Tag: Cronaca

  • Sampdoria nel caos, i tifosi contestano Cavasin

    Sampdoria nel caos, i tifosi contestano Cavasin

    Dura contestazione al centro sportivo di Bogliasco dove la Sampdoria è rintanata in attesa di trasferirsi stasera nel ritiro della Borghesiana a Roma per ritrovare la giusta concentrazione in vista del delicato scontro salvezza di sabato con il Bari.
    I tifosi blucerchiati hanno preso di mira soprattutto l’attaccante Massimo Maccarone e il tecnico Alberto Cavasin, quest’ultimo è stato “invitato” in maniera poco ortodossa a dimettersi. Il tecnico blucerchiato, in carica dal 7 marzo e che ha preso il posto di Mimmo Di Carlo, ha sfiorato il contatto fisico con un tifoso particolarmente critico nei suoi confronti; la situazione è stata poi ristabilita grazie all’intervento delle forze dell’ordine e del capitano Angelo Palombo che ha parlato ai tifosi cercando di calmare gli animi.

    Il tutto fa seguito a quanto accaduto sabato notte quando un gruppo di tifosi ha atteso fino a tarda ora il rientro della squadra dalla trasferta di Milano lanciando sassi e prendendo a sprangate il pullman del club che riportava a casa i giocatori protagonisti della sconfitta subìta contro il Milan che ha fatto precipitare ancora di più pericolosamente la Samp nelle zona calda della classifica.

  • Samp in ritiro alla Borghesiana. La squadra è con Cavasin

    Samp in ritiro alla Borghesiana. La squadra è con Cavasin

    Dopo la sconfitta di sabato sera, subita dalla Sampdoria contro il Milan (la quarta in cinque partite), i tifosi blucerchiati hanno espresso tutto il loro disappunto in una forte contestazione alla squadra, sfociata in episodi di deprecabile violenza.

    Infatti, nella notte di sabato, intorno alle due di notte, mentre la squadra rientrava dalla trasferta milanese, alcuni giocatori (fra cui Capitan Palombo ) ed il medico sociale, hanno subito una brutale aggressione, oltre che minacce molto forti, anche di morte, nel corso di un vero e proprio agguato rivolto al pullman della squadra, colpito con spranghe, pietre e bastoni proprio mentre giungeva il piazzale dell’ Hotel Ac di Genova Quarto, dove la squadra doveva alloggiare.

    L’episodio, inoltre, è stato condannato con forza dalla società, oltre che dalla Lega di serie A, cha ha voluto esprimere il rammarico per l’accaduto e la solidarietà nei confronti del presidente Garrone e dei giocatori: ” La Lega Serie A condanna fermamente la brutale aggressione subita dai calciatori della Sampdoria al rientro dalla trasferta di Milano, un episodio inaccettabile per il quale si augura siano identificati al più presto i responsabili. Nell’esprimere la massima solidarietà al presidente Garrone, alla società e ai calciatori della Sampdoria, la Lega Serie A auspica che le vicende sportive restino confinate al terreno di gioco, senza dare adito a forme di violenza che nulla hanno a che fare con il calcio “.

    Per evitare che la squadra viva in prima persona un clima di fortissima tensione, che potrebbe compromettere ulteriormente il morale dei giocatori, in vista della prossima partita contro il Bari, oggi è stata presa la decisione di spostare il ritiro della squadra da mercoledì alla Borghesiana di Roma, per preparare il match lontano dalle pressioni di Genova. Domani, invece, la squadra lavorerà regolarmente a Bogliasco, ma ci si attende la  contestazione dei tifosi, soprattutto dei cosiddetti “cani sciolti”, che si cercherà di arginare provando a blindare il campo di allenamento.

    Il tecnico Cavasin, giunto per provare a dare una svolta ad una situazione delicatissima, ad un passo dal baratro della zona retrocessione, finora ha deluso le aspettative, non riuscendo a “far girar pagina”, ma i giocatori si sono dimostrati compatti dalla sua parte, soprattutto in virtù del fatto che non ritengono positivo un nuovo cambio in panchina in vista delle ultime cinque caldissime partite. Nonostante la scossa da parte di Cavasin non sia arrivata, dunque, i senatori blucerchiati si sono mostrati uniti nel difendere il tecnico, in particolare Palombo ed il vice capitano Gastaldello.

    Si va avanti con Alberto Cavasin, dunque, nella speranza di riuscire a risollevarsi in tempo prima di cadere a picco nel precipizio. Il tecnico, per ora, cerca di predicare ottimismo per risollevare le motivazioni dei suoi: “Anche se ci credevamo, non erano comunque a Milano i punti per la nostra salvezza. Ci siamo già buttati tanti punti dietro le spalle, ora dovremo farne tanti nelle prossime cinque. La media salvezza è alta, oltre i 40, per cui per rimanere in A tre vittorie dovremo farle. Dal momento che non vinciamo da oltre due mesi, pensare di vincerne tre in cinque sembra impossibile, ma io ci credo, anche perché le squadre che affronteremo sono alla nostra portata “.

    Ad oggi, però, la classifica dei blucerchiati fa paura: terz’ultimi con 32 punti, a due lunghezze di distanza dal Cesena con 34 ed a tre punti dalLecce con 35, appena due punti sopra la penultima, il Brescia con 30 punti. Il calendario, inoltre, per le ultime cinque finali è il seguente: la prossima partita contro il Bari già spacciato, in cui i blucerchiati sono chiamati imperativamente alla vittoria, poi lo scontro diretto con il Brescia, ed immediatamente dopo, nel rush finale, il derby contro il Genoa, che sfugge come sempre a tutti i possibili pronostici, ed i match con Palermo e Roma, con l’ultima in casa dei capitolini giallorossi.

  • Roma, tra ambizione e diffidenza

    Roma, tra ambizione e diffidenza

    In questi mesi abbiamo imparato a conoscere Thomas DiBenedetto, lo “zio Tom” sbarcato dall’America per conquistare l’Italia e l’Europa proprio grazie alla Roma calcio ma in molti sono pronti a girurare che il vero punto di forza della cordata italoamericana che da venerdì è proprietaria della Roma è James “Jim” Pallotta leggenda degli Hedge Fund, comproprietario dei Boston Celtics tornati alla vittoria proprio con la sua scalata all’Nba.

    Roma spera che le sue intuizioni sportive possano davvero tramutare le grandi promesse che in questi giorni si sentono e che galvanizzano i tifosi con sogni sul mercato e propositi di vittorie in breve tempo. Pallotta intervistato da la Repubblica non fa mistero di voler puntare dritto allo scudetto primo obiettivo della nuova Roma e per far questo si dovranno rivedere le scelte societarie e per questo non si escludono addii eccellenti (De Rossi?).

    Oggi è Tullio Camiglieri, portavoce di DiBenedetto, ad alimentare l’entusiasmo “La Roma può puntare ad essere una squadra che esca dai confini cittadini per competere a livello internazionale su più fronti”. Puntando dritti alla costruzione dello stadio e a consolidamento della società.

    In Italia però c’è molta diffidenza e al monito di Berlusconi nei giorni scorsi si aggiugono quelli dei diffidenti Zamparini e Lotito. Il presidente del Palermo rivendica la bravura degli imprenditori italiani “DiBenedetto? Siamo tutti attenti a vedere quello che succede, perchè io sono un pò incredulo che un americano voglia investire e perdere nel calcio italiano. Io ho investito 80 milioni di mia liquidità più altri impegni per le fideiussioni, ma non ho visto nulla, magari vedrò qualche ritorno quando andrò via da Palermo. Noi italiani non siamo addormentati, siamo ottimi imprenditori”.

    Mentre Lotito in perfetto clima derby dubita sulle reali potenzialità della cordata “Non voglio fare i conti in tasca agli altri ma il bilancio è pubblico e alla fine loro chiuderanno la stagione con 40 milioni di debiti. Poi dovranno immettere ancora altro denaro per comprare e fare la squadra. Se portano idee nuove ben vengano, ma quella dello stadio non lo è, perchè io ne parlo da sette anni. Non è che arriva l’americano e fa lo stadio. Stiamo a Roma, e non in America, le paludi burocratiche italiane le conoscono tutti”.

  • Ululati razzisti contro Felipe Melo a Firenze

    Ululati razzisti contro Felipe Melo a Firenze

    Nella scorsa settimana si è parlato molto del caso Abiola Wabara e della presa di posizione della Federbasket con la campagna di sensibilizzazione “Vorrei la pella nera” contro il razzismo e a sotegno della giocatrice.

    Oggi al Franchi “i tifosi” viola hanno preso di mira l’ex Felipe Melo sommergendoli di fischi e ululati dopo un fallo su al 34′ del primo tempo. Chi sa quali provvedimenti prenderà la Figc contro questi deprecabili atteggiamenti che niente hanno a che fare con lo sport

  • Pagelle Roma – Palermo. Pinilla – Hernadez show

    Pagelle Roma – Palermo. Pinilla – Hernadez show

    Pagelle Roma

    Burdisso 5: Insieme al compagno centrale ne combinano di tutti i colori. L’argentino è prima graziato e poi punito da Romeo, sempre per degli interventi scoordinati sullo scatenato Pinilla. Di sicuro non il giocatore visto l’anno scorso e tanto apprezzato da Ranieri.

    Loria 5: L’ex granata non gioca titolare da tempo immemore e a vederlo giocare si capisce anche il perchè, nonostante gli attacchi del Palermo non siano irresistibili il centrale romanista sembra essere sempre in difficoltà, va in bambola tenendo in gioco Hernandez sul decisivo 1-2.

    Menez 6: In campo dal primo minuto, si divora due gol in avvio di primo e secondo tempo, sembra però essere il più mobile fra i suoi ha il merito di procurarsi il rigore del momentaneo vantaggio giallorosso e quello di fornire un assist al bacio a Vucinic, che però il compagno montenegrino non sfrutta.

    De Rossi 5: Capitan Futuro da troppo tempo non è più lui, risulta poco incisivo sia in fase d’attacco sia in fase di difesa e molto spesso lo si trova a vagare per il campo come un pellegrino senza meta.
    Vucinic 5: Sbaglia un gol praticamente impossibile da mancare e fa rimanere a bocca aperta anche l’ex presidentessa Rosella Sensi. Il gol nel recupero non lo riscatta perchè arriva quando ormai è troppo tardi per recuperare.

    Roma (4-2-3-1): Doni 5,5; Cassetti 6, Loria 5, N. Burdisso 5, Riise 6; Pizarro 5,5, De Rossi 5; Taddei 5, Menez 6 (27′ st Borriello 5), Rosi 5 (12′ st Vucinic 5); Totti 6. A disp.: Lobont, Castellini, Simplicio, Brighi, Perrotta.

    Pagelle Palermo

    Nocerino 6: E’ l’uomo ovunque del centrocampo rosanero, corre, contrasta e si fa trovare sempre pronto sulle ripartenze della sua squadra, contrariamente a quanto fa il collega di nazionale De Rossi.

    Pastore 5: Zamparini l’ha valutato 50 milioni, a dirla tutta il giocatore visto di recente non pare valere quella cifra, cambia solo il look e forse il taglio di capelli l’ha indebolito come Sansone, chissà? Di certo c’è che se non riesce a far la differenza anche nella difesa ballerina della Roma qualcosa che non va ci dev’essere per forza. Premia con due passaggi illuminanti i movimenti di Pinilla, che poi il cileno trasformerà in assist al bacio per Hernandez, ma è troppo poco per mister 50.
    Pinilla 7,5: Un gol e due assist, cos’altro chiedere ad un giocatore? Il cileno oggi è l’incubo della difesa romanista, Burdisso e Loria se lo vedono spuntare da tutte le parti e spesso sono costretti ad usare le maniere forti. La prestazione di oggi ha confermato che i 24 gol dell’anno scorso in serie B non sono stati un caso.
    Hernandez 7: Ottima intesa con Pinilla e soprattutto ottimo senso del gol, lui al contrario di Vucinic, il gol lo fa e se il primo era sicuramente facile, sul secondo dimostra invece di avere un’ottima tecnica e coordinazione. Un attaccante di sicura affidabilità e che ha netti margini di miglioramento data la giovane età.

     

    Palermo (4-3-1-2): Sirigu 6; Cassani 6, Goian 6, Bovo 6,5, Balzaretti 6; Migliaccio 6,5, Bacinovic 5 (18′ st Acquah 6), Nocerino 6; Pastore 5; Pinilla 7,5, Hernandez 7 (48′ st Kurtic sv ). A disp.: Benussi, Munoz, Darmian, Liverani, Miccoli.

  • La Roma “Made In Usa” stecca la prima

    La Roma “Made In Usa” stecca la prima

    Male la prima per la nuova Roma americana, i giallorossi cadono nella sfida casalinga contro il Palermo e perdono un’ottima occasione per proseguire l’inseguimento al quarto posto, attualmente occupato dai cugini della Lazio.
    Primo tempo di “rigore” quello fra i padroni di casa e i rosanero, dopo poco minuti sono, infatti, gli uomini di Delio Rossi a lamentarsi per un contatto in area di rigore fra Pinilla e Burdisso, Romeo lascia correre. Dopo pochi minuti sono i capitolini a rendersi pericolosi con una bordata da fuori di Riise che Sirigu respinge con i pugni, sulla ribattuta il pallone arriva fra i piedi di Menez che non riesce a ribadire in rete da due passi ed è sempre lo stesso francese ad impegnare nuovamente l’estremo difensore siciliano con un tiro di destro da buona posizione.

    Il transalpino oggi pare ispirato ed è proprio lui a procurarsi al 19° il rigore che il capitano Francesco Totti trasforma, siglando il gol dell’ 1-0 e il suo 204° gol in serie A. Per oltre 20 minuti non accade più nulla, la Roma pare voler amministrare il vantaggio e il Palermo sembra incapace di portare dei pericoli alla porta avversaria, al 42° però avviene la svolta della partita, Romeo vede una cintura di Burdisso su Pinilla e concede un calcio di rigore che lo stesso attaccante cileno s’incarica di tirare, realizzando l’ 1-1 che conclude, una scialba prima frazione di gioco.

    Nella ripresa la gara sembra più vivace, è sempre la Roma a rendersi pericolosa con un tiro fulmineo di De Rossi che sfiora di poco il palo alla destra di Sirigu. E’ poi ancora Menez a rendersi pericoloso fallendo una facile occasione a tu per tu col portiere; ha, invece, del clamoroso l’errore sotto porta di Vucinic, subentrato al 56° a Rosi e che dopo 4 minuti fallisce la più facile delle occasioni, sparando sopra la traversa un pallone che chiedeva soltanto di essere spinto nella porta sguarnita. Anche il secondo tempo non regala molte emozioni fino al 83° quando Hernandez rompe l’equilibrio del match, e contrariamente a quanto fatto dal attaccante montenegrino della Roma, insacca a porta vuota sfruttando l’assist al bacio dello scatenato Pinilla. Sette minuti dopo è sempre lo stesso duo Pinilla-Hernandez a confezionare il terzo gol dei rosanero, con il cileno ancora in versione assist-man e il giovane uruguaiano nella veste di finalizzatore. Immediata la risposta giallorossa che accorcia le distanze con un secco diagonale destro di Vucinic, è, però, troppo tardi, il risultato non cambia più e dopo due minuti l’arbitro fischia la fine del match. Il Palermo torna così alla vittoria esterna dopo 4 sconfitte consecutive, mentre la Roma perde come detto, un’importante occasione per accorciare le distanze che la separano dal quarto posto e dai sogni di Champions.

  • Diritti TV Serie A, è guerra fra le 5 big e le altre

    Diritti TV Serie A, è guerra fra le 5 big e le altre

    La riunione in Lega Calcio di serie A svoltasi nella giornata di ieri è stato un incontro infuocato, uno dei più tesi dell’ultimo decennio, che si è concluso con un’ulteriore netta spaccatura fra i club “grandi”, le principali cinque big del campionato, ossia Juventus, Milan, Inter, Napoli, Roma, che rappresentano il ben 75% del fatturato globale, e le altre quindici “medio-piccole” che rappresentano la restante parte.

    L’oggetto dell’incontro di ieri era la decisione circa i criteri di spartizione dei diritti televisivi, che dal 2010 è tornata ad essere collettiva, per una cifra ben considerevole: 200 milioni di euro complessivi che, secondo la legge Melandri, devono venir ripartiti proprio sulla base dei bacini d’utenza. In particolare, la votazione della giornata di ieri consisteva proprio nella decisione inerente l’affidamento delle ricerche demoscopiche circa la rilevazione dei bacini d’utenza delle varie squadre. Il criterio del “bacino d’utenza”, infatti, è un modo per dare un “peso” alle diverse squadre, ponderando in base a tale concetto la suddivisione della quota dei diritti televisivi.

    La votazione che ha coinvolto i venti club, si è conclusa con un nettissimo quindici a cinque, con l’ampia maggioranza (formata dalla medio -piccole) che ha scelto di incaricare come società di rilevazione Crespi, Doxa e la tedesca Sport + Markt, non gradite alle cinque grandi a causa dei criteri adottatti per la rilevazione del bacino d’utenza. In particolare, le cinque grandi contestano che tale bacino verrà calcolato non soffermandosi semplicemente alla definizione di “tifosi”, ma considererà anche i concetti di “appassionato, sostenitore, simpatizzante”, in disaccordo con il reale spirito della legge Melandri, e verrà, inoltre, dato un certo peso ai dati Auditel. 

    Il disappunto delle big nei confronti della scelta compiuta dalla maggioranza, che porterà le cinque grandi ad una perdita di circa 10 milioni di euro, avrà un seguito: infatti, dopo una riunione in uno studio legale di Milano, gli avvocati competenti hanno impugnato la decisione dell’assemblea ed hanno deciso di presentare ricorso alla Corte federale, ed, inoltre, hanno deciso di congelare fino a data da destinarsi qualsiasi operazione di mercato con le altre quindici società “rivali”.

    Una situazione molto delicata e di grande tensione, dunque, che è destinata ad evolversi nei prossimi giorni, soprattutto perchè i quindici club (che hanno ora la maggioranza numerica e che potrebbero avere un peso decisivo nell’elezione del nuovo presidente che prenderà il posto del dimissionario Beretta) non hanno interesse alcuno ad interrompere i rapporti di mercato con le grandi, nè hanno convenienza di proseguire lo scontro frontale con esse, che porterebbe ad una paralisi dell’operato in Lega, oltre che un sicuro svantaggio economico per le squadre medio -piccole.

    L’unica decisione sulla quale nella giornata di ieri si è riusciti a trovare l’accordo di tutti i club, è stata la data di inizio del prossimo campionato di serie A, che prenderà il via il 27 Agosto (data anticipata anche in vista degli Europei 2012) e terminerà il 13 Maggio.

    Inoltre,  si è stabilito che vi saranno cinque turni infrasettimanali, con la prima e l’ultima giornata che si giocheranno in notturna. La partenza anticipata al 27 Agosto favorirà anche le squadre che avranno tanti giocatori impegnati nella Coppa America. I primi turni della prossima Coppa Italia sono previsti per il 7 Agosto ed il 14 Agosto, mentre la finale si disputerà il 20 maggio del 2012.

  • Radiazione Moggi. Dalla Figc un assist per la revisione?

    Radiazione Moggi. Dalla Figc un assist per la revisione?

    La decisione della Figc di deferire Moggi, Giraudo e Mazzini e altri 35 tesserati proponendo la radiazione come conseguenza del quadro accusatorio uscito fuori nel 2006 dalle indagini e dalle decisioni del processo sportivo potrebbe forse esser usato dagli accusati per chiedere la revisione di quel processo.

    E’ questo quanto esce fuori dall’analisi condotta da Alvaro Moretti e Guido Maciago e pubblicata oggi su TuttoSport. In parole povere i due giornalisti affermano in un tentativo della Figc di riaprire il processo in virtù di quanto è uscito fuori dalle stanze di Napoli con la consapevolezza di aver fatto allora un processo parziale.

    Moggi e soci dunque potrebbe presentarsi davanti alla disciplinare chiedendo però che vengano acquisti le nuove intercettazioni e gli interrogatori condotti nel Tribunale Partenopeo cercando di riabilitarsi e magari ritornare in corsa per la direzione tecnica di una squadra di serie a.

  • La Roma a DiBenedetto, adesso è ufficiale

    La Roma a DiBenedetto, adesso è ufficiale

    Dopo 18 anni la famiglia Sensi dice addio alla AS Roma Calcio con lo storico passaggio firmato quest’oggi a Boston tra Unicredit e DiBenedetto. Dopo una estenuante trattativa le parti hanno limato tutti i dettagli e apponendo le firme al contratto che porterà il 60% delle quote azionarie del club alla cordata statunitense.

    In una breve conferenza stampa Fiorentino e DiBenedetto annunciano la fumata bianca in una sala gremita e davanti ad una torta con su scritto Forza Roma e una sciarpa giallorossa.

    Queste le parole di DIBenedetto “Grazie a tutti per essere venuti. Sì, l’affare è concluso”. ma le parole più importanti e che fanno sognare il popolo giallorosso sono di James Pallotta è il vero protagonista:“Trasformeremo la Roma in un marchio mondiale”.

    Nel corso della conferenza stampa è stato annunciato che sin dai prossimi giorni verrà ufficializzato il nuovo organigramma societario con l’inserimento nella dirigenza degli uomini del nuovo corso. Rumors vogliono Sabatini nel ruolo di ds, Ancelotti come allenatore e Buffon e Pastore i primi acquisti.

  • Cessione As Roma: è attesa la firma da Boston

    Cessione As Roma: è attesa la firma da Boston

    Il giorno tanto atteso è finalmente arrivato. Nel tardo pomeriggio o nella serata di oggi (ora italiana) è atteso l’annuncio della firma del contratto che sancisce il passaggio di proprietà della As Roma, dopo 84 anni, ad una presidenza straniera.

    Il passaggio coinvolge, com’è noto anche il principale gruppo bancario italiano, ossia Unicredit, ma la proprietà farà capo alla cordata di imprenditori americani guidata da Thomas Di Benedetto, presidente del Boston International Group, oltre che già socio del New England Sport Ventures, società che detiene la proprietà dei Boston Red Sox, ponendo dopo 18 anni la parola fine alla presidenza della famiglia Sensi che, comunque, ha regalato alla società giallorossa molti anni da protagonista del calcio italiano ed Europeo, coronati con la “ciliegina sulla torta”, la vittoria del terzo scudetto della sua storia, nel campionato 2000/2001.

    L’ottimismo circa la conclusione dell’operazione per la data odierna è alimentato soprattutto dalla partenza di Attilio Zimatore, presidente del Cda Roma 2000, autorizzato a firmare l’accordo per il passaggio di proprietà. Inoltre, nella giornata di ieri, da Linate sono volati alla volta di Boston anche gli uomini Unicredit, guidati da Paolo Fiorentino.

    Nell’attesa che si sigli nero su bianco l’accordo tanto atteso, il titolo della società giallorossa in borsa a Piazza Affari è balzato del 2,07%: sui mercati, dunque, c’è fiducia e curiosità nell’operazione.

    Così come sono queste le sensazioni principali che campeggiano nell’ambiente dello spogliatoio, almeno secondo quanto riferisce l’allenatore Vincenzo Montella: i giocatori sono “curiosi ma non ansiosi”, e stanno preparando con concentrazione la partita contro il Palermo di sabato sera, non distraendosi dall’obiettivo della corsa al quarto posto in classifica, valido per la qualificazione in Champions League. Precisa Montella”L’imperativo e’ pensare alla partita di domani cosi’ come sta accadendo. E poi vedremo cosa succederà”.

    In un clima di grande attesa, dunque, si attende la conferenza stampa da Boston che comunichi ufficialmente l’avvenuto accordo.