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  • C.Ronaldo ne fa 3, Messi risponde con un poker…

    C.Ronaldo ne fa 3, Messi risponde con un poker…

    Messi-Ronaldo 4-3. La sfida a distanza tra i due fuoriclasse della Liga Spagnola continua e nonostante le rispettive squadre si trovino distanti di parecchi punti in classifica tra di loro, l’argentino e il portoghese regalano spettacolo ogni settimana. Questo week end ha vinto il numero 10 blaugrana, autore di un personalissimo poker nella gara tra il Barcellona e l’Osasuna. Il numero 7 merengues invece si è dovuto “accontentare” di una tripletta nella sfida tra il suo Real Madrid e il Getafe. L’altro fenomeno del campionato, Falcao, si è inceppato nella sfida esterna del suo Atletico Madrid contro l’Athletic Bilbao. Il Barça a fine giornata si ritrova con un bel +11 rispetto all’Atletico che da canto suo, paga la sconfitta con l’avvicinamento dei cugini del Real adesso distanti solamente 4 punti.

    Il primo posto ormai è nelle mani del Barcellona. Solo i ragazzi di Vilanova potranno perdere questo scudetto, ormai scontato. Mentre dal secondo posto in poi tutto può cambiare da qui alla fine del campionato, visti i passi falsi dell’Atletico Madrid.

    Lionel Messi in azione contro l'Osasuna © David Ramos/Getty Images
    Lionel Messi in azione contro l’Osasuna © David Ramos/Getty Images

    POKERISSIMO BLAUGRANA – Il Barcellona, dopo la sconfitta contro il Real Sociedad, era chiamato ad una reazione importante e come era preventivabile distrugge letteralmente l’Osasuna con un 5-1 senza repliche. Protagonista della serata, come detto poco sopra, il Pallone d’Oro Lionel Messi che trascina la formazione catalana con un poker. L’altro gol del Barça porta la firma di Pedro.

    OTTIMO REAL – Nonostante le crepe all’interno dello spogliatoio e il rapporto ormai logoro tra la vecchia guardia e il tecnico Mourinho, il Real Madrid vince e convince contro il Getafe. Un primo tempo difficile che vede le due squadre rientrare negli spogliatoi sullo 0-0. Nella seconda frazione Sergio Ramos (uno dei giocatori che si è schierato contro il tecnico) sblocca il risultato poi sale in cattedra Cristiano Ronaldo che mette a segna una tripletta per il definitivo 4-0.

    LE ALTRE – L’Atletico Madrid, seconda forza del campionato, cola a picco in casa dell’Athletic Bilbao (3-0 il risultato finale), mentre la sfida tra le rivelazioni del campionato Rayo Vallecano-Betis va ai padroni di casa che si impongono con un secco 3-0, ritrovandosi così ad un solo punto dalla quarta piazza (che vale i preliminari di Champions) occupata dagli avversari di giornata (il Betis) e dal Malaga, vincente sul campo del Maiorca per 3-2.

    Dopo l’incredibile sconfitta casalinga contro il Real Madrid (5-0), il Valencia torna alla vittoria al Riazor, campo del Deportivo la Coruna (3-2 il risultato finale). Continua l’ottimo cammino casalingo del Levante (attualmente a pari punti con il Valencia, in lotta per un posto in Champions) che vince contro il Real Valladolid per 2-1 (gol ospite arrivato a tempo ormai scaduto).

  • Ibrahimovic al veleno su Messi e Cristiano Ronaldo

    Ibrahimovic al veleno su Messi e Cristiano Ronaldo

    Zlatan Ibrahimovic o si ama o si odia, non ci sono vie di mezzo. Sia per il suo modo di giocare molto egocentrico sia per l’atteggiamento mostrato in campo e fuori. Dal famigerato amore per il Dio denaro che gli è valso da più parti il soprannome di “mercenario”, al voler lottare per essere il numero uno. Nessuno sopra Ibra, solo il cielo. Questa è più o meno la visione dello svedese, come descritta dai media. In campo, e lo si può vedere con i propri occhi, Ibrahimovic è un giocatore determinante per ogni squadra: il Milan era tornato a grandissimi livelli proprio grazie all’ex nerazzurro e con l’assenza dello Svedesone, le magagne sono venute fuori tutte in una volta. Passiamo ad analizzare le frasi recenti di Zlatan Ibrahimovic nei confronti di due colleghi: Messi e Cristiano Ronaldo, non certo due giocatori qualunque.

    MESSI Leo Messi è da tutti considerato il più grande giocatore di calcio di ogni epoca: vittorie su vittorie, sia premi singoli che di squadra, gol su gol e record che vengono frantumati ogni giorno che passa. Ibrahimovic forse non eguaglierà mai Messi in quanto a premi vinti: in particolare lo svedese è orfano del Pallone d’Oro e della Champions League, due riconoscimenti che sono mancati ad Ibra per essere considerato da tutti davvero il migliore. Non che Ibrahimovic non sia forte, sia chiaro, soltanto che all’ex rossonero manca una certa legittimità che, i premi appena citati, gli avrebbero potuto garantire. La Pulce argentina è appena reduce dal quarto Pallone d’Oro consecutivo e Ibra ha voluto dire la sua opinione a riguardo. Come riportato da Corriere.it, queste le parole dello svedese: “Continua a vincere Palloni d’Oro, ma non riesce a prendere del cioccolato da una macchinetta senza prima salire su una scala”.
    Ironia o volontà di schernire l’avversario? Conoscendo Ibra, è più facile che questa possa essere una dichiarazione al veleno, per pungere Messi sul campo della stazza fisica.

    Ibrahimovic colpo dello scorpione durante Brest-Psg | ©KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images
    Ibrahimovic colpo dello scorpione durante Brest-Psg | ©KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images

    RONALDO – Non va meglio nemmeno a Cristiano Ronaldo, asso del Real Madrid. Il portoghese è stato così definito da Ibra in un’intervista rilasciata al quotidiano portoghese O Jogo: “Ha sempre un posto in prima fila. Ma è uno spettatore privilegiato dato che assiste a queste premiazioni sempre in prima fila…“. Il senso sembra essere più chiaro: Ronaldo, ancora una volta ha dovuto assistere ad una premiazione importante dalla prima fila perchè non è stato lui a ricevere il premio. Sempre in lizza per una possibile vittoria finale ma sempre superato, e in questo caso ancora una volta, da Leo Messi. Ibra al veleno per tutti. Recentemente però, il portavoce del Paris Saint-Germain, Guarin, ha smentito il tutto così come lo stesso Ibrahimovic che, riferito a Messi, ha dichiarato: “Come avrei fatto a dire quelle cose su Messi visto che io stesso ho votato per lui?“. La rivalità fra Ibra e Messi era cosa nota: anche ai tempi del Barcellona, quando i due erano compagni di club, molte le voci sulle presunte scintille fra i due. Non tanto da parte di Messi ma da parte di Ibra.

  • Il Barça cala il poker nel derby. Cristiano Ronaldo salva Mou

    Il Barça cala il poker nel derby. Cristiano Ronaldo salva Mou

    Con l’inizio del nuovo anno, torna anche la Liga Spagnola. La diciottesima giornata non regala grosse sorprese se non il pareggio esterno dell’Atletico Madrid contro il Maiorca, in piena bagarre per non retrocedere nella Liga Adelante. Le due big vincono e regalano spettacolo. Il Barcellona disintegra nel derby l’Espanyol per 4-0. In rete il solito Leo Messi, che alla prima gara dell’anno, già punta a superare il record di gol segnati in un anno solare. Completano il tabellino dei marcatori Xavi e Pedro (doppietta). Da segnalare il ritorno in panchina di Vilanova, dopo l’operazione per la rimozione di un tumore. Il Real Madrid vince a fatica in casa contro il Real Sociedad. L’espulsione del portiere Adan (preferito ancora una volta a capitan Casillas) dopo appena sei minuti di gioco cambia l’evolversi della gara.

    Ci pensa il solito Cristiano Ronaldo a togliere le castagne dal fuoco per i blancos con una doppietta. 4-3 il risultato finale e 2 punti racimolati ai cugini dell’Atletico.

    Futuro lontano da Madrid per Mourinho © PEDRO ARMESTRE/AFP/Getty Images
    Futuro lontano da Madrid per Mourinho © PEDRO ARMESTRE/AFP/Getty Images

    Protesta – Per Mourinho sono tempi duri a Madrid. Il pubblico del Santiago Bernabeu ha chiesto a gran voce il licenziamento del tecnico portoghese, a causa del suo carattere troppo duro e di alcune decisioni che hanno infastidito il tifo merengues (vedi la decisione di far partire per la seconda giornata consecutiva Casillas dalla panchina a favore di Adan). Continua il feeling tra l’ex allenatore dell’Inter e il Psg, anche se per la stagione prossima il futuro potrebbe essere inglese (con le due squadre di Manchester pronte a darsi battaglia per lo Special One).

    Il ritorno – Dopo una sola giornata di stop, torna in panchina il tecnico Vilanova, accolto da un forte applauso dal Camp Nou. La sua battaglia personale non è ancora finita, ma al momento può tornare regolarmente ad allenare la sua squadra e seguirla durante le partite. La vittoria per 4-0 non fa più notizia invece, vista la forza dei blaugrana.

    Lotta Champions – Clamorosa sconfitta esterna del Malaga contro il Deportivo la Coruna per 1-0. I ragazzi di Pellegrini non riescono a superare la difesa del Depor e si fanno raggiungere in classifica dal Betis, vittorioso in trasferta contro il Real Saragozza. Rimane in scia invece il sorprendente Levante, che dopo aver conquistato l’accesso all’Europa League nella scorsa stagione, tenta di ripetersi anche in questo campionato, con la possibilità di lottare per un posto in Champions. I rossoblu superano in rimonta l’Athletic Bilbao per 3-1. I cugini del Valencia, un po più staccati raccolgono tre punti importantissimi in casa del Granada, decisiva la rete di Piatti a otto minuti dalla fine.

    Chiusura – La diciottesima giornata si concluderà quest’oggi con la sfida di centro classifica Rayo Vallecano-Getafe.

    Risultati 18esima giornata
    Real Saragozza – Betis 1-2 — 44′ Castro (B), 58′ rig. Molinari (B), 77′ Montanes (S)
    Levante – Athletic Bilbao 3-1 — 6′ Aduriz (A), 26′ Lell (L), 45′ Iborra (L), 69′ El Zhar (L)
    Granada – Valencia 1-2 — 50′ Angulo (G), 60′ Jonas (V), 82′ Piatti (V)
    Deportivo la Coruna – Malaga 1-0 — 57′ Pizzi (D)
    Siviglia – Osasuna 1-0 — 63′ Spahic (S)
    Celta Vigo – Valladolid 3-1 — 9′ e 31′ rig. Aspas (C), 12′ rig. Bueno (V), 52′ Lopez (C)
    Real Madrid – Real Sociedad 4-3 — 2′ Benzema (R), 9′, 40′ e 76′ X.Prieto (RS), 35′ Khedira (RM), 68′ e 70′ Ronaldo (R)
    Barcellona – Espanyol 4-0 — 10′ Xavi (B), 16′ e 27′ Pedro (B), 29′ Messi (B)
    Maiorca – Atletico Madrid 1-1 — 72′ Raul Garcia (A), 87′ Kevin (M)

    Classifica alla 18esima giornata
    Barcellona 52; Atletico Madrid 41; Real Madrid 36; Malaga 31, Betis 31; Levante 30; Valencia 27; Real Sociedad 25, Rayo Vallecano 25*; Getafe 24*; Valladolid 22, Saragozza 22, Siviglia 22; Athletic Bilbao 21; Celta Vigo 18; Granada 16, Maiorca 17, Espanyol 15, Deportivo La Coruna 15; Osasuna 14.

    * Una partita in meno

  • Pallone d’oro 2013: Messi per il poker. Tra gli allenatori c’é Del Bosque

    Pallone d’oro 2013: Messi per il poker. Tra gli allenatori c’é Del Bosque

    Ormai manca pochissimo per il grande show annuale organizzato per assegnare il Pallone d’oro 2013. Oltre al premio affidato al giocatore piú incisivo dalla rivista France Football, ci sará spazio anche per il Fifa World Player, riconoscimento deciso da c.t e capitani delle varie nazionali. Non ci sará bisogno di un mago troppo esperto per poter affermare chi sará il prossimo vincitore del pallone dorato. Leo Messi infatti sembra essere il candidato piú papabile per accreditarsi il quarto riconoscimento consecutivo. Un bottino da record dei redord quello della Pulce, se le previsioni verranno rispettate.

    QUATTRO – Dopo una lista molto nutrita, avara di italiani, ecco i tre finalisti per l’assegnazione del Pallone d’oro: Cristiano Ronaldo del Real Madrid e Leo Messi ed Andres Iniesta del Barcellona. I giornalisti che dovranno votare, avranno un lavoro molto ostico in quanto i giocatori citati sono tutti dei veri e propri alieni.

    Leo Messi
    Leo Messi vicino al quarti Pallone d’Oro | ©Getty Images
    Il portoghese Ronaldo é stato il protagonista assoluto della vittoria della Liga del Real Madrid della scorsa stagione: dall’altra parte, Iniesta e Messi hanno avuto una stagione non ricchissima di successi con il proprio club. C’é peró da dire che il primo ha vinto tutto con la nazionale spagnola, dall’Europeo al Mondiale, senza parlare dei vari successi conquistati con i blaugrana. Messi invece é reduce dal record di gol segnati nell’arco di un anno solare: poi, cosa dobbiamo dire? Ogni elogio per l’argentino sarebbe sprecato dal momento che la Pulce ha giá collezionato 3 Palloni d’oro consecutivi e se ne arrivasse un altro, sarebbe il quarto. Nessuno come lui.

    ALLENATORI – Capitolo allenatori. A sorpresa, non saranno né Pep Guardiola né Mourinho i tecnici ad accreditarsi il prestigioso riconoscimento. Chi sembra destinato ad essere il coach migliore, é Vicente Del Bosque. Lo spagnolo ha praticamente vinto tutto quello che c’era da vincere sulla panchina della Spagna e l’ultimo successo é quello relativo all’Europeo estivo. In pratica non ci dovrebbero essere troppe sorprese con Messi e Del Bosque favoriti. E la Spagna sorride dal momento che tutti i giocatori finalisti sono impegnati in Liga mentre l’allenatore é quello delle Furie Rosse. Piú di cosí.

  • Calcio, un anno che se ne va. I migliori del 2012

    Calcio, un anno che se ne va. I migliori del 2012

    Il 2013 é ormai dietro l’angolo e, nel calcio cosî come in ogni ambito della vita, é possibile fare una lista di tutto il meglio e il peggio che ci ha accompagnati nell’intero anno solare passato. I migliori del 2012 : abbiamo deciso di concentrarci soltanto su quei personaggi e su quei dati, in un certo senso positivi. Spazio dunque ai migliori giocatori, ruolo per ruolo, allenatori e squadre dell’intero pianeta, lasciando perdere per una volta, chi invece ha deluso veramente.

    IL MESSIA – Se si parla di record, non é possibile non citare Leo Messi, super talento del Barcellona che si sta avviando a conquistare il suo quarto Pallone d’Oro consecutivo. Oltre ai tantissimi trofei vinti con i blaugrana, da segnalare il nuovo traguardo del giocatore, forse, piü forte di tutti i tempi: aver superato il leggendario Muller nella classifica dei gol segnati in un anno. La Pulce ha addirittura fatto meglio del suo avversario polverizzando ogni record esistente. Gol come se piovesse. Sempre in Spagna, sponda Real Madrid, un elogio va anche a Cristiano Ronaldo, anch’egli una poderosa macchina da gol che, purtroppo per lui, non viene giustamente riconosciuto per via della presenza di Messi nel suo campionato. Un paragone troppo difficile per essere sopportato anche dall’asso portoghese.

    RIVELAZIONI – Ogni anno ci sono delle squadre che a sorpresa riescono a raggiungere traguardi insperati per le loro aspettative. Una di queste é senza dubbio l’Atletico Madrid del bomber Falcao. Gli spagnoli, grazie soprattutto alle reti della punta colombiana, hanno portato a casa una Europa League e una Supercoppa Europea. Davvero niente male per i ragazzi di Simeone. In Italia dobbiamo per forza dare spazio alla cavalcata vincente della Juventus. I bianconeri, partiti quasi senza speranza di vittoria all’inizio di settembre, si sono ritrovati a maggio con il tricolore sul petto. Merito senza dubbio di Antonio Conte, allenatore dell’anno che ha saputo infondere nei suoi ragazzi un coraggio e una rabbia fuori dal comune.

    CASO PER CASO – Adesso focalizziamo la nostra attenzione ai migliori giocatori del 2012, ruolo per ruolo. In porta ci sono pochi dubbi: Buffon é tornato il portierone che tutti conoscevano. In difesa hanno fatto molto bene Thiago Silva, ora al PSG, e Barzagli. In mezzo al campo fate spazio alla fantasia e al genio di Iniesta, cervello del Barcellona. Davanti la scelta diventa difficile ma basta un nome per toglierci di testa tutti i dubbi: Messi.

  • Cristiano Ronaldo non rinnova, Real Madrid in pericolo

    Cristiano Ronaldo non rinnova, Real Madrid in pericolo

    Cristiano Ronaldo non rinnova il contratto con il Real Madrid. E’ di questa mattina la bomba di calciomercato pubblicata dal quotidiano iberico As, che attraverso le parole del giornalista Manu Sainz afferma che il numero 7 dei Blancos ha deciso di non prolungare il proprio contratto in essere con il club madrileno, che avrà come termine naturale la stagione 2014-2015.

    Fra due anni quindi l’avventura spagnola di Ronaldo, in un modo o nell’altro, terminerà. Resta da capire se il Real Madrid vorrà privarsi del calciatore già al termine di questa stagione oppure se aspetterà fino all’estate del 2014, augurandosi in un dietrofront del portoghese per quella data rispetto allo stato attuale delle cose, che vede CR7 un corpo estraneo all’interno dello spogliatoio Real.

    Il giornalista di As conferma quanto trapelato in queste settimane, ovvero di un Ronaldo triste non per i soldi ma per ben altri motivi, contingenti verosimilmente ad uno spogliatoio sempre più compatto contro il connazionale Mourinho, anche lui vicino all’addio.

    Cristiano Ronaldo al passo d'addio | ©Jorge Guerrero/AFP/Getty Images
    Cristiano Ronaldo al passo d’addio | ©Jorge Guerrero/AFP/Getty Images

    E non è difficile ipotizzare un prossimo futuro ancora insieme per Mourinho e Cristiano Ronaldo, con il Psg che resta ancora oggi una valida alternativa per i due portoghesi all’indomani della loro dipartita dalla Spagna, sia che Ancelotti vinca o meno la Ligue 1.

    Non vanno però dimenticate le parole di ampia stima da parte di Sir Alex Ferguson nei confronti dello stesso Ronaldo, prossimo avversario in Champions League nell’ottavo di finale più intrigante del torneo.

    E nemmeno vanno sottovalutate le dichiarazioni rilasciate dal terzino sinistro dei Red Devils Patrice Evra, il quale ha rivelato di aver mantenuto un grande rapporto con il suo vecchio compagno di squadra con cui si sente quotidianamente.

    La pista che porta al Manchester United però potrebbe non reggere dal punto di vista economico, visto e considerato che Ronaldo non andrà via dal Real Madrid per meno di 80-90 milioni di euro. Per questo motivo, tra lo United e il Psg, i favoriti restano ancora i francesi.

  • Cristiano Ronaldo e Nicole Minetti a letto alla faccia dei Maya

    Cristiano Ronaldo e Nicole Minetti a letto alla faccia dei Maya

    Quanti moralisti nel mondo. Tra bigotte che si nascondono dietro i panni appena stesi sul balconcino al terzo piano, falsi preti e intenditori d’arte che se la tirano di fronte ad una Gioconda qualsiasi, noi stiamo con Cristiano Ronaldo e Nicole Minetti. Oddio, pure con Irina, per par condicio. E perché no, anche con Lea di Leo, hai visto mai. In fondo che male c’è essere a Madrid (manco avessimo detto Ulassai), in un albergo, il 9 dicembre 2012, dopo che il sole è già tramontato da diverse ore, e ritrovarsi lì, per caso, in una camera, zona letto, per poi ubriacarsi di sollazzi erotici. Senza o con preliminari, che importa, quello che conta è che non sia stata una notte con il solito sesso.

    Ronaldo e Nicole Minetti a letto insieme. E quindi, dove sta la notizia? Ma adesso due belloni della scena internazionale non potranno decidere dove e con chi fare all’amore? Dovevano per forza essere a Verona, con la Minetti costretta a rifarsi le extension e Ronaldo confessarsi prima con l’Innominato?

    Irina e la scollatura da sballo. Vero Pier? | ©VALERY HACHE/AFP/GettyImages
    Irina e la scollatura da sballo. Vero Pier? | ©VALERY HACHE/AFP/GettyImages

    Tutto il resto è noia. Irina è furiosa, d’accordo. Ci può anche stare per carità, Ronaldo è pur sempre il suo fidanzato ufficiale, come testimoniato da una recente uscita dei due con tanto di seno in bella vista per la russa, scollatura che avrebbe messo ko anche un uomo integerrimo come Carlo Pellegatti o un Pierluigi Pardo qualsiasi. Ma che serve al giorno d’oggi tormentarsi, dilaniarsi, rodersi il fegato, fare visita ai nostri Telchini (chiedete a Piero Angela per extra) interiori se tutto sta per finire? Suvvia!

    Prendete per esempio Fabrizio Corona. Lui si è arrabbiato? No che non si è arrabbiato. E’ questo lo spirito giusto, quello che i nostri antenati ci hanno insegnato in tempi ancestrali, e che fra meno di 24 ore ci ricorderanno, per l’ultima volta, i Maya. Ad maiora, e figli maschi.

  • Mourinho via dal Real a giugno. Premier e Psg lo aspettano

    Mourinho via dal Real a giugno. Premier e Psg lo aspettano

    Mourinho via dal Real a giugno è più che una voce ormai. Il tecnico portoghese con ogni probabilità non allenerà più i Blancos al termine della stagione in corso. La notizia arriva dall’edizione online di Marca, quotidiano vicino al Real Madrid, che scrive come il rapporto tra Mourinho e il presidente Florentino Perez sia ai minimi termini. L’unica soluzione resta quindi il divorzio a giugno, con il vate di Setubal che non incontrerà comunque grosse difficoltà nel trovare una nuova panchina. Amore mai nato quello tra Mou e i tifosi del Blancos, per via del gioco poco spettacolare che ha accompagnato le prestazioni del Real in questi ultimi anni. Soltanto lo scudetto della scorsa stagione è riuscito ad ammorbidire le critiche, divenute nuovamente attuali dopo il pessimo avvio di stagione in Liga, con il Barca avanti di 11 lunghezze e a detta di tutti ormai irraggiungibile.

    PREMIER– A questo punto è sempre più probabile un ritorno di Mourinho in Inghilterra, Paese abbandonato nel 2007 dopo esser stato licenziato dal patron del Chelsea Roman Abramovich. Un’unica città e due soluzioni per Mou, che verosimilmente dovrà scegliere tra Manchester United e Manchester City. Da una parte la possibilità di raccogliere l’eredità di Sir Alex Ferguson, dall’altra quella di ripetere il percorso interista, dove arrivò all’indomani del licenziamento di Mancini conquistando una fama eterna tra gli stessi tifosi nerazzurri. Meno percorribile la strada che porta ad Arsenal o Liverpool.

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    Josè Mourinho non è mai stato amato a Madrid. Il futuro si chiama Inghilterra o Psg | ©CESAR MANSO/AFP/Getty Images

    O PSG? – E se fosse invece il Paris Saint Germain a spuntarla? In Francia la reputazione di Carlo Ancelotti sta lentamente scemando, sopratutto dopo le recenti prestazioni in campionato non di certo esaltante della squadra parigina. Di qui la volontà degli sceicchi di assicurarsi la firma di quello che viene considerato il miglior allenatore al mondo. Qualora andasse in porto l’affare Mourinho, il portoghese non arriverebbe da solo a Parigi. Infatti insieme all’ex tecnico di Porto e Chelsea verrebbe regalato il fuoriclasse Cristiano Ronaldo, ormai stufo dell’aria irrespirabile di Madrid e voglioso di cimentarsi in una nuova avventura, con adeguamento del contratto annesso.

  • Al Real il derby di Madrid. In Francia è crisi per il Psg

    Al Real il derby di Madrid. In Francia è crisi per il Psg

    Il weekend della prima domenica di dicembre ha proposto oltre al derby di Torino, un’altra sfida cittadina emozionante, il derby di Madrid tra Real e Atletico. A spuntarla sono stati i Blancos di Josè Mourinho, che hanno conquistato il successo per 2-0 grazie alle reti di Cristiano Ronaldo nel primo tempo e quella di Ozil nella ripresa. Vittoria che consente ai campioni in carica della Liga di mantenere ancora vive le flebili speranze di riconferma nel titolo, sebbene il Barcellona di quest’anno conosca soltanto la vittoria (5-1 rifilato ieri all’Athletic Bilbao, doppietta per Messi). Il successo del Real sull’Atletico di Simeone ha rappresentato di fatto anche la rivincita di Mourinho contro i suoi stessi tifosi, ormai stufi di vedere la loro squadra distante undici punti e sopratutto stanchi del gioco offerto da Ronaldo e compagni. Il Real resta comunque terzo in classifica, a cinque punti di distacco dagli stessi Colchoneros.

    MALE IL PSG– In Ligue 1 prosegue la marcia del Lione, che batte in casa il Montpellier per 1-0 e allunga a più cinque sul Paris Saint Germain. Gli uomini di Ancelotti sono stati sconfitti sul campo del Nizza con il risultato di 2-1. Punteggio maturato nel finale, quando al vantaggio iniziale dei padroni di casa ha risposto Ibrahimovic a dieci minuti dal termine. Poco dopo però è stato il Nizza a trovare la rete del nuovo vantaggio, che sancisce così la seconda sconfitta consecutiva del Psg dopo l’eliminazione dalla Coppa di lega in settimana.

    Real Madrid CF v Club Atletico de Madrid - La Liga
    Cristiano Ronaldo ha sbloccato il derby di Madrid | ©Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images

    IRRAGGIUNGIBILE IL BAYERN – In Germania invece si è giocato il big match Bayern Monaco-Dortmund, conclusosi 1-1. Dopo un primo tempo avaro di emozioni, la partita si è accesa nella ripresa. Padroni di casa per primi in vantaggio grazie alla rete di Kroos, a cui ha risposto sette minuti più tardi il gioiellino Goetze. Rimane così immutato il distacco del Dortmund dalla vetta, 11 punti che ormai paiono irrecuperabili anche per la corazzata di Jurgen Klopp.

    OGGI – Niente di trascendentale per quanto riguarda la giornata di oggi, se si esclude l’ultima giornata del campionato brasiliana. Verdetti comunque già decisi da tempo nelle terre verdeoro, con il Fluminense che ha conquistato il quarto titolo della sua storia e il Palmeiras clamorosamente retrocesso in seconda divisione.

    Il video di Real-Atletico Madrid (01-12-2012) [jwplayer config=”120s” mediaid=”162261″]

  • Derby di Madrid, ultima chiamata per il Real

    Derby di Madrid, ultima chiamata per il Real

    Mentre si parla del futuro sempre più lontano dalla Spagna di Mourinho, in terra iberica c’è grande attesa per il Derby di Madrid. Cristiano Ronaldo contro Radamel Falcao. Due grandi giocatori a confronto. Il primo, finalista per la conquista del Pallone d’Oro, il secondo grande escluso proprio dal trofeo personale nonostante abbia trascinato a suon di gol la sua squadra alla conquista dell’Europa League e della Supercoppa Europea (ridicolizzando il Chelsea vincitore della Champions League). I ragazzi dello Special One, dopo aver perso l’ultima sfida della Liga contro il Betis, non possono più sbagliare e sono obbligati a vincere se vogliono tenere vive le speranze di recuperare i “cugini” e il Barcellona, che sembrano fare un campionato a se. In caso di sconfitta, diventerebbe estremamente difficile una rimonta.

    SIMEONE – Il tecnico dell’Atletico Madrid crede nell’impresa e nella vittoria, con la possibilità di portarsi addirittura a +11 in classifica. L’ex centrocampista della Lazio sembra carico per la grande sfida e l’unica sua paura è l’eccesso di autostima con conseguente rilassamento in campo. Si affiderà come sempre al bomber colombiano a cui consegnerà le chiavi dell’attacco biancorosso. El Cholosa che la sua squadra parte favorita stanotte e l’obiettivo minimo sarà portare a casa almeno un punto, che permetterebbe di lasciare invariate le distanze in classifica.

    Jose Mourinho
    Mou deve vincere contro l’Atletico Madrid © Pierre-Philippe Marcou/Afp/Getty Images

    MOURINHO – Clima diversa invece sull’altra sponda di Madrid, con l’ex tecnico dell’Inter fischiato dai suoi stessi tifosi per il brutto avvio di stagione nella Liga. Il -11 sul Barcellona è difficile da digerire per i tifosi blancos, soprattutto dopo aver vinto lo scorso campionato. Mou come sempre, incassa tutte le critiche e cerca di lasciare i suoi giocatori più tranquilli. Il Real ha bisogno assoluto di una vittoria per tornare in corsa almeno per il secondo posto. Non escludiamo qualche grossa novità nella formazione iniziale, con lo Special One nulla è scontato, neanche in un Derby!

    I PRECEDENTI – Il recente passato dice che l’Atletico Madrid non vince una stracittadina da ben 13 anni. Questo può risultare un fattore rischioso, che potrebbe mettere una pressione eccessiva ai suoi ragazzi di Simeone, anche se lo stesso tecnico dei biancorossi ci tiene a sottolineare che in palio ci sono tre punti e che proseguire la striscia positiva è più importante del Derby, non snobbando i rivali che nonostante il divario in classifica possono contare su tanti campioni in grado di cambiare il corso di un match.

    Nelle ultime otto sfide in Liga tra le due squadre, troviamo ben sette vittorie merengues. Impressionante il doppio 4-1 rifilato dai blancos la scorsa stagione ai rivali. I numeri sono destinati a cambiare e questo Derby può regalare grosse sorprese.