Tag: cristiano doni

  • Napoli Samp e due match del Brescia sotto inchiesta. Video

    Napoli Samp e due match del Brescia sotto inchiesta. Video

    Si allarga lo scandalo calcioscommesse e coinvolge anche la serie A fino al momento apparentemente immune da implicazioni. Gli arresti di questa mattina come ha spiegato il procuratore Di Martino sono soltanto il punto di inizio di un vortice che rischia di sconvolgere non solo l’Italia ma l’intero sistema calcio europeo. Doni, Sartor e gli giocatori arrestati sono soltanto infatti l’ultimo anello di un sistema integrato che fa capo a gente di Singapore e che ha ramificazioni in tutta Europa.

    Napoli Samp nel mirino del calcioscommesse | ©Getty Images

    “Le 17 ordinanze di custodia cautelare non sono un punto d’arrivo, ma una base di partenza” – dice il procuratore di Cremona di Martino – “L’associazione rivestiva caratteristiche transnazionali e in Occidente non è coinvolta solo l’Italia. Ci sono stati dei rapporti di Polizia che ci consentono di appurare che il problema c’è anche in Germania, in Svizzera, in Croazia e in altri paesi. In Finlandia è stata eseguita un rogatoria su un signore di Singapore, già condannato a 5 anni in Germania, che ci ha permesso di capire com’era strutturata l’organizzazione. Ai vertici ci sono uomini di Singapore che manovrano denaro contante. Poi vi sono gli azionisti sparsi per il mondo”.

    A finire sotto la lente di ingrandimento sono adesso tre match della serie A della scorsa stagione: Brescia-Bari (2-0), Brescia-Lecce (2-2) e Napoli-Sampdoria (4-0) finite nell’inchiesta per “strani” giri del calcioscommesse. Al momento però non è chiaro che tipo di coinvolgimento possano avere le società e i giocatori tesserati e sopratutto gli inquirenti stanno lavorando per capire se il tentativo di combine è andato a buon fine.

    Video Napoli Sampdoria 4-0 (tris di Cavani e Hamsik)
    Il campionato della Sampdoria nella scorsa stagione è stato imbarazzante mentre il Napoli è stato travolgente contro qualsiasi avversario e sopratutto al San Paolo. Il 4-0 infatti non ha fatto una grinza, riguardando le immagini dopo che la partita è finita sotto inchiesta la sufficienza di Accardi e Curci sembra davvero imbarazzante.
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    Video Brescia-Lecce (2-2) Caracciolo, Zoboli, Corvia, Munari Il Brescia in vantaggio di due reti si fa raggiungere dal Lecce, la partita vede le rondinelle scatenate nella prima parte di gara e a segno con Caracciolo, Zoboli e vicinissima al tris ancora con l’Airone e Kone. Poi da un rimpallo nasce il gol di Corvia che nella ripresa carica il Lecce e lo porta al pareggio con Munari. Nel finale però il Brescia protesta per l’annullamento di un gol regolare di Caracciolo.

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    Video Brescia-Bari 2-0 Diamanti Caracciolo
    Partita tra due squadre retrocesse decisa da un calcio di rigore di Diamanti e da un contropiede di Caracciolo. Il Brascia vince un match delicatissimo ma il Bari gioca meglio per lunghi tratti ma non va in gol per un incredibile liscio di Castillo davanti al portiere e una paratona di Arcari su Kutuzov.

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    Un tentativo di combine per il calcioscommesse è stato rilevato anche in questa stagione per una partita giocata il 30 novembre scorso tra Cesena e Gubbio e valevole per la Coppa Italia. La combine però non è andata in porto per il categorico rifiuto di un giocatore del Gubbio che oppostosi all’illecito aveva denunciato il tentativo alle autorità competenti.

  • Calcioscommesse, 17 nuovi arresti tra cui Cristiano Doni e Luigi Sartor

    Calcioscommesse, 17 nuovi arresti tra cui Cristiano Doni e Luigi Sartor

    La Procura di Cremona, questa mattina, ha iniziato la seconda tranche dell’inchiesta denominata “Last bet” che ha coinvolto alcuni giocatori in attività ed illustri ex, nello scandalo del calcio scommesse la scorsa estate.

    Gli uomini delle squadre mobili di Cremona, Brescia e Bologna e del Servizio centrale operativo della Polizia stanno eseguendo 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Cremona. Tra gli arrestati ci sono anche almeno 5 giocatori in attività.

    L'ormai ex capitano dell'Atalanta, Cristiano Doni ©Dino Panato/Getty Images

    La procura di Cremona ha ormai definitivamente stabilito che il vertice dell’organizzazione criminale aveva come base Singapore ed ha capo di questa struttura, molto organizzata con basi nell’Europa dell’est, vi era un certo Eng Tan Seet, detto ‘Dan’, che attraverso una rete di collaboratori a Singapore e nell’Europa dell’est lavorava per alterare incontri nei campionati italiani e in altri paesi.

    Cristiano Doni è stato arrestato dalla polizia nell’ambito dell’inchiesta sul calcio scommesse, l’ex capitano dell’Atalanta, secondo l’accusa, sarebbe coinvolto, assieme ad altri due indagati, Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento balneare a Cervia) e Nicola Santoni, ex preparatore atletico del “Ravenna calcio”, sarebbe coinvolto nella “combine” di due partite dell’Atalanta del campionato di calcio di serie B della scorsa stagione. Sarebbero comunque “diverse” le partite alterate dei campionati 2009-2010 e 2010-2011 di serie B, secondo quanto accertato dalla polizia in tutto il territorio nazionale dato che hanno partecipato anche le squadre mobili di Venezia, Bari e Lecce.

    Oltre a Doni, sono finiti in carcere perchè coinvolti nella combine delle partite gli ex giocatori Luigi Sartor (Parma, Vicenza, Inter e Roma) e Alessandro Zamperini (serie B, Lega Pro). In manette anche altri due calciatori ancora in attività: Carlo Gervasoni del Piacenza (attualmente sospeso) e Filippo Carobbio dello Spezia. I giocatori e gli ex, sostiene la procura di Cremona, sarebbero i referenti nel nostro paese dell’organizzazione, con il vertice a Singapore, dedita ad alterare i risultati delle partite. I quattro sarebbero stati corrotti per falsare i risultati degli incontri su cui l’organizzazione aveva scommesso forti somme di denaro.

    Marco Garofalo, capo Sco di Cremona ha precisato che: “le partite in esame sono prevalentemente quelle dello scorso anno. Quelle più clamorose riguardano la Serie B, sulla Serie A invece abbiamo elementi importanti che ci indirizzano verso quattro gare dello scorso campionato di squadre poi retrocesse, ovvero Bari, Brescia e Sampdoria. Su queste partite alterate transitavano scommesse con somme di qualche milione di euro“. Ed ancora: “Il meccanismo consiste in organizzazioni criminali internazionali con sede in Asia ed est Europa che agganciano individui italiani per alterare i risultati delle partite sulle quali avvengono scommesse con investimenti notevoli e vincite enormi. Siamo in una seconda fase dell’operazione, ma sicuramente le indagini andranno avanti“.

  • Manfredini prosciolto, l’Atalanta protesta

    Manfredini prosciolto, l’Atalanta protesta

    Un pò come successo alla fine del 2006 con le sentenza ai colpevoli del processo a Calciopoli le sentenze dello scandalo sul calcio scommesse lascia molte perplessità e sopratutto una domanda chi è colpevole e chi non lo è visto che non esiste una netta e chiara presa di posizione.

    ©Dino Panato/Getty Images
    Il caso più lampante è quello dell’Atalanta stangata da Palazzi per responsabilità oggettiva per il coinvolgimento diretto di Manfredini e Doni. Le richieste di Palazzi furono avallate in primo grado avallando le colpe delle due bandiere della Dea, il secondo grado a riabilitato Manfredini lasciando però a -6 la pena per i bergamaschi. In molti sperano che le motivazioni sveleranno l’arcano e faranno luce su un provvedimento che ha la sensazione di esser ancora una volta sommario e non basato su prove inconfutabili. Di seguito vi riportiamo tutte le decisione della sentenza di secondo grado Tesserati: BELLAVISTA Antonio – Ricorso respinto: squalifica per 5 anni, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc; BRESSAN Mauro – Non aveva presentato ricorso: squalifica per 3 anni e 6 mesi; BUFFONE Giorgio – Ricorso respinto: inibizione per 5 anni, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc; CIRIELLO Antonio – Non aveva presentato ricorso: inibizione per 1 anno; DONI Cristiano – Ricorso respinto: squalifica per 3 anni e 6 mesi; ERODIANI Massimo: Non aveva presentato ricorso: squalifica per 5 anni, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc; FABBRI Gianni – Ricorso accolto: prosciolto dagli addebiti contestati. Annullata la decisione impugnata di inibizione per 5 anni; GERVASONI Carlo – Ricorso respinto: squalifica per 5 anni, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc; MANFREDINI Thomas: Ricorso accolto: prosciolto dagli addebiti contestati. Annullata la decisione impugnata di squalifica per 3 anni; PAOLONI Marco – Ricorso respinto: squalifica per 5 anni, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc; QUADRINI Daniele – Ricorso respinto: squalifica per 1 anno; ROSSI Leonardo – Non aveva presentato ricorso: squalifica per 1 anno; SANTONI Nicola – Ricorso respinto: squalifica per 4 anni; SAVERINO Davide – Ricorso respinto: squalifica per 3 anni; SIGNORI Giuseppe – Ricorso respinto: squalifica per 5 anni, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc; SOMMESE Vincenzo – Ricorso respinto: squalifica per 5 anni, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC; VELTRONI Giorgio – Ricorso respinto: inibizione per 4 anni. Società: ALESSANDRIA – Ricorso respinto: retrocessione all’ultimo posto in classifica nel campionato di competenza (campionato 2010/2011); ASCOLI – Ricorso respinto: penalizzazione di 6 punti in classifica da scontare nel campionato 2011/2012 e ammenda di euro 50.000; ATALANTA – Ricorso respinto: penalizzazione di 6 punti in classifica da scontare nel campionato 2011/12; BENEVENTO – Ricorso parzialmente accolto: ridotta da 9 a 6 punti la penalizzazione da scontarsi nel campionato 2011/2012. Confermata l’ammenda di euro 30.000; CREMONESE – Ricorso respinto: penalizzazione di 6 punti in classifica da scontare nel campionato 2011/12 e ammenda di euro 30.000; CUS CHIETI – Ricorso parzialmente accolto: confermato 1 punto di penalizzazione da scontare nel campionato 2011/2012, ridotta da 4.500 euro a euro 500,00 l’ammenda; ESPERIA VIAREGGIO – Ricorso respinto: penalizzazione di 1 punto in classifica da scontare nel campionato 2011/12; VERONA – Ricorso respinto: ammenda di euro 20.000; PIACENZA – Ricorso respinto: penalizzazione di 4 punti in classifica da scontare nel campionato 2011/2012 e ammenda di euro 50.000; PINO DI MATTEO C5 – Non aveva presentato ricorso: penalizzazione di 8 punti in classifica da scontare nel campionato 2011/12 e ammenda di euro 1.000; PORTOGRUARO – Ricorso parzialmente accolto: ammenda ridotta da euro 20.000 a euro 10.000; RAVENNA – Non aveva presentato ricorso: esclusione dal campionato di competenza con assegnazione da parte del Consiglio federale a uno dei campionati di categoria inferiore e ammenda di euro 50.000; REGGIANA – Ricorso respinto: penalizzazione di 2 punti in classifica da scontare nel campionato 2011/12; SASSUOLO – Ricorso respinto: ammenda di euro 20.000; SPEZIA – Ricorso accolto: annullata la penalizzazione di 1 punto in classifica da scontare nel campionato 2011/12; TARANTO – Non aveva presentato ricorso: penalizzazione di 1 punto in classifica da scontare nel campionato 2011/12; VIRTUS ENTELLA – Ricorso parzialmente accolto:ridotta l’ammenda inflitta in euro 10.000, da euro 15.000

  • Scandalo Scommesse, sconti per i club. Pugno duro per Doni

    Scandalo Scommesse, sconti per i club. Pugno duro per Doni

    Quest’oggi la Commissione Disciplinare emetterà i suoi primi verdetti sullo scandalo scommesse. Stando alle indiscrezioni dopo la fase dibattimentale, in cui società e calciatori hanno cercato di ridimensionare il proprio coinvolgimento, dovrebbero esser confermate le richieste di squalifica per giocatori mentre verrà attenuata la posizione dei club.

    L’Atalanta dovrebbe passare dal -7 a -6, stessa sorte per Ascoli e Cremonese che invece del -9 dovrebbe esser inflitta una penalizzazione di -6. Confermata invece la linea dura che prevede 3 anni e mezzo di squalifica per Cristiano Doni, 3 anni per Manfredini e la radiazione per Beppe Signori

    Società e giocatori hanno due giorni di tempo per consegnare la richiesta di appello. I giudizi di secondo grado sono attesi entro il 18 agosto.

  • Calcio scommesse, le richieste di Palazzi: Atalanta -7, Doni 3 anni e mezzo, Signori radiato

    Calcio scommesse, le richieste di Palazzi: Atalanta -7, Doni 3 anni e mezzo, Signori radiato

    Dopo il patteggiamento di alcuni tesserati, tra cui il difensore dell’Ascoli Vittorio Micolucci e Stefano Bettarini che dovranno scontare una squalifica di un anno e due mesi, e del Chievo, costretto a pagare un’ammenda di 80 mila euro, il procuratore della Figc Stefano Palazzi ha avanzato oggi le sue richieste per le persone coinvolte nello scandalo del calcio scommese.

    tuttosport
    Richiesta una penalizzazione di 7 punti, da scontarsi nel campionato 2011-2012, per l’Atalanta neo promossa in Serie A mentre i suoi due tesserati coinvolti, il capitano Cristiano Doni e il difensore Thomas Manfredini, rischiano una squalifica di 3 anni e 6 mesi, il primo, e 3 anni pieni, il secondo. Inoltre Palazzi ha chiesto la radiazione per l’ex bomber di Lazio e della Nazionale Beppe Signori, secondo gli inquirenti la mente della banda legata al calcio scommesse, (5 anni, il massimo della pena, più preclusione) così come per l’ex capitano del Bari Antonio Bellavista, il portiere del Benevento e figura chiave della vicenda Marco Paoloni, il centrocampista dell’Ascoli Vincenzo Sommese, l’ex calciatore Mauro Bressan, il ds del Ravenna Giorgio Buffone, Massimo Erodiani, Gianni Fabbri, il difensore del Piacenza Carlo Gervasoni e Nicola Santoni. Per quanto riguarda gli altri club invece, detto già del Chievo, richiesta una forte penalizzazione anche per l’Ascoli, 6 punti da scontare nel prossimo campionato cadetto, e 90 mila euro d’ammenda, 14 punti per il Benevento più 30 mila euro d’ammenda, 9 punti per la Cremonese (30 mila euro d’ammenda) e 4 per il Piacenza (50 mila euro d’ammenda) mentre per Alessandria e Ravenna sono state richieste rispettivamente la retrocessione all’ultimo posto e l’esclusione del campionato di competenza. Di seguito tutte le richieste del procuratore federale: CLUB Atalanta: 7 punti di penalizzazione da scontare nel 2011-12. Ascoli: 6 punti di penalizzazione da scontare nel 2011-12 più 90 mila euro di ammenda. Verona: 50 mila euro d’ammenda. Alessandria: retrocessione all’ultimo posto del campionato di competenza. Benevento: 14 punti di penalizzazione da scontare nel 2011-12 più 30 mila euro d’ammenda. Reggiana: 2 punti di penalizzazione da scontare nel 2011-12 Ravenna: esclusione dal campionato di competenza più 50 mila euro d’ammenda. Piacenza: 4 punti di penalizzazione da scontrare nel campionato 2010-11, più 50 mila euro d’ammenda. Cremonese: 9 punti di penalizzazione da scontare nel 2011-12 piu’ 30 mila euro d’ammenda. Viareggio: 1 punto di penalizzazione da scontare nel 2011-2012 Spezia: 1 punto di penalizzazione da scontare nel 2011-12. Taranto: 1 punto di penalizzazione da scontare nel 2011-12. Portogruaro: 50 mila euro d’ammenda. Virtus Entella: 40 mila euro di ammenda. Sassuolo: 50 mila euro d’ammenda. Cus Chieti: 1 punto di penalizzazione piu’ 4 mila e 500 euro di ammenda. Pino Di Matteo: 12 punti di penalizzazione da scontare nel 2011-12 piu’ mille e 600 euro d’ammenda. TESSERATI Giuseppe Signori (tecnico): 5 anni di squalifica più preculsione, più 1 anni e 6 mesi di squalifica in continuazione. Marco Paoloni (Benevento): 5 anni di squalifica più preculsione, più 5 anni di squalifica in continuazione. Cristiano Doni (Atalanta): 3 anni e 6 mesi di squalifica Thomas Manfredini (Atalanta): 3 anni di squalifica Massimo Erodiani (giocatore calcio a 5): 5 anni di squalifica più preculsione, più 8 anni di squalifica in continuazione. Vincenzo Sommese (Ascoli): 5 anni di squalifica più preculsione, piu’ 2 anni di squalifica in continuazione. Antonio Bellavista (tecnico) : 5 anni di squalifica più preculsione, più tre anni e 6 mesi di squalifica in continuazione. Giorgio Buffone (ds Ravenna): 5 anni di squalifica più preculsione, più tre anni e 3 mesi di squalifica in continuazione. Mauro Bressan (tecnico): 5 anni di squalifica più preculsione, più 6 mesi di squalifica in continuazione. Carlo Grevasoni (Piacenza): 5 anni di squalifica più preculsione, più 1 anno di squalifica in continuazione. Gianni Fabbri (presidente Ravenna): 5 anni di inibizione più preclusione. Nicola Santoni (tecnico Ravenna): 5 anni di squalifica più preclusione. Daniele Deoma (tecnico): 1 anno e 9 mesi di squalifica. Giorgio Ventroni (presidente Alessandria): 5 anni di inibizione. Leonardo Rossi (tecnico Ravenna): 3 anni di squalifica. Antonio Ciriello (vicepresidente Ravenna): 4 anni di inibizione. Daniele Quadrini (Sassuolo): 1 anno di squalifica. Davide Saverino (Reggiana): 3 anni di squalifica.

  • Calcioscommesse, dopo le richieste di Palazzi ecco le risate

    Calcioscommesse, dopo le richieste di Palazzi ecco le risate

    Ieri all’Hotel parco dei Principi di Roma, sede del processo sportivo istituito dopo le note vicende sulle scandalo scommesse, si è consumata l’ennesima farsa all’italiana. Sono arrivate le richieste di condanna da parte del Procuratore Federale Stefano Palazzi, ma più che richieste vere e proprie sono sembrate degli “aggiustamenti” legali per giustificare un lavoro effettuato dalla procura in questa estate, lavoro che però, non vuole correre il rischio di intaccare determinati equilibri nel mondo del calcio.

    Stefano Palazzi | ©ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images
    In un paese dove, per gli stessi illeciti una squadra viene smantellata e mandata in serie B ed un’altra vince tutto ritenendosi anche indignata per il suo coinvolgimento, tanto il “reato è prescritto!!!” (Calciopoli), ecco che, la logica della tanto acclamata ed acclarata responsabilità oggettiva, determina per le squadre coinvolte nello scandalo, richieste di condanne molto esigue considerando che, ad essere violata è sempre la famosa lealtà sportiva aggravata, in alcune casi, tanto da determinare un vero e proprio illecito. I sette punti di penalizzazione richiesti per l’Atalanta è una richiesta che quasi certamente verrà accolta e comunque solo in parte. Così come l’eventuale squalifica di Doni, che anche se fosse di un anno anziché di tre e mezzo, avrebbe come unica conseguenza di mandare in pensione con disonore un giocatore talentuoso ma molto discontinuo. Anche le richieste di patteggiamento accolte hanno dell’incredibile (Bettarini e Chievo Verona) a dimostrazione che sul sistema Giustizia sportiva ci sarebbe molto da lavorare. Come è accaduto con Calciopoli, nel 2006, si è dovuto fare in fretta perché l’inizio della stagione è alle porte ma che cosa potrà succedere se tra qualche tempo dovessimo scoprire, con indagini più approfondite da parte della procura di Cremona che indaga sullo scandalo da parte della giustizia ordinaria, che ad essere coinvolto è qualche nome più illustre? Grideremmo di nuovo allo scandalo, alla prescrizione o all’incompetenza in tutti i sensi dei massimi organi federali del calcio nostrano? Quindi, in attesa delle sentenze e dell’appello, che arriveranno nel giro di pochi giorni e che zittiranno la questione senza riuscire tuttavia a zittire tutte le coscienze, si avranno le condanne che saranno definitive e applicate, perché si sa, l’importare è iniziare il campionato tanto tutto il resto, e scusate la rima, verrà dimenticato.  

  • L’Atalanta prova a consolarsi con Maxi Moralez

    L’Atalanta prova a consolarsi con Maxi Moralez

    Il deferimento di Stefano Palazzi ha fatto vivere una notte da incubo ai dirigenti dell’Atalanta e sopratutto ai suoi tifosi. La domanda comune è ora? Cosa rischiamo? L’opinione comune è che la Dea non rischia la serie A bensì una corposa penalizzazione, dagli 8 ai 10 punti, che renderà comunque più difficoltoso raggiungere la salvezza obiettivo prefissato per la prossima stagione. Obiettivo che comunque dovrà esser raggiunto senza Cristiano Doni e Thomas Manfredini la cui posizione è più centrale rispetto a quella del club e per il quali le previsioni prevedono almeno tre anni di squalifica. Il presindente Percassi, come conferma Pierpaolo Marino ha affidato ad un pool di avvocati esperti nel campo la difesa dell’Atalanta cercando di spiegarne la posizione di estranietà e limando dunque i contorni della sentenza.

    © LEJANDRO PAGNI/AFP/Getty Images
    Proprio ieri, casualmente, o per render meno amaro l’umore dei tifosi è stato praticamente ufficializzato l’arrivo di Maxi Moralez attaccante esterno che per caratteristiche fisiche e tecniche ricorda molto da vicino il nostro Giovinco. Moralez, classe ’87, garantirà brio ed imprevedibilità all’attacco bergamasco avendo a questo punto l’onere di sostituire in campo capitan Doni in termini di fantasia. A confermare la riuscita della trattativa è lo stesso giocatore “Ho saputo dell’offerta dell’Atalanta solo questo fine settimana e non ho avuto dubbi. E’ il momento giusto perchè rispetto al trasferimento precedente ho più maturità ed esperienza”. L’argentino infatti due anni fa, dopo aver contribuito alla vittoria da parte del Velez del Torneo di Apertura, si trasferì in Russia per un breve periodo non brillando e accumulando solo sei presenze. Bravo a saltare l’uomo è più portato all’assist che al gol, i tifosi bergamaschi sperano che Marino abbia visto giusto anche questa volta memori del colpo Lavezzi con il Napoli.

  • Calcioscommesse, Atalanta e Chievo deferite

    Calcioscommesse, Atalanta e Chievo deferite

    Sono arrivati oggi i deferimenti del procuratore della Figc Stefano Palazzi in merito all’inchiesta sul calcioscommesse scoppiato due mesi fa. Per quanto riguarda i club sono 18 le società deferite, 2 di Serie A, 3 di Serie B, 11 di Lega Pro e 2 di Serie D. Si tratta di Atalanta e Chievo per la massima serie, Ascoli, Sassuolo e Verona per la cadetteria, Alessandria, Cremonese, Benevento, Ravenna, Virtus Entella, Piacenza, Viareggio, Portogruaro, Taranto, Spezia e Reggiana per la terza e ultima serie professionistica e il Cus Chieti e Pino Di Matteo per la serie dilettantistica.

    © Dino Panato/Getty Images
    L’Atalanta è stata deferita per respondabilità oggettiva, in merito agli addebiti contestati ai calciatori Cristiano Doni e Thomas Manfredini, che rischiano 3 anni di squalifica, in Ascoli – Atalanta, e per responsabilità presunta, “per l’illecito sportivo commesso a proprio vantaggio da persone ad essa estranee” in occasione di Atalanta – Piacenza, e rischia una ammenda e una forte penalizzazione da scontare nel prossimo campionato mentre la promozione in Serie A non è a rischio. Meno grave la posizione del Chievo che è stato deferito per responsabilità oggettiva per gli addebiti all’allora tesserato Stefano Bettarini, che nelle gare Inter – Lecce e Atalanta – Piacenza è accusato di aver “posto in essere un’illecita attività finalizzata a scommettere su gare dall’esito sicuro ed effettuato o concorso ad effettuare scommesse sui due match anche presso soggetti non autorizzati a riceverle“. La società clivense rischia solo un’ammenda. Posizione critica invece per Alessandria e Ravenna, uniche due società alle quali è stata contestata la responsabilità diretta e rischiano l’esclusione dal campionato di appartenenza. Per quanto riguarda i tesserati invece deferiti l’ex bomber di Lazio, Bologna e della Nazionale Beppe Signori, accusato di “associazione finalizzata alla commissione di illeciti” insieme al portiere del Benevento Marco Paoloni, l’ex capitano del Bari Antonio Bellavista, il centrocampista e il difensore dell’Ascoli Vincenzo Sommese e Vittorio Micolucci, il difensore del Piacenza Carlo Gervasoni, il titolare di un’agenzia di scommesse Massimo Erodiani e il ds del Ravenna Giorgio Buffone e altri 3 tesserati. Questo l’elenco completo dei deferiti: Giuseppe Signori, Cristiano Doni, Marco Paoloni, Massimo Erodiani, Stefano Bettarini, Antonio Bellavista, Carlo Gervasoni, Thomas Manfredini, Mauro Bressan, Vittorio Micolucci, Vincenzo Sommese, Gianfranco Parlato, Gianluca Tuccella, Giorgio Buffone, Claudio Furlan, , Gianni Fabbri, Mauro Gibellini, Nicola Santoni, Ivan Tisci, Daniele Deoma, Federico Zaccanti, Giorgio Veltroni, Leonardo Rossi, Antonio Ciriello, Daniele Quadrini e Davide Saverino. Il processo sportivo avrà luogo all’Hotel Parco dei Principi non prima del 3 agosto.

  • Doni interrogato in Procura dal vice di Palazzi

    Doni interrogato in Procura dal vice di Palazzi

    “Solo” un’ora e mezza è durato l’interrogatorio di Cristiano Doni, molto meno rispetto ad alcuni svolti nei giorni scorsi, ma presso la sede della Procura Federale ieri mattina l’interrogatorio del capitano dell’Atalanta era uno dei più attesi.

    © Claudio Villa/Getty Images
    Doni è stato ascoltato alle 10 del mattino da Loli Piccolomini, il vice di Stefano Palazzi, nella sede di Via Po, che lo ha interrogato sulle tre partite “sospettate di combine”, in cui il giocatore sarebbe stato coinvolto da Pirani ed Erodiani, con un ruolo rilevante nell’organizzazione: Ascoli – Atalanta, Atalanta – Piacenza, Padova – Atalanta, svoltesi tutte nello scorso mese di Marzo. Al termine dell’interrogatorio, però, Cristiano Doni si è detto soddisfatto dell’incontro svoltosi presso la Procura Federale, nel quale ha potuto mettere in luce le sue ragioni circa la sua estraneità alle accuse che lo coinvolgono, oltre che rammaricarsi per essere stato coinvolto in questioni riguardanti illeciti sportivi. Per tali ragioni, inoltre, il legale di Doni, Salvatore Pino, ha anche preannunciato che saranno esposte querele contro diversi quotidiani sportivi per come hanno etichettato, nelle settimane calde dello scandalo scommessopoli, il suo assistito.

  • Calcioscommesse, iniziano gli interrogatori di Palazzi

    Calcioscommesse, iniziano gli interrogatori di Palazzi

    Stefano Palazzi, procuratore federale incaricato di condurre gli interrogatori sulla vicenda calcioscommesse, preannuncia che la presente sarà una settimana intensa per l’inchiesta, “molto calda”.

    © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images
    Per tal motivo, sono stati resi noti e pubblicizzati i calendari degli interrogatori, a partire dalla giornata di oggi 4 Luglio quando sarà ascoltato il Presidente del Ravenna, Fabbri, ed il vicepresidente Ciriello, oltre che Leonardo Rossi, allenatore del Ravenna, ed anche Luca Campedelli, presidente del Chievo Verona. Il 6 Luglio sarà, invece, il turno del portiere Marco Paoloni, divenuto tristemente celebre proprio a seguito dell’inchiesta e che, poichè sottoposto a provvedimento restrittivo, avrà bisogno di un permesso speciale da parte della magistratura competente per recarsi presso la Procura Federale nel giorno fissato. Il 7 Luglio, invece, sarà la volta del “big” dell’inchiesta ossia Beppe Signori, ed anche Stefano Bettarini; il giorno seguente, l’8 Luglio, sarà ascoltato l’altro grande nome, ossia il capitano dell’Atalanta Cristiano Doni, ed il 9 Luglio il barese Antonio Bellavista. Marco Pirani, invece, poichè non tesserato, non si recherà in procura ma verrà sentito nella sua abitazione nelle Marche. L’obiettivo del procuratore è comunque di chiarire al più presto le posizioni dei soggetti coinvolti e di far luce sulle eventuali conseguenze delle varie posizioni, per poter consentire la definizione dei calendari della prossima stagione, poichè in bilico – seguito di tale vicenda – vi sono i destini di molte squadre, fra possibili promozioni ed eventuali ripescaggi. Inoltre, la chiarezza è la parola d’ordine per poter restituire all’intera incresciosa vicenda una dimensione più precisa, dimostrando che il movimento calcistico italiano può gestire una situazione complessa, sbrogliarla, infliggere pene certe ai colpevoli e ripartire con il piede giusto: una missione, però, tutt’altro che semplice.