasferirsi nella capitale iberica.