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  • Russia 2018, disastro Germania, tedeschi fuori ai gironi

    Russia 2018, disastro Germania, tedeschi fuori ai gironi

    Clamoroso ai Mondiali di Russia 2018, la Germania campione del mondo in carica perde 2-0 con la Corea e viene eliminata nella fase a gironi.

    E’ un evento storico, i tedeschi avevano sempre superato i gironi nelle partecipazioni al mondiale.

    Una Germania brutta, con poche idee, con un possesso di palla sterile che già aveva fatto preoccupare i propri tifosi nelle altre due partite precedenti.

    Eppure, vista la netta vittoria della Svezia con il Messico, agli uomini di Low sarebbe bastato un semplice uno a zero contro la Corea. Nel recupero però i coreani hanno prima trovato il vantaggio e poi, con la Germania tutta sbilanciata hanno chiuso il match con il gol del 2-0 di Son a porta vuota. Agli ottavi vanno così la concreta Svezia ed un Messico, oggi deludente.

    Nell’altro gruppo tutto confermato, il Brasile pur senza Douglas Costa, Danilo e con Marcelo fuori dopo 10 minuti, si è comunque imposto 2-0 su una Serbia con molte buone individualità ma con poca concretezza. La Svizzera si è fatta fermare sul 2-2 da Costa Rica, ha comunque ottenuto il passaggio agli ottavi ma contro la Svezia dovrà fare a meno degli squalificati Lichtsteiner e Schar.

    Il quadro degli ottavi di Russia 2018 | © FIFA.com

    Veniamo al racconto delle gare del Gruppo F di Russia 2018, partendo da Corea del Sud-Germania. 

    La partita viene gestita dalla Germania, nei primi 10 minuti però non si segnalano pericoli per la porta di Jo. Al 19° su una punizione, non irresistibile, Neuer rischia di combinare la frittata ma poi con un gran riflesso mette in corner. E’ una buona Corea, al 24° il tiro al volo di Son passa non troppo lontano dai pali di Neuer. La Germania tiene il possesso palla e al 38° prova a rendersi insidiosa con il tiro di Werner, deviato in corner, e con Hummels che però in mischia non riesce a superare Jo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e al 47° Goretzka con il colpo di testa costringe Jo ad un vero e proprio miracolo. La Germania non convince ma con Werner va vicina al gol al 51°, il suo tiro va fuori. La Corea attende, si difende e prova a colpire con Moon ma la difesa respinge. Low si gioca le carte Gomez e Muller ed è proprio Gomez ad avere una buona occasione al 71° ma la retroguardia coreana salva. Nei minuti finali, con la notizia del triplice vantaggio svedese la Germania insiste e al 87° Hummels di testa fallisce clamorosamente il vantaggio. Ci prova anche Kroos con un tiro violento ma impreciso. Nel recupero Kim Yung-Gwon segna da due passi, su azione da corner, il guardalinee alza la bandierina e l’arbitro annulla ma il VAR lo invita a rivedere l’azione, la palla in effetti la tocca indietro Kroos, è gol valido, la Germania sprofonda nel baratro. Nei restanti minuti di recupero si butta in avanti anche Neuer, il portiere si fa soffiare il pallone che viene poi lanciato a Son che, a porta vuota, segna il comodo 2-0. Finisce così, la Germania per la prima volta nella storia, esce ai gironi di un mondiale.

     

    COREA DEL SUD – GERMANIA 2-0 (93° Kim Yung-Gwon, 97° Son Heung-Min)

    Corea del Sud (4-4-2): Jo Hyeon-Woo; Yong Lee, Yun Young-Sun, Kim Yung-Gwon, Hong Chul; Lee Jae-Sung, Jung Woo-Young, Jang Hyun-Soo, Moon Seon-Min; Koo Ja-Cheol (56° Hwang Hee-Chan (79° Ko Yo-Han)), Son Heung-Min.

    Allenatore: Shin TaeYong.

    Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Süle, Hummels, Hector (78° Brandt); Khedira (58° Gomez), Kroos; Goretzka (63° Muller), Özil, Reus; Werner.

    Allenatore: Low.

    Arbitro: Geiger.

    Ammoniti: Jung Woo-Young (C), Lee Jae-Sung (C), Moon Seon-Min (C), Son Heung-Min (C),

     

    Passiamo ora alla sfida, sempre del Gruppo F di Russia 2018, tra Messico e Svezia.

    Passa un minuto e la Svezia, su calcio di punizione, ha una grande chance ma Toivonen non riesce a concludere sotto porta. Passano 5 minuti e su altro calcio da fermo ci prova Forsberg, Ochoa salva. E’ una costante, ogni calcio da fermo è una chance per la Svezia, al 11° la rovesciata di Berg esce di poco. Al 16° Lozano ruba palla, serve a Vela che fa partire un tiro a giro fuori di niente. Risponde Forsberg con il perfetto inserimento ma con il tiro alto. Al 30° intervento del VAR per un sospetto tocco di mano di Hernandez, l’arbitro verifica e assegna solo il corner alla Svezia, dal calcio d’angolo la palla arriva a Berg ed Ochoa deve superarsi per tenere lo 0-0. Il primo tempo si chiude a reti inviolate.

    Si riparte ed al 50° Augustinsson riceve un assist involontario dal compagno Claesson, e batte Ochoa. AL 60° entrata di Moreno su Berg in area, è rigore, dal dischetto Granqvist è perfetto, la Svezia raddoppia. Il Messico sente il rischio dell’eliminazione e si lancia all’attacco ma al 74° una sfortunata deviazione di Alvarez regala il 3-0 agli scandinavi. Il Messico ci prova ma non riesce a riaprirla, sono momenti di tristezza per i messicani ma poi arriva la notizia del vantaggio della Corea del Sud ed è subito Fiesta. Svezia e Messico ottengono il pass per gli ottavi di Russia 2018.

    MESSICO – SVEZIA 0-3 (50° Augustinsson, 61° rig. Granqvist, 74° aut. Alvarez)

    Messico (4-2-3-1): Ochoa; Alvarez, Salcedo, Moreno, Gallardo (65° Fabian); Guardado (75° Je.Corona), Herrera; Lozano, Vela, Layùn (89° Peralta); Hernandez.

    Allenatore: Osorio.

    Svezia (4-4-2): Olsen; Lustig, Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson, Larsson (57° Svensson), Ekdal (80° Hiljemark), Forserg; Berg (68° Kiese-Thelin), Toivonen.

    Allenatore: Andersson.

    Arbitro: Pitana.

    Ammoniti: Gallardo (M), Larsson (S), Moreno (M), Layun (M), Lustig (S).

     

    Veniamo ora alle sfide del Gruppo E, partendo da Serbia-Brasile.

    Il Brasile prova a partire forte ma al 10° perde già Marcelo per infortunio, dentro Filipe Luis. Passano i minuti e la Serbia prova a crescere. Al 25° dopo una serie di rimpalli Neymar si trova a calciare nei pressi dell’area piccola, Stojikovic riesce a deviare la conclusione. Al 35° palla geniale di Coutinho per Paulinho che s’inserisce tra i due centrali e beffa il portiere con un pallonetto, Brasile in vantaggio. Nel finale ci prova Neymar da fuori ma non trova lo specchio della porta, si va al riposo con i verdeoro avanti 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il Brasile sembra voler gestire ma al 52° Ljajic riparte veloce trovando la squadra avversaria posizionata male, l’uno-due con Tadic però non si concretizza e la difesa salva. Al 57° gran palla di Coutinho per Neymar, il numero 10 tenta il tiro ma Stojikovic è attento e mette in corner. Clamorosa occasione per Mitrovic al 60°, l’attaccante gira di testa verso la porta una respinta di Alisson ma Thiago Silva è in traiettoria e salva. E’ un vero e proprio assedio della Serbia ma il Brasile tiene, al 65° Mitrovic colpisce di testa ma Alisson blocca. Nel momento di maggiore difficoltà il Brasile raddoppia con il colpo di testa di Thiago Silva su corner di Neymar. Nel finale Neymar cerca insistentemente il gol ma non riesce a trovarlo, finisce 2-0 il Brasile vince il suo gruppo e vola agli ottavi di finale.

     

    SERBIA – BRASILE 0-2 (35° Paulinho, 68° Thiago Silva)

    Serbia (4-2-3-1): Stojikovic; Kolarov, Velijkovic, Milenkovic, Rukavina; Milinkovic-Savic, Matic; Kostic (82° Radonjc), Ljajic (75° Zivkovic), Tadic; Mitrovic (89° Jovic).

    Allenatore: Krstajic.

    Brasile (4-2-3-1): Alisson; Fagner, Thiago Silva, Miranda, Marcelo (10° Filipe Luis); Paulinho (66° Fernandinho), Casemiro; Willian, Coutinho (80° Renato Augusto), Neymar; Gabriel Jesus.

    Allenatore: Tite.

    Arbitro: Faghani.

    Ammoniti: Ljajic (S), Matic (S), Mitrovic (S).

     

    Passiamo ora all’altra gara del Gruppo E di Russia 2018, Svizzera-Costa Rica. 

    Costa Rica, ormai matematicamente eliminata, sembra non aver niente da perdere e al 6° Borges con un buon colpo di testa colpisce il palo, al 7° altra occasione per i centroamericani ma Sommer salva sulla conclusione di Gamboa. Al 10° altro legno per Costa Rica, stavolta è Colindres a colpire la traversa con un tiro dal limite. La Svizzera si vede al 17° con un tiro di Gavranovic fuori non di molto. Costa Rica insiste e al 20° Sommer è ancora decisivo su conclusione di Colindres. Al 31° la Svizzera passa in vantaggio, lungo cross di Lichtsteiner, sponda di Embolo e tiro al volo di Dzemaili che batte Navas. Costa Rica torna a rendersi pericolosa ma al riposo si va con gli elvetici avanti 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Dopo un inizio senza emozioni, da un corner al 55° arriva il pareggio di Costa Rica grazie al colpo di testa di Waston. La partita continua sui binari dell’equilibrio, non si assiste a grandi palle gol. Al 78° Drmic cerca il colpo di testa vincente ma il pallone colpisce il palo. Al 87° la Svizzera trova il vantaggio con la conclusione rasoterra di Drmic su assist di Zakaria. Nel recupero prima l’arbitro assegna un rigore, che poi toglie per fuorigioco grazie al VAR, poi al 92° fischia un fallo di Zakaria in area, rigore confermato, dal dischetto va Ruiz, palla sulla traversa, testa di Sommer e gol. Finisce così, è un pareggio che permette alla Svizzera di ottenere il passaggio agli ottavi.

    SVIZZERA – COSTA RICA 2-2 (31° Dzemaili (S), 55° Waston (C) 87° Drmic (S), 92° aut. Sommer (S))

    Svizzera (4-2-3-1): Sommer; Rodriguez, Akanji, Schar, Lichtsteiner; Behrami (60° Zakaria), Xhaka; Embolo, Dzemaili, Shaqiri (81° Lang); Gavrinovic (69° Drmic).

    Allenatore: Petkovic.

    Costa Rica (5-4-1): Navas; Gamboa (93° Smith), Acosta, Gonzalez, Waston Manley, Oviedo; Colindres (81° Wallace), Borges, Guzman Perez (91° Azofeifa), Bryan Ruiz; Campbell.

    Allenatore: Ramirez.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Gamboa (C), Campbell (C), Lichtsteiner (S), Zakaria (S), Schar (S).

     

     

     

     

     

     

  • Russia 2018, Kroos salva la Germania all’ultimo respiro

    Russia 2018, Kroos salva la Germania all’ultimo respiro

    Un istante, la palla parte dal piede di Toni Kroos e s’infila alle spalle del portiere Olsen, è l’istante che decide la partita e mantiene vive le speranze della Germania di proseguire il cammino nel mondiale di Russia 2018.

    Il successo per 2-1 permette ai Campioni del Mondo in carica di tenere aperto il passaggio agli ottavi, una vittoria ottenuta in rimonta e con molta fatica, in 10 uomini dal 82° per il rosso a Boateng, che però fa decisamente morale alla Germania che ora dovrà cercare di battere la Corea del Sud, magari con diversi gol, per conquistare la qualificazione.

    La Svezia invece ha di che mangiarsi le mani, il vantaggio ottenuto nel primo tempo è stato vanificato dal gol subito ad inizio ripresa e da un secondo tempo disputato forse troppo in maniera difensiva.

    La possibilità di passare il turno rimane viva anche per gli svedesi che però dovranno vedersela con il brillante Messico vittorioso 2-1 nel pomeriggio contro la Corea, ed anche gli asiatici sono ancora in corsa per passare il turno.

    Vittoria pesante per il Belgio che con le doppiette di Lukaku ed Hazard, ed il gol nel finale di Batshuayi, batte 5-2 la Tunisia, gol di Bronn e Khazri, tiene la testa della classifica del gruppo G.

     

    Partiamo con il racconto della prima gara della giornata odierna di Russia 2018.

    Subito un’emozione, al 6° Hazard viene toccato, non si capisce bene se dentro o fuori area, l’arbitro, probabilmente aiutato anche dal VAR, assegna il rigore che Hazard stesso trasforma. La Tunisia prova a reagire ma viene punita da Mertens che ruba palla ed imbecca Lukaku, l’attaccante del Belgio davanti a Ben Mustapha lascia partire il diagonale vincente per il 2-0.Sembra tutto fatto ma poco più di un minuto dopo su calcio di punizione arriva il colpo di testa vincente di Bronn che accorcia le distanze. La partita si mantiene viva, il Belgio spreca un paio di buone occasioni, dopo errori degli avversari, la Tunisia però non sta a guardare e ci prova con Khazri. Al 2° dei 4 minuti di recupero, concessi per le due sostituzioni di due infortunati nella Tunisia, Lukaku per pochi centimetri non arriva a toccare in gol il bel assist di De Bruyne. E’ questione solo di un minuto perché al 48° Meunier imbecca Lukaku che riceve palla e col colpo sotto supera Ben Mustapha in uscita. Il primo tempo si chiude sul 3-1 per il Belgio.

    Ad inizio ripresa la Tunisia parte a testa bassa e prova a metter in difficoltà la difesa del Belgio. I Diavoli Rossi non si fanno spaventare e al 51° Hazard scatta sul filo del fuorigioco, salta il portiere in uscita e cala il poker. Il 4-1 in sostanza mette il sigillo sul successo belga, la Tunisia ci prova più con orgoglio ma le occasioni migliori sono sempre per la squadra di Martinez. Alla festa vuole unirsi anche Batshuayi che prima vede un difensore salvare la sua conclusione sulla linea e poi, pochi minuti dopo, colpisce la traversa. Alla fine però Batshuayi riesce a trovare il gol, lo fa al 90° girando in porta l’assist di Tielemans. C’è ancora tempo il gol del 2-5 della Tunisia messo a segno da Khazri su assist rasoterra di Naguez. Finisce così, il Belgio prosegue la corsa verso gli ottavi, la Tunisia saluta già i mondiali di Russia 2018. 

     

    BELGIO – TUNISIA 5-2 (6° rig., 51° Hazard (B), 16°, 45°+3 Lukaku (B), Bronn (T), 90° Batshuayi (B), 93° Khazri (B))

    Belgio (3-4-3): Curtois; Alderweireld, Boyata, Vertonghen; Meunier, De Bruyne, Witsel, Carrasco; Mertens (86° Tielemans), Lukaku (59° Fellaini), E.Hazard (68° Batshuayi).

    Allenatore: Martinez.

    Tunisia (4-3-3): Ben Mustapha; Bronn (24° Naguez), S.Ben Youssef (41° Benalouane), Meriah, Maaloul; Khaoui, Skhiri, Sassi (59° Sliti); F.Ben Youssef, Khazri, Badri.

    Allenatore: Maaloul.

    Arbitro: Marrufo.

    Ammoniti: Sassi (T).

     

    Passiamo ora alla prima sfida della seconda giornata del Gruppo F di Russia 2018.

    La partenza migliore è quella del Messico, niente di esaltante però il pallino del gioco è tutto in mano alla squadra di Osorio, Corea del Sud un po’ troppo fallosa. I coreani si chiudono ma al 21° hanno una tripla chance con Son che va tre volte al tiro ma trova tre respinte. Al 25° Jang HyunSo in scivolata commette fallo di mano in area, è rigore, dal dischetto Vela trasforma. I messicani si caricano e al 27° serve il tocco di Jo ad alzare sopra la traversa il tiro di Layun. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per il Messico.

    Si riparte senza cambi nelle due compagini. Al 58° Guardado, appena dentro l’area, lascia partire un tiro potente e preciso ma Jo è pronto a mettere in corner. Il Messico lascia sfogare la Corea del Sud ma al 66° Lozano recupera palla, la serve ad Hernandez che dentro l’area non sbaglia. Al 75° un pasticcio della retroguardia messicana rischia di regalare il gol alla Corea ma Marquez prima e Ochoa poi, salvano. Al 92° il gol che riapre la gara arriva e lo segna Son con un gran tiro da fuori che supera Ochoa. E’ una rete che arriva troppo tardi, il Messico s’impone 2-1 e mantiene la vetta del Gruppo F di Russia 2018.

     

    COREA DEL SUD – MESSICO 1-2 (26° rig. Vela (M), 66° Hernandez (M), 92° Son HeungMin (C) )

    Corea del Sud (4-4-2): Jo HyeonWoo; Yong Lee, HyunSo Jang, YungGwon Kim, Kim MinWoo (84° Chul Hong); Moon SeonMin (77° Jung WooYoung), Ju SeYong (64° Lee SeungWoon), Ki SungYueng, Heechan Hwang; Lee JaeSung, Son HeungMin.

    Allenatore: Shin TaeYong.

    Messico (4-3-3): Ochoa; Alvarez, Salcedo, Moreno, Gallardo; Layùn, Herrera, Guardado (67° Marquez); Vela (76° G.Dos Santos), Hernandez, Lozano (71° Je.Corona).

    Allenatore: Osorio.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: YungGwon Kim (C), Yong Lee (C), Lee SeungWoon (C), Jung WooYoung (C).

     

    Concludiamo con l’ultima partita di giornata, la sfida tra Germania e Svezia, valevole per il Girone F di Russia 2018.

    Pronti via e la Germania nei primissimi minuti mette subito alle corde la difesa svedese che con qualche affanno riesce sempre a cavarsela. Passano 10 minuti in cui il copione sembra a senso unico che la Svezia si rende pericolosa con Berg che si lancia in contropiede ma al momento del tiro viene sbilanciato e non riesce a superare Neuer in uscita. Gli svedesi si chiudono bene, i tedeschi non trovano spazi e al 31° perdono pure Rudy, costretto ad uscire per una forte perdita di sangue dal naso, che viene sostituito da Gundogan. Neanche il tempo di risistemarsi che Claesson indovina il passaggio perfetto per Toivonen, l’attaccante con un morbido pallonetto beffa Rudiger e Neuer per il vantaggio svedese. La risposta della Germania è in un gran tiro di Gundogan, respinto da Olsen, e da un tentativo di Boateng, che prova a sorprendere Olsen, con la palla fuori di niente. In pieno recupero serve un vero e proprio miracolo di Neuer per negare il gol a Berg e tenere ancora in vita la Germania. Al riposo va avanti la Svezia per 1-0.

    Si riparte con l’inserimento di Gomez per Draxler nella Germania. L’inizio è uguale a quello del primo tempo solo che questa volta al 48° la Germania trova il gol con Reus pronto all’inserimento sul cross basso di Werner. I tedeschi premono e in altre due occasioni, nel giro di due minuti, rischiano di trovare il vantaggio. La Germania insiste, la Svezia è spesso costretta a lanciar via il pallone per far respirare la difesa. Al 82° Boateng già ammonito prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Al 87° miracolo di Olsen che alza in corner un gran colpo di testa di Mario Gomez su perfetto traversone di Kroos. Al 92° gran tiro di Brandt ma il palo dice no alla Germania. Nell’ultimo minuto di recupero, Werner si guadagna un calcio di punizione dal lato dell’area, Kroos pennella all’incrocio per il vantaggio tedesco. Finisce così la Germania si salva, rimonta la Svezia e mantiene viva la possibilità di raggiungere gli ottavi di Russia 2018.

     

    GERMANIA – SVEZIA 2-1 (32° Toivonen (S), 48° Reus (G), 95° Kroos (G))

    Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Rudiger, Boateng, Hector (87° Brandt); Rudy (31° Gundogan), Kroos; Muller, Draxler (46° Gomez), Reus; Werner.

    Allenatore: Low.

    Svezia (4-4-2): Olsen; Lustig, Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson (74° Durmaz), Larsson, Ekdal, Forserg; Berg (89° Kiese-Thelin), Toivonen (78° Guidetti).

    Allenatore: Andersson.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Ekdal (S), Larsson (S).

    Espulso: Boateng (G).

  • Russia 2018, Harry Kane al fotofinish, la Tunisia sfiora l’impresa

    Russia 2018, Harry Kane al fotofinish, la Tunisia sfiora l’impresa

    Nessuna sorpresa nella giornata odierna dei mondiali di Russia 2018, anche se all’Inghilterra è servito un gol nel finale di Harry Kane per avere la meglio sulla Tunisia.

    Un gol che è stata una vera e propria liberazione per la compagine dei tre leoni che, dopo il vantaggio siglato sempre da Harry Kane nei primi minuti, nel primo tempo aveva fallito un numero incredibile di palle gol ed era stata raggiunta dal rigore trasformato da Sassi al 35°.

    L’Inghilterra con questi tre punti ha agganciato il Belgio che nel pomeriggio aveva sconfitto, dopo un primo tempo non certo brillante, i debuttanti di Panama. Ad aprire le marcature ci ha pensato Mertens ad inizio ripresa con un gran tiro al volo. La doppietta di Lukaku poi ha sigillato il successo.

    Alla Svezia è bastato il rigore, concesso dal VAR, trasformato con gran freddezza da Granqvist per sconfiggere una Corea del Sud davvero deludente.

    Veniamo al racconto della prima di questa giornata di Russia 2018.

    Parte meglio la Corea che sembra più brillante, la Svezia ci mette almeno 10 minuti a carburare ed intorno al 20° gli svedesi creano due potenziali occasioni con Granqvist prima, salva il difensore, e Berg poi, gran riflesso di Jo. Al 43° altra buona occasione per Berg ma il suo tentativo attraversa tutta l’area senza che nessun compagno riesca a toccare. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte e dopo un contropiede fallito dalla Svezia, al 52° è Koo a rendersi pericolosissimo con un colpo di testa che finisce sull’esterno della rete. Al 56° altro gran riflesso di Jo che respinge il colpo di testa di Toivonen. Al 64° Kim MinWoo entra in scivolata in area su Claesson, l’arbitro indica che il difensore ha preso il pallone, gli svedesi protestano furiosamente, il VAR richiama Aguilar che, dopo aver visualizzato le immagini, cambia idea ed assegna il rigore che Granqvist trasforma. La Corea del Sud prova a spingere alla ricerca del pareggio ma spesso difetta di precisione nei passaggi decisivi e Olsen non corre rischi. Al 91° grandissima occasione per Hwang Heechan che libero colpisce di testa ma manda a lato. La difesa svedese tiene e alla fine conquista i 3 punti all’esordio al Mondiale di Russia 2018.

     

    SVEZIA – COREA DEL SUD 1-0 (65° rig. Granqvist)

    Svezia (4-4-2): Olsen; Lustig, Granqvist, Jansson, Augustinsson; Claesson, Larsson (81° Svensson), Ekdal (71° Hiljemark), Forsberg; Toivonen (76° Kiese-Thelin), Berg.

    Allenatore: Andersson.

    Corea del Sud (4-3-3): Jo HyeonWoo; Yong Lee, HyunSo Jang, YungGwon Kim, JoHoo Park (28° Kim MinWoo); JaeSun Lee, Ki SungYueng, Jacheol Koo (72° Lee SeungWoo); Heechan Hwang, ShinWook Kim (66° Jung WooYoung), HeungMin Son.

    Allenatore: Shin Taeyomg.

    Arbitro: Aguilar.

    Ammoniti: ShinWook Kim (C), Heechan Hwang (C), Claesson (S)

     

    Passiamo ora alla seconda gara di giornata, prima del gruppo G di Russia 2018. 

    La partenza è tutta per il Belgio che al 7°, magari sfruttando l’emozione di Panama, crea una palla gol con la conclusione di Mertens respinta in corner dal portiere. Al 11° pasticcio di Torres ma Hazard non ne approfitta calciando sull’esterno. I diavoli rossi insistono e al 21° vanno vicino al vantaggio con Torres che per salvare su un insidioso cross di De Bruyne rischia l’autorete. Al 37° ancora Hazard, bravo Penedo a respingere in corner. Panama si dimostra coriacea, resiste agli assalti e va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte ed il Belgio sembra lo stesso visto nel primo tempo ma al 47° Mertens con un gran tiro al volo s’inventa il gol del vantaggio. Panama sembra poter accusare il colpo ma al 53° ha la grande occasione per pareggiare e serve la super parata in uscita di Curtois per salvare su Murillo. Al 68° il Belgio raddoppia, De Bruyne piazza un gran cross con l’esterno sul quale si fionda Lukaku che con il colpo di testa supera Penedo. Al 75° i diavoli rossi la chiudono con Lukaku che, ben imbeccato da Hazard, supera Penedo in uscita con il colpo sotto. Panama prova a trovare il primo gol al mondiale ma non ce la fa, finisce 3-0 per il Belgio.

     

    BELGIO – PANAMA 3-0 (47° Mertens, 68°, 75° Lukaku)

    Belgio (3-4-3): Curtois; Alderweireld, Boyata, Vertonghen; Meunier, De Bruyne, Witsel (90° Chadli), Carrasco (74° Dembele); Mertens (83° T.Hazard), Lukaku, E.Hazard.

    Allenatore: Martinez.

    Panama (4-1-4-1): Penedo; Murillo, R. Torres, Davis, Escobar; Gomez; Barcenas (63° G.Torres), Godoy, Cooper, Rodriguez (63° Diaz); Perez (74° Tejada).

    Allenatore: Gomez.

    Arbitro: Sikazwe.

    Ammoniti: Meunier (B), Davis (P), Barcenas (P), Cooper (P), Murillo (P), Godoy (P), Vertonghen (B), De Bruyne (B).

     

    Concludiamo con l’ultima gara di oggi ai Mondiali di Russia 2018.

    Pronti via e si capisce subito che l’Inghilterra ha intenzione di premere subito sull’acceleratore. Nei primi dieci minuti Dele Alli, Lingaard, Kane, costruiscono grosse occasioni che il portiere e la difesa tunisina salvano con qualche affanno. Al minuto undici Hassen è strepitoso a respingere un  gran colpo di testa di Stones, sulla palla si lancia Kane che segna il vantaggio inglese. La Tunisia è costretta anche al cambio del portiere ma il copione non cambia con l’Inghilterra che continua a sprecare occasioni ghiotte. Al 34° però Fakhreddine Ben Youssef viene colpito in area da Walker, per l’arbitro è rigore con Sassi che non sbaglia dal dischetto, 1-1. Subito il pari gli inglesi si lanciano di nuovo all’attacco e tornano a creare e sprecare, al 45° Lingaard è sfortunato perché il suo tocco con cui scavalca il portiere sbatte sul palo esterno ed esce. Si va al riposo sul 1-1.

    La ripresa riparte così come si era chiuso il primo tempo, con l’Inghilterra avanti e la Tunisia a cercare di chiudere ogni spazio. Non ci sono le occasioni del primo tempo ma il pallino del gioco rimane sempre in mano agli uomini di Southgate. Sembra tutto apparecchiato per un pareggio ma al 91° ci pensa di nuovo Harry Kane, il numero 9 inglese si fa trovare pronto sul secondo palo e di testa, a due passi dalla porta, realizza il 2-1. Non c’è tempo per la reazione della Tunisia, Harry Kane regala i tre punti all’Inghilterra. 

     

    TUNISIA – INGHILTERRA 1-2 (11°, 91° Kane (I), 35° rig. Sassi (T))

    Tunisia (4-3-3): Hassen (16° Ben Mustapha); Meriah, S.Ben Youssef, Bronn, Maaloul; Skhiri, Badri, Sassi; F.Ben Youssef, Khazri (85° Khalifa), Sliti (73° Ben Amor).

    Allenatore: Maaloul.

    Inghilterra (3-5-2): Pickford; Walker, Stones, Maguire; Trippier, Alli (79° Loftus-Cheek), Henderson, Lingard (93° Dier), Young; Sterling (68° Rashford), Kane.

    Allenatore: Southgate.

    Arbitro: Roldan.

    Ammoniti: Walker (I).

     

     

     

  • Asian Cup: trionfo Australia, battuta la Corea del Sud

    Asian Cup: trionfo Australia, battuta la Corea del Sud

    E’ festa in Australia, i Socceroos infatti, organizzatori dell’evento, sono riusciti a conquistare l’Asian Cup 2015 sconfiggendo in finale dopo i tempi supplementari la Corea del Sud.

    Un successo sofferto che però è andato a cancellare la beffa di 4 anni fa quando l’Australia dovette cedere in finale al Giappone per un gol nei tempi supplementari di Tadanari Lee.

    La Corea del Sud deve invece rimandare il successo continentale che manca da oltre 50 anni, l’ultimo trionfo coreano infatti risale al 1960.

    La gioia dell'Australia | Foto Twitter
    La gioia dell’Australia | Foto Twitter

    Una gara che ha vissuto altalenanti momenti di tensione, i padroni di casa sono passati dalla gioia per il vantaggio di Massimo Luongo siglato sul finire del primo tempo al dramma della rete dell’attaccante del Bayer Leverkusen Heung-Min Son che al minuto 92 aveva riportato in parità la Corea. I Socceroos però volevano fortemente questo successo e nel recupero del primo tempo supplementare, l’attaccante di proprietà della Juventus, James Troisi, trovava il gol che riportava avanti i suoi nel tripudio del festante pubblico di Sydney. La Corea del Sud aveva ancora a disposizione 15 minuti per cercare di portare quantomeno la sfida ai calci di rigore ma le Tigri d’Asia non riuscivano sostanzialmente a creare pericoli alla porta di Ryan e dopo un minuto di recupero l’arbitro Alireza Faghani emetteva il triplice fischio finale che permetteva agli australiani di poter mettere la loro prima firma nell’albo d’oro della Asian Cup.

    AUSTRALIA – COREA DEL SUD 2-1 d.t.s. (1-1) (45° Luongo (A), 92° Son Heung-min (C), 106° Troisi (A))

    Australia (4-3-3): Ryan; Franjic (75° McKay) , Davidson, Spiranovic, Sainsbury; Luongo, Jedinak, Milligan; Kruse (71° Troisi), Cahill (65° Juric), Leckie.

    Allenatore: Postecoglu.

    Corea del Sud (4-2-3-1): Kim Jin-Hyeon; Kim Jin-Su, Kim Young-kwon, Kwak Tae-hwi, Cha Du Ri; Ki Sung-yong, Jang Hyun-soo; Son Heung-min, Nam Tae-hee (64° Lee Keun-ho), Park Joo-ho (71° Han Kook-young); Lee Jeong-hyeop (87° Kim Ju-young).

    Allenatore: Stielike.

    La finale per il terzo e quarto posto, che si era disputata ieri, aveva visto la sorpresa del torneo, gli Emirati Arabi Uniti, sconfiggere per 3-2 l’Iraq. Protagonista dell’incontro è stato Khalil autore di una doppietta.

  • Asian Cup: Australia-Corea del Sud per il titolo

    Asian Cup: Australia-Corea del Sud per il titolo

    Saranno l’Australia e la Corea del Sud a contendersi l’Asian Cup 2015 nelle finale a Sidney.

    L'esultanza dei Socceroos | Foto Twitter
    L’esultanza dei Socceroos | Foto Twitter

    All’ultimo appuntamento di sabato 31 giungono due squadre che, insieme al Giappone, erano considerate tra le favoritissime alla vigilia della competizione. Tra l’altro Australia-Corea del Sud si era già giocata nella fase a gironi e ad imporsi erano stati i coreani che avevano sconfitto per 1-0 i Socceroos, sarà una sfida certamente diversa e con un livello di tensione decisamente maggiore, ci si attende spettacolo ed un grande equilibrio. L’Australia giocherà con l’entusiasmo e, la conseguente pressione, del pubblico che proverà a spingere i propri calciatori al successo già sfiorato 4 anni fa. La Corea del Sud invece punterà tutto sulla grande solidità difensiva, 0 gol incassati nelle 5 gare sino a qua disputate, e sul talento di Heung-Min Son.

    Veniamo al racconto delle due semifinali.

    COREA DEL SUD – IRAQ 2-0 (20° Jung-Hyub Lee, 50° Young-Gwon Kim)

    L’Iraq non riesce nell’impresa di conquistare la finale ma esce sicuramente a testa alta dalla massima competizione asiatica. La Corea invece migliora la semifinale della scorsa edizione e torna a giocarsi l’ultimo atto dopo ben 27 anni d’attesa. La nazionale guidata dal tedesco Uli Stielike sconfigge l’Iraq con la rete nel primo tempo di Jung-Hyub Lee ed il raddoppio siglato ad inizio ripresa di Young-Gwon Kim.

    AUSTRALIA – EMIRATI ARABI UNITI 2-0 (3° Sainsbury, 14° Davidson)

    L’Australia cancella subito la paura e sbriga la pratica Emirati Arabi Uniti, giustizieri dal dischetto nei quarti di finale sul Giappone, nel primo quarto d’ora. Un gol di testa di Sainsbury dopo soli 3 minuti, su azione da corner e con la difesa degli Emirati troppo ferma, ha aperto le marcature. I Socceroos hanno rischiato grosso al 10° ma il palo li ha salvati e poco dopo ci ha pensato l’altro difensore Davidson, al minuto 14, a siglare in mischia il gol del 2-0 che in sostanza ha chiuso la gara. Nella ripresa l’Australia ha controllato i ritmi, pensando già alla finalissima. Gli Emirati invece dovranno accontentarsi della finalina, contro l’Iraq, che però rappresenta per loro comunque un grande successo.

  • Asian Cup: delusione Giappone, fuori ai quarti

    Asian Cup: delusione Giappone, fuori ai quarti

    I campioni in carica della Asian Cup salutano la competizione già ai quarti di finale. Ai Samurai Blue costano cari gli errori ai calci di rigore, contro gli Emirati Arabi Uniti, delle due stelle Honda e Kagawa.

    Fa il suo dovere senza grandi problemi l’Australia che elimina la Cina. Soffre un po’ di più la Corea del Sud che ha bisogno dei supplementari per imporsi sull’Uzbekistan.

    L’altra grande sorpresa arriva dall’Iraq che riesce, imponendosi ai tiri dal dischetto, sull’Iran e conquistando l’accesso alla semifinale.

    Veniamo al racconto di questi quarti di finale di Asian Cup.

    COREA DEL SUD – UZBEKISTAN 2-0 d.t.s (104°, 119° Heung-Min Son)

    Andiamo in ordine cronologico e partiamo dalla vittoria della Corea del Sud contro l’Uzbekistan. Dopo 90 minuti a reti bianche, nei supplementari si accende Heung-Min Son che trova la doppietta che lancia in semifinale le tigri d’Asia. 

    AUSTRALIA – CINA 2-0 (49°, 65° Cahill)

    I padroni di casa non falliscono il match e guidati dall’eterno Cahill. Dopo un primo tempo in cui la difesa cinese ha retto il colpo, ad inizio ripresa arriva il capolavoro dell’attaccante dei Socceroos che con una rovesciata porta avanti i suoi. Al 65° ancora Cahill questa volta di testa, fissa il risultato sul 2-0. Alla Cina, che ci ha provato con il cuore, rimane la sensazione di un buon torneo e di un progetto ben avviato.

    IRAN – IRAQ 9-10 d.c.r (3-3 d.t.s) (24° Azomun (Iran), 56° Yasin (Iraq), 93° Mahmoud (Iraq), 103° Pouraliganji (Iran), 116° rig. Dawood (Iraq), 119° Ghoochannejhad (Iran))

    Servono cuore ed orgoglio all’Iraq per eliminare, in una gara dalle grandi emozioni, l’Iran. I favoriti iraniani trovano il vantaggio nel primo tempo con Azomun ma poi rimangono in 10 e ad inizio ripresa vengono agganciati da Yasin. Il risultato non cambia e si va ai supplementari e per due volte l’Iraq va avanti e pensa di avercela fatta, ma prima Pouraliganji, sul finire del 1° supplementare, poi Ghoochannejhad, al 119°, riportano in parità l’Iran. Si va ai rigori e qua hanno la meglio gli iracheni che si aggiudicano la possibilità di sfidare la Corea del Sud in semifinale.

    GIAPPONE – EAU 5-6 d.c.r. (1-1 d.t.s) (7° Al Hajeri (E), 81° Shibasaki (G))

    Capitan Hasebe consola Honda | Foto Twitter
    Capitan Hasebe consola Honda | Foto Twitter

    Il Giappone dice addio alla possibilità di riconfermare il titolo. Gli Emirati Arabi partono forte, trovano il vantaggio e poi si chiudono dietro con i nipponici che prendono d’assedio la porta degli EAU ma sprecano tantissimo e trovano la parità solo al 81° con Shibasaki. Dopo i supplementari in cui il risultato non cambia, si va alla lotteria dei rigori. Il Giappone viene tradito dagli errori di Honda e Kagawa, in semifinale vanno gli Emirati Arabi.

     

    PROGRAMMA SEMIFINALI

    Corea del Sud – Iraq 

    Australia – Eau

     

  • Asian Cup, si chiude la fase a gironi

    Asian Cup, si chiude la fase a gironi

    Con le due gare odierne del gruppo D, si è chiusa la fase a gironi della Asian Cup 2015, ed è incredibile da dire ma nelle 24 partite giocate non c’è stato nemmeno un pareggio.

    Non ci sono state eliminazioni clamorose, forse le uniche due sorprese sono state la conquista del primo posto di Corea del Sud e Cina. Questo comunque l’elenco delle magnifiche 8 che si sono qualificate ai quarti di finale: Corea del Sud, Australia, Cina, Uzbekistan, Iran, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Iraq.

    Veniamo al racconto delle gare di questa terza ed ultima giornata dei gironi di Asian Cup.

    GIRONE A

    Inaspettato stop dell’Australia che nella gara che decideva la leadership del gruppo. La Corea del Sud si è dimostrata di una concretezza unica, terzo successo su tre gare per 1-0, e grazie alla rete di Lee Jung-hyup ha conquistato la vetta del girone andando così a sfidare negli ottavi la seconda del gruppo B.

    Nell’altra gara del girone, che valeva solo per l’onore, un gol di Al-Muqbali, nella ripresa, consegna il successo all’Oman sul Kuwait.

    AUSTRALIA – COREA DEL SUD 0-1 (32° Lee Jung-hyup)

    OMAN – KUWAIT 1-0 (69° Al-Muqbali)

    Classifica: COREA DEL SUD 9, AUSTRALIA 6, Oman 3, Kuwait 0

     

    GIRONE B

    Continua a correre la Cina, protagonista è ancora una volta Sun Ke che dopo poco più di un minuto sblocca la gara e sul finale del primo tempo raddoppia. La Corea del Nord, già eliminata, prova a riaprirla al 57° con Jong Il-gwan ma non basta, vince la Cina che chiude a punteggio pieno.

    L’altra gara del girone era un vero e proprio spareggio qualificazione. Ad aggiudicarsi successo e passaggio ai quarti è stato l’Uzbekistan che grazie a Rashidov, autore di una doppietta, e Shodiev, battono l’Arabia Saudita a cui non basta il momentaneo 1-1 siglato dal dischetto da Al-Sahlawi.

    CINA – COREA DEL NORD 2-1 (1°, 42° Sun Ke (Ci), 57° Jong Il-gwan (Co))

    UZBEKISTAN – ARABIA SAUDITA 3-1 (2°, 78° Rashidov (U), 60° rig. Al-Sahlawi (A), 71° Shodiev (U))

    Classifica: CINA 9, UZBEKISTAN 6, Arabia Saudita 3, Corea del Nord 0

     

    GIRONE C

    Una rete di Reza Ghoochennejhad nel primo minuto di recupero del secondo tempo, permette all’Iran, in una gara non certo indimenticabile, di battere gli Emirati Arabi uniti e vincere così il girone.

    Nell’altra gare del girone, tra due squadre già eliminate, la spunta il Bahrein che sconfigge per 2-1 il Qatar grazie ai gol di Dhiya, nel primo tempo e di Jaafar a 8 minuti dal termine. Inutile per il Qatar la rete di Al Haydos che al 68° aveva siglato il gol del 1-1.

    IRAN – EAU 1-0 (91° Ghoochannejhad)

    QATAR – BAHREIN 1-2 (35°Dhiya (B), 68° Al Haydos (Q), 82° Jaafar (B))

     

    Keisuke Honda | Foto Twitter
    Keisuke Honda | Foto Twitter

    GIRONE D

    Il Giappone guidato da Keisuke Honda, in gol in tutte e tre le gare, si impone per 2-0 sulla Giordania e fa sua la vetta del gruppo. Oltre alla rete di Honda, arrivata nel primo tempo, è andato a segno anche Shinji Kagawa che ha chiuso la gara al 82°.

    Nell’altra gara del girone si qualifica l’Iraq che fa il suo dovere contro la Palestina, ci mette un tempo a sbloccarla ma poi, trovato il gol al 48° Mahmoud tutto si mette in discesa e, dopo un errore dal dischetto sempre di Mahmoud, ha chiuso la gara nel finale con il gol di Yasin a due minuti dal termine.

    GIAPPONE – GIORDANIA 2-0 (24° Honda, 82° Kagawa)

    IRAQ – PALESTINA 2-0 (48° Mahmoud, 88° Yasin)

    Classifica: GIAPPONE 9, IRAQ 6, Giordania 3, Palestina 0

     

    PROGRAMMA QUARTI DI FINALE 

    COREA DEL SUD – UZBEKISTAN

    IRAN – IRAQ

    CINA – AUSTRALIA

    GIAPPONE – EAU

     

     

     

  • Asian Cup, il resoconto della 2° giornata

    Asian Cup, il resoconto della 2° giornata

    Alla Asian Cup 2015 è andata in archivio la seconda giornata in tutti e 4 i gironi e, come accaduto per la prima, non si sono registrate grandi sorprese, se non il ko dell’Uzbekistan con la Cina, ed abbiamo già alcune squadre che hanno staccato il biglietto per i quarti di finale.

    Australia, Corea del Sud, Cina, Emirati Arabi Uniti ed Iran sono già certe del passaggio al prossimo turno, Uzbekistan e Arabia Saudita si giocheranno il passaggio nello scontro diretto mentre il gruppo D è sostanzialmente ancora tutto aperto con il Giappone in vantaggio sulle avversarie.

    Veniamo al racconto delle gare di questo turno.

    La gioia di Robbie Kruse | Foto Twitter
    La gioia di Robbie Kruse | Foto Twitter

    GIRONE A

    Tutto facile per l’Australia che si sbarazza con un poker dell’Oman con due gol per tempo e con il portiere Ryan sostanzialmente spettatore dell’incontro.

    Nell’altra gara del girone la Corea del Sud ha sconfitto di misura il Kuwait con una rete di Nam Tae-hee. Adesso per le tigri d’Asia ci sarà la sfida con l’Australia per cercare di conquistare il primo posto nel girone.

     

    AUSTRALIA – OMAN 4-0 (27° McKay, 30° Kruse, 48° rig. Milligan, 70° Juric)

    KUWAIT – COREA DEL SUD 0-1 (36° Nam Tae-hee)

    Classifica: Australia e Corea del Sud 6, Oman e Kuwait 0

     

    GIRONE B

    L’Arabia Saudita torna in corsa per la qualificazione. Contro la Corea del Nord gli arabi vanno sotto dopo poco più di 10 minuti per la rete di Ryang Yong Gi ma riescono a trovare la parità prima della fine del primo tempo grazie al gol di Hazazi. Nella ripresa non c’è storia, l’Arabia Saudita spinge e va in gol 3 volte per il definitivo 4-1 che elimina matematicamente la Corea del Nord.

    Continua a stupire la Cina che nella difficile sfida contro l’Uzbekistan va sotto per 1-0 per il gol di Ahmedov ma ha la forza di reagire e trovare la rimonta vincente firmata da Wu Xi e Sun Ke. Per l’Uzbekistan ci sarà un vero e proprio spareggio con l’Arabia Saudita.

    COREA DEL NORD – ARABIA SAUDITA 1-4 (11° Ryang (C), 37° Hazazi (A), 52°, 54° Al Sahlawy (A), 77° Al Ahbed (A))

    CINA – UZBEKISTAN 2-1 (22° Ahmedov (U), 55° Wu Xi (C), 68° Sun Ke (C))

    Classifica: Cina 6, Arabia Saudita e Uzbekistan 3, Corea del Nord 0

     

    GIRONE C

    L’Iran ottiene la qualificazione ai quarti con il minimo sforzo, contro il Qatar basta una rete di Azmoun ad inizio ripresa per portare a casa i 3 punti.

    Nell’altra gara del girone anche gli Emirati Arabi Uniti, tambureggianti nel primo turno, fanno il loro dovere andando a sconfiggere 2-1 il Bahrein e raggiungendo quota 6 punti in classifica al pari dell’Iran.

    IRAN – QATAR 1-0 (52° Azmoun)

    BAHREIN – EMIRATI ARABI UNITI 1-2 (1° Al Hajeri (E), 26° Okwunwanne (B), 73° aut. Hussain (B))

    Classifica: Emirati Arabi Uniti e Iran 6, Qatar e Bahrein 0

     

    GIRONE D

    Un Giappone sprecone (3 legni per Honda) batte di misura l’Iraq, grazie ad un gol al 23° dal dischetto proprio del calciatore del Milan e si avvicina alla qualificazione, servirà almeno un pari nel prossimo match.

    Goleada piuttosto prevedibile per la Giordania che grazie ad uno scatenato Al Dardour, 4 gol per lui, rifila 5 reti alla Palestina. Per la piccola matricola però arriva la soddisfazione del primo storico centro nel torneo, messo a segno da Hbaisha a 5 minuti dal termine.

    GIAPPONE – IRAQ 1-0 (23° rig Honda)

    PALESTINA – GIORDANIA 1-5 (33° Rawashdeh (G), 35°, 45°+2, 75°, 80° Al-Dardour (G), 85° Hbaisha (P))

    Classifica: Giappone 6, Iraq e Giordania 3, Palestina 0.

  • Asian Cup: nessuna sorpresa nella prima giornata

    Asian Cup: nessuna sorpresa nella prima giornata

    Con i due match di oggi, Giappone-Palestina e Giordania-Iraq, si è conclusa la prima giornata di tutti e 4 i gruppi della prima fase di Asian Cup.

    Come si legge dal titolo, non c’è stata alcuna sorpresa, le grandi non hanno steccato all’esordio con Australia e Giappone capaci di realizzare un Poker mentre la Corea del Sud e l’Uzbekistan hanno vinto di misura. Molto bene anche gli Emirati Arabi Uniti e l’Iran. 

    Veniamo al racconto delle 8 gare disputate e del resoconto delle situazioni dei gironi dopo questa prima giornata.

    GIRONE A

    Tim Cahill | Foto Twitter
    Tim Cahill | Foto Twitter

    La gara inaugurale di questa Asian Cup è stata quella tra Australia e Kuwait con i padroni di casa capaci di rifilare un sonoro 4-1 agli avversari. Un risultato netto che però ha visto i Socceros andare subito sotto per il gol di Fadhel. La rimonta l’ha guidata il solito Cahill che ha trovato il pari al 33°. Scacciata la paura l’Australia ha poi dilagato con le reti di Luongo, Jedinak dal dischetto e, in pieno recupero, con lo juventino James Troisi.

     

     

    Nell’altra gara del girone la Corea del Sud si è imposta per uno a zero contro l’Oman, agganciando l’Australia in vetta, grazie al gol di Young Cheol Cho al minuto 45.

    AUSTRALIA – KUWAIT 4-1 (8° Fadhel (K), 33° Cahill (A), 44° Luongo (A), 62° rig. Jedinak (A), 92° Troisi (A))

    COREA DEL SUD – OMAN 1-0 (45°  Young Cheol Cho)

    Classifica: Australia 3, Corea del Sud 3, Oman 0, Kuwait 0

     

    GIRONE B

    Parte con il piede giusto l’Uzbekistan, una delle favorite al successo finale, anche se contro la Corea del Nord arriva un successo di misura firmato dal gol di Sergeev al 62°.

    Nell’altra gara del girone la Cina batte per 1-0 l’Arabia Saudita con il gol di Yu Hai a 10 minuti dal termine. L’eroe di giornata è però il portiere cinese Wang Dalei che ha respinto un calcio di rigore quando si era ancora sullo 0-0.

    UZBEKISTAN – COREA DEL NORD 1-0 (62° Sergeev)

    CINA – ARABIA SAUDITA 1-0 (81° Yu Hai)

    Classifica: Cina 3, Uzbekistan 3, Arabia Saudita 0, Corea del Nord 0

     

    GIRONE C

    Agevole vittoria per gli Emirati Arabi Uniti che però sono costretti a rimontare l’iniziale vantaggio del Qatar firmato da Ibrahimi al 22°. A ribaltare la situazione ci pensano Khalil ed Al Hajeri entrambi autori di una doppietta.

    Nell’altra gara del girone l’Iran rispetta le previsioni della vigilia e sconfigge per 2-0, sbloccando però il risultato solo nel recupero del primo tempo, il Bahrein grazie ai gol di Hajsafi e Shojaei.

    EMIRATI ARABI UNITI – QATAR 4-1 (22° Ibrahimi (Q), 37°, 52° Khalil (E), 56°, 90° Al Hajeri (E))

    IRAN – BAHREIN 2-0 (45°+2 Hajsafi, 71° Shojaei)

    Classifica: Emirati Arabi Uniti 3, Iran 3, Bahrein 0, Qatar 0

     

    GIRONE D

    Tutto facile per il Giappone che batte con grande facilità la piccola Palestina. I Samurai Blue chiudono la pratica già nella prima frazione grazie ai gol di Endo, Okazaki ed al rigore trasformato da Honda. Nella ripresa Yoshida, di testa, ha completato il poker.

    Decisamente più equilibrata, ma era previsto, e bruttina la sfida tra Giordania ed Iraq. A conquistare i tre punti sono stati gli iracheni che hanno sfruttato la rete di Kasim al minuto 77.

    GIAPPONE – PALESTINA 4-0 (8° Endo, 25° Okazaki, 44° rig. Honda, 49° Yoshida)

    GIORDANIA – IRAQ 0-1 (77° Kasim)

    Classifica: Giappone 3, Iraq 3, Giordania 0, Palestina 0

     

  • Asian Cup 2015, parte la caccia al Giappone

    Asian Cup 2015, parte la caccia al Giappone

    Tra una settimana, più precisamente il 9 Gennaio, avrà inizio l’Asian Cup, la massima competizione asiatica per nazionali.

    Particolarità di questa edizione 2015 è la location: le gare infatti si disputeranno in Australia, nazione che geograficamente appartiene all’Oceania ma che calcisticamente da qualche anno fa parte della federazione asiatica.

    Con Australia-Kuwait del prossimo giovedì si apre la caccia a quel titolo attualmente detenuto dal Giappone che nel 2011 in Qatar riuscì ad imporsi in finale per 1-0 (rete di Lee Tadanari) dopo i tempi supplementari proprio contro l’Australia.

    Il Giappone campione nel 2011 | Foto Twitter
    Il Giappone campione nel 2011 | Foto Twitter

    Le 16 squadre, che si sono qualificate alla Asian Cup 2015, saranno divise in 4 gironi da 4 squadre ciascuno. Le gare si giocheranno negli stadi di Brisbane, Canberra, Melbourne, Newcastle e Sidney.

    Veniamo ad una breve analisi dei 4 gironi.

    GIRONE A (Australia, Corea del Sud, Kuwait, Oman)

    Il Girone A comprende due delle possibili favorite al titolo ovvero l’Australia e la Corea del Sud. I Socceroos oltre al fattore campo, possono puntare su un gruppo compatto e ben guidato dal Ct Postecoglou. Il calcio australiano è decisamente in crescita, basti pensare che l’ultima Champions Asiatica è stata vinta dai Sidney Wanderers. Un non arrivo in finale sarebbe da considerarsi un grosso fallimento. L’altra favorita al passaggio del turno, e non solo, è la Corea del Sud che, se pur non stia vivendo il momento migliore della propria storia, è una squadra da prendere con le pinze, calcolando anche il talentuoso Son Heung-Min e dalla presenza sulla panchina del ct tedesco Stielike. Kuwait ed Oman non sembrano poter ambire ad infastidire le due grandi del girone ma non sono nemmeno da considerarsi squadre materasso e potrebbero, se non affrontate con la giusta concentrazione ed il dovuto rispetto, creare qualche grattacapo ad Australia e Corea del Sud.

    GIRONE B (Uzbekistan, Arabia Saudita, Corea del Nord, Cina)

    Il Girone B è sulla carta decisamente equilibrato, a parte l’Uzbekistan, che viene da un ottimo quarto posto nella scorsa edizione, che sembra un gradino superiore alle altre tre, viene difficile poter trovare la seconda squadra candidata al passaggio del turno. L’Arabia Saudita non è nemmeno lontana parente di quella vista brillare negli anni 90, i verdi però hanno una buona intelaiatura proveniente dal Al Hilal che ha ben figurato in Champions asiatica. La Corea del Nord ha dalla sua un buon settore giovanile e potrebbe puntare proprio sulla voglia dei più giovani per cercare di conquistare il pass. Età media bassa anche per la Cina, per questo motivo sembra avere poche possibilità. L’obiettivo della federazione cinese è senza dubbio cercare di far crescere i propri calciatori per poter creare un gruppo vincente per il futuro.

    GIRONE C (Emirati Arabi Uniti, Iran, Qatar, Bahrain)

    Il Girone C è difficile da analizzare, tutte e 4 le squadre hanno la potenzialità di passare alla fase successiva. Gli Emirati Arabi Uniti hanno dimostrato di aver un buon settore giovanile, lo dimostrano la coppa d’Asia U20 vinta e i quarti raggiunti nel mondiale U20, basterà? L’Iran non ha sfigurato al mondiale brasiliano, sfiorando anche l’impresa di fermare l’Argentina sullo 0-0 prima del gioiello di Messi. Un nome da tenere d’occhio per quanto riguarda gli iraniani è certamente Reza Ghoochannejhad. Il Qatar ha dalla sua un enorme disponibilità economica e certamente proveranno a migliorare i quarti ottenuti nella scorsa Coppa d’Asia, giocata in casa. Ultimo ma non certo per importanza c’è il Bahrain che arriva a questa coppa totalmente snobbato ma che nel girone di qualificazione ha dimostrato di avere un’ottima difesa, con la quale tentare l’impresa del passaggio del turno.

    GIRONE D (Giappone, Giordania, Iraq, Palestina)

    Il Girone D ha senza dubbio nel Giappone la favorita numero uno. I Samurai Blue, campioni in carica, vengono da un mondiale decisamente disastroso che ha coinciso con la fine del ciclo di Zaccheroni. Il 4-3-3 di Aguirre non sembra esser stato ancora digerito dai calciatori, tant’è che il tecnico messicano è tornato nelle ultime gare a convocare e schierare i senatori, confidando nel talento di Honda e nei gol di Okazaki. La probabile seconda del girone è senza dubbio la Giordania, squadra ben organizzata e che negli ultimi anni ha dimostrato buon gioco. Poche le speranze dell’Iraq di poter passare il primo turno. La squadra ha un gruppo compatto ma questo non può bastare per puntare ai quarti. Stesso discorso per la Palestina, che però la sua coppa l’ha già vinta ottenendo questa prima storica qualificazione.