Tag: Cronaca

  • Narducci, addio a Calciopoli sarà assesore di De Magistris

    Narducci, addio a Calciopoli sarà assesore di De Magistris

    Le indiscrezioni dei giorni scorsi sembrano oggi trovar conferma, il pm Giuseppe Narducci, diventato famoso come principale accusatore e sostenitore del processo a Calciopoli ha chiesto al Csm l’aspettativa dalla Magistrura per poi diventare assessore nella giunta De Magistris a Napoli.

    Insieme a Narducci, potrebbe aver incarico nel comune di Napoli anche Attilio Auricchio, altro elemento di spicco nelle indagini su Moggi e soci.

    Dal mondo del calcio e dagli imputati non è arrivata ancora nessuna esternazione. Il Processo aveva appena finito la fase requisitoria con la richiesta delle condanne per gli imputati l’eventuale replica alle arringhe difensive sarà affidata a Stefano Capuano. Narducci in qualche modo ripercorrerebbe la strada del pm Filippo Beatrice che lasciò il processo abbreviato subito dopo le requisitorie.

  • Chiellini sullo scandalo scommesse: “fatti e non chiacchiere”

    Chiellini sullo scandalo scommesse: “fatti e non chiacchiere”

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    Lo scandalo scommesse è un macigno che pesa sui verdetti del campionato appena conclusosi e che coinvolge direttamente o indirettamente tutto il mondo del calcio. Ecco perchè per gli “addetti ai lavori” sono stufi delle chiacchiere e delle supposizioni e vogliono attendere le sentenze definitive per capire cosa sia realmente accaduto e perchè. Giorgio Chiellini dopo la partita con l’Irlanda di ieri sera è deciso nelle sue affermazioni: “Finora sulla serie A i fatti stanno a zero: da cittadino, dico che se e quando ci saranno dei riscontri mi aspetto pene dure, ma la verità al momento non è questa”. Questo il pensiero non solo del difensore bianconero ma anche di Montolivo e Matri che rassicurano, rispettivamente, sulla regolarità di Fiorentina – Roma e delle partite del Cagliari. Pertanto, la richiesta di Chiellini, portavoce dello spogliatorio azzurro è ben precisa: stop alle chiacchiere ed alle mintallerie, basta sparare nel mucchio ma concentrarsi sull’indagine per concluderla nel minor tempo possibile ed attribuire pene severe ed esemplari ai reali colpevoli. Concentrarsi sui fatti e non sulle chiacchiere, nella speranza che, però, “i fatti non ci siano”.

  • Ombre su Napoli-Parma, De Laurentiis non ci sta

    Ombre su Napoli-Parma, De Laurentiis non ci sta

    Lo scandalo scommesse a Napoli assume i connotati oscuri della presenza della Camorra nell’indirizzare il risultato di Napoli – Parma, match giocato al San Paolo il 10 Aprile del 2010: una partita che al termine del primo tempo il Napoli conduceva per 1 a 0 e poi terminata con un clamoroso 3 a 2 per gli emiliani.

    lastampa.it
    A bordo campo, quel giorno, era presente il nipote del boss Lo Russo, che scrutava la partita con attenzione. In concomitanza dell’intervallo di quella gara, inoltre, un altro indizio: nel quartire di Secondigliano fra primo e secondo tempo si registrò un’anomala impennata delle scommesse sulla vittoria del Parma, poi verificatasi realmente. Tutto ciò, quindi, sembrerebbe condurre ad un’ inchiesta della procura di Napoli sulla vicenda, anche alla luce di alcune significative intercettazioni telefoniche sul risultato della gara. Il presidente De Laurentiis, però, prova a difendere la sua squadra da queste voci, incontrando il neo sindaco di Napoli De Magistriis per precisare come il Napoli sia “totalmente estraneo da questi sospetti”. La presenza a bordocampo del nipote del boss, inoltre, nn può essere considerata una responsabilità della società: “Questo signore era vicino ad un rappresentante delle forze dell’ordine ed era stato accreditato da uno dei nostri manutentori: il Napoli non può vigilare sulla fedina penale di tutti quelli che sono accreditati a bordo campo”.

  • Calcio scommesse, è il giorno di Signori

    Calcio scommesse, è il giorno di Signori

    E’ stato il primo “vip” ad esser coinvolto nello scandalo scommesse, poi il continuo evolversi della vicenda, con nuove indiscrezioni e nuove partite coinvolte gli ha permesso di defilarsi un pò, ma la posizione di Beppe Signori secondo gli inquirenti resta grave e centrale all’interno dell’organizzazione.

    Calcio Fanpage
    Oggi toccherà a Beppe Gol sfilare davanti al Tribunale di Cremona per rispondere alle domande degli inquirenti, anche se dalle indiscrezioni che circolano sulla rete le sue deposizioni saranno in difesa. La Stampa pubblica oggi alcune esternazioni di Signori “Io ero il pollo da spennare. Non c’entro niente con quelli lì” che ci aiutano a capire la posizione che terrà l’ex attaccante di Lazio e Bologna. Ieri però sono state rese note gli elementi che incastrerebbero Signori, dai pedinamenti sotto lo studio del commercialista Manlio Bruni lo vedono uscire con Erodiani e Bellavista, il tutto documentato dagli scatti fotografici. Nella sua abitazione poi, è stato ritrovato il tariffario scritto da Erodiani per le scommesse e dove erano riportati tutti i riferimenti per scommettere su agenzie estere sopratutto a Singapore in modo da eludere i controlli in Italia

  • Scommesse, pm “in A coinvolti i club”. Spunta anche Bobo Vieri

    Scommesse, pm “in A coinvolti i club”. Spunta anche Bobo Vieri

    Siamo di fronte ad una nuova Calciopoli? Dopo cinque anni dalla Calciopoli 1, della quale ancora oggi si discute se sia esistita davvero e abbia colpito in egual modo tutti i protagonisti, l’espandersi dello scandalo scommesse rischia di travolgerci nuovamente proiettandoci come nei film di maggior successo nel sequel.

    In un primo momento la rete di scommesse sembrava dovesse coinvolgere le serie minori e squadre ed atleti di secondo piano. In molti erano pronti a giurare che i nomi di Doni, Bettarini, Signori e del povero De Rossi erano stati inseriti proprio per dar seguito all’indagine montando uno scandalo mediato.

    Adesso però si scopre del coinvolgimento della camorra e come se non bastasse questa sera il pm Roberto Di Martino, titolare dell’inchiesta sulle partite truccate confessa “la sensazione che ci siano grossi problemi in serie A, che ci siano incontri truccati”. “È una sensazione e una sensazione senza riscontri non è una prova”. “La sensazione è, però – ha proseguito – che in serie A le combine non siano fra i giocatori ma fra le società”.

    Insomma una dichiarazione pesante che farebbe passare il reato da responsabilità ogettiva per il coinvolgimento di qualche tesserato al coinvolgimento diretto.

    Dalle intercettazioni salta fuori poi il nome di Bobo Vieri, tornato alle cronache ieri per la scazzottata con Fabrizio Corona. L’ex attaccante di Milan, Inter e Juve viene nominato da Ivan Tisci, uno degli indagati del gruppo degli ‘zingari’, in una telefonata a Antonio Bellavista al quale confessa che Vieri era a conoscenza dell’over di Inter Lecce.

  • Calcio scommesse, son 30 le partite. Sospetti per Milan-Bari e Lecce-Inter

    Calcio scommesse, son 30 le partite. Sospetti per Milan-Bari e Lecce-Inter

    Altro interrogatorio fiume per Marco Pirani e nuove indiscrezioni che screditano ancor di più il nostro sistema calcio. Il medico, stando alle indiscrezioni che filtrano dal tribunale di Cremona, avrebbe confessato che le partite oggetto di attenzione da parte del gruppo di scommettitori sarebbero 30 e non le “sole” 18 menzionate dalla ricostruzione degli inquirenti.

    sportmediaset
    Pirani avrebbe inoltre confessato che le soffiate arrivavano attraverso Erodiani, altro membro di spicco dell’organizzazione. Intanto oggi vengono “coinvolte” anche le due milanesi, entrambe per due tentativi di combine andate a male. Il Milan viene fuori da una intercettazione di Bellavista nella famosa partita di San Siro contro il Bari. I rossoneri pareggiarono a fatica grazie ad un gol di Cassano e persero Ibrahimovic per tre giornate per la manata a Rossi. Secondo l’ex capitano dei galletti la scommessa andò disattesa per la paura dei giocatori pugliesi di esser scoperti dalla società. L’esito dell’incontro doveva esser over e ricordo di un intenso e misterioso colloquio tra Cassano e Gillet a fine match che fece storcere il naso a molti opinionisti. Stesso iter per la partita tra Inter e Lecce, i nerazzurri vinsero 1-0 ma l’ipotesi di combine era per l’over. Questa volta è il portiere Marco Paoloni a farsi portavoce delle combine, ma anche in questo caso la “colpa” viene data alla paura dei giocatori salentini.

  • Fiorentina-Roma, Lecce-Cagliari e Genoa-Lecce. Le scommesse di Pirani

    Fiorentina-Roma, Lecce-Cagliari e Genoa-Lecce. Le scommesse di Pirani

    Sarebbero dieci le partite sospette del campionato di serie A in questa stagione, tre le nomina Marco Pirani, il medico oramai famoso per aver prescritto il calmante per sedare i giocatori della Cremonese nella partita contro la Paganese.

    corsport
    Pirani, senza dar troppi dettagli a dire il vero, indica in Fiorentina-Roma 2-2, Lecce-Cagliari 3-3- e Genoa-Lecce 4-2 le tre partite in cui l’organizzazione avrebbe scommesso e ricavato dalle combine. In attesa che i magistrati riescano a delineare i contorni, proviamo a descrivere gli incontri con l’ausilio delle immagini Youtube. Fiorentina-Roma 2-2 è la partita dei gol 200 e 201 di Francesco Totti, il primo tempo finisce 2-1 per i viola grazie alle reti di Mutu in slalom e Gamberini sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Se c’è la combina è veramente orchestrata bene, i viola infatti hanno almeno altre tre occasioni clamorose colpendo due traverse e uno splendido tiro al volo di Gila. La Roma va vicinissima alla vittoria con un bolide di Totti e una conclusione di Menez. [jwplayer config=”120s” mediaid=”79081″] Lecce-Cagliari 3-3 Gli isolani comandano l’incontro in lungo e in largo, chiudono il primo tempo in vantaggio con il gol di Acquafresca ma Rosati e un pò di imprecisione non permettono di allungare. Mesbah regala il pari ai salentini, ma poi è ancora Cagliari, gol di Conti, Acquafresca allunga. L’undici di Donadoni sbaglia tantissimo permettendo al Lecce di ritornare in partita con Fabiano. Nel finale Cossu si divora un gol fatto e al 94′ Corvia segna con la difesa ospite immobile. [jwplayer config=”120s” mediaid=”79088″] Genoa Lecce 4-2 Il primo tempo si chiude sul due a due grazie alla doppietta di Di Michele, e alle reti di FLoro FLores e Palazio per il Grifone. Nella ripresa i padroni di casa dilagano con i secondi gol di Palacio e Floro Flores [jwplayer config=”60s” mediaid=”79091″]

  • Balotelli, Scampia e il Calcioscommesse “Niente da nascondere”

    Balotelli, Scampia e il Calcioscommesse “Niente da nascondere”

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    Prima la maglia rossonera indossata su richiesta di Staffelli in un servizio di Striscia la Notizia quando ancora militava nelle file nerazzurre, facendo imbufalire tutti i suoi tifosi, poi gli spari in pieno centro di Milano con una scacciacani, non bastasse il caratteraccio di Mario Balotelli viene fuori anche a Manchester, e ovviamente anche in terra inglese le ‘Balotellate’ non si fanno attendere troppo. Risse fuori dai ristoranti, una lista di multe infinita, macchine distrutte, freccette lanciate sui calciatori della primavera del City e chi ne ha più ne metta. Cambierà prima o poi? L’alibi della giovane età ormai non sta più in piedi, considerando come moltissimi suoi coetanei nel mondo del calcio siano maturati più in fretta. Ormai è chiaro come Balotelli finisca ogni giorno sulle prime pagine dei giornali solo ed esclusivamente per il suo comportamento fuori dai campi di gioco. L’ultima in ordine cronologico (pubblicato dal quotidiano partenopeo Il Mattino), aveva visto Mario nel giugno 2010 immortalato in alcune foto in compagnia di due boss della camorra. L’attaccante del City era a Napoli per la consegna del premio Golden Boy, e dopo la premiazione aveva voluto visitare la città, arrivando ad essere ripreso a Scampia con due pericolosi boss napoletani (Salvatore Silvestri, del clan Lo Russo, e Biagio Esposito, del clan degli Scissionisti). LA RISPOSTA BALOTELLI –  Balotelli risponde alle accusa piombategli addosso attraverso il suo sito ufficiale, pubblicando un comunicato che cerca di fare chiarezza sull’accaduto, evitando di dare ulteriore spazio alle voci che lo vedrebbero collegato ai due boss napoletani: “Circa un anno fa sono stato invitato a Napoli per ritirare il premio Golden Boy e mi sono fermato qualche giorno in vacanza. Mi hanno fatto visitare tanti posti stupendi di Napoli, come Piazza del Plebiscito, ma io ho chiesto anche di poter visitare quelli che sono fuori dagli itinerari turistici perché sapevo, dopo aver visto il film Gomorra, che mi aveva colpito molto, che c’è anche un’altra realtà. Ho voluto vedere di persona per cercare di capire i gravi problemi della periferia di Napoli, di cui si parla. è una realtà molto diversa da quella in cui sono cresciuto e in cui vivo ora. Qualcuno preferisce girare lo sguardo e far finta di niente ma io non sono fatto così”. INFORMATIVA SEGRETA – La ricostruzione dei fatti continua, con Mario che accusa la stampa italiana, rea di aver pubblicato un’informativa dei carabinieri che in realtà doveva rimanere segreta, sollevando un polverone mediatico inutile a suo modo di vedere: “Una mattina, ho prima visitato i quartieri Spagnoli, dove ricordo di aver giocato a calcio per strada con dei bambini, poi ho attraversato il quartiere di Scampia. Dopo poco ho chiesto io stesso di venir via perché mi son reso conto che la situazione poteva essere pericolosa. Non sono a conoscenza di indagini nei miei confronti a seguito di questo episodio, né sono mai stato convocato dagli organi inquirenti. Francamente non capisco come mai un’informativa dei carabinieri basata su un ‘confidente segreto’ possa essere stata inviata ai giornali, tra l’altro con una tempistica che non ha bisogno di commenti. Solo in Italia possono succedere queste cose”. NULLA DA NASCONDERE – Super Mario chiude il comunicato stampa attaccando chi l’abbia accostato al calcio scommesse, e alla criminalità organizzata, agendo per vie legali, lesinando nel finale anche un consiglio: “Sono profondamente disgustato del fatto che una mia iniziativa in assoluta buona fede sia oggi usata contro di me in questo modo. Mi rendo conto di essere stato un ingenuo, ma accostare il mio nome ai recenti episodi di calcio scommesse è davvero troppo. Non ho nulla a che fare con le scommesse, nè tanto meno con la criminalità organizzata. Sono assolutamente tranquillo ed invito la polizia a fare tutte le indagini necessarie, perché non ho nulla da nascondere. Ho dato mandato al mio avvocato di denunciare chi invece vuole strumentalizzare il mio nome allo scopo di far credere che io sia coinvolto in qualcosa di illecito. Infine, credo che proprio in questi momenti così delicati per il calcio italiano non ci sia bisogno di ulteriore clamore e si debba piuttosto pensare a risolvere i problemi veri”. Dichiarazioni tratte da Mario Balotelli Official Web Site

  • Calciopoli, Moggi: io radiato, siamo su scherzi a parte?

    Calciopoli, Moggi: io radiato, siamo su scherzi a parte?

    È un Luciano Moggi pieno di energia quella visto oggi all’Hotel Parco dei Principi, infatti big Luciano ha reso una dichiarazione spontanea infuocata nell’udienza celebrata per la sua radiazione. “Dopo cinque anni, non ho ancora capito quale illecito ho commesso. Non ho fatto niente. Mi aspetto che da un momento all’altro venga qualcuno con un cartellone con la scritta ‘Siamo su scherzi a parte“. Moggi, squalificato per 5 anni nel 2006, è imputato a Napoli nel processo penale legato allo scandalo di ‘calciopolì. “Vi rendete conto che le indagini sono state fatte con i tabellini presi dalla Gazzetta dello Sport e con questi sono state distrutte tante famiglie. Nella giustizia ordinaria, si devono cercare anche le prove a difesa dell’imputato. Nella giustizia sportiva, non l’ho mai visto finora. Io non ho mai chiesto un favore ad un arbitro, non ho mai chiesto ad un designatore la squalifica di un avversario. Si dice che quest’associazione avrebbe cominciato a funzionare dal 1999-2000: noi quell’anno abbiamo perso lo scudetto e avevamo 9 punti di vantaggio a 7 giornate dalla fine, allora eravamo dei dilettanti allo sbaraglio. I designatori arbitrali erano miei sodali, ma la verità è che parlavano con tutti e promettevano tutto a tutti“.

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      Ed ancora, “Al posto mio oggi dovrebbe esserci Meani“. “Meani (addetto agli arbitri del Milan ndr) aveva tanti arbitri e illimitati guardalinee a disposizione, all’assistente Babini diceva di alzare e abbassare la bandierina. Se fosse stato intercettato 3 anni e non solo 3 mesi, il calcio sarebbe saltato in aria”, ha spiegato mimando un’esplosione con un gesto eloquente. Moggi si è soffermato a lungo anche sui contatti tra Meani e l’ex designatore Pierluigi Collina che “sapeva tutto di tutto“. “Confrontino quello che ha fatto questa gente con quello che ho fatto io – ha aggiunto – non c’è storia. Oggi mi fanno tutti un monumento per strada, ma all’inizio mi davano del ladro”. Nel suo intervento, Moggi ha mandato anche una frecciatina all’ex ds della Roma, Franco Baldini, accusato per il passaporto falso di Recoba per il quale aveva patteggiato Oriali: il futuro dirigente romanista ha annunciato querela per diffamazione nei confronti di Moggi in quanto, annuncia il suo legale Mario Staliano, “Baldini per la vicenda Recoba è stato prosciolto dalla Giustizia Sportiva ed è tra i pochi in Italia ad aver rinunciato alla possibile prescrizione dell’ipotesi di reato sottoponendosi al giudizio penale a Udine su quella storia e risultando prosciolto”. Moggi è tornato a parlare anche delle schede sim svizzere: “La verità, intanto, è che quelle schede non le compravo io, ma erano a disposizione della società. Ci spiavano, ci pedinavano e ci fotografavano. Ô venuto fuori dal processo Telecom. Per questo dovevamo nasconderci, ma non certo per parlare con gli arbitri. Possiamo costituirci parte civile e chiedere i danni per quello che hanno fatto“. La società bianconera, ripete Moggi, non aveva alcun bisogno di manovre oscure per avere successo. “Nella finale dei Mondiali 2006 c’erano 10 giocatori della Juventus – ha spiegato snocciolando i nomi dei giocatori che scesero in campo nel match Italia-Francia – La Juventus vinceva perchè era forte. Andava in campo e vinceva da sola. Davo fastidio perchè la mia squadra vinceva. E se non fosse stata distrutta, avrebbe vinto ancora per tanti anni“. La procura si è fortemente opposta alla pretesa della difesa di Moggi di utilizzare nuove prove, prove che sono emerse nel processo di Napoli, “La gravità dei fatti riferiti alla condotta di Luciano Moggi è già stata accertata, e fonda, a nostro parere, la decisione da parte della Commissione Disciplinare, di irrogare la preclusione nei suoi confronti. È una decisione importantissima che serve a non far dimenticare i fatti addebitati a Moggi, che sono di una gravità estrema” queste le parole di Palazzi. La sentenza dovrebbe arrivare tra quindici giorni e con ogni probabilità, sarà unificata a quella di Giraudo e Mazzini.

  • Calcio scommesse, si aggrava la posizione del Siena

    Calcio scommesse, si aggrava la posizione del Siena

       

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    Oltre all’Atalanta, a rischiare seriamente ora per lo scandalo del calcio scommesse seriamente è pure il Siena: da un’intercettazione tra il tabaccaio Massimo Erodiani e il dentista Marco Pirani infatti si evince che la gara Siena – Sassuolo dello scorso 27 marzo e terminata 4-0 in favore dei toscani sarebbe stata truccata già dagli stessi dirigenti bianconeri che avrebbero promesso diverse migliaia di euro a 3 giocatori avversari per la vittoria della gara. Questo avrebbe permesso alla cricca dei bolognesi di risparmiare denaro per alterare lo stesso risultato. Di seguito l’intercettazione:     PIRANI: “No..vediamo di stare… ve… ve… vediamo di stare nel senso allerta che veramente deve essere al mille per mille”. ERODIANI: “Sì Marco è al mille per mille e poi ti dico di più… questo forse ne sarà una di quelle ma il Siena ha pagato già… io so che il Siena pure ha dato già i soldi… a… a… ad altri del Sassuolo… quindi giocheranno tutti a perderla Marco… hai capito? Ecco perché spendi a stare tranquillo… tranquillo al cento per cento… oh se vuoi ti faccio la foto eh… mo’ faccio la foto al computer e te la portoono proprio…”. Un’altra intercettazione tra lo stesso Erodiani e l’ex calciatore Antonio Bellavista avvalorerebbe questa tesi: ERODIANI: “Ma tu Siena li hai sentiti?”. BELLAVISTA: “Eh sto cercando di sentirli” ERODIANI: “T’ho detto m’ha beccato Ivan (secondo gli investigatori Ivan Tisci) all’entrata. No perché ha chiamato il Bello (secondo gli investigatori Stefano Bettarini) che il Siena si è mosso di persona per…”. BELLAVISTA: “Sì, sì me l’ha detto pure a me”. ERODIANI: “Ah, te l’ha detto pure a te quindi”. BELLAVISTA: “Si, quello che dice il Bello mo bisogna vedere boh”. ERODIANI: “E va boh ti chiamo io mo sto andando in agenzia a parlare con lui, va boh. Ciao”. Il club toscano a sua volta si difende dalle accuse annunciandi tramite un comunicato di essere estraneo ai fatti: “In assenza di elementi nuovi, assistiamo con profondo sconcerto all’amplificazione di dichiarazioni già conosciute da cinque giorni e peraltro del tutto inattendibili. Rimaniamo fiduciosi che la magistratura consenta di cancellare ogni ombra e metta finalmente termine a questo infondato clamore mediatico sul Siena“. Se si dovessero riscontrare queste irregolarità il Siena rischierebbe, così come l’Atalanta, di vedersi annullata la promozione in Serie A e verrebbe retrocessa addirittura in Lega Pro.