Tag: Cronaca

  • Salta l’accordo. La Serie A si ferma l’11 e il 12 dicembre

    Salta l’accordo. La Serie A si ferma l’11 e il 12 dicembre

    Anche l’ultimo tentativo di accordo tra Aic e Lega non ha sancito la tanto sperata fumata bianca e a questo punto sembra inevitabile la serrata dei giocatori per l’11 e il 12 dicembre facendo saltare il 16° turno di serie A. L’Aic e la Lega non hanno trovato l’accordo sul settimo punto degli otto all’ordine del giorno e vale a dire quello dei calciatori fuori rosa

    “C’è lo sciopero proclamato per l’11 e il 12 dicembre. Siamo davvero dispiaciuti perche’ c’era la disponibilità, abbiamo anche lavorato sotto traccia per trovare eventuali punti di intesa, ma non si e’ trovato l’accordo
    – dice il vicepresidente dell’Aic Grosso – Siamo dispiaciuti, noi abbiamo ribadito la nostra disponibilità a discutere sui sei punti, senza entrare nel merito di nessuno di questi sei punti perchè la Lega continuava a chiedere di discutere anche del sempiterno problema dei fuori rosa che per noi e’ un discorso chiuso”.

    Deluso il presidente Beretta ”Stiamo assistendo ad un pericoloso gioco al massacro: lo sciopero dei calciatori e’ una decisione irresponsabile e senza ragioni. Sono stupefatto dalla decisione dell’Aic di alzarsi dal tavolo della trattativa mentre il presidente Abete stava illustrando la bozza di sintesi preparata dalla Figc. E’ una giornata senza precedenti”.

  • Calciopoli: Sim svizzere intercettabili, stoccata della Casoria ai pm

    Calciopoli: Sim svizzere intercettabili, stoccata della Casoria ai pm

    Si è definitivamente rotto il vaso di Pandora che negli ultimi cinque anni ci ha fatto credere l’esistenza di una “sola” cupola facente riferimento a Luciano Moggi che mirava a modificare il reale corso del campionato. Le nuove intercettazioni hanno dimostrato che alcune prassi erano ormai consolidate e oltre alla Juventus a far pressione sulla classe arbitrale erano praticamente tutte le squadre di serie A e in alcuni casi il contenuto intercettato è addirittura più bollente di quelle di big Luciano.

    Per confezionare l’impianto accusatorio il colonnello Auricchio e i pm dell’accusa hanno omesso ad arte una parte di verità ma sopratutto hanno ipotizzato prove più schiaccianti nelle famose sim svizzere “ahinoi” non intercettabili. Bene nell’udienza di ieri viene smentita anche quest’ultima finta verità come dimostra il perito della difesa l’ing De Falco “Il cellulare è parte della rete, quindi quando lo accendo tutti sanno dove sono. La rete vede il telefonino e se non lo ha nei database chiede al gestore straniero se può dare la linea. Non è segreta per niente.I telefonini sono tutti intercettabili se si conosce il numero del telefonino. Quando c’è una telefonata il gestore non segna solo il numero della sim ma anche il numero del telefonino. Sarebbe stato interessante vedere se questi numeri erano associati anche ad altri numeri cellulari ma non è stato fatto. Non vi è collegamento tra zona e persona ma anche in termini di zona e abitazione della persona siamo a percentuali molto basse, al di sotto del 5%. I carabinieri hanno fatto il ragionamento per cui essendo le celle in quel quartiere, e abitando il Fabiani in quel quartiere, e essendo alcune rivolte a Messina, le hanno attribuite a lui. Inoltre, c’erano anche agganci a celle in posti diversi dove si trovava il Messina in trasferta, ma solo per 5 giornate e non per le altre trasferte.”

    Il pm in evidente difficoltà ha ribbattuto alla deposizione di De Falco rilevandoo una mancanza di approfondimento nel lavoro del consulente ma a ribattere è il giudice Casoria “Ha ragionato come hanno ragionato i Carabinieri”. facendo intuire il suo parere sul processo.

  • Ecco la vera Calciopoli, il Napoli fallì per i brogli di Tanzi

    Ecco la vera Calciopoli, il Napoli fallì per i brogli di Tanzi

    Tutti parlano di Calciopoli, di un sistema consolidato per falsare il reale esito del campionato di calcio italiano, in mano ad una presunta cupola capace di muover le fila, gestire le designazione e sopratutto il destino di ogni squadra di serie A.

    Report domenica su Rai Tre ha svelato il retroscena, stranamente ignorato dai grandi media sempre alla ricerca di scoop. Callisto Tanzi tra i suoi tanti illeciti che hanno gettato sul lastrico centinaia di famiglia ha anche il fallimento del Napoli Calcio fatto retrocedere grazie al controllo di due società di serie A nel 2001.

    Tanzi controllava il Parma direttamente mentre il Verona attraverso il delfino Pastorello e ironia della sorte quest’ultimi alla penultima giornata di quel campionato si scontrarono e vinsero i veneti mandando il popolo partenopeo dell’allora presidente Corbelli nello sconforto.

    La ricostruzione di Report:
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  • Il Preziosi “furioso” attacca la Juventus e Marchisio

    Il Preziosi “furioso” attacca la Juventus e Marchisio

    Ha lasciato strascichi e polemiche l’incontro del Ferraris tra Genoa e Juventus vinto dai bianconeri grazie alle reti di Marchisio (con la collaborazione di Eduardo) e Krasic. Il presidente Praziosi ha subito inveito contro Marotta reo di aver condizionato l’operato dell’arbitro con le pretestuose polemiche sui presunti torti bianconeri.

    Poi l’attacco passa contro Claudio Marchisio e le convocazioni della Nazionale, il giovane centrocampista ha disatteso la convocazione per presunti guai fisici ma riprendo gli allenamenti già il giorno successivo con la Vecchia Signora. Le norme che regolano le convocazioni imporrebbero alle società di non schierare i giocatori non disponibili alla convocazione per infortunio nei cinque giorni successivi all’impegno della nazionale ma spesso vi è un tacito accordo con i club mirato a prevenire infortuni ancor più gravi.

    Di tutt’altro avviso Marotta che rimanda al mittente ogni accusa “Per quanto riguarda i nostri Nazionali mancati c’è molto poco da dire. Marchisio si è presentato nel ritiro azzurro e non è stato giudicato idoneo dallo staff sanitario della Nazionale quindi è rientrato a Torino per un problema muscolare. Più di così cosa dovevamo fare? Mi sembra al di là di tutto che eticamemte sia poco sportivo giudicare una partita con questi parametri”.

  • Testata di Eto’o a Cesar, rischio prova tv. Video

    Testata di Eto’o a Cesar, rischio prova tv. Video

    C’è qualcosa da rivedere in casa nerazzurra se anche il positivo e prolifico Samuel Eto’o perde la testa e rifila una testata al clivense Cesar. L’attaccante macchia la sua immagine e rischia di privare Benitez (se sarà ancora in panchina) del suo giocatore migliore per almeno due giornate. Il gesto ricorda quello di Zidane nella finale mondiale a Materazzi.

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  • Errori arbitrali: la classifica di Virtualclass, Palermo in vetta

    Errori arbitrali: la classifica di Virtualclass, Palermo in vetta

    Virtualclass si cimenta per l’ennesima volta nel formulare la classifica di serie A al netto degli errori arbitrali e ciò che salta fuori è il trend che ad esser penalizzate sono sempre le cosiddette “provinciali”. Lo studio tiene conto oltre dei propri parametri anche dei giudizi dei tre maggiori quotidiani nazionali e le trasmissioni che si occupano di moviola.

    Il dato cosi come spiega a Repubblica Luciano Lupi, direttore dell’Osservatorio, dà ragione a Maurizio Zamparini non solo nella stagione attuale ma senza errori arbitrali il Palermo avrebbe dovuto disputare i preliminari di Champions League a discapito della Sampdoria.

    Nella stagione attuale ad esser penalizzati oltre il Palermo (7 punti), sono la Fiorentina (5), il Napoli (3) e l’Udinese e se si considerassero gli errori di tutte le squadre lo stravolgimento sarebbe netto con i rosanero in vetta alla classifica in virtù del più due del Milan che insieme alla Juventus (+3) guidano la classifica delle più agevolate.

  • Il 3 dicembre si conoscerà il futuro di Cassano

    Il 3 dicembre si conoscerà il futuro di Cassano

    Il collegio arbitrale presieduto da Paolo Giuggioli si rinunirà il 3 dicembre prossimo per derimere la controversia tra la Sampdoria e Antonio Cassano, la prima udienza mirerà a trovare un accordo tra le parti facendo scemare il contenzioso altrimenti si procederà con l’ascolto dei testimoni.

    All’udienza dovrebbero prender parte sia il presindente Garrone che il talento barese e come auspicano i giocatori e gran parte del tifo doriano si spera in accordo finale e permettere a Di Carlo di contare nuovamente sul giocatore.

  • Agnelli e Galliani sanciscono la pace. Sarà vero?

    Agnelli e Galliani sanciscono la pace. Sarà vero?

    Si sono beccati, seppur indirettamente minando forse i rapporti di non belligeranza e commerciali consolidati nel corso degli anni ma appena hanno avuto modo di riverdersi hanno rinsaldato il rapporto, almeno davanti alle telecamere, con una stretta di mano.

    Stiamo parlando di Juventus e Milan e dei loro rispettivi presidenti Agnelli e Galliani: l’attrito era partito dalla protesta di Beppe Marotta per il trattamento differente riservato al Milan dagli arbitri e sopratutto nella differenza di valutazione tra Pepe e Boateng nel applicazione della regola sul fallo di mano.

    Subito la risposta piccata di Galliani e ieri la pace, ma in questa settimana la continua ricerca di verità dei periti di parte del Processo a Calciopoli ha fatto scovare altre telefonate che dimostrerebbero la differenza di valutazione da parte della giustizia sportiva tra l’operato bianconero e quello rossonero.

    Se la pace sarà reale lo scopriremo solo nei prossimi mesi quel che è certo la tensione e i giochi di poteri sembrano esser quelli di un tempo

  • Sit-in sotto casa Cassano, i tifosi doriani vogliono il perdono

    Sit-in sotto casa Cassano, i tifosi doriani vogliono il perdono

    La Corte Federale non ha ancora emesso il suo verdetto ma il destino di Antonio Cassano sembra ormai opposto a quello della Sampdoria con il presidente Garrone ormai orientato a chiuder la porta al talento barese imponendosi di scordarsi il passato.

    Chi però spera ancora di ricucire il rapporto sono i compagni di squadra ma sopratutto i tifosi che attraverso Facebook hanno organizzato il secondo corteo pacifico arrivando fin sotto la casa di FantAntonio. Non tantissimi i tifosi ma pieni di speranza e con vessilli e maglie del loro idolo hanno atteso il saluto cantando e inneggiando il suo nome.

    Cassano non si è certo fatto pregare ed ha per ben tre volte aperto la finestra di casa salutando i tifosi portandosi la mano al cuore.

  • Balotelli flirta con Galliani, Mancini si arrabbia

    Balotelli flirta con Galliani, Mancini si arrabbia

    La presenza di Balotelli a San Siro e sopratutto le dichiarazioni post partita e la cena in compagnia di Adriano Galliani da Giannino hanno fatto perder la pazienza a Roberto Mancini. Il tecnico del City e autentico padre putativo di SuperMario non ha digerito l’eccessiva esposizione dell’attaccante sopratutto per la squalifica rimediata in Premier che lo ha escluso dai convocati per tre giornate.

    Mancini ai Citizens cammina sui carboni ardenti, alle prese con il malcontento dello sceicco Mansour per i risultati altalenanti e con uno spogliatoio che troppo spesso assomiglia più ad un ring per via delle molte teste calde. Usare la carezza con Balotelli e la spada con gli altri potrebbe esser deleterio per l’ex tecnico interista che in estate ha garantito personalmente per lui.

    Dietro l’esposizione di Balotelli ci potrebbe esser la mano occulta di Mino Raiola, il furbo procuratore infatti è diventato l’incubo di molti presidenti per l’abilità con cui riesce a spostare i suoi giocatori facendogli ricavare il massimo profitto.