Tag: Cronaca

  • Napoli, tentato furto per la moglie di Fideleff

    Napoli, tentato furto per la moglie di Fideleff

    Sicuri che sia solo una casualità? Le mogli o compagne dei giocatori del Napoli sembrano esser state prese di mira dalla criminalità partenopeo venendo presi di mira e attaccati negli affetti più cari. L’escalation che coinvolge i giocatori del Napoli è partita dal furto in casa Cavani e poi è proseguita con le aggressioni e i furti alla compagne di Aronica, Hamsik e Lavezzi. Questa volta è invece toccato a Barbara, moglie di Inacio Fideleff, che intenta a far compere insieme ad una amica in un centro commerciale di Quarto al ritorno verso la macchina avrebbe trovato l’auto danneggiata, da cui però non è stato portato via niente.

    A riferirlo è Napolicalciolive che svela come l’episodio sia avvenuto martedi mattina giorno in cui si è giocato il recupero di campionato tra Napoli e Juventus. Anche questo non è un caso da sottovalutare visto che anche quello alla moglie di Hamsik e alla compagna di Lavezzi son venuti nelle ore precedenti alle partite contro il Manchester City e l’Atalanta.

    Sopratutto il caso di Yanina Screpante aveva scatenato tantissime polemiche tra Lavezzi e i tifosi per le accuse lanciate dalla modella argentina verso i napoletani e che aveva costretto il sindaco ad intervenire. Anche il patron del Napoli De Laurentiis era intervenuto sulla questione dimostrando comprensione per la Screpante ma anche un monito a non ostentare troppo la ricchezza in un momento di recessione.

    Inacio Fideleff | ©Dino Panato/Getty Images

    Saranno pure scollegati gli episodi, o almeno è cosi che gli inquirenti sembra vogliano trattarli, ma sarebbe opportuno iniziare ad interrogarsi anche alla luce delle pressioni sempre più frequenti del giro di scommesse illecite e clandestine.

  • Intitolato a Simoncelli il Palazzetto dello Sport di Coriano

    Intitolato a Simoncelli il Palazzetto dello Sport di Coriano

    Il consiglio comunale di Coriano ha deciso di intitolare il Palazzetto dello Sport che si trova in via Piane allo sfortunato pilota italiano Marco Simoncelli, scomparso in circostanze tragiche durante il Gran Premio di Sepang in Malesia lo scorso 23 ottobre.

    Marco Simoncelli | © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Il Comune di Coriano è stato così autorizzato a procedere all’esecuzione del fatto in virtù del benestare della Prefettura che ha concesso una deroga alla norma che prevede i 10 anni affinchè si possa dedicare un ricordo ad un luogo o monumento aperto al pubblico. Dunque è stato un iter burocratico a tempo di record se si pensa che la nomina è arrivata dopo solo un mese e una settimana dalla sua scomparsa.
    In questo modo Coriano cercherà di ricordare degnamente la sua memoria. Cosi recita la nota:

    In considerazione della caratura e della notorietà della persona è stata altresì derogata la norma citata nella parte in cui prevede che “nessun monumento, lapide o altro ricordo permanente può essere dedicato in luogo pubblico o aperto al pubblico, a persone che non siano decedute da almeno dieci anni“.

    Ma le opere benefiche in onore di Marco non si fermano qui. Per mantenere viva la memoria di Marco infatti, dopo aver dedicato a SuperSic il circuito di Misano che già mette in bella mostra il suo nome, prossimamente sarà eretto presso la Chiesa di Santa Maria in cui si sono svolti i suoi funerali, un monumento commemorativo che diverrà il punto di riferimento per tutti coloro che vorranno lasciare un fiore o un pensiero.

    L’idea è nata dal fatto che la scalinata che collega la chiesa parrocchiale alla via Garibaldi, luogo in cui dovrebbe sorgere il monumento, è diventata simbolo del suo ricordo in quanto viene ricoperta giornalmente da lettere e omaggi dedicati al campione corianese, i quali testimoniano tutto l’affetto e la solidarietà che i cittadini mostrano alla sua famiglia. “In questo modo Marco rimarrà sempre nella memoria di tutti coloro che lo ricordano come un grande pilota ed una persona straordinaria“.

  • Agroppi torna a casa dopo l’infarto

    Agroppi torna a casa dopo l’infarto

    Aldo Agroppi torna a casa dopo l’infarto subito nelle scorse settimane poco dopo aver partecipato alla trasmissione radiofonica di “Radio Manà Manà Sport” – difendendo il suo amico ed allenatore del Napoli Walter Novellino – un malore che lo aveva costretto ad un ricovero di ben dodici giorni presso l’ospedale di Livorno, dopo aver subito un delicato intervento di angioplastica, durante il quale gli era stato applicato un contropulsatore aortico, e le sue condizioni erano gradualmente migliorate.

    Aldo Agroppi foto dal web

    L’ex calciatore del Torino, ex allenatore, ed attuale opinionista radiofonico e televisivo, 67 anni, dovrà ora subire un percorso di riabilitazione cardiologica presso l’Asl di Livorno, ma già dalla scorsa notte, è tornato nella sua casa di Piombino, a pochi chilometri da Livorno: senz’altro un segnale incoraggiante in vista del completo recupero.

  • Incidente d’auto per la Vezzali, salvata dall’airbag

    Incidente d’auto per la Vezzali, salvata dall’airbag

    Un brutto incidente stradale per la regina del fioretto, Valentina Vezzali, avvenuto alle porte di Norcia mentre stava raggiungendo il ritiro della Nazionale Azzurra con la sua autovettura, una Golf. L’atleta azzurra, infatti, è finita fuori strada andando a sbattere contro un albero per evitare lo scontro con un’altra vettura, una Opel Astra.

    Valentina Vezzali | © Getty Images

    La pluricampionessa del fioretto, dopo l’impatto, è stata subito trasportata d’urgenza in ospedale, a Spoleto, per essere sottoposta agli esami del caso. L’ecografia effettuata all’addome, per verificare lo stato del versamento a seguito del trauma subito, ha evidenziato che in poco tempo il versamento si è riassorbito e che le condizioni complessive della Vezzali sono buone, anche se per tornare in pedana e per valutare i tempi di recupero sarà necessario attendere ancora qualche giorno, così come ha dichiarato il medico federale, Antonio Fiore.

    Per ora, la Vezzali ringrazia i sistemi di sicurezza della sua vettura, dalle cinture di sicurezza all’airbag, senza i quali le conseguenze dell’incidente sarebbero state sicuramente più gravi: in linea con la sua proverbiale grinta e determinazione, comunque, la Vezzali pare già proiettata al suo rientro in pedana: “devo smaltire la paura, ma ho già tanta voglia di tornare subito in pedana“.

    Tutto è bene quel che finisce bene.

  • Aggredita con la moglie di Tabarez: su di lei acido corrosivo

    Aggredita con la moglie di Tabarez: su di lei acido corrosivo

    Un’aggressione dalle modalità agghiacianti e dal motivo, per ora, inspiegabile, subita da Silvia Martinez, moglie di Oscar Tabarez, commissario tecnico della Nazionale Urugayana e vecchia conoscenza del calcio italiano, per le strade del quartiere Carrasco di Montevideo, la capitale uruguayana.

    Paura Tabarez, aggredita la moglie | © Getty Images

    Secondo le prime ricostruzioni, la donna sarebbe stata avvicinata da una motocicletta, ed il conducente avrebbe lanciato nella sua direzione del liquido corrosivo, che ha bruciato parte del corpo e delle braccia della sessantunenne moglie di Tabarez. La donna è stata subito trasportata in ospedale per le prime cure, con la conseguente denuncia di Tabarez circa l’accaduto, ma rimane fitto il mistero del movente della vicenda.

    In realtà, pare che la donna avesse già denunciato da tempo che qualcuno volesse ucciderla: nelle prime ore, alcuni sospetti erano caduti su una ex collaboratrice domestica della famiglia Tabarez, da pochi giorni uscita dal carcere dopo aver scontato una condanna per aver sottratto denaro da una carta di credito intestata alla signora Martinez, per comprare una casa ed alcuni beni, ma il legale dell’ex colf dei Tabarez, però, ha già reso noto che la sua assisitita è totalmente estrenea all’accaduto.

    Quel che, al momento, pare certo è che gli aggressori non avessero l’intento di rapinare la donna, perchè non le è stato sottratto nulla, bensì di sfregiarla, quasi a compiere un vero e proprio atto punitivo.  Gli inquirenti lavorano su più direzioni per capire dar il movente all’aggressione e assicurare quindi il colpevole alla giustizia.

  • Rapina lady Lavezzi: solidarietà del sindaco, stoccatina del presidente

    Rapina lady Lavezzi: solidarietà del sindaco, stoccatina del presidente

    La rapina subita dalla fidanzata del Pocho Lavezzi nella notte fra sabato e domenica, Yanina Screpante, privata del suo prezioso Rolex, con il conseguente sfogo su Twitter in cui la ragazza, scioccata per l’accaduto, definiva Napoli una “città di m…”, ha suscitato molte polemiche nell’ambiente partenopeo, dividendo l’opinione pubblica in due gruppi: gli sdegnati per la frase adoperata imprudentemente dalla ragazza, e coloro che hanno mostrato solidarietà alla ragazza, pur consci del fatto che il problema criminalità non è una prerogativa esclusiva del capoluogo campano, ma una piaga comune alle principali città italiane.

    Di questa opinione è anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che si è dichiarato “dispiaciuto per l’accaduto”, pur consapevole che “il rischio-rapine è un fattore comune ad altre metropoli italiane ed europee, anche se non ha senso che alcuni napoletani si offendano per una frase dettata dalla rabbia di un attimo”.

    Il presidente De Laurentiis, invece, non sembra particolarmente solidale con la ragazza, ponendo la questione sotto un ottica differente. Il produttore, infatti, sostiene che in un clima di recessione non sia consigliabile andare in giro con macchine molto “visibili”, o con costosi orologi, ed, inoltre, il presidente si mostra risentito per lo sfogo della ragazza, puntualizzando che “Napoli è una città meravigliosa ed i napoletani sono persone straordinarie, capaci di una solidarietà unica al mondo”.

    Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli | © Getty Images

    Nonostante il messaggio del presidente, volto a rassicurare l’ambiente, non si può non considerare come, nel giro di pochi mesi, le tre punte di diamante della squadra di Mazzarri siano state prese di mira dalla criminalità, con furti ravvicinati ai danni della villa di Cavani, della moglie (incinta) di Hamsik ed, ora, della fidanzata di Lavezzi.

    Per ora, comunque, la situazione è in via di ricomposizione, con le scuse di Yanina ad napoletani, correggendo il tiro e precisando che “non potrebbe mai sparlare di una città tanto meravigliosa”.

    Il pericolo di un addio a Lavezzi, come pareva nell’immediatezza dell’accaduto, quando la ragazza aveva minacciato di “portarlo via da Napoli”, appare scongiurato, almeno per ora.

  • Calciopoli, il tavolo della pace il 14 dicembre

    Calciopoli, il tavolo della pace il 14 dicembre

    Il presidente del Coni Petrucci è stato di parola trovando una finestra prima della chiusura dell’anno al cosiddetto tavolo della pace che nelle intenzioni dovrebbe chiudere i conti con il tormentoso passato e porre le basi per traghettare il calcio nel nuovo millennio. Il prossimo 14 dicembre dovrebbero sedersi intorno allo stesso tavolo nel palazzo ad H del Foro Italico, il presidente Petrucci a far da cerimoniere insieme al fido Pagnozzi, il presidente della Figc Giancarlo Abete e sicuramente i presidenti di Juventus e Inter Andrea Agnelli e Massimo Moratti. Gli altri invitati al tavolo della pace al momento non è dato saperlo ma con molte probabilità ci saranno Diego Della Valle promotore in estate di un tavolo di confronto e da qualche tempo uno dei principali picconatori contro la beatificazione dell’Inter post Calciopoli. Ci dovrebbe esser quale dirigente importante e carismatico Adriano Galliani mentre gli altri inviti sembrano esser avvolti dal mistero. Agnelli aveva proposto la presenza dell’attuale ministro dello sport Gnudi mentre il presidente della Lega Calcio Beretta si aspetterebbe un invito. E gli altri? I vulcanici Lotito, De Laurentiis o gli innovatori Ghirardi e Mezzaroma accetteranno di starne fuori?

    Il presidente del Coni Gianni Petrucci | ©Getty Images

    Il tavolo della pace, il comunicato ufficiale

    Il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Petrucci, sentito il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Giancarlo Abete, ha fissato per mercoledì 14 dicembre al Coni un incontro per discutere e approfondire le tematiche relative alle vicende del calcio di vertice

    L’ordine del giorno? Si parlerà di Calciopoli?

    Accolto con interesse l’invito di Petrucci il tavolo della pace potrebbe arenarsi sin dall’avvio per le posizioni in netto contrasto tra il patron della Juventus Agnelli, quello dell’Inter Moratti e del presidente della Figc Abete. Il punto di partenza dovrebbe esser quello di dirimere le controversie legate al passato riaprendo il capitolo Calciopoli tirandone le somme definitive alla luce delle sentenze della giustizia sportiva e ordinaria ma tenendo conto anche della relazione presentata dal procuratore Palazzi e del processo a Telecom con le accuse di dossieraggio e spionaggio rivolte all’Inter e a Moratti. Il patron dell’Inter accetterà il confronto su questi termini? Viceversa Agnelli riuscirà a soprassedere dalla sete di vendetta e riabilitazione della sua Juve?

  • Tragedia Gary Speed morto suicida il ct del Galles

    Tragedia Gary Speed morto suicida il ct del Galles

    Anche se ricchi e con una carriera ricca di soddisfazioni e successi i giocatori o chi opera nel mondo del calcio ha a che fare con la depressione da molti definita come il più grande male del nuovo millennio. Aumentano di anno in anno purtroppo i fatti di cronaca che raccontano di tentati suicidi di chi opera nel mondo del calcio, la Bundesliga la scorsa settimana è stata scossa dalla notizia del tentato suicidio di Babak Rafati uno dei migliori arbitri del campionato tedesco salvato per miracolo e adesso in netto miglioramento. Oggi è sotto choc il Galles e tutto il regno unito per il suicidio di Gary Speed ct della Nazionale gallese e uomo simbolo insieme a Ryan Giggs.

    Gary Speed morto ct Galles | ©IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    Gary Speed si è suicidato all’età di 42 anni, impiccandosi in casa, a dare la triste notizia è stata la Federcalcio gallese “La Federazione calcistica del Galles è triste di annunciare la morte del selezionatore della squadra nazionale” mentre la Bbc poi ha ufficializzato l’ipotesi di suicidio.

    Alla guida tecnica del Galles dallo scorso dicembre Gary Speed è stato un uomo simbolo del Leeds ma in generale della Premier League avendo vestito anche le maglie del Newcastle e del Bolton e detenendo il terzo posto tra i giocatori più longevi di sempre del campionato inglese. Il comunicato ufficiale della Polizia è arrivato questa mattina alle 8:08 e annunciando la morte ha confermato le indiscrezioni che parlavano di suicidio.

  • Allarme Napoli, Yanina Screpante rapinata “vi porto via Lavezzi”

    Allarme Napoli, Yanina Screpante rapinata “vi porto via Lavezzi”

    La casa di Cavani, l’agguato a mano armata alla moglie di Hamsik e adesso a Yanina Screpante compagna del Pocho Lavezzi. Tre casi iniziano ad esser un indizio e la società insieme agli inquirenti deve iniziare a cautelarsi per evitare che il bel giocattolo Napoli creato da De Laurentiis rischi di rompersi. E’ infatti ora di iniziare a pensare ad un disegno costruito ad hoc dalla malavita o da chi gestisce le scommesse clandestine per creare il panico all’interno della squadra e romper l’armonia. L’ultimo caso è quello appunto della bellissima Yanina Screpante rapinata del suo orologio a Napoli mentre Lavezzi era a Bergamo per il match tra Atalanta e Napoli.

    Ezequiel Lavezzi | ©Marco Luzzani/Getty Images

    La modella attraverso Twitter ha esposto tutta la sua rabbia e il malcontento attirandosi però la rabbia del popolo napoletano stanco di esser etichettato con stereotipi e luoghi comuni “Dopo dicono che in Argentina c’è insicurezza…Napoli città di merda…mi hanno rubato l’orologio a mano armata!”. LA risposta dei napoletani, riportata da CalcioNapoli24.it, “Poteva succederti ovunque. Modera le parole. Solo a Napoli il tuo fidanzato è un Dio”. Che ha generato un acceso dibattito e la risposta della Screpante “Non mi importa, se mi succede qualcosa, il mio fidanzato se ne va da qua. E io non voglio essere un Dio!”.

    LA modella ha forse parlato in preda alla rabbia e il tentativo di metter a tacere tutto cancellando i due messaggi su Twitter non è servito a placare l’accesa polemica. E’ comprensibile oltretutto lo stato della ragazza e dovranno esser il Napoli e i napoletani a star ancora più vicini ai propri beniamini convincendoli che non esiste una destinazione migliore e più calorosa di quella partenopea. Lavezzi ieri è stato anche al centro di un caso, le tv nel corso della partita davano il Pocho come ammonito per un fallo di su Denis in realtà il giallo non è mai arrivato e Lavezzi sarà in campo per il match contro la Juventus martedi prossimo.

  • Matteo Sereni accusato di abusi sessuali sulla figlia

    Matteo Sereni accusato di abusi sessuali sulla figlia

    L’accusa è di quelle pesanti e per questo deve esser presa con la dovuta cautela, Matteo Sereni portiere di Lazio, Torino e Brescia e adesso svincolato è accusato dalla ex moglie di aver abusato della figlia di 8 anni. I rapporti tra Matteo Sereni e la sue ex moglie sono notoriamente tesi tanto che lo stesso portiere dopo una partita contro il Brescia ebbe un duro sfogo nei confronti della moglie accusandola di impedirgli di vedere i figli.

    Matteo Sereni | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Stando alle indiscrezioni che trapelano tra 15 giorni ci sarà un nuovo incidente probatorio con gli inquirenti che cercheranno di verificare la veridicità dei racconti della piccola oppure è una infelice trovata nella guerra tra marito e moglie dopo un amore finito male. Per completezza d’informazione c’è da dire che una prima perizia ha scagionato Matteo Sereni considerando le accuse mosse dalla moglie Silvia Cantoro infondate.

    La notizia ha comunque destato scalpore tanto da costringere il legale del portiere ad intervenire a tutela dell’immagine del suo assistito “Sono accuse infondate, esiste gia’ la consulenza di un perito d’ufficio che ha escluso ogni tipo di abuso” ha riferito all’Ansa l’avv. Massimo Boggi che ha poi concluso “Ci riserviamo ogni azione a tutela di Sereni”

    Gli inquirenti al momento non escludono nessuna ipotesi tenendo in considerazione anche il tentativo di vendette da parte di Silvia Cantoro nei confronti di Matteo Sereni. I due adesso in guerra un tempo erano affiatatissimi tanto da dividere oltre la vita privata la gestione del lavoro con la Cantoro in persona a fungere da agente procuratore.