Tag: Cronaca

  • Young Boys: Dudar in coma dopo scontro di gioco

    Young Boys: Dudar in coma dopo scontro di gioco

    Il difensore dello Young Boys Emiliano Dudar si trova attualmente in coma, artificiale, per aver battuto violentemente la testa a terra dopo una brutta caduta rimediata in uno scontro di gioco con il compagno di squadra Affolter nella gara di campionato svizzero tra i gialloneri e il Basilea.
    Lo sfortunato giocatore argentino è stato immediatamente soccorso dai medici e trasportato in ospedale dove è stato indotto in coma farmacologico riportando una grave commozione cerebrale e la frattura del naso; le sue condizioni sono comunque stabili.

    Per la cronaca la partita, che era stata sospesa per una ventina di minuti per permettere il soccorso a Dudar, è terminata 2-2 con le reti di Jemal e Degen per i padroni di casa e di Frei e Chipperfield per il Basilea.

  • La Juve fa outing: presa di coscienza o un grande bluff?

    La Juve fa outing: presa di coscienza o un grande bluff?

    Il Milan e la Roma, regine del mercato, precipitano rovinosamente. L’Inter vince a fatica e per un’ingenuità del giovanissimo Angella. Palermo, Fiorentina, Genoa e Napoli stentano. La Juventus dopo il tonfo a Bari pareggia in casa contro la Samp con un roboante 3-3 che evidenzia i limiti di una difesa nuova e inesperta. A larghi tratti è questa la sintesi della seconda giornata di serie A ma la notizia “sconvolgente” è la rinuncia alla lotta dello scudetto da parte della Juventus.

    Le dichiarazioni di Marotta ci sembrano assurde e per certi versi anche fuori luogo. E’ vero, illudere i tifosi non è bello, ma tirarsi fuori solo dopo due giornate può esser un parafulmine per i giocatori o peggio ancora un ammissione di fallimento in sede di campagna acquisti.

    Organico alla mano la Juve è inferiore a Inter, Milan e Roma ma non lottare per il campionato vorrà dire perder anche la Champions visto che con ogni probabilità nella prossima stagione qualificheremo solo tre squadre nell’Europa che conta.

    Le dichiarazioni all’unisono di Marotta e Del Neri hanno però qualcosa di studiato e deciso a tavolino e visto che, non possiamo pensare ad una società fuori dei giochi dopo aver speso 70 milioni di euro poco più di un mese, crediamo che sia un grande bluff orchestrato per togliere la squadra dai riflettore e permettere a Del Neri di lavorare in maggiore tranquillità nella speranza di far quadrare il cerchio.

    Ci riusciranno? Questo è tutto da vedere ma la nuova dirigenza dovrà presto mettersi in testa che quando si è alla Juve non ci può esser obiettivo diverso dalla vittoria.

  • Thomas Casarotto lotta tra la vita e la morte. Dramma al Giro del Friuli

    Ha riservato uno spiacevole epilogo la terza tappa del Giro del Friuli 2010, il giovane e promettente Thomas Casarotto è andato a sbattere contro un suv in un tratto in discesa cadendo poi a terra rovinosamente, le condizioni del ciclista sono apparse subito gravi.

    Il ciclista della Uc Arcobaleno è ancora in coma ed è tenuto in vita grazie all’ausilio dei macchinari.” Siamo preparati al peggio ma speriamo ancora che Thomas riesca a trovare le forze necessarie per uscire da questa situazione – ha spiegato il presidente della Uc Arcobaleno Mauro Flora – Nella notte abbiamo pregato per lui insieme a tutta la squadra: i ragazzi e anche Roberto sono ancora sotto choc per quanto è avvenuto in gara

    Gli organizzatori della corsa hanno comunque deciso di annullare l’ultima tappa del Giro del Friuli Under 23 in segno di solidarietà e la sua squadra.

  • Petrucci e Beretta allibiti dallo sciopero dell’Aic

    La decisione dell’associazione calciatori di proclamare una giornata di sciopero per il 25 e il 26 settembre ha destato molte perplessità, non volendo fare demagogia e consapevoli che anche per “i fortunati” calciatori è un diritto lo sciopero cosi come aver un contratto collettivo, ci aggiungiamo ai perplessi per la tempistica e il modo in cui iniziare la trattativa.

    La Laga Calcio di comune accordo con i giocatori aveva organizzato un tavolo di discussione proprio per lunedi prossimo, dopo la seconda giornata di campionato, con il rinnovo del contratto come tema centrale. In tal modo si vuol fare opposizione ferrea ancor prima di capire cosa la Lega propone e sopratutto dimostra come i giocatori si sentano parte superiore alle altre e per questo con l’obbligo di decidere.

    I nodi sono sulla copertura sanitaria e sull’obbligo dei giocatori a rinnovare il contratto nell’ultima stagione o in caso di cessione il giocatore non può rifiutare la nuova destinazione qualora gli venisse confermato ingaggio e categoria.

    Stupiti della decisione dell’Aic il presidente del Coni Petrucci e della Lega Calcio Beretta

    Petrucci: “Il calciatore non è un oggetto. Prima di proclamare uno sciopero bisogna sedersi attorno ad un tavolo. Ora si parlerà di questo argomento proprio mentre il calcio si sta discutendo per rilanciare l’azienda calcio. Lo sciopero in questo momento rovina un’immagine positiva’. ‘I protagonisti del calcio sono tanti -aggiunge-. Sono protagonisti anche i presidenti che investono i loro soldi. E’ un pò presuntuoso dire che i calciatori sono gli attori principali. Sono attori importanti, ma non i protagonisti unici”.

    Beretta: “All’inizio pensavamo fosse una barzelletta invece trattasi di una decisione grave ed immotivata e senza precedenti. In molti settori ci sono situazioni assai più delicate di questa, ma difficilmente, penso, si possa proclamare uno sciopero preventivo. Lo sciopero è un’arma estrema alla quale si ricorre ed annunciarla all’inizio di una trattativa è grave. Come Lega di A siamo nati ufficialmente il 1 luglio 2010 ed in questi 70 giorni ci siamo occupati dell’accordo collettivo prioritariamente incontrando l’Aic il 3 agosto, concordando un nuovo incontro, dopo la pausa estiva. Alla prima richiesta di convocazione abbiamo dato assenso. Cosa abbia a lagnarsi il vertice dell’Aic è incomprensibile, forse ce lo spiegheranno lunedi

  • Vendita Roma: anche Preziosi tra gli interessati

    Stando alle indiscrezioni raccolte dal Messaggero ci sarebbe anche il presidente Enrico Preziosi tra le persone interessate all’acquisto della Roma. Alla Rothschild, società incaricata della vendita, sono arrivate 23 adesioni tra le quali appunto quella del re dei giocattoli, gli italiani Angelucci e Angelini, il fondo clessidra, una serie di fondi americani ed un arabo. Tra gli interessati ci sarebbe anche l’albanese Rezart Taci conosciuto per aver cercato di acquisire il Bologna nella scorsa stagione.

    L’acquirente oltre ad una solidità economica dovrà avere un progetto serio per il club e dimostrare interesse per lo sviluppo della Roma dal punto di vista tecnico e non solo economico. L’asta dovrebbe avvenire verso la fine del mese.

  • Aic dichiara guerra alla Lega: salta la quinta giornata

    L’associazione calciatori con l’appoggio di tutte le società di serie A ha deciso di proclamare lo sciopero per il 25-26 settembre, giorni in cui era previsto il quinto turno di campionato. Il motivo dello sciopero è per il mancato rinnovo del regime contrattuale da parte della Lega Calcio.

    A leggere il comunicato e diffondere la notizia è stato Massimo Oddo questa mattina “La Aic in perfetta sintonia con le squadre di serie A, ha deciso che queste non scenderanno in campo nella quinta giornata di campionato di serie A del 25 e 26 settembre contro la richiesta di introduzione di un nuovo regime contrattuale” da parte della Lega di serie A che, secondo l’Aic, comporterebbe “la carenza più assoluta di ogni forma di tutela” dei calciatori.

  • Berlusconi: “Robinho e Ibra non sono acquisti pre-elettorali”

    Osservando la situazione nel mondo politico e la perdita di consensi di Berlusconi tra i tifosi del Milan le operazioni di mercato che hanno portato Ibrahimovic e Robinho in rossonero potevano apparire come un tentativo, in grande stile, di rivalutare la sua posizione ed entusiasmare il popolo rossonero. Stando alle parole di Berlusconi, che oggi ha concesso un intervista alla Gazzetta dello Sport, non esiste il pericolo elezioni perchè il Pdl governerà ancora altri tre anni.

    “Discorsi che non hanno senso – dice Berlusconi – tanto è vero che alle elezioni andremo soltanto fra tre anni. Non è vero che ho ritrovato l’emore per il Milan, perchè io l’ho sempre avuto. Negli ultimi due anni però non avevo condiviso il modo con cui la squadra era messa in campo, prima con Ancelotti e poi con Leonardo”.


    Il rapporto con Allegri e il 4-2 fantasia

    “Sarà Allegri a decidere chi far giocare in base allo stato di forma e alla salute di tutti – considera Berlusconi – Gli ho spiegato come la penso e lui sa che ho voluto allestire un Milan molto spettacolare, capace di divertire, in cui tutti i migliori possono giocare insieme se stanno bene. Ma l’ultima parola spetta a lui”. Decisioni che, a detta del patron, non comportano il rischio di burrasche: “Allegri rischia se non vince? No, perché noi abbiamo sempre lasciato lavorare tutti. Negli ultimi due anni, però, non avevo condiviso il modo con cui la squadra era messa in campo, prima con Ancelotti e poi con Leonardo. Io ho sempre rispettato il ruolo degli allenatori, ma ho provato dolore vedendo che le risorse a loro disposizione non erano opportunamente impiegate. Ronaldinho e Pato invece di essere vicini alla porta erano a 45 metri”

  • Balotelli Milan: questo si che è amore

    Hanno feeling, si cercano e il destino sembra per forza di cose volerli unire. Stiamo parlando di Mario Balotelli e del Milan e del loro amore platonico al momento ma che prima o poi diventerà viscerale ne siamo certi.

    Mario, il cattivo, messo alla porta da Massimo Moratti e l’Inter per un caratteraccio e per fare cassa non fa mistero di esser tifoso del Milan sin da tempi non sospetti e al pari il Milan sembra la casa giusta per lui.

    Moratti per evitare lo sgarbo rossonero pare abbia inserito una clausola nel contratto firmato dal Manchester City che impedisce la cessione al Milan ma siamo sicuri che lo stratega Raiola troverà il modo per portare il suo ultimo protetto in via Turati.

    Galliani lavora per far si che avvenga il matrimonio ed oggi svela di aver mandato un messaggino con l’augurio di una pronta guarigione, SuperMario nonostante l’intervento è sembrato di buon umore e dalla finestra si è lasciato scappare un Forza Milan dopo aver intonato l’inno dei diavoli.

    Intervento riuscito
    E’ perfettamente riuscito l’intervento al ginocchio destro a cui è stato sottoposto al Policlinico San Matteo di Pavia Mario Balotelli. Lo ha reso il direttore della clinica ortopedica, Franco Benazzo, che ha operato il ventenne attaccante bresciano, recentemente passato dall’Inter al Manchester City. L’equipe di ortopedia è intervenuta sul menisco esterno destro del ginocchio, rimasto lesionato in occasione della prima partita giocata da Balotelli con il Manchester City nello scorso agosto in Romania. In quell’occasione Balotelli accusò un dolore al ginocchio dopo una torsione innaturale della gamba destra. Secondo il prof. Benazzo i tempi di recupero dovrebbero aggirarsi tra le sei e lo otto settimane. Il direttore di ortopedia ha subito comunicato l’esito dell’operazione allo staff medico del Manchester City. L’intervento è stato effettuato in anestesia totale.

  • Tegola Samp, Pazzini a rischio per la Juve

    Giampaolo Pazzini infatti oggi non ha preso agli allenamenti a causa di una lombalgia acuta che potrebbe tenerlo fuori dalla sfida contro la Juventus degli ex Marotta, Del Neri e Storari. Le condizioni del “Pazzo” verranno monitorate giorno dopo giorno e solo all’ultimo istante verrà sciolta la prognosi.

    Tegola per Di Carlo che perderebbe oltre a Poli e Tissone anche il suo bomber principe. In vista del match contro la Vecchia SIgnora saranno da valutare anche le condizioni di Guberti che soffre di un affaticamento muscolare.

  • Robinho felice, Ibra pungente. Il Milan presenta le sue stelle

    Arrivati nelle ultime ore di mercato Ibra e Robinho non avevano avuto la possibilità di presentarsi ai tifosi e alla stampa. Con il Duomo a far da sfondo il Milan presenta le due punte di diamante dell’ultima campagna acquisti ribadendo la voglia di tornar ad esser i migliori al mondo in Italia e in Europa.

    Soft e pieno di buoni propositi il debutto “italiano” del brasiliano che assicura di voler far il massimo per la maglia rossonera dicendosi disposto a correre e difendere per far giocare i magnifici 4:

    “Questa estate ho ricevuto delle richieste ma solo a livello di sondaggio, non proposte concrete, l’unica era quella del Milan, volevo giocare qui al Milan, una delle più grandi squadre europee e un club che ha un grande rapporto con i brasiliani”. – continua Robinho – “Possiamo giocare con qualsiasi formazione, se devo tornare indietro per far segnare Ibra va bene, non ho problemi a correre, la cosa più importante non è che qualcuno di noi segni ma che lo faccia il Milan”. L’ex giocatore del Manchester City torna sul suo rapporto con Roberto Mancini. “Non ho avuto grossi problemi con lui ma con il calcio inglese, non è fatto per i calciatori brasiliani. Auguro tanta fortuna a Mancini e desidero salutarlo, ora per me inizia una nuova avventura. Pato e Ronaldinho? Sono due giocatori spettacolari e quando stanno bene posso decidere una partita con una giocata. Spero possano giocare in nazionale e divertirsi”.

    Più pungente e spocchioso Zlatan Ibrahimovic sicuro di riuscir a vincere tutto con la maglia rossonera. Lo svedese non evita di lanciare qualche frecciatina ai cugini nerazzurri mettendo ancora più pepe a un duello che si preannuncia infuocato:

    “I primi giorni al Milan sono stati fantastici. Tutto organizzato, tutti gentilissimi dai dirigenti ai dipendenti ai tifosi, li ho trovati anche a Barcellona, subito dopo avere firmato. Ero vicino quattro anni fa, quattro anni dopo sono qua, finalmente. Questa è la più bella maglia che ho mai vestito”.

    “Ogni anno che arriva devi vincere tutto, quando sei una grande squadra sei favorito per scudetto, Champions, tutto. Quello che è successo nel mio passato mi ha dato piùù motivazione, torno in Italia con fame, voglia, fare di più di quello che ho già fatto. Spero di potere vincere tutto, spero con la mia mentalità di aiutarmi: io gioco sempre per vincere, se non vinco ho sbagliato. Il Milan ha dimostrato anche con Robinho di fare grandi investimenti, di crederci. Gli altri devono avere paura, noi possiamo vincere tutto: e con la motivazione e la voglia ci riusciremo. Le quattro punte: la migliore difesa è il migliore attacco, c’è anche Inzaghi, un fenomeno, potremmo giocare anche in cinque. Allegri deve scegliere: chi gioca, è in ogni caso uno dei più forti attaccanti del mondo”

    “Ho parlato due volte con Berlusconi, ha detto parole importanti, mi ha convinto. Poi c’è stata la discussione tra Milan e Barcellona, io ero già pronto. Adriano Galliani ha fatto un grande lavoro, è venuto a casa mia, ha detto “non torno a Milano senza Ibra”. Se tu vedi la storia del Milan, vedi i loro giocatori, penso che uno non deve riflettere tanto sul fatto di passare al Milan. Deve dire sì e ringraziare”.

    “Secondo me siamo più forti dell’Inter, perchè adesso sono al Milan. Con l’arrivo di Robinho siamo più completi, siamo favoriti per vincere lo scudetto e la Champions. Sono venuto qua per vincere, spero di fare meglio di quanto fatto a Juventus e Inter. Un anno fantastico, e i tifosi si divertiranno. Oggi in allenamento si sono divertiti tutti. Milan ultimo club della mia carriera? Quando firmo per il club, per me è sempre l’ultimo: lo pensavo anche l’anno scorso col Barcellona. Ma non si sa cosa può succedere poi, non si può mai sapere. Ho firmato per quattro anni, poi dipende dal club e dal mister”.