Tag: Cronaca

  • Giallo De Rossi, lo Shakhtar chiede la prova tv

    Giallo De Rossi, lo Shakhtar chiede la prova tv

    Vincenzo Montella conosce da tantissimo tempo l’ambiente giallorosso ma abituarsi a gestire il vortice di eventi che girano intorno alla Roma sarà anche per lui il compito più arduo. L’aereoplanino ha debuttato con una vittoria che ha riportato un barlume di serenità in un ambiente scosso dalle pressioni dei tifosi, da uno spogliatoio in rivolta e con un passaggio di consegne ricco di insidie.

    I casi spinosi non sembrano finire mai ad iniziare d Mexes che macchia ancora una volta una prestazione da leader con una ammonizione per proteste, continuando con Adriano tornato dal Brasile ma già con la saudade e per finire con De Rossi.

    E’ di questa mattina la notizia che gli ucraini dello Shakhtar Donetsk hanno presentato un esposto alla Uefa per chiedere la squalifica di capitan futuro per un pugno rifilato ad un giocatore ucraino a fine partita. Stando alle indiscrezioni le immagini sono inequivocabili e vedendo come l’Uefa ha gestito il caso Gattuso dovrebbe esser in arrivo un’altra maxi squalifica per un altro giocatore più rappresentativo del calcio italiano.

  • Calciopoli, Narducci convoca Facchetti Jr., Corbelli e Baraldi

    Calciopoli, Narducci convoca Facchetti Jr., Corbelli e Baraldi

    Il giudice Casoria ha accolto le richieste del pm Narducci convocando, come persone informate sui fatti, per la prossima udienza in programma il primo marzo Gianfelice Facchetti figlio di Giacinto, l’ex presidente del Napoli, Corbelli, il presidente del Palermo Zamparini, i dirigenti del Parma, all’epoca dei fatti, Baraldi e Minotti, e l’ex arbitro Nucini.

    Tutti i convocati erano stati ascoltati da Narducci e Capuano e ritenuti teste importanti per avallare la tesi dell’accusa. L’udienza si è chiusa con il prolungamento di altri 45 giorni di tempo per il consulente Porto di trascrivere le intercettazioni portate come prova dalla difesa, ma su segnalazione di Narducci accolta dal giudice Casoria dovrà ricontrollare quelle sbobinate“indicazione errata di un interlocutore degli ex arbitri Bergamo e Pairetto: nella perizia esso risulta come un “tal Danilo”, mentre è accertato che l’utenza apparteneva all’ex dirigente del Milan Leonardo Meani.

  • Ranieri si dimette “è giusto dare un segnale”

    Ranieri si dimette “è giusto dare un segnale”

    Claudio Ranieri sorprende tutti e prima che la società decida del suo futuro rassegna le dimissioni per la prima nella sua carriera. Il tecnico romano si assume le colpe di un inizio di nuovo anno tragico per i colori giallorossi con le ultime traumatiche sconfitte contro lo Shaktar in Champions League e la disfatta di oggi al Marassi.

    “Ho sempre pensato al bene della Roma, ritengo sia giusto dare un segnale” dice Ranieri all’Ansa. E’ chiaro che qualcosa all’interno dello spogliatoio si era rotto e il tecnico era stato deleggittimato dalla scelta del presidente Rosella Sensi di tener una riunione con i senatori senza la sua presenza.

  • Ranieri adesso rischia. Montali: “decidiamo questa notte”

    Ranieri adesso rischia. Montali: “decidiamo questa notte”

    Il capitombolo di Marassi mette a serio rischio la panchina di Claudio Ranieri protetto fino al momento dalla società ma inviso a molti giocatori simbolo dello spogliatoio.

    Bocche cucite per il tecnico e i giocatori a parlare è il solo Montali che ammette la voglia della società di valutare i contorni di questa crisi e di conseguenza la panchina del tecnico romano è seriamente messa in discussione.

    Montalia confessa di non voler prender “soluzioni di pancia” e per questo valuteranno bene la situazione prendendosi una notta di tempo per decidere il futuro giallorosso. La sensazione è che da domani Ranieri non guiderà più l’entourage giallorosso ma per il sostituto è un autentico rebus con Montella vero outsider.

  • Lavezzi salta il Milan, la rabbia dei tifosi esplode sul web

    Lavezzi salta il Milan, la rabbia dei tifosi esplode sul web

    Gridano allo scandalo gli avvocati del Napoli e di Lavezzi dopo la decisione dei giudici di confermare i tre turni di squalifica proposti da Tosel per lo scambio di sputi tra Rosi e Lavezzi. L’avvocato Grassani, aveva studiato nel dettaglio il ricorso, sentendosi sicuro in una assoluzione da parte dei giudici proprio perchè le immagini vivisezionate da Tosel non garantivano lo sputo del Pocho.

    I giudici hanno però tolto dal cilindro un nuovo video pescato dalle telecamere Mediaset e visto domenica sera a Controcampo, “La presentazione di nuove immagini è inammissibile e anche irrituale: il nostro diritto di difesa è stato limitato – ha detto Grassani – “Una partita deve iniziare e finire con lo stesso arbitro e le stesse regole le immagini fornite da Mediaset “non sono assolutamente taroccate, ma essendo andate in onda 24 ore dopo la partita sono state preparate al fine di ottenere un maggiore nitore”.

    I tifosi intanto tramite i blog e facebook fanno sentire il proprio disappunto, in molti propongono di boicottare le reti Meadiset e gli abbonamenti a Premium Calcio, altri preannunciano la “panolada”. La cosa certa è che il cammino verso Milan-Napoli sarà ricco di tensioni e polemiche e seppur il gesto di Lavezzi va stigmatizzato le modalità della sua squalifica sono alquanto discutibili.

  • Controcampo “incastra” Lavezzi, ricorso respinto

    Controcampo “incastra” Lavezzi, ricorso respinto

    Si sono presi più tempo del solito i giudici per pronunciarsi dopo il ricorso presentato dal Napoli per il presunto sputo di Lavezzi a Rosi durante Roma-Napoli. L’avvocato partenopeo Grassani aveva prepaparato il ricorso nei minimi dettagli evincendo come non ci fosse la chiarezza assoluta dello sputo del Pocho verso Rosi.

    Chiarezza che stando alle indiscrezioni sarebbe stata portata oggi da un nuovo video ripreso dalle telecamere di Mediaset Premium e andato in onda durante Controcampo. Lavezzi dunque salterà le prossime tre partite e non prenderà parte nel big match del 28 Febbraio a San Siro contro il Milan.

    IL VIDEO DI CONTROCAMPO
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  • Il Milan a Chievo con la firma di Berlusconi sulla maglia

    Il Milan a Chievo con la firma di Berlusconi sulla maglia

    Il 20 febbraio 1986 è una data fondamentale per il Milan e la sua storia, Silvio Berlusconi dopo una estenuante trattativa riesce a rilevare quel che restava di un club vicino al fallimento. Domenica il Milan compirà i primi 25 anni dell’era Berlusconi che lo ha portato ad esser il club più titolato al Mondo cambiandone radicalmente la storia.

    Per commemorare le nozze d’argento nella partita del Bentegodi contro il Chievo i rossoneri vestiranno una maglia speciale autografata da Silvio Berlusconi. In questi 25 anni di Berlusconi presidente il Milan ha vinto cinque Champions League (o coppe dei Campioni), sette scudetti, tre Mondiali per Club (o coppe Intercontinentali), una Coppa Italia, cinque Supercoppe europee e cinque Supecoppe di Lega.

  • Roma 2020 ecco il “papocchio”. Montezemolo alleato del governo

    Roma 2020 ecco il “papocchio”. Montezemolo alleato del governo

    Non finiremo mai di indignarci a certe logiche e l’ennesima buffonata all’italiana dimostra che per il nostro paese sbagliare e perseverare sono due verbi quasi identici. Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari, ex n° 1 di Confindustria qualche tempo era stato designato dalla stampa, e non solo, come la persona giusta per guidare il terzo polo, l’eletto per muovere lo scacco matto a Berlusconi.

    Bè l’Italia dimentica facilmente e a distanza di qualche settimana lo stesso Montezemolo pare sia pronto a sposare la linea del governo e metter la “sua esperienza” a disposizione del Coni per le Olimpiadi di Roma 2020. Ma possibile che in Italia non ci sia un manager emergente capace di assumersi gli oneri e gli onori?

    Montezemolo come molti di voi sapranno fu a capo dell’organizzazione di Italia ’90, oggi leggo in giro come “un capolavoro” dal punto di vista organizzativo. Ma stiamo scherzando? Italia ’90 è stata la tomba del nostro calcio e i cocci lasciati da quell’abuso edilizio fatto per accontentare beghe politiche le paghiamo ancora oggi come dazio con stadi obsoleti e decadenti.

    IL 23 Febbraio ci sarà l’annuncio ufficiale ma sembra che ormai le riserve siano state sciolte grazie alla perfetta sintonia tra Petrucci, Alemanno, Berlusconi, Tremonti e ovviamente Gianni Letta che ricoprirà la carica di presidente onorario del Comitato.

  • Il calcio è del popolo, l’UE blocca le pay Tv

    Il calcio è del popolo, l’UE blocca le pay Tv

    La decisione del Tribunale UE ha del clamoroso, sconvolge i palinsesti, ma ridà al calcio la sua naturale collocazione. Eventi come Mondiali ed Europei non possono esser solo ad appannaggio delle pay Tv ma dovranno esser trasmesse anche dalle trasmissione in chiaro per poter esser viste da tutti.

    Il Legislatore di un paese potrà dunque proibire l’esclusiva alle pay-Tv di “eventi di particolare rilevanza pubblica” come Mondiali ed Europei dovendo rimanere disponibile per tutti il diritto di informazione.

    Anche in Italia dunque potrebbero esserci stravolgimenti con la Rai, e dopo il caos di Sudafrica 2010 le rassegne mondiali ed europee potranno ritornare ad esser di dominio pubblico.

  • Perde il Barcellona? Tutta colpa di Rizzoli

    Perde il Barcellona? Tutta colpa di Rizzoli

    Se ti chiami Barcellona, hai in organico il giocatore più forte al mondo, esprimi il miglior calcio e sei consapevole di esser la squadra migliore al mondo è davvero difficile esser sportivi e omaggiare chi è riuscito nell’impresa di batterti.

    Gli azulgrana perdono all’Emirates Stadium contro l’Arsenal di Wenger e la stampa catalana nel day after si scaglia diretta e senza mezzi termini contro l’italiano Rizzoli reo di esser amico di Mourinho e di cavalcare un oscuro progetto anti Barcellona.

    Lo scorso anno dimostrarono che il culto della sconfitta non è una chimera soltanto italiana aprendo gli idranti mentre l’Inter di Mourinho festeggiava il successo conseguito, quest’anno vedremo cosa succederà se i Gunners dovessero riuscire ad uscire indenni dal Camp Nou ma intanto la loro vittoria viene delegittimata con una paurosa campagna mediatica.

    Rizzoli ha fatto qualche errore, l’assistente ha fermato un contropiede per un fuorigioco inesistente ma quello che si son scordati di evidenziare i catalani sono gli errori di Messi e Villa sotto porta, la papera di Valdes sul gol di Van Persie e le tante amnesie difensive.