Tag: croazia

  • Italia a rischio biscotto, meglio un morto che due feriti

    Italia a rischio biscotto, meglio un morto che due feriti

    Il nemico numero uno degli Azzurri, dopo il pareggio di ieri contro la Croazia, si chiama “Biscotto”. Un deja-vù di otto anni, ritornando all’Europeo 2004, quando la nostra Nazionale era guidata da Trapattoni e venne eliminata dalla competizione nonostante la vittoria contro la Bulgaria nell’ultima giornata, resa vana proprio dal biscotto scandinavo fra Danimarca e Svezia, che pareggiarono per 2 a 2, risultato che – già alla vigilia – si sapeva avrebbe eliminato gli Azzurri.

    Ora la situazione è pressocchè identica, considerando che se Spagna e Croazia dovessero pareggiare per 2 a 2, la Nazionale di Prandelli tornerebbe a casa anche se vincesse contro l’Irlanda, allenata proprio dal Trap. I conti sono presto fatti: Spagna e Croazia andrebbero, infatti, a 5 punti in classifica, così come l’Italia e, data la parità, si guarderebbe la classifica avulsa ed i punti negli scontro diretti (finiti tutti e tre in parità) e poi alla differenza reti (che, in caso di 2 a 2 sarebbe 0 per tutte), e poi, ancora, alle reti segnate negli scontri diretti fra Italia, Spagna e Croazia considerando che l’Italia si troverebbe con 2 gol fatti e 2 subiti, mentre con l’eventuale 2 a 2 la Spagna e la Croazia andrebbero a 3-3, superando, quindi, gli Azzurri.

    Nel caso di un pari per 1 a 1 fra Spagna e Croazia, invece, i calcoli sarebbero ben più complessi, poichè, a parità di punti e reti negli scontri diretti, si guarderebbe alla differenza reti generale, che vedrebbe la Spagna a +4, la Croazia a +2, mentre l’Italia (attualmente a 0) dovrebbe vincere con tre gol di scarto o con due, ma da 4 a 2 in su. Se, invece, l’Italia vincesse per 3 a 1 la situazione sarebbe in totale parità e, dunque, si ricorrebbe ai coefficienti calcolati sul rendimento di Italia e Croazia dagli Europei 2008, ai Mondiali 2010 alle qualificazioni Euro 2012: si qualificherebbe la Croazia, grazie al suo coefficiente 2,23 superiore rispetto a quello Azzurro, pari a 2,20.

    Calcoli a parte, l’aspetto più singolare di questa situazione è proprio lo spettro del “biscotto”, che piomba sugli Azzurri e sul calcio italiano proprio in prossimità dello scandalo scommessopoli e delle combine emerse. Un modo per ricordarci che l’onestà e la sportività non devono mai esser viste come un optional, perchè “la ruota gira” ed, ora, ci troviamo a sperare nella correttezza degli altri, con l’ansia di chi, conoscendo tali meccanismi distorsivi, teme che possano essere messi in atto. Sarebbe una beffa, soprattutto per Gigi Buffon, che dopo aver sostenuto “meglio due feriti che un morto” – riferendosi a situazioni “fisiologiche” nel calcio – nel post-partita di ieri si è detto sicuro della sportività degli Spagnoli che, se giocassero al massimo delle loro potenzialità, non dovrebbero temere la Croazia che, gol del pari a parte, ieri contro gli Azzurri non ha costruito particolari pericoli.

    Gianluigi Buffon | © Jamie Mc Donald/Getty Images

    Ora, dunque, il capitano Azzurro preferirebbe “un morto” fra Spagna e Croazia piuttosto che due feriti, una situazione che, con la contestuale vittoria italiana, ci promuoverebbe ai quarti.

    Buffon mostra sicurezza in tal senso e motiva così la sua impressione: “Se Spagna e Croazia fanno 2 a 2 ride tutto il mondo, e io non credo a questa possibilità perchè la Spagna è campione d’Europa e del Mondo ed i suoi campioni non vorranno essere ricordati per una cosa del genere, al contrario di Svezia e Danimarca che erano due squadre mediocri, con l’unico obiettivo di passare il turno”.

    Impressioni cui fa eco il ct spagnolo Del Bosque, che promette sportività da parte delle Furie Rosse che giocheranno per vincere contro la Croazia. Agli Azzurri, dunque, non resta che pensare alla partita contro l’Irlanda di Trapattoni, con l’imperativo della vittoria, puntando a dare il massimo ed evitando imbarazzanti cali fisici nella ripresa, onorando la promessa fatta da capitan-Buffon ad un bambino di Mirandola: “faremo il possibile per rendervi orgogliosi di noi”.

  • Italia-Croazia 1-1, Pirlo non basta la qualificazione si complica

    Italia-Croazia 1-1, Pirlo non basta la qualificazione si complica

    Al Municipal Stadium di Poznan buona prova a metà per la Nazionale di Cesare Prandelli che, dopo il pareggio del match contro la Spagna, inciampa in un altro pareggio contro la Croazia fermandosi quindi a quota 2 punti in classifica. Italia-Croazia termina 1-1, risultato che non giova agli azzurri di Prandelli che erano alla ricerca della vittoria. La prima rete è quella dell’Italia che, con un magnifico calcio di punizione di Andrea Pirlo nel primo tempo, porta in vantaggio al 39′ gli azzurri. La rete del pareggio arriva al 72′ con Mandzukic che tutto solo davanti alla porta, si trova a distanza ravvicinata con Buffon, stoppa il pallone ed insacca la rete sul primo palo.

    LA PARTITA: Il ct italiano Cesare Prandelli decide di confermare l’undici iniziale contro la Spagna dando quindi un ulteriore possibilità a Balotelli che, in coppia con Cassano, va a formare la fase offensiva azzurra. Scelta fisica e tattica dunque quella per l’Italia che, di fronte ai fisici possenti dei croati, sceglie il gioco di velocità. Stessa formazione anche per la Croazia di Bilic che, dopo aver vinto con un netto 1-3 contro l’Irlanda, rimanda in campo la squadra vincente.

    Si apre con i fischi dei tifosi croati sull’inno italiano il match tra Italia-Croazia preannunciando una partita calda e grintosa. Gli azzurri si rivelano infatti essere scesi in campo con la giusta determinazione e nei primi 20′ di gioco sono tante le occasioni buone create dall’Italia nell’area croata ma gli azzurri peccano di mancanza di coraggio nei momenti cruciali. Da qui in poi la Croazia guadagna metri e possesso palla, facendo soprattutto molta pressione su Balotelli e Pirlo, punti forti dell’Italia. Torna ad alzare il rimo nei minuti finali del primo tempo l’Italia e, con Cassano che verticalizza per Marchisio, gli azzurri sfiorano la rete impegnando due volte Pletikosa senza riuscire però a superarlo. Gli azzurri continuano ad impegnare la difesa croata ed è proprio Pirlo che al 39′ mette a segno su calcio di punizione procurato da Balotelli una rete meravigliosa, la decima in maglia azzurra, che porta in vantaggio l’Italia.

    Italia-Croazia ©Christof Koepsel/Getty Images

    Tra il primo ed il secondo tempo l’unico cambio effettuato è quello che effettua Buffon con le sue scarpe; i due ct decidono infatti di riprendere il match con le stesse formazioni. Alcune palle buone da entrambe le parti caratterizzano la ripresa ma l’Italia non riesce ad insaccare la palla del raddoppio e dall’altra la Croazia non trova la via della rete per il pareggio. Prandelli decide quindi di inserire Montolivo al posto di Thiago Motta e Bilic opta per l’inserimento di Pranjic al posto di Perisic.

    Il ct azzurro decide di effettuare quindi lo stesso cambio fatto nell’incontro con la Spagna:  fuori quindi Balotelli e dentro Di Natale. E arriva proprio pochi secondi dopo questo cambio il pareggio della Croazia con Mandzukic che solo in area stoppa la palla e insacca la rete superando il vicinissimo Buffon. Ancora una volta quindi l’Italia si è fatta rimontare dopo essersi portata in vantaggio come nel match contro la Spagna. Nel terzo ed ultimo cambio Prandelli decide di inserire il piccolo Giovinco al posto di Cassano, oggi decisamente sottotono. Nei minuti finali l’Italia cerca di creare qualche occasione per andare a rete, ma i 5′ di recupero non bastano agli azzurri per segnare ed il match si conclude con l’ennesimo pareggio per i ragazzi di Prandelli.

    PAGELLE ITALIA-CROAZIA

    ITALIA (3-5-2): Buffon 6 Bonucci 6, De Rossi 6, Chiellini 5, Maggio 5.5, Marchisio 6.5, Pirlo 7, Thiago Motta 5.5 (17 st Montolivo 5.5), Giaccherini 5, Balotelli 6 (23′ st Di Natale 5.5), Cassano 5 (37′ st Giovinco). All. Prandelli 5.5

    CROAZIA (4-3-1-2): Pletikosa 6, Srna 6, Corluka 5.5, Schildenfeld 5, Strinic 6.5, Rakitic 7, Vukojevic 5.5, Perisic 5 (22′ st Pranjic 6), Modric 6.5, Jelavic 5 (37′ Eduardo) Mandzukic 6.5 (48′ st Kranjcar). All.: Bilic 6

    CLASSIFICA GIRONE C

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO ITALIA-CROAZIA 1-1

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  • Italia-Croazia, Prandelli sceglie Balotelli

    Italia-Croazia, Prandelli sceglie Balotelli

    Stasera alle ore 18:00 si aprirà la seconda giornata di gare per il Girone C: a Poznan, e precisamente al Municipal Stadium, saranno proprio gli azzurri di Prandelli a scendere in campo nel duro match dove dovranno affrontare la Croazia. I match della giornata saranno infatti Italia-Croazia e Irlanda-Spagna, squadre inserite nel girone C per questa prima fase.

    Dopo Italia-Spagna, finita con un pareggio sorprendente per gli azzurri, i ragazzi di Prandelli scenderanno in campo contro i croati per una partita quasi decisiva per il passaggio del turno; la parola chiave di questo match è infatti “vittoria” in quanto la formazione croata si trova per ora in testa alla classifica grazie alla vittoria sull’Irlanda di Trapattoni. Il pareggio non basterebbe infatti all’Italia che potrebbe così trovarsi di fronte al famoso “biscotto” dove nell’ultimo match in programma nella fase a gironi, la Spagna e la Croazia potrebbero accontentarsi del pareggio, tagliando così fuori gli azzurri dal passaggio al prossimo turno.

    Dovrà essere quindi la miglior Italia di sempre quella a scendere in campo oggi: Prandelli sembra aver scelto nuovamente Balotelli per fare da coppia con Cassano nell’attacco azzurro; il ct è più propenso a dare un’ulteriore possibilità al “talento senza testa” che nel match contro la Spagna si era presentato troppo nervoso e aveva sprecato un’occasione d’oro quando, solo davanti a Casillas, si è fatto raggiungere da Ramos.

    De Rossi-Buffon-Di Natale © AFP PHOTO / CHRISTOF STACHE / Getty Images

    Ma a mettere in dubbio il ct dell’Italia è Totò di Natale che nel match contro la Spagna appena è stato inserito al posto di Balotelli ha portato in vantaggio gli azzurri; Prandelli si trova dunque davanti a un bivio dove dovrà scegliere se inserire Super Mario o Totò. Uno giovane e impulsivo, l’altro esperto e paziente: sono queste le caratteristiche che etichettano i due giocatori azzurri. Forse il ct Prandelli cercherà di dare un’altra possibilità a Balotelli per non scaricare mentalmente il giovane talento e soprattutto perchè sa che Di Natale, come ha fatto la scorsa partita, è in grado di entrare perfettamente nell’incontro e dare il suo contributo anche partendo dalla panchina.

    Quasi nessun dubbio invece sull’undici titolare per il ct della Croazia Bilic: saranno infatti gli stessi della partita contro l’Irlanda a scendere in campo contro l’Italia; unica possibilità di variazione l’inserimento di un uomo in più al centrocampo per contrastare l’ottima cinquina azzurra composta da Maggio, Thiago Motta, Pirlo, Marchisio e Giaccherini.

    Le due squadre si ricorderanno sicuramente l’incontro disputato nel mondiale nippocoreano del 2002 dove nella seconda gara come oggi, fu proprio la Croazia a superare l’Italia di Trapattoni con un 2-1. Oggi, i protagonisti sono diversi e anche l’arbitro, il quale annullò ben due reti agli azzurri; a dirigere l’incontro di oggi sarà infatti l’inglese Webb.

    Ma la seconda gara della fase a gironi è quasi un tabù per l’Italia: in Portogallo nell’Europeo disputato nel 2004 Ibrahimovic fece gol di tacco e la Svezia di fatto estromise così gli azzurri. Una brutta partita successe anche due anni dopo, in Germania, nel Mondiale del 2006, dove alla seconda gara l’Italia pareggiò con gli Usa e perse De Rossi per quattro giornate per la gomitata a McBride.

    Nel 2008 fu Buffon a salvare gli azzurri dall’ennesima sconfitta all’Europeo in Austria finendo con un pareggio il match con la Romania. Ed il top del top si manifestò due anni fa, nel Mondiale in Sudafrica dove, pareggiando con la Nuova Zelanda e perdendo con la Slovacchia fummo eliminati dal torneo.
    Sicuramente Prandelli si ricorderà di tutti questi avvenimenti e oggi vorrà sfatare il tabù della seconda gara, superando la Croazia e preparando i suoi ad un match tosto dove i croati non concederanno nulla agli azzurri.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    ITALIA (3-5-2): Buffon, Bonucci, De Rossi, Chiellini; Maggio, Marchisio, Pirlo, Thiago Motta, Giaccherini; Cassano, Balotelli. A disposizione: De Sanctis, Sirigu, Ogbonna, Abate, Balzaretti, Montolivo, Nocerino, Diamanti, Di Natale, Giovinco, Borini. Ct: Cesare Prandelli.

    CROAZIA (4-4-2): Pletikosa, Srna, Corluka, Schindelfeld, Strinic; Rakitic, Modric, Vukojevic, Perisic; Eduardo, Mandzukic. A disposizione: Kelava, Subasic, Simunic, Buljat, Pranjic, Badelj, Dujmovic, Kranjcar, Vida, Jelavic, Vrsalijko, Kalinic. Ct: Slaven Bilic.

    SPECIALE EURO 2012

  • Euro 2012 Italia Croazia ecco come evitare “il biscotto”

    Euro 2012 Italia Croazia ecco come evitare “il biscotto”

    A 8 anni di distanza dall’Europeo di Portogallo si torna a sentire l’odore del “biscotto” tra gli Azzurri. Allora furono Danimarca e Svezia che, pareggiando per 2-2, estromisero l’Italia dalla fase a gironi nonostante l’arrivo a pari punti. Stavolta a far paura sono Spagna e Croazia le quali, complice lo scontro diretto in programma nell’ultimo turno, potrebbero tranquillamente tagliare fuori l’Italia da Euro 2012 in caso di arrivo a pari punti. Ovviamente si tratta di semplici ipotesi fatte alla vigilia del secondo turno, quando ancora l’Italia deve affrontare i croati. L’obiettivo è quello di evitare che il destino della squadra di Prandelli dipende dagli altri, ma c’è un solo modo per farlo, battere la Croazia. E vi spieghiamo il perché.

    E’ vero che nel calcio può succedere tutto e il contrario di tutto, ma diamo per scontata la vittoria della Spagna contro l’Irlanda. In tal caso gli iberici salirebbero a quota 4. Nel caso di pareggio tra Italia e Croazia la formazione di Bilić agguanterebbe le Furie Rosse a 4, con l’Italia ferma cosi a 2. Una situazione che potrebbe cosi, ragionevolmente, vedere tutte e tre le squadre appaiate a quota 5 nell’ultimo turno in caso di vittoria dell’Italia sull’Irlanda e di pari tra Spagna e Croazia. In questo caso il regolamento, stranamente lasciato uguale a 8 anni fa anche per Euro 2012, prevede che se due o tre squadre arrivano a pari punti si tenga conto, nell’ordine, del maggior numero di punti realizzati negli scontri diretti (e sarebbero uguali), nella miglior differenza reti negli scontri diretti (anche questa uguale) e del maggior numero di gol fatti negli scontri diretti. E qui ruota tutta la questione.

    Jon Dahl Tomasson sigla il 2-2 in Danimarca-Svezia © Alex Livesey/Getty Images

    Considerato che Italia-Spagna già si è giocata ed è finita 1-1, nel caso di parità tra gli Azzurri e la Croazia, il biscotto Spagna Croazia potrebbe essere facilmente servito. Basterà infatti che la squadra di Del Bosque e quella di Bilić pareggino (dal 2-2 in su) in modo da portare il numero di gol fatti negli scontri diretti in numero superiore rispetto a quelli fatti dall’Italia e il gioco è fatto. A questo punto, per evitare il biscotto due sono le strade: vincere contro la Croazia ipotecando cosi la qualificazione oppure, in caso di pareggio, sperare che l’onestà prevalga nell’ultimo turno. Ma in quel caso il Pan di Spagna potrebbe risultarci molto indigesto.

    SPECIALE EURO 2012

  • Verso Italia-Croazia, Prandelli “è decisiva”. Fiducia a Balotelli?

    Verso Italia-Croazia, Prandelli “è decisiva”. Fiducia a Balotelli?

    Dopo la buona prova contro la Spagna, che ha portato agli Azzurri morale, qualche elogio ed un punto in classifica nel girone C, è tempo di focalizzare l’attenzione sul prossimo impegno, in programma Giovedì contro la Croazia: un match tutt’altro che semplice, considerando che i croati sono attualmente in testa al girone dopo aver strapazzato l’Irlanda di Trapattoni e che, proprio nella gara d’esordio, hanno mostrato buone capacità di gioco.

    Gli Azzurri, dunque, dovranno mostrarsi al meglio delle proprie capacità, sia in termini di concentrazione che di gioco, per superare l’ostacolo e proiettarsi con fiducia verso il proseguio del cammino europeo: non sarà semplice e, per questo, il ct nelle ultime ore sta “mescolando le carte” proprio per non dar punti di riferimento agli avversari, programmando per la giornata odierna un allenamento a porte chiuse in mattinata ed alle 17 seduta aperta ai giornalisti solo per la prima mezz’ora, mentre in seguito il lavoro tattico verrà blindato. Accorgimenti mirati anche a tenere alta l’attenzione del gruppo, perchè – nonostante il buon esordio – nulla ancora è stato fatto.

    Il ct sembra essere intenzionato a confermare buona parte dell’ Italia che ha ben giocato contro le Furie Rosse domenica scorsa, ma qualche cambio non è da escludere, come lo stesso Prandelli ha dichiarato: “Guarderemo con attenzione la Croazia, la conosciamo ma nell’ultima gara hanno cambiato qualcosa, li seguiremo con attenzione per decidere. L’idea è di non cambiare tanto per dare una continuità”. La forza dell’avversario, però, è un fattore che per il mister non dev’essere affatto sottovalutato, anche perchè, secondo il ct, la Croazia potrebbe presentare dei pericoli ancora maggiori rispetto alla Spagna, soprattutto a causa della sua imprevedibilità di gioco “per questo dobbiamo arrivare ancora più preparati”.

    Cesare Prandelli | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    In termini di uomini in campo, potrebbe esserci un avvicendamento dal primo minuto fra Balotelli e Di Natale, considerando che Totò ha avuto un impatto eccellente sulla gara, segnando il gol del vantaggio:“in questo momento non lo so, non ho pensato a questo: devo cercare di capire chi ha speso di più. Ovviamente loro due non hanno speso molto, perché si sono divisi la partita”. 

    Il cambio, però, non sarebbe condizionato dall’errore di Mario nel match contro la Spagna quando, solo di fronte a Casillas, si è fatto recuperare da Sergio Ramos, anche se – secondo il ct – Mario Balotelli potrebbe accusare un po’ di pressione e di responsabilità di troppo: “Per la prima volta deve forse dimostrare a tutti quella potenzialità che tutti gli riconoscono e magari un po’ più di responsabilità se la sente”, anche se quell’errore potrebbe essere anche un stimolo importante a far bene quando verrà richiamato in causa, pensando a costruirsi nuovamente un’occasione del genere “per potersi trovare di nuovo nella stessa situazione e fare la scelta giusta”.

    In fase difensiva, poi, il mister si dichiara soddisfatto della retroguardia, compreso il centrale “adattato” De Rossi, che ha mostrato uno straordinario spirito di abnegazione, oltre che precisione negli interventi, anche se l’ingresso in campo di Torres nel secondo tempo aveva messo in maggiore difficoltà il nostro reparto arretrato. In tal senso, Daniele De Rossi può migliorare ancora in quel ruolo (giocando sempre nel reparto a tre o a cinque) se riuscisse a dare maggiori riferimenti, avanzando e cercando di fare le due fasi, perchè “ha le doti fisiche per farlo, perchè ha la resistenza del centrocampista”.

    La gara di giovedì, dunque, potrà fornire una controprova importante sulle reali potenzialità della nostra Nazionale, che si misurerà proprio sul terreno ostico del secondo match del girone che, durante i tornei brevi, può presentare qualche insidia in più sul piano della tenuta atletica. Domani gli Azzurri lasceranno Cracovia e partiranno per Poznan e, nel pomeriggio, sosterranno la rifinitura allo stadio dove scenderanno in campo giovedì alle 18.

  • Irlanda-Croazia 1-3, brutto esordio per Trap

    Irlanda-Croazia 1-3, brutto esordio per Trap

    Nel girone C degli Europei 2012, dopo il pareggio per 1 a 1 tra Italia e Spagna maturato nel pomeriggio, Irlanda-Croazia, gara delle 20.45, si preannunciava come un’occasione importante al fine di conquistare punti preziosi nell’impegno, sulla carta, più abbordabile rispetto alle prossime contro gli Azzurri e le Furie Rosse.

    Teatro del match è lo stadio di Poznan, dove il 73 enne Giovanni Trapattoni da Cusano Milanino compie il suo esordio in questo Europeo alla guida dell’Irlanda, che si è affacciata alla fase finale della competizione continentale per la seconda volta, dopo il debutto nel lontano 1988. Di fronte, la Croazia di mister Bilic, di maggiore esperienza in tal senso, alla luce delle sue precedenti tre presenze europee.

    Per le due formazioni outsider del girone C, dunque, il match d’esordio assume una connotazione realmente importante, un’occasione unica per incamerare punti preziosi nell’economia di un girone tanto complesso: si sono, pertanto, approcciate alla gara con uno schieramento speculare, il classico 4-4-2 tanto caro al Trap.

    Gli equilibri della gara, però, si rompono appena dopo 4 minuti dal fischio d’inizio, con il gol che porta in vantaggio la Croazia firmato di testa da Mandzukic, attaccante del Wolfsburg, raccogliendo un cross di Srna impennatosi al centro dell’area di rigore dopo una deviazione della difesa irlandese: 1 a 0 per la Croazia.

    La gara inizia, così, con il giusto piglio per i croati, che provano a spingere nei minuti iniziali, per sfruttare l’effetto sorpresa: l’Irlanda del Trap, però, riesce a ricompattarsi e, nonostante la pioggia copiosa che cade sul campo da gioco, al 19′ trova il gol del pareggio: punizione pennellata da Mc Geady, errore della difesa croata con Corluka che si lascia sfuggire St Ledger, libero di deviare in rete e di realizzare l’ 1 a 1 che riporta la gara in equilibrio.

    Un minuto dopo, però, è già in agguato la Croazia, con Jelavic libero in area fermato da un provvidenziale intervento difensivo di Dunne; al 36′ grande giocata di Jelavic che regala un assist-sombrero per Perisic, che sfodera un bel destro al volo impensierendo il portiere irlandese. Al 44′ la giornata di grande ispirazione di Jelavic si concretizza con il gol del 2 a 1 per la Croazia, realizzato da vero rapinatore d’area, approfittando di un errore difensivo di Ward, e superando in pallonetto il portiere Given impreciso.

    Dopo l’intervallo, le due formazioni rientrano con gli stessi uomini sul terreno di gioco, anche se probabilmente l’Irlanda del Trap avrebbe avuto bisogno di qualche correttivo per “registrare” meglio alcuni meccanismi che, nella prima frazione, erano apparsi poco oliati: dopo soli tre minuti dall’inizio della ripresa la Croazia mostra un’azione da manuale, con iniziativa sulla fascia sinistra di Perisic che crossa per Mandzukic, che firma di testa la sua personale doppietta ed il gol del 3 a 1: nell’azione del gol la palla colpisce prima il palo e, poi, il portiere Given prima di terminare in rete ma il gol è, comunque, da attribuire al calciatore croato perchè, anche senza il rimbalzo su Given sarebbe entrata in gol.

    Giovanni Trapattoni | © DANIEL MIHAILESCU/AFP/GettyImages

    Dopo il terzo gol subito, l’Irlanda esce definitivamente di scena, rischiando di incassare anche un passivo più pesante, soprattutto quando, al minuto 77, Rakitic sfiora il secondo palo d’interno destro: i minuti finali vengono, così, contraddistinti dalla Croazia che amministra il rassicurante vantaggio e la squadra del Trap che si mostra ancora più confusa e incapace di alcun tipo di reazione.

    La gara termina, così, con la vittoria della Croazia con il definitivo punteggio di 3 a 1, che le regala i tre punti ed il primo posto nel girone C, davanti ad Italia e Spagna a quota uno; fanalino di coda, l’Eire a zero punti, con la necessità di analizzare al più presto le criticità di tale prestazione all’insegna di un preoccupante appannamento e di una carenza di idee di gioco: il prossimo impegno del Trap (che perde l’imbattibilità dopo 14 gare) sarà ancora più ostico contro la Spagna, mentre la Croazia – apparsa realmente in gran forma – sarà la prossima avversaria degli Azzurri di Prandelli, giovedì prossimo: una partita che si preannuncia per nulla semplice.

    Pagelle Irlanda – Croazia:

    Irlanda: Given 4.5 Uno dei peggiori dei suoi, molto lontano dai suoi standard del passato, non riesce a dare sicurezza alla sua retroguardia ed, anzi, entra goffamente nell’azione del terzo gol firmato dalla Croazia.

    Croazia: Mandzukic 7.5 Autore di una doppietta, sempre in agguato: una spina nel fianco per la traballante difesa irlandese, grande lottatore

    Jelavic 7 Giocate di pregiata fattura, un gol e assist: ottimo esordio per uno degli uomini più attenzionati di questo Europeo, di cui si candida a divenire “rivelazione”

    Rakitic 6.5 Bella prova, fatta di buone iniziative e suggerimenti preziosi: sfiora il gol del potenziale 4 a 1 con un bel tiro a giro.

    CLASSIFICA GIRONE C

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO IRLANDA-CROAZIA 1-3

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  • Irlanda – Croazia, una lotta per il primato

    Irlanda – Croazia, una lotta per il primato

    Giornata di esordi italiani ad Euro 2012, oltre agli azzurri di Prandelli anche un vecchio guru del calcio di casa nostra disputerà la sua prima gara nella competizione continentale, stiamo ovviamente parlando di Giovanni Trapattoni, che alla guida dell’Irlanda affronterà alle 20.45 la Croazia.

    La vigilia di “Mister Calcio” come l’ha definito Bilic, allenatore della Croazia, riferendosi al nostro Trap, non è stata delle più serene, le critiche per alcune scelte tecniche non sono state digerite dall’ex allenatore di Inter e Juve, che in conferenza stampa ha regalato come al solito dell’ottimo materiale per tutte le tv del globo calcistico. Il modulo che adotterà sarà sicuramente un 4-4-2 molto coperto, con Given tra i pali, che si temeva dovesse saltare la gara per infortunio,  che avrà davanti una difesa a quattro in linea, composta dall’ex United O’Shea e Ward sugli esterni, St.Ledger e Dunne in mezzo. Centrocampo con le due ali pure ed intercambiabili l’ex Chelsea Duff e McGeady, mentre al centro agiranno Whelan ed Andrews. In attacco Doyle attaccante del Wolverhampton affiancherà il capitano Robbie Keane.

    Giovanni Trapattoni| © Handout/UEFA via Getty Images

    L’allenatore italiano in una recente intervista ha lasciato intendere che nulla è impossibile anche per la giovane Irlanda, poco avvezza alle competizioni europee, mancava dalla competizione dal 1988, ma che in un girone dove a farla da padrone dovrebbero essere Italia e Spagna, potrebbe rivelarsi come una lieta sorpresa.

     

    Dal canto suo la Croazia di Bilic sa di avere i favori del pronostico e dopo il pareggio delle due grandi nel pomeriggio vorrebbe approfittarne per portarsi in vetta alla classifica del girone. Anche in casa croata la situazione non è delle più rosee, l’attuale allenatore lascerà alla fine dell’avventura europea e ha perso alla vigilia tre elementi di spicco della propria formazione, su tutti Olic, che ha dato forfait proprio nell’ultima amichevole prima dell’inizio del torneo.
    La formazione scelta dal tecnico è speculare a quella dell’Irlanda, con un classico 4-4-2 dotato però di una maggiore qualità. In porta il portiere Pletikosa, con gli esperti Srna e Strinic a giostrare sulle fasce, Corluka-Schildenfeld coppia centrale che completa la linea a quattro di difesa. Il centrocampo è sicuramente il punto di maggior qualità della squadra balcanica, con Lucas Modric stella della squadra che agirà al centro affiancato da Vukojevic. Mentre Rakitic e Ivan Perisic del Dortmund ad agire sugli out. In attacco coppia gol formata da due cannonieri rispettivamente di Wolfsburg ed Everton, Mandzukic e Jelavic.

     

    Irlanda (4-4-2): Given; O’Shea, St Ledger, Dunne, Ward; McGeady, Whelan, Andrews, Duff; Keane, Doyle. All. Trapattoni

    A disp: Westwood, Forde, McShane, Kelly, O’Dea, Gibson, Hunt, Green, Walters, McClean, Long, Cox.

    Croazia (4-4-2): Pletikosa, Srna, Corluka, Schildenfeld, Strinic; Rakitic, Vukojevic, Modric, Perisic; Mandzukic, Jelavic. All. Bilic

    A disp: Kelava, Subasic, Simunic, Buljat, Pranjic, Vida, Badelj, Vrsalijko, Dujmovic, Kranjcar, Kalinic, Eduardo

  • Euro 2012 Gruppo C: Italia, Spagna e lo spauracchio Trap

    Euro 2012 Gruppo C: Italia, Spagna e lo spauracchio Trap

    Siamo arrivati oggi al Gruppo C, quello della nostra Nazionale. Gli azzurri dovranno affrontare Spagna, Irlanda e Croazia. Sulla carta la qualificazione dovrebbe essere abbastanza agevole per gli azzurri, con Irlanda e Croazia che sembrano non poter impensiere più di tanto gli uomini di Cesare Prandelli. Ma come ci insegna il vecchio Trap, non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. E allora guardiamo cosa ci propone il sacco del girone C.

    LA STORIA – Pare quasi un paradosso come questo girone sia il secondo meno titolato di questi Europei, se prendiamo esclusivamente la rassegna continentale. Tre titoli, di Italia e Spagna. Gli azzurri trovarono il loro trionfo nel lontano ’68, mentre la Roja, dopo il successo nella seconda edizione del ’64 giocata in casa, dovette aspettare altri 54 anni prima di tornare a vincere nel 2008. Rimangono le briciole invece alle restanti due Nazionali. Per l’Irlanda quella di quest’anno è la seconda partecipazione ad una fase finale, dopo la sfortunata esperienza dell’88 che li vide uscire durante la fase a gironi superata da Russia e Olanda. La Croazia invece è una Nazionale relativamente giovane, nata nei primi anni ’90 e capace di togliersi già alcune belle soddisfazioni, non ultima la qualificazione ai quarti nella scorsa edizione, dove poi venne battuta dalla Turchia ai tempi supplementari.

    SPAGNA

    Spagna © Jasper Juinen/Getty Images

    L’ASSENZA – Apparentemente è la Nazionale da battere, vuoi perché sono i campioni in carica d’Europa e del Mondo, vuoi perché è espressione del calcio tanto spettacolare quanto vincente messo in mostra dal Barcellona negli ultimi anni, e poi perché l’esperienza acquisita a livello di club e internazionale è qualcosa di non paragonabile con gli altri calciatori presenti in Ucraina e Polonia. C’è un però, le assenze. Mancheranno infatti due giocatori fondamentali per la Roja, due blaugrana doc, entrambi per infortunio. Da una parte Carles Pujol, capitano e leader carismatico della selezione iberica e David Villa, bomber di razza delle Furie Rosse, che ancora non ha recuperato dal terribile infortunio alla tibia patito durante il Mondiale per Club di quest’anno in semifinale. Assenze pesanti, che forse stanno passando fin troppo in secondo piano. In ogni caso la rosa delle Furie Rosse resta altamente competitiva. Il reparto di difesa è costituito in gran parte dal blocco Real, con Casillas tra i pali più Arbeloa, Sergio Ramos e Albiol tra i sette difensori convocati dal ct Del Bosque, fra cui figura anche la sorpresa Juanfran dell’Atletico Madrid, senza dimenticare il totem Pique, che per la verità non ha poi convinto più di tanto questa stagione. A centrocampo si commenta da se l’onnipresenza del Barcellona, con Iniesta, Xavi, Fabregas e Busquets alfieri della metà campo spagnolo, con il solo Xabi Alonso a spezzare l’egemonia blaugrana. Con ogni probabilità sarà Torres al centro del 4-3-3, con il Blues preferito a chi come Fernando Llorente ha scritto pagine storiche per l’Athletic Bilbao di Bielsa. Nel 4-3-3 della Roja dovrebbe poi trovare un posto da titolare nella corsia di destra Mata, compagno di squadra del Nino nel Chelsea, senza dimenticare però che in panchina figura un certo Pedro, il quale però potrebbe essere tenuto a riposo per entrare poi in partita in corso, avendo già dato ampia dimostrazione di come possa essere decisivo anche entrando dalla panchina. Se la Spagna riuscirà a dare velocità alla sua manovra, senza cadere nell’errore di specchiarsi, allora difficilmente potrà avere rivali. Da non sottovalutare però un aspetto fondamentale, ovvero quello delle motivazioni. Dopo aver vinto tutto quanto negli ultimi 4 anni, i calciatori della Roja avranno quell’umiltà e quella determinazione di centrare un nuovo storico traguardo? Il punto interrogativo è questo, la risposta ci verrà data durante gli Europei.

    ITALIA

    Cassano e Balotelli © Gabriele Maltinti/Getty Images

    PROMESSA – La Nazionale azzurra non parte di certo con i favori del pronostico, anche se le semifinali del torneo dovrebbero essere un obiettivo abbastanza realistico a cui poter puntare, per poi sognare anche una finale e perché no, una nuova finale dopo quella del Mondiale 2006 ed Euro 2000. Il ct Prandelli ha varato una linea verde che tanto si dissocia da quel passato recente che, nonostante le valanghe di critiche, è riuscito a consegnarci una Coppa del Mondo dopo un quarto di secolo. Dei protagonisti di Berlino sono rimasti soltanto Pirlo e Buffon, con De Rossi e Chiellini più maturi rispetto a sei anni fa. Per gli Europei il commissario tecnico ha deciso di affidarsi al blocco della Juventus campione d’Italia, e non è da escludere che decida di adottarne anche il modulo (3-5-2), schierando i tre bianconeri Barzagli, Chiellini e Bonucci, con quest’ultimo anello debole (attenzione però anche alla possibile sorpresa Ogbonna). Sugli esterni dovrebbe essere certa la presenza di Maggio e Balzaretti, dopo che Criscito è rimasto in Italia per le note vicende del calcioscommesse. Entrambi hanno gamba e forza per spingersi in avanti, e se per Maggio l’esperienza di quest’anno in Coppa Campioni con la maglia del Napoli può essere salutata come acqua nel deserto, la stessa cosa non si può dire per il terzino rosanero, che in Nazionale ha all’attivo 8 presenze soltanto. Al momento però, considerando quanto può offrire il calcio italiano in questo reparto, non ci sentiamo di criticare Prandelli, sebbene forse una riflessione in più sulla convocazione di Bonucci la si sarebbe potuta fare, e non tanto per l’avviso di garanzia della Procura, quanto proprio per una questione tecnica, con magari un Ranocchia o un Astori più meritevoli di quanto fatto vedere quest’anno dal bianconero, sopratutto il sardo. Analizzando il centrocampo italiano, difficilmente riusciamo a trovarne uno migliore per quantità e qualità, paragonabile senza alcun impedimento di sorta a quello della Roja. Andrea Pirlo rimane il play più forte al mondo, alla stregua di un Rondo o un Parker del basket. Ci sono poi De Rossi e Marchisio, due prodotti doc del vivaio di Roma e Juve, senza dubbio il meglio di quanto si può auspicare. Proprio loro tre dovrebbero illuminare le azioni dell’Italia. Qualche dubbio lo lasciano Riccardo Montolivo e Thiago Motta. Il primo è atteso sempre dalla consacrazione ufficiale, sopratutto ora che è approdato in rossonero, del secondo invece si teme la lentezza, sia di gambe che nel creare gioco. Non ce ne vorrà Thiago, ma considerarlo il vice di Pirlo è qualcosa di improponibile, meglio uno tra De Rossi e Montolivo. C’è poi il gregario Nocerino, che nei pensieri del tecnico Prandelli dovrebbe essere l’alternativa di Marchisio, mentre in Ucraina c’è già chi scommette sull’outsider Diamanti, portato contro ogni pronostico dal ct agli Europei, sebbene il suo utilizzo appare in forte dubbio ora che sta prendendo sempre più piede il disegno tattico del 3-5-2 dopo la debacle con la Russia di Advocaat.

    In attacco spazio alla fantasia, con Cassano, Giovinco e Balotelli in lotta per i due posti da titolare lì davanti. La magia e la poesia direbbe Cassano in coppia con Supermario, la logica invece preferirebbe Giovinco al rossonero. Il perché è presto detto, dal momento che la Formica Atomica appare decisamente come l’uomo più in forma dell’Italia in questo momento, dato testimoniato anche dalle ultime spettacolari prestazioni con la maglia del Parma. In secondo piano Di Natale e Borini. Il primo, nonostante i titoli di capocannoniere ad Udine, non ha mai convinto più di tanto in Nazionale, e a meno di stravolgimenti climatici anche in quest’occasione il calciatore bianconero non dovrebbe recitare un ruolo di protagonista nella spedizione azzurra (saremo ben felici di ricrederci in caso contrario). L’attaccante della Roma invece è approdato solo di recente alla ribalta Nazionale, tanto da poter contare su una sola presenza con la maglia dei “grandi” (l’ultima amichevole di febbraio contro gli Usa). In ogni caso Borini si è meritatamente conquistato la convocazione agli Europei, dimostrando grande freschezza atletica e doti da goleador importanti nel suo primo anno alla Roma. Pronostici? Scaramanzia a parte, diciamo quarti di finale e poi si vedrà. Molto dipenderà dal carattere e dalla determinazione che la nostra Nazionale riuscirà a mettere in campo, e quanto l’inchiesta del calcioscommesse influirà sulla psiche dei giocatori italiani. Onestamente crediamo che con l’inizio degli Europei i giocatori sapranno mettersi alle spalle quanto sta succedendo in Italia e qualora dovesse arrivare un buon risultato nel match inaugurale contro la Spagna allora potremo davvero pensare in grande.

    IRLANDA

    Giovanni Trapattoni © PATRIK STOLLARZ/AFP/GettyImages

    VOLPE TRAP – Chi non conoscesse Trapattoni non darebbe nemmeno una chance all’Irlanda, impegnata nel Gruppo che vede l’Italia e la Spagna protagoniste. Eppure senza presentare molte stelle, la Nazionale del Trap è approdata alle fasi finali dell’Europeo e si appresta a viverlo come possibile outsider almeno per un posto ai quarti di finale, poi chissà. Quest’anno Di Matteo ci ha ricordato come il vecchio calcio all’italiano continui a dare i suoi frutti, contro squadre blasonate come il Barcellona e il Bayern. La vera punta di diamante dell’Irlanda è il solito Robbie Keane, che oggi gioca in America insieme a David Beckham nei Galaxy. Al suo fianco dovrebbe giocare uno tra Doyle e Walters, anche se la sorpresa potrebbe essere dettata dal giovane del West Bromwich Shane Long. Insieme a Keane l’altro calciatore di maggiore talento è l’ala sinistra Aiden McGeady, attualmente in forza allo Spartak Mosca. Nel 4-4-2 del Trap sulla corsia di destra troviamo l’esperto Damien Duff, che all’età di 33 anni è alla sua ultima grande occasione in una rassegna così importante. In difesa O’Shea (Sunderland) e Richard Dunne (Aston Villa) dovranno guidare una difesa che al centro conta la presenza di Sean Ledger (Leicester City, Serie B inglese) che non può avere l’esperienza necessaria per giocare sfide a così alto livello. In porta l’altro cavallo di battaglia del Trap, Shay Given (Aston Villa), che all’età di 36 anni rimane uno dei portieri più forti della Premier. In molti si chiedono se l’Irlanda riuscirà ad essere la sorpresa del Gruppo C. Noi rispondiamo che nel calcio non bisogna mai dare nulla per scontato, e che Trapattoni ha più volte giocato un brutto tiro ai colori azzurri, e lo stesso Cesare Prandelli se lo ricorda piuttosto bene.

    CROAZIA

    Croazia © HRVOJE POLAN/AFP/GettyImages

    CI SCOMMETTETE? – Diciamo subito che sarebbe davvero un azzardo scommettere sul passaggio del turno della Nazionale croata. Gli uomini guidati dal talentuoso ct Slaven Bilic (in carica dal luglio del 2006) dovrebbe recitare un ruolo di secondo piano all’interno del Gruppo C. Soltanto il centrocampo sembra offrire qualche spunto di vitalità, data la relativa freschezza del reparto in termini anagrafici e sopratutto grazie alla presenza del faro Luka Modric, autentica stella del suo Paese. Il calciatore del Tottenham è il più talentuoso tra i 23 convocati da Bilic per gli Europei, sebbene difficilmente da solo potrà sovvertire i pronostici della vigilia. In attacco la Croazia presenta i soli Olic e Mandzukic a poter impensierire le difese avversarie, anche perché il brasiliano Eduardo non sembra più lo stesso calciatore che avevamo ammirato qualche anno fa con la maglia dell’Arsenal. Va meglio nel settore nevralgico della squadra. Oltre a Modric e il suo compagno di club Niko Kranjcar, i croati possono contare sull’apporto di gente come Rakitic (centrocampista del Siviglia) e la giovane stella della Dinamo Zagabria Badelj. I guai arrivano in difesa, dove la coppia centrale titolare Simunic-Schildenfeld si candida come tra le più perforabili del torneo. Il difensore migliore è Corluka, che all’accorrenza può giocare anche come terzino sinistro, sebbene quel ruolo sarà con tutta probabilità ricoperto dal capitano della spedizione, l’esperto Darijo Srna.

    SPECIALE EURO 2012

    ANALISI GRUPPO A
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  • Coppa Davis, Bolelli evita il cappotto. Fuori Federer e Raonic

    Coppa Davis, Bolelli evita il cappotto. Fuori Federer e Raonic

    Dopo la pesante eliminazione della nazionale azzurra, già fuori dopo il doppio sonoramente perso da Starace e Bracciali contro i più forti Berdych e Stepanek, il primo turno della Davis Cup edizione 2012 si conclude con l’uscita dal tabellone principale della Svizzera di Roger Federer e del Canada dell’astro nascente Milos Raonic.

    Mentre per la nazionale Canadese il compito non era sicuramente dei più semplici, sorprende il cappotto degli Stati Uniti rifilato alla Svizzera e per giunta in trasferta con un Federer assolutamente irriconoscibile.

    Doveva essere l’ago della bilancia decisivo per la Svizzera ma l’ex numero 1 non ha vinto nemmeno un match e nel suo primo singolare è stato letteralmente bombardato dagli Ace di John Isner. Un’altra sorpresa è rappresentata dalla vittoria dell’Austria in Russia mentre facili sono state le vittorie della Spagna (priva di Nadal), della Serbia (priva di Novak Djokovic) e della Croazia di Ivo Karlovic rispettivamente contro Kazakistan, Svezia e Giappone. La spedizione azzurra ad Ostrava si chiude mestamente con la vittoria di Simone Bolelli sul ceco Frantisek Cermak con il punteggio di 6-4 6-4, vittoria che evita alla nazionale guidata dal C.T. Corrado Barazzutti, un umiliante cappotto. Ad indirizzare in maniera decisiva l’incontro degli azzurri contro la Repubblica Ceca è stata la sconfitta patita, nel match d’esordio, da Andreas Seppi contro Radek Stepanek. Infatti, il C.T. ceco, avanti 2-0 dopo la prima giornata, invece di risparmiare Stepanek e Berdych per gli eventuali due singolari di domenica ha deciso in maniera molto saggia di schierarli ambedue nel doppio di sabato con il risultato di una comoda vittoria per tre set a zero sul duo italico composto da Starace e Bracciali. E’ la Francia l’ultimo team a strappare il pass per i quarti di finale. A spianare la strada ai “galletti”, l’assenza nel primo singolare della terza giornata del n.1 canadese Milos Raonic, sofferente a un ginocchio dopo il doppio perso nella giornata di sabato. Al suo posto Frank Dancevic nulla ha potuto contro Jo-Wilfried Tsonga che si è imposto con il punteggio di 6-4 6-4 6-1.

    Dal 6 all’8 aprile, nei quarti, la Spagna ospiterà l’Austria, la Repubblica Ceca giocherà in casa contro la Serbia, l’Argentina attenderà la Croazia e gli Stati Uniti torneranno in Europa in casa della Francia. Mentre per quanto riguarda l’Italia ci sarà da attendere il play off per la permanenza nel tabellone principale che si terrà nel mese di settembre.

  • Portogallo ad Euro 2012. Ronaldo scatenato, 6-2 alla Bosnia

    Portogallo ad Euro 2012. Ronaldo scatenato, 6-2 alla Bosnia

    Tutto come da copione nel martedì dedicato alle gare di ritorno degli spareggi validi per le qualificazioni agli Europei di Polonia e Ucraina 2012. L’Irlanda di Trapattoni, forte del 4-0 conquistato a Tallin venerdì scorso, a Dublino si è accontentato di un 1-1 non infierendo troppo sull’Estonia giunta seconda, a sorpresa, nel girone dell’Italia. “Il gatto è nel sacco” e il Trap si può godere finalmente il suo successo riportando alla fase finale di un Europeo l’Irlanda a distanza di oltre 2o anni dall’ultima e unica apparizione datata 1988. Di Ward e Vassiljev le reti rispettivamente dei padroni di casa e dei baltici.

    Cristiano Ronaldo | © PATRICIA DE MELO MOREIRA/AFP/Getty Images

    E’ filato tutto liscio anche per Croazia e Repubblica Ceca: croati e cechi non dovevano far altro che difendere il 3-0 e il 2-0 ottenuto all’andata contro Turchia e Montenegro. La nazionale del ct Slaven Bilic a Zagabria mantiene lo 0-0 ed elimina la squadra guidata dal santone olandese Guus Hiddink, probabilmente alla sua ultima gara sulla panchina della nazionale turca; non riesce invece l’impresa al Montenegro di Jovetic e Vucinic che viene battuta anche nella sfida di ritorno giocata in casa contro la Repubblica Ceca che sbanca Podgorica grazie alla rete a 10 minuti dal termine di Jiracek.

    Missione compiuta anche per il Portogallo nell’unica sfida dove il discorso qualificazione era rimasto veramente in bilico al termine delle gare di andata degli spareggi. Dopo il pari a reti inviolate di Zenica, i lusitani, chiamati ad una prova d’orgoglio davanti al proprio pubblico, si scatenano allo stadio Da Luz di Lisbona, casa del Benfica, travolgendo la Bosnia per 6-2. Al contrario di quanto possa far pensare il risultato tennistico però, la gara è stata incerta fino a tre quarti di gara: i padroni di casa passano subito in vantaggio con la sua stella Cristiano Ronaldo che trafigge Begovic direttamente su calcio di punizione, il raddoppio arriva al 24′ grazie all’euro gol di Nani che dalla distanza prende la mira e con una fiondata precisa fa 2-0. La reazione della Bosnia non si fa attendere, Dzeko colpisce una traversa – anche se l’azione era stata fermata per fuorigioco – poi il direttore di gara Stark concede un rigore per fallo di mano di Fabio Coentrao che Misimovic non sbaglia riaprendo la partita. Ad inizio secondo tempo è Ronaldo a ristabilire il doppio vantaggio dei portoghesi, Meireles trova il corridoio giusto per l’attaccante del Real che, scattato sul filo del fuorigioco, scarta con facilità il portiere bosniaco realizzando il suo 32esimo gol in nazionale e raggiungendo Luis Figo al terzo posto della classifica dei cannonieri di tutti i tempi della nazionale portoghese. Nell’occasione l’esterno della Lazio Lulic protesta per la posizione di Ronaldo e si fa espellere lasciando i suoi in 10 per il resto dell’incontro. Proprio nel momento di maggiore tranquillità della squadra di Bento, gli ospiti accorciano di nuovo le distanze con Spahic che, in posizione irregolare di fuorigioco, trova il tap-in vincente sul tiro di Rahimic. L’inferiorità numerica e la stanchezza dei bosniaci però si fanno sentire consentendo al Portogallo di dilagare nell’arco di 10 minuti, tra il 72′ e l’82’, con la doppietta di Helder Postiga e della rete del genoano Veloso su calcio di punizione. Al fischio finale tripudio di sciarpe rossoverdi per la qualificazione ad Euro 2012 ottenuta con i 50 mila del Da Luz ad intonare, insieme ai calciatori abbracciati nel cerchio di centrocampo, A Portuguesa, l’inno nazionale lusitano.

    Risultati e marcatori spareggi qualificazioni Euro 2012 [gare di ritorno]

    CROAZIA – TURCHIA 0-0 [andata 3-0]
    MONTENEGRO – REPUBBLICA CECA 0-1 [andata 0-2]
    81′ Jiracek
    IRLANDA – ESTONIA 1-1 [andata 4-0]
    32′ Ward (I), 57′ Vassiljev (E)
    PORTOGALLO – BOSNIA 6-2 [andata 0-0]
    8′ Ronaldo (P), 24′ Nani (P), 41′ rig Misimovic (B), 53′ Ronaldo (P), 65′ Spahic (B), 72′ Postiga (P), 80′ Veloso (P), 82′ Postiga (P)

    Il video di PORTOGALLO – BOSNIA 6-2

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