Tag: Cronaca

  • Il gruppo di Milano e i “pizzini” di Signori. Le ultime dello scandalo scommesse

    Il gruppo di Milano e i “pizzini” di Signori. Le ultime dello scandalo scommesse

    Il gruppo di Bologna, la camorra a Napoli, i legami di Bellavista con la Puglia e adesso la cellula di Milano, si allarga lo scandalo scommesse e come preannunciato da chi aveva interpretato bene le carte rischia di generare un nuovo tracollo del calcio italiano, anche se, gli inquirenti ipotizzano addirittura coinvolgimenti ancor superiori allo sport nazionale.

    Calcio Fanpage
    Cerchiamo di capirci qualcosa, intanto la posizione di Signori, nonostante le sue smentite, si aggrava di giorno in giorno, dai nuovi riscontri la posizione di Beppe gol è sempre più centrale tanto da esser considerato il punto di collegamento tra tutte le cellule. Dai nuovi riscontri degli inquirenti, come dicevamo, anticipati da Repubblica ci sarebbe una nuova organizzazione a Milano che in concreto era incaricata di raccogliere informazioni utili per le scommesse, fiutando ipotesi di accordi che come disse qualche giorno fa il pm Di Martino in serie A riguraderebbe più le società che i giocatori proprio per la difficoltà nel corrompere questi ultimi. Le soffiate del gruppo milanese, poi venivano girate a quello di Bologna che sfruttava la propria esperienza nell’usare centri scommessi all’estero, supratutto in Asia, per eludere i controlli e non viziare in modo sospetto la quotazione della partita. Gli scommetitori poi gli veniva permesso di giocare anche senza garanzie ma i nomi e gli importi pare siano stati ritrovati in una sorta di libro delle scommesse in cui vi erano i pizzini….. i pizzini delle scommesse.

  • Calcio scommesse, tutti zitti parla Paoloni

    Calcio scommesse, tutti zitti parla Paoloni

    La Stampa
    Continuano gli interrogatori presso la Procura di Cremona relativi all’inchiesta sul Calcio Scommesse: dopo aver ascoltato, mercoledì scorso, Beppe Signori, oggi i pm “riceveranno” il personaggio che ha avuto un ruolo chiave nell’intera vicenda, Marco Paoloni portiere della Cremonese, prima, e del Benevento, poi. Giunto in tribunale poco prima delle 11 di questa mattina, il calciatore in questo momento è sotto interrogatorio dal procuratore Roberto Di Martino. Nei giorni scorsi Paoloni, finito in manette lo scorso 1 giugno, aveva fatto sapere tramite il suo avvocato che oggi avrebbe fatto delle rivelazioni importanti e che avrebbe chiarito la sua posizione dopo la scena muta di fronte al gip durante il primo interrogatorio.

  • Avv. Quadrini “la Figc sapeva del calcio scommesse”

    Avv. Quadrini “la Figc sapeva del calcio scommesse”

    Ennesima giornata di interrogatori a Cremona e nuovi ed inquietanti particolari escono fuori che

    sito uff. sassuolo
    contribuiscono ad ingarbugliare ulteriormente la situazione coinvolgendo chi fino a poche ore fa sembrava esser parte lesa. Se come un fulmine a ciel sereno questa mattina anche il Torino è entrato a far parte del lungo elenco di intercettazione, le dichiarazioni del legale di Quadrini, Massimo Ciardullo gettano una nuova ombra sulla Figc. Secondo l’avvocato infatti la Federazione sapeva già da tempo dello scandalo scommesse per via di una denuncia presentata proprio da lui su richiesta del suo assistito “L’8 maggio scorso denunciai del tentativo di estorsione a danno di Quadrini depositando l’atto alla Procura della Figc. Spiegai che si era in presenza di un fatto gravissimo e che esisteva una banda che era dedita alle scommesse. A nostro parere la Figc sarebbe potuta intervenire subito, prima che questo scandalo fosse scoperchiato dall’attività della magistratura ordinaria”. Ma se la Figc sapeva perchè ha aspettato che lo scandalo scoppiasse attraverso le indagini della giustizia ordinaria? Quadrini ha comunque smentito ogni coinvolgimento e chiamato a parlare sulla partita tra Sassuolo e Siena ha ribadito che l’incontro è stato regolare. Quadrini invece ricevette il 29 aprile ricevette un tentativo di estorsione, un tale Massimo (ndr Erodiani) chiedeva al giocatore 36mila euro per aver perso a causa sua una scommessa. Proprio questo episodio fu denunciato alla Procura della Repubblica e alla Figc.

  • Incidente in auto, grave Campagnaro

    Incidente in auto, grave Campagnaro

    Hugo Campagnaro è stato ricoverato in ospedale in seguito ad un incidente stradale, avvenuto alle 7 del mattino ora locale (le 12 in Italia) con la sua auto nella provincia di Cordoba, in Argentina. Dalle prime notizie il difensore del Napoli sarebbe in gravi condizioni ma non in pericolo di vita, la sua prognosi resta riservata.

    Secondo le prime ricostruzioni, Campagnaro al volante di un Suv si è scontrato frontalmente con una vettura proveniente sulla corsia opposta; le tre persone a bordo dell’altra auto sono morte tutte sul colpo mentre la persona che viaggiava insieme al terzino argentino del Napoli è anch’esso ricoverato in gravi condizioni.


    immagini da www.lavoz.com.ar

  • Quattro arresti a Bologna per doping

    Quattro arresti a Bologna per doping

    Assesempione
    I mali non vengono mai da soli: dopo lo scandalo scommesse, un’altra pesante ombra si avvicina al mondo del calcio e dello sport italiano in generale: lo spettro del doping. I carabinieri del Nas di Bologna, infatti, hanno eseguito 4 ordini di custodia cautelare in Emilia Romagna, Lombardia e nelle Marche, disposti dal gip di Rimini all’indirizzo dei componenti di un’associazione che favoriva la prescrizione ed il reperimento di sostanze dopanti ad atleti di basket, atletica leggera, calcio, oltre che tennis e ciclismo e triathlon: uno fra i quattro soggetti arrestati sarebbe il medico sportivo che nel giugno 2009 prescrisse dei farmaci dopanti ai calciatori del Rimini poco prima dei play out persi poi contro l’ Ancona: dalle intercettazioni raccolte emerge il riferimento all’Epo. In manette, anche tre dirigenti ed informatori scientifici di una casa farmaceutica che riforniva gli atleti assicurando prezzi scontati  per le sostanze e la fornitura della necessaria strumentazione per l’ assunzione dei farmaci in questione. Fonte: Gazzetta dello Sport

  • Il figlio del boss “habitué” al San Paolo. Un video scagiona il Napoli

    Il figlio del boss “habitué” al San Paolo. Un video scagiona il Napoli

    Lo scandalo calcioscommesse si allarga di giorno in giorno e le indiscrezioni, spesso frutto di millanteria, coinvolgono personaggi e squadre allo stato attuale fuori da ogni indagine. Il Napoli ad esempio è stato tirato in ballo per la partita contro il Parma persa al San Paolo e secondo gli inquirenti nel mirino della camorra per uno strano flusso di scommesse registrato nel secondo tempo della partita.

    lastampa.it
    A confermare l’interesse sul match della camorra, hanno iniziato a far il giro del web le immagini che ritraevano a bordo campo durante la partita Antonio Lo Russo, figlio di Salvatore, «boss» dell’omonimo clan camorristico. La combina poi, secondo la ricostruzione, era ancora più evidente per la mancata esultanza del Lo Russo al momento del gol del Napoli. A smentire un pò la tesi dei magistrati arriva prima l’Ansa che dai suoi archivi fotografici pesca la presenza del ragazzo in altre due partite Napoli-Fiorentina, finita con il risultato di 1-3, e Napoli-Catania, conclusasi con il punteggio di 1-0, e poi delle immagini Sky che ritraggono il ragazzo disperarsi per un gol sbagliato da Lavezzi. [jwplayer config=”15s” mediaid=”79717″]

  • Uefa, tolleranza zero per le scommesse illegali

    Uefa, tolleranza zero per le scommesse illegali

    Una presa di posizione era necessaria e, fortunatamente, è avvenuta: l’Uefa ha annunciato la propria linea in merito ai recenti episodi incresciosi legati al calcio scommesse, che stanno minando la credibilità del mondo del calcio in modo quasi irrimediabile.

    Dopo le parole dure e decise del Presidente Michel Platini, apparse sulle pagine del quotidiano francese “Liberation”, interviene anche il segretario generale dell’Uefa Gianni Infantino, che annuncia la linea della “tolleranza zero”: “Abbiamo avanzato la proposta di una polizia dello sport europea, ma in tali casi c’è il richio di sovrapporre giustizia ordinaria e giustizia sportiva e quindi abbiamo deciso di agire in coordinamento con i singoli Paesi in cui accadono gli episodi, caso per caso, perchè è importante che passi il messaggio della tolleranza zero”.

    Aggiungendo, poi, che l’Uefa assicurerà che l’edizione dei prossimi Europei non corra rischi di “inquinamento da scommesse illegali”, poichè ad alti livelli vi sono molti riflettori puntati sulle gare, ed il rischio di combine è limitato.

  • Calcio scommesse, tirato in ballo anche il Torino

    Calcio scommesse, tirato in ballo anche il Torino

    dal web
    Altra giornata di interrogatori quella di oggi nella Procura di Cremona dove emergono altri particolari della vicenda legata al Calcio Scommesse scoppiata la settimana scorsa quando finirono in manette 16 persone tra calciatori, ex calciatori, dirigenti e persone estranee al mondo del calcio. La giornata di ieri si era aperta con il presunto coinvolgimento ancora tutto da dimostrare di Christian Vieri, citato dall’ex calciatore Ivan Tisci durante una telefonata con Antonio Bellavista, e Francesco Totti, in realtà il suo nome è un accostamento giornalistico della frase pronunciata da Erodiani “il capitano della Giallorossa” in una telefonata intercettata benchè nessuno abbia fatto il suo nome, e il secondo interrogatorio a Beppe Signori che davanti agli inquirenti ha negato ogni implicazione con l’organizzazione che avrebbe alterato i risultati di diverse partite. All’attenzione del gip anche il Torino. La società granata viene tirata in ballo dal dirigente del Viareggio Gianfranco Parlato, il quale verrà ascoltato proprio oggi. In un’intercettazione tra lo stesso e il dentista Marco Pirani, Parlato cita il Torino: PARLATO: “Ma noi a Torino siamo completamente sco­perti o c’abbiamo modo di arrivare? A livello di so­cietà?” PIRANI: Non proprio, non siamo scoperti” PARLATO: “Loro so­no in grosse difficoltà, vo­gliono muoversi, perché hanno bisogno e stanno fuo­ri dai playoff, noi siamo ag­ganciati bene con un deter­minato numero di persone solo che il canale…” PIRANI: “il cana­le ce l’ho”. Due giorni dopo, fanno sapere gli investigatori, Parlato manda un sms a Pirani in cui viene indicata la cifra richiesta dal Tori­no “80” per manipolare la partita Torino – Pescara del 20 feb­braio scorso. In seguito però, sempre secondo gli inquirenti, la combine pare essere saltata. PIRANI: “Se la giocano” PARLATO: “Va bene” PIRANI: “Se la giocano. An­che perché stavolta hanno loro su c’hanno tre, quattro defezioni. Mi ha detto ce la giochiamo poi se non va dal­la prossima, comunque a quelle cifre niente” Pronta e dura la replica del presidente granata Urbano Cairo sul presunto coinvolgimento del Torino nello scandalo: “La co­sa mi pare piuttosto vaga, non fa nomi, non ci sono chiari riferimenti. Comun­que è una roba che non esi­ste, è inesistente nel modo più assoluto. Ripeto: non si capisce, niente è chiaro, tut­to resta sul vago. Ed è fuori dal mondo un coinvolgimen­to del Torino. Adesso ve­diamo se affidare tutto a un avvocato, devo riflettere. Però, allo stato delle cose non circostanziate, non so neanche se sia il caso di rea­gire. E’ totalmente assurda questa storia, inesistente, inventata“.

  • Riccardo Riccò sospeso, stop al suo ritorno alle corse

    Riccardo Riccò sospeso, stop al suo ritorno alle corse

    La Federciclo ha sospeso Riccardo Riccò ufficialmente per “motivi inerenti alla tutela della salute dell’atleta stesso”. Quindi l’ex cobra modenese deve per il momento appendere la bicicletta al chiodo e rinunciare al suo ritorno alle corse, ritorno imminente grazie al contratto che il ciclista aveva stipulato con la Meridiana-Kamen, squadra Continental (la serie C, senza passaporto biologico) con base in Campania e licenza croata.

    Gazzetta dello Sport
    La notizia era comunque nell’aria considerato anche il passaggio del fascicolo riguardante il “Cobra”, basato sulla sospetta violazione della legge antidoping 376/2000, dal p.m. di Modena alla Procura antidoping del Coni. Adesso bisogna attendere la decisione della procura antidoping che qualora dovesse appurare l’ennesima condotta illecita e fraudolenta del ciclista modenese potrebbe optare per la sua completa radiazione dalle corse.

  • Signori “Dissi no alle combine di Inter-Lecce”

    Signori “Dissi no alle combine di Inter-Lecce”

    Come ampiamente anticipato dalla carta stampata Beppe Signori nega ogni coinvolgimento nell’incresciosa vicenda del calcio scommesse confessando di non aver mai giocato in vita sua (al massimo 400 euro) e di non conoscere gli altri protagonisti dello scandalo.

    “Non ho mai scommesso, non ho mai partecipato a riunioni per manipolare le partite, non conosco Erodiani e Bellavista”. E’ questo in poche parole l’ora di colloquio di Beppe Signori con i gip. I legali dell’ex giocatore hanno poi confessato che si sia parlato solo della ipotesi di combina tra Lecce e Inter e in quel caso Signori fu invitato nello studio del commercialista Manlio Bruni (che sostiene l’ex azzurro sapesse delle combine), ma non sapeva chi fossero le altre persone presenti e non conosceva lo scopo dell’invito.

    L’avvocato Caroli, poi, continua confessando che il suo assistito ricevette la proposta di finanziare la combina tra Inter-Lecce con un pagamento di 40 mila euro per convincere qualche giocatore a non impegnarsi. La risposta di Signori, secondo il legale, fu un secco no che poi indica in un appunto senza secondi fini il foglio trovato in casa di Signori “semplicemente di un foglietto scritto da Signori con appuntata la cifra che lui avrebbe dovuto sborsare per finanziare questo illecito sportivo”.