Tag: corinthians

  • Chelsea ko, Materazzi contro Benitez su Twitter

    Chelsea ko, Materazzi contro Benitez su Twitter

    L’avventura di Benitez al Chelsea è iniziata nel peggiore dei modi. Eh già perchè quando ti trovi a dover fare fronte alle ostilità palesate dai tifosi della squadra che stai per guidare, allora il tuo futuro difficilmente avrà sfumature rosee. Se poi i risultati tardano ad arrivare allora tutto si complica. Aggiungete che proprio oggi, 16 Dicembre, il Chelsea quasi a sorpresa ha clamorosamente perso il titolo di Campione del Mondo nel Mondiale per Club contro il Corinthians che si è portato in vantaggio con Paulo Guerrero a metà della ripresa.

    E’ sfumato così il sogno di Rafa Benitez di bissare il trofeo conquistato nel 2010 quando era alla guida dell’Inter. In virtù di questo ennesimo “insuccesso”, il tecnico dei blues è diventato oggetto di scherni non sono nell’oltremanica, ma anche nel Bel Paese. Fautore delle “frecciatine” all’indirizzo del tecnico spagnolo è Marco Materazzi, ex difensore nerazzurro che non ha mai nascosto di non essere tra gli stimatori di Benitez.

    Marco Materazzi
    Marco Materazzi su Twitter attacca Benitez © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Appese le scarpette al chiodo Materazzi sembra si sia appassionato, come molti suoi ex colleghi, ai social network avviando una intensa attività da commentatore e provocatore su Twitter. E quale migliore occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe se non quella di oggi in cui il suo ex tecnico è andato incontro ad una sconfitta bruciante: “Ragazzi mio Figlio piange per il Chelsea, Che impresa ad Abu Dhabi… siamo riusciti a vincere senza Allenatore!!! Lo dicevo io…“. Questo il tweet di scherno all’indirizzo di Benitez che successivamente ha scatenato la reazione di molti tifosi, soprattutto anti-interisti, che non godono di una buona simpatia verso il difensore che non è nuovo a questo tipo di “uscite”. Chiaro il riferimento alla conquista del Mondiale per Club dell’Inter nel 2010 quando la squadra nerazzurra nonostante si fosse trovata a far fronte ad una forte crisi di risultati senza il proprio vate in panchina Mourinho, trasferitosi a Madrid e sostituito proprio da Benitez, era comunque riuscita, tra le mille difficoltà di inizio stagione, a fare quadrato e a portare il trofeo in Italia battendo in finale gli africani del Mazembe, senza guida tecnica a parer di Materazzi.

  • Gigante Cassio, il Corinthians beffa Benitez ed è campione

    Gigante Cassio, il Corinthians beffa Benitez ed è campione

    Il Corinthians è campione del mondo. L’impresa che alla vigilia sembrava impossibile è compiuta. Il Timao si regala un triplete storico per il calcio brasiliano, vincendo Brasileirao, Libertadores e Mondiale per club in un sol boccone. Era dai tempi del San Paolo di Tele Santana (stagione ’91-’92) che non accadeva qualcosa del genere. Successo ancora più clamoroso se si considera la partita della semifinale, quella vinta con grande sofferenza contro gli egiziani dell’Al Ahly. Cadono i campioni d’Europa del Chelsea, dilaniati dalla rete di Paulo Guerrero a metà della ripresa, dopo che il primo tempo si era chiuso sullo 0-0. Per Benitez svanisce il sogno di conquistare il double, avendo vinto il trofeo nel 2010 con l’Inter. Forse qualcuno a Londra inizia a rimpiangere alcune scelte.

    IL PROTAGONISTA – Nella vittoria del Corinthians di quest’oggi c’è un protagonista, ed è Cassio. Il portiere brasiliano dopo un intervento prodigioso su Victor Moses nel corso della prima frazione di gioco, si è ripetuto nella ripresa, ergendosi a muro perfetto del bunker costruito da Tite. Prima su Hazard e poi su Torres nel finale Cassio ha posto le fondamenta del successo. Al termine della partita l’estremo difensore del Corinhians riceve il premio come miglior giocatore sia della finalissima sia di tutto Mondiale per club. Riconoscimento più che meritato.

    Il portiere Cassio protagonista assoluto della finalissima Corinthians-Chelsea | ©TORU YAMANAKA/AFP/Getty Images
    Il portiere Cassio protagonista assoluto della finalissima Corinthians-Chelsea | ©TORU YAMANAKA/AFP/Getty Images

    IL FLOP – In pochi avevano pronosticato che il Chelsea tornasse in Inghilterra a mani vuote. Il peggiore degli incubi si è però trasformato in realtà, nonostante una semifinale brillante contro i messicani del Monterrey. Facile immaginare come l’Inghilterra si scaglierà contro i Blues, con Benitez che diventerà la vittima preferita, sia per tabloid che allenatori, fra tutti Sir Alex Ferguson, dettosi sconcertato dalla decisione di Abramovich di licenziare Di Matteo proprio alla vigilia del Mondiale per club a cui il tecnico italiano avrebbe dovuto partecipare.

    Pablo è il match winner anche contro i Blues | ©TORU YAMANAKA/AFP/Getty Images
    Pablo è il match winner anche contro i Blues | ©TORU YAMANAKA/AFP/Getty Images

    IL GUERRIERO – Il match winner della finalissima è stato sempre lui, il Pablo Guerrero, autore del gol vittoria al minuto 69. L’attaccante peruviano si conferma arma letale del comunque non irresistibile reparto offensivo del Timao, segnando il suo secondo gol nel Mondiale per club, dopo quello rifilato agli egiziani dell’Al Ahly, anche questo decisivo per il passaggio del turno. Sbarcato in Brasile nel luglio 2012 dopo sei stagioni all’Amburgo, Guerrero è al suo ottavo gol con la maglia del Corinthians in 17 presenze complessive.

    IL MURO – La squadra brasiliana allenata da Tite conferma la sua principale caratteristica, ovvero una difesa inviolabile. Se oggi gran parte del merito va attribuito al portiere Cassio, non va dimenticato il cammino incredibile intrapreso dal Corinthians nell’ultima Libertadores, coronato dal successo nella finalissima contro il Boca Juniors, con soli sei gol subiti, tre dei quali nelle prime due partite della Fase a gironi.

    La festa del Timao durante la premiazione | ©KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images
    La festa del Timao durante la premiazione | ©KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images

    LE REAZIONI – Il primo a congratularsi con la vittoria del Timao è stato Ronaldo, il fenomeno, che ha elogiato il portiere Cassio definendolo “Gigante”. E’ stata quindi la volta dei due calciatori della Roma ex Corinthians, Marquinhos e Dodò, che hanno voluto esprimere la propria gioia per quella che è anche una loro vittoria. Al coro dei felici si sono aggiunti poi il difensore del Barcellona Piquè, che non ha dimenticato la sconfitta subita ad opera del Chelsea nella semifinale della Champions League, e l’ex fuoriclasse del calcio verdeoro Rivaldo. Da sottolineare anche un commento molto sarcastico di Marco Materazzi, ex bandiera dell’Inter, che ha voluto sottolineare come l’impresa di Abu Dhabi (Mondiale per club 2010 ndr, con Benitez sulla panchina nerazzurra) sia stata vincere senza allenatore. Più chiaro di così.

    Il video di Corinthians-Chelsea 1-0, finale Mondiale per club (16-12-2012) [jwplayer config=”60s” mediaid=”164340″]

  • Il Corinthians non incanta ma è in finale, Al Ahly sconfitto 1-0

    Il Corinthians non incanta ma è in finale, Al Ahly sconfitto 1-0

    Il Corinthians è in finale del Mondiale per Club. Battuto l’Al Ahly per 1-0 grazie al gol di Paolo Guerrero alla mezzora del primo tempo. I brasiliani adesso attendono la seconda semifinale in programma domani tra il Chelsea e i messicani del Monterrey per conoscere l’avversaria nella finalissima. Va comunque detto che il Timao accede all’atto conclusivo del torneo dopo novanta minuti di noia, nei quali la squadra di Tite ha deluso e non poco le attese intorno a lei prima della vigilia. Ci si aspettava infatti qualcosa di più che uno sterile possesso palla nel primo tempo e il non gioco della ripresa, da quella che è a tutti gli effetti ancora oggi la squadra più forte del Sudamerica, dopo il successo nell’ultima Copa Libertadores.  Non sa far di meglio lo “squadrone” ?

    FRENO A MANO– I primi 45 minuti sono stati caratterizzati dal freno a mano tirato per entrambe le squadre in campo. Se dall’Al Ahly ce lo si poteva anche aspettare, vista la tradizione comunque di palleggiatori di cui gode l’Africa del Nord, almeno dal Corinthians si aveva la speranza di un gioco più frizzante e ballerino. Niente di tutto questo però si è visto al Toyota Stadium.

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    Il Corinthians vola in finale con il gol di Paolo Guerrero | ©TOSHIFUMI KITAMURA/AFP/Getty Images

    LA SBLOCCA LUI – Serviva un’invenzione, il Deus ex machina che fosse in grado di sbloccare un match fin lì ricco di sbadigli. Il Corinthians ha la fortuna di avere in squadra lui, Paolo Guerrero, el Loco, che alla mezzora esatta di gioco insacca di testa un cross di Douglas dalla sinistra sugli sviluppi di un calcio d’angolo in favore del Timao. E’ la rete che sblocca l’incontro, è la rete che decide la partita.

    IL TIMAO SI SIEDE – Lo “squadrone” del Brasile ha la colpa di sedersi ad inizio ripresa, colpa che diventa macchia indelebile quando  il Corinthians non accenna più a superare la metà campo avversaria, lasciando di fatto il pallino del gioco in mano agli avversari. Ma l’errore se vogliamo maggiore lo commette proprio l’Al Ahly, che non riesce ad approfittare della situazione improvvisamente favorevole.

    EFFETTO ABOUTRIKA – Colui che era stato l’eroe dei quarti di finale, Aboutrika, non riesce a capitalizzare la mole di gioco espressa nei secondi 45′ minuti dall’Al Alhy. L’ultimo capitano dell’Egitto olimpico a Londra 2012 ha comunque reso il match contro il Corinthians molto più aperto rispetto a quanto profetizzato alla vigilia, con il risultato in bilico fino al triplice fischio finale.

    LAMPI DI PAULINHO – Che bravo Paulinho. L’oggetto del desiderio di Inter e Manchester City si è acceso soltanto a sprazzi, ma sufficienti per certificare anche stavolta la classe del calciatore brasiliano. I suoi inserimenti a fari spenti hanno messo in crisi spesso e volentieri la retroguardia avversaria nel corso del primo tempo e nella ripresa è stato proprio un suo tiro ad interrompere il predominio egiziano. Rivedremo Paulinho domenica mattina, quando di fronte con ogni probabilità troverà il Chelsea.

    APPUNTAMENTI – La squadra di Rafa Benitez è attesa domani dall’impegno contro i messicani del Monterrey, che nel turno precedente avevano sconfitto i coreani del Ulsan. Il calcio d’inizio è fissato per le ore 11.30 italiane. All’ora di pranzo quindi sapremo se il Mondiale per club vivrà il suo esito più scontato, ovvero la finale tra i brasiliani del Corinthians e i campioni d’Europa del Chelsea.

    Il video di Corinthians-Al Ahly 1-0 [jwplayer config=”60s” mediaid=”163755″]

  • Mondiale per club, in semifinale sarà Chelsea-Monterrey

    Mondiale per club, in semifinale sarà Chelsea-Monterrey

    Si sono giocati oggi i quarti di finale del Mondiale per Club edizione 2012. Poche le sorprese da segnalare, con i messicani del Monterrey che nella mattinata italiana superano agevolmente i coreani del Ulsan Hyundai, quest’ultimi vincitori dell’ultima Champions League asiatica. Partita mai in discussione, con il Monterrey che chiude in vantaggio il primo tempo grazie alla rete di Jesus Manuel Corona al nono minuto. Nella ripresa i centroamericani dilagano nel finale, quando si scatena Cesar Delgado, autore di una doppietta nello spazio di sette minuti (tra il 77° e l’84° minuto). Pronostici dunque rispettati, con il Monterrey che approda nelle semifinali del Mondiale per club, mentre i coreani disputeranno la filanina per il quinto o il sesto posto finale.

    ADESSO IL CHELSEA– Nella semifinale di giovedì il Monterrey affronterà i campioni d’Europa del Chelsea. Per la squadra di Rafa Benitez un appuntamento sulla carta non impossibile, ma comunque da affrontare con la massima attenzione, sebbene non ricordiamo alcuna edizione precedente in cui la formazione europea non sia riuscita ad approdare alla finalissima.

    Ulsan Hyundai v CF Monterrey - FIFA Club World Cup Quarter Final
    La gioia di Cesar Delgado, protagonista assoluto contro i coreani del Ulsan | ©Lintao Zhang

    AFRICA – Avanti anche gli egiziani del Al Ahly, vincitori dell’ultima Champions League africana. Ha però dovuto sudare le proverbiali sette camicie la squadra allenata da Hossam El Badry per aver ragione dei padroni di casa del Hiroshima, sconfitti con uno striminzito 2-1. Risultato che è rimasto in bilico fino al 90′, grazie sopratutto all’intraprendenza dei giapponesi, apparsi nettamente più dinamici rispetto ai statici egiziani. Al Ahly che comunque ha beneficiato di un esperienza e tasso tecnico superiore, spesso e volentieri decisivo negli scontri da dentro o fuori. Per la cronaca, l’Al Alhy ha sconfitto i giapponesi per 2-1, con il gol vittoria realizzato al 57° minuto da Aboutreika, dopo che il primo tempo si era chiuso sul punteggio di 1-1.

    L’ALTRA SEMIFINALE – La seconda semifinale vedrà quindi scontrarsi gli egiziani del Al Ahly e i brasiliani del Corinthians, vincitori della Libertadores 2012. Difficilmente la squadra di Tite si lascerà sfuggire la finalissima, salvo clamorosi colpi di scena dell’ultimo minuto.

  • Prende oggi il via in Giappone il Mondiale per Club

    Prende oggi il via in Giappone il Mondiale per Club

    Parte oggi in Giappone il Mondiale per Club edizione 2012. In campo poco prima di mezzogiorno scenderanno i campioni in carica del Giappone (Sanfrecce) contro i neozelandesi di Auckland City, quest’ultimi vincitori della Champions League “oceanica”. La vincente della sfida odierna otterrà il pass per i quarti di finale del torneo, in programma domenica. Sarà poi la volta delle semifinali, quando entreranno in gara i campioni d’Europa del Chelsea e quelli del Sudamerica, i brasiliani del Corinthians. La finalissima si giocherà il prossimo 16 dicembre, giorno in cui si decreterà il campione della nona edizione del Mondiale per Club. Da quest’anno fra le altre cose debutterà la goal-line technology, mezzo attraverso il quale dovrebbe essere debellato una volta per tutte l’angosciante gol fantasma.

    LE PARTECIPANTI– Oltre ai campioni in carica del Giappone, guidati dal capocannoniere Sato, e i neozelandesi di Auckland, sono presenti nel Paese nipponico anche i messicani del Monterrey (alla loro quarta edizione), in qualità di campioni del Centro-America, gli egiziani del Al-Ahly, vittoriosi della Champions africana. Infine troviamo i coreani del Ulsan Hyundai, che il 10 novembre scorso hanno sconfitto in finale gli arabi del Al-Ahli, gli stessi che avevano estromesso dalla Coppa Campioni asiatica la squadra allenata da Marcello Lippi.

    Chelsea v FC Nordsjaelland - UEFA Champions League
    I campioni d’Europa del Chelsea alla conquista del Mondiale per Club | ©Scott Heavey/Getty Images

    LE DEBUTTANTI – Delle sette squadre presenti in Giapponi, tre partecipano per la prima volta al Mondiale per club. Esordio assoluto per i campioni nipponici del Sanfrecce e i coreani del Ulsan. Sarà una prima volta anche per il Chelsea, con gli inglesi mai vincenti in Champions League, tabu sfatato da Di Matteo nel maggio scorso.

    FAVORITI – Ancora una volta Benitez avrà l’occasione di conquistare il Mondiale per Club senza aver vinto prima la Champions con quegli stessi giocatori che allena da poco più di tre settimane. Il Corinthians infatti, salvo sorprese, non dovrebbe rappresentare un avversario particolarmente complicato per Hazard e compagni.

  • Incontro Galliani Pato, fiducia a tempo per il brasiliano

    Incontro Galliani Pato, fiducia a tempo per il brasiliano

    L’attesa è finita. L’incontro Galliani Pato è andato a buon fine. La società rossonera conferma il brasiliano in un clima sereno e cordiale. Nella sede di via Turati, l’amministratore delegato del Milan e l’agente dell’attaccante Gilmar Veloz (con l’intervento del giocatore telefonicamente) hanno trovato l’accordo per proseguire l’avventura insieme. Lo sfogo di Pato in Belgio nel post partita Anderlecht-Milan, dove chiedeva di poter giocare di più, non è stato preso bene dal club rossonero che ha voluto subito chiarire il caso con il procuratore del giocatore. In settimana è dovuto intervenire anche il presidente Berlusconi per dichiarare l’incedibilità del numero 9 brasiliano, puntando sulla sua voglia di rilanciarsi, nella speranza che gli infortuni diano una tregua al fragile attaccante. Il Milan e Pato torneranno grandi insieme?

    IL PRESENTE– Un intero girone di ritorno per dimostrare le proprie capacità. Pato non può più sbagliare. Via la paura di nuovi infortuni, addio prestazioni al limite della sufficienza. Il Milan vuole gol e giocate importanti dall’ex attaccante dell’Internacional di Porto Alegre. Arrivato a Milanello neanche maggiorenne è entrato da subito nel cuore dei tifosi rossoneri per il suo senso del gol e per la sua classe, salvo poi perdersi tra i tanti infortuni che ha subito nel corso degli ultimi due anni. Adesso avrà a disposizione circa sette mesi per riconquistare tutti. Servono i suoi gol per la risalita della squadra.

    Alexandre Pato
    Fiducia a tempo per Pato al Milan? © Olivier Morin/Getty Images

    IL MERCATO – Ancelotti si è subito tirato indietro dalla corsa per Pato, preferendo un altro tipo di attaccante per rinforzare il club parigino. L’unica destinazione possibile, in caso di ulteriore fallimento in rossonero, è il Brasile. In patria è ancora considerato un giocatore di livello assoluto e il Corinthians potrebbe convincerlo promettendogli spazio nell’undici titolare e la possibilità di farsi notare in vista del Mondiale di Brasile 2014.

    Il presidente milanista sembrerebbe essere l’unico ancora fiducioso sul recupero totale del brasiliano. Galliani, al contrario, sarebbe pronto a piazzarlo al primo offerente per ricavare i soldi per poter tentare l’assalto a Mario Balotelli. Sette mesi per decidere. Pato ha a disposizione circa 210 giorni per riprendersi la maglia del Milan.

  • Paulinho-Inter, l’agente del brasiliano a Milano ma c’è anche il Psg

    Paulinho-Inter, l’agente del brasiliano a Milano ma c’è anche il Psg

    Dopo la vittoria in rimonta per 1-3 sulla Juventus, l’Inter si prepara per affrontare le prossime partite e soprattutto in questi giorni decisioni fondamentali avvengono anche fuori dal campo: si tratta infatti del possibile arrivo a Milano di Paulinho, giocatore tanto desiderato dall’intero club e che potrebbe essere determinante per il mercato di gennaio. Un regalo non da poco quello che Massimo Moratti potrebbe fare al suo pupillo Stramaccioni che sta dando soddisfazioni al presidente neroazzurro che ha quindi intenzione di ripagare il lavoro del tecnico.

    Secondo quanto dichiarato nei giorni scorsi, nella giornata di oggi Bernardo, l’agente di José Paulo Bezerra Maciel Júnior, questo il nome completo di Paulinho, dovrebbe incontrare i vertici dell’Inter per poter venire a conoscenza sulle intenzioni del club italiano. Si vocifera però che proprio prima di sbarcare a Milano, Bernardo abbia fatto tappa a Parigi dove ha fatto visita al Paris Saint Germain, il quale è ovviamente interessato al centrocampista brasiliano del Corinthians.

    Paulinho FBL- WC2014 -JPN-BRA-FRIENDLY
    Paulinho © ANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images

    Una brutta notizia per i neroazzurri che da tempo hanno messo gli occhi su Paulinho ma che se dovessero concorrere con il club francese potrebbero inciampare in una corsa contro il denaro: ad oggi il centrocampista costa infatti 15 milioni di euro ed inoltre Mario Gobbi, presidente del Corinthians ha spiegato di non avere alcuna intenzione di cedere il talentuoso giovane calciatore e soprattutto che non ha mai avuto alcun contatto con Moratti. Nonostante queste dichiarazioni l’Inter sembra essere davvero ad un passo dall’acquisto del nazionale verdeoro, il quale proprio ad ottobre aveva dichiarato di essere attirato dall’idea di approdare tra le fila del club neroazzurro: a giugno infatti uno dei principali ostacoli che vi furono tra il giocatore e l’Inter fu il Mondiale per Club che si disputerà dal 6 al 16 dicembre; da questa data in poi Paulinho potrebbe quindi essere libero da ogni tipo di obiettivo e aver voglia di sbarcare in un club che tanto sta facendo bene e che punta in alto.

  • Paulinho a gennaio, Inter già attiva

    Paulinho a gennaio, Inter già attiva

    La storia insegna. Dopo la sconfitta casalinga per 2 a 0 contro l’Hadjuk di Spalato, Moratti aveva messo mano al portafogli, facendo impazzire il calciomercato dell’Inter, regalando a Stramaccioni in meno di due giorni tre giocatori come Cassano, Gargano e Pereira. Forse l’ultima batosta di San Siro, contro la Roma potrebbe aver convinto il patron nerazzurro a dover rimetter mano alle casse nerazzurre per accontentare nuovamente le richieste del giovane tecnico romano. La notizia rimbalza in rete, come sui giornali di carta stampata: Paulinho e l’Inter non sarebbero mai stati così vicini! Nemmeno quando a Luglio sembrava ormai cosa fatta, con Branca speranzoso di aver chiuso l’affare, per ritrovarsi in seguito con un pugno di mosche in mano e il no del giocatore desideroso di giocarsi il suo Mondiale per Club con il Corinthians. Il rinnovo del contratto con la conferma del calciatore ha di fatto bloccato ogni trattiva a causa dell’aumento del valore del suo cartellino.

    Paulinho © AFP
    L’Inter e Moratti in primis, rimasti scottati dall’affare Lucas, con un corteggiamento durato un anno buono, e sfumato nel giro di una settimana dopo l’offerta shock del Psg, vogliono cautelarsi per non ripetere l’errore madornale. Il passato recente ci insegna come lo stesso Lavezzi, e l’anno precedente con Sanchez, gli accordi verbali e le promesse di acquistare un calciatore valgono meno di zero di fronte ad offerte da capogiro, soprattutto da quando i petrodollari hanno influenzato il calciomercato europeo con il loro strapotere economico. L’offerta iniziale che avrebbe presentato l’Inter si sarebbe aggirata intorno ai 10 milioni di euro, ma con il rinnovo contrattuale, in questo momento il valore del giocatore sarebbe aumentato, costringendo i nerazzurri ad alzare l’asticella fino ai 13-15 milioni, per un giocatore che di fatto sta entrando nei titolarissimi del Brasile di Menezes. L’obiettivo dell’Inter è quello di far scendere leggermente il prezzo cercando di ‘bloccare’ Paulinho già da adesso, congelandolo fino alla riapertura del mercato a gennaio, momento ideale per ripuntellare la squadra con i giusti innesti e magari anche il tanto sognato vice-Milito.

    Paulinho rappresenterebbe il centrocampista adatto per l’idea di calcio di Stramaccioni, con le caratteristiche perfette per il suo 4-3-2-1, garantendo gli inserimenti dalla mediana che proprio nel match contro la Roma sono mancati in maniera evidente. Senza dimenticare come lo stesso giocatore carioca sappia fare benissimo anche la fase di copertura, aiutando il centrocampo a sopperire ai limiti mostrati da una difesa fin troppo ballerina.

    In attesa di gennaio, a meno che non entri in campo il solito gruppo qatariota, o gli sceicchi di Manchester, l’Inter continuerà a tessere la rete di rapporti per ingaggiare il top player che gli garantirebbe quel salto di qualità necessario per tornare a lottare per le posizioni alte della classifica. Solo il tempo ci dirà se i nerazzurri vinceranno l’oscar per i migliori affari sfumati sul filo di lana, (replicando un perfetto caso Lucas-bis)o se nel migliore dei casi, un nuovo gioiello brasiliano, con un brillante futuro davanti, potrà arricchire il livello qualitativo di una Serie A sempre meno ricca di giovani talenti.

  • Sfumano anche Lucas e Paulinho. C’era una volta il calcio italiano

    Sfumano anche Lucas e Paulinho. C’era una volta il calcio italiano

    Prima battuta d’arresto per il calciomercato Inter. I due obiettivi brasiliani della società nerazzurra sono sempre più lontani, o per meglio dire Paulinho sicuramente non arriverà a Milano visto che ha rinnovato con il Corinthians mentre il sogno di Moratti Lucas si allontana sempre più, su di lui c’è il forte pressing del Manchester United, pronto ad offrire ben 33 milioni di euro per portarlo alla corte di Sir Alex Ferguson.

    Insomma potremmo dire venerdì nero per l’Inter ma momento nero per il calcio italiano. Prendendo spunto dagli obiettivi brasiliani sfumati si evince che il campionato italiano non gode più dello stesso appeal di un tempo (Paulinho preferisce restare in Brasile piuttosto che giocare in Italia), dall’ormai mera speranza Lucas si evince invece ciò che un dato di fatto lampante: i top club italiani a livello economico non possono più competere con i top club europei vedi il Manchester United che spara alto per Lucas, che sarà anche un fenomeno come dicono ma che al momento non ha ancora dimostrato di valere le cifre astronomiche richieste dal suo club di appartenenza (San Paolo).

    Paulinho © YASUYOSHI CHIBA/AFP/GettyImages

    IL CALCIO ITALIANO PIANGE – A peggiorare il quadro inoltre dobbiamo registrare la tendenza che vede alcuni dei pezzi pregiati del nostro campionato andare all’estero più per idolatrare il Dio denaro che per altro. Ezequiel Lavezzi, esploso nell’ultima stagione a Napoli, non ci ha pensato due volte ad abbandonare la piazza di Napoli che tanto lo amava, pur di andare a giocare al Psg in un campionato francese che con tutto il rispetto non potrà mai valere quello italiano. E non basterà di certo lo sceicco del Psg a cambiare il livello della Ligue 1 visto che a comprare è solo il Paris Saint-Germain. Però, i padroni del calciomercato europeo sono loro, perchè oltre a Lavezzi, il club di Leonardo ci porterà via due autentici fenomeni, due giocatori che fanno reparto da soli: Ibrahimovic e Thiago Silva. Il Milan ha provato a resistere alle tentazioni parigine ma alla fine si è dovuto inchinare allo strapotere economico del club di Parigi, che porterà via al Milan due colonne portanti non solo del club milanese ma di tutto il calcio italiano. Non bastassero gli addii di Lavezzi, Ibra e Thiago Silva il campionato italiano perderà altri due talenti, stavolta italiani, come Verratti (anche lui al Psg) e Borini, passato al Liverpool che ha creduto in lui più di quanto ci credesse la Roma. E sono proprio gli addii di Verratti e Borini (meno eclatanti in termini economici) che devono far riflettere tutto il calcio italiano e fanno forse ancora più male…

    ADDIO PAULINHO, SPERANZA LUCAS – Chiusa la parentesi seppur lunga ma doverosa per un calcio italiano in crisi, ritorniamo ad analizzare nel dettaglio la situazione Inter. Il ds Piero Ausilio è da poco tornato dal Brasile, ma potrebbe tornarci presto. Di sicuro però non tornerà per convincere Paulinho, centrocampista classe 1988 del Corinthians, che già ha comunicato la sua intenzione di rimanere almeno un altro anno tra le file del Timao, in modo tale da poter giocare la Coppa Libertadores (Corinthians campione in carica) e il Mondiale per Club per preparsi al meglio ai mondiali brasiliani del 2014, vera e propria ossessione dei giocatori verdeoro. Discorso diverso per Lucas Rodrigues Moura da Silva, trequartista classe 1992 del San Paolo, vero e proprio sogno del presidente Massimo Moratti. In effetti per Lucas c’è ancora una speranza, seppur piccola, ma pur sempre una speranza. Dal Brasile non arrivano notizie incoraggianti perchè sul talentuoso brasiliano si è inserito prepotentemente il Manchester United, che avrebbe già offerto 33 milioni di euro, cifra superiore sia alla richiesta del San Paolo (30 milioni) ma soprattutto superiore all’offerta nerazzurra (25 milioni). Ecco che allora l’Inter potrebbe tentare l’ultimo assalto in Brasile provando almeno a pareggiare la cifra offerta dai Red Devils contando anche sui buoni rapporti tra l’entourage del brasiliano e i dirigenti nerazzurri. Ma a questo punto molti (non solo i tifosi nerazzurri) si chiederanno ma il gioco vale la candela? Varrebbe la pena svenarsi economicamente parlando per portare in Italia uno come Lucas? Se ciò accadesse non solo sarebbe un controsenso contro la politica messa in atto da Inter e Milan ma evidenzierebbe anche la confusione vigente nel calcio italiano. Lasciamo andar via i vari Verratti, Borini e via dicendo inseguendo stranieri costosissimi che magari non valgono neanche i nostri talenti. Riflettiamo. Riflettiamo.

  • Paulinho gela l’Inter: “Vorrei restare in Brasile”

    Paulinho gela l’Inter: “Vorrei restare in Brasile”

    Sembra essere servito a poco il viaggio di Piero Ausilio in Brasile in quanto in queste ore il giovane Paulinho ha dichiarato di voler rimanere in sudamerica. Il giocatore del Corinthians ha infatti spiegato che la sua intenzione per la prossima stagione è quella di continuare a vestire la maglia brasiliana e di poter firmare in fretta il rinnovo dato che non vuole avere pensieri per la testa. Un giovane dalle idee chiare quindi che, dopo la brutta prestazione del match di ieri contro il Botafogo, il nuovo club di Seedorf, si è scusato con la squadra e con i tifosi spiegando di aver disputato la peggior partita della sua vita.

    Un atto che ha fatto grande piacere alla dirigenza del Corinthians, la quale sta facendo di tutto per trattenere la giovane promessa nel proprio club: certo è che l’offerta di 8,5 milioni di euro fatta dall’Inter è un boccone prelibato per la società brasiliana che dovrà valutare attentamente se scommettere su Paulinho e rifiutarne la vendita o se cedere alla tentazione muovendosi così sul mercato per acquistare un altro centrocampista valido.

    Paulinho © YASUYOSHI CHIBA/AFP/GettyImages

    Ad oggi però le probabilità che il giocatore arrivi a vestire la maglia neroazzurra sono davvero poche e quindi l’Inter dovrà muoversi sul mercato per cercare un calciatore capace di fare la differenza nel centrocampo della squadra di Stramaccioni: Paulinho sarebbe stato perfetto in quanto si è rivelato essere un tuttofare capace sia di impostare il gioco che di fermare le ripartenze degli avversari.

    Nonostante le parole di Paulinho il mercato estivo insegna che il famoso “mai dire mai” esiste per davvero: c’è infatti chi sostiene che il talento del Corinthians abbia fatto questa mossa solamente per riuscire a lasciare la propria squadra senza rancori, rimanedone in buoni rapporti. Il venticinquenne brasiliano dopo il match con il Botafogo ha inoltre aggiunto che ovunque andrà il suo obiettivo rimarrà quello di vincere: staremo a vedere dunque nei prossimi giorni se a comporre il centrocampo ci sarà Mudingayi, Poli o Paulinho.