Tag: Cronaca

  • Cori razzisti contro Eto’o, quasi rissa in centro a Milano

    Cori razzisti contro Eto’o, quasi rissa in centro a Milano

    Negli stadi oramai si è fatta l’abitudine nel sentire stupidi cori di pseudo tifosi nei confronti dei giocatori di colore, in molti tendono a sminuire il problema stigmatizzando i cori come un tentativo di far decondentrare il giocatore spesso forte e letale.

    A farne il callo in Italia, quanto in Spagna, è Samuel Eto’o spesso subissato di cori nelle trasferte dell’Inter ma anche uno di quelli che riesce a darne meno peso. Quando però gli insulti arrivano in una serata tranquilla con gli amici e la famiglia in centro a Milano far finta di nulla è davvero difficile.

    E’ cosi che la scorsa notte si è sfiorata la rissa quando, presumibilmente pseudo tifosi milanisti, hanno iniziato ad intonare l’ormai famoso coro contro il miglior giocatore africano, guardie del corpo e amici hanno reagito ma per fortuna si è evitato il contatto fisico. Di seguito vi riportiamo il video che accompagna Eto’o in tutti gli stadi d’Italia, mentre l’immagine dell’articolo è tratta da Facebook e si commenta da sola.

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  • Scarcerato Ivan Bogdanov. Il teppista serbo espulso dall’Italia

    Scarcerato Ivan Bogdanov. Il teppista serbo espulso dall’Italia

    Ricordate il teppista serbo che causò i disordini prima di Italia – Serbia in programma lo scorso 12 ottobre a Genova e valida per le qualificazioni ad Euro 2016 costringendo i delegati Uefa a prendere la decisione di sospendere la partita? Bene, a distanza di 7 mesi Ivan Bogdanov, condannato a 3 anni e 3 mesi di reclusione, è stato scarcerato ed espulso dall’Italia. Il gip del tribunale di Genova, Annalisa Giacalone, ha infatti accolto l’istanza di scarcerazione presentata dal legale del tifoso ribelle, Riccardo Dirella.

    Ivan “il terribile” farà così rientro in patria in attesa della sentenza di Appello. Se la pena dovesse essere confermata anche in secondo grado, il serbo dovrà scontarla nel caso in cui venisse beccato nel territorio italiano.
    Insieme a lui erano stati arrestati nei disordini e condannati altri 7 tifosi serbi, sei dei quali erano stati già espulsi in precedenza. Il settimo, Nikola Klickovic, dovrebbe anch’egli essere scarcerato ed espulso insieme al “collega”.

  • Di Vaio dal Nettuno d’Oro all’avviso di garanzia

    Di Vaio dal Nettuno d’Oro all’avviso di garanzia

    Domenica scorsa nell’umiliante sconfitta contro il retrocesso Bari il Dall’Ara non ha risparmiato qualche fischio anche a lui, il bomber, il faro della squadra e il protagonista principale di una salvezza per molti versi impossibile. Marco Di Vaio è al centro di un vero e proprio vortice negativo che potrebbe intaccare l’amore e la stima di una città che solo qualche mese fa lo aveva fatto entrare ufficialmente nella sua storia con la consegna del Nettuno d’Oro.

    Il riconoscimento, il più importante della città viene consegnato a chi si è distinto e fatto emergere il blasone della città con le sue gesta. Lo stesso Di Vaio dopo l’esplosione dello scandalo decise di riconsegnare il Nettuno d’Oro sicuro però di risolvere la questione nel più breve tempo possibile, invece ieri è arrivata l’informazione di garanzia con accuse pesanti “falso ideologico in atto pubblico commesso da un privato, reiterato più volte e la truffa continuata ai danni del comune”.

    Il capitano per evitar di pagare 45 multe per infrazione delle zone a traffico limitato avrebbe dichiarato di aver accompagnato la disabile Marilena Molinari, anch’essa colpita dal procedimento, nelle zone off limit per alcune commissione. Di Vaio però, quando fu ascoltato dagli inquirenti negò di aver mai accompagnato la disabile in centro con la sua auto. Stessa versione della Molinari.

    La società comunque prende le distanze precisando “Il Bologna non c’entra nulla, Marilena Molinari non è una nostra dipendente. Ovviamente non ci fa piacere, ma il fatto che una persona sia indagata non significa che sia colpevole. Aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso. Il reato di cui Di Vaio è accusato – ha detto Guaraldi – di per sé non è un granché, non è accusato di omicidio o di stupro, ma il problema è etico. Vedremo cosa fare come società, ma il mio auspicio è che la vicenda si risolva e si chiarisca”.

  • “Perugia per Sendai” vince la solidarietà

    “Perugia per Sendai” vince la solidarietà

    Perugia per Sendai – Foto tuttoggi.info
    Ieri sera a Perugia si è svolta un’ amichevole di beneficienza con incasso devoluto agli orfani di Sendai, una delle città maggiormente colpite dal devastante sisma che ha sconvolto il Giappone nel mese di Aprile. “Perugia per Sendai, un pallone per tornare a giocare” il titolo dell’ iniziativa, che si è svolta allo stadio Curi di Perugia, promossa dal Comune di Perugia, dall’Anci e dallo staff italiano della Nazionale nipponica, e che ha riscosso un buon successo con la partecipazione di una buona cornice di pubblico.   Alla partita hanno partecipato ex giocatori del Perugia, come il giapponese Nakata, Marco Materazzi e Rino Gattuso, ma anche l’interista nipponico Nagatomo, che aveva ricevuto il permesso della società nerazzurra per partecipare in campo a patto che “non si stancasse troppo”, in vista della finale di Coppa Italia contro il Palermo. Visto il successo dell’ iniziativa, il ct del Giappone Alberto Zaccheroni ha dichiarato che entro il 2011 sarà in programma un’ amichevole fra Italia e Giappone con un’altra raccolta fondi. In questi casi, infatti, la solidarietà non è mai troppa.

  • Cagnotto, operazione ok. Adesso scatta il conto alla rovescia

    Cagnotto, operazione ok. Adesso scatta il conto alla rovescia

    Dopo la paura per Tania Cagnotto è arrivato il giorno dell’operazione per ridurre la frattura al polso destro rimediata nell’incidente in motorio di qualche giorno. La miglior tuffatrice azzurra dovrà adesso portare un tutore per tre settimane prima di iniziare la riabilitazione e il count down in vista dei Mondiali in programma a luglio.

    Riuscire ad arrivarci è davvero un impresa anche perchè oltre al polso nell’incidente la Cagnotto ha riportato una microfrattura al perone della gamba destra che comunque non desta particolari preoccupazioni.

  • Ciclismo, Hamilton: Armstrong positivo nel 2001 con l’Uci complice

    Ciclismo, Hamilton: Armstrong positivo nel 2001 con l’Uci complice

    Continuano le confessioni di Tyler Hamilton contro il suon ex capitano nonché compagno di squadra in tanti Tour, Lance Armstrong.

    Le rivelazioni dell’ex campione olimpico a cronometro 2004 (medaglia restituita la settimana scorsa all’antidoping Usa) sono arrivate per intero dopo le anticipazioni dei giorni scorsi a 60 minutes, storica trasmissione di inchiesta giornalistica andata in onda domenica sera negli Stati Uniti. A 60 minutes Hamilton, racconta anche di una positività di Armstrong a un controllo antidoping effettuato durante il Giro di Svizzera 2001, che il texano correva per preparare quello che sarebbe stato il terzo dei suoi sette Tour consecutivi. “Me lo disse Lance stesso, ma non era affatto preoccupato – ricorda Hamilton -. Era tranquillissimo e ci rideva sopra. Quel suo atteggiamento mi aiutò tantissimo a non preoccuparmi: io pensavo che se fosse risultato positivo la squadra avrebbe perso la sponsorizzazione e io e almeno altre 50-60 persone il lavoro. C’è tanto da perdere risultando positivi. Ma Lance aveva fatto un accordo con l’Uci e ci pensarono loro a risolvere la situazione”.

    Ancora Hamilton: “Ho visto personalmente Lance doparsi, era il corridore più importante in squadra e aiutava anche gli altri a farlo. Usava farmaci proibiti come facevano tutti, era quella la cultura del ciclismo in quel periodo. Era il leader, e per far parte della squadra, per esempio quella del Tour del 1999, si aspettava da te che fossi disposto a tutto per aiutarlo a vincere: era l’unico obiettivo”. Hamilton racconta dei sistemi usati dalla U.S. Postal: le sostanze dopanti venivano distribuite in sacchetti bianchi per il pranzo; i prelievi del sangue venivano fatti prelevando i corridori direttamente in aeroporto e le sacche riutilizzate in seguito. “Ricevere quei sacchetti bianchi era una sorta di onore, ti faceva pensare di essere forte abbastanza da far parte della squadra migliore”.

    Dalle accuse Armstrong si difende, attraverso i suoi avvocati ed Internet, definendo Hamilton un “bugiardo in cerca di soldi per scrivere un libro” che ha sempre negato di aver preso sostanze dopanti anche quando è risultato positivo.

    Sta di fatto che ormai le ombre sul texano re di sette Tour, ancora sotto indagine federale per cospirazione e frode, sono sempre più lunghe anche se si corre seriamente il rischio che ormai, di queste vicende, il pubblico sia completamente stufo e disinteressato verso uno sport che non concede più margini di credibilità agonistica.

    Foto: Ap

  • Diritti tv, dietro Beretta gli americani. DiBenedetto diffida la Sensi

    Diritti tv, dietro Beretta gli americani. DiBenedetto diffida la Sensi

    La decisione di Maurizio Beretta di schierarsi con le medio-piccole nell’incresciosa negoziazione in Lega Calcio per la ripartizione dell’ultimo 25% dei diritti tv, aveva colto tutti di sorpresa provocando le infuocate proteste di Milan, Inter, Juventus e Napoli (non tantissime a dire il vero).

    La Roma, ultima delle cinque sorelle, è stata inspiegabilmente muta ma a destare scalpore è stata la posizione di Beretta, da qualche mese uomo Unicredit. Un dipende che assume una decisione che penalizzerebbe la società che gli da lavoro? Strano, stranissimo, quest’oggi però il Corriere dello Sport svela un particolare colpo di scena che in parte spiegherebbe l’assenza di questi ultimi mesi degli americani e stravolgerebbe ulteriormente gli equilibri in Lega Calcio.

    Gli americani già in contrasto con la Sensi per i rinnovi di Perrotta e Cassetti starebbero pensando di diffidare la Roma 2000, la società con cui la famiglia Sensi gestisce la Roma per la decisione di rinnovare l’accordo con la Figc per l’Olimpico per 1,2 milioni di euro annui e ben 2000 posti riservati e sopratutto la decisione di appoggiare le big nella lotta contro le medio piccole nella ripartizione dei diritti tv.

    Le indagine di mercato infatti metterebbero la Roma in situazione di sostanziale pareggio secondo entrambi i metodi di ripartizione con la differenza che appoggiando le “medio-piccole” si otterrebbe un buon vantaggio competitivo sulle rivali in sede di calciomercato.

    Tra poco meno di un ora la Sensi e Pallotta dovrebbero sedersi in tribuna per l’ultima partita della stagione e con questi nuovi spunti sarà interessante vedere se ci sarà il faccia a faccia.

  • F1, Sutil rischia grosso per l’aggressione a Eric Lux

    F1, Sutil rischia grosso per l’aggressione a Eric Lux

    Un risarcimento danni salatissimo, il licenziamento dal suo team e la revoca della superlicenza da parte della FIA. E’ questo quello che rischia Adrian Sutil dopo aver ferito in maniera pesante l’amministratore delegato della Genii Capital, la società d’investimento proprietaria del tem Renault, Eric Lux al collo con un pezzo di vetro che gli ha procurato una ferita ricucita con 21 punti di sutura.

    Il fattaccio è successo in un locale di Shanghai al party post Gran Premio di Cina: il pilota tedesco della Force India, in compagnia dell’amico e collega Lewis Hamilton che non è stato coinvolto nell’accaduto, avrebbe perso completamente il lume della ragione dopo alcune battute riservategli da Lux aggredendolo.

    Il gesto folle starebbe inducendo il team indiano al licenziamento del suo pilota e sostituirlo a partire dal prossimo Gran Premio di Monaco con il collaudatore Nico Hulkenberg; a Montecarlo quindi al volante della Force India numero 14 dovrebbe esserci l’ex Williams. Ma i guai per Sutil non finiscono qui: la vittima Eric Lux avrebbe richiesto un maxi risarcimento di 10 milioni di euro al pilota che rischia anche la revoca della superlicenza necessaria per guidare in Formula 1.

    Nel frattempo Sutil ieri ha fatto un deludente 15esimo e 19esimo tempo durante le due sessioni di prove libere sul circuito del Montmelò a Barcellona.

  • Ciclismo, Armstrong prendeva l’Epo, parola di Hamilton

    Ciclismo, Armstrong prendeva l’Epo, parola di Hamilton

    Dopo Floyd Landis un altro fido scudiero di Lance Armstrong, Tyler Hamilton si scaglia contro il suo ex capitano, accusandolo di essersi somministrato l’Epo ai tempi delle grandi vittorie del texano alla Grande Boucle.

    “Ho visto (l’Epo) nel suo frigorifero […]. L’ho visto iniettarsela più di una volta, come facevamo tutti. Come ho fatto io, molte molte volte”. Con queste parole Tyler Hamilton ha raccontato al programma 60 Minutes della Cbs l’utilizzo di sostanze proibite da parte sua e dell’ex compagno di squadra alla U.S. Postal Lance Armstrong, sette volte vincitore del Tour de France. Armstrong, ha spiegato Hamilton, “prendeva quello che prendevamo tutti […] la maggioranza del gruppo. C’erano Epo, testosterone, trasfusioni di sangue”. L’intervista a 60 Minutes, che sarà trasmessa integralmente domenica alle 19 ora locale (l’1 di notte in Italia), includerà anche un’intervista ad un altro compagno di squadra di Armstrong, Frankie Andreu.

    Armstrong non ha fatto attendere molto per rispondere al suo accusatore e lo ha fatto sul suo profilo Twitter: “Più di 20 anni di carriera, 500 controlli antidoping in tutto il mondo, fuori e dentro le competizioni. Mai un test non passato. Non ho niente da aggiungere”.

  • E’ morto “Macho Man” Randy Savage, un pionere del wrestling

    E’ morto “Macho Man” Randy Savage, un pionere del wrestling

    Occhiali da sole, bandana e cappello da cowboy erano questi i tratti distintivi di Randy Savage, il “Macho Man” del Wrestiling considerato uno dei personaggi di spicco e pioniere nel nuovo modo di pensare ai personaggi sul ring a cavallo tra gli anni ottanta e novanta.

    Savage è morto questa sera all’età di 58 anni a causa delle numerose ferite riportate dopo un incidente stradale avvenuto a Seminole in Florida. Le cause dell’incidente sono ancora al vaglio, quel che è certo è che il wrestler ha perso il controllo ella sua Jeep Wrangler schiantandosi prima contro uno spartitraffico di cemento per poi terminare la sua corsa contro un albero.

    Savage soccorso è morto in ospedale per le ferite riportate, ricovera anche la moglie ma per fortuna le sue condizioni non sarebbero gravi.