Tag: Cronaca

  • Moto GP: Lorenzo senza rivali, frattura alla clavicola per Pedrosa

    Moto GP: Lorenzo senza rivali, frattura alla clavicola per Pedrosa

    Valentino Rossi rimette nuovamente in fila tutti alle prove della motogp sul circuito giapponese,è infatti proprio il campione con il numero 46 a fare il miglior tempo della giornata fermando il cronometro a 1’48”174 proprio davanti ad un altro italiano, Andrea Dovizioso,e al leader del mondiale Lorenzo.

    Da registrare anche la rovinosa caduta di Dani Pedrosa che ora si trova con una doppia frattura alla clavicola sinistra,che certamente gli impedira di correre domenica,cosi da condizionare pesantemente la propria rincorsa al titolo mondiale.

    Cosi,dopo le cadute e il relativo stop di Valentino Rossi,anche Pedrosa dovrà osservare un periodo di stop forzato rendendo cosi ancora piu agevole la rincorsa al titolo di Lorenzo,che a questo punto si trova senza rivali nel puntare al titolo stagionale.

  • Torino, sale il tono dello scontro. Una testa di maiale per Cairo

    Torino, sale il tono dello scontro. Una testa di maiale per Cairo

    Sale il clima di contestazione a Torino nei confronti del presidente granata Urbano Cairo, questa mattina davanti alla sede del Torino, è stata trovata una testa di maiale.

    A fianco alle testa dell’animale c’era una scritta di vernice rossa che recitava “Vattene porco” . E’ il terzo episodio di contestazione dura contro il Toro in un mese, alla bomba carta contro la sede si erano susseguite due scritte sempre in vernice rossa davanti la sede e l’azienda dell’editore con un grande Game Over. Sull’episodio sta indagando la Digos.

  • Boxe, compie 35 anni il match Alì-Frazier di Manila

    Boxe, compie 35 anni il match Alì-Frazier di Manila

    Sono passati 35 anni da quel 1 Ottobre 1975 che segnò una data storica nel mondo del pugilato: in quel giorno, infatti, venne disputato uno dei più importanti match nella storia della disciplina, per alcuni il più importante in assoluto, il “Thrilla in Manila” tra Joe Frazier e Muhammad Alì, il terzo incontro-scontro tra i due.

    I due più grandi pesi massimi della storia della noble art (insieme a Rocky Marciano, imbattuto campione del mondo dei pesi massimi di origini italiane), diedero vita ad un match cruento e spettacolare un anno dopo un altro incontro che ha indelebilmente segnato la storia di questo sport, il “Rumble in jungle” di Kinshasa tra lo stesso Alì e George Foreman (vittoria di Alì contro i pronostici).

    La battaglia di Manila tra due ori olimpici (Foreman a Tokyo ed Alì a Roma), venne definita “quanto più vicino alla morte “ nella carriera dei due grandissimi pugili, diversi in tutto ma uguali nella grandezza. Quindici riprese di sangue e cazzotti, quindici riprese di lotta e sudore. Vinse Alì e mise un altro mattone alla costruzione della sua imperitura leggenda.

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  • Colombo lancia il sasso: “Ci sono molti gay nel mondo del calcio”

    Colombo lancia il sasso: “Ci sono molti gay nel mondo del calcio”

    Paolo Colombo giornalista sportivo di La 7 qualche tempo fa fece coming out dichiarando pubblicamente la propria omosessualità squarciando in qualche modo il virile mondo del calcio. Il giornalista, ospite ieri sera del Chiambretti Night è andato oltre svelando altri particolari inquietanti su presunti casi di omosessualità nel calcio e sopratutto nelle big di serie A.

    Colombo, senza far nomi ovviamente, svela che tutt’ora gioca nella Juventus tra centrocampo ed attacco un calciatore omosessuale e un altro giocava nel Milan fino a non molto tempo fa.

    “Nella Juve c’è un gay che milita tra il centrocampo e l’attacco . Un altro omosessuale ha lasciato il Milan e ora gioca altrove. Io stesso ho avuto una relazione con un calciatore straniero arrivato in Italia a fine anni ’90” – E continua – Non parlare dell’omosessualità nel calcio è un’autodifesa di quel mondo. Nel calcio però di gay ce ne sono, me ne accorgo quando li intervisto. Anche nelle squadre al top della classifica. Ci sono giocatori controllati, giocatori per cui le società hanno ritirato le foto perché questi erano in compagnia di uomini anche nudi sulle barche. C’è una sorta di pudore da parte delle società per proteggere il giocatore, anche se poi l’anno dopo, lo stesso giocatore, viene immediatamente ceduto.

  • Si è spento Bruno Giorgi, colui che lanciò Baggio

    Si è spento Bruno Giorgi, colui che lanciò Baggio

    Si è spento presso una clinica di Reggio Emilia all’età di 69 anni Bruno Giorgi, ex allenatore da tempo in pensione stroncato da un male incurabile. A darne l’annuncio è il sito ufficiale del Cagliari, ultima squadra guidata da Giorgi prima di smettere, dove ha lasciato un bel ricordo, d’altronde lo ha fatto ovunque sia andato, sfiorando la finale di Coppa Uefa nella stagione 1993-1994.

    La sua carriera da allenatore parte da Reggio Emilia per passare da Empoli, Nocerina, Campobasso, Modena, Padova ma è dalla stagione ’82-’83 che cominciano le sue fortune e ad affermarsi professionalmente: a Vicenza Giorgi lancia un giovane Roberto Baggio conquistando la promozione dalla C1 alla Serie A nel giro di 3 anni.
    Due anni a Brescia e poi l’esperienza felice a Cosenza dove sfiora la Serie A con i silani neo promossi in cadetteria e condannati solo dalla classifica avulsa che premia per lo spareggio promozione Cremonese e Reggina.
    L’anno seguente approda a Firenze ma alterna risultati brillanti in Coppa Uefa (semifinale) a deludenti in campionato; Atalanta e Genoa prima di Cagliari dove raccoglie due splendide salvezze e la semifinale di Coppa Uefa persa contro l’Inter.

  • Lauren Veveers, la finta escort questa sera al Chiambretti Night

    Lauren Veveers, la finta escort questa sera al Chiambretti Night

    Il mondo delle escort sta mettendo in ginocchio la Premier, gli scandali su susseguono e Lauren Veveers, giornalista del Daily Star, in un reportage ha dimostrato la vulnerabilità dei giocatori alle lucciole del nuovo millennio.

    La Veveers fingendosi escort in meno di sei ore riuscì ad accalappiare ben quattro giocatori, Matt Duke e Jimmy Bullard dell’Hull City, da Michael Tonge dello Stoke City a El-Hadji Diouf del Blackburn.

    Questa sera al Piero Chiambretti ospiterà la giornalista in una puntata dedicata al tema nel suo Chiambretti Night indagando su un fenomeno apparentemente lontano dal nostro calcio.

  • Calciopoli: Petrucci e la soluzione del giallo Paparesta nelle intercettazioni bollenti

    Calciopoli: Petrucci e la soluzione del giallo Paparesta nelle intercettazioni bollenti

    Si avvicina la data della ripresa del Processo a Calciopoli nelle stanze del Tribunale di Napoli ed aumenta l’attesa per scoprire il contenuto delle 100 telefonate sbobinate dal perito Nicola Penta e che proverebbero in maniera inconfutabile il coinvolgimento di altri soggetti importanti nello scandalo che nel 2006 destabilizzò la serie A.

    Stando alle indiscrezioni che girano sul web e raccolte quest’oggi da Fulvio Bianchi per Repubblica tra i nomi coinvolti ci sarebbe quello del presidente del Coni Giovanni Petrucci, l’allora direttore generale della Figc Francesco Ghirelli, e poi ancora il presidente della Lazio Lotito, Innocenzo Mazzini, Pierluigi Collina, Rosetti e Paparesta.

    Proprio la situazione di Gianluca Paparesta potrebbe togliere il coperchio al potere unico della Triade. L’arbitro, adesso opinionista Mediaset, fu coinvolto al centro della diatriba dopo quel famoso Reggina – Juventus condita da tanti suoi errori che favorirono i calabresi nella vittoria finale. Stando all’accusa l’ira di Moggi si abbattè sull’arbitro con un lungo stop, una serie di telefonate dimostrano invece che Paparesta non solo non fu fermato ma poteva beccare la Juve già ne turno successivo.

    Il primo ottobre davanti al giudice Casoria ci sarà Giancarlo Abete mentre sono stati rinviati al 12 Pierluigi Collina e Roberto Rosetti. Non si ancora quando voleranno a Napoli Moratti, Tronchetti Provera e Tavaroli.

  • Calciopoli: accerchiato Moratti, anche De Santis chiede i danni

    Calciopoli: accerchiato Moratti, anche De Santis chiede i danni

    Forse c’era davvero nervosismo in Massimo Moratti quando si è trovato costretto a commentare il misterioso incontro tra Abete e Agnelli. Il patron dell’Inter si trova in una morsa con convocazioni e richieste di danni da ogni parte tanto che il mese di ottobre sarà sicuramente probante e ancora ricco di colpi di scena.

    Ma andiamo con ordine. La Figc ha ottenuto finalmente l’intero faldone di intercettazioni e adesso il procuratore Stefano Palazzi inizierà la serie di convocazioni per metter luce definitivamente a questo capitolo increscioso del calcio italiano e con ogni probabilità verrà tolto lo scudetto del 2006 ai nerazzurri.

    Andrea Agnelli
    non perde occasione per ribadire la voglia di verità assoluta della Juventus ed è un martello continuo verso la Lega e adesso anche nelle sede civile. Il primo ottobre Moratti sarà finalmente di scena a Napoli dove il giudice Casoria riprenderà il dibattimento al processo e si alterneranno sui banchi i vertici nerazzurri chiamati a spiegare le telefonate compromettenti di Moratti e Facchetti ma anche lo spionaggio a De Santis e Vieri.

    Proprio l’ex arbitro nei giorni scorsi, tramite i suoi legali, ha fatto pervenire al numero uno di via Durini la raccomandata chiedendo il risarcimento danni per il dossieraggio “nell’Operazione Ladroni”. Se l’Inter rifiutasse la proposta d’accordo De Santis portebbe l0incartamento in tribunale dando vita all’ennesimo processo di una storia infinita.

  • Il solito Mou “avversarie regalano le partite al Barcellona”

    Il solito Mou “avversarie regalano le partite al Barcellona”

    Due anni di Italia ci hanno aiutato a capire il modus operandi dello stratega Mourinho. Il tecnico portoghese è pronto a mettersi sotto i riflettori lottando spesso contro i mulini al vento per lasciar la squadra libera di sbagliare e di crescere. Se in Italia il nemico cambiava spesso nella Liga la lotta per il titolo è da sempre riservata a due squadre, il Barcellona e le Merengue.

    Gli strali dello Spacial One si rivolgono ancora una volta verso Pep Guardiola e verso le squadre che a suo avviso tentano a favorirlo. Ecco le sue parole:

    “Quando ho allenato io in Premier League era straordinario, ora lo vedo un pò più fragile. In Italia bene o male c’è un campionato molto difficile per via della tattica, preferita sempre all’estetica. Invece qua in Spagna c’è di tutto, le squadre vogliono giocare e competere allo stesso tempo, anche perchè c’è un pubblico esigente, che vuole vedere del calcio di qualità. Se ci sono avversarie che regalano le partite al Barcellona per noi sarà difficile vincere il campionato”.

  • Cosenza: Iole Perito ed il suo ufficio stampa “bruciati” dalla dirigenza

    Cosenza: Iole Perito ed il suo ufficio stampa “bruciati” dalla dirigenza

    Nei giorni scorsi abbiamo appreso, con molto dispiacere, del sollevamento dall’incarico del capo ufficio stampa del Cosenza Calcio 1914, la dott.ssa Iole Perito e del suo collaboratore dott. Francesco Veltri, in carica da oltre un anno durante il quale hanno svolto un egregio lavoro (non sta a noi dirlo, i fatti parlano da soli ndr) e apprezzato da molti.

    Il motivo del licenziamento sembra sia avvolto ancora nel mistero anche perchè, al momento, non è stata rilasciata nessuna comunicazione ufficiale da parte della società nè tantomeno notificata la lettera di licenziamento come ha affermato in una sua lettera la stessa diretta interessata, colta di sorpresa da tale decisione. Aver contraddetto in pubblico il direttore generale del club silano Renzo Castagnini, davanti a colleghi della carta stampata, forse la causa. Se così fosse si tratterebbe, senza ombra di dubbio, di un’ingiustizia assurda e alla quale qualcuno dovrebbe porre rimedio immediatamente. Con la speranza che la situazione diventi più nitida cercheremo di raggiungere in prima persona la società e gli interessati per avere maggiori ragguagli.

    Sono stati tanti gli attestati di stima nei confronti di Iole Perito giornalista, prima di tutto dotata di grandi qualità umane, brillante e di una disponibilità unica che al mondo d’oggi è difficile trovare.
    La Redazione de Il Pallonaro esprime tutta la propria solidarietà nei confronti di Iole Perito e Francesco Veltri, verso due colleghi che hanno perso, ingiustamente, il loro posto di lavoro.