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  • Lazio-Maribor: al posto di Klose spunta Floccari

    Lazio-Maribor: al posto di Klose spunta Floccari

    Dopo il turno di Champions League di ieri, a scendere in campo oggi saranno le squadre impegnate in Europa League: tra le italiane ad aspettarsi un gran match è di certo la Lazio che dovrà vedersela con il Maribor, squadra slovena che all’andata ha fermato i biancocelesti sullo 0-0. Nonostante le scommesse vedano come favorita la squadra di Vladimir Petkovic, i viola non sono da prendere sottogamba: nel proprio campionato hanno infatti totalizzato sei vittorie consecutive andandosi a piazzare in vetta alla classifica e hanno saputo mettere in difficoltà molte squadre che disputano la Champions League.

    Di certo stasera alle 19.00 la Lazio potrà contare sul fattore campo in quanto il match si disputerà all’Olimpico dove Petkovic vuole il tutto e per tutto dai suoi giocatori: niente sconti o riposi ma solamente soluzioni tecniche e tattiche che siano in grado di consegnare ai biancocelesti la vittoria, che metterebbe al sicuro il passaggio. Per il match infatti gli unici fermi ai box sono Ledesma e Klose, quest’ultimo sostituito da Sergio Floccari, tornato in piena forma e determinato a far sua questa grande occasione dopo lo sfiorato addio al calcio di quest’estate.

    Sergio Floccari © Paolo Bruno/Getty Images

    “Sarebbe stupido non considerare un traguardo raggiunto l’anno prima – ha dichiarato il tecnico dela Lazio Petkovic – per arrivare in Europa si lavora tutta una stagione. La stanchezza c’è per tutti ma la testa conta moltissimo, gli altri valori dipendono da questo. Ci possono essere momenti di difficoltà, anche derivati da noi stessi. Siamo un po’ calati con le due sconfitte, ma poi abbiamo dimostrato di esserci ripresi. Ho convocato praticamente tutti ma per me è un rischio calcolato, pondero sempre le mie scelte”.

    Il tecnico della Lazio fa così capire che questa è una partita importante, da studiare in ogni minimo dettaglio e sfruttando ogni occasione: all’andata infatti la Lazio si considerò fortunata ad aver conquistato un punto in quanto il Maribor aveva dominato per praticamente tutta la partita non trovando la via del goal. Per questo stasera i biancocelesti dovranno partire subito all’attacco, cercando di mettere in difficoltà la difesa viola: per poter fare tutto ciò Petkovic ha scelto di schierare un 4-1-4-1 visto anche come un 4-5-1 in grado di fermare i veloci calciatori del Maribor. Dall’altra parte Milanic ha intenzione di cambiare tattica, tenendo sotto controllo il più possibile Ederson e compagni: in queste ore inoltre ad animare gli animi è intervenuto Handanovic, cugino dell’estremo difensore neroazzurro, il quale ha dichiarato che il Maribor approderà a Roma più agguerrito che mai:

    “In ogni partita che giochiamo stiamo facendo sempre meglio, ma questa volta il compito sarà particolarmente difficile. La Lazio è una squadra molto buona, domenica sono riusciti a vincere con il Siena, nonostante avessero lasciato Hernanes, Zarate e Kozak in panchina. Hanno degli ottimi giocatori, sono una squadra disciplinata, dovremmo rimanere molto concentrati. Nonostante tutto noi faremo del nostro meglio e soprattutto ci faremo trovare preparati. Fin dall’inizio dobbiamo sviluppare il nostro gioco ed imporlo e non dobbiamo chiuderci in difesa, ma cercare la nostra strada della rete così porteremo a casa i tre punti”.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Lazio-Maribor
    Lazio (4-1-4-1):
    Marchetti, Konko, Biava, Ciani, Cavanda, Cana; Candreva, Onazi, Ederson, Zarate, Floccari. A disp: Bizzarri, Dias, Scaloni, Lulic, Gonzalez, Hernanes, Kozak. All. Petkovic
    Maribor (4-4-1-1): Handanovic, Milec, Rajcevic, Vidovic, Mejac, Mezga, Mertelij, Cvijanovic, Ibraimi, Tavares; Beric. A disp: Pridigar, Viler, Trajkovski, Filipovic, Dodlek, Crnic, Komazec. All. Milanic
    Arbitro: Marciniak (Polonia)

  • Cori razzisti contro Juan, a quando la squalifica del campo?

    Cori razzisti contro Juan, a quando la squalifica del campo?

    Ennesimo episodio ieri pomeriggio a Roma, durante il derby, di imbecillità umana con i cori razzisti rivolti dalla curva nord della Lazio al giocatore brasiliano e centrale della Roma, Juan.

    Oramai non se ne può più dei soliti “buu” che provengono dalle curve di mezza serie A, purtroppo la cultura e l’intelligenza media di chi si ritiene un tifoso del calcio è, per la maggior parte, notoriamente ampiamente sotto la norma anche perché, basta vedere la civiltà e la compostezza nei comportamenti, dei tifosi del rugby nella stessa città capitolina durante le partite della nazionale azzurra al “Sei Nazioni”.

    Ieri pomeriggio gli insulti beceri e vigliacchi rivolti al centrale della Roma sono stati talmente chiari ed inequivocabili che hanno spinto perfino l’arbitro a far richiamare, tramite lo speaker della stadio Olimpico, gli idioti pena la sospensione dell’incontro.

    Juan ©FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Queste le dichiarazione di Juan dopo la partita: A Roma non mi era mai capitato, ma neanche in Germania e neanche in Brasile. Mi dispiace tantissimo anche perché prima della partita siamo entrati tutti con la maglia contro il razzismo. Voglio sottolineare che ho rispetto per i tifosi della Lazio, per i giocatori, ho fatto un gesto solo perché ho sentito quei “buu” e non mi è piaciuto. Mi dispiace più per loro che per me, perché io ho la personalità per stare tranquillo e sereno. De Rossi e altri compagni mi hanno abbracciato? Non solo della mia squadra, anche della Lazio, quelli che conosco Klose, Dias, Matuzalem. Mi hanno detto di stare tranquillo, ma io lo ero. Come ho detto, mi dispiace perché prima della partita abbiamo cercato di trasmettere qualcosa di buono ai tifosi, perché questo è un derby che tutti sentono tanto, ma è bellissimo da giocare e vedere. Cosa ha fatto l’arbitro? Ero concentrato nella partita, non ho visto. Ho parlato un po’ con Mauri. Mi dispiace tantissimo per il gesto che hanno fatto loro. Non ho mai mancato di rispetto per la Lazio, mi sono sempre comportato bene.

    Adesso gli organi competenti dovranno prendere dei seri provvedimenti contro questi incresciosi episodi e figli di un ignoranza umana senza confini e limiti. Le multe che le società pagano oramai settimanalmente non sembrano essere rimedi più efficaci per sensibilizzare un pubblico che forse, se fosse costretto a vedere la propria squadra del cuore giocare a porte chiuse o addirittura in un altro stadio per un po’ di partite, ci penserebbe prima di lasciare libero sfogo a quello stupido e mortificante ululato.

  • Caos Prandelli. Il ct “malato” di oriundi snobba Borriello

    Caos Prandelli. Il ct “malato” di oriundi snobba Borriello

    E’ soltanto una partita amichevole ma le convocazioni della Nazionale danno sempre adito a dubbi e dibattiti, e sopratutto nei momenti della rifondazione azzurra lasciano perplessi. Il compito di Cesare Prandelli è arduo sopratutto perchè il nostro calcio non sembra sfornare più talenti e giocatori decisivi come un tempo tanto da esser in difficoltà in ogni reparto.

    L’ex tecnico viola ha promosso Ranocchia vera speranza azzurra per la difesa e come anticipato a più riprese ha convocato Balotelli. Scelte, giuste, chiare limpide quel che ci lascia perplessi è la convocazione di Ledesma, buon giocatore per carità ma nulla più. La Nazionale dovrebbe accogliere un oriundo se servisse ad aumentare il valore della stessa e non soltanto per moda o come sintomo di coraggio.

    Il centrocampo azzurro si basa sulle geometrie di Pirlo e la dinamicità di De Rossi, alle loro spalle sta crescendo Marchisio mentre Montolivo sta lavorando da leader, Del Neri ha dato nuovo vigore ad Aquilani e allora perchè Ledesma? Il progetto giovane prevederebbe magari l’ingresso di Poli, la fiducia in Palombo e non di un ventottenne da sempre snobbato dalla selezione argentina.

    La voglia di aprire agli oriundi aveva aperto le porte della Nazionale ad Amauri in crisi d’indentità e senza gol da tempo mentre questa volta ha chiuso le porte all’attaccante italiano più in forma del momento: Marco Borriello per far posto al fido Gilardino e al rivalutato Pazzini. Cassano tornerà, forse. Se proprio la voglia di oriundi è cosi contagiosa magari sarebbe interessante coinvolgere Zarate o Maxi Lopez, attaccanti si ma con il senso del gol.

  • Ledesma, Aquilani e Ranocchia le novità di Prandelli

    Ledesma, Aquilani e Ranocchia le novità di Prandelli

    Cesare Prandelli ha diramato la lista dei convocati per la partita amichevole che vedrà gli azzurri mercoledì prossimo affrontare la Romania. Come preannunciato ci sono tante novità dalle convocazioni a partire da Cristian Ledesma, terzo oriundo a vestire la maglia azzurra nell’ultimo decennio.

    Il centrocampista laziale può esser l’alternativa a Pirlo e le condizioni non ottimali del rossonero potrebbero fargli provare il brivido azzurro e magari convincere Prandelli a inserirlo a piede fisso in organico. Prima anche per Ranocchia, Balzaretti e Alessandro Diamanti. Buoni ritorni di Aquilani, leader della nuova Juve e Balotelli

    Questa la lista dei giocatori convocati:
    Portieri:
    Mirante (Parma), Sirigu (Palermo), Viviano (Bologna)
    Difensori: Astori (Cagliari), Balzaretti (Palermo), Bonucci (Juventus), Cassani (Palermo), Criscito (Genoa), Gastaldello (Sampdoria), Ranocchia (Genoa), Santon (Inter)
    Centrocampisti: Aquilani (Juventus), De Rossi (Roma), Diamanti (Brescia), Ledesma (Lazio), Marchisio (Juventus), Mauri (Lazio), Pirlo (Milan)
    Attaccanti: Balotelli (Manchester City), Gilardino (Fiorentina), Pazzini (Sampdoria), Quagliarella (Juventus), Rossi (Villarreal)