Tag: Cronaca

  • Continuano le risse “amichevoli”: in Pisa – Viterbese la polizia spara in aria

    Continuano le risse “amichevoli”: in Pisa – Viterbese la polizia spara in aria

    E’ un calcio folle. Dopo le risse scoppiate durante le amichevoli pre-campionato tra Cagliari – Bastia, Catania – Iraklis e Brescia – Larissa, ieri pomeriggio si è assistito all’ennesimo scempio del pallone con le tifoserie di Pisa e Viterbese che sono entrate in contatto all’esterno dello stadio di Montepulciano nel senese dove era in programma il triangolare che vedeva impegnata oltre alla squadra toscana, fresca di ripescaggio in Prima Divisione, e laziale quella calabrese dell’Hinterreggio, formazione che milita in Serie D al pari della Viterbese.

    La miccia è stata accesa durante la prima partita tra Pisa e Hinterreggio: sono volati insulti pesanti tra i sostenitori della squadra pisana, dentro l’impianto, e quelli della viterbese, fuori lo stadio. Un gruppo di tifosi nerazzurri a quel punto è uscito all’esterno venendo a contatto con la tifoseria rivale. Per sedare la rissa, nella quale sono state utilizzate anche mazze e cinture, c’è voluto l’intervento della polizia che ha sparato dei colpi di pistola in aria mettendo in fuga gli esagitati.

    Le forze dell’ordine hanno arrestato 25 tifosi, tutti della Viterbese, mentre sono ancora ricercati quelli pisani. Negli scontri sono rimasti feriti, in modo lieve, 10 persone.
    Alla base dei disordini pare ci si un regolamento di conti tra le due tifoserie che risaliva alla gara di Coppa Italia di Serie C del 2006.

  • Calciopoli: giallo intercettazioni. Abete “non arrivano”

    Il Consiglio Federale della Figc tra i tantissimi temi e ratifiche all’ordine del giorno ha parlato anche di Calciopoli e sul mistero delle intercettazioni ancora non arrivate da Napoli.

    Il secondo filone d’inchiesta, necessario dopo le rivelazioni del lavoro condotto dai periti di parte e che ha portato alla luce altre intercettazioni, doveva partire in estate dopo la richiesta del procuratore Palazzi. Ma al momento il materiale non è ancora in possesso della Federazione.

    Queste le parole del presidente Abete: “Non siamo riusciti a sapere quanto bisogna pagare per entrare in possesso di tutte le intercettazioni di Calciopoli emerse nel Processo di Napoli – ha spiegato Nonostante il pressing restiamo stupiti dal fatto di non averle ancora a disposizione.”

  • Abete ingaggia Baggio, Sacchi e Rivera

    Abete ingaggia Baggio, Sacchi e Rivera

    Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi il consiglio federale ha ufficializzato le nomine di Roberto Baggio a presidente del settore tecnico di Coverciano, Arrigo Sacchi il coordinatore delle nazionali giovanili.

    Trova una poltrona anche Gianni Rivera nominato presidente del settore giovanile-scolastico. Le nomine di Baggio e Sacchi sono state all’unanimità, si è invece astenuta la Lega nazionale dilettanti dalla nomina di Rivera.

    Scelte importanti che portano finalmente gente di calcio ai vertici della Federazione resta da sperare che abbiano davvero margine d’azione piuttosto che fungere da parafulmini per Abete.

  • Baggio ha la ricetta per il rilancio dell’Italia

    Roberto Baggio concede a Rai Uno la sua prima intervista da responsabile del settore tecnico azzurro e dimostra di aver già le idee chiare su come intervenire per sollevare le sorti del calcio italiano.

    “Sogno che l’Italia possa ritornare ad avere dei talenti importantissimi – ha detto al Tg1 – dobbiamo credere nei giovani, che sono il futuro. Bisogna dare tutto quello che abbiamo dentro per farli crescere bene”. Uno di questi, sta per lasciare l’Italia per andare in Inghilterra: “Balotelli è un peccato che vada all’estero, ma è chiaro che ci sono situazioni che non conosciamo”.

    E sulle motivazioni che lo hanno spinto a rientrare nel calcio “Il calcio per me rappresenta una passione infinita che c’è sempre. Oggi cambiano i ruoli perché vorrei essere con gli altri a correre ma l’età è quella che è ed allora cerchiamo di creare valore”.

  • Argentina: Maradona vicino al ritorno in panchina

    Quando c’è di mezzo Diego Armando Maradona nulla può darsi per scontato e dopo l’addio burrascoso all’Argentina con tanto di accuse al presidente Grondona e a Bilardo pare ci possa essere un riavvicinamento.

    Nei corridoi dell’Afa inizia a circolare la voce di una ipotetica schiarita tra le parti che fa pensare ad un ritorno in panchina del Pibe de Oro.

    Resta da decidere se Maradona riuscirà ad ottenere la riconferma di tutto il suo entourage o dovrà rassegnarsi a perdere i suoi uomini di fiducia.

  • Non c’è due senza tre: anche il Brescia chiude in rissa

    Continua il trend insolito e negativo delle amichevoli di preparazione alla stagione 2010/11, dopo Cagliari e Catania anche il match tra Brescia e Larissa finisce rissa.

    Questa volta la “pazzia” scocca al 90′ e coinvolge anche i tifosi bresciani per una squallida caccia all’uomo. Sul campo la partita si era conclusa sul 2-1 in favore delle ROndinelle ma non erano mancati gli scontri.

    La gazzarra è nata dal tentativo di farsi giustizia da parte del giocatore dei greci Dabizas che punta diritto su Budel.

  • Tragedia nella NBA, è morto Lorenzen Wright

    Grave lutto nel mondo della NBA: Lorenzen Wright, ex centro di Los Angeles Clippers, Memphis Grizzlies, Atlanta Hawks, Sacramento Kings e Cleveland Cavaliers è stato rinvenuto morto in un bosco non lontano dal delta del Mississippi.
    Del giocatore si erano perse le tracce dallo scorso 19 luglio, la sorella aveva dato l’allarme contattando le autorità competenti, fino a quando non si è avuta la triste notizia, ovvero il ritrovamento del corpo senza vita del giocatore.

    Wright da Memphis avrebbe dovuto recarsi ad Atlanta con i suoi 6 figli (che abitano proprio nel Tennessee con l’ex moglie), ma da una decina di giorni aveva fatto perdere le sue tracce preoccupando così i familiari, che avevano giustamente allertato la polizia. Dopo una lunga ricerca, un corpo è stato ritrovato privo di vita e non c’è voluto molto per risalire all’identità. Wright, 34 anni, aveva chiuso la sua carriera NBA con la maglia dei Cavaliers nella stagione 2008-09. La polizia ha avvertito in primis il padre di Lorenzen, Herb, un ex cestista con un passato da professionista in Finlandia che dal 1983 anni è su una sedia a rotelle dopo essere stato colpito alla schiena da un proiettile proprio davanti agli occhi del figlio. Il decesso sarebbe dovuto a uno o più colpi di arma da fuoco ma per adesso le autorità non si sbilanciano.

    Le autorità di Memphis infatti ancora non sono sicure di nulla sulla vicenda che ha ancora dei lati molto oscuri: in un primo tempo infatti si sarebbe pensato al suicidio visto che Wright stava attraversando un momento difficile da un punto di vista economico (il governo federale aveva messo anche i sigilli sia sulla sua villa ad Atlanta sia sulla sua casa di Memphis a causa dei debiti contratti dal giocatore) e soffriva di forti crisi depressive.
    Tuttavia l’indagine sta portando a galla nuovi elementi come ad esempio il fatto che il 19 luglio sarebbe partita una telefonata al 911 dal cellulare del giocatore nella quale una centralinista avrebbe udito delle grida e almeno 10 colpi di pistola, prima della brusca interruzione della chiamata. La polizia si è trincerata dietro il solito “no comment” e non rivela se il decesso di Wright è avvenuto per un singolo colpo di pistola, avvalorando così la tesi del suicidio, oppure se il corpo del cestista presenta più ferite da arma da fuoco.
    Gli amici di Lorenzen e chi lo conosceva bene però propendono per la tesi dell’omicidio.
    Soltanto nelle prossime ore le autorità di Memphis scioglieranno i dubbi sul decesso. Per ora di sicuro c’è solo che non rivedremo più Lorenzen Wright, e a tutti mancherà il suo umorismo, la sua grande disponibilità ed il suo sorriso, tutti nella NBA ne portano un bellissimo ricordo, dai compagni, ai tifosi, passando per gli allenatori. Ciao Lorenzen…

  • Cagliari – Bastia, una rissa “amichevole”, il video

    Si è conclusa in rissa l’amichevole tra il Cagliari di Bisoli e i francesi del Bastia giocata a Villacidro ieri pomeriggio. I sardi in vantaggio per tre a zero grazie ad una capocciata di Matri e ad una pregevole doppietta di Ragatzu.

    La continua caccia all’uomo da parte dei francesi ha scatenato la rissa al 73′ coinvolgendo tutti i giocatori in campo e in panchina e costringendo l’arbitro a fischiare la fine della contesa.

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  • Menezes rivoluziona il Brasile. Spazio a Pato, Neymar e Ganso

    Non ha avuto molto tempo per pensare il successore di Dunga sulla panchina del Brasile. L’impegno del 10 agosto contro gli Stati Uniti hanno costretto, subito, Mano Menezes a diramare le prime convocazioni e far scoprire fin da subito le sue scelte.

    Sono solo 4 i superstiti del mondiale sudafricano dei quali fa parte il milanista Thiago Silva, oltre che a Robinho, Dani Alves e Ramires. E’ chiaro che la porta non sarà chiusa per il neo madrinista Maicon o per Julio Cesar mentre appare più difficile un ritorno in carioca per Lucio, Felipe Melo e Luis Fabiano.

    La rivoluzione parte dai giovani. In programma c’è in ordine temporale l’Olimpiade di Londra, la Coppa America e il mondiale in casa del 2016. Torna a vestir la maglia carioca Pato, chiamato insieme alle nuove stelle Neymar e Ganso a risollevare le sorti del Brasile.

    Ecco la lista dei 24 convocati per l’amichevole del 10 agosto contro gli Stati Uniti:
    Portieri: Renan (Avai), Jefferson (Botafogo), Victor (Gremio)
    Difensori: Rafael (Manchester United), Marcelo (Real Madrid), Andrè Santos (Fenerbache), Daniel Alves ( Barcellona), David Luiz (Benfica), Henrique (Racing Santander), Rèver (Atletico Mineiro), Thiago Silva (Milan)
    Centrocampisti: Ederson (Lione), Carlos Eduardo (Hoffenheim), Hernanes (San Paolo), Sandro (Internacional), Paulo Henrique Ganso (Santos), Lucas (Liverpool), Jucilei (Corinthians), Ramires (Benfica)
    Attaccanti: Robinho (Santos), Neymar (Santos), Alexandre Pato (Milan), André (Santos), Diego Tardelli (Atletico Mineiro)

  • Platini fa sul serio, il Maiorca escluso dall’Europa League

    Platini fa sul serio, il Maiorca escluso dall’Europa League

    Il calcio europeo va verso una nuova era e chi pensa di poter aggirare le rigide norme sul Fairplay finanziario imposte da Michel Platini resterà deluso. La prima vittima delle nuove norme che mirano al pareggio del bilancio e a contenere l’indebittamento è il Maiorca.

    Il club delle Baleari, in forte disagio economico è stato ufficialmente escluso dalla prossima Europa League. Il deficit di oltre 60 milioni di euro e il recente avvio di sospensione dei pagamenti va contro le nuove norme introdotte dall’Uefa. Al posto del Maiorca parteciperà alla prossima Europa League il Villareal.

    Il Maiorca è la prima vittima illustre ma nel 2012, quando entrerà in vigore, il pareggio del bilancio a rischiare sono tantissime big. Con Manchester United, Barcellona e Real Madrid in testa, in Italia a rischiare invece sono Inter e Roma.