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  • Russia 2018, disastro Germania, tedeschi fuori ai gironi

    Russia 2018, disastro Germania, tedeschi fuori ai gironi

    Clamoroso ai Mondiali di Russia 2018, la Germania campione del mondo in carica perde 2-0 con la Corea e viene eliminata nella fase a gironi.

    E’ un evento storico, i tedeschi avevano sempre superato i gironi nelle partecipazioni al mondiale.

    Una Germania brutta, con poche idee, con un possesso di palla sterile che già aveva fatto preoccupare i propri tifosi nelle altre due partite precedenti.

    Eppure, vista la netta vittoria della Svezia con il Messico, agli uomini di Low sarebbe bastato un semplice uno a zero contro la Corea. Nel recupero però i coreani hanno prima trovato il vantaggio e poi, con la Germania tutta sbilanciata hanno chiuso il match con il gol del 2-0 di Son a porta vuota. Agli ottavi vanno così la concreta Svezia ed un Messico, oggi deludente.

    Nell’altro gruppo tutto confermato, il Brasile pur senza Douglas Costa, Danilo e con Marcelo fuori dopo 10 minuti, si è comunque imposto 2-0 su una Serbia con molte buone individualità ma con poca concretezza. La Svizzera si è fatta fermare sul 2-2 da Costa Rica, ha comunque ottenuto il passaggio agli ottavi ma contro la Svezia dovrà fare a meno degli squalificati Lichtsteiner e Schar.

    Il quadro degli ottavi di Russia 2018 | © FIFA.com

    Veniamo al racconto delle gare del Gruppo F di Russia 2018, partendo da Corea del Sud-Germania. 

    La partita viene gestita dalla Germania, nei primi 10 minuti però non si segnalano pericoli per la porta di Jo. Al 19° su una punizione, non irresistibile, Neuer rischia di combinare la frittata ma poi con un gran riflesso mette in corner. E’ una buona Corea, al 24° il tiro al volo di Son passa non troppo lontano dai pali di Neuer. La Germania tiene il possesso palla e al 38° prova a rendersi insidiosa con il tiro di Werner, deviato in corner, e con Hummels che però in mischia non riesce a superare Jo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e al 47° Goretzka con il colpo di testa costringe Jo ad un vero e proprio miracolo. La Germania non convince ma con Werner va vicina al gol al 51°, il suo tiro va fuori. La Corea attende, si difende e prova a colpire con Moon ma la difesa respinge. Low si gioca le carte Gomez e Muller ed è proprio Gomez ad avere una buona occasione al 71° ma la retroguardia coreana salva. Nei minuti finali, con la notizia del triplice vantaggio svedese la Germania insiste e al 87° Hummels di testa fallisce clamorosamente il vantaggio. Ci prova anche Kroos con un tiro violento ma impreciso. Nel recupero Kim Yung-Gwon segna da due passi, su azione da corner, il guardalinee alza la bandierina e l’arbitro annulla ma il VAR lo invita a rivedere l’azione, la palla in effetti la tocca indietro Kroos, è gol valido, la Germania sprofonda nel baratro. Nei restanti minuti di recupero si butta in avanti anche Neuer, il portiere si fa soffiare il pallone che viene poi lanciato a Son che, a porta vuota, segna il comodo 2-0. Finisce così, la Germania per la prima volta nella storia, esce ai gironi di un mondiale.

     

    COREA DEL SUD – GERMANIA 2-0 (93° Kim Yung-Gwon, 97° Son Heung-Min)

    Corea del Sud (4-4-2): Jo Hyeon-Woo; Yong Lee, Yun Young-Sun, Kim Yung-Gwon, Hong Chul; Lee Jae-Sung, Jung Woo-Young, Jang Hyun-Soo, Moon Seon-Min; Koo Ja-Cheol (56° Hwang Hee-Chan (79° Ko Yo-Han)), Son Heung-Min.

    Allenatore: Shin TaeYong.

    Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Süle, Hummels, Hector (78° Brandt); Khedira (58° Gomez), Kroos; Goretzka (63° Muller), Özil, Reus; Werner.

    Allenatore: Low.

    Arbitro: Geiger.

    Ammoniti: Jung Woo-Young (C), Lee Jae-Sung (C), Moon Seon-Min (C), Son Heung-Min (C),

     

    Passiamo ora alla sfida, sempre del Gruppo F di Russia 2018, tra Messico e Svezia.

    Passa un minuto e la Svezia, su calcio di punizione, ha una grande chance ma Toivonen non riesce a concludere sotto porta. Passano 5 minuti e su altro calcio da fermo ci prova Forsberg, Ochoa salva. E’ una costante, ogni calcio da fermo è una chance per la Svezia, al 11° la rovesciata di Berg esce di poco. Al 16° Lozano ruba palla, serve a Vela che fa partire un tiro a giro fuori di niente. Risponde Forsberg con il perfetto inserimento ma con il tiro alto. Al 30° intervento del VAR per un sospetto tocco di mano di Hernandez, l’arbitro verifica e assegna solo il corner alla Svezia, dal calcio d’angolo la palla arriva a Berg ed Ochoa deve superarsi per tenere lo 0-0. Il primo tempo si chiude a reti inviolate.

    Si riparte ed al 50° Augustinsson riceve un assist involontario dal compagno Claesson, e batte Ochoa. AL 60° entrata di Moreno su Berg in area, è rigore, dal dischetto Granqvist è perfetto, la Svezia raddoppia. Il Messico sente il rischio dell’eliminazione e si lancia all’attacco ma al 74° una sfortunata deviazione di Alvarez regala il 3-0 agli scandinavi. Il Messico ci prova ma non riesce a riaprirla, sono momenti di tristezza per i messicani ma poi arriva la notizia del vantaggio della Corea del Sud ed è subito Fiesta. Svezia e Messico ottengono il pass per gli ottavi di Russia 2018.

    MESSICO – SVEZIA 0-3 (50° Augustinsson, 61° rig. Granqvist, 74° aut. Alvarez)

    Messico (4-2-3-1): Ochoa; Alvarez, Salcedo, Moreno, Gallardo (65° Fabian); Guardado (75° Je.Corona), Herrera; Lozano, Vela, Layùn (89° Peralta); Hernandez.

    Allenatore: Osorio.

    Svezia (4-4-2): Olsen; Lustig, Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson, Larsson (57° Svensson), Ekdal (80° Hiljemark), Forserg; Berg (68° Kiese-Thelin), Toivonen.

    Allenatore: Andersson.

    Arbitro: Pitana.

    Ammoniti: Gallardo (M), Larsson (S), Moreno (M), Layun (M), Lustig (S).

     

    Veniamo ora alle sfide del Gruppo E, partendo da Serbia-Brasile.

    Il Brasile prova a partire forte ma al 10° perde già Marcelo per infortunio, dentro Filipe Luis. Passano i minuti e la Serbia prova a crescere. Al 25° dopo una serie di rimpalli Neymar si trova a calciare nei pressi dell’area piccola, Stojikovic riesce a deviare la conclusione. Al 35° palla geniale di Coutinho per Paulinho che s’inserisce tra i due centrali e beffa il portiere con un pallonetto, Brasile in vantaggio. Nel finale ci prova Neymar da fuori ma non trova lo specchio della porta, si va al riposo con i verdeoro avanti 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il Brasile sembra voler gestire ma al 52° Ljajic riparte veloce trovando la squadra avversaria posizionata male, l’uno-due con Tadic però non si concretizza e la difesa salva. Al 57° gran palla di Coutinho per Neymar, il numero 10 tenta il tiro ma Stojikovic è attento e mette in corner. Clamorosa occasione per Mitrovic al 60°, l’attaccante gira di testa verso la porta una respinta di Alisson ma Thiago Silva è in traiettoria e salva. E’ un vero e proprio assedio della Serbia ma il Brasile tiene, al 65° Mitrovic colpisce di testa ma Alisson blocca. Nel momento di maggiore difficoltà il Brasile raddoppia con il colpo di testa di Thiago Silva su corner di Neymar. Nel finale Neymar cerca insistentemente il gol ma non riesce a trovarlo, finisce 2-0 il Brasile vince il suo gruppo e vola agli ottavi di finale.

     

    SERBIA – BRASILE 0-2 (35° Paulinho, 68° Thiago Silva)

    Serbia (4-2-3-1): Stojikovic; Kolarov, Velijkovic, Milenkovic, Rukavina; Milinkovic-Savic, Matic; Kostic (82° Radonjc), Ljajic (75° Zivkovic), Tadic; Mitrovic (89° Jovic).

    Allenatore: Krstajic.

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Fagner, Thiago Silva, Miranda, Marcelo (10° Filipe Luis); Paulinho (66° Fernandinho), Casemiro; Willian, Coutinho (80° Renato Augusto), Neymar; Gabriel Jesus.

    Allenatore: Tite.

    Arbitro: Faghani.

    Ammoniti: Ljajic (S), Matic (S), Mitrovic (S).

     

    Passiamo ora all’altra gara del Gruppo E di Russia 2018, Svizzera-Costa Rica. 

    Costa Rica, ormai matematicamente eliminata, sembra non aver niente da perdere e al 6° Borges con un buon colpo di testa colpisce il palo, al 7° altra occasione per i centroamericani ma Sommer salva sulla conclusione di Gamboa. Al 10° altro legno per Costa Rica, stavolta è Colindres a colpire la traversa con un tiro dal limite. La Svizzera si vede al 17° con un tiro di Gavranovic fuori non di molto. Costa Rica insiste e al 20° Sommer è ancora decisivo su conclusione di Colindres. Al 31° la Svizzera passa in vantaggio, lungo cross di Lichtsteiner, sponda di Embolo e tiro al volo di Dzemaili che batte Navas. Costa Rica torna a rendersi pericolosa ma al riposo si va con gli elvetici avanti 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Dopo un inizio senza emozioni, da un corner al 55° arriva il pareggio di Costa Rica grazie al colpo di testa di Waston. La partita continua sui binari dell’equilibrio, non si assiste a grandi palle gol. Al 78° Drmic cerca il colpo di testa vincente ma il pallone colpisce il palo. Al 87° la Svizzera trova il vantaggio con la conclusione rasoterra di Drmic su assist di Zakaria. Nel recupero prima l’arbitro assegna un rigore, che poi toglie per fuorigioco grazie al VAR, poi al 92° fischia un fallo di Zakaria in area, rigore confermato, dal dischetto va Ruiz, palla sulla traversa, testa di Sommer e gol. Finisce così, è un pareggio che permette alla Svizzera di ottenere il passaggio agli ottavi.

    SVIZZERA – COSTA RICA 2-2 (31° Dzemaili (S), 55° Waston (C) 87° Drmic (S), 92° aut. Sommer (S))

    Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Rodriguez, Akanji, Schar, Lichtsteiner; Behrami (60° Zakaria), Xhaka; Embolo, Dzemaili, Shaqiri (81° Lang); Gavrinovic (69° Drmic).

    Allenatore: Petkovic.

    Costa Rica (5-4-1): Navas; Gamboa (93° Smith), Acosta, Gonzalez, Waston Manley, Oviedo; Colindres (81° Wallace), Borges, Guzman Perez (91° Azofeifa), Bryan Ruiz; Campbell.

    Allenatore: Ramirez.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Gamboa (C), Campbell (C), Lichtsteiner (S), Zakaria (S), Schar (S).

     

     

     

     

     

     

  • Russia 2018, Brasile vittoria sofferta, bene Svizzera e Nigeria

    Russia 2018, Brasile vittoria sofferta, bene Svizzera e Nigeria

    Tanta fatica, paura di non farcela e complicare il girone del Mondiale di Russia 2018 ma alla fine il Brasile è riuscito con qualche fatica a battere Costa Rica.

    Un 2-0 concretizzatosi nei minuti di recupero con i gol di Coutinho e Neymar, dopo un primo tempo piuttosto moscio e con poche idee, l’ingresso di Douglas Costa ad inizio ripresa e di Firmino poco dopo, ha dato quell’accelerazione e quella freschezza che alla fine ha portato a sbriciolare il muro difensivo di Costa Rica.

    Sicuramente tra gli uomini copertina c’è Neymar che ha subito diversi falli, ha sprecato alcune occasioni, si è visto fischiare e poi togliere un rigore con il VAR ed al 97° ha trovato il gol del 2-0 prima di scoppiare a piangere.

    Dopo il Brasile è stato il turno di Nigeria ed Islanda, la squadra africana giocava per se, una sconfitta sarebbe valsa l’eliminazione, ed anche involontariamente per l‘Argentina. 

    Dopo un primo tempo noioso, si è scatenato Musa che con la doppietta ha piegato il team nordico ed ha reso tutto aperto nel girone D. Rammarico per l’Islanda per il rigore fallito da G.Sigurdsson che avrebbe, a 5 minuti dalla fine, riaprire il match.

    Gran partita in serata tra Serbia e Svizzera, un vero e proprio spareggio qualificazione, essendo lo stesso girone del Brasile, che ha visto la Serbia andare avanti dopo 5 minuti con Mitrovic e poi venir raggiunta ad inizio ripresa da Xhaka e sorpassata al 90° da Shaqiri per il trionfo svizzero. I rossocrociati fanno così un gran passo verso la qualificazione, la Serbia dovrà giocarsi le residue speranze nel match col Brasile. 

    Si comincia con la prima sfida di giornata, valevole per il secondo turno della fase a gironi, del gruppo E di Russia 2018. 

    Si parte e come prevedibile a fare la partita è il Brasile, è però un possesso palla sterile, Costa Rica si chiude bene e non concede occasioni. Al 13° la prima occasione è per i centroamericani con Borges bravo a farsi trovar pronto sul passaggio arretrato di Gamboa, il suo tiro esce di poco. Al 25° il Brasile trova il vantaggio ma Gabriel Jesus è nettamente in fuorigioco sul tiro di Marcelo. I verdeoro crescono e al 27° Neymar si inserisce ma non controlla bene, Navas riesce a salvare. Marcelo prima, Coutinho poi, ci provano col tiro da fuori ma non trovano lo specchio. Non accade molto altro, al riposo si va sul risultato di 0-0.

    Si riparte con l’ingresso di Douglas Costa al posto di Willian. Al 49° super doppia chance per il Brasile, Gabriel Jesus si alza e colpisce di testa ma il pallone si stampa sulla traversa, la palla torna a disposizione di Coutinho che calcia ma la difesa di Costa Rica si salva con un po’ di affanno. Il Brasile aumenta i ritmi, al 56° serve un gran riflesso di Navas per salvare la conclusione al volo di Neymar. Neymar è nuovamente protagonista al 72° il suo tiro da fuori esce di pochissimo. Al 78° accelerazione di Douglas Costa che serve Jesus che appoggia verso Neymar, Gonzalez tocca l’attaccante che cade, Kuipers indica il dischetto. Richiamato dal VAR l’arbitro rivede le immagini e cambia idea, niente rigore. Sembra una partita stregata ma al 91° Coutinho s’infila in area e con un tocco di punta supera Navas. AL 93° splendida giocata Firmino-Coutiho-Firmino con il calciatore del Liverpool che non riesce a concludere bene. Al 97° c’è gioia anche per Neymar che spinge in rete il perfetto assist di Douglas Costa. Finisce così il Brasile soffre ma vince, finisce già l’avventura di Costa Rica a Russia 2018. 

     

    BRASILE – COSTA RICA 2-0 (91° Coutinho, 97° Neymar)

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Fagner, Thiago Silva, Miranda, Marcelo; Casemiro, Paulinho (68° Firmino); Willian (46° Douglas Costa), Coutinho, Neymar; Gabriel Jesus (93° Fernandinho).

    Allenatore: Tite.

    Costa Rica (5-4-1): Navas; Gamboa (75° Calvo), Gonzalez, Acosta, Duarte, Oviedo; Venegas, Guzman (84° Tejeda), Borges, Bryan Ruiz; Ureña (54° Bolanos).

    Allenatore: Ramirez.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Neymar (B), Coutinho (B), Acosta (C).

     

    Passiamo adesso alla sfida valevole per il girone D di Russia 2018.

    Pronti via e l’Islanda si conquista una punizione, calciata da G.Sigurdsson e respinta in corner da Uzoho. La partita si mantiene equilibrata, senza grandi emozioni, con le squadre che non vogliono correr rischi. Al 45° una punizione di G.Sigurdsson crea qualche apprensione alla difesa nigeriana, nessuno però riesce a toccare in gol. Il primo tempo finisce 0-0.

    La partenza della Nigeria è decisamente ottima tant’è che al 49° Moses si lancia sulla fascia, crossa in mezzo, Musa controlla, fa toccare terra al pallone e lo colpisce sorprendendo Halldórsson per il gol del 1-0. Al 57° bel tiro di Ndidi che con una deviazione si impenna, Halldórsson non si fa sorprendere. L’Islanda prova a fare la partita, la Nigeria attende e prova a rendersi insidiosa con le ripartenze veloci. Al 72° Balogun sorprende tutti con il suo colpo di testa su azione da corner, palla alta di poco. Passano due minuti ed è la traversa, su buon tiro da fuori, a dire no alla possibile doppietta di Musa. Doppietta rimandata solo di un minuto perché su lancio lungo Musa salta Arnason, dribbla Halldórsson e poi deposita in rete. Al 79° ingenuità di Ebuehi che tocca Finnbogason in area, l’arbitro non fischia ma viene richiamato dal VAR e viste le immagine assegna il rigore che però G.Sigurdsson calcia alto. Sostanzialmente l’errore di G.Sigurdsson chiude il match, vince la Nigeria 2-0 e tiene così viva ogni possibilità di qualificazione agli ottavi di Russia 2018.

     

    NIGERIA – ISLANDA 2-0 (49°, 75° Musa)

    Nigeria (3-5-2): Uzoho; Omeruo, Ekong, Balogun; Moses, Etebo (90° Iwobi), Obi Mikel, Ndidi, Idowu (46° Ebuehi); Musa, Iheanacho (84° Ighalo).

    Allenatore: Rohr.

    Islanda (4-4-2): Halldórsson; Saevarsson, Arnason, R.Sigurdsson (65° Ingason), Magnusson; Gíslason, Gunnarsson (87° Skulason), G.Sigurdsson, Bjarnason; Bödvarsson (71° Sigurdarson), Finnbogason. .

    Allenatore: Hallgrimsson.

    Arbitro: Conger.

    Ammoniti: Idowu (N)

     

    Veniamo adesso all’ultima gara di questa giornata di Russia 2018.

    Parte meglio la Serbia che ha subito una bella occasione con il colpo di testa di Mitrovic, Sommer si salva. Al 5° la sfida si ripete, ma stavolta ha la meglio Mitrovic il cui colpo di testa finisce in rete. La risposta svizzera è sui piedi di Dzemaili che, servito con precisione cerca di sorprendere con il tocco volante Stojkovic, il portiere serbo si salva con il guizzo. La partita si mantiene viva, al 30° occasione per Dzemaili ci prova ma spreca la buona occasione. Sul finale di tempo ci prova Tadic ma la sua conclusione esce di poco. Si va al riposo con la Serbia avanti 1-0.

    Si riparte con l’ingresso di Gavranovic per Seferovic nella Svizzera. Al 52° Shaqiri va alla conclusione e colpisce Kolarov, la palla arriva a Xhaka che colpisce al volo e realizza un gran gol. La Svizzera ci crede e al 58°, con un gran tiro a giro di Shaqiri, colpisce l’incrocio dei pali. La partita si mantiene vivace, entrambe vogliono vincere anche perché il pareggio non serve a nessuna delle due. Al 90° ripartenza velocissima di Shaqiri che riesce a presentarsi solo davanti a Stojkovic e con un tocco morbido lo batte per il vantaggio della Svizzera. Finisce così, la Svizzera in rimonta batte la Serbia e aggancia il Brasile in testa al girone E di Russia 2018.

     

    SERBIA – SVIZZERA 1-2 (5° Mitrovic (Se), 52° Xhaka (Sv), 90° Shaqiri (Sv))

    Serbia (4-2-3-1): Stojkovic; Ivanovic, Milenkovic, Tosic, Kolarov; Matic, Milivojevic (81° Radonjic); Tadic, Milinkovic-Savic, Kostic (64° Ljajic); Mitrovic.

    Allenatore: Krstajic.

    Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Lichtsteiner, Schär, Akanji, Rodriguez; Behrami, Xhaka; Shaqiri, Dzemaili (72° Embolo), Zuber (93° Drmic); Seferovic (46° Gavranovic).

    Allenatore: Petkovic.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Milinkovic-Savic (Se), Milivojevic (Se), Matic (Se), Mitrovic (Se), Shaqiri (Sv).

  • Russia 2018, cade la Germania, delude anche il Brasile

    Russia 2018, cade la Germania, delude anche il Brasile

    E’ stata una giornata incredibile e piena di sorprese quella appena conclusasi al Mondiale di Russia 2018.

    In questa domenica erano in programma gli esordi per due grandissime favorite, la Germania, campione del mondo in carica, e il Brasile ed entrambe hanno deluso.

    Una Germania poco equilibrata e poco incisiva sotto porta ha concesso molte occasioni al Messico e dopo aver subito il gol di Lozano, su una ripartenza, non è stata in grado di recuperare il risultato ed è uscita sconfitta per 1-0.

    Il Brasile invece, partito molto bene e con 20 minuti di bel gioco, ha sbloccato il risultato con un gioiello di Coutinho ma poi ha abbassato i ritmi, ha permesso alla Svizzera di crederci e ha incassato il gol di Zuber, su azione di corner ad inizio ripresa.

    Nell’altra gara di giornata sorride la Serbia che, grazie ad un gran gol di Kolarov su calcio di punizione, ha sconfitto 1-0 Costa Rica ed ha conquistato così la vetta del girone.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di questa giornata a Russia 2018. 

    Si parte con un certo equilibrio, la prima emozione al 12° quando Gonzalez, tutto solo in mezzo all’area colpisce male di testa spedendo alto. La partita la fa la Serbia, a parte però due buoni inserimenti di Milinkovic-Savic, la porta di Navas non corre rischi. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte ed al 50° Milinkovic-Savic mette Mitrovic davanti a Navas, la sfida tra i due la vince il portiere che respinge la conclusione. Al 56° Kolarov pennella una punizione perfetta che non lascia scampo all’estremo difensore del Costa Rica, Serbia in vantaggio. La squadra di Ramirez prova un tentativo di assalto ma non riesce a creare occasioni nitide. Costa Rica insiste, la Serbia spreca le chance di 2-0 in contropiede, alla fine, dopo quasi 8 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine, la prima gara del gruppo E di Russia 2018 la vince la Serbia 1-0.

     

    COSTA RICA – SERBIA 0-1 (56° Kolarov)

    Costa Rica (5-4-1): Navas; Gamboa, Acosta, Gonzalez, Duarte, Calvo; Venegas (60° Bolanos), Guzman (73° Colindres), Borges, Bryan Ruiz; Ureña (66° Campbell).

    Allenatore: Ramirez.

    Serbia (4-2-3-1): Stojkovic; Ivanovic, Milenkovic, Tosic, Kolarov; Matic, Milivojevic; Tadic (82° Rukavina), Milinkovic-Savic, Ljajic (70° Kostic); Mitrovic (89° Prijovic).

    Allenatore: Krstajic.

    Arbitro: Diedhiou.

    Ammoniti: Calvo (C), Guzman (C), Ivanovic (S), Prijovic (S).

     

    Ora andiamo a raccontare la partita d’esordio a Russia 2018 dei campioni del mondo in carica della Germania.

    La partenza è frizzante ed in soli due minuti si registrano una chance per parte. Il Messico tiene alti i ritmi ed impegna due volte Neuer. E’ una sfida che viaggia su ritmi alti, con potenziale occasioni da ambo i lati. Al 35° l’ennesima ripartenza messicana si concretizza con Lozano che dentro l’area batte Neuer. La risposta tedesca è immediata, il calcio di punizione di Kroos è quasi perfetto ma Ochoa la tocca quanto basta per metterla sulla traversa. Il primo tempo si chiude con il Messico meritatamente avanti 1-0.

    Ci si aspetta una Germania aggressiva ed invece i tedeschi tengono ritmi troppo bassi per sorprendere la difesa messicana. La squadra di Low mantiene un atteggiamento spregiudicato e concede spazi al Messico che però non li sfrutta per trovare il potenziale 2-0. Il copione non cambia, Germania a provare di trovare il pareggio, Messico pronto a chiudersi e ripartire. Low prova ad inserire più punte, Brandt con un gran tiro sfiora il palo ad un minuto dal 90°. Finisce così, il Messico compie l’impresa di battere la Germania.

     

    GERMANIA – MESSICO 0-1 (35° Lozano)

    Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Boateng, Hummels, Plattenhardt (79° Gomez); Kroos, Khedira (60° Reus); Müller, Özil, Draxler; Werner (86° Brandt).

    Allenatore: Low.

    Messico (4-2-3-1): Ochoa; Salcedo, Ayala, Moreno, Gallardo; Herrera, Guardado (73° Marquez); Layùn, Vela (58° Alvarez), Lozano (66° Jimenez); Hernandez.

    Allenatore: Osorio.

    Arbitro: Faghani.

    Ammoniti: Moreno (M), Muller (G), Hummels (G), Herrera (M).

     

    Concludiamo con l’ultima gara odierna, l’esordio al Mondiale del Brasile.

    La partenza del Brasile è super, ritmi alti, giocate veloci. Al 12° Paulinho si lancia in area sfruttando un’indecisione della difesa Svizzera, il centrocampista verdeoro colpisce male la palla e Sommer riesce a salvarsi, anche se la terna non concede il corner. Al 20° il Brasile passa in vantaggio con Coutinho che lascia partire un tiro a giro stupendo, che bacia il palo interno e s’insacca. Trovato il gol il Brasile inizia ad abbassare i ritmi, la Svizzera si fa più audace, ci mette più intensità ma alla fine Alisson non corre rischi. Si va al riposo sul 1-0 Brasile.

    Pronti via, la Svizzera ci prova e al 50° trova il pareggio con il colpo di testa di Zuber su azione da corner. La Svizzera ci crede e prova a rendersi insidiosa, mantenendo sempre la giusta intensità. I verdeoro provano nuovamente a premere sull’acceleratore ma non riescono a sfondare il muro elvetico. Al 90° Sommer è bravissimo a respingere il colpo di testa di Firmino su punizione di Neymar. Al 91° è Miranda ad avere la grande chance ma la sua conclusione passa molto vicina al palo ma esce. Nell’ultimissimo minuto di recupero ci prova anche Renato Augusto ma Schar è attento e respinge a due passi dalla linea. Finisce così, la Svizzera riesce a fermare sul pareggio il Brasile.

     

    BRASILE – SVIZZERA 1-1 (20° Coutinho (B), 50° Zuber (S))

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Danilo, Miranda, Thiago Silva, Marcelo; Casemiro (60° Fernandinho), Paulinho (67° Renato Augusto); Willian, Coutinho, Neymar; Gabriel Jesus (79° Firmino).

    Allenatore: Tite.

    Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Lichtsteiner (87° Lang), Schar, Akanji, Rodriguez; Behrami (70° Zakaria), Xhaka; Shaqiri, Dzemaili, Zuber; Seferovic (80° Embolo).

    Allenatore: Petkovic.

    Arbitro: Ramos.

    Ammoniti: Lichtsteiner (S), Casemiro (B), Schar (S), Behrami (S).

     

  • Mondiali 2014: rimonta Olanda, favola Costa Rica

    Mondiali 2014: rimonta Olanda, favola Costa Rica

    Una giornata piena di emozioni quella che è andata in scena ieri nei mondiali in Brasile. I due ottavi di finale hanno saputo tenere i tifosi sulle spine sino all’ultimo secondo in un’altalena di emozioni in cui la suspence l’ha fatta da padrona.

    Nel pomeriggio il Messico ha sfiorato l’impresa con l’Olanda, la Tricolor è arrivata a due minuti dalla qualificazione ma la rimonta Orange negli ultimi istanti della gara è stata incredibile e ai quarti si è qualificata la squadra europea.

    Nella serata Costa Rica è stata ad un passo dalla qualificazione, poi la Grecia l’ha riagganciata e alla fine è stata la lotteria dei rigori a stabilire che la favola sarebbe proseguita per i centramericani.

     

    Veniamo al racconto del match tra Olanda e Messico. Van Gaal sceglie il suo 3-5-2 (o 5-3-2 a seconda dei momenti) con l’inserimento di Kuyt e Wijnaldum al posto di Jaanmat e De Guzman. Herrera risponde con lo stesso modulo, con Hernandez costretto a partire dalla panchina anche in questa occasione.

    Il primo tempo non è certo indimenticabile, caldo tremendo e tensione la fanno da padrona, la gara la fa il Messico, l’Olanda soffre però poco e si limita a contenere.

    Klaas Jan Huntelaar
    Klaas Jan Huntelaar

    Ad inizio ripresa la prima, inaspettata svolta, al 48° Giovani Dos Santos dal limite lascia partire un tiro che supera il portiere Orange e da il vantaggio al Messico. A questo punto Van Gaal abbandona tutte le prudenze, inserisce Depay ed Huntelaar e l’Olanda inizia a premere, Ochoa però si dimostra la muraglia vista contro il Brasile e sfodera super interventi. Al 88° però il portiere del Messico deve arrendersi quando Snejider si avventa su una respinta e con la sua conclusione fa 1-1. Supplementari in arrivo? No perchè al 93° Robben cade dopo uno slalom in area, è rigore che Huntelaar con glaciale freddezza trasforma spedendo l’Olanda ai quarti.

    OLANDA-MESSICO 2-1 (0-0) (48° Dos Santos (M), 88° Sneijder (O), 93° rig. Huntelaar (O))

    OLANDA (3-5-2): Cillessen; Vlaar, De Vrij, Blind; Verhaegh (57° Depay), De Jong (9° Martins Indi), Sneijder, Wijnaldum, Kuyt; Van Persie (76° Huntelaar), Robben.

    Allenatore: Van Gaal.

    MESSICO (5-3-2): Ochoa; Aguilar, Marquez, Maza Rodriguez, Moreno (47° Reyes), Layun; Herrera, Salcido, Guardado; Dos Santos (62° Aquino), Peralta (75° Hernandez).

    Allenatore: Herrera.

    Arbitro: Proenca.

    Ammoniti: Aguilar (M), Guardado (M), Marquez (M)

     

    I mister di Costa Rica e Grecia scelgono le loro migliori formazioni con i centroamericani che scendono in campo col consueto 5-4-1 e gli europei che schierano un 4-3-3 con Samaris al posto dell’infortunato Kone.

    Il primo tempo è tutto fuorchè da ricordare, se si eccentua un’occasione per Salpingidis salvata da Navas al 37°.

    Nella ripresa la gara si vivacizza un pochino, al 52° Bolanos mette in mezzo per Ruiz che colpisce, la palla scivola via piano, piano, sembra innocua ma invece va ad infilarsi nell’angolo con Karnezis immobile. Al 67° altra svolta del match, Duarte commette un fallo ingenuo, prende il secondo giallo e lascia Costa Rica in 10. La Grecia a questo punto inserisce Gekas e Mitroglou e si butta in avanti, ma il fortino avversario resiste sino al 91° quando Papastathopoulos è rapido a ribadire in gol una respinta di Navas su tiro di Gekas, tutto da rifare. Nei supplementari Costa Rica resiste agli assalti greci e si va così ai calci di rigore.

    Keylor Navas
    Keylor Navas

    Dal dischetto le due squadre sono perfette sino al 4° rigore greco, Gekas va a calciare ma Navas sfodera la grande parata servendo il match point ad Umana che non fallisce e la favola Costa Rica prosegue sino ai quarti dove affronterà l’Olanda.

    COSTA RICA – GRECIA 6-4 d.c.r (1-1 al 120°) ( 52° Ruiz (C), 91° Papastathopoulos (G))

    COSTA RICA (5-4-1): Navas; Gamboa (77° Acosta), Duarte, Gonzalez, Umana, Diaz; Ruiz, Borges, Tejeda (66° Cubero), Bolanos (83° Brenes); Campbell.

    Allenatore: Pinto.

    GRECIA (4-3-3): Karnezis; Torosidis, Manolas, Papastathopoulos, Holebas; Karagounis, Maniatis (78° Katsouranis), Samaris (58° Mitroglou); Chirstodoulopolus, Salpingidis (69° Gekas), Samaras.

    Allenatore: Santos.

    Arbitro: Williams.

    Ammoniti: Granados (dalla panchina) (C), Navas (C), Ruiz (C), Tejeda (C), Manolas (G), Samaris (G).

    Espulso: Duarte.

    Sequenza rigori: Borges (C) gol, Mitroglou (G) gol, Ruiz (C) gol, Christodoulopoulos (G) gol, Gonzalez (C) gol, Holebas (G) gol, Campbell (C) gol, Gekas (G) parato, Umana (C) gol.

  • Mondiali 2014: sorride la Costa Rica, Italia da rivedere

    Mondiali 2014: sorride la Costa Rica, Italia da rivedere

    La Costa Rica conquista, con la vittoria di misura ai danni dell’Italia, i tre punti, il primato nel gruppo D ai Mondiali 2014 e il pass per gli ottavi di finale. All’Italia, per superare il turno, serve almeno un pareggio. La squadra di Prandelli delude, crea poco e subisce la tattica della Nazionale di Pinto.

    L’Italia perde meritatamente, giocando male; dopo l’ottimo esordio contro l’Inghilterra, capitola al cospetto della Costa Rica e complica la sua avventura al Mondiale brasiliano. E quello che più preoccupa è la prestazione degli azzurri: lenti, apatici, poco pericolosi, capaci di tirare in porta solo quattro volte in 90 minuti. La nazionale ha fallito sotto tutti i punti di vista: fisico, tattico, tecnico, mentale, come atteggiamento. I cambi Cassano, Cerci e Insigne non hanno provocato l’effetto sperato: tutti ampiamente sotto i loro standard abituali. La formazione iniziale schierata da Cesare Prandelli non ha convinto, con un Thiago Motta impresentabile e un Abate timidissimo sulla destra.

    La Costa Rica non ha rubato nulla, si è giocata onestamente la partita ed ha vinto, trovando un’insperata qualificazione agli ottavi di finale. Un’impresa vera che nessuno alla vigilia della competizione pronosticava.

    Ma nell’ultima partita contro l’Uruguay basterà un pareggio per centrare gli ottavi: la squadra di Pinto è qualificata e quasi certa del primo posto, Inghilterra eliminata.

    Oggi non è una consolazione, ma contro l’Uruguay un pareggio sarà sufficiente agli azzurri per andare agli ottavi di finale. Conta, infatti, la differenza reti in caso di arrivo a 4 punti: i sudamericani hanno perso con due gol di scarto contro la Costa Rica, l’Italia con uno.

    L'esultanza dei calciatori della Costa Rica
    L’esultanza dei calciatori della Costa Rica

    L’Italia parte malissimo. Irretita, lenta, prevedibile, intimorita. Il 4-1-4-1 del primo tempo non funziona. Troppo legati alle invenzioni del sempre geniale Pirlo, gli azzurri faticano a creare e soffrono il pressing asfissiante dei centroamericani. L’Italia le avrebbe le occasioni per andare in vantaggio ma, in entrambi i casi, Mario Balotelli, non riesce a battere  Keylor Navas. Prima sbaglia il pallonetto a tu per tu con il portiere, poi calcia bene, ma viene stoppato dal numero 1 della Costa Rica. Al 44′ l’Italia viene graziata, dall’arbitro, che non fischia un rigore netto per fallo di Chiellini su Campbell lanciato a rete. Un minuto dopo il Costa Rica passa: cross da sinistra di Diaz, Chiellini perde ancora la marcatura di Ruiz che di testa mette alle spalle di Buffon grazie anche all’aiutino della traversa.

     

    Nella ripresa la Costa Rica difende ordinata, mette ripetutamente in fuorigioco gli azzurri, è attenta su ogni azione e si conferma pronta a colpire in contropiede. Prandelli inserisce subito Cassano, poi Insigne e Cerci. Ma, incredibile, a fare possesso è la Costa Rica e l’Italia non riesce a creare una sola palla gol. Passaggi sbagliati, condizione fisica approssimativa, confusione. La freschezza manca e la Costa Rica, senza nemmeno faticare troppo, porta a casa i tre punti che le permettono di fare la storia. Per l’Italia c’è ancora speranza, ma serve un’altra Italia.

    ITALIA-COSTA RICA (0-1) 0-1 (44° Ruiz)

    ITALIA (4-1-4-1): Buffon, Abate, Barzagli, Chiellini, Darmian; De Rossi; Candreva (57′ Insigne), Pirlo, Thiago Motta (46′ Cassano), Marchisio (69′ Cerci); Balotelli

    COSTA RICA (5-4-1): Navas; Gamboa, Acosta, Gonzales G., Umana, Diaz; Ruiz (81′ Brenes), Borges, Tejeda (67′ Cubero), Bolanos; Campbell (74′ Urena)

    ARBITRO: Osees (Cile)

    AMMONITI: Balotelli; Cubero

  • Sorpresa Costa Rica, sconfitto per 3 a 1 l’Uruguay

    Sorpresa Costa Rica, sconfitto per 3 a 1 l’Uruguay

    Incredibile, senza dubbio è questa la parola giusta per descrivere il risultato finale di Uruguay-Costa Rica. In pochi avrebbero pronosticato alla vigilia un successo dei Ticos sulla Celeste, sopratutto se si pensa che al 23° gli uomini di Tabarez avevano trovato il gol del vantaggio con Cavani dal dischetto. La squadra di Pinto però non si è disunita, è tornata in campo con uno spirito diverso e non appena si è accesa la stellina Joel Campbell ha saputo rimontare ed allungare su un Uruguay che non ha avuto la forza di reagire ma anzi nel finale ha visto il passivo dilatarsi.

    Adesso le cose nel Gruppo D cambiano, la cenerentola ha sconfitto l’Uruguay e, in attesa di Inghilterra-Italia , ha conquistato il primo posto e siamo certi che anche nelle prossime gare i Ticos venderanno cara la pelle per cercare di essere la sorpresa del mondiale.

    L'esultanza di Joel Campbell
    L’esultanza di Joel Campbell

    Per quanto riguarda le formazioni Tabarez schiera l’Uruguay con il 4-4-2 rinunciando a Suarez e schierando Cavani-Forlan di punta.

    Pinto invece mantiene un prudente 5-4-1 con Campbell unica punta e con Ruiz pronto a dargli una mano.

    Nel primo quarto d’ora non succede praticamente niente, se si eccettua un gol annullato a Godin per fuorigioco. Passa un minuto e Cavani fallisce una clamorosa palla gol, da solo in area calciando malamente. Al 23° l’Uruguay trova il vantaggio, trattenuta in area su Lugano, per l’arbitro è rigore, dal dischetto Cavani trasforma. Il Costa Rica reagisce con una bella giocata di Campbell ed un palo esterno colpito in mischia. Nel finale di tempo altra chance per il Costa Rica che non sfrutta un’uscita sbagliata di Muslera ed un minuto dopo è strepitoso Navas nel salvare una conclusione di Forlan che dopo una deviazione si stava infilando sotto la traversa, si va quindi al riposo sul 1-0 Uruguay.

    Nella ripresa partenza super di Costa Rica, prima Muslera salva su Duarte, poi però al 53° ed al 57° arriva l’uno-due che manda al tappeto la Celeste: cross di Gamboa, controllo di Campbell ed è pareggio, calcio di punizione di Bolanos, si avventa Duarte che di testa batte Muslera. L’Uruguay subisce il colpo, non riesce praticamente mai a reagire, anzi è Campbell al 63° a sfiorare il palo con un siluro da lontano. Al 69° segni di vita dei sudamericani con Cavani che in due occasioni prova a rendersi pericoloso ma la difesa prima e Navas poi sbrogliano. Nel finale ci si aspetta l’assedio dell’Uruguay ma al 84° Campbell con un geniale passaggio in verticale mette in porta Urena che al primo pallone toccato della gara fa 3-1 che sarà poi il risultato finale. Da segnalare nel recupero un brutto fallo di Pereira su Campbell che gli costa il rosso.

     

    URUGUAY – COSTA RICA 1-3 (1-0) (23° rig. Cavani (U), 53° Campbell (C), 57° Duarte (C), 84° Urena (C))

    URUGUAY (4-4-2): Muslera; Caceres, Lugano, Godin, Pereira; Stuani, Rios, Gargano (60° Gonzalez), Rodriguez (76° Hernandez); Cavani, Forlan (60° Lodeiro).

    Allenatore: Tabarez.

    COSTA RICA (5-4-1): Navas; Gamboa, Duarte, Gonzalez, Umana, Diaz; Ruiz (82° Urena), Borges, Tejeda (74° Cubero), Bolanos (88° Barrantes); Campbell.

    Allenatore: Pinto.

    Arbito: Brych.

    Ammoniti: Lugano (U), Gargano (U), Caceres (U).

    Espulso: Pereira (U).

     

     

  • Mondiali 2014, il calendario degli Azzurri

    Mondiali di Brasile 2014 non è, poi, così lontano: mancano meno di due mesi, ormai, ai Mondiali più attesi degli ultimi anni che prenderanno il via il prossimo 12 Giugno a San Paolo con la partita inaugurale tra i padroni di casa della Selecao verdeoro e la Croazia, e che si protrarranno fino al 13 Luglio, il giorno della finale di Rio de Janeiro, nel monumentale e leggendario stadio Maracanà. E’ tempo, dunque, di segnare sull’agenda quelli che saranno gli appuntamenti principali del Mondiale 2014 e, in particolare, quelli che riguarderanno da vicino la Nazionale azzurra di Prandelli, in attesa di conoscere – a fine campionato – chi saranno i “selezionati” dal cittì. Importante sapere che si tratterà di un Mondiale da vivere in orari non “convenzionali”, considerando che in alcuni casi sarà necessario restare svegli fino a tarda notte ed, in altri casi, bisognerà rientrare a casa in tutta fretta, alle 18 del pomeriggio, per non perdere il fischio d’inizio dei match. Per i Mondiali Brasile 2014, che si disputeranno nella patria natìa del bel calcio, il sacrificio vale la pena.

    Mondiali Brasile 2014, gli impegni degli Azzurri | foto da web
    Mondiali Brasile 2014, gli impegni degli Azzurri | foto da web

    La fase a gironi (otto gruppi da quattro squadre) inizierà il 12 Giugno e terminerà il 26 Giugno. L’esordio dell’Italia – inserita nel “gruppo di ferro” con Inghilterra, Costa Rica e Uruguay – sarà il 15 Giugno contro l’Inghilterra, a Manaus, alle 18 ora locale, mezzanotte ora italiana per via del +6 di fuso orario.

    La seconda gara della fase a gironi sarà, poi, a Recife contro il Costa Rica il 20 Giugno alle 13 ora locale, 18 ora italiana con +5 di fuso orario. L’ultimo match della fase a gironi  degli Azzurri sarà contro l’Uruguay a Natal, il 24 Giugno, alle ore 13 locali e ore 18 italiane.

    Le squadre qualificate agli ottavi di finale dei Mondiali Brasile 2014, poi, scenderanno in campo per la fase a eliminazione diretta  a partire da Sabato 28 Giugno, per poi proseguire nelle date del 29 Giugno, 30 Giugno e 1 Luglio. I quarti si disputeranno, invece, Venerdì 4 e Sabato 5 Luglio, le semifinali Martedì 8 Luglio, la “finalina” per il terzo e quarto posto Sabato 12 Luglio, mentre la finalissima, come detto, si disputerà Domenica 13 Luglio, alle 21 ora italiana. Augurandosi di poter tifare Azzurri.

    Mondiali 2014, Il calendario dell’Italia
    14 giugno a Fortaleza (ore 16 locali, le 21 in Italia): Uruguay-Costa Rica
    14 giugno a Manaus (ore 18 locali, mezzanotte in Italia): Inghilterra-ITALIA
    19 giugno a San Paolo (ore 16 locali, le 21 in Italia): Uruguay-Inghilterra
    20 giugno a Recife (ore 13 locali, le 18 in Italia): ITALIA-Costa Rica
    24 giugno a Natal (ore 13 locali, le 18 in Italia): ITALIA-Uruguay
    24 giugno a Belo Horizonte (ore 13 locali, le 18 in Italia): Costa Rica-Inghilterra

  • Mondiale 2014, Italia con Inghilterra e Uruguay. Le considerazioni del giorno dopo

    Mondiale 2014, Italia con Inghilterra e Uruguay. Le considerazioni del giorno dopo

    Un altro passo importante è stato fatto. Con il sorteggio degli otto gironi inizia di fatto il conto alla rovescia per il Mondiale 2014. (altro…)

  • Doppio Aguero e Di Maria, video highlights Argentina-Costa Rica

    Doppio Aguero e Di Maria, video highlights Argentina-Costa Rica

    Riscatto doveva esser e riscatto è stato. La giovane Costa Rica ha resistito 45′ minuti alla voglia di rivalsa dell’Argentina lanciata ai quarti da uno straordinario Aguero sempre più uomo decisivo per la Seleccion di Batista. Il Kun ha messo a segno una splendida doppietta dimostrando prima di esser un rapinatore d’area braccando la respinte del portiere costaricano su una sassata di Gago e poi tutta la sua freddezza dopo esser stato smarcato da Messi. Positiva anche la Pulce autore anche dell’assist per Di Maria.

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  • Aguero rialza l’Argentina, tris alla Costa Rica

    Aguero rialza l’Argentina, tris alla Costa Rica

    L’incubo è stato scacciato l’Argentina trova il riscatto contro la volenterosa Costa Rica e stacca il biglietto per i quarti di finale. Dai fischi di Santa Fe si passa alla festa di Cordoba dove i 56mila del Mario Kempes si schierano sin dal primo minuto da parte di Messi e compagni innegiando alla Pulce con cori e innumerevoli striscioni. Batista rivoluziona l’attacco della Seleccion inserendo al fianco dell’intoccabile Messi, Aguero e Di Maria mentre Higuain ha fatto da boa come unica punta.

    Sergio "El Kun" Aguero | © ANtonio Scorza/Getty Images
    L’avvio dell’Argentina è rabbioso, c’è da dimostrare di non esser un flop, e dopo pochi minuti Higuain è pericolosissimo. La partita è un monologo con la giovane Costa Rica costretta alla difesa ad oltranza, a metà primo tempo è Burdisso a rendersi pericoloso, la sua incursione però termina sulla traversa. Allo scadere, bordata di Gago respinta a fatica da Moreira e tapin vincente di Aguero. Il Kun si ripete al 7′ della ripresa su assist di Lionel Messi, e ancora la stella blaugrana propizia la terza rete di Di Maria. L’Argentina convince sia per gioco di squadra che per le individualità di Aguero, capocannoniere con tre centri, che di Messi autore finalmente di una partita convincente impreziosita dai due assist. L’Argentina si qualifica come seconda alle spalle della Colombia e questa sera conoscerà l’avversario che sarà Cile, Uruguay o Peru. SPECIALE COPPA AMERICA RISULTATI, CLASSIFICHE, CURIOSITA’