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  • A1 femminile: Bogliasco straripante. Il derby va a Messina

    A1 femminile: Bogliasco straripante. Il derby va a Messina

    Prosegue la corsa a due in testa, tanto che si può parlare di prima fuga per Padova e Messina, dopo le vittorie su Bologna ed Ekipe. Il Bogliasco fa un bel colpo andando a vincere a Prato, ma quello che rende i tre punti ancora più preziosi è la prestazione sfornata dalle liguri. Quasi tutte vittorie esterne, tranne quella nel derby siciliano, tra cui si segnalano quella netta del Cosenza sul campo dell’Imperia in una sfida mai in discussione, e del Rapallo, uscito con l’intero bottino dalla sfida contro un’Acquachiara sempre molto volenterosa ma che non riesce a raccogliere i primi frutti.

    Il Rapallo Pallanuoto femminile | Foto Facebook
    Il Rapallo Pallanuoto femminile | Foto Facebook

    Non ci sono i punti ma sicuramente tanto di cui essere contente per il Messina, in grado di giocarsela con un organico infarcito di ragazzine con coloro che lotteranno per lo scudetto fino alla fine. L’Ekipe è formazione giovane, la terza forza del campionato nonostante un’età media molto bassa, alzata dalla presenza della solita Tania Di Mario. Ebbene sì, perchè l’azzurra risulta ancora tra le più ” fresche “, una delle migliori in campo, la colonna portante della formazione allenata da Martina Miceli, e se le due donne del match sono due ” vecchiette ” come lei e Silvia Bosurgi, c’è tanto da riflettere. Troppi errori, da una parte e dall’altra, Messina doveva prendere tre punti e quello contava, considerando il fatto che tante altlete della rosa di Mirarchi sono impegnate anche sul fronte Nazionale, viaggiando qua e là senza soste in questo periodo. Diversi i gol subiti, undici, forse troppi da una squadra che aveva abituato tutti per la sua solidità difensiva, ma l’Ekipe Orizzonte è stato avversario ostico, in grado di lottare dall’inizio alla fine, e se avesse sbagliato meno forse avrebbe potuto raccogliere qualcosa in più.

    Rimane il risultato ma non la prestazione del Padova che in una partita dai due volti riesce a riprendere una partita che sembrava potersi incanalare su cattivi binari. Il 10 a 4 che si legge a referto è un pò bugiardo se invece si analizza la partita nel dettaglio. calottine Lantech Plebiscito PadovaUna gara dai due volti, condotta bene nella prima frazione da un Bologna concentrato, superiore in ogni zona del campo a un Padova invece svagato e poco attento, quasi assente. Buona prova del collettivo, tanto nuoto, difesa accorta, per le ragazze di Grassi, il resto lo fa Sparano, un mostro tra i pali, e se le padrone di casa rimangono sul pezzo per più di metà gara è anche grazie agli interventi dell’estremo difensore. 3 a 3 all’intervallo lungo poi qualcosa cambia, qualche ingenuità mischiata a qualche fischio un pò dubbio, fanno pendere l’ago della bilancia a favore della squadra di Posterivo. Si accende una luce, arriva il vero Padova, quello spietato in controfuga e solido dietro, capace di sferrare un parziale di 6 a 1 nella seconda parte di gioco, quella che vale la candela e consegna la vittoria alla compagine veneta. Buonissima la prova di Bologna comunque, un risultato bugiardo che però mette a nudo i miglioramenti fatti dalle felsinee, sottolineando come invece Padova non sia nuova a queste prestazioni a metà, che finora non hanno portato a scivoloni, ma che in alcune circostanze potrebbero essere pagate a caro prezzo.

    Un’attenzione che invece c’è stata dall’inizio alla fine per il Bogliasco, autrice forse della sua più bella prestazione stagionale. Le ragazze di Sinatra, parse un pò sottotono con Cosenza e non brillanti nella gestione delle situazioni anche con l’Acquachiara, hanno dimostrato di avere un gruppo forte che, concentrato, potrà dare del filo da torcere a tante avversarie. Era un avversario temibile il Prato, squadra che si rinforzerà ulteriormente con il ritorno di Repetto e l’arrivo di Canetti dal brasile. Test superato con il massimo dei voti quindi per le bogliaschine, dove si è messa in evidenza la solita Frassinetti, a tratti intenibile ai due metri, oltre a una Falconi che tra i pali ha fatto egregiamente il suo dovere. La difesa ha funzionato e le tre reti di Bartolini sono servite poco e niente alle toscane allenate da Jacopo Bologna. Sconfitta inevitabile per le padrone di casa, possiamo dire meritata, al termine di una gara giocata sotto le aspettative, ma onore al merito a questo Bogliasco, perchè vincere fuori casa per 12 a 5 contro una formazione ottima potrà essere un’ iniezione di fiducia non da poco. Sembravano essersi rilanciate le ragazze del Prato dopo la vittoria a Messina, invece questa sconfitta la ridimensiona nuovamente. La sosta servirà per rimettere a posto le idee.

    A dieci punti c’è anche il Rapallo che affonda l’Acquachiara nel quarto tempo al termine di una sfida all’insegna dell’equilibrio. Dà tutto la formazione di casa ma per le ragazze di Barbara Damiani anche stavolta non c’è niente da fare, tanta voglia, bel gioco anche per più di metà gara, ma l’ultima frazione ha determinato la sconfitta. Ancora una volta i problemi maggiori arrivano dai centroboa avversari, Casanova risulta tra le migliori, e non solo per le tre reti segnate, al pari di Tankeeva, autrice addirittura di un poker. Con questo spirito i punti arriveranno, ne siamo certi; rimane la prestazione, l’impegno, l’abnegazione del tredici acquachiarino, ma il Rapallo, nonostante qualche errore di troppo, è riuscito, anche nelle difficoltà, a non perdersi d’animo e a rifilare un parziale di 5 a 0 nel quarto tempo, quello che ha tagliato le gambe alle avversarie, con il risultato finale di 14 a 7 in favore delle liguri di Antonucci.

    Era la partita degli ex, visto che Pomeri, Motta e l’allenatore Capanna erano dell’Imperia fino alla scorsa stagione.

    Marco Capanna, allenatore Città di Cosenza - PH: Andrea Leoni
    Marco Capanna, allenatore Città di Cosenza – PH: Andrea Leoni

    Non c’era tempo per la commozione, qualche stretta di mano, il massimo rispetto per le ex compagne e atlete per il tecnico di Cosenza, ma al momento del fischio dell’arbitro tutte in acqua per portare a casa il risultato. Vince ancora in trasferta la formazione calabrese, è la seconda volta in stagione che riescono a portare a casa i tre punti lontano dalla loro vasca. Per due tempi l’Imperia regge, nonostante le solite difficoltà, dopodichè è l’ultima fase, la seconda, della gara, a sottolineare tutti i problemi delle giallorosse. Spengono l’interruttore le ragazze di Mercy Stieber, mentre le ospiti continuano a macinare gioco con una prestazione corale di assoluto rispetto. Il risultato di 18 a 5 rispecchia la fatica di una formazione come Imperia ma anche la volontà di Cosenza, che sta davvero stupendo tutti.

     

  • A1 femminile: A Imperia sfida di ricordi. In Sicilia c’è il derby

    A1 femminile: A Imperia sfida di ricordi. In Sicilia c’è il derby

    Non sarà un sabato come gli altri. Il passato che incontra il presente, Imperia che ritrova il suo ex tecnico Capanna e che proverà proprio contro colui che ha portato tante soddisfazioni in casa giallorossa a fare i primi tre punti della stagione. Gara di ricordi quindi anche per Motta e Pomeri, che hanno indossato quella calottina e ora sono a Cosenza, ma al momento del fischio d’inizio l’incantesimo finirà. Padova a Bologna per proseguire il suo cammino, sperando chissà, che magari Messina nel derby contro l’Ekipe Orizzonte trovi più di una difficoltà. L’Acquachiara attende alla Scandone il Rapallo e proverà a mettere in difficoltà le liguri, mentre il Bogliasco nell’impegno contro il Prato tenterà il colpo gobbo in trasferta.

    Marco Capanna nuovo tecnico del Cosenza
    Marco Capanna, tecnico del Cosenza

    La partita che si appresta ad essere più densa di emozioni, già nel pre, è quella che vedrà opposte alla ” Cascione ” di Imperia le padrone di casa allenate da Mercy Stieber a Città di Cosenza. Tecnico delle calabresi quel Marco Capanna che fino all’anno scorso sedeva sull’altra panchina e che entrerà nella sua vecchia casa per la prima volta da avversario. Non è mai facile tornare dove hai lasciato un pezzo di cuore, sarà una sensazione strana stare dall’altra parte ma è la vita e non si sa quello che essa riserverà. Imperia come mai in questi anni rosei, per la prima volta dopo cinque giornate, è in fondo alla classifica, società ridimensionata e tanta strada da fare verso la salvezza. Partire da una vittoria con Cosenza, che invece sta facendo il suo dovere, potrebbe essere un’iniezione di fiducia per le giallorosse, anche se di fronte ci sarà tutta la voglia di fare bene, da parte del tecnico e di tutte le giocatrici, volenterose di riscattare una prova opaca come quella mostrata contro il Prato sabato scorso. Tante motivazioni e allora non ci resta che dire palla al centro.

    Piscina dura, avversario comunque ostico, ma il Lantech Plebiscito Padova non deve temere la Rari Nantes Bologna.

    Rari Nantes Bologna
    Rari Nantes Bologna

    Una qualità superiore da parte delle venete allenate da Posterivo, parse in forma nell’ultimo incontro e concentrate dall’inizio alla fine, quello che forse era mancato in altri frangenti. Continuare a vincere, questo deve essere l’obiettivo delle campionesse d’Italia in carica, anche se le felsinee di Grassi avranno tutti gli stimoli per poter fare una partita dignitosa. Meno sbavature possibili, attenzione alla fase difensiva, precisione e ordine davanti, è quello che chiede il tecnico alle sue giocatrici che spesso hanno regalato qualcosa di troppo alle avversarie in queste prime giornate. Sei punti rappresentano un bottino di tutto rispetto per le bolognesi che cercheranno di mettere il massimo impegno e di sfruttare questa gara come un prezioso allenamento. La loro crescita passa anche da qui.

    Niente passi falsi in vetta, non sono ammesse cadute ingiustificate, anche se Messina nel derby troverà un’Ekipe Orizzonte fastidiosa, squadra che non sta mollando un colpo, e che ha perso solo a Bogliasco, sapendosi però rialzare subito. Non sono un caso i 12 punti in classifica conquistati dalle etnee di Martina Miceli, anche se la forza di Messina non è in discussione. Mirarchi ha lavorato molto sulla difesa, dove Gorlero può davvero vivere sonni tranquilli, davanti le soluzioni sono diverse, laddove nel complesso la squadra è davvero competitiva e potrà dare fastidio al Padova fino alla fine. Un derby siciliano che promette emozioni, occhio all’Ekipe, anche se le padrone di casa partono con i favori del pronostico.

    Cresce l’Acquachiara, anche se le ragazze di Barbara Damiani si prendono qualche pausa di troppo durante il match, errori che derivano anche dall’inesperienza, il che è valso finora lo zero in classifica. Alla Scandone arriva il Rapallo di Antonucci, momentaneamente quarto in classifica in coabitazione con il Bogliasco.

    Carpisa Yamamay Acquachiara neopromossa in A1
    Carpisa Yamamay Acquachiara neopromossa in A1

    Limare le disattenzioni da parte delle giovani napoletane, anche se Rapallo potrebbe trovare nel gioco fisico delle padrone di casa qualche difficoltà. Sono superiori le liguri, la classifica parla chiaro in questo senso, anche se l’Acquachiara rispetto all’ultima gara contro il Bogliasco dovrà cercare di contenere meglio il centroboa avversario, visto che Casanova ai due metri è in grado di creare gli stessi problemi di Frassinetti. L’occasione per fare i primi tre punti, laddove invece per il Rapallo una vittoria a Napoli significherebbe farsi sotto insidiando anche il terzo posto occupato attualmente dall’Orizzonte.

    Nessuno pensava di vedere il Prato così in basso dopo cinque giornate. Sei punti conquistati dalle ragazze di Jacopo Bologna, un pò pochini se si pensa che le toscane a inizio anno dovevano essere la terza forza del campionato. E’ presto per parlare, ma la vittoria su un campo difficile come quello del Cosenza ha ridato loro certezze che si erano un pò smarrite per strada. Inizia adesso la stagione del Prato, pronta a risalire la classifica e a farsi sotto per le posizioni che contano. Di fronte ci sarà il Bogliasco, non un avversario semplice, sicuramente stimolante. Le ragazze di Sinatra non hanno convinto nell’ultima sfida casalinga e vengono da qualche prestazione sottotono, la sfida di sabato potrebbe essere quella della svolta, dove dovranno ritrovare sicurezza, mentalità e bel gioco.

  • A1 femminile: Capanna, che lezione al Bogliasco

    A1 femminile: Capanna, che lezione al Bogliasco

    Viena dalla piscina ” Vassallo ” di Bogliasco il risultato più sorprendente di questa quarta giornata, dove è il Cosenza a battere le padrone di casa, infilando la sua seconda vittoria consecutiva. In vetta non si fermano Padova e Messina, che si impongono rispettivamente su Prato e Acquachiara. Ottimo colpo esterno del Rapallo, capace di andare ad espugnare la piscina ” Sterlino ” e di imporsi sulla Rari Nantes Bologna. Prosegue il momento nero dell’Imperia, sconfitta in casa dall’Ekipe Orizzonte, che ora è al terzo posto.

    Rapallo
    Rapallo

    Senza nulla togliere alle due capoliste, ovvero Padova e Messina, questa giornata ha regalato qualcosa di incredibile. Quello che si è consumato nella piscina di Bogliasco infatti ha dell’incredibile. Per i non addetti ai lavori, perchè fin dall’inizio avevamo ipotizzato che il Cosenza avrebbe potuto dare del filo da torcere a tante formazioni, e non solo in casa. Rabbia, orgoglio, fisicità, esperienza mischiata alla giovane età di molte delle giocatrici presenti nella rosa calabrese.

    Marco Capanna, allenatore Città di Cosenza - PH: Andrea Leoni
    Marco Capanna, allenatore Città di Cosenza – PH: Andrea Leoni

    Squadra in crescita, consapevole dei propri mezzi, una mentalità che il tecnico Capanna ha saputo subito infondere, insieme alla voglia di fare risultato indipendentemente dall’avversario. Morale della favola Cosenza vince e convince contro una formazione che una settimana prima aveva rischiato il colpaccio a Padova. Nulla è scritto in questo campionato, lo dimostra il risultato della ” Vassallo “, dove una Dufour in formato goleador non è bastata alla Rarirosa di Sinatra per evitare una sconfitta casalinga dal sapore amaro. Tanti errori, una cattiva gestione contro un gioco molto fisico delle cosentine, che però hanno portato a casa i tre punti con merito, i secondi della gestione Capanna. Motta e Pomeri, insieme alla giapponese Koide, sono i rinforzi giusti di una formazione dove Nigro tra i pali è stata formidabile, ma dove a vincere è stato il gruppo. Mai dare una squadra per sconfitta in partenza, i risultati poi dimostreranno il contrario, il risultato di 10 a 8 in favore di Cosenza ne è stato l’esempio più lampante.

    Occhio a questo Cosenza quindi, che ha un progetto dietro, e si toglierà presto delle soddisfazioni, anche se pensare in grande adesso è un pò prematuro. Padova e Messina corrono, le siciliane in particolare lo fanno a suon di gol e sempre subendo relativamente poco, anche se le quattro reti dell’ultimo tempo, sintomo di una certa rilassatezza, possono essere l’unica pecca, proprio a guardare il ” pelo nell’uovo “, di una formazione che rispetto al solito è sembrata un pò meno concentrata.

    Arianna Garibotti
    Arianna Garibotti

    Le bocche da fuoco messinesi hanno trovato in Garibotti la ” woman of the match “, visto che i centri per l’azzurra di Rapallo sono stati addirittura sei a fine gara, dove l’arma della truppa di Mirarchi è stata soprattutto il contropiede. 16 a 8 e Acquachiara doppiata. La formazione campana è sempre ferma a zero, dato che le ragazze di Barbara Damiani non sono ancora riuscite a trovare i primi punti in questa stagione, confermando le buone cose già mostrate nelle ultime partite in fase offensiva, un pò meno dietro, dove qualcosa dovrà essere sistemato. Non era certo la gara da vincere per le napoletane, troppi errori, ma bicchiere mezzo pieno se si considera il fatto che di fronte, come all’esordio, c’era una seria candidata alla vittoria dello scudetto. Saranno altri i punti da non lasciarsi sfuggire ma gli otto gol rifilati a un portiere non qualsiasi come Gorlero possono essere un’importante spinta.

    Parte con l’handicap la sfida del Padova, che sta dimostrando in questo inizio di stagione di saper reagire bene alle difficoltà. L’ 1 a 0 per il Prato alla fine della prima frazione è solo un’illusione per le toscane allenate da Jacopo Bologna, che hanno le carte in regola per fare bene, ma che dovranno curare i dettagli se vorranno recitare il ruolo di protagoniste in questa stagione. La forza delle patavine esce fuori alla distanza, il ritmo alto, la freddezza e la voglia di non mollare sono il vero surplus di una formazione che non è Campione d’Italia in carica per caso. Come contro il Bogliasco sono tante le volte in cui le venete non sfruttano al massimo le occasioni, per una mancanza di lucidità o per una carenza di cattiveria sotto porta, ma quando si porta a casa il risultato si è sempre contenti. Finisce 11 a 7 per la compagine ospite, ma il Prato può essere comunque soddisfatto per una prestazione che ha sottolineato una poca efficienza soprattutto con l’uomo in più, la vera pecca di una gara giocata a tratti molto bene, tenendo testa alla squadra più forte del campionato. Un pò di sfortuna mischiata ai troppo errori hanno rallentato un pò il cammino delle toscane, ma i punti arriveranno.

    Vittoria che tarda ad arrivare alla Felice Cascione di Imperia, dove le padrone di casa e vice campionesse d’Italia incassano l’ennesima sconfitta, questa volta per mano dell’Ekipe Orizzonte. Un altro risultato negativo per le ragazze di Mercy Stieber ed etnee che invece si portano a quota 9, dimostrando di poter dire la loro in questa stagione, nonostante altre formazioni abbiano dalla loro i favori del pronostico. Una sfida salvezza, sulla carta almeno, perchè con la terza vittoria stagionale, la squadra di Martina Miceli ha mostrato un carattere che potrà portarla a soddisfazioni diverse.

    Tania Di Mario
    Tania Di Mario

    Presto per parlare, ma con una Tania Di Mario sempre in grande spolvero, sarà difficile vedere le rossoblu nei bassifondi della classifica a fine stagione. Tabellone, tempo e 3o secondi che non funzionano, quantità di falli spropositata, ma la difesa catanese ha avuto la meglio, dando però le colpe anche ad un attacco imperiese sterile in superiorità numerica ( 3 su 20 ) nonostante alcuni miglioramenti si siano visti. Il risultato non è mai stato in discussione, dall’inizio alla fine l’Ekipe ha condotto la gara. Cercasi Imperia, la migliore Imperia, ma come ha detto Mercy Stieber a fine partita ” Finchè non verranno messe in pratica le cose fatte in allenamento sarà dura “. Dall’altra parte, diciamolo, l’Orizzonte è tornata, ora è terza, da sola, vedremo se continuerà così.

    Vince il Rapallo, alla sua seconda vittoria consecutiva dopo quella della settimana scorsa contro l’Imperia. Su un campo difficile come Bologna era difficile ipotizzare un risultato così netto. L’11 a 4 rifilato dalle gialloblu alle felsinee non lascia spazio a repliche.

    Elisa Casanova | Foto Web
    Elisa Casanova | Foto Web

    E’ stato il più bel Rapallo della stagione, cinico, spietato, fortunato in alcuni frangenti, dove le bolognesi spesso hanno beccato i legni della porta di una Lavi quasi perfetta, ma anche bello in altri frangenti della gara, dove a ergersi su tutte è stata la ” sempreverde ” Elisa Casanova, autrice di tre bellissime rovesciate dalla posizione di centroboa. Non ha mai mollato la formazione di casa, anche sotto di diverse reti, ma la squadra di Grassi non è stata aiutata dalla Dea bendata in molte situazioni d’attacco, come dimostrano le sole 4 realizzazioni in quattro tempi e la difficoltà nel trovare il bandolo della matassa. Per le liguri di Antonucci bel balzo in classifica, anche in virtù degli altri risultati, staccato il Bogliasco e superato proprio il Bologna.

     

     

  • A1 femminile: Cosenza da urlo. Bene Messina e Orizzonte

    A1 femminile: Cosenza da urlo. Bene Messina e Orizzonte

    Padova e Messina dominano questo campionato, ma laddove le patavine vincono a fatica con il Bogliasco, le siciliane strapazzano il Bologna. Cosenza è la vera protagonista di giornata, le giovani calabresi escono con l’intero bottino dalla Scandone, mentre le avversarie dell’Acquachiara rimangono ferme a zero. Stessa sorte per l’Imperia, sconfitta nel derby dal Rapallo. Fa valere ancora una volta il fattore campo l’Ekipe Orizzonte, che conquista la sua seconda vittoria stagionale contro un Prato che, per la seconda volta, fuori casa perde di misura contro una formazione siciliana.

    Cosenza 2015 / 2016
    Cosenza 2015 / 2016

    I favori del pronostico, almeno sulla carta, ma lo si sa, nessuna partita si decide in partenza. Situazione che rispecchia la gare del Lantech Plebiscito Padova che, davanti al proprio pubblico, stenta contro una Rari Nantes Bogliasco formato trasferta in grado di creare più di un grattacapo alle venete fin dalle prime battute. Il gol di Maggi in avvio dimostra che non sarà una giornata semplice per la formazione di Posterivo, velocità e imprevedibilità sono le carte da sferrare per la truppa di Sinatra, ostica, nonostante l’assenza di un pezzo da novanta in fase difensiva come Rambaldi. Lantech Plebiscito PadovaLe liguri sono trascinate da un ottimo collettivo, ma Dufour dimostra di essere la più in forma sotto porta, con le quattro reti segnate, attacchi che mettono in difficoltà anche un portiere affidabile come Teani. Prima dell’ultima palla al centro il tabellone segna 7 a 6 per la Rarirosa; padrone di casa in difficoltà come non mai, ma che con l’orgoglio riescono a venir fuori da grande squadra nella quarta frazione. Barzon e Queirolo suonano la carica e con un parziale di 5 a 1, con tre reti segnate in un minuto, affondano definitivamente un buonissimo Bogliasco con il risultato finale di 11 a 8.

    Il Messina è la squadra che più sta confermando la sua forza, un’altra prestazione ottima, sia in attacco che in difesa per la formazione di Mirarchi. Un avversario non difficile, ma prima della gara la classifica recitava Bologna prima a pari punti proprio con le messinesi e il Padova. 14 a 2 che non lascia spazio ai commenti, troppo forte questa squadra anche per un Bologna volenteroso, che non può nulla di fronte allo strapotere di Aiello e compagne. Scorretto sarebbe parlare di una giocatrice più di un’altra, ma le 7 reti messe a segno dall’azzurra non possono passare in secondo piano. Parte fortissimo la formazione siciliana, che in porta ha un mostro come Gorlero, capace di prendere solamente cinque gol nelle ultime due partite, e chi subisce poco dietro poi ne beneficia anche davanti. Presto per parlarne, ma è un Messina che potrà dare molti problemi al Padova. Onore alle felsinee di mister Grassi, che non hanno giocato una bella partita, merito soprattutto dell’avversario, ma che non potevano chiedere partenza migliore.

    Rapallo
    Rapallo

    Serviva una vittoria per togliersi dalla testa i fantasmi e così è stato. Il Rapallo ottiene i primi tre punti della stagione, dopo il pareggio casalingo con il Bogliasco e la sconfitta patita a Prato. Conducono dall’inizio le gialloblù di Antonucci, commettono tanti errori, ma alla fine ottengono quello che volevano. 9 a 6 il finale, nonostante i tentativi di Imperia di scollarsi di dosso lo “zero” che vale l’ultimo posto in classifica alle ponentine di Merci Stieber, che fino alla passata stagione lottavano per ben altri palcoscenici. Buona prestazione della formazione ospite, infarcita di giovani in acqua, e tenute in gara dalla russa Pustynnikova. Le sue quattro realizzazioni servono a poco, ancora acerba quest’Imperia, che dovrà migliorare con l’andare avanti del torneo, perchè finora sono troppe le ingenuità commesse all’interno dei quattro tempi di gioco, come dimostrato anche sabato, errori marchiani che sono costati caro ancora una volta.

    Rimane a zero anche l’Acquachiara di Barbara Damiani ma, laddove c’è una squadra che piange, ce n’è un’altra che invece può gioire e sorridere. Sono i primi tre punti per Città di Cosenza, i frutti del lavoro di Marco Capanna si iniziano a vedere, una squadra giovane che aveva uno spareggio da vincere e che ha ottenuto il massimo da una trasferta che invece avrebbe potuto nascondere più di un’insidia. Perde ancora la formazione campana, lo fa in casa, dopo la settimana scorsa, dove l’avversario era il Bologna, ma il risultato è stato il medesimo.

    Martina Presta ( Città di Cosenza ) autrice di tre reti contro l'Acquachiara
    Martina Presta ( Città di Cosenza ) autrice di tre reti contro l’Acquachiara

    Non ingrana la neopromossa, troppi 16 gol subiti, sintomo che la fase difensiva non è stata curata nel migliore dei modi. Migliorano nel gioco le padrone di casa ma alla fine a esultare sono le calabresi, trascinate dalle sorelle Motta (sette gol in due ndr) e da un’ottima prestazione di Presta, con tre reti una delle migliori in vasca. Esce fuori nel quarto tempo la squadra ospite, con un parziale di 5 a 2 che affonda le avversarie, incapaci di tornare in corsa. La vera forza di questa squadra sembra essere il collettivo, il gruppo, quello che il tecnico Capanna sta cercando di amalgamare al meglio con il lavoro settimanale. Nonostante i progressi le acquachiarine rimangono fanalino di coda, con due spareggi persi tra le mura amiche, sintomo che la Serie A1 è tutto un altro campionato. E’ presto, la squadra è giovane e il cammino ora è in salita, ma le napoletane venderanno cara la pelle.

    Quando una squadra riesce a sovvertire i pronostici. Ecco quanto è accaduto nella sfida tra Ekipe Orizzonte e Prato, laddove le toscane erano date per favorite, anche se i punti in classifica erano i medesimi alla vigilia. Il fattore campo si è fatto sentire in una gara dove l’equilibro è regnato sovrano dall’inizio della partita.

    Di Mario in azione
    Di Mario in azione

    Sugli scudi Flavia Schillaci, in grado di parare un rigore nelle prime battute di gioco e a galvanizzare sè stessa e la squadra etnea. Una battaglia vera e propria in cui è uscita l’anima della padrone di casa. Risultato in bilico, grandi emozioni da entrambe le parti, Prato in vantaggio fino all’inizio del terzo tempo, dove Di Mario, Palmieri e Marletta si sono messe in proprio, ribaltando il risultato a favore dell’Ekipe Orizzonte. Troppo sprecone le ragazze allenate da Jacopo Bologna, sopra di due reti, ma recuperate dalle catanesi, che hanno mostrato una maggiore lucidità negli episodi e una voglia di vincere che invece la compagine di Prato non ha avuto. Il quarto tempo è stato controllato dalle rossoblù, un altro tassello messo, sei punti conquistati nelle prime tre giornate non sono niente male per tornare a essere protagoniste.

     

     

  • A1 femminile, Acquachiara e Cosenza contro per sbloccarsi

    A1 femminile, Acquachiara e Cosenza contro per sbloccarsi

    Giorni azzurri in campo femminile. Tempo di World League, visto che le ragazze di Conti termineranno le loro sfide martedì. Acquachiara e Cosenza cercano punti, quelli che finora sono mancati, perchè entrambe le formazioni sono ferme a zero in virtù delle sconfitte patite nelle prime due giornate. Prova di maturità per il Bologna che invece, a punteggio pieno, volerà a Messina per misurarsi contro la formazione più accreditata a dar fastidio alle campionesse d’Italia del Padova. Le campionesse riceveranno il Bogliasco, a quota 4, come il Prato, impegnato a Catania. Il fanalino di coda Imperia dovrà vedersela nel derby con Rapallo, una sfida sempre affascinante.

    Cosenza 2015 / 2016
    Cosenza 2015 / 2016

    Non è partita bene la stagione da neopromossa per l’Acquachiara che, dopo la batosta preventivabile contro il Padova all’esordio, aveva una chance importante da sfruttare settimana scorsa. Alla Scandone le ragazze di Barbara Damiani hanno abdicato di fronte all’altra new entry del campionato, il Bologna, ma alla seconda consecutiva davanti al proprio pubblico, le biancocelesti non potranno sbagliare. L’avversario sarà Città di Cosenza, stesse motivazioni, come uguali saranno le necessità delle due squadre, ovvero fare punti, per muovere la classifica. Tante giovani in acqua da una parte e dall’altra, forse Capanna dispone della formazione con la più bassa media d’età del campionato, tante esordienti, ma questo non deve essere un alibi. Alla Scandone sarà una partita dalle mille emozioni, uno spareggio anticipato.

    Diverso il cammino, almeno per ora, del Bologna, la truppa di Grassi infatti è uscita con sei punti dalle prime due sfide, dove ha avuto la meglio su due dirette concorrenti per la salvezza. Sembrano avere qualcosa in più rispetto a Imperia e Acquachiara le emiliane, lo hanno dimostrato le prestazioni. Contro il Messina, squadra certo più esperta e con un maggior tasso tecnico, sarà un banco di prova per le bolognesi, con i favori del pronostico che pendono a favore delle siciliane di Mirarchi, ma proprio perchè il Bologna non avrà il peso di fare risultato che ci si aspetta una partita giocata con la mente sgombra e dove ogni risultato è possibile, visto che la classifica sta dando i primi segnali e la squadra felsinea si sta prendendo l’etichetta di ” rivelazione “.

    Più o meno la stessa situazione che dovrà affrontare Padova affrontando la Rari Nantes Bogliasco. Sono partite benissimo le patavine di Posterivo, con una goleada all’esordio e un’altra vittoria convincente a Cosenza nella seconda giornata. Dopo il pareggio di Rapallo, la Rarirosa di Sinatra ha iniziato un pò con il freno a mano tirato l’incontro casalingo con l’Ekipe Orizzonte, ma alla fine è uscita l’anima delle ragazze, prese per mano dalle ” veterane “. Una gara da non prendere con le molle per le padrone di casa, una sfida tra sorelle, Alessia e Giulia Millo, che vede favorite proprio le venete, sempre molto lucide sotto porta, ma dall’altra parte le liguri non vorranno certo sfigurare.

    Mediostar Prato è una squadra giovane, ma dopo la sconfitta di misura con il Messina alla prima, che aveva già dato alcune risposte al tecnico Jacopo Bologna, la vittoria in casa contro il Rapallo ha iniettato ancora più fiducia nel gruppo. La consapevolezza di poter fare un campionato dignitoso, dando fastidio anche alle formazioni sulla carta più balsonate, questo sarà il compito delle toscane, che intanto dovranno cercare di fare bottino pieno o comunque di uscire indenni in un campo difficile come Catania, contro l’Ekipe Orizzonte di una ” sempreverde ” Tania Di Mario. Le etnee hanno mollato solo nel finale a Bogliasco, concedendo troppo alle liguri, ma sabato davanti al proprio pubblico sarà un’altra storia.

    Aria di derby a Rapallo, dove le gialloblù di Antonucci, reduci dalla sconfitta in quel di Prato, dovranno risollevarsi contro una formazione come l’Imperia, partita non benissimo, inaspettatamente, se si pensa ai risultati conquistati negli ultimi anni dalla formazione imperiese. Che sarebbe stata dura lo si sapeva, senza Marco Capanna, con una squadra privata di molte pedine importanti, tante ragazze giovani, un ridimensionamento societario che si fa sentire, anche se la formazione allenata da Merci Stieber cercherà di dare i primi segnali e rispondere presente nella trasferta di sabato, ricordando che il derby è sempre un derby e che negli anni passati questa è sempre stata una sfida molto accesa. Ritrova il suo passato Elisa Casanova, l’ex di turno, mentre dalla parte dell’Imperia giocherà Emanuela Mori, l’anno scorso proprio alla corte di Antonucci.

     

  • Cosenza, progetto serio e un Capanna pronto ad aprire un ciclo

    Cosenza, progetto serio e un Capanna pronto ad aprire un ciclo

    Riparte da Cosenza l’avventura di Marco Capanna. Dalla Liguria alla Calabria, per l’amore di questo sport, perchè dove finisce un viaggio, un percorso durato anni e anni inizia un’altra storia, un nuovo capitolo di vita, con un solo e unico obiettivo sempre ben chiaro. Spesso quando una persona, da allenatore, ma non solo, dà tanto a un gruppo, si arriva a un punto in cui non è che non ci siano più stimoli, ma si sente come l’esigenza di cambiare aria, perchè quello che è stato fatto è davvero tanto. Dall’altra parte, vuoi anche le difficoltà economiche, alcune situazioni che si incrinano e allora sei portato a fare le valigie e partire.

    Cosenza 2015 / 2016
    Cosenza 2015 / 2016

    Destinazione Cosenza in questo caso, questo è quello che ha fatto l’ormai ex tecnico imperiese, ha insegnato molto alle sue ragazze nel periodo trascorso nella cittadina del Ponente ligure imparando al contempo i trucchi del mestiere, a saper gestire le situazioni. Lo hanno amato le sue giocatrici, da uomo e tecnico, come dimostrano i tanti messaggi e parole di affetto ricevute, ma lo hanno saputo apprezzare ovunque, perchè chi lavora non può esser visto male, se non per invidia da chi poteva patire di vedere una squadra ormai così rodata come l’Imperia.

    I play off persi e la finale scudetto andata al Padova sono stati un segnale, quello che ormai un’era stava terminando, poi una telefonata, la chiamata da parte del Cosenza, la presentazione di un progetto cui non si poteva dire di no. Capanna non ha esitato e si è messo subito al lavoro, pronto a stupire di nuovo. Un gruppo di ragazze giovani, tutte desiderose di imparare da uno dei migliori tecnici d’Italia a livello femminile. Preparato, un amante del proprio lavoro, una passione vera per lui che la pallanuoto l’ha anche giocata fino a due anni fa, in acqua come fuori, un guerriero.

    Ripartire, sacrificarsi, mettere la faccia anche magari nelle sconfitte, sapendo che quando si parte con un progetto non si può vincere sempre. Anche con l’Imperia fu così, ma il ruolo dell’allenatore è bello anche per quello. Una sfida che ha subito entusiasmato Capanna, pronto a stupire e dare tutto per i colori consentini.

    Prima di sentire le sue parole presentiamo la rosa del Cosenza 2015 / 2016, dalle “veterane” Angela Manna seconda portiera, il difensore Claudia Presta, entrambe dell’98, passando per Rita De Mari, Martina Gallo e Carolina Nicolai, tutte centrovasca dai ventuno ai ventitrè anni, fino ad arrivare alle giovanissime Benedetta Garritano, Jone Diacovo, Giusy Citino, la prima portiera Divina Lucia Nigro e la terza portiera Carolina Renda, la centrovasca Francesca Greco e l’attaccante Anna Bonaparte, tutte delle leve ’97 e ’99. Tanto di cappello a una società che punta su un gruppo giovane, dato nelle mani di un tecnico intelligente che saprà farle crescere e migliorare. Ne sentirete parlare di queste “ragazzine terribili”, tutte nate lì.

    Cosenza 2015 / 2016
    Cosenza 2015 / 2016

    Silvia Motta e Francesca Pomeri sono le due ex imperiesi che il tecnico ha deciso di portarsi dietro, entrambe della Nazionale italiana dovranno portare esperienza e saper gestire i momenti difficili, conoscendo già le intenzioni e il modo di lavorare del tecnico. La prima raggiunge la sorella Roberta Motta, già in rosa nella passata stagione. Insieme ad Agnese D’Amico di Catania, Alessia Marani di Treviglio e la straniera, classe ’92 proveniente da Osaka, Miku Koide, attaccante esterna ma con la possibilità anche di giocare come secondo centroboa.

    E’ arrivato ora il momento di introdurre, tra passato, presente e futuro, il loro tecnico Marco Capanna, che nell’intervista ha parlato un pò dei bei momenti passati a Imperia, della sua scelta di cambiare aria e delle aspettative. Uno mai stanco di imparare, una persona sincera e vera in ogni situazione ma immergiamoci nel racconto.

    Marco, non si può che iniziare con una domanda sul passato, quello che ha fatto parte fino a poco fa della tua rosea carriera. Nessuno ti ha regalato niente e ogni traguardo te lo sei guadagnato passo dopo passo, da solo. Stiamo parlando di Imperia ovviamente, ha significato tanto, forse tutto per te, lascia ragazze splendide che hai cresciuto una ad una. Cosa senti di dire a chi si ricorderà sempre del tuo operato e a loro soprattutto, da uomo prima ancora che da tecnico, visto che insieme avete vinto e perso, passando momenti indelebili?

    Dico innanzitutto in bocca al lupo di cuore, nessuno puo’ pensare che io possa mai sperare che non facciano bene, ovunque vadano. Il mio pensiero è sempre stato quello di costruire qualcosa di magico e di arrivare al massimo, anche quando nessuno ci credeva, ma soprattutto di lasciare qualcosa che sarebbe potuto proseguire senza di me. Credo di averci messo del mio perchè cio’ avvenga. Anche la guida di Merci ( Stieber ndr ), che gode di tutta la mia stima, è stata programmata e costruita e questo non poteva che essere la cosa più logico e continuativa del progetto. Alle ragazze posso solo dire GRAZIE , mi hanno aiutato a crescere, abbiamo fatto, spesso, forse la ” cosa ” sbagliata, ma credendo tutte in quello che andavamo a fare, questo ci ha portato a raggiungere risultati importanti. Ora tante sono rimaste, altre sono sparse in squadre e nazioni più disparate, ma ognuna è un pezzo del mio cuore, tutte avranno il mio appoggio sempre e comunque. Il percorso fatto mi ha fatto diventare inoltre appetibile per squadre e società che credevano e credono di poter investire anche su di me. Ciò mi ha lusingato perchè è tutta benzina per migliorarmi. Darò il massimo per migliorarmi, per il gruppo e la società che mi ha dato una disponibilità totale “.

    Marco Capanna nuovo tecnico del Cosenza
    Marco Capanna nuovo tecnico del Cosenza

    Un allenatore deve formarsi continuamente, aggiornarsi e tu sei uno dei più meticolosi in questo; lavori molto in vasca e sulla testa, una cosa non da poco. Quale è il segreto e quali sono le qualità che ti hanno permesso di fare quello che hai fatto?

    Non sono uno cui piace prendersi i meriti, ho trovato un gruppo speciale a Imperia come nelle tre Universiadi e questo aiuta. A Cosenza non posso che dire la stessa cosa, anche se ci conosciamo da poco tempo, è un piacere allenarle per la disponibilità che hanno mostrato tutte fin da subito, oltre all’affiatamento tra di loro che si percepisce subito. Evidentemente sono fortunato e nello sport non fa mai male. Mi diverto e il mio unico obiettivo è quello di vederle lottare per gioire un giorno tutte insieme per qualcosa che avranno raggiunto. Io insieme a loro continuero’ a guardare, studiare, analizzare le situazioni e a migliorarmi. Del passato ricordo più le sconfitte che le vittorie, da lì si costruisce tutto “.

    Difficile dimenticare, ma ora la testa è tutta verso l’inizio di una nuova sfida. Cosa ti ha spinto ad accettare il progetto e che cosa ti aspetti da te stesso oltre che da questa nuova tappa?

    Mi ha spinto il fatto che mi è stato prospettato un progetto, ho percepito la loro volontà oltre al piacere di avermi come guida tecnica. A casa tua diventi o sei spesso un po’ ” scontato”. Il ragionamento, difficilissimo emotivamente, è legato anche al fatto che, dopo tanti anni che uno chiede di ” sputare il sangue “, si possa diventare ingombrante o non si riesca piu’ ad essere stimolanti. Ho preferito così, prima di arrivare a ciò, ma i cicli finiscono e il mio forse sarebbe potuto durare ancora con una certa serenità intorno. Ho pensato che qualcosa di diverso probabilmente sarebbe stata la scelta più giusta per tutti. L’ultima finale scudetto ( delle tre fatte con Imperia ) è stato un segnale per me sotto diversi aspetti“.

    Sarà difficile e ci vorrà tempo per arrivare al top come hai fatto con l’Imperia ma essendo una sfida non ti tirerai indietro. Da cosa partirai, che gruppo siete e dove dovete e potete crescere di più?

    Siamo partiti da un gruppo di 19 persone con età media inferiore di poco ai 20 anni. Conosco una sola strada che è il lavoro, la compattezza e l’unione del gruppo. Sono molto contento di tutte queste ragazze e il mio obiettivo è portarle tutte ad essere protagoniste e coinvolte nel progetto. Ci vorrà tempo, non so quanto, ma non mi piace pensare che ci sia qualcosa di impossibile. Cercheremo di sognare con i piedi ben saldi per terra. Mi auguro un momento difficile, anche piu’ di uno, perchè solo lì le squadre imparano ,crescono , si cementano . Per ora c’è il giusto entusiasmo e la voglia di cominciare a confrontarci. Essendo così giovani molte mi hanno stupito per la maturità, non credo vi sia limite al miglioramento e, se nel tempo, con tutti i sacrifici che fanno, non si leveranno delle soddisfazioni, la responsabilità sarà mia “.

    Che campionato sarà e dove vuoi portare questa squadra?

    Un campionato equilibrato, come l’anno scorso, ma forse ancora di più. Vedo Padova favorito leggermente su Messina, due squadre attrezzate per fare bene in Italia e in Europa. Poi secondo me il Prato ha un grande organico, insieme a Bogliasco e Rapallo hanno qualcosa in più, almeno sulla carta. Poi le altre squadre sono parecchio giovani e quindi, quelle che cresceranno di più nel corso del torneo manterranno la categoria, ambendo alla final six. Sicuramente noi proveremo a essere tra le formazioni difficili da battere, proveremo a crescere, con in testa la voglia di giocare una fase finale prestigiosa “.

     

     

  • Coppa Italia, in Lega Pro il Cosenza espugna Catanzaro

    Coppa Italia, in Lega Pro il Cosenza espugna Catanzaro

    Il Cosenza espugna il campo del Catanzaro per 1-3 superando il primo turno di Coppa Italia di Lega Pro, allo

    L'allenatore del Cosenza Cappellacci
    L’allenatore del Cosenza Cappellacci

    stadio “San Vito” De Angelis su rigore e la doppietta di Sassano hanno permesso agli ospiti di superare la squadra di Moriero, imbottita di seconde linee e incapace di fronteggiare una squadra, quella di Cappellacci,  desideroso di mettersi alle spalle un periodo buio che lo ha visto incassare quattro sconfitte nelle ultime cinque gare di campionato. Catanzaro in vantaggio con Morosini al 14′ ma soltanto un minuto dopo ci ha pensato De Angelis a riportare la sfida in parità. Il gol del vantaggio del Cosenza è arrivato al 38′ grazie a Sassano, abile a concludere una azione di contropiede; al 73′, sempre Sassano, ha finalizzato un’azione di contropiede.

    L’Alessandria sconfigge meritatamente il Savona per 3-0 e si qualifica al secondo turno di Coppa Italia; dopo 4′ la squadra di D’Angelo è già andata in vantaggio grazie alla rete siglata da Guazzo lesto a capitalizzare l’assist di Scotto;  raddoppio al 5o’ con Rantier che al 67′ chiude i conti siglando la sua personale doppietta. La formazione piemontese non è stata stravolta dal turn over in maniera massiccia mentre mister Di Napoli ha effettua una notevole rotazione di uomini lasciando molti giocatori a casa.

    La Casertana ha infilato la quinta vittoria consecutiva sconfiggendo la Lupa Roma un’altra formazione rivelazione del girone C per 2-0. Sia Gregucci da una parte che Cucciari dall’altra hanno optato per un massiccio turn over. Vantaggio di Cunzi al 59′ e raddoppio al 79′ con Ricciardo che ha superato Rossi con un bel pallonetto.

    Il Matera ha sconfitto il Barletta per 2-1 con mister Auteri il quale ha schierato i suoi con una formazione inedita. La squadra di Sesia si è portata in vantaggio con Biancolino su rigore dopo 4′; pareggio dei padroni di casa al 29′: assist di Albadoro per Gallozzi che segna con un rasoterra a fil di palo. Pagliarini ha siglato il sorpasso dopo dopo 3′.

    La Feralpisalò ha espugnato il “Druso” di Bolzano per 0-2, mister Rastelli ha messo in campo un undici inedito, composto da calciatori fino ad ora meno utilizzati in campionato. Vantaggio degli ospiti al 34′ con Romero, soltanto otto minuti più tardi contatto in area tra Ientile e Lonardi con l’arbitro che ha decretato il calcio di rigore, trasformato da Cittadino per lo 0-2 ospite.

    Il Prato ha battuto 3-0 il Santarcangelo, la squadra di Esposito si è portata in vantaggio all’8′ con Romanò, un minuto dopo splendido raddoppio di Fofanà con un tiro che si è infilato nel sette sul secondo palo. Al 42′ rigore realizzato da Rubino che ha spiazzato Marani per il tris, il fallo è stato di Obeng su Fofana.

    Il prossimo turno sarà nuovamente ad eliminazione diretta: tempi regolamentari al termine dei quali, se persisterà la situazione di parità, si disputeranno i tempi supplementari e, in caso di ancora parità, si tireranno i calci di rigore.

    Queste le gare in programma: 
    22.10. 15:00
    Alessandria Pavia
    22.10. 15:00
    Bassano Mantova
    22.10. 15:00
    Casertana Benevento
    22.10. 15:00
    Como Novara
    22.10. 15:00
    Cosenza Reggina
    22.10. 15:00
    Cremonese Renate
    22.10. 15:00
    FeralpiSalò Lumezzane
    22.10. 15:00
    Juve Stabia Ischia
    22.10. 15:00
    Lecce Matera
    22.10. 15:00
    Monza AlbinoLeffe
    22.10. 15:00
    Pisa Torres
    22.10. 15:00
    Pontedera L’Aquila
    22.10. 15:00
    Prato Pistoiese
    22.10. 15:00
    Salernitana Messina
    22.10. 15:00
    Spal Venezia
    22.10. 15:00
    Teramo Ascoli

     

     

  • Cosenza celebra centenario dei Lupi

    Cosenza celebra centenario dei Lupi

    A Cosenza la febbre rossoblu è esplosa. O riesplosa, per la precisione. La città Bruzia, infatti, vive l’amore per i suoi “Lupi” ad ondate, fra alti e bassi, amori intensi e abbandoni. Ora, è il momento della festa, della celebrazione, dell’orgoglio. Ed è anche giusto sia così. La città celebra i cento anni della sua squadra: 23 Febbraio 1914 – 23 Febbraio 2014, un traguardo non da poco, soprattutto alla luce delle tribolate vicende degli ultimi anni. La vittoria per 2-1 contro l’Aversa Normanna nel match valido per la  giornata di Lega Pro/2 è la cornice, l’epilogo festoso e coreografico, nel quale culmina l’attesa vissuta dalla città per settimane intere. Decorazioni, luci, vetrine dei negozi addobbate con i colori della squadra, bandiere che campeggiano da finestre e balconi: manifestazioni organizzate e iniziative spontanee.

    Cosenza celebra centenario dei Lupi | foto da web
    Cosenza celebra centenario dei Lupi | foto da web

    Cosenza vive intensamente le vicende della sua squadra, e il sentimento rossoblu si respirava realmente per le strade cittadine. Si respirava fra coloro che, anche da molto lontano, hanno deciso di far ritorno in città solo per assistere al match del San Vito, si percepiva fra coloro che da sabato pomeriggio si sono ritrovati nella “simbolica” Curva Bergamini per un amarcord della storia rossoblu, insieme ai rappresentanti delle tifoserie gemellate: Atalanta, Ternana, Ancona, solo per citarne alcune. E poi, ancora, nella serata di sabato le luci rossoblu si sono accese sul castello Svevo, il simbolo della città di Cosenza che la domina dall’alto del colle Pancrazio.

    Domenica pomeriggio, invece, il San Vito di Cosenza ha vissuto il vero e proprio bagno di folla con i suoi 15 mila presenti, e con i tagliandi quasi esauriti: un evento di certo non frequente, soprattutto negli ultimi anni. E poi spari, il countdown fino ad arrivare a cento, fuochi d’artificio, cori, coreografie e canzoni: una festa in grande stile, com’è giusto che sia. Nell’attesa di rivivere momenti migliori e sognando quei traguardi che Cosenza non ha mai assaporato pur avendoli sfiorati nei tempi d’oro di metà anni ’90.

    Chissà che il traguardo dei cento anni porti fortuna con l’auspicio che, come si suol dire da queste parti, siano “altri cent’anni”.

  • Caso Bergamini, indagata la fidanzata per omicidio

    Caso Bergamini, indagata la fidanzata per omicidio

    Sono ormai trascorsi ventiquattro lunghissimi anni dal lontano 18 Novembre 1989, quando la vita di Denis Bergamini, calciatore del Cosenza “dei miracoli”, trovò il suo capolinea sulla statale 106 Ionica, all’altezza di Roseto Capo Spulico, all’estremo confine nord della Calabria. Anni di misteri, di nebbie fitte, di indagini non approfondite, di elementi che “non tornavano”, di piste sbagliate. L’unica testimone oculare presente al momento dell’ accaduto, era Isabella Internò, la fidanzata di Bergamini per quasi tre anni, che quel pomeriggio di Novembre viaggiava in macchina con lui e che, come lei stessa ha raccontato in questi lunghi anni, lo ha visto buttarsi “a pesce” sotto un camion, che lo ha poi travolto e ucciso. Una scena da inequivocabile “suicidio”, dunque, che però non ha mai convinto nessuno e, soprattutto, non ha mai convinto chi Denis Bergamini lo conosceva, e ne amava il sorriso e la voglia di vivere ed, in particolar modo, la sua famiglia. Nonostante i molti dubbi, però, la versione dei fatti raccontata dalla Internò è sempre stata quella ritenuta attendibile, anche perchè confermata dallo stesso camionista che investì il corpo di Bergamini, ma l’aspetto inquietante della vicenda è ciò che è emerso soltanto un anno fa, ossia che Denis Bergamini fosse già stato ucciso quando venne investito, considerando come molti indizi portassero a ritenere che, in quel piovoso pomeriggio di Novembre, le sue scarpe non abbiano calcato il terreno fangoso nei pressi della 106 Ionica, considerando che vennero ritrovate perfettamente pulite anche nella suola, e che le perizie successive confermassero che al momento dell’impatto con il camion Bergamini fosse già morto.

    Caso Bergamini, indagata l'ex fidanzata | immagini dal web
    Caso Bergamini, indagata l’ex fidanzata | immagini dal web

    Tutto ciò ha portato gli investigatori della procura di Castrovillari a cercare ancora il colpevole, a non fermare un’indagine che – negli anni precedenti – era stata condotta in maniera approssimativa, senza giungere ad una soluzione chiara, e senza fare giustizia di un ragazzo strappato alla vita “nel fiore degli anni”, come la sua famiglia ha più volte affermato.

    Ecco perchè tale indagine  è stata riaperta due anni fa giungendo al “colpo di scena” che sembrava essere nell’aria, ossia la notizia che comporta una svolta nelle indagini con la notifica dell’iscrizione nel registro degli indagati all’ex fidanzata Isabella Internò, oggi 43 enne, per omicidio volontario con movente di natura passionale. Un elemento che rappresenta uno sblocco importante nelle indagini, anche se per la sorella di Denis Bergamini il sentimento che continua a prevalere è, inevitabilmente, soltanto quello di “profonda tristezza e sgomento” nel considerare il tragico scenario in cui suo fratello ha conosciuto la morte nonostante “nessuno merita di morire nel modo in cui è morto Denis, nonostante fosse un bravo ragazzo sempre felice e pronto ad aiutare gli altri, che amava la vita, come lui stesso aveva dichiarato nell’ultima intervista rilasciata alla stampa poco prima che qualcuno gliela togliesse”. 

    Tutto questo in attesa che Isabella Internò venga convocata in procura per essere ascoltata, non più in veste di semplice testimone dell’accaduto ma, questa volta, di indagata per omicidio volontario: si riuscirà, così, finalmente a fare luce su un mistero irrisolto da ventiquattro lunghissimi anni?

  • Gattuso porta il Sion in ritiro nella sua Calabria

    Gattuso porta il Sion in ritiro nella sua Calabria

    Dieci giorni per far conoscere ai compagni di squadra del Sion la propria terra, quella Calabria cui da sempre è legato nonostante i lunghi periodi trascorsi tra Perugia, Glasgow e Milano. Rino Gattuso insieme al resto della squadra svizzera infatti svolgerà dieci giorni di ritiro, in concomitanza con la sosta del campionato elvetico, in Calabria, più precisamente a Corigliano Calabro, centro della provincia di Cosenza nel quale “Ringhio” è cresciuto e dove torna ogni volta che può per riabbracciare amici e parenti.

    Una sorta di vetrina per la Calabria che sarà conosciuta da vicino non solo da calciatori e staff tecnico ma anche dai mass media svizzeri nel corso dei dieci giorni di permanenza. Già da qualche mese si era parlato di questa fase di ritiro in Calabria della compagine che nell’estate scorsa aveva cercato anche Del Piero. Da qualche giorno è arrivata l’ufficialità compreso anche un programma di amichevoli piuttosto fitto con tre partite in sette giorni contro Crotone, Reggina e Cosenza.

    Rino Gattuso© SEBASTIEN FEVAL/AFP/Getty Images
    Rino Gattuso© SEBASTIEN FEVAL/AFP/Getty Images

    Nessun test invece contro il Catanzaro come si era vociferato nel corso dei mesi scorsi. Si comincerà il 16 contro i pitagorici, passando poi al 19 quando allo stadio “Granillo” si accenderanno le luci dei riflettori per la sfida che vedrà opposti gli amaranto di Dionigi agli svizzeri. Si chiuderà quindi il 23 contro il Cosenza, formazione militante nel torneo di Serie D girone I, un giorno prima del ritorno in patria per gli elvetici. Attualmente il Sion sta lavorando in Spagna, prima del rientro in patria previsto per giovedi e la susseguente partenza, quattro giorni dopo, per l’Italia.

    Oltre a Gattuso la compagine biancorossa vanta tra le proprie fila altri due calciatori con un recente passato in Italia: si tratta dei centrocampisti Basha, sino a qualche mese fa al Torino e Zambrella, il quale per diverse stagioni ha vestito la casacca del Brescia.