Tag: Cronaca

  • F1: disordini in Bahrain, il GP è a rischio

    F1: disordini in Bahrain, il GP è a rischio

    Le manifestazioni politiche e i disordini che stanno colpendo il nord Africa e il Medio Oriente in questo periodo potrebbero avere ripercussioni anche nello sport. In particolare potrebbe seriamente saltare il primo Gran Premio del Mondiale 2011 di Formula 1 in Bahrain previsto il 13 marzo.
    A Sakhir, sede del GP, infatti la situazione non è delle più semplici e l’appuntamento con la GP2 Asia Series è stato cancellato per permettere al personale medico del circuito di rimanere negli ospedali della città e assistere i feriti causati dagli scontri che nella capitale Manama hanno già provocato 5 morti.

    Anche Ecclestone, il boss della Formula 1, ha espresso tutta la sua preoccupazione per la protesta dei manifestanti sciiti che chiedono la caduta del regime della dinastia sunnita che governa l’arcipelago e una riforma costituzionale:

    Stiamo monitorando la situazione molto attentamente e sappiamo che dovremo prendere una decisione in fretta. E’ un vero peccato, perché il Bahrain ha lavorato molto per avere il suo Gran Premio, ma dobbiamo stare attenti a quello che sta accadendo. Il pericolo è evidente perché se queste persone volessero creare confusione per ottenere una visibilità mondiale sarebbe facile. Basterebbe creare un problema sulla griglia di partenza in Bahrain e avrebbero una copertura a livello mondiale“.

  • L’Inter deferita per il caso Pandev. Ma allora è un vizio…

    L’Inter deferita per il caso Pandev. Ma allora è un vizio…

    Poco più in un anno fa la querelle tra il presidente della Lazio Claudio Lotito e Goran Pandev riempiva le pagine dei giornali, faceva insorgere l’assocalciatori e imponeva l’intervento del Tribunale Sportivo per derimere la controversia.

    Come finì lo sappiamo tutti, ma a distanza di un anno scopriamo che Lotito non era un visionario e dietro l’ostracismo al rinnovo del macedone c’era un accordo preso con i nerazzurri oltre il tempo consentito. A dire il vero questa strategia in via Durini è da tempo passi consolidata, basta andare a rivedere i casi Stankovic e Suazo per rinfrescarsi la memoria o ascoltare le dichiarazione di Stam sui tentativi dell’allora laziale Mancini di portarlo con se in nerazzurro.

    Ma torniamo ai giorni nostri. Ci teniamo a precisare che sarà l’ennesima bolla di sapone di un sistema che fa acqua da tutte le parti e si chiuderà con una irrisoria pena per la società e la squalifica del giocatore e dei dirigenti da scontare magari in estate. Il fatto sta che le accuse di Lotito trovano conferme e le parole del tecnico macedone che annunciò il passaggio di Goran all’Inter non è frutto di un visionario ma di una strategia messa in atto per prevalicare le regole.

    Ghelfi e Branca sono stati deferiti per “essersi consapevolmente avvalsi, nella trattativa finalizzata alla stipula di un contratto professionistico con il calciatore Goran Pandev, dell’agente Pallavicino, senza avergli conferito alcun mandato”. L’Inter per responsabilità oggettiva e lo stesso Pallavicino “aver svolto attività di mediazione in favore di soggetti che non gli avevano conferito alcun mandato”

  • Stangata Milan, con Gattuso rischiano Yepes e Robinho

    Stangata Milan, con Gattuso rischiano Yepes e Robinho

    Potrebbe avere conseguenze maggiori del previsto il triste epilogo di Milan – Tottenham giocata a San Siro martedi sera. L’Uefa ha aperto un procedimento nei confronti di Gennaro Gattuso e il capitano rossonero stando alla giurisprudenza e alla fermezza nel punire le risse e gesti antisportivi rischia fino a 5 turni di stop ma da quanto svela il Corriere dello Sport i rossoneri potrebbero avere conseguenze ben più gravi.

    Pare infatti che la rissa scattata in campo abbia avuto una seconda appendice nel tunnel che porta agli spogliatoi sotto gli occhi della quaterna arbitrali. I protagonisti della barussa sono ancora una volta Gattuso e Joe Jordan ma secondo il quotidiano avrebbe visto coinvolti attivamente anche Mario Yepes e Robinho e il difensore degli Spurs Bassong .

    A nulla sarebbero valsi i tentativi di conciliazione dell’ex Boateng e di Pienaar e adesso a rischiare sarebbero tre rossoneri rendendo ancor più difficile l’impresa al White Lane tra quindici giorni.

  • Il calcio italiano naufraga in Europa. L’analisi di una crisi senza fine

    Il calcio italiano naufraga in Europa. L’analisi di una crisi senza fine

    Di solito quando una squadra arriva a vincere il triplete dà alla sua nazione d’appartenenza un ritorno d’immagine importante, alzando l’asticella della competitività del proprio campionato e ponendosi come modello di riferimento per chi aspira a diventare il numero uno.

    L’impresa dell’Inter nella scorsa stagione ha sortito però l’effetto contrario nel calcio italiano, dell’Inter del triplete è stato incensato il solo Mourinho mentre i giocatori, veri protagonisti, sono stati snobbati venendo preferiti per il pallone d’Oro il “Messia” Messi e i giocolieri spagnoli.

    Il sistema calcio Italia è fallito perchè qui si vive di competizione interna e le big non sanno più confezionare un progetto vincente. Per primeggiare in Europa non bastano le stelle e il modulo del Milan dimostra ancora una volta che l’Ibradipendenza non paga o che alla Roma capita troppo spesso di sentirsi superiore all’avversario per poi ritrovarsi con le ossa rotte e tanti rimorsi.

    Mi capita spesso di vedere le partite di calcio estero e rimango impressionato dalla velocità con cui le squadre si affrontano e non riesco a capire perchè in Italia non succede. In Inghilterra fanno più partite di noi eppure corrono e pensano ad una velocità superiore idem in Spagna e in Germania e come ha dimostrato lo Shaktar ieri sera all’Olimpico anche nelle altre nazioni si inizia a pensare ad un altro calcio.

    La serie A è in crisi perchè le grandi non importano più campioni affidandosi a cavalli di ritorno come Ibra e Cassano il Milan, Toni e Barzagli per la Juventus, mentre l’Inter in estate ha avuto la presunzione di definirsi perfetta per poi esser costretta ad un massiccio intervento invernale.

  • Abel Hernandez sotto shock, rapinato con una pistola in bocca

    Abel Hernandez sotto shock, rapinato con una pistola in bocca

    Ha vissuto attimi di terrore e ancora stenta a riprendersi il giovane attaccante del Palermo Abel Hernandez aggredito e rapinato alla fine dell’allenamento.

    L’attaccante uruguaiano è stato tamponato leggermente con un motorino mentre faceva ritorno a casa, una volte sceso per assicurarsi delle condizioni del motociclista è stato aggredito e con una pistola in bocca è stato rapinato di orologi, bracciali e soldi oltre che dell’orecchino di diamanti

  • Di Benedetto parla da presidente: “faremo una grande Roma”

    Di Benedetto parla da presidente: “faremo una grande Roma”

    Roma 2000 ha dato l’ok adesso gli americani avranno 30 giorni di tempo per completare l’offerta e diventare proprietari della As Roma Calcio. L’ambiente giallorosso vive un momento altalenante in campionato e già questa sera è di fronte ad un ostacolo importante per gli obiettivi stagionali.

    Per il futuro c’è però tanto entusiasmo con la Roma finalmente padrona del suo destino e non alla perenne ricerca di rattoppare un bilancio con qualche cessione eccellente. Ad infiammare i sogni dei tifosi ci sono le parole di Di Benedetto “Continueremo a lavorare per concludere con successo le negoziazioni il più presto possibile. I miei partner in questa iniziativa rappresentano il più alto livello di professionalità ed entusiasmo e siamo rappresentati da investitori con grande esperienza sia nel mondo dello sport che della finanza” – il capostipite della cordata a stelle e strisce ha poi aggiunto – “Unicredit, Rothschild e l’attuale proprietà dell’As Roma per il duro lavoro portato avanti insieme fino a questo momento. Siamo onorati che la nostra offerta sia stata scelta come la migliore. Quanto prima intendiamo avviare in nostro progetto di crescita che mira a valorizzare la società e la squadra non perdendo di vista il fatto che agiremo come custodi di questa grande squadra nel nome dei cittadini di Roma e di tutti i tifosi della As Roma”

  • Squalifica Lavezzi: il Napoli prepara il ricorso, i tifosi la panolada

    Squalifica Lavezzi: il Napoli prepara il ricorso, i tifosi la panolada

    La decisione del giudice sportivo Giampaolo Tosel di squalificare Eziquiel Lavezzi e Aleandro Rosi avvalendosi dell’ausilio delle immagini della prova tv viene visto nell’ambiente partenopeo come un tentativo dei poteri forti di tarpare le ali al Napoli lanciatissimo verso lo scudetto.

    Pur stigmatizzando il gesto del Pocho la squalifica viene vista come un abuso di potere visto che le immagini non confermano lo sputo e l’arbitro Bergonzi ammonendo i due litiganti prendendo un provvedimento in campo verso i giocatori rendendo inammisibile l’utilizzo della prova tv.

    I tifosi intanto si stanno organizzando per una doppia “panolada” per manifestare il proprio disappunto e sulla rete è iniziato il tam tam organizzativo per arrivare preparati al doppio impegno casalingo contro il Villareal giovedi in Europa League e la domenica successiva in campionato.

    La società ha comunque impugnato la decisioni del giudice sportivo facendo subito ricorso sperando, cosi come avvenne per Zalayeta di ottenere la sospensione della squalifica.

  • La promessa di Kubica: “Tornerò più forte di prima”

    La promessa di Kubica: “Tornerò più forte di prima”

    Sta sempre meglio Robert Kubica che ha deciso di rompere il silenzio a distanza di 5 giorni dal terribile incidente durante una prova speciale del Rally di Andora che poteva costargli l’amputazione della mano, definita da alcuni al suo arrivo in ospedale come spappolata, ma soprattutto la vita. Il polacco ha concesso una breve intervista alla Gazzetta dello Sport prima di andare in sala operatoria per subìre il secondo intervento nell’arco di pochi giorni per rimettere a posto le fratture riportate al piede e alla spalla non operate durante il primo intervento.
    Trasferito ieri dal reparto di terapia intensiva a quello d’ortopedia dell’ospedale di Pietra Ligure, Robert ha detto di non ricordare nulla di quella maledetta mattina ma che si sente bene, di non vedere l’ora di cominciare la riabilitazione (che durerà molti mesi) per ritornare al più presto e più forte di prima dimostrando di possedere una forza di volontà enorme:

    Mi spiace per quello che è successo. Non doveva, ma non ricordo nulla. Mi ha spiegato tutto il mio manager Daniele Morelli.
    Le dita funzionano, le sento. Il braccio anche. Ma mi devono operare e solo dopo saprò.
    Sono arrivati i miei dalla Polonia e già ripartiti. Mi spiace tanto per mia mamma, l’ho fatta soffrire. Ho pochi dolori, dopo l’ultimo intervento comincerà il conto alla rovescia per tornare in pista.
    Dopo questi incidenti migliori. Mi era accaduto anche nel 2007, dopo il botto in Canada: ci sono capacità e motivazioni che ti vengono fuori, tornerò più forte come guidatore, come testa. Devo tornare quest’anno e il braccio destro lo sento meglio ora di quando venni travolto da un ubriaco 7 anni fa…
    Anche io mi sono chiesto il perché di correre un rally: è un allenamento duro, severo, per la F.1., aiuta nella concentrazione. Se li rifarò? vediamo…
    È stato bello vedere Briatore, una persona eccezionale. Poi sono passati Alonso, Lopez, Petrov, Alesi, Liuzzi: bello, la pista non ti permette mai di vedere il vero volto della gente
    “.

    E noi non possiamo che fargli un grande augurio di pronta guarigione sperando già di vederlo in pista al suo posto già in questa stagione.

  • Kubica migliora. La Lotus Renault cerca il suo sostituto

    Kubica migliora. La Lotus Renault cerca il suo sostituto

    Le ultime notizie sulle condizioni di Robert Kubica, che provengono dall’ospedale di Pietra Ligure dove attualmente si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva, sono più che confortanti. Il chirurgo specialista che ha operato il pilota polacco nativo di Cracovia, il professor Igor Rossello, ha affermato che la rivascolarizzazione della mano operata procede bene ma che comunque ci vorrano un altro paio di giorni per sciogliere la prima prognosi e capire se Robert potrà riacquisire la completa funzionalità dell’arto gravemente danneggiato e che ha rischiato di essere amputato nell’incidente di domenica scorsa mentre stava gareggiando nella prima prova speciale del Rally di Andora. Nei prossimi giorni Kubica subirà un altro intervento per ridurre altre fratture oltre a quella della gamba sinistra già operata.
    Nel migliore dei casi Robert dovrà intraprendere una lunghissima riabilitazione, della durata di non meno di un anno.

    Intanto, con il Mondiale 2011 di Formula 1 ormai alle porte, la Lotus Renault è alla ricerca del pilota che prenderà il posto del polacco. Liuzzi e Hulkenberg sono in prima fila, più fantasiosa l’ipotesi che porta a Kimi Raikkonen considerate anche le accuse reciproche tra i direti interessati dei mesi scorsi quando si sosteneva che il campione finlandese fosse prossimo alla firma per la Renault.
    Il pilota italiano è rimasto appiedato dalla Force India che gli ha preferito lo scozzese Paul Di Resta per la nuova stagione come pilota titolare mentre il talento tedesco scaricato dalla Williams è ora collaudatore dello stesso team indiano ma che accetterebbe ben volentieri una chiamata per un sedile da titolare. Inoltre non sono da scartare i tanti piloti ingaggiati dalla Lotus Renault come collaudatori (Bruno Senna, Romain Grosjean, Jan Charouz, Ho-Ping Tung e Fairuz Fauzy) ma la scelta della scuderia anglo-francese ricadrà probabilmente su un pilota dotato di maggior talento ed esperienza per non rischiare di passare una stagione in terzo piano considerato anche che la seconda guida è il russo Vitaly Petrov che, dopo un mediocre esordio in Formula 1 nella passata stagione, resta ancora un’incognita.

  • La crisi del calcio, parla il Presidente della Lega Pro Macalli

    La crisi del calcio, parla il Presidente della Lega Pro Macalli

    Il Presidente della Lega Pro Mario Macalli, intervenuto all’inaugurazione del corso di perfezionamento post laurea su diritto sportivo e giustizia sportiva, organizzato dalla facoltà di Legge dell’Università Statale di Milano e che si concluderà il 30 giugno prossimo, ha parlato di rispetto delle regole nell’organizzazione infrastrutturale delle società e dei provvedimenti che hanno fortemente penalizzato i club.

    “E’ una situazione che dispiace, è evidente che è un problema di organizzazione al quale dobbiamo rispondere”
    , si evince dal sito lega-pro.com. “Non si rispetta quanto stabilito dalla Legge Melandri sulla ripartizione degli introiti dei diritti tv – ha dichiarato Macalli – alla Lega Pro e alla Serie B spetterebbe il 6% degli introiti totali, più un altro 4% che, secondo la Legge Melandri, dovrebbe finire in una fondazione cui poi poter attingere per impiantistica, settori giovanili, e varie. Ma noi di questo 10% totale non abbiamo mai visto un euro. Noi vogliamo che siano rispettati i criteri di giusta ripartizione dei fondi. Abbiamo un numero di società nettamente superiore agli altri campionati”.

    Sulla riforma dei campionati, il presidente della Lega Pro ha dichiarato: “Siamo arrivati ad una situazione non più sostenibile: la riforma del calcio servirà a riportare questo sport a seguire regole precise e a permettere alle società di dare garanzie. Abbiamo lavorato ad una proposta concreta della riforma che presto presenteremo”.