Tag: cristiano ronaldo

  • Cristiano Ronaldo tra i re del Pichichi

    Cristiano Ronaldo tra i re del Pichichi

    Cristiano Ronaldo non smette di segnare inanellando di domenica in domenica record importantissimi che lo portano ad esser tra i migliori marcatori della Liga di sempre. Il portoghese, con la doppietta messa a segno con due calci di punizione sul Villareal di Giuseppe Rossi, raggiunge Telmo Zarra dell’Athletic Club (1950/51) e Hugo Sánchez del Real Madrid CF (1989/90) a quota 38 gol in una sola stagione.

    CR7 in due stagioni al Real Madrid ha segnato 64 gol in 62 partite e con ancora una partita da giocare può incrementare ancora il suo bottino diventando il migliore di sempre. Con la stagione ormai alle porte Cristiano Ronaldo ha ormai in tasca il titolo di Pichichi e la Scarpa d’Oro avendo un consistente vantaggio sul Lionel Messi e Antonio Di Natale che occupano rispettivamente la piazza d’argento e di bronzo.

    Classifica Scarpa d’Oro al 16 maggio

    1. Cristiano Ronaldo (Real Madrid CF) 38 x 2 = 76
    2. Lionel Messi (FC Barcelona) 31 x 2 = 62
    3. Antonio Di Natale (Udinese Calcio) 28 x 2 = 56
    Mario Gomez (FC Bayern München) 28 x 2 = 56
    5. Edinson Cavani (SSC Napoli) 26 x 2 = 52
    6. Papiss Cissé (SC Freiburg) 22 x 2 = 44
    7. Dimitar Berbatov (Manchester United FC) 21 x 2 = 42
    Moussa Sow (LOSC Lille Métropole) 21 x 2 = 42
    Samuel Eto’o (FC Internazionale Milano) 21 x 2 = 42
    Kévin Gameiro (FC Lorient) 21 x 2 = 42

  • Liga: Barcellona bloccato in casa, Ronaldo trascina il Real

    Liga: Barcellona bloccato in casa, Ronaldo trascina il Real

    Il Barcellona campione di Spagna viene bloccato in casa sullo 0-0 dal Deportivo La Coruna che rischia una clamorosa retrocessione. Il Depor infatti si trova invischiato in una lotta salvezza serrata che vede ben 7 squadre giocarsi nell’ultima giornata la permanenza nella Liga: oltre alle già retrocesse Almeria e Hercules, in questo momento chi rischia di più è il Saragozza che ieri ha vinto 1-0 contro l’Espanyol.

    Il Real Madrid passa in casa del Villarreal battendo il Sottomarino Giallo per 3-1 con doppietta di Cristiano Ronaldo e rete in apertura di Marcelo. Il fuoriclasse portoghese tocca quota 38 reti in campionato eguagliando il primato del maggior numero di marcature realizzate in una singola edizione della Liga, che finora apparteneva a Zarra ed Hugo Sanchez; e nella prossima giornata al Santiago Bernabeu contro il già retrocesso Almeria avrà la possibilità di stabilire un nuovo record.
    Termina a reti inviolate il derby di Valencia tra i Pipistrelli e il Levante. Infine vincono Atletico Madrid (2-1 sull’Hercules), Getafe (2-0 all’Osasuna), Siviglia (3-1 alla Real Sociedad), Sporting Gijon (2-1 al Racing Santander) e Almeria (3-1 al Maiorca) mentre l’Athletic Bilbao fa 1-1 con il Malaga.

    Risultati e marcatori 37 Giornata Liga

    ALMERIA – MAIORCA 3-1
    5′ Uche (A), 15′ Ortiz (A), 32′ Piatti (A), 45′ Webo (M)
    ATHLETIC BILBAO – MALAGA 1-1
    42′ Recio (M), 54′ rig David Lopez (A)
    ATLETICO MADRID – HERCULES 2-1
    2′ Dominguez (A), 67′ Trezeguet (H), 71′ Reyes (A)
    BARCELLONA – DEPORTIVO LA CORUNA 0-0
    GETAFE – OSASUNA 2-0
    65′ aut Miguel Flano, 92′ Rios
    SIVIGLIA – REAL SOCIEDAD 3-1
    54′ Kanoutè (S), 60′ Kanoutè (S), 73′ Agirretxe (R), 86′ Negredo (S)
    SPORTING GIJON – RACING SANTANDER 2-1
    32′ Fernandez (R), 44′ De Las Cuevas (S), 52′ Novo (S)
    SARAGOZZA – ESPANYOL 1-0
    55′ Ponzio
    VALENCIA – LEVANTE 0-0
    VILLARREAL – REAL MADRID 1-3
    17′ Marcelo (R), 22′ Ronaldo (R), 51′ Cani (V), 92′ Ronaldo (R)

    Classifica

    Pos Squadre Pt G
    1. BARCELLONA 93 37
    2. REAL MADRID 89 37
    3. VALENCIA 68 37
    4. VILLARREAL 62 37
    5. ATLETICO MADRID 55 37
    6. SIVIGLIA 55 37
    7. ATHLETIC BILBAO 55 37
    8. ESPANYOL 49 37
    9. SPORTING GIJON 46 37
    10. MALAGA 46 37
    11. RACING SANTANDER 46 37
    12. LEVANTE 45 37
    13. MAIORCA 44 37
    14. REAL SOCIEDAD 44 37
    15. OSASUNA 44 37
    16. GETAFE 43 37
    17. DEPORTIVO LA CORUNA 43 37
    18. SARAGOZZA 42 37
    19. HERCULES 34 37
    20. ALMERIA 30 37
  • Cristiano Ronaldo si consola con Pichichi e Scarpa d’Oro

    Cristiano Ronaldo si consola con Pichichi e Scarpa d’Oro

    Per uno come lui chiudere la stagione senza trofei è praticamente impossibile. La delusione per la doppia batosta di Champions League e la resa in campionato non possono esser pareggiati dalla vittoria in Coppa del Re seppur con una sua rete.

    Cristiano Ronaldo
    però questa stagione può fregiarsi di un importante titolo personale conquistando il Trofeo Pichichi assegnato da Marca al giocatore che si è distinto maggiormente nella classifica marcatori. Il portoghese ieri sera è stato ancora una volta protagonista nel match del Bernabeu tra il Real Madrid e il Getafe che gli permette di raggiungere quota 36 reti staccando Messi (detentore) fermo a quota 31.

    CR7 oltretutto può infrangere un altro record superando Telmo Zarra e Hugo Sanchez autori rispettivamente nelle stagioni 1950/51 e 1989/90 del record di 38 gol segnati nella Liga in una stagione.

    Oltre al Pichichi Cristiano Ronaldo sembra lanciato verso la conquista anche della Scarpa d’Oro, premio assegnato al miglior marcatore d’Europa guidando la classifica sul Messi e sul “nostro” Di Natale.

  • Pagelle Barça-Real. Barcellona Porquè Si

    Pagelle Barça-Real. Barcellona Porquè Si

    Barcellona-Real Madrid
    Pagelle Barcellona Piquè 7: El Piqueton si dimostra ancora una volta uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, tiene a bada Cristiano Ronaldo & Co. senza correre eccessivi rischi, puntuale nelle chiusure e negli anticipi, non ha eccessive colpe sul gol del pareggio di Marcelo. Abidal 8: Gioca solo 3 minuti ma il voto è tutto per il suo carattere e la sua voglia di ritornare a calcare i campi, la sua partita più importante Eric l’ha già vinta e per questo un semplice 8 in pagella non basta. Iniesta 7,5: El nene è un fenomeno, uno dei tre tenori del Barça è la sintesi di tecnica, velocità e pura classe; l’assist per Pedrito è la sintesi di tutto questo a vederlo giocare insieme con i suoi compagni di reparto si ha come l’impressione di stare a guardare un iperrealistico videogame. Pedro 7: Sia chiaro il giovane attaccante azulgrana nella serata di ieri non ha fatto niente di eccezionale, ma ha il merito di realizzare il gol che chiude definitivamente il discorso qualificazione e che apre le porte della finale ai suoi. Messi 7: Se per una volta sua maestà torna fra i comuni mortali e si concede solo qualche piccolo vezzo e giocata non lo si può condannare, il 7 in pagella per lui è una rarità ma avrà modo di rifarsi nella finale di Wembley dove sarà sicuramente protagonista indiscusso. Villa 5: 22 gol stagionali certo non sono pochi, ma El Guaje può e deve fare di più, nei 180 minuti contro i rivali del Real, non brilla e non si rende quasi mai pericoloso, a tratti pare un pesce fuor d’acqua nel gioco rapido barçellonista. Barcellona(4-3-3): Valdes 6; Dani Alves 6, Mascherano 6,5, Piquè 7, Puyol 6,5 (45′ st Abidal 8); Xavi 6,5, Busquets 6, Iniesta 7,5; Pedro 7 (48′ st Afellay sv), Messi 7, Villa 5,5 (29′ st Keita sv). A disp.: Oier, Fontas, Thiago, Jeffren. Pagelle Real Madrid Casillas 7: Il capitano madridista e della nazionale purtroppo nulla può contro lo strapotere del Barça, compie alcune parate spettacolari su Villa e su Messi, ma alla fine quando si ritrova a tu per tu con Pedro è costretto ad issare bandiera bianca, mostra molta signorilità complimentandosi con gli avversari e di questi tempi in casa merengues anche questo fa notizia. Marcelo 7: Oltre al gol, corre, raddoppia, recupera e si propone, offrendo ai suoi compagni sempre un’alternativa, è l’ultimo ad arrendersi, ma purtroppo come Casillas nulla può contro i fenomeni blaugrana. Kaka 4: E’ l’ombra del fenomeno che incantava San Siro e non solo quando indossava la casacca rossonera, non si vede quasi mai e la partita disputata ieri sera è la sintesi dei suoi anni madridisti condizionati da una non brillante condizione fisica e da un feeling mai nato con l’ambiente della casa blanca. Adebayor 4,5: Se il match di disputasse su un ring lui sarebbe un protagonista assoluto, entra in campo nervoso e con le idee poco chiare, sostituisce uno spentissimo Higuain e non da nessun aiuto alla sua squadra, anzi contribuisce ad innervosire ulteriormente l’ambiente con entrate al limite del regolamento e con continue lamentele. Di Maria 6,5: Sfortunato sul palo che colpisce dopo un delizioso dribbling e poi intelligente nel fornire l’assist giusto a Marcelo. La sua è una partita di corsa e sacrificio, il voto rispecchia anche il comportamento avuto nei complessivi 180 minuti di Clasico, è, infatti, l’unico a creare qualche reale pericolo agli avversari. C.Ronaldo 6,5: Il mago di Madeira prova a guidare i suoi nell’impresa e ad onor del vero meriterebbe qualcosa in più anche dall’arbitro che molto spesso soprassiede su alcune entrate ai suoi danni, come in occasione del gol annullato di Higuain. Meriterebbe qualche voto in meno per la solita caduta di stile di fine partita dove anche lui si unisce al coro mourinhiano di polemiche contro arbitro e Uefa. Real Madrid (4-2-3-1): Casillas 7; Arbeloa 6, Albiol 5.5, Carvalho 5, Marcelo 7; X. Alonso 6, Diarra 6.5; C. Ronaldo 6.5, Kakà 4 (15′ st Özil 6), Di Maria 6,5; Higuain 5 (10′ st Adebayor 4,5). Adisp.: Adan, Garay, Granero, Canales, Benzema.

  • Mou e Ronaldo ancora polemici. Il gesto del “robo”. Video

    Mou e Ronaldo ancora polemici. Il gesto del “robo”. Video

    Il gol annullato ad Higuain sullo 0-0 per un presunto fallo di Cristiano Ronaldo su Mascherano ha dato lo spunto ai madrileni di contestare ancora una volta l’operato degli arbitri e di De Bleeckere in particolare. Tra i più esagitati come al solito Josè Mourinho e Cristiano Ronaldo, i due portoghese sono stati beccati in aereoporto a far il gesto del “robo” in aereoporto verso i tifosi al seguito. Ovviamente il video è diventato un tormentone del web al pari del Por Què scandito a modo sfottò dai tifosi catalani ieri al Camp Nou.

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  • Giallo Cristiano Ronaldo, Mourinho non lo convoca. Punizione o riposo?

    Giallo Cristiano Ronaldo, Mourinho non lo convoca. Punizione o riposo?

    Come se non ce ne fossero già abbastanza di problemi, in casa Real Madrid scoppia il giallo Cristiano Ronaldo. Il portoghese non è stato convocato da Josè Mourinho per la gara interna di campionato di domani sera contro il Saragozza, da quanto si apprende dallo stesso Special One per scelta tecnica e non per infortunio e ciò sta facendo discutere e non poco i media iberici e non solo. Facile ipotizzare che alla stella del Real Madrid fosse stato concesso un turno di riposo per l’imminente ritorno della semifinale di Champions League al Camp Nou di Barcellona considerato anche che il primato nella Liga è ormai un chimera per i madridisti.

    E invece i più maligni hanno insinuato che la vicenda sia viziata da una sorta di punizione per Cristiano Ronaldo dopo le recenti dichiarazioni di non condividere l’atteggiamento troppo difensivista del tecnico portoghese attuato contro i nemici blaugrana “Non mi piace scendere in campo per giocare in questo modo, ma devo adattarmi” che non sono di certo piaciute a Mourinho che aveva replicato seccato all’attaccante “Puo’ dire cio’ che vuole ma questa e’ la sua opinione” trovandosi di fatto alla prima volta che un suo giocatore avanza una critica nei suoi confronti. Ma come si dice solitamente in questi casi, la verità sta nel mezzo….

  • Mourinho al veleno: “Dietro il Barcellona poteri forti”

    Mourinho al veleno: “Dietro il Barcellona poteri forti”

    Nella notte di Madrid, che ha proclamato eroi e vincitori gli uomini di Guardiola, le emozioni e le sensazioni sono molto diverse da una squadra all’altra. Il Real dello Special One sconfitto, accusa un arbitraggio totalmente sfavorevole che ha condizionato l’esito della sfida di Champions. Josè Mourinho si sfoga con parole molto forti nella conferenza stampa post partita.

    JOSE’ MOURINHO “Io non ho proprio detto niente all’arbitro. Ho semplicemente fatto un sorriso e applaudito la decisione. So solo che se dico quello che penso dell’arbitro la mia carriera finisce qui, in questa semifinale di Champions. Faccio solo una domanda. Perché Ovrebo? Busacca? Stark? In ogni semifinale succedono sempre le stesse cose. Perché hanno fatto fuori il Chelsea? Perché l’Inter si è salvata per miracolo? Con lo 0-0 entrava Kaka per Diarra. Non so se questo è il potere di Villar alla Uefa o per l’Unicef. Non capisco. Comunque auguri a questa squadra e a tutto il potere perché deve essere difficile raggiungerlo. Stiamo parlando di una squadra fantastica, il Barcellona, e non cambiate le mie parole perché è quello che penso. Io non capisco perché una squadra come il Barcellona deve aggrapparsi a questi episodi. C’è sempre un arbitro che aiuta e da il colpo decisivo agli avversari. Sì, siamo eliminati. La Champions è andata e a volte mi fa schifo vivere in questo mondo che poi è il nostro mondo. Dobbiamo andare a Barcellona e andare con orgoglio. Ci andremo con il nostro orgoglio ma senza Pepe che non ha fatto assolutamente niente, senza Ramos che non ha fatto niente e senza l’allenatore al quale è stato tolto il diritto a sedersi in panchina”.

    CRISTIANO RONALDO – Cristiano Ronaldo aggiunge un particolare che potrebbe far pensare ad un suo addio dai blancos per la felicità di Berlusconi: “Avete visto tutti quello che è successo. È sempre la stessa storia con il Barcellona? È solo una coincidenza? Poteva finire 0-0 e dopo si andava a Barcellona per segnare un gol. Doveva entrare Kakù e invece è successo tutto quello che avete visto. Non ho potuto aprire bocca per tutta la partita. Se avessi detto qualcosa sarebbe arrivato il giallo. Messi? Contro dieci è sicuramente più facile. Magari potessi giocare io tutte le volte con un avversario in dieci ma succede solo a lui. Per quanto riguarda la partita a me non piace giocare così. Non è il mio stile ma è questo è lo stile del Real e non posso che adattarmi”.

    PEP GUARDIOLA – Ovviamente opposte le emozioni nello spogliatoio blaugrana, dove Guardiola non vuole commentare l’episodio che è costato l’espulsione a Pepe, evitando di parlare già della finalissima di Wembley e ringraziando i suoi uomini, in particolare Messi autore di una prestazione superlativa. No comment anche sulle dichiarazioni di Mourinho, volendo evitare ulteriori polemiche:“Se siamo già a Wembley? Non ci credi nemmeno tu (rivolto al giornalista, ndr), resta ancora molto da fare. La Liga è vicina e nel ritorno delle semifinali dovremo essere molto prudenti. Dobbiamo rispettare il Real Madrid, se al ritorno verremo meno alle nostre caratteristiche, loro possono fare di tutto. Ho apportato dei cambiamenti alla formazione, abbiamo giocati con gli esterni più aperti del solito, sapevamo che avrebbero potuto crearci problemi sulle palle inattive. Non ho visto l’entrata di Pepe e quindi non giudico la sua espulsione. La squadra è stata aggressiva. Abbiamo preso il controllo del gioco. Abbiamo ottenuto un risultato molto buono. Congratulazioni alla mia squadra. Siamo a due vittorie e un pareggio per diventare campioni della Lega. Pensiamo allora al ritorno e arrivare a Wembley. Messi? Sono molto fortunati ad averlo. A 23 anni è diventato il terzo miglior marcatore della storia del Barcellona. Le dichiarazioni di Mourinho? Non ho idea, non lo so, non ho alcuna opinione. Chiedo ai media di non vendere qualcosa che abbiamo ancora conseguito. Non abbiamo raggiunto la finale. Abbiamo vinto 2-0. Dobbiamo preparare la partita di campionato e giocare con il miglior rendimento possibile.”

    GERARD PIQUE’ – Meno leggero Pique che non ha peli sulla lingua e commenta in questo modo l’espulsione di Pepe, e la partita giocata dal Real: “L’intervento di Pepe è assolutamente da rosso, è entrato col piede a martello e poteva fare davvero molto male a Dani Alves. Anche Marcelo rischiava l’espulsione per aver calpestato Pedro. Quando giochi al limite, ti esponi a questo tipo di rischi. Ha vinto la squadra che, espulsione a parte, ha provato sempre a giocare a pallone; loro non l’hanno fatto, erano sotto pressione per la spinta del loro pubblico. Non ci consideriamo ancora in finale, nel match di ritorno di martedì dovremo fare un’altra grande partita”.

  • Vince il calcio ed il suo Dio, Leo Messi. Real Madrid – Barcellona 0-2

    Vince il calcio ed il suo Dio, Leo Messi. Real Madrid – Barcellona 0-2

    Lo psico – classico viene vinto da Pep Guardiola e dal suo Barcellona che sbanca il Bernabeu con la doppietta nel secondo tempo di Leo Messi mettendo una seria ipoteca per la finale di Wembley.

    E’ il Real che arriva in condizioni fisiche e psicologiche sicuramente migliori alla partita del Bernabeu. Guardiola è privo di Abidal, Adriano, Maxwell, Bojan ed Iniesta. Soprattutto quest’ultima è una perdita dolorosissima per Pep, è costretto ad adattare Puyol, non al meglio della condizione, sulla fascia sinistra. Mourinho, privo dello squalificato Carvalho, riproporre il modulo e gli uomini che gli hanno regalato la Coppa del Re la scorsa settimana, con Pepe a centrocampo e Ronaldo punta centrale.

    Primo tempo assolutamente carico di veleni, il Barcellona fa il gioco ed il Real Madrid è tutto chiuso ad aspettare i giocatori blaugrana. Primo sussulto Barça dopo 11’ con Villa che tira di poco a lato da posizione molto invitante, il Barcellona attacca ed il Real si difende e la partita diventa brutta, addirittura dopo 25’ arriva la seconda occasione per il Barça con Xavi liberato splendidamente da Messi che tira in faccia a Casillas da buona posizione. Al 39’ e’ Pedro che tenta di accendere la partita simulando una gomitata da Arbeloa ma Stark non abbocca e ammonisce solamente il difensore spagnolo. Si gioca pochissimo ed il primo tempo finisce con uno scialbo 0-0 degno di una partita del campionato italiano.

    La ripresa si apre con la novità rappresentata da Adebayor al posto di un deludente Ozil ed il Real sembra almeno di volersela giocare, ma nonostante i primi 5 minuti si ritorna con il solito catenaccio alla Jose’ Mourinho un piano tattico che viene mandato all’ aria da Pepe che pensa bene di entrare in maniera assassina su Dani Alves procurandosi il rosso diretto. L’ espulsione fa comunque imbestialire Mourinho che viene espulso anche se potrà seguire la partita da poco lontano. Guardiola toglie Pedro ed inserisce Afellay che spacca letteralmente in due la partita, al 77’ si beve Marcelo e mette al centro un pallone d’oro che viene spinto in rete dal suo detentore, Leo Messi. Mourinho è impassibile dietro il suo cancelletto ma il Barcellona no che chiude la partita e forse anche la qualificazione con un assolo fantastico di messi che al 87’ si beve tutta la difesa madrilena concludendo di destro alle spalle di Casillas.

    Perde il Real e perde anche l’ anti calcio di Mourinho che paga la troppa prudenza dimostrata in campo non degna assolutamente di una semifinale Champions e vince il calcio con il suo più degno rappresentante e cioè, Leo Messi.

  • Vale Rossi, il più ricco d’Italia. Rodriguez e Pacquiao i Paperoni

    Vale Rossi, il più ricco d’Italia. Rodriguez e Pacquiao i Paperoni

    Di fronte alle classifiche dei “Paperoni milionari”, inevitabilemente, si è soliti sospirare, con un fondo di invidia e un pizzico di curiosità. Nel mondo dello sport, si sa, la concentrazione di multi milionari è fra le più elevate, e le classifiche servono a comprendere chi, fra i tanti fortunati, è il più fortunato in termini di pecunia. A redigere la graduatoria è il network Espn di “The Magazine”, ed il quadro definitivo verrà reso noto nel prossimo mese di Maggio.

    In prima posizione fra gli italiani troviamo Valentino Rossi, nove volte campione del mondo, attualmente pilota della Ducati, è il più pagato in assoluto fra gli atleti di casa nostra, con un ingaggio da capogiro, con circa 14,4 milioni di euro di ingaggio annuale, 20,8 milioni di dollari. La sua posizione, però, è un’eccezione, perchè in 114 Paesi su 182 i più pagati fra gli atleti provengono dal mondo del calcio. La speciale graduatoria, dunque, per più di metà delle posizioni è occupata da atleti del pallone, a seguire, in termini di posti ricoperti, seguono i campioni del basket (18 posizioni occupate), di baseball (12), i piloti (6), i golfisti (5), i giocatori di football (5) e di hockey (4). A seguire i giocatori di cricket (4), i pugili  (3) i campioni di atletica (3), rugby (2) e tennis (2).

    Nel mondo del calcio, il più pagato è Cristiano Ronaldo, stella delle merengues del Real Madrid, che guadagna 19, 5 milioni di dollaro all’anno, che ieri ha deciso nei supplementari la finale di Coppa del Re contro gli acerrimi rivali del Barcellona, portando alla squadra di Mourinho il primo “titulo” stagionale (poi accidentalmente schiacciato dal pullman del Real Madrid, dopo esser sfuggito di mano a Sergio Ramos, nel corso dei festeggiamenti nella notte Madrilena).

    In Spagna, inoltre, il duello infinito e trasversale fra Barcellona e Real Madrid attiene anche al monte stipendi: il Barcellona pagano l’ingaggio medio più elevato, pari a circa 7,91 milioni di dollari, mentre il Real Madrid segue con un ingaggio medio di 7,35 milioni di dollari. Fra i club italiani, l’Inter ricopre la settima posizione, con un ingaggio medio di 5,99 milioni di dollari, mentre il Milan è quattordicesimo ( 5,6 milioni di dollari ), la Juventus è trentottesima (4,1 milioni di dollari), e la Roma sessantaduesima (3,3 milioni di dollari).

    Nella speciale top ten dei club si trovano anche società di primissimo piano mondiale, ossia la squadra di baseball dei New York Yankees (6,75), in cui milita uno dei due atleti più ricchi al mondo,  Alex ‘A-Rod’ Rodriguez, e la squadra di basket NBA dei Los Angeles Lakers (6,54) che ricoprono, rispettivamente, la terza e quarta posizione in graduatoria.

    E’ rilevante sottolineare come la graduatoria non includa le retribuzioni derivanti dagli sponsor, e, pertanto, consente di mostrare un’ istantanea della situazione economica del mondo sportivo. Per tale ragione, nei primissimi posti non compaiono dei campioni notoriamente molto ricchi, come il golfista Tiger Woods,  Kobe Bryant o LeBron James, o il tennista Roger Federer. Il tennista svizzero di Basilea, infatti, guadagna a stagione “solo” circa 7.698.289 dollari, riconducibili soltanto ai premi conquistati in campo sportivo, al netto degli ingaggi degli sponsor: la cifra, dunque, dovrebbe essere rivista al rialzo se si includessero le entrate degli sponsor.

    Interessante anche la posizone del duo di piloti Ferrari, Fernando Alonso e Massa, che ricevono rispettivamente 22.736.842 e 17.052.632 di dollari annui, e che sono inseriti nella graduatoria relativa ai loro Paesi di origine, il Brasile e la Spagna ricoprendo delle posizioni di tutto rispetto.

    Meglio di loro, però, si colloca lex pilota ferrarista, il finlandese Kimi Raikkonen, che ora percepisce circa 26,3 milioni di dollari, occupandosi di rally.

    Ma la prima posizione a livello mondiale è un testa a testa fra Alex ‘A-Rod’ Rodriguez, star del baseball professionistico statunitense e stella dei New York Yankees, ed il pugile filippino Manny Pacquiao: entrambi percepiscono una cifra da capogiro, circa 32 milioni di dollari di solo ingaggio.

    Dopo aver spulciato la classifica, dunque, come non concludere con un profondo sospiro e con una punta di invidia.

  • Mourinho da record, Guardiola ancora ko

    Mourinho da record, Guardiola ancora ko

    Josè Mourinho trascina il Real Madrid alla vittoria della Coppa del Re dopo 18 anni diventando il primo tecnico a vincere il trofeo nazionale con quattro club diversi. Bella rivincita per il tecnico portoghese su chi lo criticava aspramante e aspettava la sconfitta nel Clasico per formulargli il ben servito.

    La partita del Mestalla è stata entusiasmante, vissuta ritmi forsennati da far sembrare lo scontro italiano tra Milan e Palermo una partita di categoria minore, ed ha ancora una volta dimostrato che solo l’alchimia tattica del portoghese può metter in difficoltà il Barcellona di Guardiola. Il Real Madrid ieri sera ha replicato modulo, atteggiamento e modo di stare in campo dell’Inter dello scorso anno riuscendo però, sopratutto nel primo tempo a ripartire grazie alla velocità di Cristiano Ronaldo e sopratutto di Di Maria.

    Se nel primo tempo ai punti i Galattici meritavano il vantaggio nella ripresa il Barcellona ha alzato il ritmo andando vicinissimo al gol scontrandosi però con un Casillas in versione mondiale. I supplementari regalano ancora emozioni e rivedono il Real pericolo nelle ripartenze e da un errore di Messi nasce il gol vittoria con Di Maria che indovina il traversone per la capoccia di Cristiano Ronaldo che regala il trofeo al Real e da consapevolezza per il doppio confronto di Champions League.