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  • Portogallo-Spagna 2-4 dopo i calci di rigore. Le Furie Rosse volano in finale

    Portogallo-Spagna 2-4 dopo i calci di rigore. Le Furie Rosse volano in finale

    E’ la Spagna la prima finalista di Euro 2012. Le Furie Rosse, nonostante una prova incolore, riescono a piegare il Portogallo ai calci di rigore e quindi ottenere il pass per l’atto conclusivo di domenica sera a Kiev. Si tratta della terza finale di fila per gli spagnoli dopo quelle vittoriose ad Euro 2008 e ai Mondiali 2010, eguagliando cosi il record della Germania Ovest negli anni ’70. Dopo lo 0-0 al termine dei 120’ regolamentari sono decisivi dal dischetto gli errori di Moutinho e Bruno Alves che consentono cosi alla Spagna, che per prima aveva sbagliata per prima dagli undici metri con Xabi Alonso, di trionfare ed aspettare cosi in finale una tra Germania e Italia.

    Un match tutt’altro che entusiasmante quello visto a Donetsk, con una Spagna che appare stanca e molto concentrata sulle sortite di Cristiano Ronaldo mentre il Portogallo sembra fare qualcosa in più, specie dopo aver preso coraggio nei minuti iniziali. Tutto questo nei 90’, visto che nei supplementari è la Spagna a venir fuori ma le porte rimangono inviolate. Non una novità tra due delle migliori difese della competizione. Fioccano anche i cartellini: l’aver tolto la diffida dalle semifinali forse non si è rivelata una mossa azzeccata in tal senso. Dagli undici metri poi la Spagna è più precisa e al Portogallo non resta che il rammarico.

    SORPRESE INIZIALI – Non mancano le sorprese nell’undici iniziale spagnolo. Del Bosque non decide di schierare una punta vera e propria lasciando fuori Fabregas. Il prescelto tuttavia non è Torres bensì Negredo. Mossa che si rivelerà infelice vista la pochezza del “Tiburon” nel corso del match. Dall’altra parte tutto come previsto, con Hugo Almeida al posto di Helder Postiga.

    AVVIO SOPORIFERO – Chi spera in una gara tutta velocità e ripartenze rimane presto deluso: sembra più che altro una partita a scacchi, con un Portogallo che inizialmente appare attendista e pronto a colpire di rimessa, ma che invece prenderà coraggio molto presto. La prima chance capita ad Arbeloa che però non sfrutta una buona palla servitagli da Iniesta sparando alta. Poco dopo però il giocatore del Barcellona si mette in proprio ma anche la sua mira è difettosa. Il Portogallo invece punta tutto su Ronaldo che però è ingabbiato da una stretta marcatura di almeno due o tre uomini.

    Esultanza Spagna © Alex Livesey/Getty Images
    RIPRESA SENZA SUSSULTI – Stessa musica nella ripresa. Del Bosque intanto capisce che non è serata per Negredo preferendogli Fabregas, e poi decide di dare ancora più vivacità inserendo lo sgusciante Jesus Navas al posto di Silva. Ma di occasioni, nemmeno l’ombra. Ci prova di rimessa Hugo Almeida senza fortuna mentre tutte le punizioni calciate da Ronaldo non chiamano mai in causa Casillas. Nel finale fuori Xavi, costretto ad una gara di sacrificio, con Pedro che entra al suo posto. Si va così ai supplementari.

    FINALE GIALLOROSSO – Ai supplementari la Spagna è più convinta. Iniesta spreca una grande palla gol grazie anche all’abilità di Rui Patricio, ma si fanno pericolosi anche Ramos e Navas. Si va cosi ai rigori dove Xabi Alonso e Moutinho si fanno subito fermare da Rui Patricio e Casillas. Da li in poi segnano tutti tranne Bruno Alves che centra la traversa, con Fabregas che sigla il rigore del decisivo 4-2. Le Furie Rosse faticano ma portano a casa la finale. Il Portogallo però esce a testa alta.

    Le pagelle di Portogallo-Spagna:
    Cristiano Ronaldo 6: E’ l’unico che sembra in grado di portare pericoli alla Spagna che però lo conosce e lo marca molto bene. Lui ci mette tanto impegno, ma non trova mai la porta. Ai rigori poteva calciare prima: probabilmente meglio lui di un difensore.
    Pepe 7: Bene durante la partita quando non ha problemi a fermare le incursioni avversarie. Calcia un bel rigore.
    Hugo Almeida 5: Gira a vuoto dimostrandosi il classico attaccante portoghese, ovvero allergico alla porta avversaria.

    Iniesta 6,5: Tra i suoi si dimostra uno dei pochi in palla, con idee, giocate e conclusioni. A tratti sembra predicare nel deserto, ma dimostra ancora una volta la classe che ha.
    Silva 5: Si aggira come un’anima in pena sulla fascia e Del Bosque forse ci mette anche troppo per capire che quel posto spetta a Jesus Navas.
    Negredo 5: A sorpresa tra gli undici titolari, si dimostra quasi come un oggetto estraneo. Una delle mosse, e sono tante, sbagliate da Del Bosque.

    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio 7; Pereira 5,5, Pepe 7, Alves 6,5, Coentrao 6,5; Moutinho 7, Veloso 6 (1′ sts Custodio sv), Meireles 6 (7′ sts Varela sv); Ronaldo 6, Almeida 5 (37′ st Nelson Oliveira 6), Nani 6. In panchina: Eduardo, Beto, Quaresma, Ricardo Costa, Rolando, Ruben Micael, Miguel Lopes, Hugo Viana. Allenatore: Paulo Bento 6,5
    SPAGNA (4-2-3-1): Casillas 7; Arbeloa 6, Ramos 6,5, Piquè 6, J.Alba 6,5; Busquets 6, Xabi Alonso 5,5; Silva 5 (16′ st Jesus Navas 6), Xavi 5,5 (42′ st Pedro 6,5), Iniesta 6,5; Negredo 5 (9′ st Fabregas 6,5). In panchina: Valdes, Reina, Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Torres, Mata, Llorente, Cazorla. Allenatore: Del Bosque 5,5

    LE IMMAGINI DI PORTOGALLO-SPAGNA:
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  • Portogallo-Spagna, Cristiano Ronaldo contro tutti

    Portogallo-Spagna, Cristiano Ronaldo contro tutti

    Si giocherà stasera la prima delle due semifinali di Euro 2012. Sul manto erboso di Donetsk sarà il match Portogallo-Spagna a decretare la prima finalista della massima competizione continentale. Una sfida che va oltre l’aspetto calcistico tra due nazioni confinanti, per certi aspetti anche simili, e la cui rivalità è veramente tanta. Due squadre frizzanti, spettacolari, ma che nonostante il traguardo raggiunto sino al momento non sono riuscite ad esprimersi al massimo in tutte le gare disputate. Sarà Portogallo-Spagna ma anche Cristiano Ronaldo contro Barcellona.

    Una sfida vista e rivista diverse volte nel campionato iberico e che si ripeterà anche stasera, con Paulo Bento che punta tutto sul giocatore madridista, il quale attraversa un ottimo stato di forma, mentre Del Bosque schiererà in mezzo al campo lo zoccolo duro del Barcellona. Spagna che arriva all’incontro da imbattuta: tre vittorie e un pareggio sin qui, frutto di 8 gol fatti e appena 1 subito e ciò gli consente di vantare la miglior difesa della competizione. Non lo stesso si può dire dei portoghesi, tre vittorie e una sconfitta sin qui, con 6 gol fatti ma 4 subiti.

    Per quanto riguarda le due formazioni Bento confermerà quasi per intero la squadra che ormai parecchi giorni fa ha battuto senza soffrire mai la Repubblica Ceca. L’unico giocatore a non esserci è Helder Postiga, uscito per infortunio nel primo tempo contro i cechi. Spazio a Hugo Almeida al suo posto. Per il resto tutto confermato con Cristiano Ronaldo e Nani che saranno le pedine sulle quali si punta per scardinare la retroguardia delle Furie Rosse. Nel 4-3-3 il trainer portoghese schiererà Rui Patricio tra i pali. Difesa formata da Joao Pereira e Fabio Coentrao esterni con Bruno Alves e Pepe in mezzo. A centrocampo solito trio quantità e qualità formato da Moutinho, Miguel Veloso e Meireles. In attacco il trio citato in precedenza, ovvero quello formato da Nani, Almeida e Cristiano Ronaldo.

    Cristiano Ronaldo © FABRICE COFFRINI/Getty Images
    Non cambierà quasi nulla nemmeno Del Bosque, il quale pare intenzionato anche stavolta a giocare senza attaccanti di ruolo. Probabile dunque la riconferma di Fabregas al posto di Torres. Unico dubbio quello relativo alla fascia di destra: Pedro infatti potrebbe essere preferito a Silva, con l’obiettivo di frenare le folate di Coentrao. Nel 4-3-3 giallorosso dunque spazio tra i pali a Casillas, mentre davanti a lui agiranno Arbeloa e Jordi Alba laterali. In mezzo alla difesa Sergio Ramos e Pique. Il trio di centrocampo sarà composto da Xavi, Busquets e Xabi Alonso. In avanti il trio Pedro, Fabregas e Iniesta. Di certo però a Del Bosque le alternative in panchina non mancano, con Torres, Silva e Jesus Navas pronti a dare il proprio contributo a gara in corso.

    Portogallo-Spagna, le formazioni:
    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio; Joao Pereira, Bruno Alves, Pepe, Fabio Coentrao; Moutinho, Miguel Veloso, Meireles; Nani, Almeida, Cristiano Ronaldo. In panchina: Eduardo, Beto, Rolando, Custodio, Quaresma, Oliveira, Ricardo Costa, Ruben Micael, Varela, Miguel Lopes, Hugo Viana, Postiga. Allenatore: Paulo Bento.
    SPAGNA (4-3-3): Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Pique, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Xabi Alonso; Pedro, Fabregas, Iniesta. In panchina: Valdes, Reina, Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Jesus Navas, Negredo, Cazorla, Mata, Silva, Torres, Llorente. Allenatore: Del Bosque

  • Euro 2012, Top e Flop dei quarti di finale

    Euro 2012, Top e Flop dei quarti di finale

    Nella serata di domenica si sono conclusi i quarti di finale di Euro 2012 con l’approdo in semifinale della nostra Italia, che ha superato ai calci di rigore un’Inghilterra tutt’altro che irresistibile. Analizziamo quindi, così come abbiamo fatto per la fase a gironi, chi sono stati i top e i flop delle quattro partite che hanno delineato le due semifinali di Euro 2012. Una competizione europea del genere è un pò come una corsa a tappe di ciclismo e quindi se trovi la forma nella prima settimana è molto probabile che la manterrai fino alla fine. Proprio per questo nei top dei quarti di finale ritroviamo molti giocatori che già si erano rivelati tra i top della fase a gironi. Il primo della lista è Cristiano Ronaldo seguito da Andrea Pirlo, unico vero ispiratore della manovra azzurra. Spagna e Germania sono le squadre da battere e affronteranno con i favori del pronostico le rispettive semifinali con Portogallo e Italia.

    TOP quarti di finale Euro 2012

    CRISTIANO RONALDO (PORTOGALLO) – E’ ancora lui ad aprire la nostra speciale classifica e se la doppietta nell’ultima partita del girone vi aveva lasciato qualche dubbio scommettiamo che adesso vi sarete convinti che CR7 è il calciatore simbolo di questi campionati europei. Più forti e decisivi di lui non ne troviamo in Europa e il primo quarto di finale vinto dal Portogallo contro i cechi per 1-0 è tutto merito suo. Sta trascinando una nazione intera verso la vetta europea sfuggita ad Euro 2004 in finale contro la sorpresa Grecia. Capocannoniere di Euro 2012 con 3 gol, con un pò più di fortuna sarebbe sicuramente capocannoniere solitario e incontrastato. Adesso però Cristiano Ronaldo dovrà svolgere il compito più difficile ovvero far fuori i campioni in carica della Spagna. Lui li conosce bene visto che proprio la Spagna ospita le sue giocate nella Liga, di fronte avrà sia i compagni di squadra al Real ma soprattutto gli eterni rivali del Barcellona. Non ce ne voglia il Portogallo ma la sfida contro la Spagna nella mente di molti è vista come Ronaldo contro Spagna. Chi la spunterà?

    Andrea Pirlo Top quarti di finale Euro2012 © Laurence Griffiths/GettyImages
    ANDREA PIRLO (ITALIA) – L’Italia ad Euro 2012 è lui e non ce ne siamo accorti domenica sera. Dai suoi piedi sono nati i gol che ci hanno condotto alla fase ad eliminazione diretta e dal suo piede destro è nato il cucchiaio che ha rinsavito l’orgoglio italiano ad un passo dal baratro contro l’inesistente Inghilterra. Bene gli inglesi hanno inventato il calcio, ma Pirlo ha mostrato a tutto il mondo come si gioca. Semplicemente il migliore interprete azzurro in Polonia e Ucraina. Ma adesso in Italia ci chiediamo: basterà un Pirlo per far fuori la Germania? Io dico di no e se non siete d’accordo con la mia opinione vi chiedo: quanti giocatori dei 23 azzurri sarebbero titolari nella Germania, nostra prossima avversaria? Pirlo sicuro, Buffon anche. Balotelli e De Rossi? forse. E poi? Nulla più e allora la vittoria di ieri potrebbe solo aver prolungato di 4 giorni la permanenza azzurra ad Euro 2012.

    GERMANIA & SPAGNA – Tutti noi ci ricordiamo la semifinale ai mondiali del 2006 vinta proprio contro i tedeschi, ma a 6 anni di distanza la musica sembra cambiata perchè la squadra di Loew ha tutte le carte in regola per diventare campione d’Europa figuriamoci battere l’Italia. Se il calcio fosse matematica avremmo la certezza della vittoria tedesca giovedì prossimo, ma visto che non è così l’Italia proverà ad opporsi in qualche modo alla Germania che ha frantumato la Grecia 4-2 giocando con molte seconde linee che sarebbero titolari da noi. Ennesima prova di forza dei tedeschi, gli unici ad aver vinto 4 partite su 4 ad Euro 2012. L’Italia è avvisata. La Spagna pure sempre se le furie rosse riusciranno a stendere il Portogallo. La squadra di Vicente del Bosque ha più qualità di tutti ma spesso si specchia troppo e risulta a tratti noiosa. Tuttavia gli spagnoli hanno eliminato la Francia senza nessun problema, nonostante le tante e invisibili stelle francesi, nonostante il ct iberico continui a giocare senza una punta di ruolo nonostante il peso di essere considerati giustamente i più forti. La sfida con Ronaldo e compagni chiarirà molto sulla vera forza della Spagna anche perchè i francesi hanno fatto ben poco per metterla in difficoltà.

    FLOP quarti di finale Euro 2012

    INGHILTERRA – La nazionale inglese apre la classifica dei flop dei quarti di finale. Rooney e compagni sono apparsi penosi nel chiaro intento di voler condurre la partita prima ai supplementari poi ai rigori. Il Dio del calcio, impersonificato da Pirlo li ha puniti e sbeffeggiati in mondo visione. Proprio gli inglesi si sono resi autori di una non-gara e avevano anche l’ambizione di approdare tra le top4?. Non sarebbe stato giusto soprattutto per la grande voglia che ci ha messo l’Italia. Fortunati loro ad essere usciti nei quarti visto che in una sfida con la Germania loro, più di noi, ne sarebbero usciti con le ossa rotte.

    FRANCIA – La squadra di Laurent Blanc è insieme agli inglesi la grande delusione di questi quarti di finale. Non per la sconfitta sia chiaro ma per come essa è maturata. Anche i francesi si sono limitati a non giocare a calcio. Se dinanzi a te hai l’Italia puoi anche andare ai rigori ma se dinanzi a te hai la Spagna hai perso già in partenza e così è stato. Karim Benzema ci ha provato a farsi vedere ma anche un grande campione come lui senza il supporto di una tattica di gioco va incontro a brutte figure e chiudere Euro 2012 con zero gol all’attivo lo è stata certamente. In vista dei mondiali brasiliani del 2014 c’è tanto lavoro da fare cari francesi.

  • Repubblica Ceca-Portogallo aprono i quarti. Bilek con il dubbio Rosicky

    Repubblica Ceca-Portogallo aprono i quarti. Bilek con il dubbio Rosicky

    Cominceranno stasera i quarti di finale dell’Europeo di Polonia e Ucraina. In campo la peggior prima contro la migliore seconda dei gironi eliminatori. Parliamo di Repubblica Ceca Portogallo, match che si disputerà al National Stadium di Varsavia e che darà alla vincente l’accesso alle semifinali contro una tra Spagna e Francia. Per molti è il quarto di finale più “povero”, tra due squadre che comunque alla vigilia non venivano inquadrate tra le favorite del torneo. I cechi, dopo il pesante ko all’esordio contro la Russia, sembrava ormai a casa, tanto che addirittura si è dovuti ricorrere ad una fornitura extra di materiale sportivo poiché si era pensato solo alle prime sfide.

    Ed invece le ultime due gare hanno regalato ai cechi questo quarto contro un Portogallo dal canto suo considerato prima dell’inizio della competizione come una possibile outsider e nulla più. Dopo l’esordio con sconfitta contro la Germania qualcuno aveva presagito il peggio, ed invece la formazione di Bento ha saputo reagire dimostrando di potersela giocare. Le stelle non mancano da ambedue le parti, specie Cristiano Ronaldo, autore di una doppietta nell’ultima sfida contro l’Olanda, ed è proprio per questo che ci si attende un match spettacolare. I pronostici della vigilia, nonostante il secondo posto nel girone eliminatorio, danno favorito il Portogallo, con la Repubblica Ceca che invece punta a ribaltare tutto ciò grazie all’entusiasmo che si è venuto a creare nell’ultima settimana.

    Passando alle due formazioni il tecnico della Repubblica Ceca Bilek è alle prese con un dubbio che presumibilmente rimarrà sino all’arrivo della squadra al National Stadium. E’ quello relativo a Rosicky, il più talentuoso dei suoi, che lagna un problema al tendine di Achille. Si farà di tutto per provare a recuperarlo anche se non è facile. Non cambierà comunque il 4-3-2-1. Davanti a Cech difesa formata da Gebre Selassie e Limbersky esterni con Kadlec e Sivok in mezzo. Il trio di centrocampo sarà formato da Jiráček, Hubschman e Plasil, mentre davanti a loro dovrebbe agire, insieme a Pilar, Rosicky. Qualora il capitano non dovesse farcela spazio a Kolář che agirebbe così davanti all’unica punta Baros.

    Tomas Rosicky © Christof Koepsel/Getty Images

    Dall’altra parte non ha grossi problemi il giovane tecnico Bento. Il trainer lusitano non cambia il suo spettacolare 4-3-3. Davanti a Rui Patricio difesa formata da Pereira e Coentrao esterni con Pepe e Alves centrali. In mezzo al campo trio composto da Moutinho, Veloso, Meireles mentre il trio chiamato a dare spettacolo ma soprattutto a sfondare il muro della Repubblica Ceca è quello formato da Cristiano Ronaldo e Nani esterni con Postiga centrali. In caso di parità al termine dei 90’ regolamentari previsti tempi supplementari e a seguire, persistendo ancora la parità, calci di rigore.

    Probabili formazioni Repubblica Ceca-Portogallo:
    REPUBBLICA CECA (4-3-2-1): Cech, Gebre Selassie, Kadlec, Sivok, Limbersky; Jiráček, Hubschman, Plasil; Rosicky, Pilar; Baros. In panchina: Drobný, Laštůvka, Hubník, Suchý, Rajtoral, Petrzela, Darida, Kolář, Pekhart, Necid, Lafata, Rezek. Allenatore: Bilek
    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio; Pereira, Pepe, Alves, Coentrao; Moutinho, Veloso, Meireles; Ronaldo, Postiga, Nani. In panchina: Eduardo, Beto, Rolando, Ricardo Costa, Lopes, Quaresma, Custodio, Hugo Viana, Micael, Almeida, Varela, Oliveira. Allenatore: Bento

    SPECIALE EURO 2012

  • Euro 2012, Top e Flop della fase a gironi

    Euro 2012, Top e Flop della fase a gironi

    Gli europei in corso di svolgimento dall’8 giugno in Polonia e Ucraina sono entrati nella fase cruciale ed eccoci qui pronti a fare un primo resoconto sui migliori giocatori apprezzati sui campi in Polonia e Ucraina. Tante sono state le conferme così come tante sono state le sorprese e le delusioni. Iniziamo allora la nostra analisi riguardo top e flop della fase a gironi di Euro 2012 che ha visto la disputa di ben 24 partite sulle 31 totali.

    TOP  fase a gironi EURO 2012 

    CRISTIANO RONALDO (PORTOGALLO) – Se il Portogallo è ai quarti di finale dove affronterà con i favori del pronostico la Repubblica Ceca di Petr Cech, lo deve soprattutto al suo numero 7 Cristiano Ronaldo. E’ dappertutto l’attaccante del Real Madrid (60 gol in 55 presenze nella stagione 2011/2012) anche se nella prima partita non riesce ad evitare la sconfitta ai suoi. Nella seconda partita vinta 3-2 con la Danimarca inizia a prendere le misure ma manca nuovamente il suo nome sul tabellino della partita.

    Cristiano Ronaldo © Lars Baron/GettyImages

    Si rifà alla grande nell’ultima sfida del girone quella da dentro o fuori con la delusione Olanda. Al vantaggio orange iniziale risponde lui con una doppietta magistrale, a cui aggiungiamo tante giocate di qualità, 2 pali e un grande assist non finalizzato da Nani. Il destino del Portogallo è legato maledettamente ai suoi piedi mentre il pallone d’oro 2012 dipende molto da fino a dove condurrà la sua nazione. Fenomeno.

    ALAN DZAGOEV (RUSSIA) – Nonostante l’eliminazione della sua nazionale, il talento Alan Dzagoev classe 1990 militante nel Cska Mosca si è attestato come uno dei migliori giocatori di Euro 2012. Proprio per questo merita a pieni voti di comparire nella classifica dei top. Semplicemente il migliore in campo nelle file russe in tutte e tre le partite. A fare la differenza nel bene o nel male sono i suoi gol. Nelle prime due partite segna lui e la Russia va. Nell’ultima partita non va a segno e la Russia va a casa. Europei da ricordare solo a livello personale (3 gol in 3 partite) ma dopo Euro 2012 tantissimi club importanti sono in fila per assicurarsi le sue prestazioni. Talento sbocciato.

    ANDRES INIESTA (SPAGNA) & ANDREA PIRLO (ITALIA) – Non potevano mancare in questa speciale classifica i due fari delle prime due squadre del girone C di Euro 2012. Andrés Iniesta con la sua solita eleganza fa sembrare facili le cose difficili, il modo in cui tiene palla al piede è inimitabile ed è il maggior interprete dell’illusionismo calcistico. Non va a segno nelle tre partite spagnole ma è lui l’elemento imprescindibile della Spagna di Vicente del Bosque. Andrea Pirlo, il faro della Juventus degli invincibili si teletrasporta in Polonia e conduce l’Italia all’obiettivo minimo dei quarti di finale. 3 dei 4 gol azzurri nascono dai suoi piedi (assist a Di Natale in Spagna-Italia 1-1, gol su punizione contro la Croazia, assist da corner a Cassano per l’1-0 sull’Irlanda). Senza di lui l’Italia sarebbe già eliminata ma fortunatamente per noi lui c’è ed è talmente lampante la sua superiorità nei confronti dei compagni che quando non gioca al massimo (come contro l’Irlanda) te ne accorgi eccome. Nonostante ciò riesce sempre a risultare decisivo. Insostituibile.

    GERMANIA – E’ la squadra che più ha impressionato in questa prima fase di Euro 2012, non fosse altro per la facilità con la quale è riuscita ad ottenere i 3 punti nelle 3 occasioni a disposizione. Unica squadra a punteggio pieno di questi Europei in Polonia e Ucraina, la Germania di Loew si attesta come la principale indiziata a scalzare la Spagna dal trono d’Europa. I tedeschi hanno davvero tutto nella loro squadra ed è difficile trovare un punto debole. Due note di merito vanno a Super Mario Gomez, (3 gol in 3 partite e finalmente decisivo anche in nazionale) e a Mats Hummels, 23enne difensore del Borussia Dortmund, che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per diventare uno dei centrali difensivi più forti al mondo. Squadra da battere.

    ZLATAN IBRAHIMOVIC (SVEZIA) – Da uno come lui ti aspetti più di 2 gol in 3 partite, ma se consideriamo la qualità del gol segnato contro la Francia e il fatto che come compagni non ha gente come Ribery, Robben e così via possiamo inserirlo tranquillamente nella lista dei top della fase a gironi di Euro 2012. Resta comunque la delusione per l’uscita prematura della sua nazionale anche perchè ripensando alla prima partita persa contro l’Ucraina dopo essere passati in vantaggio proprio grazie ad un suo gol aumentano i rimpianti per i tifosi svedesi. Tuttavia Ibra ha lasciato il segno con un gol d’autore, un vero spot per il gioco del calcio. Spettacolo.

    FLOP fase a gironi Euro 2012

    OLANDA – Vera delusione di Euro 2012. La cenerentola che non t’aspetti. 3 sconfitte in 3 partite. Non vi stupite se nella classifica dei flop a farla da padrone sono gli olandesi. Il principale colpevole della debacle orange è certamente il tecnico Bert van Marwijk. Il mondiale 2010 concluso al secondo posto rimarrà il suo unico ricordo positivo della sua avventura olandese terminata sicuramente in Polonia e Ucraina. L’allenatore olandese non è riuscito a mettere nelle condizioni di giocar bene una rosa piena zeppa di campioni. Alcune sue scelte hanno creato clamore in Olanda come ad esempio l’ostinazione nel far giocare Mark Van Bommel (marito della figlia di Van Marwijk) risparmiandolo solo nell’ultimo match quando la frittata era fatta. L’Olanda vista ad Euro 2012 è lontana parente di quella ammirata due anni orsono ai mondiali africani e si è dimostrata squadra senza un’idea di gioco definita. Se ne salvano pochi nella squadra olandese e tra questi vi sono gli ‘italiani’ Sneijder e Stekelenburg e Van der Vaart.

    Arjen Robben in ginocchio © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

    ARJEN ROBBEN (OLANDA) – Capitolo a parte merita Arjen Robben, che si guadagna a pieni voti la nomina personale come flop di Euro 2012. La sua nomina in verità ha radici antecedenti alla rassegna europea e sicuramente la debacle della sua Olanda conclude un anno da incubo che lo ha visto principale colpevole degli insuccessi del Bayern Monaco. Chi ha buona memoria come me non dimentica l’errore dal dischetto nella sfida scudetto persa poi con il Dortmund alla penultima giornata della Bundesliga. A peggiorare il quadro per Robben vi è stata la finale Champions persa dai suoi in casa e soprattutto per demerito suo. L’errore dal dischetto nei tempi supplementari di Bayern-Chelsea fa il palio con l’errore sopra citato e cancella tutto ciò di buono fatto nel corso della stagione. Anno da dimenticare. Incompiuto.

    RUSSIA – Flop punitivo per la Russia di Dick Advocaat. I russi che a pochi giorni da Euro 2012 ci avevano travolti in amichevole con il risultato netto di 3-0 hanno spazzato via all’esordio la Repubblica Ceca con un eloquente 4-1. A quel punto tutti la davano come possibile mina vagante della rassegna europea invece le restanti due partite hanno oscurato quanto di buono fatto fino a quel momento. I russi che si presentavano con una rosa nettamente superiore alle due qualificate Rep.Ceca e Grecia sprecano troppo con la Polonia non andando oltre l’1-1 e vengono puniti dall’orgoglio greco nella partita decisiva. Arrivederci.

    KARIM BENZEMA (FRANCIA) – L’ultimo flop che vi proponiamo è Karim Benzema che a differenza delle altre delusioni ha ancora la possibilità di rifarsi. L’attaccante del Real Madrid è una delle delusioni di Euro 2012 avendo giocato da titolare le 3 partite dei francesi senza riuscire ad andare in gol. I due assist nel match vinto con l’Ucraina non possono bastare né a lui né alla Francia che avrà sicuramente bisogno dei suoi gol per poter eliminare la Spagna di Vicente del Bosque. Piccola delusione nonostante la qualificazione ai quarti per la Francia, che deve veramente ringraziare Sheva ad aver sconfitto da solo nella prima giornata Ibra e compagni, altrimenti adesso staremmo parlando di un’altra eliminazione prematura dei francesi dopo quella degli ultimi mondiali. Sabato ultima chance.

  • Portogallo-Olanda 2-1, finalmente Ronaldo. Orange eliminati

    Portogallo-Olanda 2-1, finalmente Ronaldo. Orange eliminati

    E venne il giorno di Cristiano Ronaldo. Al Metalist Stadium Portogallo-Olanda termina 2-1 in favore dei lusitani che si qualificano per i quarti di finale come seconda del Gruppo B, il girone della “morte”. A morire sono proprio gli olandesi che chiudono gli Europei a quota zero. Non male per una Nazionale che soltanto due anni fa era arrivata in finale ai Campionati del Mondo di Sudafrica. Come dicevamo, protagonista assoluto del match è il fuoriclasse del Real Madrid. Ridicolizzato Van der Wiel, non il primo arrivato. Non fa meglio Willems, che contro Nani vive una serata da incubo. Ai quarti la squadra di Bento affronterà la Repubblica Ceca, prima del Gruppo A. Incontro in programma il 21 giugno a Varsavia. I tulipani si guarderanno i restanti match comodamente a casa.

    ZITTITI – Bene, dopo la gara di ieri sera sappiamo che Ronaldo non sarà il flop degli Europei. Le sue credenziali per la conquista del titolo meno ambito dai calciatori sono letteralmente crollate ieri sera. Il portoghese ha lasciato in buona compagnia Robben e Ibrahimovic, con il calciatore del Bayern avvantaggiato sullo svedese, perché quest’ultimo almeno un gol (inutile) l’ha pur sempre segnato. Dall’altra parte non sappiamo se Ronaldo è stato avvantaggiato dal fatto di avere difronte la brutta copia di Van der Wiel o meno (senza contare che l’Olanda di Marwijk è un pugno allo stomaco per gli esteti del calcio). Registriamo in ogni caso la doppietta con cui ha eliminato gli orange e il fatto di essersi preso sulle spalle la propria Nazionale nella partita fin qui più importante. Oltre ai due gol messi a segno (ricordiamo che l’Olanda si era illusa passando in vantaggio nei primi minuti con Van der Vaart), CR7 ha colpito anche due pali e fornito assist a gogò ai compagni di squadra, che hanno mostrato sciaguratamente il lato peggiore del Portogallo: forti sì, ma di segnare non ne vogliamo sapere. Menomale che Ronaldo c’è (non siamo in par condicio).

    Pagelle Portogallo-Olanda 2-1, terza giornata Gruppo A

    portogallo-olanda
    cristiano ronaldo | ©Ian Walton/Getty Images


    PORTOGALLO
    Pepe 6,5: il difensore centrale del Real Madrid è in forma smagliante. Gioca da veterano nella linea a 4 impostata da Bento che può contare sulla spinta di Joao Pereira e Coentrato, anche ieri sera tra i migliori in campo. Contro la Repubblica Ceca Pepe ha già un avviso per Baros: amico, torna indietro.
    Joao Moutinho 7: classe infinita per il giocatore del Porto, e sopratutto come corre. Siamo sicuri che a Zeman sarebbe piaciuto un giorno allenarlo. Ora è troppo vecchio purtroppo (25 anni), e costa altrettanti soldoni.
    Nani 6,5: d’accordo, ha giocato una grande partita. Però non ha segnato quando ha avuto l’occasione (non solo una), e sopratutto davanti non aveva Paolo Maldini ma Willems, 18 enne del Psv Eindhoven. A quella età non si può essere già svezzati per un Campionato Europeo, specialmente se giochi nell’Olanda.
    Cristiano Ronaldo 8: ieri è stato il boss dei boss. Già dall’inizio ha fatto capire chiaramente che non ce n’era per nessuno. Ha umiliato Van der Wiel come se fosse l’ultimo arrivato, uno dei terzini destri più scarsi della storia del calcio, un Vitiello o un Oddo post 2006. L’hanno insultato, l’hanno sbeffeggiato, e infine si è mostrato. Meglio tardi che mai. Ora ci si aspetta il bis però.

    OLANDA
    Van der Wiel 4: giornate storte possono capitare a tutti, quindi anche a Van der Wiel. Sarà lo shock di aver visto la formazione del suo ct, sarà che Ronaldo ieri era qualcosa di sensazionale, però da un terzino della sua fama non ci si aspetta una prestazione così scarsa. La valutazione del lanciere sarà sicuramente scesa di qualche milione ieri sera.
    Van der Vaart 6: nel naufragio della squadra di Van Marwijk si è salvato solo lui. Eccezione più unica che rara di questi tempi. Segna il gol del momentaneo vantaggio olandese al 10′ minuto, non riuscendo però a tenere la barca a galla quando i portoghesi ripartivano. Anche per lui gli Europei sono già finiti.
    Robben 4: il calciatore del Bayern non ha attenuanti. Se i tifosi orange fossero potuti entrare in campo non vi assicuriamo che sarebbe poi uscito integro. Atteggiamento supponente, da primo della classe, quando invece i punti in classifica raccontavano una situazione completamente diversa. Robben saluta un 2012 niente male: secondo in campionato, umiliato in Coppa di Germania nella finale contro il Dortmund, sconfitta in Champions League nella finale contro il Chelsea, uscito nella Fase a gironi degli Europei totalizzando la bellezza di zero punti. Quando si dice che è l’anno…
    Van Persie 5: un’attenuante ce l’ha, per questo un voto in più se lo merita. Giocare nel ruolo di trequartista per il capocannoniere della Premier League non dev’essere stato proprio il massimo. E per questo deve ringraziare il ct Marwijk (voto 2), che in queste tre partite del girone ha fatto la figura del Polifemo, accecato. Accecato quando si trattava di mandare in campo la formazione, accecato al termine della prima partita, alla quale non ha voluto porre rimedio nel match successivo contro la Germania, confermando Van Bommel e De Jong mediani. Accecato quando si poteva cambiare modulo e non l’ha fatto, mai. L’ossessione del 4-2-3-1 alla fine è costata cara. Avanti un altro.

    CLASSIFICA FINALE GRUPPO B

    SPECIALE EURO 2012

    PORTOGALLO-OLANDA 2-1 HIGHLIGHTS
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  • Portogallo-Olanda, Ronaldo contro Van Persie

    Portogallo-Olanda, Ronaldo contro Van Persie

    Il girone di ferro vive il suo ultimo atto. Al Metalist Stadium si affrontano Portogallo-Olanda. L’unica certezza è che al termine della gara almeno una delle due Nazionali lascerà gli Europei. Quello che sarà il dopo non lo sappiamo, anche se possiamo intuire come la stampa avrà vita facile contro Cristiano Ronaldo oppure il ct dei tulipani Van Marwijk. Abbiamo scritto “almeno una” perché c’è anche il rischio che possano uscire entrambe, con Germania e Danimarca qualificate ai quarti. L’Olanda, ferma a zero punti dopo due incontri, ha un solo risultato: la vittoria (con due o più gol di scarto), sperando poi che la Danimarca perda contro i tedeschi. Al Portogallo invece potrebbe bastare anche un pareggio se la Danimarca non batterà la Germania.

    PORTOGALLO – Paulo Bento si affida all’undici titolare delle prime due partite. In porta Rui Patricio, in difesa spazio alla coppia centrale costituita da Bruno Alves e Pepe, con Coentrao a sinistra e Joao Pereira a destra. Nel centrocampo a tre Miguel Veloso agirà da play basso, con Meireles e Moutinho in posizione più avanzata. In attacco il ct portoghese conferma la fiducia alla punta centrale Postiga (in gol contro nell’ultimo incontro con la Danimarca), mentre non può far a meno di schierare sugli esterni Nani da una parte e Cristiano Ronaldo dall’altra. In quello che sarà il big-match della giornata, riuscirà l’attaccante del Real Madrid a giocare una partita degna del suo nome?

    OLANDA– La situazione in casa orange non è disperata, di più. Però se è vero che questi Europei regalano una sorpresa ogni giorno, allora tutto può essere ancora messo in discussione. Van Marwijk continua ostinatamente a schierare la coppia di mediani formata da Van Bommel e Nigel De Jong. Dietro i due mediani la linea a quattro della difesa, con Mathijsen-Heitinga centrali, Van der Wiel a destra e Willems a sinistra. In attacco la novità Huntelaar, che agirà come unica punta. Dietro di lui un terzetto niente male, costituito da Van Persie, Robben (a destra) e Sneijder. Le scelte della vigilia daranno ragione al ct olandese?

    Cristiano Ronaldo | © FRANCISCO LEONG/AFP/GettyImages

    PRECEDENTI – A sorpresa gli ultimi precedenti sono favorevoli ai lusitani. Negli ottavi di Berlino 2006, il Portogallo sconfisse l’Olanda per 1-0. Due anni prima, negli Europei di casa, i portoghesi erano approdati in finale dopo aver sconfitto gli orange per 2-1 in semifinale. Dal 2000 ad oggi la Nazionale lusitana non ha mai perso contro la selezione olandese.

    QUOTE – Grandissima incertezza nelle quote. Leggermente favorita l’Olanda (2,55), mentre l’1 del Portogallo è quotato 2,60. Il pareggio viene considerato il risultato meno probabile dai bookmakers (3,40).

    Probabili formazioni Portogallo-Olanda

    Portogallo (4-3-3): Rui Patricio, Joao Pereira, Bruno Alves, Pepe, Coentrao, Veloso, Meireles, Moutinho, Nani, Ronaldo, Postiga.
    A diposizione:  Eduardo, Beto, Costa, Rolando, Lopes, Custodio, Quaresma, Ruben, Viana, Almeida, Oliveira, Varela. Allenatore: Bento

    Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg, Van der Wiel, Mathijsen, Heitinga, Willems, Van Bommel, De Jong, Robben, Van Persie, Sneijder, Huntelaar.
    A disposizione: Vorm, Krul, Bouma, Vlaar, Boulahrouz, Schaars, Strootman, Van Der Vaart, Kuyt, Luke De Jong, Narsingh, Afellay.

    SPECIALE EURO 2012

  • Danimarca-Portogallo 2-3, Varela salva i lusitani

    Danimarca-Portogallo 2-3, Varela salva i lusitani

    Vittoria doveva essere e vittoria è stata per il Portogallo che nel match contro la Danimarca supera la formazione scandinava con un 2-3 finale, dopo una partita dalle grande emozioni e dai grandi errori da parte del capitano lusitano. Le due squadre scendono in campo schierando le formazioni usate nel primo match con un 4-2-3-1 per la Danimarca ed un 4-3-3 per il Portogallo.

    LA PARTITA – Prima occasione da rete per il Portogallo che al 12′ di gioco su calcio d’angolo prova lo schema con Miguel Veloso ma la palla lanciata in area arriva ad Andersen che respinge con i pugni. La squadra di Bento si rende protagonista in questa prima parte del match dove il gioco si svolge nella metà campo norvegese con un grande pressing dei lusitani; così facendo la rete del Portogallo arriva dopo 24′ di gioco dove il difensore Pepe con un gran colpo di testa su calcio d’angolo insacca sul primo palo sotto il sette superando Andersen e portando in vantaggio i portoghesi con una fantastica rete.

    La partita vede i lusitani sempre avanti con la supremazia del Portogallo che sfocia con il raddoppio al 36′ grazie alla rete di Postiga che, su passaggio di Nani, spiazza Andersen tirando di prima sotto la traversa e ravvivando così le possibilità di restare in gioco per passare il turno. Ma la Danimarca non ci sta e al 41′, in una delle poche occasioni per i danesi, Bendtner mette a segno la rete dell’1-2 che accorcia le distanze andando così a chiudere la prima frazione di gioco.

    Pepe © Laurence Griffiths / Getty Images

    Si apre il secondo tempo con Cristiano Ronaldo che al 49′ spreca un’occasione d’oro su contropiede: Andersen in uscita blocca infatti il tiro del portoghese che dall’inizio del match cerca la rete personale.
    Al 64′ Paulo Bento opta per l’inserimento di Oliveira che prende il posto di Postiga, giocatore che ha saputo dare un gran apporto alla squadra oggi in maglia bianca.

    Ancora un errore imperdonabile per Cristiano Ronaldo, visibilmente nervoso e teso che, davanti alla porta da solo contro Andersen, manca completamente la porta, finendo tra i fischi dei tifosi presenti. Il passo falso del portoghese si rivela importante per la Danimarca che all’80 con Bendtner agguanta il Portogallo andando a segno con un fantastico colpo di testa su cross da fuori area.

    Ma il Portogallo non ci sta e all’87’ va a rete con Varela che, dopo aver sbagliato il primo tiro, si gira e colpisce al volo la palla, insaccando la rete sul primo palo, scatenando la gioia di tutti i presenti. Nei minuti finali la Danimarca sfiora nuovamente il pareggio con il Portogallo che viene salvato dall’intervento di Rui Patricio.

    Ora il Portogallo non deve fare altro che aspettare il 17 giugno alle ore 20.45, giorno in cui dovrà affrontare l’Olanda per conquistare un posto nei quarti di finale.

    Pagelle Danimarca-Portogallo
    DANIMARCA (4-2-3-1):
    S. Andersen 6, Jacobsen 5.5, Kjaer 6, Agger 5, S. Poulsen 5.5, Kvist 7, Zimling s.v (Poulsen 6), Rommedahl 5.5, Eriksen 4.5, Krohn-Dehli, Bendtner 7. A disposizione: Lindegaard, Schmeichel, Bjelland, Okore, Wass, Kahlenberg, Mikkelsen, C. Poulsen, J. Poulsen, Schöne, Silberbauer, Pedersen. C.t.: Olsen

    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio 5, Pereira 5.5, Pepe 6.5, Bruno Alves 6, Coentrao 6, Miguel Veloso 6, Raul Meireles 6 (Varela 7), Joao Moutinho 5.5, Nani 6.5 (Rolando sv), Cristiano Ronaldo 4.5, Postiga 6 (Oliveira 6). A disposizione: Beto, Eduardo, Miguel Lopes, Ricardo Costa, Rolando, Custodio, Hugo Viana, Ricardo Quaresma, Ruben Micael, Hugo Almeida, Nelson Oliveira, Silvestre Varela. C.t.: Paulo Bento
    ARBITRO: Thomson (Scozia)

    VIDEO DANIMARCA-PORTOGALLO 2-3

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  • Danimarca-Portogallo, Ronaldo e compagni obbligati a vincere

    Danimarca-Portogallo, Ronaldo e compagni obbligati a vincere

    Si apre con Danimarca-Portogallo la seconda giornata del Girone B e, gli scontri di oggi, si preannunciano come veri e propri spareggi. Il Portogallo ha di fatto un solo risultato a disposizone in quanto nella scorsa partita è stato sconfitto dai tedeschi e, per arrivare contro l’Olanda con la giusta testa, non può permettersi ulteriori passi falsi. Al contrario, la situazione dei danesi, è totalmente opposta: la formazione della Danimarca è data come favorita, rivelandosi autentica sorpresa del girone.

    Le due squadre scenderanno in campo alle 18:00 allo stadio Lviv, in Ucraina, dove il Portogallo dovrà dare il tutto e per tutto per superare la formazione danese. La squadra del ct Olssen non ha nessun problema di formazione ed è intenzionata a riconfermare in campo gli undici che hanno battuto l’Olanda. Unica diversità potrebbe essere l’inserimento del recuperato Zimling al posto di Poulsen.

    Cristiano Ronaldo © AFP PHOTO / JEFF PACHOUD / Getty Images

    Stessa formazione anche per il tecnico del Portogallo Bento che sembra intenzionato a schierare gli stessi giocatori del match giocato contro la Germania, sperando che gli attaccanti non siano protagonisti di un’altra prestazione da principianti. Soprattutto il bomber Cristiano Ronaldo è chiamato a mettere in campo la carica e la forza necessaria per trascinare la squadra nei momenti cruciali del match dove la squadra si trova in difficoltà.

    In realtà l’obiettivo di entrambe le squadre sarà quello di vincere; le partite sono troppo poche e tutto è possibile in un girone di tre partite dove i calcoli non servono poi a nulla. Sarà una partita molto importante e dagli alti ritmi, con la qualità dei portoghesi contro la sfrontatezza della Danimarca.

    La formazione scandinava, sbarcata a questo Campionato Europeo senza grandi speranze, con una vittoria contro il Portogallo andrebbe a festeggiare l’ingresso nei quarti di finale; inoltre la squadra potrebbe sognare ancora più in grande dato che l’accoppiamento la metterebbe di fronte alla vincente del girone meno impegnativo.

    Negli ultimi sei anni Portogallo e Danimarca si sono affrontate cinque volte con il risultato di tre vittorie a uno per i danesi. I portoghesi ricorderanno benissimo che è stato proprio a causa della Danimarca che hanno dovuto passare per gli spareggi per qualificarsi a questo Campionato Europeo. Le due squadre erano infatti nello stesso girone nella fase di qualificazione a questo evento e, ad avere la meglio è stata proprio la Danimarca che ha conquistato la prima posizione davanti proprio al Portogallo.

    “Nell’ultimo precedente, ad ottobre quando ci siamo affrontati per accedere a questo torneo – spiega il ct del Portogallo Bento – la Danimarca ha giocato in un certo modo perché doveva vincere per arrivare prima nel girone. E così ha fatto, ha infatti vinto con il risultato di 2-1. Stavolta adotteranno lo stesso approccio? Non lo so, ma so per certo che noi scenderemo in campo per vincere. Possiamo citare tante situazioni, possiamo rievocare il passato, ma dobbiamo essere realistici e la realtà è che dobbiamo battere la Danimarca”.

    “Per noi è stata una grande iniezione di fiducia la vittoria contro l’Olanda – spiega il ct della Danimarca Olsen – e non possiamo addormentarci proprio ora e nemmeno adagiarci per questa prima partita andata bene. Il Portogallo è stato sfortunato contro la Germania a differenza nostra e scenderà in campo per vincere il match. Lo stesso vale per noi! Non scendiamo in campo per il pareggio, puntiamo alla vittoria”.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    DANIMARCA (4-2-3-1): S. Andersen, Jacobsen, Kjaer, Agger, S. Poulsen, Kvist, Zimling, Rommedahl, Eriksen, Krohn-Dehli, Bendtner. A disposizione: Lindegaard, Schmeichel, Bjelland, Okore, Wass, Kahlenberg, Mikkelsen, C. Poulsen, J. Poulsen, Schöne, Silberbauer, Pedersen. Allenatore: Olsen

    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio, Joao Pereira, Pepe, Bruno Alves, Fabio Coentrao, Miguel Veloso, Raul Meireles, Joao Moutinho, Nani, Cristiano Ronaldo, Helder Postiga. A disposizione: Beto, Eduardo, Miguel Lopes, Ricardo Costa, Rolando, Custodio, Hugo Viana, Ricardo Quaresma, Ruben Micael, Hugo Almeida, Nelson Oliveira, Silvestre Varela. Allenatore: Paulo Bento
    ARBITRO
    : Thomson (Scozia)

  • Germania-Portogallo 1-0, Gomez incorna Ronaldo

    Germania-Portogallo 1-0, Gomez incorna Ronaldo

    Il match tra Germania-Portogallo termina come preventivato alla vigilia, ovvero con la vittoria dei tedeschi, ma la prestazione della squadra di Low lascia alquanto desiderare. Un 1-0 striminzito, che per quanto visto nei 90′ minuti dell’incontro grida vendetta per i portoghesi, autori di una discreta partita difensiva e sul piano dell’organizzazione di gioco. Due i legni colpiti dai lusitani nel corso della serata, con Pepe nel primo tempo e Nani nella ripresa. Per la Nazionale teutonica ci ha pensato Mario Gomez a incornare di testa il gol che al 72′ ha sancito il definitivo 1-0. La Germania raggiunge così in vetta al Gruppo B la Danimarca, che nel pomeriggio aveva sconfitto a sorpresa l’Olanda di Marwijk per 1-0 con la rete di Krohn Dehli.

    PRIMO TEMPO – La prima mezzora di gara ha visto la Germania prendere in mano il comando delle operazioni, lasciando le briciole ai portoghesi, arroccati in difesa, con l’unica carta del contropiede come unica freccia nel proprio arco (Paulo Bento ha studiato bene da Mourinho in questi anni). Il risultato però resta fermo sullo 0-0, dal momento che né PodolskiMuller faticano a trovare lo specchio della porta. Non così invece Pepe, che nel finale di tempo sorprende tutti e sugli sviluppi di un calcio d’angolo sfiora il clamoroso vantaggio per la propria Nazionale stampando il pallone sull’incrocio dei pali, pallone che poi ricade sulla linea di porta senza però oltrepassarla. Il legno colpito dal difensore Real chiude la prima frazione di gioco.

    manuel neuer | © Laurence Griffiths/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Nella ripresa l’equilibrio tra le due formazioni si palesa ancora maggiormente di quanto accaduto nei primi 45′ minuti. Nessuna delle due squadre sembra riuscire a trovare quel guizzo vincente capace di consegnare tre punti pesantissimi per la classifica del girone, isolando di fatto l’Olanda. E mentre Low si apprestava a sostituire SuperMario Gomez per il laziale Klose, ecco che l’attaccante del Bayern Monaco decide di vestire i panni di salvatore della patria, insaccando al 72′ un cross dalla destra di Khedira. E’ la rete che sblocca l’incontro e che si rivelerà decisivo al termine dei 90′. Prima del triplice fischio però, i tifosi presenti all’Arena Lviv hanno il piacere di ammirare le prodezze di Neuer. Il portiere del Bayern Monaco prima osserva il cross di Nani sbattere sulla traversa, poi salva il risultato sulla rasoiata del fuoriclasse Ronaldo e sulla conclusione ravvicinata di Varela. Due parate rese semplici dalla grandezza del numero 1 tedesco. Primi tre punti in questo Europeo per la Germania, strada in salita per i lusitani, i quali dovranno per forza di cose vincere fin dal prossimo match contro la Danimarca per sperare ancora nella qualificazione ai quarti.

    Pagelle Germania-Portogallo
    Neuer 7: l’estremo difensore della Germania blinda nel finale il risultato di 1-0, firmando due prodezze da Neuer, prima su Cristiano Ronaldo e poi sull’esterno sinistro del Porto Varela.
    Hummels 7: il giovane difensore del Borussia Dortmund gioca una partita da veterano, semplicemente impeccabile per tutti i 90′ minuti. Oltre a Neuer, è stato lui il protagonista della difesa tedesca.
    Muller 6,5: non esattamente la sua migliore partita con la maglia della Nazionale, ma rispetto ai compagni di reparto Ozil-Podolski, il 22 enne del Bayern Monaco è il più brillante e pericoloso.
    Gomez 6,5: stava per chiudere ingloriosamente la sua prima partita di Euro 2012, con Klose ormai pronto a sostituirlo. Per sua fortuna pochi secondi prima della sostituzione trova la rete che stravolge la valutazione negativa della sua gara.

    Pepe 6,5: in Ucraina il difensore del Real decide di mettere in mostra il suo reparto migliore, lasciando in Spagna stupidaggini e interventi fuori luogo che lo hanno reso famoso nel resto del continente. L’incrocio dei pali gli nega il gol nel corso della prima frazione di gioco.
    Nani 5: nella ripresa colpisce la traversa in maniera del tutto causale, quando i suoi compagni di squadra erano appena passati in svantaggio. Tra i peggiori di ieri sera nella Nazionale portoghese, non di certo uno dei migliori biglietti da visita per chi ha deciso di lasciare il Manchester United ed è in cerca di una nuova squadra.
    Cristiano Ronaldo 6: tanta grinta e determinazione per il fuoriclasse del Real. La caparbietà con cui gioca è il segno manifesto della voglia che pervade Ronaldo nel vincere un Europeo che gli consegnerebbe il Pallone d’Oro. C’è ancora Neuer però a dirgli di no.
    Postiga 4,5: dei 22 in campo l’ariete del Saragozza è decisamente il calciatore peggiore. Se il Portogallo fatica a trovare lo specchio della porta con regolarità è sopratutto perché lì davanti manca un bomber vero, da troppi anni ormai. Il 20 enne che lo sostituisce a venti minuti dal termine (Nelson Oliveira, Benfica ndr) lascia qualche speranza in tal merito.

    GERMANIA-PORTOGALLO 1-0, VIDEO
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