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  • Azzurri contro la solida Croazia e Balotelli a casa

    Azzurri contro la solida Croazia e Balotelli a casa

    Appuntamento importante per gli azzurri di Antonio Conte, che affrontano quella che, assieme alla Norvegia, rappresenta il principale ostacolo alla supremazia del girone di qualificazione per i prossimi campionati europei, la Croazia. Martedì invece appuntamento a Genova contro l’Albania, per un match amichevole organizzato per raccogliere fondi da devolvere per le persone colpite dall’alluvione nello scorso ottobre e nuovamente messe sotto torchio dal mal tempo ieri.

    La scossa ed il leitmotiv di queste due partite è stato finora la convocazione di Mario Balotelli, che certamente non per merito è stato chiamato da Conte ed altrettanto sicuramente è giunto nuovamente in azzurro quale talento inespresso del nostro calcio al quale si deve dare un’opportunità. La storyline però è finita ieri, quando il tecnico e tutto lo staff hanno trattato Balotelli esattamente come tutti gli altri, infatti acciaccato è stato rispedito a casa insieme ad Ogbonna. Su questo almeno Conte è stato coerente, non ci sono privilegiati.

    Antonio Conte | Foto Twitter
    Antonio Conte | Foto Twitter

    Da una prima impressione sembra che Antonio Conte sia abbastanza legato in questi due match nelle formazioni. Infatti contro la Croazia sembra orientato ad appoggiarsi alla vecchia guardia, mentre a Genova vedremo una sorta di passerella per il pubblico genovese dei convocati rossoblucerchiati.

    I punti di forza della Croazia sono rappresentati dai militanti della nostra Serie A Vrsaljko e Kovacic oltre che ovviamente dall’attaccante Mandzukic che gioca nell’Atletico Madrid, il trequartista Modric del Real e la coppia difensiva Corluka e Lovren che hanno fatto benino al Brasil 2014 insieme all’esterno Srna. Insomma si tratta di una compagine ben assortita in tutti reparti ma con una spiccata attitudine difensiva ed una buona manovra di rimessa. Osservato speciale del match sarà Perisic seguito ultimamente dal Napoli.

    Out Barzagli (infortunio), Bonucci (squalificato) e infine anche Ogbonna, la linea dei tre centrali dovrebbe essere affidata a Moretti, Ranocchia e Chiellini mentre a centrocampo Verratti si sistemerà tra Marchisio e De Rossi, davanti tra gli azzurri c’è maggiore scelta tuttavia Immobile dovrebbe essere coadiuvato da Pellè, ultimamente più in palla di Zaza del Sassuolo.

    ITALIA-CROAZIA LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Italia (3-5-2): Buffon; Moretti, Chiellini, Ranocchia; Darmian, De Rossi, Verratti, Marchisio, De Sciglio; Immobile, Pellè.

    All.: Antonio Conte

    Croazia (4-3-2-1): Subasic; Srna, Lovren, Corluka, Vrsaljko; Modric, Rakitic, Kovacic; Perisic, Mandzukic; Olic.

    All.: Niko Kovac

     

  • Italy 2014: Italia-Croazia 3-0, azzurre sole in testa

    Italy 2014: Italia-Croazia 3-0, azzurre sole in testa

    Non era un impegno facile come il risultato finale fa pensare, la Croazia rappresentava il primo vero test attendibile per le ragazze di Marco Bonitta a Italy 2014, il mondiale di volley femminile che si gioca nel nostro paese. La rappresentativa slava era reduce dal successo per 3-1 contro l’Argentina ed in panchina ha una vecchia volpe del volley come il brasiliano Angelo Vercesi, inoltre la Croazia vanta nel suo palmares tre secondi posti consecutivi agli Europei negli anni ’90, prima del calo che tuttavia la tiene tra le migliori formazioni europee tutt’oggi.

    L’equilibrio tra le due squadre si nota da subito, le azzurre tengono il passo delle avversarie ma mostrando piglio e atteggiamento giusto, la concentrazione è molto alta tuttavia il match è in parità fino al 6-6, poi avviene l’allungo dell’Italia che piazza un parziale di 12-7. La Croazia reagisce, si avvicina e poi sorpassa mettendosi sul 19-21. Emozionante il break azzurro che ribalta la situazione sul 24-22 ma che poi subisce l’annullamento di due set-point da parte delle slave. Ci vuole il colpo del campione per chiudere il match ed ecco Francesca Piccinini che piazza un ace che vale il set, 26-24.

    Il secondo set matura a favore delle azzurre in maniera impeccabile. Lo Bianco, mente della manovra azzurra distribuisce palloni con maggiore autorevolezza e gli attacchi sono tutti utili, la resistenza croata dura fino al parziale di 16-11 poi è tutto un controllo da parte della Nazionale di Marco Bonitta che non fa reagire le avversarie e chiude il secondo set per 25-15.

    Festa azzurra per la vittoria per 3-0 contro la Croazia | Foto Twitter
    Festa azzurra per la vittoria per 3-0 contro la Croazia | Foto Twitter

    Il terzo set è una conferma del secondo, con l’Italia sempre avanti e la Croazia, piuttosto minata nel morale, non riesce ad alzare la testa. Il PalaLottomatica è in festa e sebbene si sia vista una partita combattuta solo nel primo parziale poi la Nazionale italiana ha tenuto la concentrazione alta, sbagliando pochissimo e mostrando un bel gioco. Ora le azzurre hanno in mano la qualificazione alla seconda fase del torneo in quanto sole a 6 punti nel Girone A comandano seguite dalla Repubblica Dominicana a quota 5, Germania e Croazia a quota 3 ed i fanalini di coda Argentina e Tunisia a 0.

    Oggi le azzurre dovranno vedersela con l’Argentina che non dovrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile, salvo colpi d’orgoglio delle sudamericane.

    Nel Girone B di Italy 2014 la seconda giornata vede il Brasile uscire vittorioso contro il Camerun e mantiene la testa con 6 punti, seconda posizione per la Serbia che al tie-break batte la Bulgaria terzo posto per la Turchia che regola 3-0 il Canada. Bulgaria per effetto del tie-break con la Serbia è al quarto posto mentre chiudono a zero punti Camerun e Canada.

    Girone C dominato da Russia, Stati Uniti e Olanda che battono 3-0 e rimangono tutte a 6 punti rispettivamente Messico, Kazakistan e Thailandia che si giocheranno il quarto posto essendo tutte a zero punti.

    Il Gruppo D è forse quello più equilibrato. In testa c’è la Cina con sei punti che ha battuto l’Azerbaigian, in seconda posizione sale il Giappone che per 3-1 ha battuto il Belgio anche lui a 3 punti insieme al Portorico che ha vinto nettamente contro Cuba. Azerbaigian ad un punto e caraibici fermi a zero.

    ITALIA-CROAZIA 3-0 (26-24 / 25-15 / 25-11)

     

  • Neymar ed un errore arbitrale salvano un Brasile poco brillante

    Neymar ed un errore arbitrale salvano un Brasile poco brillante

    Dalla partita d’esordio del Mondiale 2014 molti si sarebbero aspettati un Brasile brillante, spettacolare con una Croazia che avrebbe dovuto fare la figura di semplice Sparring Partner, così non è stato assolutamente. Il risultato di 3-1 finale è decisamente bugiardo, la Croazia se l’è giocata ampiamente, ha trovato il vantaggio dopo pochi minuti grazie all’autogol di Marcelo, e non si è fatta spaventare ne dal pareggio di Neymar nè dal rigore sostanzialmente inesistente concesso a Fred e trasformato dallo stesso Neymar a 20 dalla fine. Il 3-1 nei minuti di recupero di Oscar ha solo confermato il successo dei verdeoro punendo una bella Croazia, nonostante un pessimo Pletikosa, che avrà occasioni di rifarsi nelle prossime due gare.

    Scolari conferma la formazione pronosticata negli scorsi giorni con Julio Cesar tra i pali, Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz e Marcelo in difesa, Luiz Gustavo e Paulinho in mediana, Fred di punta con Oscar, Neymar ed Hulk alle sue spalle.

    Anche la Croazia schiera il 4-2-3-1 con Pletikosa in porta, Srna, Corluka, Lovren e Vrsaljko in difesa, Rakitic e Modric in mediana, Perisic, Kovacic ed Olic trequartisti con Jelavic a sostituire lo squalificato Mandzukic in attacco.

    Neymar
    Neymar

    Pronti via con possesso palla lento dei brasiliani, i croati invece ripartono bene e spaventano al 7° i tifosi verdeoro con un colpo di testa di Olic fuori di poco. E’ comunque l’antipasto del gol che arriva al 10°, cross rasoterra di Olic, Jelavic la sfiora causando l’autogol di Marcelo. Il Brasile sembra scosso e oltre a qualche corner la prima vera occasione arriva al 20° con un tiro di Paulinho respinto da Pletikosa. Passano due minuti e Neymar s’inventa la giocata, il pallone viene messo fuori dalla difesa e Oscar lascia partire un tiro respinto dal portiere croato. Al 29° arriva il pareggio, grande colpo di testa di Jelavic parato da Julio Cesar, sul ribaltamento di fronte Neymar riceve dopo una serie di rimpalli a centrocampo e con un tiro non potente ma angolato batte Pletikosa. Nell’ultimo quarto d’ora non accade altro e si va al riposo sul 1-1.

    Nella ripresa si riparte senza cambi e con ritmi bassi, tant’è che la prima occasione è un calcio di punizione alto di Dani Alves al 66°. Al 70° la svolta della partita: Fred in area accentua nettamente un leggerissimo contatto con Lovren e cade a terra ingannando l’arbitro Nishimura che concede il rigore. Dal dischetto, dopo mille proteste croate, si presenta Neymar che non calcia benissimo ma Pletikosa riesce solo a toccare senza poter respingere, Brasile in vantaggio. La Croazia non molla, troverebbe anche il 2-2 ma a gioco fermo per fallo sul portiere brasiliano, e nel finale dopo una buona occasione per Perisic e Brozovic, entrato per Kovacic, subisce il 3-1 di Oscar abile a colpire di punta dal limite al minuto 91°, chiudendo definitivamente la gara.

    Dunque il Brasile porta a casa i tre punti grazie ad un ottimo Oscar, alla doppietta di Neymar e ad un errore arbitrale. La Croazia se smaltirà la rabbia di questa sconfitta ha dimostrato di potersela giocare e di poter puntar al passaggio del turno.

    BRASILE – CROAZIA 3-1 (1-1) (10° aut. Marcelo (B), 29°, 70° rig. Neymar (B), 91° Oscar (B))

    BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Luiz Gustavo, Paulinho (63° Hernanes); Hulk (68° Bernard), Oscar, Neymar (87° Ramires); Fred.

    Allenatore: Scolari

    CROAZIA (4-2-3-1): Pletikosa; Srna, Corluka, Lovren, Vrsaljko; Rakitic, Modric; Perisic, Kovacic (60° Brozovic), Olic; Jelavic (78° Rebic).

    Allenatore: Kovac.

    Arbitro: Nishimura.

    Ammoniti: Neymar (B), Corluka (C), Lovren (C), Luiz Gustavo (B).

     

  • Sorteggio Euro 2016: per l’Italia il “nemico” è la Croazia

    Sorteggio Euro 2016: per l’Italia il “nemico” è la Croazia

    Si sono tenuti oggi a Nizza i sorteggi dei gironi di qualificazione per Euro 2016 che si disputeranno in Francia. Sono 53 le squadre partecipanti, delle quali 23 accederanno alla fase finale. (altro…)

  • Pronostici Qualificazioni Mondiali, scommesse del 16 ottobre

    Pronostici Qualificazioni Mondiali, scommesse del 16 ottobre

    Pronostici Qualificazioni Mondiali. Continua la marcia verso Brasile 2014 con tutte le Nazionali impegnate martedì 16 ottobre. L’Italia di Prandelli andrà di scena a San Siro contro la Danimarca per confermare la prima posizione nel gruppo B. La Russia di Capello, dopo aver superato di misura il Portogallo (per 1-0), ospiterà l’Azerbaijan in una gara, sulla carta, nettamente a favore dei russi. Grande attesa per il big match nel Gruppo I tra Spagna-Francia, con gli spagnoli sempre vittoriosi dopo il pareggio 1-1 contro l’Italia nella prima partita del recente Europeo, mentre i francesi arrivano da un brutta sconfitta interna in amichevole contro il Giappone. Nel Gruppo A invece, interessante sarà la sfida tra Macedonia-Serbia in un “Derby della ex Jugoslavia“.

    Attenzione a Romania-Olanda, sfida al vertice del Gruppo D. Gara aperta a qualsiasi risultato, visto che entrambe le squadre viaggiano a braccetto con 9 punti a testa, frutto di tre vittorie su altrettante partite. Sorprendente il cammino dei rumeni che nell’ultimo incontro disputato sono riusciti a vincere in trasferta contro la Turchia. Nel Gruppo E la partita più interessante è Islanda-Svizzera, con gli elvetici primi a 7 punti seguiti proprio dagli islandesi fermi a 6 punti. Ultima gara dove si prevede grande calcio è Germania-Svezia, due squadre ben organizzate che cercheranno entrambe la vittoria.

    Qualificazioni Mondiali Brasile 2014
    Qualificazioni Mondiali Brasile 2014 © Claudio Villa/Getty Images

    Ecco cosa scommettere:

    Croazia – Galles: I croati guidano la classifica del Gruppo A insieme al Belgio. Vorranno sfruttare il turno casalingo per continuare la corsa alla qualificazione ai Mondiali, cercando di tenere a distanza il terzo posto occupato dalla Serbia di Mihajlovic che andrà di scena in Macedonia, in una sorte di “derby” della ex Jugoslavia. Pronostico: 1. (1.30)

    Germania – Svezia: Si prospetta una gara spettacolare tra le due Nazionali. I tedeschi con tre vittorie su tre partite comandano il Girone C, gli svedesi seguono subito dopo con due vittorie in altrettante partite. Sarà la sfida tra gli attaccanti Klose e Ibrahimovic. Gol assicurati. Pronostico: Over. (1.53)

    Portogallo – Irlanda del Nord: Dopo la sconfitta in terra russa, Cristiano Ronaldo e compagni sono chiamati ad una prova soddisfacente e soprattutto ricca di gol, visto che davanti si ritroveranno una modesta Irlanda del Nord, con l’appoggio del pubblico di casa. Pronostico: Over. (1.40)

    Polonia – Inghilterra: Match sulla carta molto equilibrato con gli inglesi che soffrono spesso le gare contro squadre ben organizzate come i polacchi che guidati dal bomber del Borussia Dortmund, Lewandowski, possono puntare al colpaccio. Hodgson dovrà preparare al meglio la partita se non vuole rischiare uno stop come avvenuto alla seconda giornata contro l’Ucraina (1-1). Pronostico: 1x. (1.80)

    Bosnia – Lituania: Impegno casalingo facile per i bosniaci che nell’ultimo incontro sono stati bloccati sullo 0-0 dalla Grecia, dopo aver battuto largamente Lettonia e Liechtenstein. La Nazionale di Dzeko è in testa al girone insieme a Grecia e Slovacchia con 7 punti, mentre i lituani sono fermi a 4 punti in classifica (pareggio con la Slovacchia e vittoria contro il Liechtenstein). Pronostico: 1. (1.25)

    Italia – Danimarca: Sfida importantissima per gli azzurri che a San Siro ospiteranno i danesi, fermi a due punti in classifica, frutto di due pareggio in altrettante partite. Gli italiani invece dominano il Gruppo B con sette punti. Ci sarà bisogno di una prestazione molto più concreta e attenta rispetto a quella vista contro l’Armenia, ma la fiducia è tanta. Pronostico: 1. (1.53)

    PRONOSTICI QUALIFICAZIONI MONDIALI

    Croazia – Galles — 1
    Germania – Svezia — Over
    Portogallo – Irlanda del Nord — Over
    Polonia – Inghilterra — 1x
    Bosnia – Lituania — 1
    Italia – Danimarca — 1

    Puntando 10 € se ne vincono circa 100.

    Buona scommessa a tutti.

  • Italia c’è la Croazia in Davis. Scoppia la Gianluigi Quinzi mania

    Italia c’è la Croazia in Davis. Scoppia la Gianluigi Quinzi mania

    La nazionale italiana di tennis, dopo aver superato 4-1 il Cile nello scorso weekend, si è assicurata la permanenza nel world group della Coppa Davis per il secondo anno consecutivo. Oggi a Londra è stato sorteggiato il tabellone della Coppa Davis 2013 e il sorteggio ha riservato all’Italia come primo turno un avversario ostico ma non insuperabile ovvero la Croazia. La sfida si disputerà dal 1 al 3 febbraio 2013 e gli azzurri, capitanati da Corrado Barazzutti, avranno il vantaggio di giocare in casa e potranno scegliere quindi anche la superficie di gioco, che molto presumibilmente dovrebbe essere la terra battuta vista la grande attitudine dei croati nel giocare su superfici veloci.

    L’AVVERSARIO – Detto questo la Croazia resta comunque un avversario da prendere con le molle considerato il fatto che il loro numero 1 Marin Cilic attualmente occupa la posizione numero 13 della classifica Atp e 2 anni fa è arrivato ad essere anche numero 9. Il tennista più rappresentativo della Croazia ha conquistato in carriera ben 8 titoli Atp vincendone uno anche sulla terra battuta. Ciò significa che anche sul rosso il livello di Cilic è decisamente buono ma non inarrivabile per i nostri. Il nostro numero 1 Andreas Seppi, numero 28 del mondo, ha già affrontato Cilic in 8 occasioni e il bilancio è in favore del croato per 5 vittorie a 3. Tuttavia l’unico precedente disputatosi in un match di Coppa Davis vide nel 2008 trionfare l’azzurro in 5 set. Dopo Cilic però per la Croazia non c’è grande abbondanza visto che a far compagnia al buon Marin nei top 100 vi è il solo Ivo Karlovic, numero 90 del ranking atp. Il gigante croato è un avversario sempre pericoloso ma sulla terra il suo servizio fa meno paura. Insomma le premesse affinchè l’Italia superi il primo turno in Davis ci sono tutte anche perchè è vero che i croati hanno dalla loro un top 15 ma è vero anche che l’Italia ha ben 6 giocatori (Seppi, Fognini, Bolelli, Lorenzi, Volandri e Cipolla) tra i primi 80 del mondo e potrà contare sull’apporto del pubblico di casa e su una maggiore attitudine a giocare sulla terra rossa.

    Gianluigi Quinzi © Getty Images

    QUINZI MANIA – In Italia il tennis sta riscuotendo sempre maggiore attenzione, stessa attenzione che la maggior parte degli appassionati italiani di tennis riservano da tempo a Gianluigi Quinzi, 16enne di Porto San Giorgio numero 4 del ranking under 18. Ai più questo nome non dirà niente, ma agli addetti ai lavori o semplicemente a coloro che seguono il mondo del tennis anche a livello giovanile questo nome dice tanto. Gianluigi Quinzi è il nuovo astro nascente del tennis italiano e i suoi primi risultati tra i professionisti lasciano ben sperare per l’immediato futuro. Settimana scorsa ha ottenuto la prima semifinale in un torneo futures giocato in Messico. Questa settimana tenterà di far meglio sempre in Messico, dove giocherà il secondo torneo futures in 2 settimane. Il tennista marchigiano quest’anno ha vinto il Bonfiglio, il più importante torneo italiano under 18, e ha ben figurato nei primi slam juniores arrivando ad occupare la posizione numero 4 del ranking under 18 non avendo ancora compiuto 17 anni e avendo dinanzi a sè in classifica 3 tennisti più grandi di lui. Tutto questo deve far riflettere sulle qualità del ragazzo ma non deve illudere perchè il tennis giovanile e il tennis professionistico sono 2 mondi diversi. Non sempre chi domina a livello juniores riesce a farlo tra i grandi vedi  l’americano Donald Young (best ranking numero 38 atp) e non sempre chi viene proclamato prossimo numero 1 al mondo poi lo diventa vedi l’enfant prodige Richard Gasquet, che al massimo è arrivato ad essere numero 7.

    Di certo Quinzi, mancino come Rafa Nadal ma dal gioco più esplosivo, ha la stoffa del campione e da settimana prossima sarà tra i primi 900 tennisti al mondo a soli 16 anni e 7 mesi. Paragonarlo al fenomeno maiorchino non avrebbe senso visto che Nadal si è rivelato un vero e proprio mostro di precocità (a 16 anni era già tra i primi 250 al mondo) ma l’Italia tennistica sogna già in grande seguendo le gesta del 16enne marchigiano. Difficile dire adesso dove potrà arrivare Quinzi, ma certamente il suo cammino tra i professionisti è iniziato nel migliore dei modi e ha portato una ventata di entusiasmo al tennis italiano maschile, che a differenza di quello femminile, aspetta ancora da troppo tempo il suo campione.

  • Londra 2012, pallamano: Norvegia e Francia centrano il bis

    Londra 2012, pallamano: Norvegia e Francia centrano il bis

    Le favorite di queste Olimpiadi di Londra 2012 per quanto riguarda i tornei di pallamano maschile e femminile riescono a conquistare il successo tanto atteso: la Francia e la Norvegia riescono infatti a bissare la medaglia d’oro di Pechino 2008, riconfermandosi così Campioni Olimpici a distanza di 4 anni dall’ultima competizione di tale importanza. A farne le spese questa volta sono rispettivamente la Svezia ed il Montenegro, le quali si sono dovute accontentare dell’argento, arrendendosi anche se di poco alle due vincenti.

    FEMMINILE: Si conclude come tutti si aspettavano il torneo olimpico di pallamano femminile a questi Giochi Olimpici di Londra 2012: ad avere la meglio tra Norvegia e Montenegro nella finale valida per la medaglia d’oro, sono le norvegesi che, con un 26-23, superano le ragazze di Adzic e vanno a bissare il primo posto di Pechino 2008. Nonostante un inizio in sordina infatti le campionesse olimpiche sono riuscite a ribaltare il 2-4 iniziale, arrivando a poco a poco a chiudere il primo tempo avanti di tre reti sul 13-10 grazie ad una strepitosa prestazione di Linn Sulland, a segno sette volte solamente nei primi 30′ di gioco.

    Norvegia Medaglia d’Oro © JAVIER SORIANO/AFP/GettyImages

    Nella ripresa le montenegrine fanno capire che non sono arrivate fino a li per lasciare vincere facile la Norvegia e, guidate dall’ottima Katarina Bulatovic, si portano sul 19-19 a 15′ dal termine del match, sorrette anche da Sonja Barjaktarovic che chiude la porta a Loke e compagne. In questi minuti inoltre la Norvegia si trova a dover fare a meno della propria trascinatrice Sulland, leggermente infortunata alla caviglia e, fino al suo rientro, fatica a trovare la via del goal: è proprio il forte terzino mancino a rimettere le cose al proprio posto nei 5′ finali dove, tornata in campo seppur dolorante, insacca la rete due volte consecutivamente, consegnando di fatto la vittoria nelle mani delle norvegesi.

    Nella partita valida per la conquista del gradino più basso del podio ad avere la meglio tra la Spagna e la Corea del Sud sono invece le iberiche che, con un 29-31 finale, conquistano un’importante medaglia di bronzo. Ottima la prova dell’intero team spagnolo che, dopo una partita al cardiopalmo, è riuscito a scalzare le coreane dal terzo posto, le quali lo conquistarono proprio a Pechino 2008 superando l’Ungheria.

    MASCHILE: Anche la Francia come la Norvegia, riesce a bissare la medaglia d’oro di Pechino 2008: in una partita combattuta il risultato finale vede infatti i francesi chiudere con un 22-21 che gli regala nuovamente il primo posto ai danni della Svezia. I ragazzi di Claude Onesta riescono quindi a centrare il pronostico che ormai tutti avevano fatto prima di questa finale: troppo forti infatti Nikola Karabatic e compagni per gli svedesi che, nonostante tutto scendono in campo con il coltello tra i denti, cercando di fare lo sgambetto ai campioni olimpici in gara.

    Francia Medaglia d’Oro © Jeff Gross/Getty Images

    Purtroppo però alla fine Niclas Ekberg e compagni si sono dovuti arrendere alla strapotenza francese che può vantare tra i tanti anche Thierry Omeyer, Luc Abalo e Michael Guigou. In ogni caso gli svedesi raggiungono un importante risultato, tornando sul podio dopo otto anni di non presenza ai Giochi Olimpici: ad Atene 2004 e Pechino 2008 infatti la Svezia non partecipò nemmeno mentre a Sydney 2000 conquistò come quest’anno la medaglia d’argento in quanto venne superata in finale dalla Russia.

    A chiudere il podio nel torneo di pallamano maschile è la Croazia che, con un 33-26 finale riesce ad imporsi sulla formazione dell’Ungheria e conquista così la medaglia di bronzo andando anche a prendersi la rivincita sul quarto posto di Pechino 2008 dove la Spagna la costrinse a rimanere ai piedi del podio.

    SPECIALE OLIMPIADI 2012

  • Londra 2012, pallanuoto: settebello d’argento, troppo forti i croati

    Londra 2012, pallanuoto: settebello d’argento, troppo forti i croati

    Nella finale valida per la conquista della medaglia d’oro nel torneo olimpico di pallanuoto il settebello di Sandro Campagna si deve arrendere ad una Croazia nettamente superiore. Il ct Ratko Rudic dimostra infatti di aver preparato alla perfezione il match contro gli italiani, impostando la partita su di un ritmo calmo che innervosisce non poco Tempesti e compagni. Nonostante il risultato finale l’Italia era partita con il piede giusto chiudendo il primo quarto con un 2-1 che faceva ben sperare tutti i tifosi presenti: col passare dei minuti però la forza dei croati ha cominciato a fare da padrona e, nemmeno le parate del sempre presente Tempesti sono bastate per tenere a galla gli azzurri.

    Durante l’ultimo quarto infatti la Croazia ha piazzato un break pesante che ha distanziato definitivamente gli italiani dalla medaglia d’oro: sul risultato di 7-3 Felugo e compagni cercano di reagire ma il tempo scorre e le reti da insaccare sono troppo, così il match si conclude con un 8-6 finale che assegna il primo oro olimpico nella storia alla formazione del maestro Ratko Rudic.

    Settebello medaglia d’argento © Al Bello/Getty Images

    Con questo secondo posto invece l’Italia rompe un digiuno da medaglie olimpiche che dura dal 1996, quando ad Atlanta conquistò il bronzo: proprio per questo, nonostante la sconfitta che brucia, quello di oggi è un importante risultato per gli azzurri che, dopo l’oro dei Mondiali di Shanghai 2011, possono finalmente appendersi al collo una medaglia olimpica sicuramente meritata e sudata fin dai primi giorni. A chiudere poi il podio è la Serbia che, nella finalina valida per il terzo posto si è imposta sul Montenegro con un 11-12 finale grazie all’ottima prestazione del giovane Filip Filipovic. Così facendo la squadra di Dejan Udovicic è riuscita a bissare il bronzo di Pechino 2008 dove superò proprio il Montenegro.

    Per quanto riguarda invece il torneo femminile a conquistare l’oro è stata la formazione degli Stati Uniti che, con un netto 8-5 è riuscita a superare la Spagna, andandosi a prendere la rivincita rispetto a Pechino 2008 quando, sconfitta dall’Olanda, si dovette accontentare dell’argento. Terzo posto come quattro anni fa invece per l’Australia che si è guadagnata la medaglia di bronzo superando 13-11 l’Ungheria come accadde a Pechino. Da dimenticare la prestazione del setterosa che ha chiuso quest’avventura ai Giochi Olimpici di Londra 2012 con un penultimo posto che lascia non poco l’amaro in bocca alle ragazze di Fabio Conti.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Croazia-Spagna, il 2-2 qualifica entrambe ai quarti

    Croazia-Spagna, il 2-2 qualifica entrambe ai quarti

    Biscotto o non biscotto in Croazia-Spagna? Se lo chiedono da qualche giorni i milioni di italiani che questa sera saranno incollati al televisore per spingere idealmente gli azzurri verso una vittoria che potrebbe non bastare per ottenere il pass alla fase successiva. Infatti per scongiurare una precoce eliminazione dall’Europeo, oltre a fare risultato pieno contro l’Irlanda del maestro Trapattoni già eliminata, è assolutamente necessario che Croazia e Spagna, che si giocherà in contemporanea, non termini con un punteggio di parità uguale o superiore al 2-2. In tal caso ogni sogno di gloria azzurro verrebbe vanificato esattamente come 8 anni fa, durante l’Europeo del 2004, quando il derby scandinavo Danimarca-Svezia si concluse con quello stesso punteggio che estromise dal torneo la Nazionale italiana per la classifica avulsa nonostante la rete, illusoria, di un giovane Antonio Cassano contro la Bulgaria ci avesse fatto saltare di gioia ma soltanto per un secondo.

    A distanza di 8 anni ritorna quindi lo spettro del biscotto, questa volta però cambiano gli interpreti: non più gli “amici” scandinavi ma la giovane ma affamata Croazia del ct Bilic e i campioni di tutto della Spagna. E’ proprio nelle mani di quest’ultima che si affida tutto il popolo pallonaro italiano, confidando in quella lealtà sportiva di cui, in queste ore, si fanno portavoci i giocatori e il ct spagnolo Del Bosque. Come detto anche da Prandelli in conferenza stampa, “sarebbe inconcepibile che una squadra come la Spagna, che ha basato la sua fama e i suoi successi sul gioco, sullo spettacolo e sul divertimento, possa pensare di programmare il risultato di una partita. Credo sia impossibile” ma nel calcio, come ben sappiamo, la palla è tonda e tutto può accadere, anche l’imponderabile.

    Le Furie Rosse sono strafavorite per il match di stasera che si giocherà alla PGE Arena Gdansk di Danzica e sulla carta non dovrebbero avere problemi a superare la nazionale croata che è arrivata fino al terribile scontro valido per la terza e ultima giornata del Gruppo C battendo senza patemi d’animo l’Irlanda e strappandoci il pareggio in maniera beffarda sull’unico vero errore della retroguardia azzurra (Chiellini, ndr). La Spagna ha invece travolto letteralmente la squadra guidata da Trapattoni e pareggiato all’esordio contro l’Italia. Quattro punti a testa che valgono per il momento il primato condiviso nel girone. Un 2-2, o superiore, potrebbe tramutare questo primato in qualificazione certa ai quarti di finale e far sprofondare l’Italia negli abissi dell’eliminazione.

    Spagna © Shaun Botterill/Getty Images

    Dalle formazioni che hanno in mente i due tecnici, e non poteva essere altrimenti, si deduce che le due squadre giocheranno per cercare la vittoria, almeno inizialmente: Del Bosque opta per una Spagna a trazione anteriore con El Nino Fernando Torres che ha ritrovato il sorriso e la via del gol al centro dell’attacco sostenuto da Iniesta e Silva, due costanti spine nel fianco per qualsiasi tipo di retroguardia; poco più indietro la regia dell’insostituibile Xavi con al fianco Xabi Alonso e Busquets, in difesa Piquè e Sergio Ramos avranno il compito di tenere a bada uno dei goleador del torneo Mandzukic e proteggere così da pericoli capitan Casillas; gli spagnoli dovranno fare attenzione ai cartellini gialli dal momento che Martinez, Torres, Arbeloa, Xabi Alonso e Jordi Alba sono in diffida e a rischio squalifica in ottica quarti di finale; Bilic si affiderà proprio all’attaccante di proprietà del Wolfsburg e all’estro del centrocampista del Tottenham Luka Modric, che secondo lo stesso ct non ha nulla da invidiare al nostro Pirlo. Corluka e Schildenfeld guideranno il reparto arretrato con Srna a spingere sulla destra e Strinic sulla corsia mancina; occhio a Rakitic e Pranjic che hanno tutte le carte in regola per far male così come Jelavic.

    PRECEDENTI – E’ la prima volta che Croazia e Spagna si affrontano in una gara ufficiale, 4 gli scontri precedenti tutti in amichevole con un bilancio di una vittoria a testa e due pareggi. Il 2-2, per ovvie ragioni, è il risultato più giocato in ambito scommesse.

    PROBABILI FORMAZIONI CROAZIA-SPAGNA

    CROAZIA (4-2-3-1): Pletikosa; Srna, Corluka, Schildenfeld, Strinic; Rakitic, Vukojevic; Mandzukic, Modric, Pranjic; Jelavic.
    Panchina: Kelava, Subasic, Simunic, Vida, Buljat, Badelj, Vrsalijko, Dujmovic, Perisic, Kranjcar, Kalinic, Eduardo.
    Ct: Bilic.

    SPAGNA (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Piqué, Sergio Ramos, Jordi Alba; Xabi Alonso, Busquets; Silva, Xavi, Iniesta; Torres.
    Panchina: Valdes, Reina, Raul Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Cazorla, Jesus Navas, Fabregas, Llorente, Mata, Negredo, Pedro.
    Ct: Del Bosque.

    SPECIALE EURO 2012

  • L’Italia si qualifica se… Biscotto permettendo

    L’Italia si qualifica se… Biscotto permettendo

    Il giorno fatidico per gli Azzurri è arrivato: alle 20.45 la Nazionale di Prandelli scenderà in campo contro l’Irlanda di Giovanni Trapattoni, mentre la Spagna affronterà in contemporanea la Croazia nell’ultima giornata della fase a gironi del Gruppo C. La situazione di classifica attuale vede gli spagnoli in testa con 4 punti, al pari dei croati, segue, poi, l’Italia a quota 2 e l’Irlanda, in ultima posizione e già matematicamente eliminata, a 0 punti.

    I calcoli, dunque, sono d’obbligo per capire quali sono le speranze di qualificazione ai quarti di finale degli Azzurri, considerando che le combinazioni possibili sono molteplici e che, dunque, le notizie rimbalzeranno incessantemente fra Poznan (dove giocano gli Azzurri) e Danzica (dove si disputa Spagna-Croazia).

    Naturalmente, l’imperativo per l’Italia è di ottenere la vittoria contro l’Irlanda, sia ai fini della qualificazione sia per legittimare le ambizioni di proseguire nel campionato europeo, ampiamente dichiarate, ma l’avversario – seppur già eliminato – non sarà affatto agevole, considerando soprattutto l’orgoglio del Trap, che non vorrà sfigurare proprio contro la Nazionale che lui stesso ha guidato per quattro anni, ed attualmente allenata dal suo ex calciatore ai tempi della Juventus Cesare Prandelli, che lo ricorda come “il mister, che mi ha preso a 20 anni, mi ha portato a giocare e mi ha sempre rispettato”.

    L’Italia ha l’obbligo di ottenere i tre punti contro l’Irlanda, perchè un risultato diverso (pareggio o sconfitta) porterebbe la certa eliminazione. Supponendo, dunque, una vittoria Azzurra, ecco i possibili scenari:

    1) Se Spagna e Croazia non pareggiano, gli Azzurri si qualificano come secondi nel girone.

    2) Se Spagna e Croazia pareggiano per 0-0, e l’Italia vince con qualsiasi risultato, gli Azzurri si qualificano come primi nel girone, perchè Spagna, Croazia e Italia si troverebbero a 5 punti e la classifica avulsa: dato che, in tal caso, la parità sarebbe perfetta anche in termini di punti negli scontri diretti fra le tre squadre e di differenza reti negli scontri diretti fra le tre squadre. Il criterio che risolverebbe la questione sarebbe, dunque, quello dei gol segnati negli scontri diretti: gli Azzurri sarebbero a quota 2 (uno alla Spagna ed uno alla Croazia), mentre la Spagna e la Croazia a quota 1 (uno ciascuno all’Italia). La seconda nel girone sarebbe la Spagna in virtù della differenza reti complessiva, ossia +4, mentre la Croazia sarebbe eliminata con differenza reti generale +2.

    Cesare Prandelli | © Claudio Villa/Getty Images

    3) Se Spagna e Croazia pareggiano per 1-1, l’Italia deve vincere contro l’Irlanda con almeno due gol di scarto, ma non per 2-0. In caso di vittoria per 3-1, gli Azzurri si qualificherebbero come secondi nel girone, in virtù del maggior coefficiente Uefa rispetto alla Croazia.

    4) Se Spagna e Croazia pareggiassero per 2-2, 3-3, 4-4, e così via, l’Italia sarebbe eliminata a prescindere dal risultato contro l’Irlanda. Sarebbe questa, dunque, la famigerata ipotesi del Biscotto, che prenderebbe forma a causa della classifica avulsa, applicando la regola dei “gol negli scontri diretti tra le squadre a pari punti”: in tal caso, gli Azzurri sarebbero a +2, mentre Spagna e Croazia sarebbero almeno +3.

    Confidando nella sportività degli iberici, ampiamente garantita dallo stesso ct Del Bosque, l’argomento Biscotto – colazione a parte – ci si augura possa finire in secondo piano, lasciando spazio alla concentrazione degli Azzurri ed alla volontà di non cercare potenziali alibi, distaccandosi dalla cultura del sospetto che, tradizionalmente, ci accompagna e profondendo il massimo impegno nella gara contro l’Irlanda.