Tag: Cronaca

  • Mario Balotelli aiuta un ragazzo vittima di bullismo

    Mario Balotelli aiuta un ragazzo vittima di bullismo

    La notizia ha quasi dell’ incredibile: il bad boy Mario Balotelli aiuta un ragazzo vittima di bullismo.

    Il giovane, infatti, si era recato al campo di allenamento del Manchester City per ricercare qualche autografo e, così, Mario gli ha chiesto come mai non fosse a scuola, in un orario scolastico. Il ragazzo, così, ha raccontato di essere vittima di “attenzioni non gradite” da parte dei compagni di classe e, così, Mario Balotelli ha deciso di agire in prima persona per aiutarlo, recandosi nella sua scuola per segnalare il problema al Preside e cercare di risolvere la questione al più presto, per consentire al ragazzo di tornare a scuola in tranquillità.

    Secondo il tabloid inglese The Sun, quindi, Mario Balotelli avrebbe una sensibilità particolare per queste problematiche sociali: in fondo, ha un buon cuore anche lui!

    Video Balotelli aiuta ragazzo svenuto.
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”131910″]

    Upgrade
    A distanza di quasi un anno Le Iene mostrano il video originale annunciando che lo skecht in realtà è un’idea concordata per dar un’immagine diversa di quella del Bad Boy a Mario Balotelli. Dire che ci siamo cascati tutti è superfluo, il video infatti scovato da il Sun ha fatto il giro dell’intero globo.

  • Weylandt morto per una distrazione. Il Giro è sotto choc

    Weylandt morto per una distrazione. Il Giro è sotto choc

    La morte Wouter Weylandt ha sconvolto tutta la carovana del Giro che adesso si interroga su come comportarsi sulla tappa di domani. Il corridore belga dalle prime ricostruzioni pare abbia sbattuto la testa prima contro un muretto e poi sull’asfalto dopo aver perso il controllo della bicicletta in un tratto in cui si procede ad una andatura superiore ai 70 km/h.

    Weylandt si sarebbe girato per vedere se ci fosse qualche corridore perdendo il controllo della bicicletta. In molti a questo punto chiedono la sospensione della corsa o quantomeno della tappa in programma quest’oggi e a dar una parziale autonomia ai corridori è Angelo Zomegnan direttore generale del Giro d’Italia: “Questa notte saremo all’aeroporto di Malpensa per accogliere Anne Sophie e i familiari. Domattina ripeteremo quanto fatto ad Alba in memoria di Pietro Ferrero. Nel pomeriggio spegneremo la musica, cancelleremo la festa, terremo i toni bassi come accaduto oggi negli ultimi 10 km di questa sciagurata tappa. Lasciamo ai corridori della Leopard e a tutti gli altri la libertà di interpretare a loro volontà la tappa di domani. Qualsiasi scelta faranno la rispetteremo. Era già stato previsto che nella tappa di Tropea, a Sant’Eufemia, si sarebbero ricordate le vittime di Lamezia Terme, purtroppo ne ricorderemo una in più”.

  • Giro d’Italia in lutto, muore Wuoter Weylandt

    Giro d’Italia in lutto, muore Wuoter Weylandt

    I tifosi italiani non hanno mai dimenticato la caduta di Fabio Casartelli in un Tour De France di molti anni fa che costò la vita al giovane corridore italiano, campione olimpico ai giochi di Barcellona del 1992. Oggi si rivive quel dramma con la caduta del corridore della Leopard Wouter Weylandt in discesa morto dopo 40′ minuti di inutili tentavivi per rianimarlo

    L’ elicottero del 118 è arrivato sul luogo della caduta con molta fatica e le condizioni del ciclista sono apparse subito molto gravi tanto da essere stato subito intubato dopo un lungo massaggio cardiaco. Il corridore belga, dai primi racconti della dinamica della caduta, avrebbe perso il controllo della sua bici a causa dell’ urto della pedaliera con il guard rail. l’ impatto devastante con l’ asfalto ha prodotto una frattura cranica molto estesa che gli ha procurato un ingente perdita di sangue. ironia tragica del destino, Weylandt aveva vinto la terza tappa del Giro dell’ anno scorso in Olanda.

    Solamente per un dovere di cronaca, la tappa è stata vinta dallo spagnolo Vicioso e la maglia rosa è sulle spalle dello scozzese David Millar.

  • Arrestato l’ex Milan Sebastiano Rossi per una rissa in un bar

    Arrestato l’ex Milan Sebastiano Rossi per una rissa in un bar

    Guai con le forze dell’ordine per l’ex giocatore del Milan Sebastiano Rossi. Lo storico portiere rossonero ha infatti aggredito un maresciallo dei Carabinieri in seguito a un diverbio scoppiato in un bar di Cesena. Motivo della discussione è stato il sigaro che Rossi stava fumando all’interno del locale: quando il proprietario ha gentilmente (e giustamente) invitato l’ex calciatore ad uscire, quest’ultimo avrebbe reagito in malo modo attirando cosi l’attenzione del maresciallo che nonostante i tentativi di sedarlo presentandosi come membro delle forze dell’ordine è stato comunque aggredito. Dopo lo scontro fisico Rossi è stato arrestato e verrà processato per direttissima.

    Seba sin da giocatore era noto per i suoi colpi di testa, memorabile fu il colpo a Bucchi in un Perugia Milan che lanciò Abbiati in prima squadra

    [jwplayer mediaid=”106855″]

  • E’ morto Ballesteros, il golf piange uno dei suoi re

    E’ morto Ballesteros, il golf piange uno dei suoi re

    Si è spento questa notte, nella sua casa spagnola di Pedrena, il più grande golfista europeo, Severiano Ballesteros, all’ età di 54 anni.

    Un uomo che lottava da quattro anni, dal 2008 dopo un malore accusato mentre si trovava all’ aeroporto di Madrid, con un male che lo stava logorando, costringendolo a subire dal 2008 ad oggi ben quattro operazioni, consumandolo nel corpo ma non nello spirito, non facendolo piegare fino all’ ultimo giorno di vita.

    Dal 2009 aveva iniziato un ciclo di cure che gli aveva consentito di migliorare le sue condizioni, e di poter tornare a casa, nel Nord della Spagna, vicino ai suoi affetti, e di assistere ad una partita del Racing Sanander allo stadio:  negli ultimi giorni, però, le sue condizioni si erano aggravate nuovamente, fino alla scomparsa nella notte di ieri.

    Un uomo che, nonostante il tumore al cervello, trovava la forza per sdrammatizzare la sua condizione, raccontando che il tragico male era causa di eccessivi pensieri su dove indirizzarre la pallina da golf.

    Un amore incondizionato per il golf, che sapeva contagiare a chi gli stava intorno, trascinando tutti con il suo entusiasmo. La sua carriera, dal 1974, gli aveva regalato soddisfazioni e trofei importantissimi: ben 50 europei 5 titoli major, e 37 successi in altri tornei mondiali.

    I funerali si svolgeranno in forma privata nella giornata di mercoledì prossimo, ma la regione di Cantabria osserverà in suo ricordo tre giorni di lutto.

  • Radiazione Moggi, il grottesco ping pong tra Alta Corte e Disciplinare

    Radiazione Moggi, il grottesco ping pong tra Alta Corte e Disciplinare

    Come se non bastasse la giustizia sommaria fatta cinque anni orsono la Figc rischia anche questa estate di creare un altro spiacevole precedente che questa volta potrebbe davvero affossare il sistema calcio italiano. In molti nostri post abbiamo affrontato l’argomento criticando la decisione della Figc di voler nuovamente senteziare su chi cinque anni fu emesso un giudizio e una pena.

    Lo scudo contro Moggi, Giraudo e Mazzini e altri quaranti soggetti coinvolti nello scandalo Calciopoli non ha fatto storcere il naso solo ai diretti interessati e all’opinione pubblica ma anche all’Alta Corte del Coni che (con un pò di ritardo a dire il vero) ha deciso di vederci chiaro sul nuovo dibattimento chiedendo alla Figc tutta la documentazione.

    La riunione è stata fissata per il 23 maggio, il 19 si riunisce invece la Disciplinare della Figc per esaminare, appunto, la situazione di Moggi e soci ma a questo punto è probabile uno slittamento dell’udienza. La Figc però è costretta a far presto, questa estate infatti scadrà la squalifica e gli interessati potrebbero tornare a far calcio.

  • Il 62° anniversario di Superga: quello era il “Grande Torino”

    Il 62° anniversario di Superga: quello era il “Grande Torino”

    Sono passati 62 anni da quel tragico 4 maggio 1949, quando si consumò uno degli incidenti che più toccarono il mondo sportivo italiano. Il “Grande Torino” di Mazzola capace di vincere 5 scudetti in 8 anni, quando il calcio era ancora lontano dalle polemiche e dal business, scompare in una notte a causa di un tragico disastro aereo durante il viaggio di ritorno dal Portogallo, dove la compagine granata si era recata per disputare un’amichevole per l’addio al calcio di Francisco Ferreira (capitano del Benfica e della nazionale lusitana).

    Le condizioni meterologiche durante il viaggio di ritorno erano pessime e l’aereo del Torino è costretto a cambiare il suo piano di volo, ma il vento e la nebbia portano il pilota a trovarsi fuori rotta e a schiantarsi contro il terrapieno posteriore della Basilica di Superga. Quel giorno oltre alla più forte squadra italiana, i cui giocatori erano le colonne portanti della Nazionale, perdono la vita anche  Renato Casalbore, Renato Tosatti  e Luigi Cavallero che erano all’epoca tre delle più grandi firme del giornalismo sportivo.

    Nelle successive giornate di campionato il Torino schiererà la squadra primavera e altrettanto faranno tutte le squadre del campionato con i granata che verranno proclamati Campioni d’Italia. Il 26 maggio 1949 venne organizzata un’amichevole contro il River Plate con un Torino composto da grandi calciatori prestati da tutte le squadre e il cui ricavato sarebbe andato alla famiglie delle vittime.

    Finiva così l’epoca di una delle più forti squadre del calcio italiano

  • Giro d’Italia, anche Bruseghin sospeso dalla Movistar

    Giro d’Italia, anche Bruseghin sospeso dalla Movistar

    Dopo Alessandro Ballan e Mauro Santambrogio, sospesi ieri dalla loro squadra la BMC, anche Marzio Bruseghin non prenderà parte al prossimo Giro D’ Italia in quanto indagato dalla procura di Mantova per l’ inchiesta Lampre.

    Marzio Bruseghin, trevigiano di 36 anni che vanta anche un 3° posto al Giro 2008, è accusato di aver violato la legge antidoping 376/2000 per “aver assunto farmaci e sostanze non giustificate da condizioni patologiche e idonee a modificare le condizioni dell’organismo per alterare le prestazioni”, inoltre, il pm Condorelli ipotizza anche il reato di ricettazione per “aver acquistato o ricevuto farmaci di illecita provenienza”, tutti questi fatti vengono addebitati al corridori nel periodo trascorso alla Lampre dal 2006 al 2009. Sarà quindi una corsa rosa volta alla lotta ferma e decisa contro il doping e all’ insegna di una trasparenza mai vista fino ad ora. Al Giro dei 150 anni dell’Unità non ci saranno infatti, il manager (Saronni),  i d.s. (Fabrizio Bontempi e Piovani), il massaggiatore (Della Torre) o corridori coinvolti, in marcia verso il rinvio a giudizio. Tutto per il doping organizzato, nella Lampre, dal farmacista Guido Nigrelli e dal preparatore atletico Sergio Gelati, e ispirato, secondo gli inquirenti, dai vertici della squadra.

    Oggi la carovana del Giro sbarca a Torino con la star più attesa, Alberto Contador, che  atterrerà verso le 18. Con il ritiro di Bruseghin dall’elenco dei partenti, tra i 207 in gara da sabato non ci sarà alcun atleta indagato dalla Procura mantovana.

  • Barça-Real, tutto secondo copione e torna anche Abidal

    Barça-Real, tutto secondo copione e torna anche Abidal

    Barça-Real
    Finale doveva essere e finale è stata, nonostante l’impegno maggiore rispetto alla gara d’andata mostrata dagli uomini di Mourinho, il Barcellona come da copione ha raggiunto l’obiettivo e il 28 maggio volerà a Wembley probabilmente a sfidare il Manchester, per conquistare la quarta Champions della sua gloriosa storia. Venendo alla partita, la prima mezz’ora trascorre senza grosse occasioni da ambo le parti, i padroni di casa si limitano a mantenere il controllo della palla con la solita fitta serie di passaggi (oltre 400 dopo 30 minuti), ma dal 32° al 36° è solo grazie a Casillas se i blaugrana non passano in vantaggio, gli uomini di Guardiola, infatti, collezionano 3 importanti palle gol, la prima non poteva che portare la firma del fenomeno Messi, che sfruttando una corta respinta della difesa merengues, mette a sedere con una finta due avversari e calcia di poco a lato col suo sinistro magico. Un minuto dopo è Villa a rendersi pericoloso, El Guaje sfruttando un assist del solito Messi, calcia a botta sicura sul secondo palo, ma sulla sua strada trova un ottimo Casillas pronto a respingere il pericolo e a tenere a galla i suoi. Il numero uno madrileno si ripeterà due minuti dopo ancora su Messi, stavolta l’attaccante argentino prova a batterlo di destro dopo una splendida azione targata Villa-Pedro, con il primo a suggerire e il secondo a far da sponda per l’accorrente numero 10. Al 39° prova ad affacciarsi dalle parti di Victor Valdez anche il Madrid, con Cristiano Ronaldo pronto a scattare sulla fascia e a suggerire in mezzo per Di Maria anticipato di poco in un’uscita dall’estremo difensore catalano. Si va al riposo sul pareggio, ma adesso la partita appare più viva, la prova è l’inizio scoppiettante di ripresa, il Real prova ad intimorire gli avversari con un’azione personale di Ronaldo, che viene ostacolato da Pique e frana addosso a Mascherano liberando al tiro Higuita, che insacca, ma il gol a giudizio dell’arbitro non è regolare e il direttore di gara concede, anzi, una punizione a favore dei padroni di casa. Al 54° passa il Barça, azione che si sviluppa sulla destra con Dani Alves che vede e serve solo in mezzo al campo Iniesta, il centrocampista della nazionale spagnola alza la testa e vede Pedro pronto a scattare sul filo del fuorigioco, assist al bacio e da lì il giovane attaccante non può sbagliare controllo di destro e sinistro sul primo palo a battere l’incolpevole Casillas. Passano 10 minuti e l’undici di Mourinho si riportano in parità, Di Maria sfrutta un errore in uscita del centrocampo azulgrana, supera elegantemente Mascherano e calcia a botta sicura in porta colpendo però il palo, dopo la ribattuta la palla torna fra i suoi piedi ma stavolta il fantasista argentino decide di servire a centro area il liberissimo Marcelo che insacca senza problemi. Di fatto la partita si chiude qui, anche perchè il Barcellona continua a fare melina e ad amministrare il proprio vantaggio con il solito possesso palla, mentre il Real appare spossato e senza forza per cercare di siglare altre due reti necessarie a compiere El Miracle. Da segnalare il rientro in campo, accolto da un boato del pubblico, di Eric Abidal, il difensore transalpino è ritornato a giocare qualche minuto in gare ufficiali dopo solo 6 settimane dalla diagnosi del tumore al fegato, che tanto sconvolse tutto il mondo del calcio.

  • Giro d’Italia addio per Ballan, sospeso dalla BMC

    Giro d’Italia addio per Ballan, sospeso dalla BMC

    Alessandro Ballan deve dire addio alla corsa rosa che partirà nel fine settimana da Torino., infatti l’ ex campione del mondo è stato sospeso dalla sua squadra, la BMC, in merito all’ inchiesta della procura di Mantova in cui Ballan è coinvolto con i vertici della Lampre e Mauro Santambrogio.

    Ricordiamo che l’ inchiesta di Mantova è partita da più di anno e pochi mesi fa ci furono i primi rinvii a giudizio per 32 tra corridori e tecnici ,che nel periodo incriminato, facevano parte proprio della Lampre.

    Questo il comunicato ufficiale: “Il presidente e direttore generale della BMC Jim Ochowitz ha ricevuto nuove informazioni a riguardo e tenendo conto della politica di lotta al doping della squadra e del codice di Comportamento dell’UCI, i due corridori (Ballan e Santambrogio) saranno sospesi dall’attività in attesa di chiarimenti. Entrambi hanno cooperato attivamente con gli inquirenti e, come già abbiamo fatto lo scorso anno, noi intendiamo rispettare la presunzione di innocenza. La società seguirà con attenzione l’inchiesta e naturalmente i due corridori, che all’epoca dei fatti non vestivano la maglia della BMC, dovranno rispondere personalmente a tutte le accuse che li riguardano”.

    Non è un buon preludio per l’ inizio della corsa rosa, considerando che prenderà parte anche Alberto Contador sub-judice, vista l’ attesa della sentenza sul suo presunto caso di doping nell’ ultimo Tour De France.