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  • Barcellona in crisi, il Real Madrid tornerà la regina di Spagna?

    Barcellona in crisi, il Real Madrid tornerà la regina di Spagna?

    Barcellona e Real Madrid sono due delle squadre che nell’ultimo periodo hanno riscosso più successo in tutto il panorama calcistico mondiale. Anzi, a dire il vero non solo gli sportivi conosco le gesta dei vari Cristiano Ronaldo, Messi, Casillas e via dicendo: dalle fiamme del portoghese ai numeri della Pulce fino al famoso bacio in diretta fra il portierone delle merengues e la sua ragazza/giornalista e potremmo continuare all’infinito. Insomma tutti, quando parliamo di Real Madrid e Barcellona, sanno a cosa si allude. Di solito il Barça degli ultimi cinque anni è considerato il club calcistico più forte della storia: grazie a Pep Guardiola i catalani sono riusciti a costruire un club che, come dice lo slogan cucito sulle magliette, è Mas que un club. Gioco incantevole, talenti purissimi, spazio ai giovani: c’è tutto nelle vittorie del fantastico Barcellona di Guardiola. Il Real Madrid è sempre stato invece l’antagonista, l’altra faccia del calcio champagne che, a dire il vero, non sempre è risultato tale. La frustrazione dei madrileni nell’arrivare sempre dietro gli odiati catalani ha raggiunto livelli altissimi: sconfitte in Liga, in Champions, in Coppa del Re con Mourinho a cavalcare l’onda della polemica. Recentemente però questa tendenza sembra essersi invertita. Il Barcellona sembra aver finito il suo ciclo stra vincente mentre il Real, al contrario, potrebbe aprirne subito un altro.

    Real Madrid e Barcellona: la rivalità fra le due squadre è storica | © AFP/Stringer / Getty Images
    Real Madrid e Barcellona: la rivalità fra le due squadre è storica | © AFP/Stringer / Getty Images

    BARCELLONA IN DECLINO – Il Barcellona non sta affatto vivendo un bel momento di forma. Guardando la Liga, il vantaggio dei catalani sulla seconda è sempre molto ampio però, per una squadra capace di offrire uno spettacolo assoluto, fare una stagione del genere è paragonabile a un fallimento. Le prime crepe di un possibile tramonto sono arrivate a fine agosto durante la finale di Supercoppa di Spagna disputata contro il Real: i mdarileni riuscirono a sconfiggere fra andata e ritorno la squadra blaugrana. Proseguendo, ecco altri problemini nel girone di questa Champions League: in un accoppiamento abbordabilissimo i catalani hanno perso qualche punto di troppo con squadre di livello nettamente inferiore (la sconfitta contro il Celtic è un esempio). Storia ancora più recente (si parla di qualche settimana fa): il Barça è stato sconfitto nell’andata degli ottavi di Champions League dal Milan per 2-0 poi nella Liga e in semifinale di Coppa del Re sono arrivate due ko contro il Real Madid. Perchè questo declino? Intanto bisogna vedere se di declino effettivamente si tratta: semmai possiamo parlare di calo rispetto agli anni scorsi. E’ anche vero che a dirigere l’orchestra blaugrana non c’è più Pep ma Villanova – anzi, Roura per via della malattia dell’erede di Guardiola – ma i giocatori sono rimasti gli stessi. Mancanza di stimoli? Possibile. Nel Barcellona attualmente giocano atleti che hanno vinto tutto e di più e un calo ci può stare. Resta da vedere se si tratta di declino vero e proprio o solo di una leggera flessione.

    REAL ALLA RISCOSSA – Se Barcellona piange, Madrid ride. Ebbene, dopo essere stati considerati gli eterni secondi sotto il Barcellona, il Real Madrid è riuscito a strappare i riflettori alla squadra catalana.  Ripercorriamo questo tragitto. La Liga attualmente è un discorso chiuso ma, nonostante questo, Mourinho si è tolto lo sfizio di sconfiggere il Barça per 2-1 al Bernabeu. Prima del turno di campionato c’è stata anche l’eliminazione dalla semifinale di coppa del Re. Poi? Le merengues si sono qualificati ai quarti di finale di Champions League sconfiggendo il Manchester United mentre il Barcellona rischia di non passare il turno, Milan permettendo. L’occasione di scrollarsi di dosso l’etichetta di eterni secondi è arrivata: tocca a Mourinho e a tutto il Real Madrid cogliere l’attimo, carpe diem.

  • Champions League, l’arbitro e Ronaldo condannano il Manchester United

    Champions League, l’arbitro e Ronaldo condannano il Manchester United

    Impresa del Real Madrid all’Old Trafford nel match di ritorno degli Ottavi di Finale di Champions League. Il Manchester United saluta tra la delusione generale la competizione nonostante partisse dal pareggio rimediata all’andata al Santiago Bernabeu. Sfida fortemente segnata da un arbitraggio non all’altezza di una gara di questo calibro, soprattutto in occasione dell’espulsione di Nani. Alla fine le merengues si portano a casa vittoria e qualificazione con la rete decisiva dell’ex di turno, Cristiano Ronaldo, che in occasione del gol si è quasi scusato con i suoi vecchi tifosi. Per i Red Devils rimane l’amaro in bocca per aver visto sfuggire l’occasione di qualificarsi dopo il pareggio esterno e il vantaggio iniziale nei primi minuti di gioco del secondo tempo.

    Champions League, Mou batte Ferguson

    Ronaldo, quasi si scusa dopo la rete del vantaggio © Jasper Juinen/Getty Images
    Ronaldo, quasi si scusa dopo la rete del vantaggio © Jasper Juinen/Getty Images

    LA PARTITA – Una gara molto tirata nei primi minuti di gioco con il Real Madrid che fa la partita e il Manchester United che aspetta gli avversari per poi ripartire in contropiede. Esce fuori un primo tempo piuttosto opaco, non certo spettacolare. La seconda frazione di gioco invece ha regalato parecchie emozioni con il gol in apertura dei padroni di casa con l’autogol di Sergio Ramos che devia nella propria rete un cross teso dalla sinistra di Nani. Dieci minuti più tardi sale in cattedra l’arbitro che espelle inspiegabilmente l’esterno portoghese dei Red Devils per un fallo che vede solo lui. Lo United in dieci arretra tantissimo il baricentro e subisce il ritorno del Real Madrid che trova il pareggio al 65′ con il neo entrato Modric che piazza la palla con un tiro a giro di rara precisione che colpisce il palo ed entra in rete. Passano solamente quattro minuti ed arriva il sorpasso con la realizzazione di Cristiano Ronaldo abile a deviare in scivolata un tiro-cross di Higuain dalla destra. Il portoghese non esalta per rispetto nei confronti dei suoi ex tifosi. Il finale di gara vede protagonista il portiere degli ospiti, Diego Lopez che si esalta con quattro interventi decisivi ai fini del risultato finale che non cambia fino al triplice fischio dell’arbitro.

    PAGELLE MANCHESTER UNITED-REAL MADRID
    Ronaldo 7.5 – Nonostante i sonori fischi riservati dai suoi vecchi tifosi, il portoghese mostra la sua solita classe e realizza il gol del definitivo 1-2 che condanna lo United e permette al Real di volare ai Quarti di Finale.
    Diego Lopez 7 – Sostituisce l’infortunato (ma recuperato) Casillas e nel finale di gara si esalta con una serie di parate che salvano risultato e qualificazione.
    Van Persie 5.5 – In avvio su assist del sempreverde Giggs si rende pericoloso di una conclusione al volo che sbatte contro la difesa merengues, dopo di che sparisce dalla partita.
    Giggs 6.5 – Millesima presenza nel professionismo. Che dire? Lui c’è, è sempre nel vivo dell’azione e nonostante l’età mostra una resistenza invidiabile. Non ha la corsa degli anni d’oro, ma i piedi sono comunque ottimi e la semplicità con la quale fornisce palloni invitanti ai compagni è da pelle d’oca.

    TABELLINO MANCHESTER UNITED-REAL MADRID 1-2
    Manchester United (4-2-3-1): De Gea 6; Rafael 5 (87′ Valencia sv), Ferdinand 6.5, Vidic 6.5, Evra 6; Carrick 6.5, Cleverley 6 (73′ Rooney 6); Nani 6.5, Giggs 6.5, Wellbeck 6 (80′ Young sv); Van Persie 5.5.
    Real Madrid (4-2-3-1): Diego Lopez 7; Arbeloa 5.5 (59′ Modric 7), Varane 5.5, S. Ramos 5, Coentrao 5; Xabi Alonso 5.5, Khedira 5.5; Di Maria 5 (45′ Kakà 6), Ozil 5.5 (71′ Pepe sv), C.Ronaldo 7.5; Higuain 6.5.
    Marcatori: 48′ aut. Sergio Ramos (M), 65′ Modric (R), 69′ Cristiano Ronaldo (R)

  • Champions League, Ferguson o Mourinho chi uscirà di scena?

    Champions League, Ferguson o Mourinho chi uscirà di scena?

    Questa sera all’Old Trafford andrà in scena una sfida che si preannuncia epica tra Manchester United-Real Madrid, valida per il ritorno degli Ottavi di Finale della Champions League. Il match d’andata finì con un pareggio per 1-1 (con le reti di Welbeck e Cristiano Ronaldo) che al momento favorisce gli inglesi che partono quindi con il gol segnato in trasferta e con la possibilità di giocarsi la gara decisiva con il pubblico amico. Comunque vada la sfida, una delle due squadre dovrà lasciare la competizione e priverebbe la Champions di una protagonista assoluta per la conquista della Coppa. United-Real, una finale anticipata. E se siete alla ricerca di motivi per guardare la partita, vi basta la sfida Ferguson-Mou oppure il ritorno a casa di Cristiano Ronaldo nella squadra che l’ha reso grande?

    Champions League, United-Real. Il ritorno di Ronaldo…

    Ronaldo torna all'Old Trafford da ex © Jasper Juinen/Getty Images
    Ronaldo torna all’Old Trafford da ex © Jasper Juinen/Getty Images

    PERICOLO RONALDO – Alex Ferguson l’ha conosciuto, allevato e fatto diventare importante, ora se lo ritrova contro per la seconda volta ne giro di due settimane. Proprio il tecnico scozzese ha messo in allerta i suoi giocatori dell’importanza di bloccare da subito l’asso portoghese, in grado da solo di trascinare l’intera formazione spagnola. Cristiano Ronaldo, dopo aver segnato all’andata con un colpo di testa preceduto da uno stacco imperioso, vuole ripetersi all’Old Trafford, nello stadio che è stato suo per parecchi anni prima di provare l’avventura in Spagna. Sentirà la pressione dell’ex oppure ne uscirà rafforzato dai probabili fischi che riceverà dai suoi ex tifosi? Tra l’altro, nelle ultime ore si parla di un suo possibile ritorno allo United a partire dalla prossima stagione…

    IL VECCHIO E IL NUOVO – Il match odierno vedrà sfidarsi anche il vecchio (Ferguson) con il nuovo (Mourinho). Due filosofie diverse ma con una caratteristica in comune: la vittoria. Tra i due tecnici c’è stima reciproca, tanto che lo scozzese avrebbe suggerito alla proprietà dello United, quando avverrà il suo addio al calcio, di ingaggiare il portoghese. Dal canto suo, lo Special One, non ha mai nascosto il desiderio di prendere l’eredità di Sir Alex Ferguson e quindi sedersi sulla panchina dei Red Devils.

    PROBABILI FORMAZIONI MANCHESTER UNITED-REAL MADRID
    Manchester United (4-2-3-1): de Gea; Rafael, Ferdinand, Evans, Evra; Carrick, Cleverley; Rooney, Kagawa, Welbeck; van Persie. Allenatore: Ferguson
    Real Madrid (4-2-3-1): Diego Lopez; Arbeloa, Varane, Sergio Ramos, Coentrao; Khedira, Xabi Alonso; Di Maria, Ozil, Ronaldo; Higuain. Allenatore: Mourinho

  • Il Real Madrid umilia il Barcellona 3-1: Messi sotto accusa

    Il Real Madrid umilia il Barcellona 3-1: Messi sotto accusa

    Barcellona-Real Madrid non è una partita come tutte le altre. Vuoi perchè in campo ci sono i migliori giocatori del mondo, vuoi per le tradizioni opposte che risiedono dietro gli stemmi delle due squadre, il Clasico è uno degli eventi sportivi più sentiti nell’intera Spagna e non solo. Da una parte il Barcellona, simbolo della Catalunia e delle spinte autonomiste, dall’altra il Real Madrid, formazione orgoglio della capitale spagnola e dell’ideologia politica opposta a quella blaugrana. Nella lontanissima storia iberica, il Real ha per larghi tratti dominato la scena fino a quando, con un’accurata gestione del settore giovanile, non è nato anche il mito del Barcellona che ha portato la squadra catalana a diventare la leggenda che conosciamo oggi. Nonostante questo sembrano ormai passati e sepolti gli anni della manita o della frustrazione del Real Madrid di Mourinho incapace di battere gli alieni del Barcellona. E’ vero che i blanocos sono nettamente distaccati nella Liga ma nella semifinale di Coppa del Re sono riusciti a eliminare i favoriti blaugrana. L’andata giocata qualche settimana fa al Bernabeu era finita 1-1 con gol di Fabregas e recupero finale madrileno con un colpo di testa di Varane. Dopo quel risultato la stampa spagnola era certa che il Barça avrebbe controllato facilmente la situazione e sarebbe approdato in finale senza troppi fronzoli. Previsione errata perchè nella sfida di ritorno al Camp Nou, tempio del Barcellona, il Real Madrid ha letteralmente umiliato i catalani sconfiggendoli per 3-1 davanti alla loro gente.

    Cristiano Ronaldo man of the match: due gol al Camp Nou | © Jasper Juinen / Getty Images
    Cristiano Ronaldo man of the match: due gol al Camp Nou e Barça eliminato| © Jasper Juinen / Getty Images

    FINE DI UN CICLO? – La sconfitta a San Siro contro il Milan è stato il primo campanello d’allarme per Roura. Squadra che non crea, che non segna e che trasforma il possesso palla, fino ad ora arma micidiale, in un qualcosa di fazioso e di inconcludente. La difesa, ormai evidentemente vecchia e logora, concede moltissimo agli avversari e in una formazione nettamente predisposta a un gioco offensivo, è un suicidio sportivo, un lusso che il Barcellona non può permettersi. Contro il Real Madrid ci sono stati dei flop clamorosi. Basti pensare al veterano Puyol, saltato come un giocatore qualunque da Di Maria nell’azione che ha portato i blancos a segnare la seconda rete della serata. Tutti nella metà campo madrilena, pallone allontanato dalla difesa di Mourinho e calciato in avanti dove la rapidità di Di Maria e Cristiano Ronaldo ha letteralmente fatto a fette la difesa di burro del Barça. La sensazione è che i fenomeni catalani abbiano intrapreso la via del declino. Sia chiaro, la qualità è sempre ai massimi livelli e le vittorie continueranno ad arrivare per un bel po’ ma dobbiamo scordarci della squadra di cannibali dell’era Guardiola. Adesso il Barcellona si può battere, anche sul proprio campo. Una dolce melodia per le orecchie del Milan.

    CR7 MATTATORE – Tornando alla semifinale di ritorno, Mourinho questa volta è stato tatticamente impeccabile. Real Madrid chiuso e ordinato pronto a ripartire per far male a Messi e compagni. Proprio l’argentino ha deluso ancora: la stampa spagnola lo ha attaccato come uno dei responsabili della debacle. La verità è che il Real, così come aveva fatto il Milan, ha saputo contenerlo con una vera e propria gabbia attorno a lui. Già al 12′ Piquè interviene malamente su Cristiano Ronaldo: calcio di rigore e gol del portoghese. Nella ripresa arriva il raddoppio dello stesso Cr7 al termine di un’azione solitaria di Di Maria. Spazio anche per Varane che di testa, come all’andata, su azione da corner, trafigge Pinto per la terza volta. Nel Barcellona non basta il gol finale di Alba su magnifico assist di Iniesta, opaca fotografia di una manovra eccelsa ormai sbiadita.

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  • Mourinho lascerà il Real, Moratti è pronto a farlo tornare all’Inter?

    Mourinho lascerà il Real, Moratti è pronto a farlo tornare all’Inter?

    Che Stramaccioni non rimarrà a lungo sulla panchina nerazzurra è una scommessa troppo facile da vincere. Ma su chi sarà il suo prossimo sostituto c’è molto da indovinare. Si è parlato di Diego Simenone, ex idolo della curva, calciatore con un passato a tinte interiste e biancocelesti, con la grinta e il giusto carisma per guidare la banda argentina sin troppo irrequieta nello spogliatoio dei clan (cit. Ibra.). Poi è venuto fuori il nome dell’attuale tecnico del Napoli Walter Mazzarri, in continua polemica con tutto l’ambiente partenopeo, nonostante gli ottimi risultati avuti in questi ultimi anni, agli azzurri è mancato quel salto di qualità per diventare una squadra in grado di vincere qualcosa di importante. Il valzer delle panchine o il fantallenatori è partito prima del mercato estivo con i classici nomi già sulla bocca di tutti gli esperti di calciomercato. E se niente niente, l’amarcord italico riportasse il Vate di Setubal, l’uomo della provvidenza, lo Special One e chi più ne ha ne metta, sulla panchina dell’Inter?

    Josè Mourinho ©  CHRISTOPHE SIMON AFP
    Josè Mourinho © CHRISTOPHE SIMON
    AFP
    Sognare non è vietato, ma parlare di un ritorno di Josè Mourinho in quel di Appiano Gentile, più che di favoletta sa di pura fantascienza. Ragionando sull’attuale situazione del portoghese, è utile comunque lasciare qualche spiraglio di speranza ai tifosi nerazzurri. In primis perché l’addio del tecnico blancos dal Real Madrid è cosa ormai certa, con i quotidiani spagnoli che parlano di una decisione già presa dallo stesso Florentino Perez, (che avrebbe deciso di liquidarlo con un assegno di 10 milioni di euro come buonuscita)stanco di vedere il suo Real Madrid terzo in campionato e a meno 16 punti dal Barcellona. I rapporti pessimi con tutto lo spogliatoio avallerebbero le scelte del presidente Perez, considerando come il caso Casillas sia stato gestito malissimo da tutto l’ambiente blancos.

    A prendere il posto di Josè, sarebbe prontissimo Carlo Ancelotti, attuale tecnico del Psg, che scambierebbe volentieri la sua poltrona con il suo nemico di derby milanesi Mou, per accomodarsi al Santiago Bernabeu. Lo special one in questo modo potrebbe ritrovare in quel di Parigi un campione come Ibra, affiancato da altri giocatori di levatura altissima, e perché no magari trascinarsi dietro ( a fronte di un’offerta irrinunciabile) anche Cristiano Ronaldo dal Real Madrid.

    Questa è l’ipotesi più probabile, ma volendo andare avanti con l’immaginazione, e volendo sognare come è giusto che faccia ogni tifoso interista, si potrebbe ipotizzare un ritorno di Mourinho in abiti nerazzurri? Lo stesso tecnico del Real non ha mai negato la sua fede interista, confessando con continuità nelle interviste calcistiche la sua voglia di tornare un giorno ad allenare la SUA inter. Certamente volendo essere realisti è difficile pensare che questo possa accadere giusto per un paio di buoni motivi:1) Massimo Moratti in piena epoca austerity difficilmente potrebbe permettersi un ingaggio nemmeno vicino alla metà dell’attuale compenso del portoghese; 2) lo stesso Josè non tornerebbe mai in Italia per competere per la quarta o quinta posizione del campionato, e per l’Europa League, considerando l’attuale rosa nerazzurra, (con qualche reduce pensionabile del vecchio Triplete) e i nuovi mediocri innesti non possano dare risultati migliori.

    Sognare non costa niente, ma ricostruire una squadra crollata nel corso degli anni con dirigenti non proprio svegli come Branca e soci è un altro contro. Chiedere a Moratti.

  • Real Madrid-Manchester United e Shakhtar-Borussia, le formazioni

    Real Madrid-Manchester United e Shakhtar-Borussia, le formazioni

    Gli ottavi di andata di Champions League, dopo l’apertura di ieri con i successi esterni di Juventus e Paris Saint Germain rispettivamente contro Celtic e Valencia proseguono questa sera alle 20.45 con gli altri due match di questa settimana, prima che il tabellone dell’andata venga completato il 19 e 20 Febbraio. Il menu propone, così, il “piatto forte” di Real Madrid-Manchester United al Santiago Bernabeu, lo scontro tra titani che si incontrano troppo presto, andando ad ostacolarsi vicendevolmente nel proseguio del cammino in Champions, ma anche l’interessante scontro fra outsider Shakhtar Donetsk-Borussia Dortmund che metterà di fronte due tra le sorprese positive messesi in mostra nella fase a gironi del torneo soprattutto in termini di gioco e di briosità.

    Real Madrid-Manchester United è il match clou, che metterà di fronte le merengues di Josè Mourinho e i Red Devils di Sir Alex Ferguson, due tra le squadre più blasonate d’Europa e del mondo, e tanto basta per capire perchè la gara verrà seguita da circa 200 milioni di spettatori in tutto il pianeta, come se fosse la finale del torneo. E di finale anticipata, a conti fatti, si tratta. Lo spettacolo dovrebbe essere assicurato dallo stato di forma degli ospiti, dominatori incontrastati in Premier League con ben 12 punti di vantaggio sulla seconda, il City, e pertanto già proiettati alla dimensione Europea per cercare di centrare il prestigioso obiettivo “double”, campionato e Champions League, ancor di più nella stagione che si preannuncia come l’ultima della lunghissima carriera del tecnico dei Red Devils.

    Questa sera, inoltre, il match vivrà dell’atteso scontro tra Cristiano Ronaldo ed il suo passato, contro la squadra che lo ha reso grande ed il tecnico che lo ha lanciato nell’Olimpo del calcio mondiale, un incontro che lo emozionerà come lo stesso CR7 ha Twittato alla vigilia: “giocare contro il Manchester United è una partita speciale per me”, e la sua presenza in campo, anche secondo i bookmakers, potrà essere decisiva nell’influenzare le sorti di Real Madrid-Manchester United, anche se non sarà ovviamente l’unico nome di peso illuminato dai riflettori del Bernabeu. Basti pensare all’attacco dello United composto dalla coppia delle meraviglie Rooney-Van Persie, ma anche il trio delle merengues formato da Ozil, Ronaldo (appunto) e Benzema. Per Josè Mourinho questo match è “la partita che tutti vorrebbero giocare” ed è, probabilmente, la cartina di tornasole della stagione del suo Real Madrid, che punta sulla Champions League per risollevare la propria stagione.

    Real Madrid-Manchester United, le formazioni | © Jasper Juinen/Getty Images
    Real Madrid-Manchester United, le formazioni | © Jasper Juinen/Getty Images

     

    Probabili formazioni Real Madrid-Manchester United:

    Real Madrid (4-2-3-1): Lopez, Arbeloa, Pepe, Ramos, Coentrao; Khedira, X. Alonso; Di Maria, Ozil, Ronaldo; Benzema. Allenatore: Josè Mourinho

    Manchester United (4-4-1-1): De Gea; Rafael, Ferdinand,Vidic, Evra; Nani, Carrick, Cleverley, Valencia; Rooney; Van Persie. Allenatore: Alex Ferguson

    Shakhtar Donetsk-Borussia Dortmund è, come detto, il match tra le due outsider del torneo, le squadre “rivelazione” come si suol definire le formazioni che esprimono buon gioco e riescono a raggiungere risultati sorprendenti rispetto alle quotazioni iniziali. In particolare, gli ucraini guidati da Lucescu hanno ben impressionato nella fase a gironi nel raggruppamento della Juventus, riuscendo a mostrare bel gioco corale e buone individualità in particolare con il giovane brasiliano Willian che, però, è stato nel frattempo ceduto all’Anzhi. La squadra ucraina questa sera avrà il vantaggio del fattore campo, dove ha costruito le migliori prestazioni in Europa, grazie al gioco brillante dei suoi gioielli in rosa, da Fernandinho a Teixeira, fino al bomber (noto per lo scarso fair play nella gara con il Nordsjaelland) Luiz Adriano. Il Borussia Dortmund di Klopp, dopo uno scoppiettante inizio di stagione in cui hanno brillato nel girone del Manchester City e del Real Madrid, non sta attraversando attualmente un buon momento ed è reduce dalla sconfitta in Bundesliga con l’Amburgo per 4-1. Questa sera, però, proverà ad affidarsi alla vena del bomber Lewandowski, oltre che dei due talentini Reus e Gotze.

    Probabili formazioni Shakhtar Donetsk-Borussia Dortmund: 

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Srna, Kucher, Rakitskiy, Rat; Hubschmann, Stepanenko; Alex Texeira, Mkhitaryan, Taison; Luiz Adriano. Allenatore: Lucescu

    Borussia Dortmund (4-2-3-1) Weidenfeller; Piszczek, Subotic, Hummels, Schmelzer; Gundogan, Kehl; Blaszczykovski, Goetze, Reus; Lewandovski. Allenatore: Klopp

  • Liga, il Barça ipoteca il titolo. Ronaldo protagonista di giornata

    Liga, il Barça ipoteca il titolo. Ronaldo protagonista di giornata

    Gol e spettacolo nella 23esima giornata della Liga Spagnola. Barcellona e Real Madrid sono assolute protagoniste del week end spagnolo segnando rispettivamente sei e quattro gol contro Getafe e Siviglia, confermando una certa superiorità rispetto alle altre squadre del campionato. Anche l’Atletico Madrid, dopo un inizio straordinario, sta lentamente calando di continuità di risultati e nell’ultimo incontro ha subito una brutta sconfitta esterna contro il Rayo Vallecano permettendo ai blaugrana di fuggire a +12 dal secondo posto. Liga già chiusa? Possibile riapertura con il ritorno delle gare di Champions? Mai dare per scontato un campionato, ma obiettivamente al momento, sembra davvero difficile trovare una squadra in grado di raggiungere e sorpassare la squadra di Vilanova, che esprime un calcio sempre spettacolare e concreto.

    Ronaldo vs Messi – Stavolta la sfida personale tra il portoghese e l’argentino la vince il primo, che stende da solo con una tripletta il Siviglia, mentre l’argentino si deve accontentare di una sola rete nella sfida contro il Getafe.

    Ronaldo stende il Siviglia con una tripletta © Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images
    Ronaldo stende il Siviglia con una tripletta © Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images

    Real forza 4 – Le merengues distruggono letteralmente il Siviglia tra le mura amiche del Santiago Bernabeu per 4-1. Decisiva la tripletta di Cristiano Ronaldo che si carica la squadra e la trascina verso una vittoria importantissimi ai fini della classifica, mettendo al sicuro il terzo posto, l’ultimo utile per la qualificazione alla Fase a Gironi della prossima Champions League. Gli ospiti una trasferta shock con un passivo di 4-0 nella prima ora di gioco. Il gol di Del Moral sul finale fissa sul 4-1 il risultato finale.

    Barça super – I blaugrana, per rispondere ai rivali del Real Madrid, ne segnano sei al povero Getafe che si ritrova davanti una squadra in perfetta forma fisica, in vista anche dell’imminente sfida di Champions League. Il risultato finale di 6-1 non lascia spazio a dubbi. Una sola squadra in campo e sei marcatori diversi. In ordine cronologico segnano Sanchez, Messi, Villa, Tello, Iniesta e Pique. Insomma, c’è spazio per tutti. Il Barcellona, con la vittoria di questo week end si porta a +12 sulla seconda in classifica, mettendo le mani sulla Liga 2012-2013.

    Simeone ko – L’unica squadra ancora in grado di impensierire i blaugrana si ferma in trasferta contro il Rayo Vallecano. Parliamo dell’Atletico Madrid di Radamel Falcao, autore del gol della bandiera (segnato al 90′). Adesso la formazione biancorossa deve guardarsi alle spalle al ritorno dei cugini del Real, distanti solamente quattro punti, anche se i ragazzi di Simeone devono recuperare ancora una gara.

    Corsa Champions – Tra alti e bassi continua la caccia all’ultima posizione utile per la Champions 2013-2014. Tra la quarta piazza e il nono posto ci sono solamente sei punti, il che rende tutto più interessante. Il Malaga supera di misura il Levante nell’unico scontro diretto di giornata, confermandosi al quarto posto. Dietro gli andalusi rimangono in scia Valencia e Real Sociedad che vincono di misura su Celta Vigo e Maiorca.

  • Clamoroso autogol di Ronaldo. Solo un pari per il Barça al Mestalla

    Clamoroso autogol di Ronaldo. Solo un pari per il Barça al Mestalla

    Quando una stagione inizia male, spesse è destinata a finire ancora peggio. La conferma arriva dallo strano campionato del Real Madrid che, non bastassero le polemiche all’interno dello spogliatoio (con la vecchia guardia contro il tecnico), riesce nell’impresa di perdere in casa del Granada (di patron Pozzo, presidente anche di Udinese e Watford) grazie ad una strana autorete del giocatore simbolo di questi anni. Parliamo naturalmente di Cristiano Ronaldo, autore di 33 gol in 34 partite in questa stagione e protagonista in negativo nell’ultima giornata di Liga Spagnola. Non ne approfitta il Barcellona (distante ora 16 lunghezze) che si ferma al Mestalla, in casa del Valencia (1-1 il risultato finale). In gol per i blaugrana il solito Leo Messi, che ha passato gli ultimi giorni nelle prime pagine dei giornali a causa del suo comportamento nella recente sfida contro il Real.

    L’AUTOGOL – Solo in una stagione così sfortunata per il Real, poteva succedere di ritrovarsi a commentare un autogol di Cristiano Rolando. Proprio lui, abituato a comparire nel tabellino dei marcatori, ma nella colonna giusta. Il portoghese devia involontariamente il pallone di testa alle spalle del proprio portiere in coccasione di un calcio d’angolo che risulta decisivo ai fini del risultato finale (1-0).

    Ronaldo, protagonista con l'autogol contro il Granada © Denis Doyle/Getty Images
    Ronaldo, protagonista con l’autogol contro il Granada © Denis Doyle/Getty Images

    CORSA SOLITARIA – Nonostante il pareggio contro il Valencia, il Barcellona sembra fare un campionato a se. L’ottima stagione dell’Atletico Madrid non sembra impensierire più di tanto gli uomini di Vilanova che fanno corsa al Real Madrid, che attualmente si trova a 16 punti di distanza. I blaugrana escono dal Mestalla con un solo punto. I due gol del match arrivano entrambi nella prima frazione di gioco con Banega per i padroni di casa e Messi per gli ospiti (su rigore). Dopo il 5-0 subito tra le mura amiche dal Real Madrid, il Valencia riesce a fermare la capolista!

    SECONDA PIAZZA – E se il Real Madrid fatica a trovare continuità di risultati in questa stagione, sull’altra sponda della città, all’Atletico si godono il secondo posto solitario a 9 punti dal Barcellona. Falcao e compagni superano di misura il Betis nel posticipo di giornata e la distanza dai cugini diventa di sette lunghezze. La qualificazione diretta in Champions pare ormai scontata.

    PRELIMINARI CHAMPIONS – La corsa al quarto posto si fa sempre più interessante. Al momento, la quarta piazza viene occupata dal Malaga (che l’anno prossimo non potrà giocare in competizioni europee a causa di una squalifica arrivata dalla Uefa per i mancati pagamenti degli stipendi negli ultimi mesi) ma la distanza tra la squadra di Pellegrini e l’ottavo posto è di soli tre punti. Le squadre coinvolte, oltre il Malaga, sono Levante, Betis, Valencia e Rayo Vallecano.

    Tra tutte queste squadre, nessuna è riuscita a portare il bottino pieno a casa. Il Malaga ha pareggiato in casa contro il Real Saragozza, 1-1 il risultato finale con la rete del fenomeno spagnolo Isco (recente di rinnovo contrattuale con clausola di rescissione passata a 35 milioni di euro). Anche il Valencia ha conquistato un solo punto (contro il Barcellona), mentre per Levante, Betis e Rayo Vallecano arrivano tre sconfitte, rispettivamente contro Espanyol, Atletico Madrid e Siviglia.

    Ecco la sfortunata autorete di Cristiano Ronaldo contro il Granada
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  • Real Madrid-Barcellona 1-1, a Fabregas risponde Varane

    Real Madrid-Barcellona 1-1, a Fabregas risponde Varane

    Real Madrid-Barcellona: si è concluso il primo di due atti valevoli per la semifinale della Coppa del Re, il trofeo nazionale spagnolo. Il risultato, a differenza di come siamo sempre stati abituati a vedere, è terminato in parità con soli due gol segnati. Certo, si fa per dire, ma da squadre che nell’arco di una stagione segnano quasi 100 gol non ci si aspetta il magro risultato di 1-1. Punteggio che comunque agevola gli ospiti del Barça per via della rete in trasferta: si giocava infatti al Bernabeu di fronte a un pubblico molto abbondante. Il Barcellona non ha mostrato quel suo dominio tipico: controllo cioè dal primo all’ultimo minuto. Ci sono infatti stati alcuni tratti in cui il Real Madrid avrebbe potuto far male ai blaugrana ma l’imprecisione sotto porta di alcuni elementi, ha impedito ciò. Da considerare che le merengues erano in netta emergenza e che Josè Mourinho giocava con il terzo portiere, Diego Lopez, che comunque ha svolto il suo compito egregiamente. Dall’altra parte, un altro portiere non titolare: Pinto, l’asso di coppe nazionali. Veniamo alla descrizione dei novanta minuti.

    Lionel Messi ha offerto l'assist a Fabregas ma non è bastato al Barça per vincere | © Denis Doyle/Stringer / Getty Images
    Lionel Messi ha offerto l’assist a Fabregas ma non è bastato al Barça per vincere | © Denis Doyle/Stringer / Getty Images

    OCCASIONI SPRECATE – Nel primo tempo è il Real Madrid a partire a mille sostenuto dai suoi caldissimi tifosi. Al 5′ Cristiano Ronaldo esalta i riflessi di Pinto direttamente da calcio di punizione dal limite dell’area di rigore: il portiere blaugrana è bravo a respingere un tiro potente ma non preciso. Dal 12′ in poi viene fuori tutta la classe del Barcellona. Iniesta, che ha giocato un’altra partita pazzesca, serve con un tocco delizioso Jordi Alba che, quasi davanti a Diego Lopez, spreca malamente il match ball. Il terzino blaugrana effettua una sorta di tiro cross sballato che termina malamente sul fondo. Appena cinque minuti dopo è Xavi a far tremare i blanoc con un magistrale calcio di punizione dal limite: pallone che scavalca la barriera e che si infrange sulla traversa a Diego Lopez battuto. Lo stesso Xavi, poco dopo, facilitato da un errore clamoroso di Carvalho, conclude a rete ma il salvataggio provvidenziale di Varane mantiene stabile lo 0-0.

    UMANI – Nel primo tempo Messi e Cristiano Ronaldo non si sono praticamente mai visti. Il portoghese è stato completamente fuori dal gioco mentre la Pulce ha giocato una partita normale. Ecco che per una volta anche gli alieni possono tornare umani. Nella ripresa questa sensazione non cambia eccezion fatta per Messi che risulta determinante. E’ proprio grazie a un suo suggerimento che Fabregas porta il Barcellona in vantaggio al 5′ della ripresa. Il Barça controlla il match con tutta tranquillità e, quando vuole, accelera con combinazioni strette fra i suoi palleggiatori. Sembra l’epilogo per il Real Madrid ma i cambi di Mourinho ridanno linfa a una squadra spenta. Intanto Ronaldo si divora un gol clamoroso da pochi passi dalla linea di porta al 16′. Al 25′ Fabregas potrebbe chiudere i conti ma, su suggerimento di Dani Alves, il catalano centra il legno da posizione favorevolissima nel cuore dell’area di rigore. Gol sbagliato, gol subito. Legge sempre valida che si concretizza al 36′. Un perfetto cross di Ozil trova lo stacco di testa vincente del giovane Varane che salva i suoi dall’ennesima sconfitta contro il Barcellona. Tutto rimandato alla gara di ritorno.

    Pagelle Real Madrid-Barcellona:

    Varane 7,5 Se il Real Madrid non capitombola, gran parte del merito è di questo ragazzo. Un salvataggio sulla linea, chiusure ottime e un gol al Barça: cosa chiedere di più?

    Iniesta 7 Il solito elegantone. La semplicità è sconosciuta a questo professore proveniente da un altro pianeta. Distribuisce palloni deliziosi che, purtroppo per lui, i compagni non sempre concretizzano.

    Piquè 6,5 Roccioso e diligente in difesa, compie delle chiusure fondamentali

    Ronaldo 5 Serataccia. Un gol divorato da pochi passi e tanta corsa. Nel concreto però c’è poco o nulla

    Pedro 5 Mai in partita. Eppure il Real Madrid è una delle sue vittime preferite.

    Tabellino Real Madrid-Barcellona:

    Real Madrid (4-2-3-1): Diego Lopez 6; Essien 6, Varane 7.5, Carvalho 5.5, Arbeloa 6; Xabi Alonso 6, Khedira 5.5, Ronaldo 5, Ozil 6.5, Callejon 5 (51′ Modric 6.5); Benzema 6 (63′ Higuain 6). A disp. Adan, Albiol, Nacho, Marcelo, Kakà. All. Mourinho 6.5

    Barcellona (4-3-3): Pinto 6.5; Jordi Alba 6, Piquè 6.5, Puyol 6, Dani Alves 6; Xavi 6.5, Fabregas 6.5 (85′ Thiago s.v), Busquets 5.5; Iniesta 7, Messi 6.5, Pedro 5 (76′ Sanchez 6). A disp.Valdes, Adriano, Mascherano, Song, Villa. All. Villanova 6

    Marcatori Real Madrid-Barcellona: 50′ Fabregas (Bar), 81′ Varane (Real)

     Note: Ammoniti: Carvalho, Callejon (Real); Dani Alves, Puyol (Bar)

    Arbitro:  C.Gomez

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  • Real Madrid-Barcellona: il Clasico fra spettacolo e veleni

    Real Madrid-Barcellona: il Clasico fra spettacolo e veleni

    Real Madrid e Barcellona. Alla fine sono sempre loro le due squadre destinate a spartirsi il malloppo in patria. Sia in Coppa del Re che in Liga, le merengues e i blaugrana sono gli attori protagonisti per eccellenza. E’ vero che il Real in questa stagione ha perso molti punti e si ritrova adesso terzo superato dai cugini dell’Atletico Madrid, ma nessuno può negare lo stra potere economico e sociale del club di Florentino Perez. Da una parte la capitale della Spagna, i galacticos comprati dall’estero a son di milioni di euro, dall’altra  gli “indipendentisti” della Catalogna, orgogliosi delle proprie tradizioni e origini. La differenza sostanziale è proprio alla base delle due corazzate spagnole. Mentre il Real Madrid fonda la propria squadra su fenomeni e talenti di fama mondiale prelevati da altre squadre -è il caso dei cari Kakà, Cristiano Ronaldo, Ozil..- il Barcellona raccoglie i propri giocatori direttamente dalla Masia, storico vivaio blaugrana. In molti casi, i catalani, presentavano formazioni con anche dieci elementi provenienti dal settore giovanile. La Cantera più famosa del mondo contro le stelle trapiantate a Madrid. Il Clasico, termine utilizzato per indicare una delle sfide più interessanti a livelli mondiale, si gioca almeno su due fronti: quello sportivo e quello sociale. Analizziamo la sfida che si disputerà questa sera a Madrid al Bernabeu alle ore 21.

    Lionel Messi, l'uomo decisivo per il Barcellona che questa sera affronterà il Real Madrid | © AFP/Staff / Getty Images
    Lionel Messi, l’uomo chiave per il Barcellona che questa sera affronterà il Real Madrid | © AFP/Staff / Getty Images

    REAL MADRID – Mourinho è al centro di molte critiche. In Spagna, Sara Carbonero, giornalista e compagna di Casillas ha lanciato una frecciatona allo Special One: “Nessuno parla più con lui”. Da Madrid smentiscono ma la sensazione è che le cose fra il tecnico portoghese e alcuni giocatori del Real Madrid non siano rose e fiori. Nello specifico, Sergio Ramos e lo stesso Casillas avrebbero criticato in più di una circostanza l’operato di Josè. Questa sera per i Blancos mancheranno molti giocatori fondamentali. Pepe e Casillas sono fuori per infortunio mentre Sergio Ramos, Coentrao e Di Maria sono squalificati. Formazione dunque molto rimaneggiata per il Real Madrid. Ecco che in porta c’è il via libero per Adan, difesa con Essien e Varan a sostituire gli indisponibili: reparto che si conclude con le presenze di Carvalho e Arbeloa. A centrocampo Xabi Alonso e Khedira agiranno da schermo e da collante dietro al trio delle meraviglie composto da Modric, Ozil e Ronaldo. Unica punta Benzema.

    BARCELLONA – Situazione diversa in casa Barcellona. I blaugrana sono praticamente al completo eccezion fatta per il solito Abidal alle prese con la fase di recupero dopo la grave malattia avuta. Quindi, 4-3-3 classico per il Barça: unica differenza dalla formazione tipo riguarda la porta difesa dal portiere di coppa Pinto. Difesa con Dani Alves, Piquè, Puyol e Jordi Alba. In mezzo al campo ci saranno i giocolieri Iniesta, Xavi e Busquets. Davanti Iniesta, Messi e Pedro. L’impressione è che il Barcellona parta nettamente avvantaggiato rispetto al Real Madrid. Intanto i blaugrana giocano in trasferta con un Real molto rimaneggiato e potrebbero fare cassa grande riuscendo magari a segnare qualche gol in vista del ritorno. Poi il morale del Barcellona è alle stelle: primato in Liga indiscusso e battuto ogni record. Occhio però all’orgoglio del Real Madrid che in partite come queste conterà molto.

    Probabili formazioni Real Madrid-Barcellona

    Real Madrid (4-2-3-1): Adan; Essien, Varane, Carvalho, Arbeloa; Xabi Alonso, Khedira, Ronaldo, Ozil, Modric; Benzema. A disp. Diego Lopez, Albiol, Nacho, Marcelo, Callejon, Kakà, Higuain. All. Mourinho

    Barcellona (4-3-3): Pinto; Jordi Alba, Piquè, Puyol, Dani Alves; Xavi, Fabregas, Busquets; Iniesta, Messi, Pedro. A disp. Valdes, Adriano, Mascherano, Song, Thiago, Sanchez, Villa. All. Villanova