Tag: Cronaca

  • Signori libero ma Erodiani lo incastra

    Signori libero ma Erodiani lo incastra

    Nuove indiscrezioni dagli interrogatori sullo scandalo scoomessopoli che includono nelle indagini altre partite di serie A. In particolare, Genoa – Lecce era finita nel mirino degli “Zingari” che avevano anche fissato il prezzo per corrompere i giocatori salentini, al costo di 200 mila euro. Per essere rassicurati circa il buon esito dell’ “operazione”, volevano però contattare tramite Skype, in videochiamata, Corvia.

    Giuseppe Signori | OLIVIER MORIN/Getty Images
    Il portiere Paoloni, allora, decise di fingersi Corvia, ma i calciatori si accorsero che non aveva lo stesso tatuaggio dell’attaccante e l’”accordo” sfumò per questo motivo. Dalle intercettazioni, inoltre, pare emergere anche il coinvolgimento di Gigi Sartor, ex calciatore, con un ruolo di “contabile” nel gruppo dei Bolognesi, anche se – almeno per ora – non risulta iscritto nel registro degli indagati. Intanto, dopo due settimane di  detenzione, l’ex stella del Bologna e della Lazio, Beppe Signori, è ritornato in libertà, poichè il gip Salvini ha comunicato la fine dell’inchiesta legata al coinvolgimento dei Bolognesi, con la conferma delle accuse rivolte ai protagonisti, anche se sono state fermamente negate da Beppe Signori. I suoi commercialisti ed Erodiani stesso, però, hanno rivelato come il gruppo dei Bolognesi, con Signori in testa, ogni anno stanziasse somme considerevoli per la corruzione dei giocatori e che consentissero di “manipolare” almeno sette o otto match all’anno. Le somme in questioni sono assolutamente considerevoli: circa 300 mila euro all’ anno per la serie A, circa 120 mila per la serie B e circa 40- 60 mila per la Lega Pro. Inoltre, i Monopoli di Stato hanno segnalato altre trentasei partite sospette di combine, di cui quelle in serie A sarebbero almeno sei: Chievo-Catania, Atalanta-Cagliari, Bologna-Catania, Inter-Chievo, Udinese-Bari e Chievo-Samp.

  • Campagnaro, rischia il carcere. E’ accusato di omicidio colposo

    Campagnaro, rischia il carcere. E’ accusato di omicidio colposo

    Se le condizioni fisiche dopo il terribile incidente che lo ha coinvolto la scorsa settimana, insieme ad altre tre persone, stanno migliorando, di certo le condizioni psicologiche per Hugo Campagnaro non possono essere che negative. Il pm Walter Guzman ha richiesto l’ incriminazione per omicidio colposo, ed una richiesta di cauzione pari a circa 340 mila euro per poter rimanere in stato di libertà: tale decisione è stata presa per consentire a Campagnaro di proseguire la sua attività, ma è necessaria la garanzia che la cauzione venga pagata entro sette giorni.

    Hugo Campagnaro | © Giuseppe Bellini/Getty Images
    L’aggravante dell’ imputazione consiste nel fatto che l’ incidente abbia causato tre vittime, l’amico che era con lui in macchina e un’ agente di polizia ed una guardia carceraria dell’altra vettura coinvolta nello scontro, e che la condotta di Campagnaro alla guida del veicolo, il suv della Toyota, non fosse appropriata, anche se non sono ancora stati resi noti gli esiti delle analisi del sangue che devono rivelare il tasso alcolemico del calciatore. Inoltre, a rendere la posizione del difensore del Napoli ancora meno favorevole, è la rivelazione della sorella della poliziotta deceduta che l’entourage di Campagnaro avrebbe offerto dei soldi alla famiglia delle vittime in cambio del loro silenzio, per tentare di fermare l’ iter dell’ azione giudiziaria. I parenti delle vittime, però, naturalemente non hanno accettato tale offerta ed, anzi, hanno voluto manifestare tutta la loro comprensibile rabbia, in disaccordo con la decisione di evitare che il calciatore finisca in carcere: i parenti delle vittime, infatti, vorrebbero la detenzione per il difensore del Napoli che tornato in Argentina dall’Italia per le vacanze, già tre anni fa, avrebbe investito due persone provocando la morte di una di queste.

  • Calcioscommesse, Signori torna libero: “Massacrato ma felice”

    Calcioscommesse, Signori torna libero: “Massacrato ma felice”

    Beppe Signori è ufficialmente un uomo libero. Il gip di Cremona Guido Salvini ha accolto l’istanza di revoca ai domiciliari presentata dai legali dell’ex bomber della Nazionale. Signori non ha neppure l’obbligo di firma. Accolta anche l’istanza di scarcerazione per Vincenzo Sommese, per il quale è stato disposto l’obbligo di firma. Stessa cosa per Gianluca Tuccella, anche lui ai domiciliari e ora libero ma con obbligo di firma. Per quanto riguarda Marco Paoloni, la risposta all’istanza di scarcerazione presentata ieri dai suoi legali è attesa tra domani e dopodomani.

    Calcio Fanpage
    Commenti molto importanti sulla vicenda arrivano dal presidente della Uefa Michel Platini: “Sono le cose che abbiamo detto tre anni fa e ora tutti si svegliano”, “Era ora che qualcuno si occupasse di queste cose. Noi lo abbiamo già previsto qualche anno fa e lo abbiamo detto a tutti e ormai le autorità nazionali e internazionali hanno preso coscienza di questo fatto: è buono. È tardi, ma meglio tardi che mai”. Ma anche dal Ministro dell’Interno Maroni: “Mi pare che il mondo del calcio abbia ampiamente dimostrato in questi anni di non avere imparato la lezione, di non essere in grado di generare gli anticorpi necessari: io voglio dare un aiuto, se è gradito bene, altrimenti lo do lo stesso”. Parlando a margine della presentazione di un libro di Finmeccanica, Maroni ha anche riferito che oggi a Roma firmerà “il decreto che istituisce l’unità informativa, a cui partecipano Coni, Fgci, Unire e Monopoli di Stato, per raccogliere tutte le informazioni sul mondo delle scommesse non solo calcistiche. A valle di tutto questo – ha concluso – c’è un gruppo investigativo per capire se nelle informazioni raccolte ci siano elementi interessanti per attività investigative”. Anche la Figc appare molto collaborativa e per bocca del presidente Abete viene garantito tutto l’appoggio possibile a Palazzi per capire le difficoltà dell’indagine e dove è possibile intervenire per accelerare i tempi dell’inchiesta sportiva.

  • Arbitro-bookie con la complicità dell’Aia

    Arbitro-bookie con la complicità dell’Aia

    Nuovi scenari, nuove scoperte, nuovi coinvolgimenti nello scandalo scommessopoli: anche un arbitro, infatti, è stato coinvolto nella vicenda, scoprendo che fosse un dipendente di una società inglese di bookmakers. Il fischietto in questione è Claudio Gavillucci, della sezione di Latina, arbitro di Cremonese – Spezia, la partita della papere del portiere Paoloni, oggi agli arresti domiciliari.

    Il retroscena di maggiore gravità, però, riguarda il fatto che l’Aia fosse a conoscenza del ruolo dell’arbitro nella società di scommesse inglese, la Stanleybet del gruppo di Erodiani, anche perchè annualmente i fischietti sono tenuti alla compilazione di un documento che attesti la loro professione ed i loro rapporti contrattuali in corso: l’Aia, dunque, era a conoscenza di tutto ma non ha mai preso alcun provvedimento, consentendo a Gavillucci di dirigere della gare quotate nell’ agenzia di scommesse di cui lui stesso era dipendente, in barba a qualsiasi regola da rispettare.

    I primi di giugno, però, Gavillucci decide di dimettersi dal ruolo di bookie, in concomitanza con l’esplosione dello scandalo scommesse: una decisione, quantomeno, tardiva.

    Ecco, quindi, che la sua posizione e quella dell’ Aia ( che era informata sui fatti) dovrà essere verificata: nella vicenda, paradossalmente, il ruolo dell’agenzia di scommesse è quello meno torbido, poichè risulta che nel 2008 avrebbe inviato una richiesta formale di informazioni all’Aia, firmata dal Ceo del bookie John Whittaker, inerente l’eventuale incompatibilità del ruolo dell’arbitro Gavillucci con il ruolo di bookie.

    L’Aia, però, pur ricevendo la richiesta, non ha mai dato risposta in merito alla questione: una grave mancanza, soprattutto alla luce dello scandalo esploso in questi giorni.

  • Campagnaro dimesso, ma ora rischia imputazione

    Campagnaro dimesso, ma ora rischia imputazione

    Hugo Campagnaro sta bene, e ha lasciato l’ ospedale Centrale di Rio Cuarto a due giorni daall’ incidente autombilistico che lo ha coinvolto insieme ad altre tre persone, che sono decedute.

    Attraverso il sito ufficiale del Napoli, Campagnaro ha voluto ringraziare tutti i tifosi che gli sono stati vicini, e soprattutto i compagni, il Presidente De Laurentiis ed il Mister, che gli hanno manifestato affetto e vicinanza, aiutando con il supporto morale profuso anche i suoi familiari.

    Nonostante il sospiro di sollievo per le sue condizioni nettamente migliorate, però, per il difensore ora c’è un grande macigno che incombe: oltre al peso della morte del suo più caro amico, infatti, dovrà affrontare le conseguenze dell’ accaduto, dal punto di vista penale. Potrebbe, infatti, essere incriminato di omicidio colposo se venisse confermato che il conducente del suv Toyota Hilux coinvolto nello scontro era proprio lui: per questo nei prossimi giorni verranno compiuti i rilievi del caso per verificarlo.

    Lunedì prossimo il magistrato Walter Guzman interrogherà il calciatore, anche per accertarsi dell’ eventuale tasso alcolemico troppo elevato per il calciatore, che avrebbe potuto causare l’ incidente.

    Nel caso affermativo, per Hugo Campagnaro scatterebbe l’ imputazione.

  • Erodiani e Pirani lasciano il carcere. Beretta “più fumo che arrosto”

    Erodiani e Pirani lasciano il carcere. Beretta “più fumo che arrosto”

    Il gip di Cremona ha ieri disposto la scarcerazioni Massimo Erodiani e Marco Pirani dopo undici giorni di carcere e gli interrogatori di routine. Stando alle indiscrezioni che circolano intorno all’intricato scandalo sul calcio scommesse pare che gli inquirenti siano rimasti soddisfatti della collaborazione dei due imputatati, considerati volti principali all’interno dell’organizzazione.

    All’uscita dal carcere braccato dalle telecamere e dai giornalisti si è limitato a dire “Non posso parlare, in carcere non c’ero mai stato ed è stata durissima. Mi sento vittima? Non posso rispondere. Voglio tornare a casa dai miei bimbi, ho tolto ai miei figli 11 giorni della mia vita con loro”. Poche parole anche per Pirani “Mi sento bene e sono abbastanza tranquillo. Dell’inchiesta non posso parlare, vi spiegherò tutto dopo, quando potrò farlo”.

    Dopo esser stato risentito dal gip anche i legali di Paoloni hanno avanzato l’istanza di scarcerazione, queste le parole del suo legale “Non penso che verrà risentito, anche se non credo che il procuratore gli abbia creduto. Io intanto ho presentato l’istanza di scarcerazione. L’ho visto, stava abbastanza bene, era soddisfatto del suo interrogatori. Ho chiesto la scarcerazione perché uno dei motivi della custodia era l’interruzione dei rapporti tra soggetti indagati, ma alcuni sono andati in carcere, altri ai domiciliari, quindi l’interruzione c’è stata. Marco in questo momento è preoccupato per la sua famiglia, vuole tornare a casa dalla sua bambina e da sua moglie, vuole risolvere i problemi che ha creato”..

    Ieri in serata poi è arrivata la replica a Sky del presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta, l’emittente televisa attraverso una lettera dell’amministratore delegato Tom Mockridge aveva minacciato di rinunciare ai diritti tv senza pulizia. Beretta, forse memore di Calciopoli e della sua giustizia sommaria, ha consigliato di non farsi travolgere dalle indiscrezioni “Stiamo attenti a non colpire un patrimonio di grande valore dal punto di vista sportivo, economico e di passione come è il calcio di serie A sulla base di un confuso rumore di fondo molto diverso da fatti e notizie concrete”

  • Sky minaccia la serie A, senza credibilità saltano i diritti tv

    Sky minaccia la serie A, senza credibilità saltano i diritti tv

    Lo scandalo scommesse nel mondo del calcio, oltre ad aver ripercussioni sulle sorti dei campionati, sui soggetti coinvolti e sulla credibilità del calcio stesso, avrà implicazioni anche sull’assegnazione dei diritti televisivi: lo ha annunciato la Tv Sky in un comunicato molto chiaro e diretto, naturalmente finalizzato a tutelare i propri interessi economici. Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia vuole sottolineare proprio l’importanza della gravità dei fatti accorsi, per un’azienda che negli anni ha investito tantissimo in questo sport. Per questo, affinchè il giocattolo – come spesso si dce -“non si rompa”, è assolutamente essenziale una ripulitura di tutto il movimento che restituisca la credibilità ormai offuscata da tante vicende di certo non “edificanti”.

    Secondo l’ad di Sky, è essenziale non rompere quel patto di fiducia che si crea fra chi tifa e chi gioca: se questo accade inevitabilmente si spegne la passione del tifoso, in parallelo alla credibilità di chi va in campo e chi lavora per raccontare tali emozioni – come i giornalisti in tal caso – non può farlo in modo autentico.
    Sky Italia, in un Paese “malato di calcio” ha investito negli anni sull’autenticità di queste emozioni e per questo agirà per preservare gli abbonati stessi, come lo stesso ad ha dichiarato: se il calcio non darà un segnale forte per ripristinare la sua credibilità, l’azienda Sky agirà di conseguenza, rivalendosi sul calcio stesso: il potere contrattuale dell’Azienda, d’altronde non è trascurabile dato che ogni anno i due terzi degli introiti complessivi del calcio provengono proprio dai diritti televisivi che Sky paga alle società.

  • Campagnaro migliora. Presto tornerà a casa

    Campagnaro migliora. Presto tornerà a casa

    dal web
    Migliorano le condizioni del difensore del Napoli Hugo Campagnaro, che è uscito dal reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Central di Rio Quarto. La notizia è stata confermata anche dalla sua società, il Napoli, tramite una dichiarazione dello stesso presidente De Laurentiis, che è rimasto in contatto costante con la moglie del difensore Noelia e con tutti i familiari che in questi giorni sono stati vicini al calciatore. Il difensore era stato coinvolto in un incidente stradale insieme al suo migliore amico, Alvaro Castelli, che è deceduto nell’incidente stesso oltre ad altre due persone, nei pressi di Cordoba: uno scontro frontale dal quale il difensore del Napoli è riuscito a salvarsi la vita soprattutto grazie alla mole della vettura su cui viaggiava, un suv, che ha permesso di attutire il colpo. Ieri è stata comunicata la tragica notizia al difensore da parte del suo medico e Campagnaro naturalmente è rimasto molto provato dalla notizia ricevuta: inevitabile, dato il rapporto fra i due, cresciuti insieme dai tempi dell’infanzia in un piccolo paesino dove tutti si conoscono. Ora, come assicura anche lo zio del difensore, l’unica soluzione per riprendersi psicologicamente è di rituffarsi mentalmente nel mondo del calcio, il suo mondo, tornando al più presto in Italia ed a Napoli e concentrandosi sulla prossima stagione. Tra due o tre giorni Campagnaro dovrebbe tornare a casa perchè è ormai cosciente, anche perchè fortunatamente non ha riportato fratture ma solo alcune contusioni: le ferite più difficili da rimarginare saranno quelle del cuore e dei ricordi, e per quelle avrà bisogno del supporto morale dei suoi cari.

  • Cosimo Caliandro muore in tragico incidente

    Cosimo Caliandro muore in tragico incidente

    Quotidiano.net
    Lutto per il mondo dell’atletica, e dello sport italiano, per la tragica scomparsa di Cosimo Caliandro, mezzo fondista Azzurro pugliese, avvenuta a soli 29 anni. Un incidente stradale la causa del tragico avvenimento, accaduto nel paese dell’atleta, Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi:  Caliandro viaggiava sulla sua motocicletta Yamaha R6 sulla strada statale 167, nei pressi del quartiere dove è nato e cresciuto, quando si è scontrato contro un autoarticolato frenando di colpo e perdendo il controllo della sua moto ma non riuscendo ad evitare la caduta per molti metri sull’asfalto e battendo la testa contro il paraurti del mezzo pesante. Una caduta rovinosa, che gli ha causato la morte sul colpo, per schiacciamento del torace e frattura del collo. Cosimo Caliandro lascia una moglie e due figli: una vita spezzata da un incidente stradale è sempre una tragedia che lascia sgomento e dispiacere, ma nel caso di un giovane atleta è doveroso ricordarne almeno i successi. Uno su tutti, il più importante e di prestigio, la medaglia d’oro agli Europei indoor in Inghilterra, a Birmingham nel 2007, nei 300 metri. Una corsa, la sua, che si è interrotta bruscamente e tragicamente; in questi casi non resta che esprimere il più sentito cordoglio ai familiari, così come si legge in una nota della Fidal: “Ai familiari va il più sentito cordoglio da parte di tutto il mondo dell’atletica italiana”. Nel corso del Meeting Primo Nebiolo, svoltosi ieri sera a Torino, poco dopo la diffusione della tragica notizia, si è osservato un minuto di silenzio in sua memoria.

  • Paoloni “sono un millantatore”

    Paoloni “sono un millantatore”

    Aveva annunciato di voler vuotare il sacco, di voler dire tutto in modo da poter dormire sonni più tranquilli, invece dalle 7 ore davanti agli inquirenti facendo il riassunto Marco Paoloni, il portiere che “drogava” le partite, ha smentito tutto, definendosi un millantatore oltre che uno scommetitore incallito

    campaniasulweb
    Paoloni ha debiti con chiunque dai 110 euro nei confronti di Erodiani, ai 300 da dare al commercialista Manlio Bruni, 120 mila ad una finanziaria e pare avesse debiti anche con gli “zingari” bolognesi. E’ da qui che il portiere di Cremonese e Benevento iniziò a vantare conoscenze importanti, attribuendosi capacità di condizionare l’esito della partita. Lui stesso dice di mentire quando parlava delle conferme di Corvia e De Rossi e dice che la ricetta per il tranquillante usato per drogare i giocatori della Cremonese è un falso per incastrarlo “Vogliono incastrarmi, io non ho fatto niente di niente… Sapevo che si diceva qualcosa nell’ambiente ma non ho fatto nulla per far perdere la mia squadra… Ho un codice io…” “Paoloni è vittima. Vittima del vizio del gioco, perchè scommetteva, ma faceva scommesse legali”. – dice il suo legale – Quanto alle combine “Paoloni faceva solo pronostici. Lui ha sempre parlato di pronostici sulle partite e se è vittima è solo vittima del suo vizio. Non mi risulta nemmeno che abbiano usato il suo nome. Lui ha avuto contatti solo con Erodiani, non ha mai usato proprie conoscenze per truccare i risultati delle partite. Faceva solo pronostici. Inizialmente ha cominciato a giocare, a scommettere, poi si è fatto prendere la mano e ha perso il controllo cadendo nel vizio. Intanto dopo aver concluso la prima fase, il gip di Cremona Guido Salvini ha scarcerato alcune delle persone arrestate nell’ambito della vicenda delle partite truccate. Per Giancarlo Parlato, Francesco Giannone e Giorgio Buffone, dal carcere agli arresti domiciliari. Per il commercialista Manlio Bruni l’obbligo di firma, mentre per Mauro Bressan è stata revocata ogni tipo di custodia cautelare ed è di conseguenza libero. Il gip deciderà sabato sulla richiesta di scarcerazione di Massimo Erodiani e Marco Pirani.