Tag: Cronaca

  • Rafa rovina la festa “Non si può andare avanti senza supporto”

    Rafa rovina la festa “Non si può andare avanti senza supporto”

    Alla fine della partita che ha visto la sua Inter trionfare contro il Mazembe ed aggiudicarsi il titolo di Campione del Mondo. Rafa Benitez è intervenuto nel post partita ai microfoni di Mediaset Premium per fare un bilancio sulla sua avventura nerazzurra.

    Il Mondiale per club era un appuntamento fondamentale, lo abbiamo centrato e adesso ci deve dare la spinta per il resto della stagione. Questo è un momento di felicità, ma non si può andare avanti così perché ho bisogno del supporto al 100% della società. Quando sono arrivato, la società mi aveva promesso tre acquisti per costruire una squadra ancora più forte, invece non è arrivato nessuno. Sono un professionista serio e merito rispetto per il mio lavoro. Adesso ci sono tre possibili strade: la società fa un progetto e compra 4 giocatori subito a gennaio; andiamo avanti così con l’allenatore come unico colpevole; oppure il presidente parla col mio procuratore e troviamo un’altra soluzione…”.

    Attacco anche sugli infortuni: “Ci sono delle cause precise, a partire dall’età avanzata della squadra. Poi negli ultimi due anni i giocatori sono stati spremuti e non è stato seguito un programma di lavoro in palestra. Questi sono i risultati“.

    Tra le dediche, spicca il riferimento ai soli tifosi e giocatori dell’Inter. Nessun accenno a Moratti e alla società: “Non era una partita facile perché tutti ci davano come sicuri vincitori. Avevamo diversi giocatori stanchi, così ho deciso di tenere in panchina Stankovic. Abbiamo giocato bene, tenendo un buon possesso palla. Dedico questo trofeo alla mia famiglia e a tutti quelli che mi hanno aiutato, compresi i giocatori ed i tifosi dell’Inter, ma anche quelli del Liverpool con cui avevo perso la finale”.

  • Addio Porcedda, il Bologna nelle mani di Zanetti

    Addio Porcedda, il Bologna nelle mani di Zanetti

    E’ finita finalmente l’agonia dei tifosi del Bologna che da oggi grazie a Massimo Zanetti, patron di Segafredo, possono guardare con maggior fiducia al futuro societario e perchè no ipotizzare traguardi piu nobili di una semplice salvezza.

    La cordata gestita da Consorte è riuscita dunque a trovare l’accordo con il presidente uscente Porcedda accollandosi tutti i debiti societari colmati grazie ad aumento di capitale la cui entità è al vaglio in queste ora. A darne notizia è il vice di Porcedda Morras anticipando che la società dopo un breve periodo di cogestione passerà tutta nelle mani di Zanetti.

  • La Carbonero fa litigare Cristiano Ronaldo e Casillas

    La Carbonero fa litigare Cristiano Ronaldo e Casillas

    Sempre e solo le donne. Lo spogliatoio del Real Madrid stando alle indiscrezioni del Mundo Deportivo assomiglia sempre più ad una polveriera a causa delle frizioni tra Sergio Ramos e Mourinho e sopratutto tra Iker Casillas e Cristiano Ronaldo.

    Tra i primi due il gelo è calato dopo la “manita” del Barcellona limitandosi al rispetto dei ruoli. Più complicata la vicenda tra Casillas e CR9, il portoghese pare abbia ripreso il capitano per alcune considerazioni di Sara Carbonero giornalista sportiva spagnola e sua compagna.

    La bella giornalista ha definito Ronaldo in uno dei suoi editoriali come egoista e individualista, Casillas avrebbe poi difeso la compagna spiegando che dare giudizi era parte del suo lavoro. Oltretutto in una recente intervista il portierone ha di fatto confermato tutto “Non posso negare quello che c’è stato. Del mio problema con Cristiano se n’è parlato, ma le cose non sono cambiate. Però in testa ai pensieri di tutti c’è solo il bene del Real Madrid”. Casillas ha anche eletto Messi miglior giocatore del mondo, altro punto di frizione con Ronaldo: “E Xavi e Iniesta cos’avrebbero dovuto dire?”, si è giustificato Casillas. La Spagna aspetta che parta l’innesco e la bomba Real esploda, toccherà a Mourinho bloccarla.

  • Caso Cassano, la sentenza diventa spinosa

    Caso Cassano, la sentenza diventa spinosa

    Si aspettava in giornata la sentenza del Collegio Arbitrale per porre fine al contenzioso tra la Sampdoria e Antonio Cassano ma i tre arbitri hanno deciso di prendersi ulteriore tempo per trovare il giusto compromesso. I motivi del ritardo sarebbero attribuiti alla delicatezza della decisione che farà giurisprudenza per i casi futuri (a partire da quello Marchetti) ma anche e sopratutto per il compenso economico che la decisione può far propendere a favore di una o dell’altra parte.

    Dar ragione alla società infatti oltre alla squalifica comporterebbe al barese oltre alla definitva perdita delle mensilità congelate, di contro favorire Cassano comportebbe alla società il reintegro e la successiva cessione accollandosi però i 5 milioni di euro per il Real Madrid oltre l’elargimento delle mensilità.

    La sensazione è che alla fine ci sarà una squalifica di qualche mese per Cassano (già scontata), una multa pesante per il giocatore ma poi Garrone sarà costretto a trattare la cessione.

  • Milan alla prova del nove senza Gattuso e Zambrotta

    Milan alla prova del nove senza Gattuso e Zambrotta

    Il Milan vince e convince grazie alle intuizioni di Allegri e di un organico finalmente competitivo in ogni reparto. Negli anni scorsi le assenze di Pato e Inzaghi sarebbero state un incubo per i tifosi rossoneri, mentre quest’anno grazie sopratutto ad Ibra e Robinho sembra tutto più facile. Lo svedese e compagni hanno superato tante prove impervie uscendone più forti di prima e più sicuri dei propri mezzi.

    Domenica però ci sarà lo scontro con la Roma di Ranieri che potrebbe sancire definitivamente la consacrazione di Allegri, il Milan arriva però con alcune defezioni importanti che constringeranno al cambio di modulo: se l’assenza di Zambrotta può esser indolore grazie al recupero di Antonini o alla duttilità di Bonera, la mancanza di Gattuso e la contemporanea assenza di Flamini costringeranno Allegri a metter mano al telaio fin’ora apparso perfetto.

    La soluzione più ovvia sembra quella dell’arretramento di Boateng tra i tre di centrocampo e il conseguente reinserimento di Seedorf ad appoggio delle punte. L’alternativa sarebbe l’inserimento di Strasser o il ritorno al tridente con Ronaldinho e Robinho ai lati di Seedorf.

  • Cassano vs Garrone: i giudici si prendono una notte

    Cassano vs Garrone: i giudici si prendono una notte

    Questa volta sembra esser davvero arrivata la parola fine alla querelle tra la Sampdoria e Antonio Cassano davanti al Collegio Arbitrale della Lega Calcio. I tre arbitri si sono presi una notte di tempo per decidere il futuro dell’attaccante barese dopo che oggi hanno ascoltato le arringhe conclusive degli avvocati delle due parti.

    Indiscrezioni vogliono solo parzialmente accolte le richieste del presidente Garrone con una ipoteca squalifica per Cassano (già scontata) ed una pesante multa, il presidente Garrone e i suoi avvocati invece credono ancora nella rescissione definitiva del contratto. Lo stesso presidente ha comunque dichiarato che venderà il giocatore qualora dovesse uscirne sconfitto.

  • L’ombra del doping sulle Furie Rosse

    L’ombra del doping sulle Furie Rosse

    La Spagna trema. Stando alle indiscrezioni rivelate da molti giornali i successi della Spagna all’Europeo e al Mondiale sarebbero state frutto del doping. La dichiarazione scottante è stata attribuita al dottor Fuentes, ormai famoso per l’inchiesta Operacion Puerto e adesso al centro Operacion Galgo contro lo spaccio di prodotti dopanti.

    Fuentes avrebbe rivelato la “macchia” delle Furie Rosse al compagno di cella del tribunale di Madrid “Se io parlassi non ci sarebbero nè europei nè mondiali di calcio”.

    Arrivano subito le smentite dai protagonisti, con Del Bosque e Xavi “Non ho visto nulla che potesse farmi sorgere sospetti. In 43 anni di calcio non ho mai visto o saputo nulla che potesse alimentare sospetti. Non ho mai visto un tentativo di conquistare nello sport un vantaggio con mezzi illeciti”.. Dimostra sicurezza anche il faro del Barcellona “Abbiamo vinto il Mondiale con la certezza che nessuno si è dopato. Siamo tranquilli”

  • I sassolini di Ibra “Moratti e Materazzi parlano troppo di me”

    I sassolini di Ibra “Moratti e Materazzi parlano troppo di me”

    Al Milan sembra ha ritrovato la forza dirompente di un tempo ed è tornato ad esser il giocatore che tutti abbiamo apprezzato con le maglie di Juventus prima e Inter dopo, c’è chi è pronto a giurare che questo Ibra è ancora migliore di quello perchè gioca e si sacrifica ancor di più per la squadra.

    Ibrahimovic però non ha perso la sicurezza di chi sa di esser il migliore e approfittando di una intervista concessa ad XXL risponde piccato a Materazzi e Moratti che in frangenti diversi lo avevano attaccato dicendo di non sentirne la mancanza “Materazzi parla un po’ troppo di me, così come Moratti. Si vede che io sono ancora molto importante per loro. Io invece non parlo mai di loro, si vede che non sono importanti per me”

    Il campionato? “Non temo nessuno. Stiamo gia dimostrando di essere i più forti, dobbiamo solo continuare così e il Milan vincerà tutto. Balotelli? Meglio resti altri due anni al City per maturare e far esperienza”.

    Il Milan e Ibra “Ho capito dal primo giorno che sono arrivato qui, dall’atmosfera che c’è intorno a me, che il Milan è la mia squadra dove finire la carriera e dove poter vincere tanto. Non è vero che la squadra è Ibra-dipendente, ognuno di noi dipende dagli altri compagni“.

    Sul Pallone d’oro: “E’ triste che Sneijder non lo vinca, dopo quello che ha fatto nella scorsa stagione, Mondiale compreso, ma ormai quel trofeo è diventato una questione solo politica ed è per questo che a me non interessa più vincerlo: preferisco vincere con la squadra”.

  • Bologna, il caffè del risveglio. Arriva Massimo Zanetti

    Bologna, il caffè del risveglio. Arriva Massimo Zanetti

    Dopo aver dimostrato di aver orgoglio e rispetto per la maglia che indossano i giocatori del Bologna hanno deciso di tutelarsi firmando la messa in mora della società per il mancato corrispettivo delle mensilità arretrate. E’ un atto giusto e dovuto ma come ha tenuto a precisare Marco Di Vaio, uomo immagine di questo Bologna, con un cambio di proprietà tutti sono disposti a ritirare il documento e continuare a volare con questa maglia.

    La svolta potrebbe arrivare proprio oggi grazie alla scesa in campo di Massimo Zanetti, numero uno di Segafredo, pronto a metterci la faccia e i soldi insieme ad altri 15 persone per cercar di salvare il salvabile. La voglia e le idee ci sono ciò che manca è il tempo per questo l’attuale società non avrà grossi margini di trattativa ma una proposta secca da prendere o lasciare.

    A far il nome di Zanetti è la portavoce di Intermedia Liana Bertolazzi “C’è una persona che ha deciso di mettere il suo nome in questa avventura: si chiama Massimo Zanetti. Somani mattina si discuterà intorno ad un tavolo con un’altra quindicina di persone “interessate a vario titolo a salvare il Bologna Calcio. Servono capitali per salvarlo, ma diverse sono le forme con cui si potrà intervenire. E proprio di questo si parlerà”.

  • Il Barcellona si piega alla legge del marketing

    Il Barcellona si piega alla legge del marketing

    La maglia del Barcellona non è più “immacolata”, gli azulgrana hanno ceduto al richiamo milionario della ‘”Qatar Foundation” e per la prima volta riceveranno un compenso per uno sponsor sulla propria maglia.

    Il contratto non può che esser faraonico e porterà ben 150 milioni di euro nelle casse del club catalano nei prossimi cinque anni più ulteriori benefit legati ai risultati. Sarà forse per contenere il passivo generato dalla gestione Laporta o comunque lo spirito della Qatar Foundation ma adesso anche il Barcellona sembra più umano, l’esito della trattativa viene spiegato dal vicepresidente economico Javier Faus in una conferenza stampa

    “Con questo accordo, il Barcellona si pone come leader indiscutibile nel mondo del calcio anche a livello di sponsorizzazioni di maglia, molto piu’ avanti di altre grandi squadre internazionali”. I dirigenti del Barcellona hanno definito questo accordo “una pietra miliare perché rappresenta un livello record di entrate per un club di calcio e ha ancora più valore nel clima economico attuale”.