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  • Cristiano Ronaldo consegna la Supercoppa alla Juventus

    Cristiano Ronaldo consegna la Supercoppa alla Juventus

    Era il più atteso ed alla fine è stato lui a decidere la gara: il gol vittoria nella Supercoppa ha portato la firma di Cristiano Ronaldo.

    Una partita non certo splendida, giocata a ritmi bassi, forse anche a causa del caldo, e vissuta sul filo dell’equilibrio con fiammate da ambo le parti.

    A decidere il vincitore della Supercoppa, come già anticipato, ci ha pensato CR7 che al minuto 61 ha sfruttato una gran giocata di Pjanic e con il colpo di testa dentro l’area piccola, ha superato Donnarumma.

    L’espulsione di Kessie al 74°, grazie all’intervento del VAR, ha poi praticamente chiuso la pratica nonostante il  generoso tentativo del Milan di Gattuso di provare a trovare la parità.

    Veniamo al racconto della finale di Supercoppa Italiana. 

    Sciolti tutti i dubbi della vigilia, nella Juventus gioca Douglas Costa nel tridente d’attacco mentre nel Milan panchina per un Higuain non nelle migliori condizioni, dentro Cutrone.

    Partenza grintosa e di personalità del Milan che prova a fare la gara. La prima occasione è per la Juventus, al 4° minuto, con il tiro a giro di Douglas Costa che sfiora il palo. Provano a rispondere i rossoneri al 12° col tiro di Calhanoglu che però finisce lontano dai pali di Szczesny. Al 17° Douglas Costa ricambia il favore a Cancelo, il portoghese lascia partire il diagonale rasoterra, palla fuori di poco. Al 24° occasione per il Milan, Szczesny sbaglia l’uscita su corner, Bakayoko si vede arrivare il pallone addosso, prova a calciare ma c’è Alex Sandro pronto a respingere. Al 34° imbucata per Matuidi che segna ma il guardalinee alza la bandierina per la netta posizione di fuorigioco del francese. Sul finale di tempo ci prova CR7 in acrobazia ma la palla rimbalza sul terreno di gioco e finisce oltre la traversa. Anche gli uomini di Gattuso hanno una fiammata al 45°, bel tiro di Calhanoglu, un rasoterra su cui è pronto Szczesny. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Clamorosa occasione, dopo solo 2 minuti, per Cutrone che lascia partire un gran sinistro che colpisce la traversa. La Juve replica con Cristiano Ronaldo ma Donnarumma è attento a respingere. Al 61° la Juventus passa in vantaggio, pennellata di Pjanic per il colpo di testa di Cristiano Ronaldo che da due passi batte Donnarumma. Al 68° rapida combinazione Dybala-Matuidi-Dybala con l’argentino che sotto porta batte il portiere ma si alza la bandierina, è fuorigioco. Gattuso decide di giocarsi anche la carta Higuain a 20 minuti dal termine. Al 73° brutto intervento di Kessie che gli costa il giallo, Banti viene richiamato dal VAR e dopo aver visionato l’azione opta per il cartellino rosso. Al 78° buon riflesso di Donnarumma che non si fa sorprendere dal cross di Alex Sandro deviato da un difensore. Al 87° protesta vivace del Milan per un contrasto in area tra Emre Can e Conti ma Banti lascia correre. Nei minuti di recupero la Juventus spreca due contropiedi molto invitanti con Bernardeschi prima e Cristiano Ronaldo poi. Dopo 5 minuti di recupero arriva il fischio finale, la Juventus conquista la Supercoppa Italiana.

     

    JUVENTUS – MILAN 1-0 (61° Cristiano Ronaldo)

    Juventus (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Chiellini, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur (86° Bernardeschi), Pjanic (65° Emre Can), Matuidi; Douglas Costa (89° Khedira), Dybala, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Bakayoko, Paqueta (71° Borini); Castillejo (71° Higuain), Cutrone (79° Conti), Calhanoglu.

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Banti.

    Ammoniti: Calhanoglu (M), Alex Sandro (J), Pjanic (J), Castillejo (M), Calabria (M), Rodriguez (M), Dybala (J).

    Espulso: Kessie (M).

  • Champions: Juve che personalità, Roma crolla al Bernabeu

    Champions: Juve che personalità, Roma crolla al Bernabeu

    Doveva essere la serata di Cristiano Ronaldo alla prima in Champions con la maglia della Juve ed invece per CR7 è stata una serata chiusa troppo presto.

    L’asso portoghese infatti ha lasciato il campo per un cartellino rosso, dopo segnalazione dell’arbitro di porta, ricevuto per una “tirata” di capelli a Murillo.

    Perso il suo campione, e con almeno 3 palle gol sprecate nei primi minuti, la Juventus ha tirato fuori una prestazione tutta carattere e personalità e con due calci di rigore, uno per tempo, entrambi trasformati da Pjanic ha trovato il doppio vantaggio che poi ha ben gestito dinanzi all’assalto del Valencia. 

    Nell’altra sfida Spagna-Italia, la Roma non è riuscita a reggere all’urto dei tricampioni in carica del Real Madrid. Troppa differenza in campo con i giallorossi che, anche grazie ad un buon Olsen, hanno tenuto la porta inviolata sino al 44°. Trovato il gol con una punizione magica di Isco poi la strada si è messa in discesa con Bale e Mariano Diaz che nella ripresa hanno fissato il definitivo 3-0.

    Veniamo al racconto dell’esordio della Juventus in Champions League.

    Partenza aggressiva del Valencia che prova a pressare a tutto campo senza lasciare possibilità di manovra alla Juve. Al 11° grandissima chance per la Juventus, cross di Bernardeschi, CR7 colpisce male la palla giunge a Mandzukic che colpisce in acrobazia ma manda alto. La Juve cresce e al 16° è Khedira a sprecare da due passi un cross di Ronaldo ben sistemato, verso il tedesco, da Bernardeschi. Il Valencia si ritrae,i bianconeri insistono e al 21° Neto prima salva su Bernardeschi poi Murillo respinge la conclusione di Matuidi a botta sicura. Alla mezz’ora colpo di scena, contatto a palla lontana tra Ronaldo e Murillo, Brych richiamato dall’arbitro di porta decide di espellere il portoghese. Il Valencia prende coraggio e al 38° sfrutta un errore di Alex Sandro e va alla conclusione con Batshuayi, Szczesny però non si fa sorprendere. La Juve in 10 si ripropone in avanti al minuto 44 gran conclusione di Cancelo, palla toccata da Neto sulla traversa, l’azione prosegue con il portoghese che nuovamente prova a calciare ma viene travolto da Parejo, è rigore che Pjanic trasforma. La Juventus va così al riposo in 10 ma con un gol di vantaggio.

    Il secondo tempo riparte con gli stessi 21, che avevano chiuso il primo tempo, in campo. Parte forte il Valencia, ci prova Rodrigo col colpo di testa, palla tra le braccia di Szczesny. Al 49° trattenuta evidente di Murillo su Bonucci, è calcio di rigore, anche stavolta Pjanic trasforma. Il Valencia prova ad aggredire a tutto campo ma la Juventus riesce a chiudere gli spazi. Marcelino inserisce altre due punte ed i padroni di casa accentuano la pressione che porta a diversi calci d’angolo. E’ un vero e proprio assedio, la Juve pare in affanno ma tiene. Al 88° dopo un contrasto violento sulla caviglia, Douglas Costa è costretto a lasciare il campo. Al 95° Rugani nel tentativo di colpire di testa commette fallo, è rigore anche per il Valencia, va Parejo ma Szczesny para. Finisce così la Juventus senza Cristiano Ronaldo, espulso al 30°, nell’esordio della Champions 2018/19 espugna 2-0 il Mestalla. 

     

    VALENCIA – JUVENTUS 0-2 (45° rig., 50° rig. Pjanic)

    VALENCIA (4-4-2): Neto; Vezo (57° Cheryshev), Gabriel, Murillo, Gaya; Soler, Parejo, Wass, Guedes (70° Mina); Rodrigo, Batshuayi (70° Gameiro).

    Allenatore: Marcelino.

    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (23° Emre Can), Pjanic (66° Douglas Costa (88° Rugani)), Matuidi; Bernardeschi, Mandzukic, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Parejo (V), Murillo (V), Vezo (V), Alex Sandro (J), Szczesny (J), Rugani (J).

    Espulso: Cristiano Ronaldo (J).

     

    Passiamo ora alla gara di esordio della Roma.

    Parte forte il Real Madrid, al 4° Bale riesce a trovare la possibilità di concludere, la palla esce di poco. Passano 4 minuti ed è Isco ad avere la palla del vantaggio, Olsen però non si fa sorprendere e respinge. La Roma pare in difficoltà le merengues continuano a premere e prima Carvajal spreca da due passi poi è De Rossi a sbrogliare una complicata matassa. Alla mezz’ora si vede anche la Roma ma la conclusione di Nzonzi è troppo debole per impegnare Navas. Nel giro di 2 minuti Olsen, tra il 37° ed il 39°, si erge a protagonista, prima anticipa Benzema su pericoloso cross di Marcelo poi ci prova anche Sergio Ramos ma ancora una volta Olsen si fa trovare pronto e salva la sua porta, tocca poi ad Isco ma il portiere svedese non si fa superare. Al 44° però i giallorossi devono capitolare sul perfetto calcio di punizione di Isco. Il primo tempo si chiude con le merengues avanti 1-0.

    Il secondo tempo riparte con gli stessi 22 in campo. Parte bene la Roma con Under che impegna Navas. Il Real Madrid però non sta a guardare e al 51° la traversa salva i giallorossi sulla conclusione di Bale. Il gol del raddoppio però è nell’aria ed al 58° contropiede letale del Real con Bale che si lancia nello spazio, supera in velocità Manolas e poi col diagonale batte Olsen. Gli uomini di Di Francesco non stanno a guardare e al 63° ci prova Kolarov ma Navas risponde. Entra anche Schick e l’attaccante ceco al 73° spreca un contropiede di Under. Gli spagnoli hanno in pugno il controllo della gara e al 79° Asensio con un gran numero in area costringe Olsen all’ennesima parata. Schick dimostra di essere in serata no ed al 87° infatti spreca un’altra occasione. Al 91° le Merengues la chiudono definitivamente con un gran tiro dal limite di Mariano Diaz che non lascia scampo ad Olsen. Finisce così, esordio amaro per la Roma in Champions, al Bernabeu vince il Real Madrid 3-0.

     

    REAL MADRID – ROMA 3-0 (44° Isco, 58° Bale, 91° Mariano Diaz)

    REAL MADRID (4-3-3): Navas; Carvajal, Sergio Ramos, Varane, Marcelo; Kroos, Casemiro, Modric (85° Ceballos); Bale (73° Mariano Diaz), Benzema (62° Asensio), Isco.

    Allenatore: Lopetegui.

    ROMA (4-3-3): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Zaniolo (54° Pellegrini), Nzonzi (69° Schick), De Rossi; Under, Dzeko, El Shaarawy (62° Perotti).

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Sergio Ramos (Re), De Rossi (Ro), Dzeko (Ro)

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata sorprende il k.o. casalingo del Manchester City contro il Lione. Vittorie per Ajax, Bayern e Manchester United. Finiscono 2-2 sia Shakhtar-Hoffenheim che Viktoria Plzen-Cska Mosca. 

  • Consigli Fantacalcio 1° giornata Serie A 2018/19

    Consigli Fantacalcio 1° giornata Serie A 2018/19

    Con il calciomercato chiuso ed i mondiali di Russia 2018, che hanno visto la Francia sollevare la coppa nella finale contro la Croazia, si è pronti a piazzarsi sui blocchi di partenza per la Serie A 2018/19. Con il ritorno della Serie A torna anche il Fantacalcio e di conseguenza anche la nostra rubrica Consigli Fantacalcio.

    La 1° giornata della Serie A 2018/19, vedrà scendere in campo solo 8 partite, a causa dei rinvii delle sfide Sampdoria-Fiorentina e Milan-Genoa per la tragedia del crollo del Ponte Morandi del 14 Agosto nel capoluogo ligure. Si giocheranno quindi due anticipi al sabato, uno alle 18 ed uno alle 20.30. La domenica si aprirà con un anticipo alle 18 e proseguirà con 4 partite alle 20.30. Il turno si chiuderà nel posticipo del lunedì, sempre alle 20.30.

    Sarà la sfida tra Chievo e Juventus ad aprire il turno, e di conseguenza la Serie A, sabato alle 18, sarà l’occasione per vedere l’esordio di Cristiano Ronaldo nel campionato italiano. Alle 20.30, sempre di sabato, si giocherà il primo big match stagionale: Lazio-Napoli. Alle 18 di domenica scenderanno in campo Torino e Roma. Alle 20.30, sempre di domenica, quattro posticipi: Bologna-Spal, Empoli-Cagliari, Parma-Udinese e Sassuolo-Inter. Lunedì il turno sarà chiuso dalla sfida tra Atalanta e Frosinone.

     

    CONSIGLI FANTACALCIO 1° GIORNATA SERIE A

    CHIEVO – JUVENTUS sabato 18/8 ore 18

    CONSIGLIATI: GIACCHERINI (C), CRISTIANO RONALDO (J)

    SCONSIGLIATI: OBI (C), KHEDIRA (J)

    SORPRESE: STEPINSKI (C), CANCELO (J)

     

    LAZIO – NAPOLI sabato 18/8 ore 20.30

    CONSIGLIATI: IMMOBILE (L), INSIGNE (N)

    SCONSIGLIATI: LUIZ FELIPE (L), HYSAJ (N)

    SORPRESE: CORREA (L), FABIAN RUIZ (N)

     

    TORINO – ROMA domenica 19/8 ore 18

    CONSIGLIATI: BELOTTI (T), DZEKO (R)

    SCONSIGLIATI: RINCON (T), DE ROSSI (R)

    SORPRESE: MEITE’ (T), PASTORE (R)

     

    BOLOGNA – SPAL domenica 19/8 ore 20.30

    CONSIGLIATI: FALCINELLI (B), ANTENUCCI (S)

    SCONSIGLIATI: DE MAIO (B), VICARI (S)

    SORPRESE: SANTANDER (B), LAZZARI (S)

     

    EMPOLI – CAGLIARI domenica 19/8 ore 20.30

    CONSIGLIATI: CAPUTO (E), PAVOLETTI (C)

    SCONSIGLIATI: RASMUSSEN (E), PISACANE (C)

    SORPRESE: ZAJC (E), BARELLA (C)

     

    PARMA – UDINESE domenica 19/8 ore 20.30

    CONSIGLIATI: INGLESE (P), LASAGNA (U)

    SCONSIGLIATI: GRASSI (P), PEZZELLA (U)

    SORPRESE: GERVINHO (P), MANDRAGORA (U)

     

    SASSUOLO – INTER domenica 19/8 ore 20.30

    CONSIGLIATI: BOATENG (S), ICARDI (I)

    SCONSIGLIATI: MAGNANI (S), GAGLIARDINI (I)

    SORPRESE: DUNCAN (S), LAUTARO MARTINEZ (I)

     

    ATALANTA – FROSINONE lunedì 20/8 ore 20.30

    CONSIGLIATI: ZAPATA (A), PERICA (F)

    SCONSIGLIATI: GOSENS (A), GHIGLIONE (F)

    SORPRESE: FREULER (A), CAMPBELL (F)

     

     

  • Cristiano Ronaldo alla Juve fa bene solo alla Juve?

    Cristiano Ronaldo alla Juve fa bene solo alla Juve?

    Cristiano Ronaldo alla Juve l’affare del secolo? Forse si, forse no, sarà il tempo a darci le risposte, quel che è certo è che erano anni che in Italia non si viveva un evento mediatico rumoroso per l’arrivo nella nostra Serie A di un campione del genere!

    Ricapitolando velocemente, dopo giorni in cui le voci si rincorrevano tra incredulità, speranze e certezze di veder realizzato il sogno di CR7 con la maglia bianconera, nel pomeriggio di ieri, il sito ufficiale del Real Madrid, annunciava la volontà di Cristiano Ronaldo di lasciare il club dei blancos in cerca di nuovi stimoli. Solo dopo la chiusura della borsa di Milano anche la Juventus FC dava il benvenuto al suo nuovo campione.

    Cristiano Ronaldo alla Juve

    L’affare si è concluso per 100 milioni pagabili in due esercizi, altri 5 milioni per il contributo di solidarietà previsto dal regolamento FIFA e oneri accessori per € 12 milioni. Con il calciatore invece è stato sottoscritto “un contratto di prestazione sportiva quadriennale fino al 30 giugno 2022 da 30 milioni a stagione“.

    Cristiano Ronaldo alla Juve: quali benefici?

    L’affare che ha portato Cristiano Ronaldo alla Juve complessivamente dovrebbe raggiungere cifre intorno ai 400 milioni di euro, una cifra che il club bianconero, che nel corso degli ultimi 5 anni ha visto aumentare il suo fatturato, dovrebbe essere in grado di sostenere. A tal proposito merita attenzione una scrupolosa analisi realizzata dal sito Calcio&Finanza che qui riassumiamo.

    Per tirare le somme ed effettuare una stima di quanto impatti l’acquisto di Cristiano Ronaldo sul bilancio 2018-2019, perché solo stime si possono fare, bisogna valutare due voci: la prima è il costo che gravera’ sull’azienda, al di la di stipendio netto e lordo, che dovrebbe aggirarsi tra i 68 e i 69 milioni di euro a esercizio, la seconda è il costo di trasferimento che la Juventus dovrà pagare, in due mandati, al Real Madrid, cioè 112 milioni di euro, centesimo più, centesimo meno. Tutto questo va quindi visto in ottica della durata del contratto, cioè 4 anni, per arrivare così a ottenere una somma tra il valore del cartellino e gli oneri accessori capitalizzati di 28 milioni di euro l’anno. L’impatto dell’acquisto di Cristiano Ronaldo sul bilancio 2018-2019 della Juventus, è pertanto stimato in 96,42 milioni.

    Come coprire dunque questa cifra così importante? Tralasciando i ricavi che ne deriverebbero dalle cessioni di alcuni giocatori, è prima di tutto grazie al rincaro degli abbonamenti dello Stadium (di circa il 30% in più rispetto alla passata stagione) che la società può contare su un aumento nel fatturato di 20 milioni. Sono circa 30 milioni invece i ricavi che ne deriverebbero dalla Champions League (ipotizzando un percorso simile a quello della stagione 2017/2018) mentre sfiorerebbero i 50 in caso di vittoria finale. Non è da trascurare un altro dato, che è quello legato agli sponsor di CR7. Il portoghese infatti è testimonial di Nike ma anche Armani, Samsung, Herbalife, Mtg, American Tourister, Emirates, Toyota, TAG Heuer. Il risultato potrebbe essere quello di portare gli sponsor ad aprire trattative nuove con il club bianconero (Difficile che Adidas, sponsor della Juve, decida di investire per il testimonial di punta di un diretto competitor).

    Store online della Juventus irraggiungibile per i troppi accessi

    E ancora, la Juventus punta a capitalizzare anche con la vendita di magliette di CR7. Se si ipotizza che nell’arco dell’anno la Juve vende 1 milione di magliette l’incasso sarebbe di oltre 90 milioni di euro e, considerato che lo store online del club bianconero nelle prime ore dopo l’annuncio di ieri è rimasto a lungo down e irraggiungibile, non fatichiamo a credere che i ricavi potrebbero essere anche superiori. Insomma, tra gadget, pubblicità e magliette, l’acquisto di Ronaldo potrebbe anche essere totalmente finanziato da questo giro di denaro.

    L’effetto social dopo l’ arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juve

    Cristiano Ronaldo è indubbiamente il calciatore più popolare del momento. È la persona più seguita al mondo e la sua popolarità sicuramente porterà benefici economici anche al club. Sono oltre 330 milioni di followers suddivisi sui tre social di Ronaldo, un dato che non possiamo assolutamente trascurare. Non a caso, tra i tanti effetti registrati dal trasferimento di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid alla Juventus, è interessante sottolineare anche quello relativo all’aumento di followers sui canali social ufficiali dei bianconeri. Su Facebook i follower sono passati a circa 33 milioni circa, una crescita di quasi 300.000 nuovi follower rispetto al pomeriggio di ieri. Su Twitter invece è di poco superiore a 6.159.000 per una crescita superiore ai 100.000. Infine, su Instagram, i follower sono arrivati a 11.170.000, quando nella giornata di ieri – prima dell’annuncio ufficiale – erano fermi a poco oltre i 10 milioni.

    Effetto Ronaldo per l’Italia

    Analizzati rapidamente i benefici prettamente economici dall’arrivo di CR7 alla Juve passiamo a quelli che potenzialmente potrebbe portare al movimento calcistico italiano e alla nostra economia in generale. L’arrivo di uno dei giocatori più forti al mondo in attività è sicuramente uno spot importantissimo per il calcio italiano che proprio quest’anno, con la mancata qualificazione ai mondiali di Russia 2018, ha bisogno di un buon rilancio per il futuro. L’arrivo di un campione della sua caratura potrebbe spingere altri campioni verso il nostro campionato, inoltre le stesse società avversarie della Juve ne gioveranno in termini economici. Infatti la voglia di vedere in campo Cristiano Ronaldo produrrà certamente l’effetto di riempire gli stadi di Serie A.

    Infine anche il potenziale turistico non è da trascurare, nelle scorse ore infatti anche la città di Torino, attraverso le parole del suo asssessore al turismo, si è detta pronta ad accoglierlo, e sta già cominciando a lavorare per trovare nuove strategie turistiche e di comunicazione che gravitino attorno a lui e alla sua maglia numero 7. Il suo arrivo – spiega l’assessore Sacco – “attrarrà turisti per vedere gli allenamenti, le partite, per visitare i musei. Dobbiamo studiare come capitalizzare il suo arrivo alla Juve, e il grande investimento che ha fatto la società bianconera”.
    Basterà attendere lunedì 16 luglio, giorno in cui CR7 arriverà a Torino dove ad attenderlo per la presentazione, in pieno stile Hollywoodiano allo Stadium, ci saranno oltre ai tanti tifosi bianconeri, anche numerosi operatori TV di tutto il mondo!

    E voi che idea vi siete fatti sull’affare Cristiano Ronaldo alla Juve?

  • Russia 2018: Mbappé e Cavani mandano a casa Messi e CR7

    Russia 2018: Mbappé e Cavani mandano a casa Messi e CR7

    Una prima giornata di ottavi nel mondiale di Russia 2018 davvero emozionante e con l’incredibile contemporanea doppia eliminazione dei due fenomeni Messi e Cristiano Ronaldo. 

    La Francia trascinata da uno straordinario Kylian Mbappé, che si è procurato il rigore del 1-0 ed ha messo a segno la doppietta che ha definitivamente indirizzato il match, ha eliminato con un pirotecnico 4-3 l’Argentina di Leo Messi, non certo brillantissimo, e del tecnico Sampaoli.

    Nella partita da segnalare anche due gol davvero di pregevole fattura, il momentaneo 1-1 di Di Maria ed il 2-2 siglato dal francese Pavard. 

    Salutato Messi, in serata ci si attendeva l’exploit di Cristiano Ronaldo ed invece anche il portoghese ha dovuto dire addio al sogno di conquistare il titolo mondiale.

    Tanto merito del successo dell’Uruguay e del conseguente k.o. del Portogallo, vanno al Matador Edinson Cavani che ha aperto le marcature su pregevole assist di Suarez ed ha riportato avanti i suoi, dopo il gol del 1-1 di Pepe, con un gran tiro a giro prima di lasciare il campo per infortunio.

     

    Veniamo al racconto del primo ottavo di finale di Russia 2018, Francia-Argentina.

    Partenza ottima per uno straordinario Mbappé che al minuto 8 con un’incursione centrale si conquista un bel calcio di punizione, batte Griezmann, Armani battuto, palla sulla traversa. Mbappè è in gran giornata ed al 12°con una ripartenza micidiale supera tutti gli argentini tranne Rojo che però lo stende in area, è rigore, stavolta Griezmann è più preciso e realizza il gol del vantaggio. Il numero 10 francese è incontenibile ed al 19° sfrutta un gran lancio di Pogba e si lancia verso la porta, Tagliafico deve fermarlo con il fallo appena fuori area, giallo e punizione, Pogba calcia alto. L’Argentina non riesce a costruire praticamente niente, la Francia dimostra di far paura con le ripartenze. Serve una gran giocata all’albiceleste per trovare il gol e infatti al 41° Di Maria riceve palla e da lontanissimo lascia partire un siluro imparabile per Lloris. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte con un cambio nell’Argentina con Fazio che rileva Rojo. Al 48° l’Argentina trova un rocambolesco vantaggio, dopo un calcio di punizione la palla arriva a Messi che cerca il tiro sul secondo palo, sulla traiettoria c’è Mercado che la tocca quanto basta per spiazzare Lloris. La Francia prova a reagire ma l’Argentina con tanta grinta respinge. Al 55° Fazio ed Armani non si intendono e rischiano la frittata, Griezmann riesce a toccar palla ma mette sul fondo. Al 57° Hernandez dal fondo mette il cross in mezzo, la palla arriva a Pavard che colpisce al volo e prende l’angolo alto per il pareggio Blues. Al 63° ancora Hernandez, questa volta il cross è basso, prima conclude Matuidi, palla respinta poi arriva Mbappé che controlla e piazza la palla alle spalle di Armani. L’Argentina sembra accusare l’uno-due francese, Sampaoli prova a dare la scossa inserendo Aguero per Perez. Al 68° palla per Matuidi che vede libero Giroud, il centravanti innesca Mbappé che davanti ad Armani realizza la doppietta. L’Argentina è in tilt, al 70° Giroud ben servito da Pogba, spreca colpendo l’esterno della rete. Non c’è reazione, ci prova Messi con un’azione solitaria ma il suo destro è debole, blocca con facilità Lloris. Al 92° Messi piazza il cross perfetto per Aguero che incorna alle spalle di Lloris. Il gol da una piccola speranza ai sudamericani che però non riescono nell’impresa, vince la Francia, l’avventura di Messi e l’Argentina a Russia 2018 si chiude agli ottavi.

     

    FRANCIA – ARGENTINA 4-3 (13° rig. Griezmann (F), 41° Di Maria (A), 48° Mercado (A), 57° Pavard (F), 63°, 68° Mbappé (F), 92° Aguero (A))

    Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Kante, Pogba; Mbappé (88° Thauvin), Griezmann (83° Fekir), Matuidi (75° Tolisso); Giroud.

    Allenatore: Deschamps.

    Argentina (4-3-3): Armani; Mercado, Rojo (46° Fazio), Otamendi, Tagliafico; Perez (66° Aguero), Mascherano, Banega; Pavon (75° Meza), Messi, Di Maria.

    Allenatore: Sampaoli.

    Arbitro: Faghani.

    Ammoniti: Rojo (A), Tagliafico (A), Mascherano (A), Banega (A), Matuidi (F), Paavrd (F), Otamendi (A), Giroud (F).

     

    Passiamo ora alla seconda sfida odierna degli ottavi di Russia 2018, Uruguay-Portogallo.

    La prima conclusione della gara arriva al 5° ed ha la firma di Cristiano Ronaldo, Muslera blocca. Passano due minuti, Cavani effettua un cambio di gioco perfetto per Suarez, il pistolero controlla, punta l’avversario poi lascia partire un cross perfetto per lo stesso Cavani che di testa batte Rui Patricio. La reazione dei lusitani è piuttosto caotica, Muslera non corre pericoli. Al 22° Suarez si procura e calcia una punizione che passa in mezzo alla barriera ma non riesce a sorprendere Rui Patricio. La Celeste contiene i tentativi portoghesi e nel recupero rischia pure il raddoppio con Cavani che controlla bene ma non riesce a trovare la porta. Il primo tempo si chiude sul 1-0.

    Si riparte con gli stessi 22 interpreti in campo. La partita prova a farla il Portogallo con un Uruguay attento che aspetta pazientemente. Al 55° su azione da corner Pepe, con un perfetto stacco, anticipa la disattenta difesa Celeste e con un gran colpo di testa pareggia. Il gol cambia l’inerzia della gara con il Portogallo più deciso ed un Uruguay più in sofferenza. I campioni però sanno fare la differenza e al 62° Cavani, su ottimo assist di Bentancur, lascia partire un tiro a giro che vale il 2-1. Al 70° Muslera in uscita perde il pallone, Bernardo Silva prova a coordinarsi ma mette alto. Al 73° l’Uruguay perde Cavani per infortunio. Il Portogallo spinge, la difesa di Tabarez fatica ma tiene. Il finale è un assedio portoghese ma l’Uruguay tiene ed ottiene i quarti di finale di Russia 2018, dopo Messi anche CR7 lascia i mondiali.

     

    URUGUAY – PORTOGALLO 2-1 (7°, 62° Cavani (U), 55° Pepe (P))

    Uruguay (4-4-2): Muslera; Caceres, Gimenez, Godin, Laxalt; Nandez (80° sanchez), Vecino, Torreira, Bentancur (63° Rodriguez); Suarez, Cavani (73° Stuani).

    Allenatore: Tabarez.

    Portogallo (4-4-2): Rui Patricio; Pereira, Pepe, Fonte, Guerreiro; Bernardo Silva, Carvalho, Adrien Silva (65° Quaresma), Joao Mario (85° M.Fernandes); Ronaldo, Guedes (73° André Silva).

    Allenatore: Fernando Santos.

    Arbitro: Ramos.

    Ammoniti: Cristiano Ronaldo (P)

  • Juve che beffa, la rimonta si ferma al 97°

    Juve che beffa, la rimonta si ferma al 97°

    Una beffa, una vera e propria doccia gelata nell’ultimo minuti di recupero toglie alla Juve la gioia di una vera e propria impresa sfiorata al Bernabeu.

    I Bianconeri hanno giocato una grandissima partita, passati subito in vantaggio, hanno chiuso il primo tempo sul 2-0 grazie alla doppietta di Mandzukic. Al 61° al gol di Matuidi la rimonta era stata totalmente compiuta. Sembrava tutto apparecchiato per i supplementari poi a pochi secondi dal 93° è arrivato il rigore fischiato per il contatto Benatia-Vazquez che ha portato alle violente proteste di Buffon, poi espulso, e al gol di Cristiano Ronaldo che ha fissato l’uno a tre che è valso il passaggio del turno per i Blancos.

    C’è tanto rimpianto, un po’ per la gara d’andata, la si poteva giocare decisamente meglio, un po’ per l’episodio finale, a Torino un contatto su Cuadrado all’ultimissimo secondo non fu fischiato.

    Alla Juventus rimane la piccola soddisfazione di aver tenuto in scacco il Real Madrid ed aver espugnato il Bernabeu con un 3-1 che purtroppo però non è servito al passaggio del turno.

    Veniamo al racconto della gara.

    Pronti via e la Juventus passa subito in vantaggio, grande azione di Douglas Costa, palla a Khedira che pennella un cross perfetto per la testa di Mandzukic ed il croato segna. Al 7° ancora Douglas Costa, il brasiliano va via sul fondo ma Navas è bravo a salvarsi in due tempi su Higuain. Al 10° una leggerezza di Mandzukic permette al Real di arrivare in area con la combinazione veloce, Bale va al tiro, Buffon respinge corto, il gallese ci riprova di tacco ma mette fuori. Al 13° il Real trova il pareggio ma Isco si fa trovare in fuorigioco sulla respinta di Buffon. La Juve però c’è e Mandzukic su corner ha una grossa chance per raddoppiare ma il suo tocco sul corner di Pjanic è troppo centrale. Al 17° problema per Allegri, De Sciglio è costretto a lasciare il campo per infortunio a Lichtsteiner. Al 34° Isco scatta sul filo del fuorigioco, si presenta davanti a Buffon ma il portiere della Juve è bravo a chiudere lo specchio. Al 37° la Juve raddoppia, Lichtsteiner trova un cross perfetto per Mandzukic che colpisce ancora di testa bucando Navas. Nel primo minuto di recupero la traversa salva la Juventus dal perfetto colpo di testa di Varane, si va al riposo sul doppio vantaggio per gli uomini di Allegri. 

    Si riparte nel secondo tempo con un doppio cambio nel Real, escono Casemiro e Bale ed entrano Lucas Vazquez e Asensio. Il primo pericolo lo crea Douglas Costa che si accentra e lascia partire il sinistro che finisce alto. Il Real Madrid inizia il suo palleggio e si rende insidioso al 57° con la conclusione di Cr7 bloccata da Buffon. La risposta bianconera è immediata con il tiro di Higuain respinto da Navas. Al 61° cross di Douglas Costa, papera di Navas che si perde il pallone, arriva Matuidi che deve solo spingerlo in porta. Il Real Madrid prova a crescere anche cercando di approfittare della stanchezza della Juve. Al 74° una conclusione deviata da Pjanic spaventa Buffon ma finisce sul fondo di un niente. Al 78° strepitoso Buffon che salva in tuffo la conclusione di Isco deviata da Benatia. La sfida sembra destinata a scivolare ai supplementari ma proprio all’ultimo secondo una sponda di Cristiano Ronaldo trova solo Vazquez che sta per calciare ma viene toccato da Benatia, l’arbitro fischia il rigore che scatena le proteste che portano al rosso di Buffon. Szczesny entra al posto di Higuain ma non riesce nel miracolo di fermare Cristiano Ronaldo, la Juve sfiora l’impresa leggendaria ma in semifinale va il Real Madrid.

     

    REAL MADRID – JUVENTUS 1-3 (2°, 37° Mandzukic (J), 61° Matuidi (J), 97° rig. Ronaldo (R))

    Real Madrid (4-4-2): Navas; Carvajal, Vallejo, Varane, Marcelo; Kroos, Casemiro (46° Asensio), Modric (74° Kovacic), Isco; Bale (46° Lucas Vazquez), Ronaldo.

    Allenatore: Zidane.

    Juventus (4-3-3): Buffon; De Sciglio (17° Lichtsteiner), Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Matuidi, Pjanic, Khedira; Douglas Costa, Higuain (96° Szczesny), Mandzukic.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Oliver.

    Ammoniti: Pjanic (J), Carvajal (R), Mandzukic (J), Lichtsteiner (J), Alex Sandro (J), Douglas Costa (J), Marcelo (R), Benatia (J), Ronaldo (R)

    Espulso: Buffon (J)

  • La Juve si arrende a Cristiano Ronaldo

    La Juve si arrende a Cristiano Ronaldo

    Un Cristiano Ronaldo in versione scintillante non lascia scampo alla Juventus, il portoghese segna una doppietta, il secondo con una rovesciata meravigliosa, e agevola il successo del Real che alla fine si impone per 3-0.

    Semifinale ipotecata per gli uomini di Zidane ed ennesima delusione Champions per una Juventus che però, nonostante l’immediato svantaggio, ha tenuto ampiamente il campo per 60 minuti, meritando anche il pari.

    Così non è stato, un pasticcio difensivo, combinato al gioiello di Cristiano Ronaldo e all’espulsione di Dybala, hanno messo sostanzialmente la parola fine su partita e qualificazione.

    Un 3-0, a segno anche Marcelo, che non lascia praticamente la minima speranza, a Madrid servirebbe un miracolo che però dinanzi a questo Real e a questo Cristiano Ronaldo pare davvero improponibile.

    Veniamo al racconto della gara.

    Pronti via, neanche il tempo di ragionare che il Real Madrid con gran facilità trova il vantaggio: Isco si libera sulla fascia e mette in mezzo, Barzagli si perde Ronaldo ed il portoghese tocca facile alle spalle di Buffon. La Juve abbozza una reazione e Dybala al 6° calcia da dentro l’area ma la difesa ospite chiude in corner. Al 13° buon inserimento di Higuain che appoggia per Bentancur, la conclusione del centrocampista non impensierisce Navas. La squadra di Zidane gestisce il gioco ma al 22° serve un gran riflesso di Navas per salvare sul tocco da due passi, su punizione di Dybala, di Higuain. Il Real Madrid tiene il pallino del gioco, al 33° ci prova De Sciglio ma il suo diagonale si spegne sul fondo. Al 36° gran conclusione di Kroos, la traversa nega il raddoppio. Passano due minuti e Chiellini, pescato solo da corner di Dybala, colpisce male e il Real un po’ a fatica si salva. Tanta grinta da parte della Juventus ma poca concretezza, il primo tempo si chiude sullo 0-1.

    Si riparte con gli stessi 22 in campo. Il tema della partita non cambia, la Juve prova a fare la partita e al 50° Cristiano Ronaldo si trova una palla in area e calcia, è però troppo defilato e non inquadra la porta. Al 55° Dybala si procura una punizione, che costa il giallo e la squalifica a Sergio Ramos, il 10 bianconero ci prova ma la sua palla deviata dalla barriera esce di poco a Navas totalmente battuto. Al 63° grossa incomprensione tra Chiellini e Buffon, Ronaldo sembra poterne approfittare ma non calcia, riapre in mezzo, Buffon salva su Lucas Vazquez, palla per Carvajal che crossa in mezzo e Cr7 inventa una rovesciata perfetta che si insacca. Al 66° si complica ancora di più la situazione, Dybala commette un fallo sciocco e prende il secondo giallo. Il Real gioca in scioltezza e al 72° Marcelo riesce anche a saltare Buffon e spingere in rete il 3-0. La Juve sostanzialmente si spegne, c’è ancora tempo per una traversa di Kovacic ed una parata di Buffon su tiro di Cristiano Ronaldo. Nemmeno la volontà di Cuadrado serve a sbloccare la Juve, finisce 0-3, mercoledì al Bernabeu sembra pura formalità per i Blancos.

     

    JUVENTUS – REAL MADRID 0-3 (3°, 63° Cristiano Ronaldo, 72° Marcelo)

    Juventus (4-2-3-1): Buffon; De Sciglio, Barzagli, Chiellini, Asamoah (68° Mandzukic); Khedira (75° Cuadrado), Bentancur; Douglas Costa (68° Matuidi), Dybala, Alex Sandro; Higuain

    Allenatore: Allegri.

    Real Madrid (4-4-2): Navas; Carvajal, Ramos, Varane, Marcelo; Modric (83° Kovacic), Kroos, Casemiro, Isco (75° Asensio); Benzema (58° Lacas Vazquez), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Zidane.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Bentancur (J), Sergio Ramos (R), Kovacic (R).

    Espulso: Dybala.

     

  • Un anno in sport: i migliori del 2017

    Un anno in sport: i migliori del 2017

    Il 2017 sta andando a concludersi e porterà con se grandi campioni e grandi storie di sport, per questo abbiamo deciso di creare “Il Pallonaro Award” per premiare quegli atleti, quelle squadra che più hanno fatto emozionare nell’anno in corso.

    Non saremo noi a decidere il vincitore, bensì voi lettori de “Il Pallonaro” semplicemente rispondendo al sondaggio che troverete qua, decreterete il vincitore che sarà proclamato ad inizio del 2018.

    Si potranno votare il miglior atleta, la migliore atleta, la miglior squadra, il miglior sportivo italiano e la migliore sportiva italiana.

    Andiamo quindi ora a presentare i candidati a “Il Pallonaro Award” 2017.

    Miglior Sportivo 2017

    Lewis Hamilton (Gbr), automobilismo: il pilota della Mercedes dopo il secondo posto nel 2016, dopo una lotta con Sebastian Vettel, ha conquistato il suo quarto titolo mondiale.

    Chris Froome (Gbr), ciclismo: vincitore del suo quarto Tour de France, nel 2017 ha vinto anche la Vuelta Espana ed il bronzo nella prova a cronometro al mondiale di Bergen.

    Cristiano Ronaldo (Por), calcio: Nel 2017 Cr7 ha fatto il bis consecutivo con il suo Real Madrid in Champions League, ha conquistato la Liga, la Supercoppa Europea, il Mondiale per Club ed ha messo in bacheca il 5° Pallone d’Oro.

    Roger Federer (Svi), tennis: il 2017 è stato l’anno del suo grande ritorno con due successi nello Slam, Australian Open e Wimbledon.

    Marchel Hirscher (Aut), sci alpino: nel 2017 ha conquistato la 6° coppa del mondo di sci consecutiva, un vero e proprio record, ma non solo, ai mondiali l’austriaco si è messo al collo 2 ori ed un argento.

     

    Migliore Sportiva 2017

    Michaela Shiffrin (Usa), sci alpino: compiuti i 22 anni il fenomeno dello sci americano nel 2017 ha portato a casa la prima coppa del mondo generale, la 4° di slalom, un’oro ed un argento mondiali.

    Annemiek van Vleuten (Ned), ciclismo: dopo aver rischiato la vita in una terribile caduta alle Olimpiadi di Rio 2016, la ciclista olandese nel 2017 è tornata al successo conquistando l’oro nella cronometro mondiale.

    Evgenia Medvedeva (Rus), pattinaggio artistico: vero e proprio talento, non aveva ancora compiuto 18 anni quando ai mondiali nel 2017 ha bissato l’oro conquistato nel 2016 nel singolo femminile di pattinaggio.

    Garbiñe Muguruza (Spa), tennis: nel 2017 ha conquistato il torneo di Wimbledon ed è stata eletta come tennista dell’anno.

    Federica Pellegrini (Ita), nuoto: ci sono stati anni in cui la nuotatrice italiana ha vinto di più ma il 2017 è stato l’anno della sua grande impresa, tornare a conquistare l’oro mondiale nei 200 stile libero.

    Miglior Squadra 2017 

    Real Madrid (Spa), calcio: nel 2017 il Real di Zidane ha conquistato la Liga, la Supercoppa Europea, il Mondiale per club ma sopratutto è riuscito nell’impresa di vincere due Champions League consecutive.

    Slovenia, basket: la nazionale slovena guidata dal giovane talento Doncic e dall’esperto Dragic ha conquistato il titolo ad EuroBasket 2017.

    Mercedes F1 (Ger), automobilismo: 4° anno dal ritorno del motore turbo e 4° doppietta consecutiva tra mondiale piloti e mondiale costruttori.

    Italia, scherma: è da sempre una sicurezza per lo sport italiano, a Lipsia nei mondiali di scherma la nazionale italiana ha trionfato nel medagliere con il bottino di 4 ori, 1 argento e 4 bronzi.

    Olympique Lione Femminile (Fra), calcio: se il Real ha doppiato la Champions del 2016, stessa cosa hanno fatto le ragazze del Lione che qualche giorno prima, sempre a Cardiff, avevano messo in bacheca la 2° Champions di fila, la 4° dal 2010/11.

    Miglior Sportivo Italiano 2017

    Gregorio Paltrinieri, nuoto: Nel 2017 ha conquistato un oro ed un bronzo ai mondiali nei 1500 e 800 stile libero, alle Univerisadi, oltre ai due ori nelle sue due classiche gare, ha pure vinto nella 10km di nuoto in acque libere.

    Tony Cairoli, Motociclismo: dopo due stagioni in cui aveva dovuto cedere il titolo, nel 2017 il campione di motocross italiano è tornato al successo conquistando il suo nono campionato del mondo.

    Peter Fill, sci alpino: se nel 2016 era riuscito nell’impresa di esser il primo italiano a conquistare la coppa del mondo di discesa libera, nel 2017 è stato ancor più grande andando a bissare il successo.

    Franco Morbidelli, motociclismo: da quando esiste la Moto2 nessun italiano era mai riuscito a conquistare il mondiale, nel 2017 Morbidelli con una grande stagione, da 8 vittorie, ha fatto suo il titolo.

    Frank Chamizo, lotta: dopo il bronzo olimpico a Rio 2016, il lottatore di origini cubane nel 2017 ha portato la bandiera italiana sul gradino più alto sia agli europei che ai mondiali.

     

    Miglior Sportiva Italiana 2017

    Sofia Goggia, sci alpino: la stagione 2016/17 è stata davvero di altissimo livello per la sciatrice azzurra capace di conquistare le prime vittorie e chiudere al 3° posto nella classifica generale di Coppa del mondo.

    Elena Pirrone, ciclismo: la 18enne ciclista azzurra ai mondiali di Bergen del 2017 ha conquistato la maglia iridata, nella categoria juniores, sia nella corsa in linea che a cronometro.

    Cecilia Zandalasini, basket: straordinaria ad EuroBasket 2017, chiuso con 19 pt e 9.6 rimbalzi di media, si è conquistata la possibilità di giocare in WNBA con la maglia di Minnesota, squadra vincitrice del titolo.

    Alice Volpi, scherma: la fiorettista azzurra nel 2017 ha conquistato un oro, a squadre, ed un argento, ai mondiali di Lipsia.

    Federica Pellegrini, nuoto: ci sono stati anni in cui la nuotatrice italiana ha vinto di più ma il 2017 è stato l’anno della sua grande impresa, tornare a conquistare l’oro mondiale nei 200 stile libero.

     

     

     

     

     

  • Ronaldo: dal dolore al trionfo, è lui il re d’Europa

    Ronaldo: dal dolore al trionfo, è lui il re d’Europa

    La stagione calcistica ha avuto il suo apice, e la sua conclusione, con la finale di Euro 2016 ed il re incontrastato in Europa è uno solo: Cristiano Ronaldo. 

    Cr7, dopo aver conquistato la Champions League, segnando l’ultimo rigore, ha avuto anche l’onore di alzare al cielo di Saint Denis la coppa dell’Europeo, davanti ad un pubblico francese disperato.

    Ronaldo ieri sera, dopo aver permesso al Portogallo di eliminare il Galles in semifinale con un gol ed un assist, non è stato protagonista sul campo a causa di un infortunio subito per un brutto intervento di Payet dopo pochissimi minuti dal fischio d’inizio e che lo ha costretto ad uscire dal campo, oggi si parla di lesione di I° grado al collaterale del ginocchio che lo terrà almeno un mese fermo.

    Ronaldo incita i compagni dalla panchina | Foto Twitter
    Ronaldo incita i compagni dalla panchina | Foto Twitter

    Eppure, da vero leader, da vero capitano, da vero uomo squadra, Cristiano Ronaldo non ha voluto far mancare il suo appoggio ai compagni e, al fischio finale del 90° minuto che ha decretato i supplementari, si è ripresentato in panchina con una vistosa fasciatura per incitare i portoghesi nell’impresa, che poi è diventate realtà grazie al gol di Eder siglato al minuto 109.

    In questo Europeo Cristiano Ronaldo si era già mostrato leader anche fuori dal campo, la dimostrazione si è avuta nella sfida conclusasi ai rigori contro la Polonia nei quarti di finale nella quale Cr7 ha convinto ed incitato Joao Moutinho, che aveva fallito un rigore nella sfida di semifinale contro la Spagna ad Euro 2012 che insieme all’errore di Bruno Alves aveva causato l’eliminazione dei lusitani, a presentarsi dal dischetto senza paura.

    Un Ronaldo incredibile che ha mostrato tutta la sua leadership anche fuori dal rettangolo verde andando così a cancellare con un colpo di spugna la doppia amarezza, quella più vecchia per il ko subito dalla sorprendente Grecia nella finale dell’europeo casalingo del 2004 e sopratutto quella più fresca che ha visto la sfortuna farla da protagonista e che non ha voluto vederlo in campo nella notte di Saint Denis. 

    Insomma Euro 2016 ha incoronato il suo Re e sostanzialmente ha impresso il nome di Cr7 sul Pallone d’Oro che verrà assegnato nel gennaio 2017.

     

  • Cristiano Ronaldo show, Portogallo in finale

    Cristiano Ronaldo show, Portogallo in finale

    Euro 2016 ha emesso il primo verdetto, domenica a Saint Denis, a giocarsi la finale, ci sarà il Portogallo di Cristiano Ronaldo. 

    Nella sfida contro il Galles dell’amico/nemico Gareth Bale, Cr7 ha messo in mostra tutta la sua classe e tutto il suo talento, segnando il gol che ha aperto le marcature al 50° e rendendosi protagonista anche della rete di Nani 3 minuti dopo.

    Come anni fa nella famosa opera teatrale di Samuel Beckett “Aspettando Godot” dove i protagonisti attendevano appunto Godot che non arrivava mai, in questo Euro 2016 si aspettava ancora Cristiano Ronaldo che effettivamente aveva segnato una doppietta importantissima contro l’Ungheria nella fase a gironi ed era stato importante nei match contro Croazia e Polonia ma non era stato ancora il trascinatore che tutta la nazionale lusitana si attendeva.

    Nel match contro il sorprendente Galles poi c’era la suggestione della sfida con il compagno di Club al Real Madrid Gareth Bale che sino a ieri sera era parso decisamente leader della compagine britannica e capace di guidare i suoi, con gol e tanta personalità, verso una storica semifinale europea.

    Addirittura prima della semifinale di Lione si parlava di sfida da Pallone d’Oro con la bilancia che pendeva decisamente in direzione del gallese.

    E invece Godot è arrivato, dopo un primo tempo anonimo e con momenti di rabbia per i palloni che non arrivavano, nella ripresa a Cristiano Ronaldo sono serviti solo 5 minuti per rendersi protagonista assoluto, lo stacco aereo sul cross di Guerreiro è stato impressionante, il colpo di testa vincente è stata solo la logica conseguenza.

    Lo show di Cr7 però era solo appena iniziato, 3 minuti dopo infatti la sua intelligenza calcistica gli ha permesso di trovarsi al posto giusto sulla corta respinta della difesa gallese, il tiro non è stato certo uno splendore ma si è rivelato delizioso assist per la zampata di Nani.

    Bale ha provato a reagire cercando di scalzare Re Ronaldo dal trono ma non c’è stato niente da fare, non è bastata la buona volontà e l’impegno al fenomeno del Galles per surclassare il campionissimo lusitano.

    La notte di Lione quindi ci porta in dote il Portogallo in finale, contro la vincente di Francia-Germania, e sembra aver permesso a Ronaldo di poter allargare la bacheca per inserire un nuovo pallone d’oro, francesi e tedeschi permettendo.