Un simpatico video sta impazzando in rete dimostrando che anche il ferreo e puntigliosissimo Josè Mourinho ha un punto debole. Il tecnico portoghese in campo insieme a Cristiano Ronaldo, Coentrao e Marcelo viene beccato nell’ammirare una misteriosa e avvenente ragazza a passeggio per Los Angeles.
TuttosportCR7 ha parlato. Dopo le voci insistenti che lo volevano in partenza da Madrid direzione Manchester, l’attaccante portoghese ha deciso di chiarire la sua posizione e di giurare amore eterno alla camiseta blanca: «firmerei per altri dieci anni con il Real Madrid se il presidente lo vuole, non ne faccio una questione di soldi. Posso guadagnare il doppio di quello che prendo ma per me contano di più i rapporti con le persone» Verrebbe da credergli, se non fosse che la dichiarazione viene detto da uno che guadagna oltre 10 milioni di euro all’anno e a cui ne erano stati offerti 23,5 dallo sceicco Mansour, certo c’è da essere certi che difficilmente Ronaldo si muoverà da Madrid senza almeno aver vinto qualcosa di più consistente che una Coppa del Re e inoltre, nonostante i molti soldi a disposizione il Manchester City non può godere dell’appeal e del fascino della maglia merengue. Progetti e sogni di gloria, oltre alle parole al miele anche per il tecnico del Real suo connazionale e a qualche polemica sulla stagione appena passata: «potevamo vincere di più ma non ce l’abbiamo fatta anche per le decisioni arbitrali. Voi sapete meglio di me che sono successe tante cose quest’anno però non voglio più parlarne. Non possiamo continuare a lamentarci. Mourinho? È il numero uno» Un Ronaldo carico dunque e che ha voglia di rimettersi in gioco per sfidare e possibilmente battere, in Spagna e non solo, l’odiato Barcellona del fenomenale Messi. «Messi? Non competo con lui ma con me stesso e con le altre squadre della Liga». Lapidario e conciso il giocatore portoghese ha fatto intendere che il prossim’anno ci sarà da divertirsi. Intanto la sua squadra per cercare di colmare il gap con gli avversari blaugrana pare aver aggiunto un altro gioiello alla collezione di famiglia, vedi Neymar.
Nel mercato calcistico tutto è possibile, anche le provocazioni. Ecco, dunque, che le dichiarazioni di Cristiano Ronaldo possono inserirsi proprio in questo contesto. Gli emissari dello sceicco Mansour, proprietario del Manchester City, pare lo avrebbero informalmente contattato per sondare un suo possibile interessamento ad un ritorno a Manchester, sponda City.
Il club inglese gli avrebbe offerto per l’ingaggio circa 400 mila sterline a settimana, ossia 24 milioni all’anno. Cristiano Ronaldo, però, provocatoriamente non pare accontentarsi, alzando la posta e richiedendo anche la garanzia della fascia da capitano, la “sua” maglia con il numero sette e la certezza di essere il più pagato del club, per tutta la sua eventuale permanenza.
Richieste che farebbero tremare chiunque, perfino uno sceicco plurimiliardario. Ecco perchè tutto ciò potrebbe rivelarsi solo una bolla di sapone estiva.
Epilogo amaro nella Liga dove l’ultima giornata di campionato emette implacabile il verdetto della retrocessione in Segunda Division del Deportivo La Coruna dopo 20 anni fatti da diversi campionati di vertice e apparizioni in Champions League e culminato con la conquista del titolo di campione di Spagna nella stagione 1999-2000. Al Riazor il Deportivo cede 2-0 ad un Valencia (18esimo sigillo per Soldado) che non aveva più nulla da dire; il Depor va a fare compagnia quindi alle già retrocesse Almeria ed Hercules che verranno sostituite da Betis Siviglia, Rayo Vallecano (già promosse nella massima serie) e dalla vincitrice dei playoff della Segunda Division.
Arrivano anche gli altri verdetti: con il Barcellona campione di Spagna, Real Madrid e Valencia, insieme ai balugrana, qualificati alla fase a gironi di Champions e il Villarreal ammesso ai preliminari, completano la griglia europea Siviglia, Atheltic Bilbao e Atletico Madrid che vanno in Europa League: i colchoneros si assicurano la partecipazione grazie a ad una finale di Coppa del Re disputata da Barcellona e Real Madrid.
La 38esima giornata quindi vede le vittorie delle prime tre della classe Barcellona, Real Madrid e Valencia, come già riportato sopra: i balugrana di Guardiola vincono in casa del Malaga 3-1 toccando quota 96 e sfiorando il record dell’anno scorso di 99 punti conquistati, mentre le merengues di Mourinho ne fanno 8 al povero Almeria con tripletta di Adebayor, doppietta di Benzema ma soprattutto di Cristiano Ronaldo che raggiunge 40 reti vincendo la classifica marcatori e battendo il record di reti realizzate nella Liga in un solo campionato fregiandosi del titolo di miglior Pichichi di tutti i tempi.
Tre vittorie anche per Siviglia, 3-2 in casa dell’Espanyol con doppietta di Negredo che fa 20 in campionato, Athletic Bilbao, 2-1 in casa del Racing Santander e dell’Atletico Madrid che espugna Maiorca 4-3 con una grande tripletta di Aguero (20 gol nella Liga) oggetto dei desideri della Juventus.
Infine chiudono la sconfitta del Villarreal a Pamplona con l’Osasuna, la vittoria del Saragozza a Valencia con il Levante e i pareggi tra Hercules e Sporting Gijon e Real Sociedad e Getafe.
La settimana scorsa aveva ragginto due leggende del calcio spagnolo a quota 38 reti, questa sera con le due reti messe a segno nella valanga di gol con cui il Real ha superato l’Almeria ha raggiunto quota 40 reti scrivendo una nuova pagina della Liga, Cristiano Ronaldo è il miglior Pichichi di tutti i tempi.
Il portoghese ha chiuso la stagione con 53 reti all’attivo frutto dei 40 gol in campionato, 7 in Coppa del Re di cui uno valido per battere il Barcellona in finale e 6 in Champions League. Oltre il record di CR7 il Real con le 8 reti di questa sera (tripletta di Adebayor, doppietta di Ronaldo e Benzema e rete del giovane Joselu) ha sfondato quota 100 reti.
Il Barcellona ha chiuso in bellezza nonostante l’ampio turnover in vista di Wembley con le reti di Bojan, Afellay e Batra, mentre per il Malaga il gol iniziale era stato siglato da Fernandez.
Il futuro di Carlos Tevez inizia in questi giorni a diventare più chiaro. Facciamo un passo indietro per ripercorrere le vicende dell’argentino in forza al City. Roberto Mancini in principio l’aveva convinto a restare fino alla fine della stagione, dopo la prima rottura avvenuta a dicembre quando lui aveva deciso di punto in bianco di non trovarsi più bene a Manchester. Trascinatore assoluto dei Citizens, nella finale di Fa Cup felicissimo per la vittoria dichiara ai microfoni con assoluta sincerità di voler seguire gli interessi della sua famiglia, facendo chiarezza sul suo futuro. La decisione se lasciare o no l’Inghilterra è ormai cosa fatta.
ADDIO MANCHESTER – Le ultime indiscrezioni parlano di una sua intervista ad una radio argentina dove l’Apache pare sia stato chiarissimo in merito al suo futuro: “Voglio andare via dal Manchester City. Il modo in cui vivo il calcio è cambiato, non so nemmeno se arriverò sino al prossimo Mondiale. Indipendentemente che sia convocato o meno. Comunque sì, vorrei andarmene. Sono stato trattato bene e sono grato al City. Ma devo cambiare ambiente. Tornare al Boca? No, sarebbe difficile”.
INTER E JUVE PRONTE? – A questo punto l’asta è aperta. Real, Juve e Inter sono le squadre in pole per l’acquisto del bomber argentino. Anche se la Juventus nella prossima stagione non potendo disputare le coppe europee avrebbe sicuramente poco appeal per un giocatore di tale calibro. In casa nerazzurra il direttore sportivo Ausilio in una recente intervista ha parlato di Tevez come un colpo difficile da realizzare visto l’oneroso costo del suo cartellino, ma a questi livelli, si potrebbe parlare di tattiche per sviare le trattative di mercato. Mentre per quanto riguarda il Real Madrid, Josè Mourinho è da considerarsi uno dei più grandi estimatori dell’attaccante del City, sin dai tempi in cui allenava l’Inter il portoghese non aveva mai nascosto l’ammirazione per Tevez.
CRISTIANO RONALDO – Alla domanda su chi prenderebbe il posto di Tevez al City, la risposta arriva dal quotidiano sportivo spagnolo As, che annuncia la bomba di mercato dell’anno, con il forte interessamento dello sceicco Mansour sulla stella dei blancos Cristiano Ronaldo. Le cifre dell’operazione sfiorano il ridicolo, con un’offerta di 180 milioni di euro per strappare il capocannoniere della Liga a Mourinho e fare un altro regalo al suo tecnico Roberto Mancini.
Alla faccia del fair play finanziario. Secondo quanto riporta stamattina As, quotidiano vicino all’ambiente madridista, lo sceicco Mansour avrebbe fatto recapitare un’offerta al numero uno del Real Madrid Florentino Perez di 180 milioni di euro per portare, o meglio riportare, Cristiano Ronaldo in Premier League a Manchester sponda City.
Un’offerta fuori da ogni logica di mercato se si rivelasse reale, quasi il doppio di quanto il Real Madrid spese per strapparlo allo United due anni fa per quello che fu il trasferimento più costoso della storia del calcio (96 milioni).
E’ quindi l’attaccante portoghese Pallone d’Oro nel 2008 il regalo dello sceicco per il tecnico dei Citizens Roberto Mancini per aver conquistato un trofeo, la FA Cup, a distanza di 35 anni dall’ultimo ma soprattutto per aver centrato la qualificazione alla prossima edizione della Champions League al momento, in attesa dell’ultima giornata di Premier League, in maniera diretta scavalcando in classifica al terzo posto l’Arsenal.
Difficile respingere e rimandare al mittente la maxi offerta del City, anche per uno come Florentino Perez che ha da sempre ribadito l’incedibilità di CR7 e anche in virtù di quello che andrà a guadagnare l’asso portoghese. Per Cristiano Ronaldo, sul quale il presidente del Milan Silvio Berlusconi aveva fatto un pensierino ma sembrata più campagna elettorale che interesse concreto, infatti sarebbe già pronto un super contratto da 17 milioni di euro netti a stagione che lo renderanno il calciatore più pagato al mondo.
Il trasferimento, se dovesse concretizzarsi, agevolerebbe il mercato delle italiane, in particolare quello di Inter e Juventus, entrambe sulle tracce di Carlos Tevez che avrebbe dichiarato di voler lasciare Manchester. Ronaldo infatti libererebbe l’attaccante argentino verso il nostro campionato, Barcellona permettendo.