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  • Ronaldo e Morata regalano la Supercoppa a Pirlo

    Ronaldo e Morata regalano la Supercoppa a Pirlo

    Una partita brutta, con poche occasioni che ha permesso però ad Andrea Pirlo di conquistare il primo trofeo da allenatore, Cristiano Ronaldo e Alvaro Morata hanno segnato i gol del 2-0 che ha consegnato la Supercoppa Italiana alla Juventus.

    Le due squadre arrivavano da due momenti diversi, il Napoli da uno scintillante successo per 6-0 contro la Fiorentina, la Juventus dal pesante k.o. subito in casa dell’Inter.

    Il campo, tra l’altro non in buone condizioni, però non ha mostrato tutta questa differenza di condizione, la Juventus ha beneficiato del recupero in extremis di Cuadrado che è risultato uno dei migliori.

    Dopo un primo tempo in cui si è vista solo una gran parata di Szczesny su Lozano, nella ripresa ci ha pensato Ronaldo, in una serata non scintillante, a sbloccare la gara facendosi trovare pronto sotto porta a metà della ripresa.

    Il Napoli di Gattuso non ha avuto una reazione veemente ma al 78° ha avuto l’enorme occasione di pareggiare con un calcio di rigore concesso dal VAR per fallo su Mertens. Insigne però ha calciato fuori.

    Un altra super parata di Szczesny e il gol di Morata all’ultimo secondo hanno messo il sigillo sulla SuperCoppa Italiana, primo trofeo da allenatore per Andrea Pirlo

    Veniamo al racconto della finale di Supercoppa dal Mapei Stadium di Reggio Emilia.

    Partenza equilibrata ma senza grossi sussulti nei primi dieci minuti. La Juventus fa la partita ma non riesce a creare pericoli verso Ospina. Cresce il Napoli e al 28° colpo di testa di Lozano da pochi passi, gran risposta di Szczesny. Non succede molto altro, si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa parte con l’ingresso di Bernardeschi per un acciaccato Chiesa. Passa un minuto e proprio Bernardeschi sfiora il gol, blocca Ospina sulla linea. I ritmi rimangono bassissimi e le occasioni non si vedono. Al 64° gran palla in mezzo di Ronaldo, Manolas svirgola e rischia l’autogol, sul corner Cristiano Ronaldo si trova la palla da pochi passi e di forza deposita in rete.

    Al 78° McKennie nel rinviare colpisce il piede di Mertens, il VAR richiama Valeri che assegna il rigore. Dal dischetto Insigne calcia fuori. Szczesny ancora strepitoso al 94° a salvare su una deviazione verso la propria porta di Chiellini. Il Napoli si butta tutto in avanti e al 95° Cuadrado serve un cioccolatino a Morata che deposita in rete il 2-0 prima del triplice fischio che consegna la Supercoppa alla Juventus.

    JUVENTUS – NAPOLI 2-0 (64° Cristiano Ronaldo, 95° Morata)

    Juventus (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, Chiellini, Bonucci, Danilo; McKennie, Bentancur (84° Rabiot), Arthur, Chiesa (46° Bernardeschi); Kulusevski (84° Morata), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Pirlo.

    Napoli (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui (84° Llorente); Demme (84° Politano), Bakayoko (67° Elmas); Lozano, Zielinski, Insigne; Petagna (72° Mertens).

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Valeri.

    Ammoniti: Cristiano Ronaldo (J), Zielinski (N).

  • Impresa Juve al Camp Nou, Lazio sofferenza finale e poi gioia

    Impresa Juve al Camp Nou, Lazio sofferenza finale e poi gioia

    Sarà stato il peggior Barcellona degli ultimi anni, sarà stato il Camp Nou vuoto fatto sta che alla Juve stasera serviva un impresa per vincere il girone e alla fine l’impresa è arrivata: 3-0 e primo posto.

    Grandissima gioia per la Lazio che ha dovuto soffrire nel finale ma che ha ottenuto quel passaggio del turno tanto sognato ed agognato.

    La Juventus era già qualificata e probabilmente con nulla da perdere, è andata al Camp Nou con l’obiettivo di provarci, di dimostrare di non esser la squadra brutta vista all’andata ed in diverse gare di campionato e così è stato.

    Il rigore procurato e trasformato da Cristiano Ronaldo al 12°, la sforbiciata di McKennie al 20° hanno messo tutto in discesa per la Juve, Messi ci ha provato da fuori senza troppo infastidire Buffon, nella ripresa ancora CR7 dal dischetto ha sigillato un 3-0 storico e che regala la vetta del gruppo.

    Gioia al fischio finale per la Lazio ma che paura.

    I biancocelesti, a cui bastava un pari, sono andati in vantaggio, dopo il pari han trovato il 2-1 e l’espulsione di Sobol che ha lasciato il Bruges in 10.

    Tutto facile? Assolutamente no perché la Lazio ha sbagliato diversa chance per chiuderla, ha subito il 2-2 ed ha dovuto ringraziare la traversa che al 92° ha respinto la conclusione di de Ketelaere.

    Al triplice fischio i ragazzi di Inzaghi festeggiano una qualificazione tanto attesa, tanto sofferta e tanto meritata.

    Veniamo al racconto della sfida dell’Olimpico tra Lazio e Bruges

    Parte meglio la Lazio che prova a fare la partita. Al 12° i biancocelesti passano in vantaggio, Luis Alberto calcia, Mignolet è bravo a respingere ma arriva Correa che segna un facile tap in. Immediata risposta del Bruges, Lang calcia forte, Reina non trattiene e Vormer appoggia in rete.

    La rete dà fiducia ai belgi che sfiorano il vantaggio con un bel tiro di De Ketelaere. La Lazio sembra perdere lo smalto iniziale e gli ospiti prendono coraggio. Immobile però con uno spunto riesce a guadagnarsi un calcio di rigore, per fallo di Clinton Mata, dal dischetto lo stesso attaccante trasforma.

    Ancora una volta però la Lazio sembra spegnere la concentrazione e serve un gran colpo di testa di Hoedt per evitare un facile gol per Lang. Al 39° Sobol, graziato qualche minuto prima, prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10.

    Il primo tempo si chiude con la Lazio avanti 2-1.

    La ripresa parte con l’ingresso di Radu al posto dell’ammonito Hoedt. La prima occasione capita sul piede di Correa, il suo diagonale esce di pochissimo. In campo c’è solo la Lazio, ci prova Marusic al 55° ma Mignolet copre bene il suo palo.

    Il Bruges prova a prender campo, gli uomini di Inzaghi però sono attenti e non concedono niente. Al 74° Immobile spreca un contropiede calciando altissimo e due minuti dopo arriva la beffa, cross di Vormer e colpo di testa vincente di Vanaken. Brividi al 83°, Reina in uscita alta perde la palla, dalla mischia il pallone scivola sul palo ma a gioco fermo, c’era fallo sul portiere.

    Incredibile al 92° de Ketelaere calcia a botta sicura ma la palla si stampa contro la parte interna della traversa.

    Finisce così, la Lazio soffre ma porta a casa un preziosissimo pareggio che vale il passaggio agli ottavi di Champions League.

    LAZIO – BRUGES 2-2 (12° Correa (L), 14° Vormer (B), 27° rig. Immobile (L), 76° Vanaken (B))

    Lazio (3-5-2): Reina; Luiz Felipe, Hoedt (46° Radu), Acerbi; Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva (75° Escalante), Luis Alberto (75° Caicedo), Marusic; Immobile (75° Akpa Akpro), Correa (86° Pereira).

    Allenatore: Inzaghi.

    Bruges (4-3-1-2): Mignolet; Clinton Mata (84° van der Brempt), Kossounou, Ricca, Sobol; Vormer, Vanaken, Balanta (77° Rits); de Ketelaere; Diatta (84° Okereke), Lang (42° Deli).

    Allenatore: Clement.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Hoedt (L), Marusic (L).

    Espulso: Sobol (B).

    Passiamo alla sfida tra Barcellona e Juventus, la sfida tra Messi e Cristiano Ronaldo.

    Partenza interessante con le due squadre che provano a tenere buoni ritmi. Ci prova Cristiano Ronaldo al 8°, tiro troppo debole, un minuto e ci prova Danilo, potente ma non preciso. Al 12° CR7 entra in area e viene abbattuto da Araujo, calcio di rigore con Ronaldo che trasforma.

    La Juve non molla e al 20° con una combinazione CuadradoMcKennie trova il raddoppio con tiro al volo dell’americano. Risposta di Messi con un bel rasoterra, Buffon salva in corner.

    E’ una buona Juventus, il Barça prova ad aumentare la pressione ma non riesce a creare pericoli se non con un tiro di Messi bloccato in due tempi da Buffon.

    I bianconeri si chiudono, reggono il colpo e provano a ripartire, il tiro di Ramsey al 43° finisce alto. Il primo tempo si chiude con la Juve avanti per 2-0 al Camp Nou.

    La ripresa inizia con l’ingresso di Braithwaite per Trincao. Si riparte e c’è subito una buona chance per la Juve, Ramsey va al tiro e ter Stegen salva c’è però un probabile tocco di Lenglet che toglie palla a McKennie, dopo consulto al VAR viene assegnato il rigore e Cristiano Ronaldo trasforma nuovamente al minuto 52°.

    Prima vera occasione per il Barcellona col colpo di testa di Griezmann che si appoggia sulla traversa. La Juve controlla ma serve un gran Buffon per dire no a Messi al 65°. Passano due minuti ed un liscio di De Ligt libera Griezmann che però calcia malissimo.

    Al 74° fallo di De Ligt, è rigore ma Griezmann è in fuorigioco, punizione Juventus. Passa un minuto e sotto porta Bonucci mette in rete ma anche lui è in fuorigioco, il VAR annulla. Al 85° ci prova Messi da fuori, Buffon controlla che la palla esca.

    Finisce così, impresa della Juventus che espugna 3-0 il Camp Nou e vince il girone di Champions.

    BARCELLONA – JUVENTUS 0-3 (13° rig, 52° rig. Cristiano Ronaldo, 20° McKennie)

    Barcellona (4-2-3-1): ter Stegen; Dest, Araujo (82° Mingueza), Lenglet (55° Umtiti), Jordi Alba (55° Firpo); Pjanic, De Jong; Trincao (46° Braithwaite), Messi, Pedri (66° Puig); Griezmann.

    Allenatore: Koeman.

    Juventus (3-4-1-2): Buffon; Danilo, Bonucci, De Ligt; Cuadrado (86° Bernardeschi), McKennie, Arthur (71° Bentancur), Alex Sandro; Ramsey (71° Rabiot); Cristiano Ronaldo (91° Chiesa), Morata (86° Dybala).

    Allenatore: Pirlo.

    Arbitro: Stieler.

    Ammoniti: Jordi Alba (B), Ramsey (J), Lenglet (B), Morata (J), Umtiti (B), Danilo (J), Junior Firpo (B).

    I risultati della serata di Champions | © UEFA

    La serata di Champions è stata segnata dalla sospensione della sfida di Parigi tra Psg e Basaksehir al 13° per una frase razzista pronunciata dal quarto uomo (come riportato da video e diversi siti di testate sportive) che ha fatto arrabbiare i turchi che hanno deciso di abbandonare la sfida, dopo che anche il Psg ha deciso di lasciare il campo la sfida è stata rimandata a domani.

    Con la Lazio, seconda, nel gruppo F passa primo il Borussia Dortmund vincente a San Pietroburgo 2-1 in rimonta. Nel gruppo E tutto era già deciso, il Siviglia (2°) ha battuto 3-1 il Rennes mentre è finita 1-1 tra Chelsea (1°) e Krasnodar. Detto di Juventus e Barcellona, prima e seconda, è stata la Dynamo Kiev a vincere lo spareggio con il Ferencvaros e ad ottenere l’Europa League.

    Rimane da capire chi vincerà il Gruppo H, il Lipsia si è garantito la qualificazione battendo e retrocedendo il Manchester United all’Europa League, il Psg si è qualificato senza giocare e battendo il Basaksehir toglierebbe il primo posto ai tedeschi.

  • La Juve cala il tris, Immobile regala un punto d’oro alla Lazio

    La Juve cala il tris, Immobile regala un punto d’oro alla Lazio

    Serata di Champions positiva per le italiane, la Juve vince tre a zero contro la Dynamo Kiev, gol numero 750 per CR7 in carriera, e mantiene vive le speranze di primo posto, la Lazio va sotto a Dortmund ma con Immobile dagli undici metri trova il pareggio che vale una grossa fetta di qualificazione.

    Ci si attendeva una risposta dalla squadra di Pirlo dopo la brutta prova di Benevento, la prima mezz’ora ha anche fatto ben sperare con un Chiesa ispirato che ha trovato il vantaggio.

    Poi sono arrivati i soliti momenti in cui la squadra stacca spina e perde la concentrazione, è servito un grande Szczesny per mantenere il vantaggio.

    I due gol nella ripresa, Ronaldo al 58° e Morata al 66°, hanno sostanzialmente chiuso la partita, non inganni il risultato, la Juve non è ancora guarita ma certamente si sono viste alcune cose molto buone.

    La Lazio aveva il difficilissimo compito di fare punti al Signal Iduna Park contro un Borussia Dortmund privo però del suo fenomeno Håland.

    I biancocelesti non hanno giocato un primo tempo indimenticabile, chiuso sotto per uno a zero, poi però sono cresciuti ed hanno trovato con il rigore trasformato da Immobile quel punto che permette loro di guardare con più serenità verso la sfida casalinga contro il Bruges, basterà un pareggio ma vincendo gli uomini di Inzaghi potranno anche pensare alla vetta del girone.

    Veniamo al racconto della sfida dell’Allianz Stadium tra Juventus e Dynamo Kiev.

    Partenza su ritmi bassi, la prima occasione capita a Chiesa, il suo tiro deviato finisce sul fondo. Ci prova McKennie al 17° col colpo di testa su corner, bel riflesso di Bushchan. Al 21° cross perfetto di Alex Sandro, Chiesa impatta di testa, il portiere pasticcia, palla in rete.

    Grande inserimento di Alex Sandro al 30°, il brasiliano appoggia per Ronaldo, CR7 calcia ma colpisce la traversa. Al 41° prima grande occasione per la Dynamo, serve un super Szczesny in uscita per bloccare Tsygankov.

    Il primo tempo si chiude sul 1-0 per i bianconeri.

    La ripresa parte con gli stessi 22 interpreti. Impatto migliore degli ucraini che provano a far gioco come avevano fatto a fine primo tempo. Al 52° Szczesny è attento su un pericoloso tiro cross, poco dopo ripartenza bianconera, conclusione di Ronaldo, alza in corner Bushchan.

    58° bel cross di Chiesa, Morata si lancia in area, il portiere tocca, palla che arriva a CR7 che appoggia in rete, il VAR conferma. Al 66° arriva anche il tris, strappo di McKennie, palla a Chiesa che serve un perfetto assist a Morata che non sbaglia.

    Bernardeschi ha per due volte la palla del 4-0 ma prima mette alto di testa e poi si fa respingere la conclusione sotto porta da Bushchan. Al 90° si rivede Szczesny bravo a deviare in corner una conclusione insidiosa.

    Finisce così, un tre a zero che non cancella totalmente la brutta prestazione di Benevento ma che tiene la Juve ancora in corsa per il primo posto nel girone.

    JUVENTUS – DYNAMO KIEV 3-0 (21° Chiesa, 58° Cristiano Ronaldo, 66° Morata)

    Juventus (4-4-2): Szczesny; Demiral (69° Dragusin), De Ligt, Bonucci (62° Danilo), Alex Sandro; Chiesa (76° Kulusevski), Bentancur (76° Arthur), McKennie, Ramsey (62° Bernardeschi); Morata, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Pirlo.

    Dynamo Kiev (4-3-3): Bushchan; Keidziora, Zabarnyi, Popov, Mykolenko (84° Karavaiev); Shepelev (73° Garmash), Sydorchuk, Shaparenko; Tsygankov, Verbic (73° Supriaga), Gerson Rodrigues (73° De Pena).

    Allenatore: Lucescu.

    Arbitro: Frappart.

    Ammoniti: Bentancur (J), Zabarnyi (D), Shaparenko (D).

    Passiamo alla trasferta di Dortmund della Lazio in casa del Borussia.

    Partenza migliore del Borussia che dopo due minuti, dopo un errore di Patric, ha una buona chance con Bellingham, Acerbi devia in corner. La Lazio pian piano cresce e al 20° Correa si presenta davanti a Burki, il portiere dei tedeschi riesce a salvare.

    La gara si accende e dopo una potenziale chance per la Lazio ne arriva una enorme per Reus al 30°, il tedesco però non riesce a girare in porta una respinta di Reina. Il Borussia passa in vantaggio al minuto 44 con Guerreiro che s’inerisce, ben servito da Hazard, e batte Reina.

    Il primo tempo vede i gialloneri andare al riposo avanti 1-0 sui biancocelesti.

    La ripresa ricomincia senza cambi nelle due compagini. Subito grande occasione per Reyna che va al tiro ma vede la palla respinta dal quasi omonimo Reina. La squadra di Inzaghi fatica a creare occasioni. La chance arriverebbe al 61° con Immobile che prova il tiro, Burki si distende e salva.

    Il pareggio però è nell’aria, al 66° la Lazio si conquista un calcio di rigore con Milinkovic-Savic, Immobile è freddissimo e trasforma. Passa un minuto e Schulz ha la palla del nuovo vantaggio tedesco ma mette di poco fuori.

    Insistono i tedeschi, ci prova anche Delaney che però non inquadra lo specchio della porta. Risposta della Lazio con il tiro di Immobile deviato in corner da Burki. Al 94° straordinaria parata di Burki su punizione di Pereira, è l’ultima emozione, finisce 1-1, un pareggio prezioso per la Lazio che nell’ultima giornata con un punto sarà qualificata, ma potrebbe ancora ottenere pure il primo posto nel girone.

    BORUSSIA DORTMUND – LAZIO 1-1 (44° Guerreiro (B), 67° rig. Immobile (L))

    Borussia Dortmund (3-4-3): Burki; Piszczek, Akanji, Hummels; Morey Bauza, Bellingham (88° Witsel), Delaney, Guerreiro (62° Schulz); Reyna, Reus (76° Brandt), Hazard (76° Sancho).

    Allenatore: Favre.

    Lazio (3-5-2): Reina; Patric, Hoedt, Acerbi; Fares (70° Lazzari), Milinkovic-Savic (80° Caicedo), Lucas Leiva (70° Akpa Akpro), Luis Alberto (80° Escalante), Marusic; Immobile, Correa (70° Pereira).

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: /

    I risultati della serata di Champions | © UEFA

    Nelle altre gare di serata poker di Giroud grazie al qual il Chelsea espugna 4-0 Siviglia e conquista il primo posto nel girone, battendo 1-0 il Rennes il Krasnodar si garantisce l’Europa League. Il Bruges batte lo Zenit, si garantisce come minimo l’Europa League ed andrà a Roma a giocarsi il passaggio del turno agli ottavi di Champions contro la Lazio. Il Ferencvaros crolla contro il Barcellona e si giocherà tutto nello scontro diretto con la Dynamo Kiev. Ingarbugliatissimo il girone H, il Lipsia vince nel recupero 4-3 in casa del Basaksehir e visto il successo del Psg a Manchester, rimane a pari punti con United e francesi.

  • Non basta Ronaldo, la Juve vince ma è eliminata

    Non basta Ronaldo, la Juve vince ma è eliminata

    Non è bastata la doppietta di Cristiano Ronaldo, il sogno Champions della Juventus è svanito prima di arrivare alle Final Eight di Lisbona.

    Contro il Lione i bianconeri dovevano ribaltare lo 0-1 dell’andata ed hanno visto il tutto complicarsi a causa di un rigore dubbio concesso al 11° ai francesi.

    Sul finire del primo tempo un penalty dubbio, trasformato da Ronaldo, ha riportato tutto in parità.

    Nella ripresa la Juve ci ha provato ed ha pure trovato il vantaggio con un gran tiro di CR7, Sarri si è giocato anche la carta Dybala che però ha retto solo 14 minuti prima di fermarsi.

    Nel finale c’è stato un tentativo confusionario di assedio, il Lione ha retto ed ha conquistato la qualificazione.

    Una Juve che è arrivata in condizioni pessime all’appuntamento e che tra andata e ritorno non è riuscita ad avere la meglio su una squadra apparentemente più debole, il solo Ronaldo non può bastare.

    Ed ora il futuro di Sarri? Certamente saranno fatte valutazioni, con tutte le ipotesi pronte ad essere trasformate in realtà, dalla conferma con mercato fatto per il suo tipo di gioco, all’esonero.

    Veniamo al racconto della sfida dell’Allianz Stadium valevole per il ritorno degli ottavi di Champions League.

    Partenza aggressiva per la Juventus che prova a muoversi compatta in avanti. Il Lione si fa vedere con una ripartenza veloce ed un tiro di Aouar toccato in corner da Szczesny. Al 11° intervento in area di Bentancur, l’arbitro concede calcio di rigore, il VAR conferma, Depay col colpo sotto trasforma. Al 19° grande azione di Bernardeschi che salta 4 avversari e anche il portiere ma è strepitoso Marcelo sulla linea a toccare in corner. Dopo una prima reazione rabbiosa la Juve sembra spegnersi e non crea più pericoli alla porta ospite. Al 40° pennellata di Ronaldo su punizione, gran parata di Lopes. Al 41° punizione di Pjanic toccata di mano da Depay, l’arbitro concede il calcio di rigore, Ronaldo trasforma. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    La ripresa riparte senza cambi. La Juventus prova a chiudere dietro il Lione ma non riesce a creare pericoli. Al 60° una prodezza di Ronaldo da fuori area permette alla Juve di trovare il vantaggio. Al 63° grossa occasione per Bonucci che su corner, lasciato solo, con il colpo di testa non trova la porta. Al 70° Sarri si gioca la carta Dybala. Al 76° altra occasione da corner, stavolta è CR7 a non trovare la porta. Al 84° Dybala è costretto ad alzare bandiera bianca, solo 14 minuti per lui. Gli assedi finali non portano a niente, alla Final Eight di Lisbona va il Lione.

    JUVENTUS – LIONE 2-1 (12° rig.Depay (L), 43° rig, 60° Ronaldo (J))

    Juventus (4-3-3): Szczesny; Cuadrado (70° Danilo), De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (61° Ramsey), Rabiot; Bernardeschi (70° Dybala (84° Olivieri)), Higuain, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Sarri.

    Lione (3-5-2): Lopes; Denayer (61° Andersen), Marcelo, Marcal; Dubois (90° Tete), Caqueret, Guimaraes, Aouar (91° Mendes), Cornet; Toko Ekambi (67° Dembelé), Depay (67° Reiné-Adelaide).

    Allenatore: Garcia.

    Arbitro: Zwayer.

    Ammoniti: Aouar (L), Cuadrado (J), Dubois (L), Depay (L), Bentancur (J), Lopes (L), Cornet (L), Caqueret (L), Marcal (L)

    Nell’altra gara di serata il Manchester City replica il 2-1 già ottenuto all’andata al Bernabeu, elimina il Real Madrid e va alle Final 8 dove troverà il Lione.

  • Juventus Stron9er, bianconeri Campioni d’Italia 2019/20

    Juventus Stron9er, bianconeri Campioni d’Italia 2019/20

    Al secondo match point la Juventus non fallisce, batte 2-0 la Sampdoria e conquista il suo nono titolo consecutivo diventando cosi Stron9er!

    Se per i bianconeri è il nono scudetto di fila per Maurizio Sarri è il primo, il tecnico toscano dopo l’Europa League dello scorso anno con il Chelsea, aggiunge il titolo di campione della Serie A.

    Una stagione particolare, durata quasi un anno a causa del lungo stop per il problema del Covid19, con una Juve che ha dimostrato qualche lacuna difensiva nella ripartenza post lockdown.

    I bianconeri hanno mostrato anche blackout clamorosi come la sconfitta di San Siro 4-2 contro il Milan dopo esser stati sul 2-0 o il pareggio 3-3 contro il Sassuolo riacciuffato grazie ad Alex Sandro anche qua partendo da un doppio vantaggio maturato nei primi minuti.

    Uno Scudetto lottato, combattuto e sudato che ha avuto bisogno di una Juventus davvero Stron9er anche per merito/causa di alcune rivali che sono cresciute tantissimo rispetto alla scorsa stagione, la Lazio di Simone Inzaghi, l’Inter dell’ ex Antonio Conte e la straordinaria Atalanta di Gasperini.

    Con il cambio di tecnico ci si aspettava una Juventus diversa che potesse vincere ed esprimere il classico bel gioco di Sarri anche se raramente si è vista in campo una squadra sarriana.

    Questo non significa che il tecnico non abbia meriti, anzi probabilmente potrebbe essere anche l’inizio di un nuovo percorso, se la società sarà in grado di mettere a disposizione gli uomini giusti allora si potrà vedere anche il gioco spumeggiante che Sarri ha mostrato nelle sue avventure precedenti.

    I 31 gol di Cristiano Ronaldo, alcune perle di Dybala, un De Ligt che ci ha messo un po’ di tempo ad integrarsi ma che poi è diventato protagonista assoluto, questi potrebbero essere i nomi dei protagonisti di questa Juventus che da W8nderful è diventata Stron9er.

    Adesso la squadra guidata da Mr. Maurizio Sarri dovrà provare a compiere una vera e propria impresa: passare il turno con il Lione, non sarà certamente semplice, e poi lanciarsi nella Final Eight di Lisbona perchè una squadra Stron9er deve avere l’ambizione di provare a conquistare la tanto desiderata coppa dalla grandi orecchie.

    LA ROSA DELLA JUVENTUS STRON9ER CAMPIONE D’ITALIA 2019/20

    Portieri: Szczesny, Pinsoglio, Buffon.

    Difensori: De Sciglio, Chiellini, De Ligt, Alex Sandro, Danilo, Bonucci, Rugani, Demiral.

    Centrocampisti: Pjanic, Khedira, Ramsey, Matuidi, Rabiot, Bentancur.

    Attaccanti: Ronaldo, Dybala, Douglas Costa, Cuadrado, Higuain, Bernardeschi.

    Allenatore: Sarri.

  • Champions League: tris per la Juve, doccia gelata per l’Atalanta

    Champions League: tris per la Juve, doccia gelata per l’Atalanta

    Una serata di Champions League dal doppio volto: sorriso per la Juventus che all’Allianz batte tre a zero il Bayer Leverkusen, beffa atroce per l’Atalanta che a San Siro subisce il gol del 1-2 al 95°.

    Partiamo proprio dai bergamaschi che nella prima casalinga di Champions (giocata però sul palcoscenico di San Siro) hanno disputato una gara di altissimo livello, hanno fallito un rigore sullo 0-0, l’hanno sbloccata al 28° con Zapata e poi, dopo il pareggio dello Shakhtar sul finire della prima frazione, hanno continuato a creare numerose palle gol subendo però la peggiore delle beffe, un contropiede al 95° che ha regalato i 3 punti agli ucraini.

    Un’Atalanta decisamente all’opposto rispetto a quella vista a Zagabria, una squadra che avrebbe meritato i 3 punti ma che alla fine si ritrova a quota zero nel proprio girone di Champions.

    Tutta altra storia per la Juventus che sul proprio campo ha vinto con discreta facilità contro il Bayer Leverkusen (zero tiri nella porta di Szczesny).

    Grande protagonista Higuain che ha segnato il gol del 1-0 e poi nel secondo tempo ha fornito l’assist per il 2-0 di Bernardeschi. Una Juve forse un po’ lenta nel primo tempo ma che poi quando ha accelerato ha chiuso agevolmente il match.

    Gioia nel finale anche per Cristiano Ronaldo che dopo un paio di gol falliti, per merito anche del portiere avversario, ha trovato la rete del definitivo 3-0.

     

    Veniamo al racconto della prima casalinga, a San Siro, dell’Atalanta in Champions League. 

    Dopo il tremendo Poker incassato dalla Dinamo Zagabria all’esordio, l’Atalanta ha l’obbligo di trovare un immediato riscatto e la partenza è decisamente positiva con i nerazzurri di Gasperini molto propositivi. Al 14° chance enorme per la Dea, Ilicic viene toccato in area e si conquista così un calcio di rigore, dagli 11 metri va proprio lo sloveno ma Pyatov respinge la sua conclusione. L’Atalanta non si demoralizza e torna ad attaccare, al 28° grande imbucata di Ilicic per Pasalic, quest’ultimo va al tiro ma la palla si schianta contro il palo. La gioia del gol è solo rimandata perché pochi secondi dopo Hateboer pennella un bel cross, Pyatov buca l’uscita e Zapata di testa deposita in gol. La rete sveglia gli ucraini che cominciano a premere e al 41° pervengono al pareggio: grande imbucata di Patrick per Moraes che prima supera Gollini e poi deposita in rete. Nel recupero grosso brivido per i bergamaschi, Marlos su punizione crea una traiettoria quasi perfetta che si schianta sulla traversa. Si va al riposo sul 1-1.

    Il secondo tempo riparte senza cambi nelle due formazioni. E’ un inizio brillante con potenziali chances da ambo i lati. Al 63° clamorosa occasione per Zapata, il colombiano si lancia in scivolata sul perfetto rasoterra di Gomez ma non riesce a trovare la porta per pochi centimetri. Passano 5 minuti e Zapata si trova nuovamente davanti a Pyatov, la conclusione è forte ma il portiere chiude lo specchio. Gli uomini di Gasperini insistono e tengono in mano il pallino del gioco ma non riescono a trovare il gol del vantaggio. L’Atalanta respira per qualche minuto, subisce qualche potenziale pericolosa ripartenza e poi torna ad attaccare con Malinovsky che ci prova dal limite al 87°, palla fuori di niente. Al 91° ripartenza dell’Atalanta, Muriel si libera con una gran giocata, mette in mezzo ma nessuno riceve, la palla rimane giocabile ed arriva a Gomez che gira subito, Pyatov è nuovamente attento. Al 95° arriva una beffa clamorosa, lo Shakhtar attacca sfruttando l’Atalanta sbilanciata, il pallone arriva in area a Solomon che dopo un rimpallo si ritrova con la porta spalancata e mette in rete il definitivo 1-2, poco dopo arriva infatti il fischio finale. Una doccia gelata per un’ottima Atalanta che rimane a 0 punti nel suo girone di Champions. 

     

    ATALANTA – SHAKHTAR DONETSK 1-2 (28° Zapata (A), 41° Moraes (S), 95° Solomon (S))

    Atalanta (3-4-3): Gollini; Toloi, Masiello (68° Muriel), Palomino; Hateboer (57° Gosens), De Roon, Pasalic, Gosens; Ilicic (57° Malinovsky), Zapata, Gomez.

    Allenatore: Gasperini.

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Bolbat (93° Dodò), Kryvstov, Matviienko, Ismaily; Alan Patrick (69° Solomon) Stepanenko; Marlos (86° Konoplyanka), Kovalenko, Taison; Moraes.

    Allenatore: Castro.

    Arbitro: Stieler.

    Ammoniti: Kryvstov (S), Stepanenko (S), Ilicic (A), Moraes (S), De Roon (A), Bolbat (S), Toloi (A), Malinovsky (A).

     

    Passiamo ora alla gara dell’Allianz Stadium tra Juventus e Bayer Leverkusen. 

    L’inizio di gara è decisamente equilibrato con i tedeschi che cercano di pressare impedendo alla Juve di giocare facile. I bianconeri crescono e dopo un paio di palle geniali di Pjanic non sfruttate, al 17° Higuain approfitta di un errore di Tah, controlla e dal limite trova l’angolo basso. La reazione del Bayer non è poi così veemente, la Juventus prova a controllare ed eventualmente a ripartire. Al 38° si rivede la Juve, ancora Higuain che calcia di forza, il portiere è bravo a respingere. Il Leverkusen sostanzialmente non si rende mai pericoloso e si va così al riposo con i padroni di casa avanti sul 1-0.

    Si riparte con un cambio nel Bayer Leverkusen, fuori Demirbay, dentro Amiri. I tedeschi sembrano più convinti, la Juve più attendista. Al 57° gran giocata di Cuadrado che serve Ronaldo al limite, CR7 calcia a botta sicura ma Radecky salva. Al 62° Ronaldo imbuca per Higuain, il Pipita va sul fondo e prova a renderla al portoghese che la manca ma alle sue spalle c’è Bernardeschi che non può sbagliare. Il Bayer cerca di pressare ancora in maniera più intensa ma dietro Cuadrado chiude tutto. Al 74° altra sfida Ronaldo-Radecky e anche stavolta vince il portiere che respinge la conclusione del portoghese. Al 78° distrazione della difesa bianconera e per poco Paulinho non beffa Szczesny in uscita. Al 89° però Radecky è costretto a capitolare nella sfida con CR7, il portoghese, servito da Dybala, piazza il rasoterra tra le gambe del portiere per il gol del 3-0. Finisce così, dopo il pari del Wanda Metropolitano, la Juve ottiene il primo successo in questa Champions 2019/20.

     

    JUVENTUS – BAYER LEVERKUSEN 3-0 (17° Higuain, 62° Bernardeschi, 89° Cristiano Ronaldo)

    Juventus (4-3-2-1): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, de Ligt, Alex Sandro; Khedira (74° Bentancur), Pjanic, Matuidi; Bernardeschi (78° Ramsey), Cristiano Ronaldo; Higuain (83° Dybala).

    Allenatore: Sarri.

    Bayer Leverkusen (4-4-2): Hradecky; Weiser, Tah, S. Bender, Wendell; Havertz, Aranguiz (81° Sinkgraven), Baumgartlinger, Demirbay (46° Amiri); Volland, Alario (68° Paulinho).

    Allenatore: Bosz.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Aranguiz (B), Cuadrado (J).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Sorprese nelle altre gare di serata, il Real Madrid rimonta ma viene fermato sul 2-2 in casa dal Brugge. Un gol di Icardi regala i tre punti al Psg in casa del Galatasaray. Tutto facile per il Bayern Monaco che espugna il campo del Tottenham per 7-2. Netta vittoria, 3-1, della Stella Rossa contro l’Olympiacos. Nel girone della Juve vince anche l’Atletico Madrid, 2-0 in casa della Lokomotiv Mosca. Nel girone dell’Atalanta il City batte 2-0 la Dinamo Zagabria.

  • Champions League: Juve che peccato, Atalanta che disastro!

    Champions League: Juve che peccato, Atalanta che disastro!

    Nella prima giornata di Champions League la Juventus spreca un doppio vantaggio al Wanda Metropolitano e si fa recuperare sul 2-2 nel finale dall’Atletico. Diventa incubo il sogno dell’Atalanta che viene travolta per 4-0 sul campo della Dinamo Zagabria.

    La Juventus quindi esce con enormi rimpianti dalla trasferta in terra spagnola, rispetto alla pessima prestazione fornita nello 0-0 di Firenze di sabato scorso però si è vista tutta un’altra Juve, una squadra che pare pian piano imparare i dettami del nuovo tecnico ma che deve ancora migliorare molto sulle palle inattive, costate carissimo anche in questa prima notte di Champions.

    L’Atalanta invece difficilmente dimenticherà questa prima esperienza nella massima competizione europea per club. Contro un avversario alla portata, ma con una esperienza Champions nettamente superiore, i nerazzurri di Gasperini non sono riusciti ad esprimere il proprio gioco ma anzi sono stati totalmente travolti. Un passo falso pesante che certamente servirà alla Dea da lezione in vista dei prossimi impegni europei perché certamente quella vista a Zagabria è un’Atalanta che ha pagato lo scotto della prima volta ma che nelle prossime gare, se tornerà a giocare il proprio calcio, potrà tentare ancora l’impresa della qualificazione.

    Veniamo al racconto delle due italiane in Champions partendo dalla gara della Juventus.

    Pronti via e come prevedibile è l’Atletico a partire aggressivo anche grazie alla spinta del proprio pubblico. La prima grande occasione arriva al 10° con il talento Joao Felix che impegna Szczesny con un tiro dal limite. La pressione dei Colchoneros è costante ed i bianconeri non riescono a creare niente sino al 35° quando un tiro di Pjanic, deviato, finisce fuori di poco. Nel finale di tempo c’è spazio anche per un tentativo di CR7, troppo debole per impensierire Oblak. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte e la Juve trova subito il vantaggio, Cuadrado riceve, controlla e poi da dentro l’area lascia partire un tiro che s’infila all’incrocio. Il gol carica i bianconeri che superano agevolmente il pressing avversario e sprecano un gran contropiede con Danilo. Al 59° brivido per Szczesny, Gimenez si inserisce bene ma sull’assist di Trippier calcia altissimo. Al 64° arriva il raddoppio, cross pennellato di Alex Sandro per il perfetto colpo di testa di Matuidi. L’Atletico sembra accusare il colpo ma al 70°, su azione da corner, Savic è lesto a girare in rete una sponda di Gimenez. Passano pochi minuti ed Higuain va al tiro impegnando Oblak, sulla ribattuta arriva Matuidi che calcia ma Trippier salva quasi sulla linea. I Colchoneros spingono, Szczesny salva su Vitolo ma non può niente al 90° sul perfetto colpo di testa di Herrera. Al 94° Cristiano Ronaldo s’inventa una giocata straordinaria ma il suo diagonale esce fuori di niente. Finisce così, un 2-2 che lascia un pizzico di amaro in bocca alla squadra di Sarri.

     

    ATLETICO MADRID – JUVENTUS 2-2 (49° Cuadrado (J), 64° Matuidi (J), 70° Savic (A), 90° Herrera (A))

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Trippier, Savic, Gimenez, Renan Lodi (76° Vitolo); Koke, Saul, Thomas (76° Herrera), Lemar (60° Correa); Diego Costa, Joao Felix.

    Allenatore: Simeone.

    Juventus (4-3-3): Szczesny; Danilo, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Khedira (69° Bentancur), Pjanic (87° Ramsey), Matuidi; Cuadrado, Higuain (78° Dybala), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Makkelie.

    Ammoniti: Matuidi (J), Cuadrado (J), Diego Costa (A).

     

    Passiamo ora al racconto della sfida dell’Atalanta.

    Si parte e i padroni di casa passano praticamente subito in vantaggio con Leovac che al 10° è bravo a girare in porta una sua prima conclusione respinta dalla difesa. La reazione atalantina è tutta in un tiro di Gomez che viene deviato in corner. Poco dopo la mezzora, su azione di calcio d’angolo Leovac serve Orsic che conclude senza lasciare scampo a Gollini. Il secondo gol manda al tappeto la Dea e pochi minuti prima del riposo arriva anche il colpo di testa che vale la doppietta per Orsic ed il 3-0 col quale si va al riposo.

    Gasperini prova a cambiare qualcosa con gli ingressi di Malinowsky e Pasalic ma la situazione non cambia molto, anzi dopo una chance per Zapata al 54°, arriva il poker della Dinamo ancora con lo scatenato Orsic che al 68° con un perfetto inserimento si regala la tripletta. I nerazzurri hanno due grosse occasioni con Zapata e Gosens per rendere meno amara la sconfitta ma in entrami casi i due calciatori non riescono a centrare il bersaglio grosso. Finisce così con un netto 0-4 la prima storica gara in Champions League dell’Atalanta.

     

    DINAMO ZAGABRIA – ATALANTA 4-0 (10° Leovac, 31°, 42° 68° Orsic)

    Dinamo Zagabria (4-3-3): Livakovic; Stojanovic, Theophile-Catherine, Peric, Leovac; Moro (73° Gojak), Dilaver, Ademi; Olmo, Petkovic (83° Gavranovic), Orsic (76° Ivanusec).

    Allenatore: Bjelica.

    Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello (46° Malinowsky); Hateboer, Freuler (46° Pasalic), De Roon, Gosens; Gomez; Ilicic (88° Barrow), Zapata.

    Allenatore: Gasperini.

    Arbitro: Manzano.

    Ammoniti: Djimsiti (A), De Roon (A), Theophile-Catherine (D), Moro (D), Gosens (A).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata arrivano i pareggi in Olympiacos-Tottenham (2-2) e Bruges-Galatasaray (0-0). Tutto facile per il Bayern Monaco che spazza via 3-0 la Stella Rossa. Gran successo del Psg che si sbarazza per 3-0 del Real Madrid. Nel girone della Juventus colpo esterno della Lokomotiv Mosca che va a vincere 2-1 a Leverkusen. Largo successo per il Manchester City, gruppo dell’Atalanta, che vince 3-0 in casa dello Shakhtar.  

     

  • Disastro Juve, i bianconeri perdono e salutano la Champions

    Disastro Juve, i bianconeri perdono e salutano la Champions

    Sembrava la stagione buona per la Juve, l’acquisto di Cristiano Ronaldo, il Real Madrid già fuori agli ottavi, una serie di avversarie che sembravano più deboli rispetto al passato ed invece anche quest’anno la Champions League rimane un obiettivo sfumato troppo presto per i bianconeri.

    Nella serata dell’Allianz Stadium ci sono i demeriti bianconeri, colpevoli di essere arrivati all’appuntamento scarichi e con poche idee, ma anche tantissimi meriti di un Ajax che dopo un primo tempo normale, ha sfoderato una ripresa di altissimo livello e, senza un super Szczesny, avrebbe anche potuto portare a casa un risultato ancora più rotondo.

    La serata era partita anche con il piede giusto, anzi con la testa giusta, il colpo di testa di Cristiano Ronaldo che aveva portato avanti la Juventus intorno alla mezz’ora. Un vantaggio durato troppo poco, solo 5 minuti, per un fortunoso gol di van de Beek. Nella ripresa poi i lancieri hanno giocato un calcio semplicemente straordinario ed hanno meritato un vantaggio arrivato per il colpo di test di de Ligt.

    Finisce così la corsa in Champions League, sogno rimandato alla prossima stagione, rimane lo scudetto, forse già da festeggiare sabato, che però probabilmente non rende poi così positiva la stagione bianconera.

     

    Veniamo al racconto della gara dell’Allianz Stadium.

    Partenza molto aggressiva della Juventus che cerca di pressare alto per non permettere all’Ajax di giocare. Al 10° problema per l’Ajax che perde Mazraoui per infortunio. Il primo quarto d’ora scivola via con buoni ritmi ma senza emozioni. Al 21° buona azione degli ospiti che arrivano in area ma non riescono a trovare la porta di Szczesny. Risponde la Juve al 22° con un tiro al volo di Dybala bloccato da Onana. Al 28° corner, arriva Cristiano Ronaldo che si libera e di testa segna, c’è un lungo controllo VAR per un possibile fallo di Bonucci ma in realtà è de Ligt a spingere il compagno, gol valido. Al 34° l’Ajax trova il pareggio, brutto tiro di Ziyech che però serve involontariamente van de Beek che da due passi batte Szczesny. Dopo 5 minuti di recupero, il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte con l’ingresso di Kean per l’acciaccato Dybala. Dopo un inizio promettente della Juve, è l’Ajax con una serie di passaggi a rendersi pericoloso. Al 52° grave errore di Pjanic, Ziyech si trova la palla d’oro in area ma Szczesny si supera e salva il risultato. I bianconeri sono in difficoltà, gli ospiti giocano un gran calcio e al 58° serve ancora una gran parata del polacco su tiro di van de Beek, per tenere la gara in parità. Al 61° primo squillo della Juve con Kean che, imbeccato da Ronaldo, non riesce a trovare la porta. Ripartenza rapidissima dell’Ajax con Pjanic costretto alla scivolata miracolosa per salvare un gol fatto. Al 67° arriva il meritato vantaggio dell’Ajax con il colpo di testa di de Ligt su azione da corner. La squadra di Allegri ci prova ma non crea praticamente niente. Al 80° arriverebbe anche il gol del 1-3 di Ziyech ma l’azione è viziata da fuorigioco. Al 90° proteste Juve per un possibile calcio di rigore che il VAR però non concede. Finisce così, l’Ajax espugna l’Allianz Stadium e vola alle semifinali di Champions League.

     

    JUVENTUS – AJAX 1-2 (28° Ronaldo (J), 34° van de Beek (A), 67° de Ligt)

    Juventus (4-3-3): Szczesny; De Sciglio (64° Cancelo), Bonucci, Rugani, Alex Sandro; Emre Can, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi (80° Bentancur), Dybala (46° Kean), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    Ajax (4-2-3-1): Onana; Veltman, de Ligt, Blind, Mazraoui (11° Sinkgraven (82° Magallan)); Schone, de Jong; Ziyech (88° Huntelaar), van de Beek, Neres; Tadic.

    Allenatore: Ten Hag.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Emre Can (J), Cristiano Ronaldo (J).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nell’altra gara di serata tutto facile per il Barcellona che trascinato dalla doppietta di Messi ha battuto 3-0 il Manchester United.

  • Ronaldo non basta, ad Amsterdam finisce pari

    Ronaldo non basta, ad Amsterdam finisce pari

    Cristiano Ronaldo torna titolare e segna, la sua rete sul finale di primo tempo però non basta alla Juventus per poter portare a casa il successo.

    Ad inizio ripresa infatti un errore di Cancelo, autore dell’assist per Ronaldo, ha spalancato la strada a Neres che non ha lasciato scampo a Szczesny.

    Una partita complessa, dinanzi ad un Ajax che ha giocato un gran calcio ed ha a tratti messo in difficoltà i bianconeri.

    Nel finale di gara Allegri si è giocato la gara con una squadra offensiva, dentro Douglas Costa e Dybala per Mandzukic e Matuidi, e la mossa ha quasi portato al successo con una gran giocata del numero 11 brasiliano che però si è fermata sul palo.

    Adesso la Juventus partirà con un piccolo vantaggio nella gara di martedì prossimo ma non potrà accontentarsi di giocare per lo 0-0 proprio perché l’Ajax ha dimostrato di essere una squadra capace di qualsiasi cosa.

    Veniamo al racconto della gara d’andata del quarto di finale di Champions League. 

    Gran partenza della Juve con Bernardeschi che dopo solo 2 minuti lascia partire un tiro che esce di poco oltre la traversa. Risposta al 6° di Ziyech che combina col compagno e conclude, palla sull’esterno della rete. La pressione degli olandesi si fa sempre più intensa e per i bianconeri uscire diventa complicato. Dopo un paio di tentativi della Juve al 17° è bravo Szczesny ad alzare in corner la conclusione di Ziyech. Al 25° altra grande azione dell’Ajax con van de Beek che da dentro l’area calcia ma non trova la porta per pochissimo. Bentancur ruba il pallone e fa ripartire il contropiede, de Jong salva su Bernardeschi, dal corner bella girata di Ronaldo che però non trova la porta. Al 37° enorme chance per Bernardeschi che calcia, dopo una sponda di testa di Ronaldo, ma non trova lo specchio. Al 45° grande discesa della Juve con Cancelo che pennella per Cristiano Ronaldo, CR7 in tuffo di testa colpisce, Onana tocca ma la palla s’insacca. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per i bianconeri.

    Si riparte per il secondo tempo senza sostituzioni. Pronti via e da un errore di Cancelo arriva la ripartenza di Neres che arriva in area e piazza la palla dove Szczesny non può arrivare. L’Ajax si carica e con un bolide di Tagliafico sfiora il vantaggio. Al 53° protesta Bentancur per una trattenuta in area, per l’arbitro non c’è niente. La gara si mantiene sull’equilibrio con l’Ajax che si fa preferire. I padroni di casa effettuano un vero e proprio assedio ma la Juve tiene. Al 82° ancora Szczesny è bravo a salvare sulla conclusione di Ekkelenkamp. Al 85° progressione di Douglas Costa che dentro l’area calcia ma trova il palo a negargli il gol. Finisce così, ad Amsterdam finisce 1-1, il passaggio del turno alle semifinali di Champions League si deciderà nella gara di ritorno all’Allianz Stadium.

     

    AJAX – JUVENTUS 1-1 (45° Ronaldo (J), 46° Neres (A))

    Ajax (4-2-3-1): Onana; Veltman, de Ligt, Blind, Tagliafico; Schone (75° Ekkelenkamp), de Jong; Ziyech, van de Beek, Neres; Tadic.

    Allenatore: Ten Hag.

    Juventus (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Rugani, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi (75° Dybala); Bernardeschi (92° Khedira), Mandzukic (60° Douglas Costa), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Del Cerro Grande.

    Ammoniti: Tagliafico (A), de Jong (A), Schone (A), Pjanic (J), Ekkelenkamp (A).

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nell’altra gara di serata un’autorete di Shaw, su colpo di testa di Suarez, ha permesso al Barcellona di battere il Manchester United ad Old Trafford e mettere un bel mattoncino verso la qualificazione alle semifinali.

  • Cristiano Ronaldo schianta l’Atletico e porta la Juve ai quarti

    Cristiano Ronaldo schianta l’Atletico e porta la Juve ai quarti

    Serviva l’impresa, serviva un qualcosa di speciale e straordinario, sembrava impossibile ma quando hai in squadra un vero e proprio fenomeno come Cristiano Ronaldo l’impossibile si può trasformare in possibile e così è stato.

    Aveva segnato solo una rete sino ad oggi, era stato criticato da tutti ma stasera con una tripletta, due gol di testa ed uno dal dischetto, CR7 ha schiantato l’Atletico Madrid ed ha permesso alla Juventus di rimanere in corsa per la Champions League. 

    Oltre a Cristiano Ronaldo, da segnalare le prestazioni di altissimo livello di Bernardeschi, Emre Can e Spinazzola, che era all’esordio in Champions League.

    Un merito anche a Massimiliano Allegri che ha saputo tenere concentrata la squadra e poi si è inventato una difesa a tre con Emre Can insieme a Bonucci e Chiellini, che non ha permesso ai Colchoneros di tirare mai in porta.

    Se la Juventus ha giocato la partita perfetta, dall’altra parte si è visto un Atletico Madrid totalmente deludente, una squadra, quella di Simeone, che non ha mai realmente creato problemi a Szczesny.

     

    Veniamo al racconto della gara dell’Allianz Stadium valevole come ritorno degli ottavi di Champions League.

    Partenza super della Juve che prova a schiacciare dietro un Atletico che si salva con qualche affanno. Al 4° minuto dopo una mischia in corner Chiellini mette la palla in rete ma l’arbitro fischia un fallo di Ronaldo sul portiere. Dopo 20 minuti di pressione i Colchoneros tengono palla cercando di addormentare i ritmi. Al 27° gran cross di Bernardeschi che trova la testa di CR7 che stacca su Juanfran e segna. I bianconeri aggressivi insistono e l’Atletico va in sofferenza. Al 32° punizione insidiosa di Bernardeschi che esce non di molto. La Juve si rivede al 42° col colpo di testa di Ronaldo, su bel cross di Spinazzola, finito sul fondo. Al 44° gran colpo di testa di Chiellini ma Oblak alza in corner. Sul finire di tempo grossa chance per Morata che di testa non trova la porta. Si va al riposo con la Juventus avanti per 1-0.

    Si riparte per il secondo tempo senza sostituzioni per ambo le squadre. Come nel primo tempo, e come logico, è nuovamente la Juve a partire forte. Al 48° Cancelo piazza un gran cross, Cristiano Ronaldo vola a colpire di testa, Oblak fa il miracolo ma la Goal Line Technology conferma la rete, raddoppio bianconero. E’ un assedio Juve alla ricerca del terzo gol, la difesa di Simeone fatica ma si salva. La gara si mantiene equilibrata, non si segnalano grandi occasioni per nessuna delle due compagini. Al 82° grandissima occasione per Kean che entra solo in area e cerca il diagonale, fuori di poco. Al 85° Bernardeschi in azione personale si procura un calcio di rigore, dal dischetto CR7 è infallibile. La Juve resiste e compie l’impresa, Cristiano Ronaldo porta i suoi ai quarti di Champions League.

     

    JUVENTUS – ATLETICO MADRID 3-0 (27°, 49°, 86° rig. Cristiano Ronaldo)

    Juventus (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Spinazzola (67° Dybala); Emre Can, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi, Cristiano Ronaldo, Mandzukic (80° Kean).

    Allenatore: Allegri.

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Arias (77° Arias), Gimenez, Godin, Juanfran; Koke, Saul, Rodrigo, Lemar (57° Correa); Griezmann, Morata.

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Bernardeschi (J), Juanfran (A), Gimenez (A), Vitolo (A)

     

    Nell’altra gara di serata il Manchester City ha demolito lo Schalke per 7-0 con la doppietta di Aguero ed i gol di Sterling, Sané, Bernardo Silva, Foden e Gabriel Jesus.